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Un originale connubio di visita guidata e teatro di strada, conduce lo spettatore alla scoperta di una Napoli poco conosciuta, quella dello sventramento ottocentesco.

Foto Fabrizio Reale

Foto Fabrizio Reale

Racconti del Risanamento è un’affascinante visita guidata teatralizzata che si è svolta il 12 ottobre, con partenza in Piazza Bovio, organizzata dal lavoro congiunto dell’associazione NarteA e del Comitato per la tutela e la salvaguardia di Piazza Borsa.
L’associazione NarteA si propone di raccontare e svelare luoghi di una Napoli poco conosciuta ricreando sul posto relazioni, atmosfere e tradizioni del passato. Per quest’occasione, si è avvalsa della collaborazione del Comitato Piazza Borsa che, come ha spiegato il Presidente Aldo Costabile, presente all’evento, si batte da anni per la riqualificazione della Piazza e la sensibilizzazione dei cittadini attraverso iniziative che richiedano partecipazione attiva.
La visita guidata Racconti del Risanamento catapulta lo spettatore di oggi nella Napoli di fine Ottocento, per raccontargli e rendere tangibile ai suoi occhi la storia del cosiddetto “sventramento” della città: una storia poco conosciuta anche per i napoletani stessi.
L’itinerario percorso prevede la partenza da Piazza Bovio, luogo simbolo del Risanamento, per poi scivolare attraverso vicoli e strade quali Via Mezzocannone, Via Lanzieri e Vico Melafioccolo, e avventurarsi all’interno di basiliche e chiese come S. Giovanni Maggiore e S. Pietro Martire.
Ma la novità dell’operazione non risiede nell’itinerario insolito proposto da NarteA, quanto nel manifestarsi di personaggi in carne ed ossa della Napoli dell’epoca. Difatti gli ingredienti funzionali per l’ottima riuscita della visita sono la presenza di una competente guida turistica, per l’occasione Marco Borriello, supportata da attori che interpretano personalità storiche coeve agli accadimenti narrati. Così si palesano dinnanzi ai partecipanti Matilde Serao, interpretata da Marianita Carfora, Benedetto Croce, ovvero Antonio Perna, e il Sindaco Nicola Amore, impersonato da Andrea Fiorillo. È la Carfora la trascinatrice instancabile della messinscena che, per quasi tutta la durata della visita culturale di circa un’ora e trenta, spiega dinamiche, relazioni politiche, storie, leggende e tradizioni della Napoli ottocentesca. La sua recitazione è carica di energia ed improvvisazione ed intrattiene e coinvolge personalmente gli spettatori, chiamandoli ad intervenire con umorismo, sarcasmo ed intelligenti osservazioni culturali. Ad essa si affiancano successivamente Perna e Fiorillo, calati a pieno nei loro personaggi. Tutti gli attori dimostrano una bravura non scontata, trovandosi ad affrontare imprevisti e repentini cambiamenti propri di uno spettacolo che si svolge e si muove all’aperto, in un brulicante contesto ricco di distrazioni per i partecipanti.

Foto Fabrizio Reale

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Ad aiutare gli attori nell’immedesimazione nel personaggio e al tempo stesso a facilitare il pubblico nella sua identificazione, concorrono i costumi di scena di Antonella Rendina. La costumista studia l’abbigliamento dell’epoca ed in particolare quello delle personalità di spicco trattate, ricostruendo abiti oltremodo appropriati: tutto risulta impeccabilmente verosimile, dagli accessori più minuti ai tagli ed alla consistenza delle stoffe.
La recitazione degli attori, come già detto, si intervalla con le spiegazioni dell’attenta guida turistica Marco Borriello. Quest’ultimo oltre a dimostrare ottime conoscenze storico-artistiche, urbanistiche e sociali, è chiamato, seppur in piccola parte, ad interagire con gli attori che man mano lo attendono lungo il percorso, dando prova anch’egli di una buona capacità d’improvvisazione ed intrattenimento.
Il testo di partenza per l’improvvisazione degli attori è inedito, come in tutti gli spettacoli dell’associazione NarteA, ed è scritto da Febo Quercia, attento non solo a lasciar trapelare una corretta ricostruzione storico-culturale, ma anche ad infarcirla con ironia e felici dialoghi che catturano l’attenzione alleggerendo la visita, che altrimenti potrebbe risultare molto impegnativa.
Nel complesso, l’operazione è più che convincente: non solo valorizza e porta alla ribalta la cultura, la storia, le tradizioni, le leggende e l’arte partenopea, ma vivifica anche un’idea di teatro che scende in strada e promuove istanze ed iniziative vicine alla cittadinanza senza tralasciare la professionalità delle sue componenti: attori ben calati nel ruolo, costumi pertinenti e la splendida scenografia che regala la città stessa.

Alessia Santamaria

Info e prenotazione: 339 702 0849 – 334 622 7785
www.nartea.com – info@nartea.com
Prezzo: 10,00€

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