Do not disturb – Nuove ossessioni
Tre nuove storie per il format del ntS’ che porta il teatro nelle camere d’albergo. Dal 10 al 12 ottobre “Solo in tre”, “Disordini” e “Yvonne” vi aspettano al Grand Hotel Parker’s.
Ieri sera si è dato il via al Teatro Diffuso, il progetto che dà il nome alla stagione 2014-2015 targata ntS’. Dove? Non nella Chiesa di piazza San Vincenzo nel quartiere Sanità, ma al Grand Hotel Parker’s di Corso Vittorio Emanuele. L’idea ambiziosa, proposta dal direttore artistico e dal suo collettivo, è quella di far vivere il teatro in giro per la città, adattandosi alle nuove esigenze di fruizione dell’arte ai tempi del contemporaneo.
A Do not disturb-Nuove Ossessioni, scritto da Claudio Finelli e Mario Gelardi e anche diretto da quest’ultimo, è stato affidato l’onere d’inaugurare il cartellone di quest’anno. Il format vivace e dinamico, ideato dagli stessi autori, è stato già sperimentato lo scorso gennaio presso il Chiaja Hotel de Charme con una ripresa a maggio di nuovo al Parker’s e infine approdando alla XXXV edizione del Festival Benevento Città Spettacolo a settembre.
Ad affascinare gli spettatori, catapultati in una dimensione altra del percepire, lontana da quella a cui si è solitamente abituati, storie e testi sempre diversi.
Le camere d’albergo, per l’occasione palcoscenico-platea, non accolgono una performance o un monologo recitato, ma si trasformano in finestre invisibili, da cui il pubblico si affaccia silenzioso, quasi spiando, per ricevere una visione del teatro che si fa e diventa vita. Infatti ciò che Do not disturb chiede ai suoi interpreti è proprio un recitare senza filtri che possa confondere, senza smarrire il senso del limite tra il teatro e la realtà.
Ad un palmo di mano dagli astanti, gli attori, chiamati ad assolvere questo difficile compito, squarciano il velo della quarta parete, che crea il distacco per trascinare nella loro intimità i presenti, colti e coinvolti nella loro d’ intimità, in uno scambio emozionale profondo.
Introdotti dal concierge Vincenzo Coletti che ci guida verso le stanze e gli stati d’animo che troveremo all’interno di esse, il primo microcosmo rappresentato è Solo in tre. Sergio è disteso sul letto, un asciugamano in volto, quasi a coprire la visibile ansia e tensione. È in pigiama, ipocondriaco e compulsivo in gesti e parole, a poco a poco fa scoprire ciò che di lì sta per accadere: un ménage à trois, lui, la moglie Fulca e Marco. Quest’ultimo, disinvolto e spigliato prova a calmare il marito, costretto in questa scelta ardita dalla compagna che, stanca del disinteresse sessuale di lui nei suoi confronti, cerca di risvegliare in tal modo la passione assopita. Ivan Castiglione (nel ruolo di Sergio) e Daniele Marino (in quello di Marco) sono bravi nel creare battute e situazioni che divertono molto. Poi si sente bussare alla porta. È Fulca, una Fabiana Fazio in splendida forma, capace di tratteggiare una donna moderna, apparentemente emancipata, mostrando nel mentre, tutte le sfumature femminili. Incalzando il ritmo sostenuto e brillante l’attrice mette a nudo debolezze, fragilità ed errori derivati dalla frustrazione di sentirsi rifiutata dal proprio uomo che si risolveranno nell’abbandono del gioco a tre da parte della stessa, esasperata dall’eccessivo pudore di Sergio che vive nevrastenicamente questo “dramma familiare mostruoso”. Ma si è sicuri che quei retaggi culturali, su cui tanto si scherza nel testo in scena siano poi quest’ostacolo insormontabile per lui? E che Fulca, il cui nome è presagio di forza e indipendenza, poiché è stato quello di una santa martire indiana morta per non aver accettato l’imposizione di un matrimonio, non sia in realtà lei stessa vittima del suo sposo? Il disvelamento del segreto che avvolge la coppia è concesso solo all’élite dei venti spettatori che di volta in volta affollano la camera, detentori di una verità celata al personaggio.
Tutt’altra atmosfera si respira invece nella stanza di Yvonne. Sul letto, una borsa disfatta e un cellulare da cui parte una musica malinconica descrivono già in questi pochi elementi la solitudine di una figura dall’animo in ombra, Yvonne, appunto, l’elegante Cristina Donadio, che soffoca col profumo, abbondantemente cosparso sulla pelle, l’odore di un passato che non può dimenticare. A rompere questo oscuro equilibrio, prepotente è l’entrata di Mario, un intenso Carlo Caracciolo che sprigiona tutta la sua potenza nell’esser attore vero e vivo. La seduzione ambigua dei primi attimi, esercitata da Yvonne sul giovane, che si scopre essere il criminale di zona, è la miccia che accende il racconto di violenza, prostituzione, non accettazione di sé e dell’altro, rifiuto dei ricordi che legano i due indissolubilmente. Anche qui le parole, cadenzate, cruente, icastiche sfruttano il significato del nome del protagonista per insinuare ambivalenze e dubbi sul suo carattere. Mario, uomo, maschio, è forte ma così debole da non riuscire a concepire nel suo codice d’onore il peso e le conseguenze del perdono. L’epilogo tragico lascia spazio alla riflessione su una vicenda borderline, distante ma non troppo dal nostro mondo.
A fondo di questi due quadri è il tradimento reale o immaginato del partner, degli affetti, del corpo che genera il cambiamento, accettato, nascosto o rifiutato furiosamente. È la trasformazione e la trasfigurazione dei ruoli e delle regole, usando il tramite della sessualità, pretesto e manifestazione dell’essere, che vengono indagate attraverso una scrittura che regala la scoperta e la meraviglia agli occhi del pubblico.
Conclude la performance in terrazza, un finale a sorpresa, che cambierà ogni sera. Venerdì è toccato ad Annalisa Direttore e Vincenzo Coletti, impegnati in un inaspettato e fresco dialogo tra due innamorati.
Per sabato e domenica, in programma è previsto anche Disordini, con Agostino Chiummariello ed Irene Grasso, che si alternerà con i succitati spettacoli, per un totale sempre di due pièce a giornata.
Antonella D’Arco
Grand Hotel Parker’s
Corso Vittorio Emanuele 135, 80121 Napoli
Info e prenotazione (obbligatoria): 3396666426 ; info@nuovoteatrosanita.it
Orario e calendario degli spettacoli:
10 ottobre, ore 19.00 – ore 21.00
Solo in tre – Yvonne
11 ottobre, ore 19.00 – ore 21.00
Disordini – Yvonne
12 ottobre, ore 17.00 – ore 19.00
Disordini – Solo in tre