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Ancora una prima da tutto esaurito per il terzo incontro della rassegna L’armonia perduta,presso il Ridotto del Mercadante: La neve sul Vesuvio è immagine della bellezza,ma allo stesso tempo della fragilità dell’infanzia.

Foto Fabio Donato

Foto Fabio Donato

Il terzo appuntamento dell’affascinate rassegna L’armonia perduta, composta sulle opere di Raffaele La Capria presso il Ridotto del Mercadante, ha debuttato l’11 febbraio con l’atto unico La neve sul Vesuvio, in scena fino al 16 febbraio. Interprete e regista della messinscena è Andrea Renzi, il quale, selezionando una raccolta di scritti autobiografici dell’autore, fa trapelare tutta la bellezza e il limpidezza della letteratura di La Capria.

Attraverso la figura del bambino Tonino, si percorrono episodi che partono dall’infanzia e arrivano alla prima adolescenza. Lo spettacolo si incentra sulla perdita dell’ingenuità e della spensierata felicità tipica dei bambini, per giungere ad una presa di coscienza che frantuma quella lieta e monumentale bellezza del mondo. L’episodio chiave di questa maturazione è – non a caso – legato alla scrittura. La crescita di Tonino, infatti, parte proprio dal foglio di carta tramite il quale egli si sofferma a riflettere sul significato delle parole, viste attraverso i suoi occhi infantili. Il percorso si conclude, dopo varie vicessitudini che travolgono la vita del bambino, con un’analisi ancora più profonda sul senso e sulla forza di ogni parola, che può anche tramutarsi in una pericolosa arma.

La recitazione di Andrea Renzi, narratore in terza persona degli episodi vissuti da Tonino, è appassionata e trascinante: si arricchisce man mano che la piece prosegue e, se dapprima è spensierata e ingenua come Tonino stesso, si fa più costruita e consapevole con il procedere dello spettacolo, terminando con una profonda nota di amarezza. La trasformazione di Renzi è tesa a sottolineare come lo scorrere del tempo cambi tutte le cose, persone comprese. Il tempo è, infatti, il vero protagonista e responsabile della vicenda, e sia la scenografia che il disegno luci sono concepite per enfatizzarlo, con immagini altamente suggestive.

Foto Fabio Donato

Foto Fabio Donato

La scenografia di Luigi Ferrigno, nella sua sinteticità, restituisce impeccabilmente il rapporto che Tonino ha con la scrittura: nella scatola nera del palcoscenico, infatti, è presente solo un unico e grande foglio di carta bianco, che di volta in volta accompagna la recitazione di Renzi. Come la bianca e fragile neve del titolo, la carta è un materiale effimero che si sgualcisce fino a spezzarsi, come l’infanzia stessa. Inoltre, il foglio bianco che prende vita sul palco evoca la capacità creatrice della scrittura, che Tonino comprenderà crescendo.

Il passaggio degli anni sulla scena è pensato da Ferrigno come un movimento d’acqua, restituito proiettando un fascio di luci, disegnato da Luigi Saccomandi, su una pavimentazione specchiante. Del resto guardando al lavoro di Ferrigno e Saccomandi per gli spettacoli già inscenati della rassegna lacapriana, si scorge una continuità data proprio dall’interpretazione dello scorrere del tempo come dinamico flusso d’acqua.

Un filo conduttore è presente anche nel lavoro dell’abile costumista Zaira De Vincentiis, che come per il secondo appuntamento della rassegna, punta sull’anonimato piuttosto che sul protagonismo del costume di scena. Difatti l’attore deve narrare immagini, ricordi ed episodi che sono solo evocati sul palco, e ciò conduce la De Vincentiis a disegnare un abito anni Trenta che non risalti ma si mimetizzi. La scelta di colori pastello per il tessuto invece rimanda al mondo dell’infanzia.

La bellezza dello spettacolo, e caratteristica dell’intera rassegna, è la perfetta sintonia delle varie componenti che, seppur con mezzi semplici, riesce a trasmettere un’intensa carica emotiva, dimostrando come un lavoro di successo non sia legato alla grandezza della produzione, ma alla qualità di ogni singolo reparto.

Alessia Santamaria

Ridotto del Mercadante
Piazza Municipio, 46, Napoli
Info: Tel 0815510336
www.teatrostabilenapoli.it
Biglietteria: Tel 081 551 33 96
Orari: 14 e 15 febbraio– ore 21:00;  13 e 16 febbraio – ore 18:00

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