Premio le Maschere del Teatro Italiano 2014: le terne
Ecco i finalisti delle dodici categorie. I numeri, i nomi, i fatti e le nostre riflessioni a confronto.
Rese pubbliche le terne che si contenderanno il prossimo 5 settembre il Premio le Maschere del Teatro Italiano.
Scelte da una giuria composta da 14 componenti – Gianni Letta – presidente di giuria, Luigi Grispello – presidente Fondazione Campania dei Festival, Caterina Miraglia Cda Fondazione Campania dei Festival, Giancarlo Leone – direttore Rai Uno, Giulio Baffi – critico la Repubblica, Marco Bernardi – direttore Teatro Stabile di Bolzano, Maricla Boggio – drammaturgo, Emilia Costantini – critico Corriere della Sera, Masolino D’Amico – critico La Stampa, Enrico Groppali – critico Il Giornale, Massimo Monaci – direttore Teatro Eliseo, Andrea Porcheddu – critico www.linkiesta.it, Carlo Fontana – presidente Agis e Maria Rosaria Gianni – capo redattore cultura Tg1, questi ultimi due assenti – sono 12 le categorie tra cui si dividono. A votarle entro la fine d’agosto al fine di individuare per ciascuna il vincitore, una giuria di oltre 500 artisti e operatori del settore.
Qui di seguito i finalisti:
categoria COSTUMISTA Zaira De Vincentiis (per Antonio e Cleopatra), Maurizio Millenotti (per Circo Equestre Sgueglia), Andrea Viotti (per Pilastri della società).
Categoria SCENOGRAFO Maurizio Balò (per Antonio e Cleopatra), Sergio Tramonti (per Circo Equestre Sgueglia), Francesco Ghisu (per Medea).
Categoria AUTORE DI MUSICHE Simone Cristicchi (per Magazzino 18), Ran Bagno (per Antonio e Cleopatra), Musica da ripostiglio (per Servo per due).
Categoria AUTORE DI NOVITA’ ITALIANA Paolo Sorrentino (per Hanno tutti ragione), Francesco Giuffrè (per La lista di Schindler), Gianni Clementi (per Lo sfascio/Colpo gobbo).
Categoria ATTORE/ATTRICE EMERGENTE Silvia Siravo (per Tacchi misti), Lino Musella (per La società), Daniele Russo (per Arancia meccanica).
Categoria MONOLOGO Simone Cristicchi (per Magazzino 18), Claudio Di Palma (per L’armonia perduta/Letteratura e salti mortali), Alessandro Preziosi (per Cyrano sulla luna).
Categoria REGIA Luca De Fusco (per Antonio e Cleopatra), Maurizio Scaparro (Viviani Varietà), Giancarlo Sepe (per Amletò).
Categoria ATTRICE NON PROTAGONISTA Ariella Reggio (per Boeing Boeing), Patrizia Milani (per La brocca rotta), Anita Bartolucci (per Ti ho sposato per allegria).
Categoria ATTORE NON PROTAGONISTA Tonino Taiuti (per Circo Equestre Sgueglia), Giacinto Palmarini (per Antonio e Cleopatra), Leandro Amato (per Molto rumore per nulla).
Categoria ATTRICE PROTAGONISTA Gaia Aprea (per Antonio e Cleopatra), Elisabetta Pozzi (per Agamennone/Molto rumore per nulla), Margherita Di Rauso (per Week end).
Categoria ATTORE PROTAGONISTA Pierfrancesco Favino (per Servo per due), Luca Lazzareschi (per Antonio e Cleopatra), Massimiliano Gallo (per Circo Equestre Sgueglia).
Categoria SPETTACOLO DI PROSA Le sorelle Macaluso regia Emma Dante, Frost/Nixon regia Bruni/De Capitani, Circo Equestre Sgueglia di Alfredo Arias.
Fin qui il diritto di cronaca, ma ci consenta l’occasione per puntare i riflettori su alcuni aspetti che non possono non saltare agli occhi:
– è innegabile la presenza massiccia di Napoli – declinata attraverso diverse figure – tra i nomi che si contendono la vittoria e di questo il teatro napoletano, così come chi di esso scrive, dovrebbe essere lusingato, eppure non possiamo fare a meno di notare che forse è eccessivo il napolicentrismo che si delinea considerato che il premio, già dal titolo stesso, intende porsi quali riconoscimento rivolto a tutto il teatro italiano;
– è innegabile la presenza in 6 categorie su 12 di attori/operatori/registi che attengono allo stesso spettacolo, Antonio e Cleopatra, adattato e diretto da Luca De Fusco, direttore del Mercadante e del Napoli Teatro Festival e prodotto dal Teatro Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Arena del Sole | Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna (ovvero realtà i cui maggiori rappresentanti sono in giuria)
– è innegabile come 5 categorie su 12 vedano, tra i papabili, afferenti al Circo Equestre Sgueglia, spettacolo anch’esso prodotto dal Teatro Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Teatro di Roma (di cui già abbiamo detto sopra).
– è innegabile che alcuni nomi delle restante categorie riguardino spettacoli già segnalati nella edizione dell’anno scorso o siano in prima persona stati finalisti, così da dare l’idea a chi legge che il tempo si sia fermato e nulla di nuovo, nell’arco di 12 mesi, sia andato in scena e si sia dimostrato meritevole di segnalazione;
Alla luce di ciò, saremmo felici di ospitare sul nostro giornale chi voglia darci delle risposte o aiutarci con i fatti a interpretare univocamente quanto osserviamo e che ci sembra non rifletta esattamente quanto avviene in realtà sulle tavole dei palcoscenici, italiani e napoletani.
Ileana Bonadies