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Lo spazio-eventi diretto da Carlo Cerciello dedica a Enzo Moscato la sua nuova stagione e, resistendo, conferma la sua vocazione di teatro politico, d’impegno civile e sociale. Stasera 10 ottobre il primo spettacolo.

Foto Andrea Falasconi

Foto Andrea Falasconi

Partirà questa sera, con un omaggio a Enzo Moscato, Signurì Signurì, diretto e riadattato da Carlo Cerciello, e interpretato dagli allievi del Laboratorio permanente, la diciannovesima stagione teatrale dell’Elicantropo.
Spazio da sempre attento a dare voce, raccontare e denunciare la realtà dei nostri tempi, la storia e la politica, così come i diritti fondamentali dell’uomo sistematicamente mortificati, in nome di una resistenza che si fa sempre più difficile, è ad un ritorno alle origini che orienta quest’anno il suo lavoro di programmazione, lasciandosi ispirare – non a caso – dal linguaggio e dalla scrittura di Moscato a cui, oltre al debutto, sarà dedicato anche un secondo spettacolo, Scannasurice, con Imma Villa, in scena dal 15 gennaio al 22 febbraio.
Come spiega il direttore artistico, «Non è da una velleità che nasce il cartellone 2014/15, bensì proprio dalla richiesta degli attori di avere luoghi in cui esibirsi», da qui la scelta di confermare l’attenzione verso la drammaturgia contemporanea, così come verso i giovani talenti – diverse le produzioni che faranno tappa a via Gerolomini dopo aver calpestato quello stesso palco da discenti  e ora invece pronti a farlo da attori, registi e autori che si confrontano per la prima volta da professionisti con questo mestiere con «la speranza  che un modo responsabile di vedere e vivere il teatro prosegua in loro» – e il pubblico invitato ad una partecipazione sempre più consapevole.

Dunque, dopo la prima messinscena ispirata all’autore e poeta napoletano, in cui vita e morte si confondono in un viaggio onirico a tratti delirante e visionario (in programma fino al 30 novembre), Libera Scena Ensemble presenta, dal 4 al 7 dicembre, Sigmund & Carlo, in cui il tema della responsabilità collettiva sarà affrontato insieme con il pericolo della disgregazione delle ideologie, nel progetto a cura di Niko Mucci.
A seguire, dall’11 al 14 dicembre, Troilo e Cressida – Storia tragicomica di eroi e buffoni, produzione del Collettivo LunAzione che, ispirandosi al testo shakespiriano, riscrive, attraverso la penna di Alessandro Paschitto, e la regia di Mario Autore e Eduardo Di Pietro, l’omonima tragedia per indagare sulle relazioni umane ricorrendo alla metafora della guerra tra troiani e greci, tra drammaticità e sarcasmo.
La monaca di Monza di Giovanni Testori, con Yvonne Capece e Walter Cerrotta, che ne firmano anche il progetto e la regia al fine di indagare la violenza del potere nascosta dietro le convenzioni familiari e un’etica religiosa solo esteriore e formale, debutterà, invece il 18 dicembre fino al 21, seguito dal concerto, il 27 e 28 dello stesso mese, dei Rua Port’Alba, Storia di uno.

Il nuovo anno si apre con il già annunciato Scannasurice, storia del malessere, della solitudine e della disperazione di un femminiello, figura simbolica di una Napoli ferita, con la quale la Villa si confronterà, da protagonista assoluta, diretta da Cerciello, dal 15 al 22 febbraio, per poi passare il testimone, dal 5 all’8 marzo, a www.testamento.eacapo, scritto, diretto ed interpretato da Luca Trezza che in 60 minuti darà vita ad un soliloquio-dialogante tormentato da emoticon, canzoni e voci dell’infanzia.
Successivamente, dal 12 al 15 marzo, Margherita Ortolani e Vito Bartucca saranno in scena con Preghiera. Un atto osceno, della stessa Ortolani, per la regia di Giuseppe Isgrò, in cui la sopravvivenza di un’anima viene scandagliata alla ricerca di se stessi, contro la malattia che determina solo perdita e decostruzione.
Ancora a marzo, in calendario, dal 19 al 22, Viola di mare di e con Isabella Carloni, dal romanzo Minchia di re di Giacomo Pilati, narrazione di un tempo sospeso come la vita e l’identità del suo protagonista che nell’attesa lascia che tracce di memoria, segreti e storie vissute tornino ad abitarlo per una resa dei conti dolorosa ma necessaria, e a seguire, dal 26 al 29, La vela nera di Teseo di Valeria Moretti, diretto e interpretato da Gianni De Feo, il cui viaggio nelle vesti di Teseo diventa simbolo della ribellione e dell’abbandono di ogni schema precostituito e di ogni paura.
La programmazione di aprile inizia con Delitto e Castigo, di Fedor Dostoevskij, per la regia di Peppe Celentano, prosegue con l’opera siciliana Letizia Forever, scritta e diretta da Rosario Palazzolo, con Salvatore Nocera, in cui una donna “sgrammaticata, poetica ed esilarante” al contempo si racconta al ritmo di musica di quei “fabulosi anni ‘80”, per poi ancora continuare, dal 16 al 19, con Unalampa, riflessione personale scritta diretta e interpretata da Roberto Azzurro contro Napoli e i napoletani, in nome di una invettiva buffamente antropologica.
Chiude il mese, La più forte di August Strindberg, interpretato da Giusi Saija diretta da Giuseppe Rocca: scritto sei ani prima della nascita della psicanalisi, il testo, in realtà ne contiene i principi salienti rivelando la sua sorprendente lungimiranza e attraverso un monologo che è teatrale e non narrativo, squarcia abissi sulla dimensione umana conducendo un intimo e impietoso ritratto di donna.

Il logo di Politeatro card

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A rappresentare l’offerta conclusiva della programmazione sarà, dal 30 aprile al 3 maggio, la rassegna Oltre la linea, percorsi di danza contemporanea e teatrodanza, presentata da Itinerarte per la direzione artistica di Rosario Liguoro.

Anche quest’anno il Teatro Elicantropo aderirà a Politeatro – Rete dei piccoli teatri metropolitani, insieme con Teatro Area Nord, Théâtre De Poche, Teatro Piccolo Bellini e Start/Interno5 allo scopo di offrire una serie di servizi ai possessori della card, tra cui la navetta e una serie sconti, che facilitino la fruizione degli spettacoli da parte di un pubblico sempre più numeroso, agevolandolo nella scelta e ne raggiungimento dei teatri. La novità potrebbe essere rappresentata dall’ingresso in rete di altre realtà, più grandi, attraverso la individuazione di almeno uno spettacolo del loro cartellone su cui applicare una scontistica particolare per i tesserati.

Ileana Bonadies

 

Teatro Elicantropo
Via Gerolomini 3 – Napoli
Info e prenotazioni:  349 192 59 42 (mattina), 081 29 66 40 (pomeriggio)
Email: promozionelicantropo@libero.it – Sito web: www.teatroelicantropo.com
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica)

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