Nei prossimi giorni a teatro…
Commedie, spettacoli musicali, riadattamenti shakespeariani, noir e molto altro ancora per una settimana ricca di teatro. Scopri con la rubrica di QuartaParete quale spettacolo fa per te!
Morsi a vuoto
Quando: dal 4 al 9 novembre
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: ore 21
Autori e Interpreti: Francesco d’Amore e Luciana Maniaci
Regia: Filippo Renda
Trama: I Morsi a Vuoto sono i morsi della fame, della coscienza, del rimpianto, del dubbio. Sono le nostre insoddisfazioni, i blocchi, le impossibilità con cui siamo cresciuti. Sono tutte queste cose terribili che portiamo sempre con noi. E che ci stanno bene. Perché siamo giovani, allegri e ironici. Abbiamo sempre la frase pronta per dissacrare e sminuire. Sotto le nostre battute si sentono risate registrate: sono le nostre stesse voci che ridono di noi. Di fronte ai boati del crollo c’è sempre qualcuno pronto a scambiarli per l’eco di un rave. Siamo noi. Siamo fatti così. Ci detestiamo per questo, ma non troppo. Mai troppo. Adesso però Simona vuole smettere di ridere di tutto, di trovare tutto irreale e ridicolo. “Morsi a Vuoto” racconta di lei, che è come tutti. Una ragazza allegra e infelice che non ha niente. La sua unica gioia è l’aver conosciuto un ragazzo dolce e rassicurante. Un giorno Simona scopre che lui la tradisce, spesso e senza trasporto. Anche di questo lei, purtroppo, non riesce a soffrire. Sarà l’incontro con un uomo straniero e violento a cambiarle la vita, perché con lui – l’altro,
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – 081 549 96 88
La Sciantosa. Ho scelto un nome eccentrico
Quando: dal 5 al 16 novembre
Luogo: Teatro Diana
Orario: 5 Novembre ore 21; 6 Novembre ore 21; 7 Novembre ore 21; 8 Novembre ore 17.30/21; 9 Novembre ore 18; 10 Novembre riposo; 11 Novembre ore 21; 12 Novembre ore 17.45;13 Novembre ore 21; 14 Novembre ore 21; 15 Novembre ore 17.30/21; 16 Novembre ore 18 e replica straordinaria ore 21.00
Autore: Vincenzo Incenzo
Regia: Gino Landi
Trama: ”La Sciantosa – ha detto Serena Autieri – è uno spettacolo che aspettavo da tempo. Tra una rima citata e una lacrima intendo riportare al pubblico quelle radici poetiche e melodiche ottocentesche e quei profumi arabi, saraceni e americani che Napoli ha assorbito col passare degli anni”. “In questo spettacolo – ha spiegato invece Incenzo – si passa dalla Napoli sboccata a quella nostalgica e drammatica. Il nostro obiettivo era rileggere i codici della Napoli del ‘900 per tradurli nella contemporaneità”. “Ho voluto rileggere in chiave nuova ed attuale il caffe chantant – racconta ancora Serena Autieri – con un lavoro di ricerca e rivalutazione nel repertorio dei primi del ‘900, da brani più conosciuti e coinvolgenti, quali ‘A tazz’ e cafè e Come facette mammeta sino a perle nascoste come Serenata napulitana e Chiove, oggi ascoltabili solo con il grammofono a tromba. Tra una rima recitata e una lacrima intendo riportare al pubblico quelle radici poetiche e melodiche ottocentesche e quei profumi arabi, saraceni e americani che Napoli ha ruminato e restituito al mondo nella sua inconfondibile cifra. Ho voluto fortemente mantenere il clima provocatorio e sensuale di quei Caffè, e ricreare in teatro quel rapporto senza rete con il pubblico, improvvisando, battibeccando, fino a coinvolgerlo spudoratamente nella ‘mossa’, asso nella manica di tutte le sciantose”. Nasce così ogni sera uno spettacolo nuovo e allo stesso tempo eterno. In fondo, dai tabarin ai talent show nulla è cambiato; la storia de “La Sciantosa” è una storia che non finirà mai.
