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Le anteprime di QuartaParete per trascorrere una magica sera natalizia con tutta la famiglia e gli amici in uno dei teatri napoletani: ecco gli spettacoli in scena. 

10858468_1552086415032413_4347624315634636400_nBiutiful
Quando: dal 25 dicembre al 18 gennaio
Luogo: Teatro Il Primo
Orario: 21; tranne domenica ore 18
Produzione: Compagnia Bianca Sollazzo
Regia: Rosario Ferro
Interpreti: Pino Pino, Antonio Stoccuto, Marco Palmieri, Enza Iaccarino, Alessandra Bacchilega, Aldo Leonardi, Rossella Santoro, Mario Migliaccio, Pasquale Minopoli
Trama: Nell’era di internet e della globalizzazione, in una famiglia borghese, ligia alle apparenze, un annuncio di troppo, un incontro casuale,una suocera focosa e mezze verità innescano una pazza intrigatissima vicenda di parentele e corna, di bugie e verità taciute. Alla fine basterà la prova del DNA a dirimere i dubbi o sarà necessaria una chiarificatoria confessione?
Info e prenotazioni: segreteria@teatroilprimo.it 0815921898/ 3428306707/ 327 88 41 935

 

unnamed (23)Appunti di viaggio
Quando: dal 25 al 28 dicembre e il 1 gennaio
Luogo: Teatro Delle Palme
Orario: giovedì 25 dicembre inizio spettacolo h. 21; venerdì e sabato inizio spettacolo h. 21; giovedì 1 gennaio inizio spettacolo h. 18.30; domenica inizio spettacolo h. 18.30
Autrice, Regia e Interprete: Lina Sastri
Trama: L’eclettica e passionale Lina Sastri arriva al Teatro Delle Palme dove da Natale, con lo spettacolo “Appunti di Viaggio”, presenta un racconto libero e sincero sulla sua vita artistica. Scritto e diretto dalla stessa cantante ed attrice, il lavoro riporta alla mente del pubblico le tappe di una carriera esaltante, dal debutto in Masaniello, alle prime esperienze teatrali con Eduardo e Patroni Griffi, fino a giungere al cinema, alla musica ed alla scoperta del teatro musicale. Tant’è che ricco di spunti carichi di emozione, il progetto teatral-musicale di Lina si anima di citazioni di prosa capaci di spaziare dalla mitica Filumena di Eduardo De Filippo alle tematiche di Luigi Pirandello ed a “La casa di Ninetta” della stessa attrice e autrice. Uno spettacolo, quello in scena nel teatro di via Vetriera a Chiaja fino al primo gennaio del 2015, dalle mille risorse, dove, tuttavia, la vera protagonista insieme alla Sastri è la musica. Nell’evolversi del racconto, infatti, il pubblico incontra alcuni dei pezzi più significativi del repertorio appartenente all’artista, tra cui “Assaie” scritto da Pino Daniele per il film “Mi manda Picone”, “Madonna de Lu Carmine” di Roberto De Simone dello storico spettacolo “Masaniello” che l’ha vista debuttare, “Reginella” cantata per la prima volta a Cinecittà in una serata evento dedicata alla commemorazione di Anna Magnani, “Maruzzella”, “Gratias a la vida” di Violeta Parra, inserita nel primo spettacolo scritto e diretto in musica dal titolo “Cuore Mio”. Ancora, nel fantastico itinerario poetico e musicale il Tango ed il Bolero senza dimenticare le tammurriate popolari, i classici napoletani tratti dall’ultimo spettacolo “Linapolina” ed i pezzi inediti scritti per Lina Sastri dai nuovi compositori e autori napoletani di oggi, gli stessi che sono stati la colonna portante dello spettacolo “Per la strada”. Con “Appunti di viaggio”, a prendere forma in scena è un viaggio nell’anima che ogni sera tra teatro, musica e cinema italiano, si rinnova liberamente, sull’onda dell’emozione, delle parole e della musica. Per tutti, con la Sastri, accompagnata in palcoscenico dai suoi valentissimi musicisti pronti a seguirla ad ogni invito o suggerimento musicale, i racconti di vita vissuta, di incontri indimenticabili con le eccellenze artistiche del nostro paese e tante suggestioni per una dimensione fatta soprattutto di arte ed amore.
Info e prenotazioni:  081 4104486 – teatrodellepalmenapoli@gmail.com

