“Un Museo in Mostra – Sulle tracce di Marco Polo”
La storia dei pupi, delle marionette, delle guarattelle rivive nella Reggia di Castellammare di Stabia onorando una tradizione preziosa e antica.
Che meraviglia la mostra “Un Museo in Mostra – Sulle tracce di Marco Polo”, ospitata nella bellissima Reggia Borbonica di Quisisana, a Castellammare di Stabia. Che stupore di forme e di colori, con quei pupi e quelle marionette giunte da tutto il mondo. Raccolte con pazienza da pochi, messi in mostra per la gioia di tanti.
Non tutti sanno che in Italia i “pupi” sono nati dalle nostre parti. Se ne partirono con tutto il loro bagaglio di eroismi e avventure di paladini, briganti e camorristi, di risate e di lacrime, di sangue e di amori, di scherzi e ripicche, per stabilirsi in Sicilia, dove trovarono accoglienza e grandi “pupari” che hanno dato loro anima e voce, passioni e avventure. A noi, tranne che per il lavoro di poche, eccellenti famiglie di maestri, i Perna, i Corelli, i Furiato, i Ferraiolo, e di qualche loro allievo volenteroso e bravo, sono rimaste le meravigliose guarattelle messe in salvo dalla passione popolare e dal sapere del grande Nunzio Zampello, e poi sottratte all’oblio dal lavoro tenace di Bruno Leone e dei suoi allievi.
Per un po’ di giorni però la storia dei pupi, delle marionette, delle guarattelle, vive nell’antica Reggia di Castellammare, grazie alla fatica che da lungo tempo anima il tempo e il lavoro di Aldo De Martino e Violetta Ercolano, e dei loro amici e fedelissimi collaboratori che fanno capo a quella Compagnia degli Sbuffi che con tenacia e passione costruisce, giorno per giorno e da anni, percorsi entusiasmanti dedicati ai bambini ed ai grandi che un po’ bambini rimangono sempre.Vale la pena in questi giorni di concedersi qualche ora di svago per visitare la mostra. Ammirando magari anche il panorama mozzafiato che s’intravede dalle finestre della Reggia costruita dai Borbone per qualche loro spensierata vacanza. Grandi e bambini, padri e figli, nonni e nipoti, incontreranno qui il bel progetto di Aldo De Martino. Ipotesi meravigliosa di realizzazione di un Museo IPIEMME (International Puppets Museum), che possa abbracciare la memoria antica e moderna di una tradizione teatrale straordinaria, mettendo insieme le guarattelle napoletane e non solo, le tracce dell’ormai scomparsa Opera dei Pupi Napoletana, la tradizione che con i loro straordinari personaggi ci parla dell’India, della Birmania, dell’Indonesia, della Cina. Stupiti potremo vedere strumenti dal suono misterioso, un piccolo “teatro da camera” costruito per la delizia di ricchi bambini nel secolo scorso secolo, ed una collezione di “teatrini” di legno o di cartone con i loro minuscoli personaggi, giocattoli sempre presenti nelle case di un tempo.
Insomma c’è da rimanere a bocca aperta tanto sono belle, colorate, ben allestite, illuminate con suggestiva e semplice pazienza, le stanze della Reggia che potrebbe (dovrebbe?) ospitare “per sempre” questo Museo IPIEMME, che per ora ha a disposizione il bel “fondo” di Aldo De Martino e Violetta Ercolano e della Compagnia degli Sbuffi, e le Collezioni della loro Compagnia, di Bruno Leone, dei Fratelli Ferraiolo, di Giuseppe Cilento e di Clara Fiorillo. Un “progetto museale” candidato da Unima/Italia (Union Internationale de la Marionnetta) a far parte dell’ Archivio della Memoria del Mondo dell’UNESCO, e che può contare sui prestiti dell’Istituto per i Beni Marionettistici ed il Teatro Popolare di Grugliasco, dei Figli d’Arte Cuticchio di Palermo, del Museo Burattini e Figura di Gambettola, e di tantissimi altri collezionisti e studiosi che certamente contribuirebbero volentieri a questo progetto.
Ne vedremo i risultati? Lo si spera. Sarebbe un importante luogo dove ritrovarsi e ritrovare radici non cancellabili, attrattore culturale e turistico d’eccellenza, spazio dedicato allo stupore, alla fantasia, all’arte grande di chi sapeva e di chi ancora sa dare vita, voce, passione, anima a quei “pezzi di legno” costruiti con mano felice.
Giulio Baffi