Info e prenotazioni: 081 556 7527
Non è vero ma ci credo
Quando: dal 5 al 9 novembre
Luogo: Teatro Delle Palme
Orario: 21
Autore: Peppino De Filippo
Regia: Michele Mirabella
Interpreti: Sebastiano Lo Monaco, Lelia Mangano De Filippo, Maria Laura Caselli, Antonio De Rosa, Alfonso Liguori, Vincenzo Borrino, Carmine Borrino, Margherita Coppola, Luana Pantaleo, Salvatore Felaco, Sabrina Solimando, Matteo Bianco
Trama: In questa commedia due personaggi indossano un nome che è tutto un programma. Un programma di rinvii simbolici, di allusioni onomastiche: Malvurio Belisario e Sammaria Alberto. Messi così, come nei registri scolastici, col cognome prima, i due ostentano una farsesca denominazione che invia al male, nel caso di Belisario, alla iattura, alla cupa profezia che si avvinghia a quella lettera u che avvita il finale “rio”, cattivo. Appunto. E, c’è, poi, quel soave Sammaria chiesastico che sembra attivare un Rosario di benedizioni, una novena di fortune irrorate da oscuri voleri superiori. Il commendatore Gervasio Savastano è tormentato dalla superstizione; i suoi affari non vanno bene, arrancano faticosamente e lui sospetta che la colpa sia di un suo impiegato, Belisario Malvurio, cui attribuisce un influsso malefico, sarebbe, insomma un poco iettatore. Anche in famiglia ci sono problemi: sua figlia Rosina si è innamorata di un giovane impiegato, che il commendatore ritiene non all’altezza del rango borghese, peraltro, della ragazza. All’improvviso, però, la fortuna sembra ricordarsi del commendator Savastano. Nell’azienda capita un giovane, Alberto Sammaria e, con il suo arrivo, gli affari cominciano di colpo ad andar bene. Anche la figlia del commendatore sembra aver ritrovato la serenità e il giovane di cui era perdutamente innamorata è diventato un lontano ricordo. Il fatto è che il novizio aziendale ha la gobba, una magnifica gobba beneaugurante, una gibbosità portafortuna, seconda la antichissima superstizione diffusa in tutta l’aerea mediterranea. Crudele per il titolare che la sopporta, costretto a subire il soverchio di toccamenti casuali, di carezze furtive, di occhiate sorridenti e ammiccanti alla sua deformità.
Info: 081 410 4486
Ella&Louis. Omaggio a Ella Fitzgerald & Louis Armstrong
Quando: 7 novembre
Luogo: Portici (NA) – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Interpreti: Carlo Lomanto, voce e guitass (chitarra/basso) e Emilia Zamuner, voce
Trama: Nel 1956 Norman Granz, uno dei più grandi impresari di jazz e fondatore della Verve Records, famosissima etichetta discografica americana, coinvolge Ella Fitzgerald & Louis Armstrong, due colonne portanti di questo genere musicale, in un album che farà la storia del jazz Ella & Louis. Il successo internazionale che riscosse l’album fu tale che Norman, l’anno dopo, riuscì a fargli incidere Ella & Louis Again e Porgy and Bess tratto dall’omonima opera di G. Gershwin. Con questo concerto, il duo capitanato da Carlo Lomanto, docente di Canto Jazz al Conservatorio di Cosenza e di Napoli, vuole rendere omaggio ai due più grandi cantanti di jazz della storia, riproponendo i brani più significativi tratti dai tre album incisi dal duo. Insieme a Lomanto ci sarà una promessa del canto jazz dei prossimi anni, la ventenne Emilia Zamuner.