 

unnamed (25)Nel nome di Ciccio
Quando: da 25 dicembre 2014 a 6 gennaio 2015
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: dal giovedì al sabato ore 21.00. La domenica ore 18.00. Martedi 6 gennaio ore 18
Interpreti: I Virtuosi di San Martino
Trama: Nel nome di Ciccio è una esilarante carrellata di canzoni, brandelli, situazioni, tratti dal vastissimo repertorio del teatro di avanspettacolo, della rivista, del teatro musicale. Un omaggio al grande Nino Taranto. I Virtuosi di San Martino (Roberto Del Gaudio, voce; Federico Odling, violoncello; Vittorio Ricciardi, flauto; Salvatore Morisco, violino; Carmine Terracciano, chitarra), alla loro maniera, rivisitano la “Macchietta”, forma prediletta dagli autori Pisano e Cioffi che hanno inventato decine e decine di personaggi: dal celeberrimo Ciccio Formaggio a Nicola Quagliarulo, da Carlo Mazza e Rosa Pezza a Cosima. Diciamo personaggi perché la Macchietta disegna piccole storie di piccoli uomini, buffi, strambi, sempre esilaranti, tutte riconducibili a sgambetti di linguaggio e di situazioni, all’interno delle quali queste figure rivelano la loro crisi e la loro drammatica comicità. Si tratta dunque di teatro musicale in senso stretto, e non è un caso che questa forma di arte scenica fosse frequentata dai più grandi attori del Novecento: Nicola Maldacea, Ettore Petrolini, Raffaele Viviani, Totò, Aldo Fabrizi, lo stesso Taranto e perfino un giovane Eduardo. Un teatro-musica ante litteram, che i Virtuosi provano a sospingere comicamente verso la sua evidenza di attualità convinti che questa sia ancora l’epoca dei Ciccio Formaggio, che “non tiene il coraggio nemmeno ‘e parlà”. I Virtuosi costruiscono una spirale di ispirazione barocca nella quale annegano con il pretesto della citazione tutti gli stili musicali, imbellettati ormai nel luogo comune del concerto d’occasione. Un processo di liberazione che avendo il carattere funerario di una Morte che danza (e che ride) propone una Resurrezione del divertimento dionisiaco e rituale che sembra purtroppo non appartenere più né alla musica, né al teatro. Da Rossini ai Beatles, dai Mariachi a Schonberg, da Sant’Agostino agli Squallor, una labirintite acuta a condurci nella possibilità estrema di cogliere l’essenza unica di un’arte che si avvia ad essere divisa per sempre da se stessa. Un teatro musicale che fa morire dal ridere.
Info e prenotazioni: 081 5441872 – 081 410 44 67

 

10407781_1649153908644677_5677658822225932311_nSon tutte belle le mamme del mondo?
Quando: 26 e 28 dicembre
Luogo: 26 dicembre a Sant’Anastasia (NA) e 28 dicembre a Salerno – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario:  20
Autore: Manlio Santanelli
Interprete: Gea Martire
Trama: Testo dalla struttura poco ortodossa ‒ si tratta infatti dell’alternarsi di due monologhi che, come due rette parallele, non si incontrano se non all’infinito ‒ Son tutte belle le mamme del mondo? mette in scena lo sfogo sincero di due madri devote del patrono di Napoli, di due oranti che, ciascuna dal suo punto di vista, non hanno alcun dubbio di essere nel giusto. Ma, essendo la giustizia unica per definizione, è giocoforza che una delle due donne sia nel torto. E, tuttavia, si tratta pur sempre di una madre che esprime una pena sincera e che, anche se non può aspirare minimamente alla nostra giustificazione, merita comunque una certa dose di comprensione. Questi, in due parole, gli intenti dell’autore. Se poi, dietro le argomentazioni delle due madri qualcuno vorrà intravedere le contraddizioni di una città come Napoli, che al pari delle devote, non conosce mezze misure, chi scrive non può che uscirne ulteriormente gratificato. (Manlio Santanelli) 
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