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
T’angheria
Quando: 7 e 8 novembre
Luogo: 7 novembre Napoli; 8 novembre Piedimonte Matese (NA) – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Interpreti: Francesca Rondinella, voce, Giosi Cincotti, piano e fisarmonica
Trama: T’angheria è la via della poesia che porta al canto, una fusione tra canzoni e versi, delle “chansons-valise” che si fondono in cerca di un nuovo significato, forte di musicalità. Uno spazio creativo in cui la voce traccia un recinto emotivo fatto di immagini, suoni, parole. Poesia cantata e canzone di poesia unite nel trasmettere – reificati – linguaggi di epoche e luoghi diversi, che finiscono per appartenersi nell’alchimia della scena. Un divenire struggente, ironico, passionale, surreale che alterna brani del repertorio napoletano ad ambiti musicali differenti, tracce di memoria sensibile e di affinità elettive. La voce si fa ponte. Niente confini, latitudini, spazi temporali: una bambina dall’anima nuda.
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
Faccio BUM
Quando: 7 e 8 novembre
Luogo: Te.Co. – Teatro di Contrabbando
Orario: 21
Autore e Interprete: Pippo Cangiano
Trama: Un uomo entra in un fortissimo raggio di luce chiede di proseguire dicendo che si chiama Adamo e gli viene impedito. Il buio lo riavvolge. Accende una candela a da li in poi parla, dice, semplicemente racconta e solo lo spettatore capirà perchè gli è stato impedito di proseguire verso la luce; lui non lo capirà mai, è un uomo piccolo, debole, patologicamente bordeline. Pippo Cangiano
Info: 334 21 42 550 – teatrodicontrabbando@gmail.com
Chimera: la favola di Amore e Psiche negli occhi di Dino Campana
Quando: 8 novembre
Luogo: Tunnel Borbonico
Orario: 19:30 e 21
Regia ed adattamento teatrale: Livia Bertè
Musiche: Gianluca Rovinello
Interpreti: Valerio Gargiulo, Livia Bertè, Orentia Marano, Lucia Rocco, Serena Pisa e Paolo Gentile
Trama: “Questo spettacolo nasce dall’idea di celebrare e ricordare il grande artista Carmelo Bene – spiega Livia Bertè, attrice e regista napoletana – arricchendo la storia con dei versi liberamente tratti dai Canti Orfici, cavallo di battaglia dell’attore. Con un entourage di attori e musicisti professionisti, tutti napoletani, siamo particolarmente lieti di presentare questo evento nel suggestivo scenario del Tunnel Borbonico, dove la musica vanta un connubio perfetto con l’ambientazione, riecheggiando tutto in modo unico e particolare”.
Prenotazione obbligatoria: 081 764 5808 – 366 248 4151
Vite da Bracco
Quando: 8 e 9 novembre
Luogo: Scuola di Teatro Dietro le Quinte – Caivano (NA)
Orario: sabato e domenica ore 20:30
Interpreti: Alfredo Giraldi, Luana Martucci, Pasquale Napolitano, Chiara Borrelli, Francesco Gafforio, Leonardo Mazza
Trama: Vite da Bracco, oltre ad essere una personale scoperta di un drammaturgo dimenticato e di una possibile tradizione drammaturgica di fatto assente, è una riflessione sull’umana italianità, sui rapporti generazionali ed umani che travalicano i confini temporali in cui l’autore ha vissuto e che lo rendono, pertanto, un classico senza tradizione. Il lavoro che si presenta sono i primi due movimenti di un lavoro in evoluzione. I due testi – Lui Lei Lui (1886) e Non fare ad altri… (1887) – appartengono agli esordi dell’Autore, punto di partenza a noi necessario. La messinscena elaborata mette in relazione alcuni dei temi cari all’Autore – il gioco delle parti, le apparenze della società, il relativo senso di giustizia dell’essere umano – presenti in tutta la sua produzione.