10847854_867994103223000_5566493243598210630_nLa bella addormentata
Quando: dal 26 al 28 dicembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario:  Venerdì ore 21.00, Sabato (doppia replica) ore 17.30 e  21.00, Domenica ore 17.30
Coreografia: Fredy Franzutti
Musica: Pëtr Il’ic Cajkovskij
Trama: Tutti conosciamo la favola de La Bella Addormentata nella versione di Charles Perrault. In realtà, ancor prima di Perrault, nella prima metà del ‘600, fu il napoletano Giambattista Basile, nel suo Lo cunto de li cunti, a raccontare di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell’Italia. Così, Perrault si è ispirato a Basile, per la sua fiaba, certamente molto più casta e politically correct di quella dello scrittore napoletano. Nel confrontarsi con questo classico, il coreografo salentino Fredy Franzutti ha scelto di recuperare l’ambientazione mediterranea dell’originale. Sebbene anche lei si chiami Aurora, la sua è una bella addormentata meridionale e contemporanea, una ragazza nata nel suditalia degli anni ’40, che il giorno del suo sedicesimo compleanno viene trascinata in un lungo sonno dal morso della tarantola salentina. Dormirà per 50 anni, precisamente fino al 2000, quando un affascinante antropologo, studioso di tradizoni popolari e tarantismo deciderà di indagare sulla leggenda che la riguarda…
Così,La Bella Addormentata vive una nuova vita, in una trasposizione in chiave moderna, un’audace rivisitazione di un classico di repertorio che riesce, però, a esprimere la sua attualità nel rispetto della tradizione. La drammaturgia è scandita da una coreografia raffinata e originale, in cui le note di Cajkovskij vengono riscaldate dall’elemento mediterraneo che regala un tripudio di colori alle scene e ai costumi, e in cui i ballerini si esprimono con grande accuratezza e precisione, negli assieme come negli assoli.
Info e Prenotazioni:  http://www.teatrobellini.it/ – botteghino@teatrobellini.it – 081.5499688

 

cartolina-canto-1024x768Canto di Natale
Quando: fino al 4 gennaio
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: sabato ore 21, domenica ore 18:30
Auitore: Charles Dickens
Interpreti: Paolo Cresta e Carlo Lomanto
Trama: Un racconto. Due voci. Una fatta di parole, l’altra di suoni. E intorno le luci, le immagini, gli odori, i sapori, di un Natale che nella memoria o nell’immaginazione ciascuno conserva.
L’idea è quella di restituire  l’incredibile potere affabulatorio che le pagine di Dickens custodiscono attraverso un lavoro nel quale la voce del narratore e quella del vocalista si intrecciano, si accavallano, si separano per raccontare una notte di Natale che a distanza di  più di un secolo conserva l’inossidabile attualità di suggestioni  preziose.   Ancora una volta le parole  prese in prestito da un libro  per  condividere emozioni seguendo la traccia segnata, in un dicembre di molti anni fa dallo stesso autore.
Info e prenotazioni: 081 5422088 – info@ilpozzoeilpendolo.it – http://www.ilpozzoeilpendolo.it/

 

unnamed (17)Ecuba – festa di nozze
Quando: fino al 4 gennaio
Luogo: Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore
Orario: 20
Produzione: IL TEATRO COOP. Produzioni
Regia: Laura Angiulli
Interpreti: Giovanni Battaglia, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Antonio Marfella, Chiara Vitiello; frammenti vocali Maria Teresa Polese Clemi Regina a cura di Daniela del Monaco
Trama: Ecuba è un’opera lirica in tre atti di Nicola Antonio Manfroce su libretto di Jean-Baptiste-Gabriel-Marie de Milcent, tradotto in italiano da Giovanni Schmidt. La prima, molto apprezzata, ebbe luogo il 13 dicembre del 1812 al Teatro San Carlo di Napoli; è quindi recente l’occasione del duecentenario della prima rappresentazione dell’opera, e della quasi contemporanea morte del giovanissimo Manfroce, nel 1813 a soli 23 anni. Dall’approccio a questa materia – evidentemente di genere melodramma- ha preso spunto il progetto “Ecuba – festa di nozze”, elaborato in contaminazione con materiali della grande tragedia greca, non senza alcuni spunti tratti dall’Iliade in pregevole traduzione. Al centro l’amore di Achille e Polissena; in contrapposizione il lutto per la morte di Ettore. Di qui il desiderio di vendetta di Ecuba, l’uccisione di Achille, la rovina di Troia e della stirpe dei Dardanidi. Una fusione di materiali opportunamente elaborati in autonomo assetto creativo per un’opera che sia tale, affidata a una solida compagnia d’attori, quella che ormai da tempo accompagna il lavoro del teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo. Di particolare rilievo l’apporto di due giovani voci liriche, opportunamente dirette da Daniela Del Monaco.
Info e prenotazioni: 081 425 037 – 081 425 824 – http://www.galleriatoledo.org