Info e Prenotazioni: 081 365 7299 – 339 1465 400
Assunta Spina
Quando: 8 e 9 novembre
Luogo: Teatro Bolivar
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18:30
Autore: Salvatore Di Giacomo
Adattamento e regia: Enzo Arciè
Interpreti: Camilla Aiello, Fabio Izzo, Salvatore Barba, Bruno Perciavalle, Sina Gagliardi, Imma D’Antonio
Trama: La “Compagnia Dei Dieci”, Vincitrice della VI^ Edizione Premio il Sipario, presenterà il capolavoro di Salvatore Di Giacomo “Assunta Spina”. “Portare in scena Assunta Spina, dramma ricavato da una novella digiacomiana – scrive il regista Enzo Arciè – è stato per me uno sprone che mi ha fatto confrontare con sentimenti quali: gelosia, inganni, tradimenti e senso del peccato. È un classico melodramma verista italiano ed è per questo che ho voluto che il palcoscenico, su cui si muovono i personaggi di un’opera straordinaria, vivesse di grandi trovate sceniche dove momenti brillanti si fondono perfettamente con quelli carichi di tensione. Assunta spina sarà impersonata da Camilla Aiello mentre il ruolo di Michele Boccadifuoco sarà di Fabio Izzo”.
Info: 081 544 2616
Notturno di donna con ospiti
Quando: fino al 9 novembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: 21; tranne mercoledì, domenica e sabato 8 novembre alle ore 17:30
Autore: Annibale Ruccello
Interprete: Giuliana De Sio
Regia: Enrico Maria La Manna
Trama: Il testo propone, ancora una volta, il viaggio che Ruccello aveva intrapreso nel quotidiano attraversato e contaminato dal thriller, nonché il viaggio nel panorama desolato della periferia urbana, dei ghetti degradati, tra le tv locali e le radio libere. Un percorso apparentemente triste, che però viene ravvivato ora da una miscellanea di sentimenti, ora da involontaria comicità. Una serie di colpi di scena con un occhio al cinema “thrilling”; ma mentre “le cinque rose” ha come riferimento il cinema di Hitchcok, di Argento, di Polanski, nel “Notturno” domina quello anni ’70, per intendersi di Scorsese e di Kubrik. I canoni sono sempre gli stessi: il luogo isolato, il protagonista barricato all’interno, la minaccia esterna che semina orrore e sgomento fino ad un catartico finale. L’azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metropoli: Adriana porta avanti la sua esistenza, nel caldo afoso, tra canzoni e note di un pianoforte, tra televisione ed una terza gravidanza, con un marito, Michele, che lavora di notte e ritorna a casa all’alba. Una sera accade che strani individui, temuti e desiderati da troppo tempo, si introducano in casa. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i ricordi, angoscianti fantasmi del passato, che provocheranno in Adriana una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fuggire da quella prigione grigia e ossessiva. Un progetto in definitiva che segna l’ideale ricostruzione del discorso su Ruccello, sulla violenza e modernità delle metropoli
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – 081 549 96 88
Rapsodia in noir. Requiem per una città senza più voce
Quando: dal 7 al 9 novembre
Orario: ore 21; tranne la domenica alle ore 18
Luogo: Teatro Il Primo
Autore e Regia: Arnolfo Petri
Interprete: Arnolfo Petri; Guest voice Maria Rosaria De Liquori e alla fisarmonica Andrea Bonetti
Trama: Sei storie di ordinaria crudeltà. Sei stazioni del dolore. Altrettanti accordi “noir” a comporre una ipotetica rapsodia. Sinfonia stonata al coacervo più impressionante di contraddizioni: Napoli. Scoglio di sirene “sporco e malevestuto”. Terra di conquista e di sfruttamento. Principato dell’illegalità dove “nisciuno vaso è nu vaso d’ammore”. Sullo sfondo il dedalo di vicoli neri, scuri, senza fine, le facciate sporche e fatiscenti dei palazzi di tufo, le piazze e le fontane dove echeggia ancora l’eco dei revolver e del piombo “sputato”. Sette storie per raccontare ‘o paese d’’o sole, “addo’ tutt’ ’e parole, d’amianto o di piombo, sputate o inghiottite, so’ sempe parole d’ammore”.Arturo, Titta, Michele, Patrizia, Mena il piccolo Merdillo. Sette note stonate che raccontano un dolore crocifisso a lettere di fuoco sui sanpietrini di piazza Mercato. Sulle facciate pericolanti dei palazzi a spuntatore a Via Duomo. Sulle volte barocche delle chiese sconsacrate dei Tribunali e dell’Anticaglia. Sette modi per raccontare una città, un popolo. Senza sconti e mediazioni.
Titta La Rossa, ‘a mortallerta, la puttana bambina, trucidata da un manipoli di disgraziati, “pronte a menà cavece pe nun piglià cavece”, deportados della disperazione giunti per errore in questa “America del cazzo”, indecente assioma delle ferite stampate sulle facciate di questi palazzi vecchi. Patrizia, il travestito che attende da anni il ritorno del suo uomo padrone, metafora beffarda di un’attesa che da secoli cristallizza la città in un futuro senza speranza. Merdillo, il bambino prigioniero in un cantiere della ricostruzione nella Napoli laurina, micidiale emblema di uno sfruttamento atavico e senza sconti. I deliri di Arturo, sullo sfondo di vicoli pullulanti di santone, guaritrici, taumaturghe, sberleffo crudele a quella fede che da sempre è speranza e al tempo stesso galera di un popolo. L’ascesa al potere di Mena, ex puttana di Porta san Gennaro, emula contemporanea della Filumena Marturano ma senza più sogni, emblema di un potere affaristico e colluso che ha saputo mettere “le mani sulla città”. A sette anni da Crastula, premio Fondi La Pastora per la drammaturgia, e solo ad uno da Camurrìa, premio “Sipario” e menzione speciale al Premio Fersen, Arnolfo Petri torna ad affondare i suoi coltelli indagatori nei mali oscuri di Napoli. Mali atroci che evocano l’epidemia che, sul finire degli anni Settanta, uccise i figli innocenti di questa città. E che ancora oggi striscia, come un gas venefico, tra le strade scure dove “persino le pietre hanno paura di parlare”. Un atto di dolore. Un atto d’Amore. Un atto necessario. Un spettacolo che è un libro in cui la parola diventa grido, condanna. Colpevole, atroce, spietata. Di una città, matrigna e madre, amante e puttana, che non ha più voce.
Info e prenotazioni: 081 592 1898 – 342 830 6707 – segreteria@teatroilprimo.it
Il mercante di Venezia
Quando: dall’8 al 16 novembre
Luogo: Galleria Toledo
Orario: 21; tranne la domenica alle ore 18
Autore: William Shakespeare
Adattamento e regia: Laura Angiulli
Interpreti: Giovanni Battaglia, Gianluca d’Agostino, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Maria Grazia Di Maria, Stefano Jotti, Antonio Marfella, Fabiana Spinosa, Chiara Vitiello
Trama: Opera straordinaria. Nella leggerezza solo fittizia della favola tesse un nodo drammatico, che ne attraversa senza soluzione la materia compositiva. Senza soluzione, si diceva, perché nell’apparente happy ending della vicenda resta aperto, con inalienabile amarezza, il versante etico dell’opera, sollevando incertezze proprio su quella felicità che, nelle conclusioni di una commedia dovrebbe spartirsi fra tutti, e che in questo caso invece lascia aperto sul campo un dibattito impossibile a definirsi sul come il carnefice venga infine a trovarsi vittima. Quindi “Il Mercante” è costruzione complessa, e sembra sfuggire a una precisa definizione di genere, perché se è vero che pare muovere nell’agile evolvere della leggerezza tutto quanto attiene a Belmonte – l’isola sospesa nell’attesa del compimento del promesso amore – per contro, in un rituale che richiama il sangue, lievita il versante oscuro, di Shylock e del drammatico epilogo della di lui sorte. Laura Angiulli
Info: 081 425 037 – 081 425 824 – http://www.galleriatoledo.org