 

unnamed (1)Some Girl(s)
Quando: fino al 28 dicembre
Luogo: Teatro Bellini di Napoli
Orario:  dal mercoledì al sabato ore 21:15, domenica ore 18:00
Autore: Neil LaBute
Traduzione e adattamento: Gianluca Ficca e Marcello Cotugno
Interpreti: Martina Galletta, Laura Graziosi, Bianca Nappi, Gabriele Russo, Roberta Spagnuolo
Trama: Some Girl(s) è una commedia intrigante e acuta, nata dalla penna di uno degli autori americani più acclamati della generazione post-Mamet, Neil LaBute.
Un giovane uomo, insegnante e aspirante scrittore, prima di sposarsi decide di fare un viaggio à rebours nella propria vita, mettendosi in cerca delle proprie ex per provare – in un paradossale tentativo di espiare gli errori delle vite precedenti – a sistemare, come dice lo stesso autore,  “il casino che ha combinato nella sua vita sentimentale lungo la strada verso la propria maturità”. Ne emerge il tragicomico ritratto, in bilico tra Rohmer e Voltaire, di un uomo-bambino: un adultescente  che barcolla tra paura di impegnarsi, senso di colpa e una spietata ambizione che lo spinge, un po’ per cinismo un po’ per incoscienza, a consumare e manipolare le donne della sua vita. Simpaticamente sconfitto su tutti i fronti, alla fine sarà capace di rialzarsi, nonostante i lividi, senza pensarci troppo su. E con la stessa leggerezza, o superficialità di sempre, ricomincerà a macinare la propria vita tra un danno e un altro. Quattro donne si alterneranno in scena con il protagonista, e una quinta sarà interprete di un insolito contenuto extra. La messinscena, infatti, si contamina con una multimedialità che supera i confini teatrali: grazie a un link gli spettatori avranno la possibilità di assistere a un quinto episodio della storia che, visibile solo online, li condurrà ancora più in profondità in quest’indagine sulle complessità delle relazioni uomo-donna.
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it

 

unnamedNu Petito dint’’a Scarpetta
Quando: fino al 6 gennaio
Luogo: Circolo Teatro Arcas
Orario: 21; tranne domenica ore 18
Regia: Tonino Taiuti
Interpreti: Marcello Raimondi, Federica Totaro, Vittorio Passaro, Aurelio De Matteis, Simona Pipolo, Gianpaolo Zanbrano
Trama: Nel primo studio, formatosi una sorte di laboratorio mi sono accorto che naturalmente, senza progettarlo in partenza, avevo operato tra due autori come Petito e Scarpetta un interessante innesto partendo dal primo. Pulcinella di Petito  era diventato Feliciello  Sciosciammocca di Scarpetta in Tre surice d’into ‘o mastrillo. L’operazione al quanto azzardata mi è sembrata possibile e stimolante. In effetti questi due autori si sono rincorsi, amati e sacrificati per creare un teatro che ancora oggi risulta straordinario e per me “indispensabile”.  Il Teatro di Petito e Scarpetta è sicuramente alla base di tutto il teatro comico che ha generato negli anni avvenire.
Ora, con il secondo studio – Nu Petito int’’a Scarpetta – vorrei approfondire la ricerca facendo l’inverso. Questa volta è Petito che entra in Scarpetta. Chiaramente, come nel primo, partendo da questo materiale faremo in modo che diventi un’unica storia dove sarà possibile legare gli innesti con invenzioni e gags che verranno man mano nella fase delle prove. Certo avremmo potuto scegliere di scriverlo noi un copione.  Ma poi ci siamo detti: “Perché aumentare ancora di più d’inutile e faticose scritture la nostra scena?” Come se non bastasse l’inutile inchiostro che già scorre a fiume in tutti i teatri. E poi non è forse anche quello che facciamo noi una possibile scrittura scenica? Abbiamo deciso allora che sarà meglio affidarsi al grande materiale dei nostri autori. In fondo, è lì che aspetta, disposto a farsi modellare da chi con la propria mente e con il proprio cuore s’immerge nella fatica della messinscena, ricreando pur rispettando chi l’ha inventato nuove possibilità per continuare a ridere e a  sognare. (Tonino Taiuti)
Prenotazioni: 081 595 5531 – circoloarcas@gmail.com

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