Piccole incongruenze quotidiane
Quando: 8 e 9 novembre
Luogo: Centro Teatro Spazio (San Giorgio a Cremano)
Orario: 21
Interpreti: Marcello Cozzolino, Davide Magliuolo, Diego Sommaripa, Gabriella Vitiello, Federica Totaro
Regia: Diego Sommaripa
Autori: Diego Sommaripa e Tommaso Vitiello
Trama: Quattro storie, tratte da Stefano Benni, per raccontare il mondo di oggi con le sue piccole incongruenze quotidiane. Un mercato visto dal punto di vista di una ‘topastra’ di periferia, la musica di un artista con una mano sola, l’amore per un uomo ‘a tempo’ e il sogno di un muratore sono storie che cambiano la prospettiva della vita. E il luogo in cui questi personaggi così particolari convergono? Un bar, naturalmente, il fulcro degli incontri per eccellenza, dove tutto è possibile, anche che prendano vita le figure di un libro e che diventino reali, davanti agli occhi del pubblico, per indicare, con ironia e leggerezza, che c’è sempre tempo di cambiare se stessi. La narrazione lieve di un poeta della parola come Benni sposa ancora meravigliosamente il teatro.
Info e prenotazioni: 366 979 9364
Facimmece ‘a croce: Napoli e i suoi Altarini
Quando: 9 novembre
Luogo: piazza Dante
Orario: 11
Produzione: Associazione Nartea
Interpreti: Valeria Frallicciardi e Sergio Del Prete
Trama: In tutti i quartieri partenopei ci sono piccoli templi, semplici luoghi di culto, che cambiano col succedersi delle epoche. Passeggiando per Napoli, si possono contare un vasto numero di “altarini” che portano con se vicende di vicoli e d’antropologia: NarteA ha voluto ideare una visita guidata teatralizzata ad hoc per ritrovare queste radici, ancora resistenti, e per conoscere in modo alternativo gli episodi votivi partenopei. Partendo dalla più autentica espressione della devozione popolare, l’Associazione Culturale NarteA porta in scena Facimmece ‘a croce: Napoli e i suoi Altarini, un percorso guidato teatralizzato che attraverserà vie e vicoli del centro storico di Napoli per scoprire gli angoli “nascosti” della città e le sue edicole votive.
Prenotazione obbligatoria: 339 702 0849 – 334 622 7785
Animae in San Lorenzo
Quando: 13 e 28 Novembre
Luogo: Basilica San Lorenzo
Orario: 20:30
Produzione: Naviganti InVersi
Autore e Regia: Maurizio D. Capuano
Interpreti: Maurizio D. Capuano, Carmine Ferrara, Gianni Galepro, Ilaria Incoronato, Emanuele Iovino, Ursula Muscetta, Vittorio Passaro, Marco Serra,
Romina Strazzulo
Trama: “Animae” è un percorso itinerante che attraversa il meraviglioso complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, situato nel cuore del centro storico di Napoli. Uno spettacolo che alterna comicità, rievocazione storica e momenti di riflessione, prende vita grazie a personaggi storici illustri. Una satira che, dall’antico, guarda al moderno e diventa spunto di riflessione e motivo di riso, forse un po’ amaro, sulla società attuale. Della Porta, Sisto V, Masaniello e tanti altri personaggi si ritroveranno, tutti insieme, in un dialogo corale, strutturato per far vivere la splendida Basilica di San Lorenzo Maggiore e l’intero complesso monumentale in un viaggio che renderà la visita un’esperienza unica.
Info e prenotazioni: 339 429 0222
Gabriella Galbiati