Capodanno a teatro…
Per dire addio all’anno vecchio e dare il benvenuto a quello nuovo, tanti gli spettacoli in scena tra favole, musica, commedie e attesi ritorni. Scegli a cosa assistere con la rubrica di QuartaParete dedicata alle anteprime.
Appunti di viaggio
Quando: fino al 1 gennaio
Luogo: Teatro Delle Palme
Orario: 18:30
Autrice, Regia e Interprete: Lina Sastri
Trama: L’eclettica e passionale Lina Sastri arriva al Teatro Delle Palme dove da Natale, con lo spettacolo “Appunti di Viaggio”, presenta un racconto libero e sincero sulla sua vita artistica. Scritto e diretto dalla stessa cantante ed attrice, il lavoro riporta alla mente del pubblico le tappe di una carriera esaltante, dal debutto in Masaniello, alle prime esperienze teatrali con Eduardo e Patroni Griffi, fino a giungere al cinema, alla musica ed alla scoperta del teatro musicale. Tant’è che ricco di spunti carichi di emozione, il progetto teatral-musicale di Lina si anima di citazioni di prosa capaci di spaziare dalla mitica Filumena di Eduardo De Filippo alle tematiche di Luigi Pirandello ed a “La casa di Ninetta” della stessa attrice e autrice. Uno spettacolo, quello in scena nel teatro di via Vetriera a Chiaja fino al primo gennaio del 2015, dalle mille risorse, dove, tuttavia, la vera protagonista insieme alla Sastri è la musica. Nell’evolversi del racconto, infatti, il pubblico incontra alcuni dei pezzi più significativi del repertorio appartenente all’artista, tra cui “Assaie” scritto da Pino Daniele per il film “Mi manda Picone”, “Madonna de Lu Carmine” di Roberto De Simone dello storico spettacolo “Masaniello” che l’ha vista debuttare, “Reginella” cantata per la prima volta a Cinecittà in una serata evento dedicata alla commemorazione di Anna Magnani, “Maruzzella”, “Gratias a la vida” di Violeta Parra, inserita nel primo spettacolo scritto e diretto in musica dal titolo “Cuore Mio”. Ancora, nel fantastico itinerario poetico e musicale il Tango ed il Bolero senza dimenticare le tammurriate popolari, i classici napoletani tratti dall’ultimo spettacolo “Linapolina” ed i pezzi inediti scritti per Lina Sastri dai nuovi compositori e autori napoletani di oggi, gli stessi che sono stati la colonna portante dello spettacolo “Per la strada”. Con “Appunti di viaggio”, a prendere forma in scena è un viaggio nell’anima che ogni sera tra teatro, musica e cinema italiano, si rinnova liberamente, sull’onda dell’emozione, delle parole e della musica. Per tutti, con la Sastri, accompagnata in palcoscenico dai suoi valentissimi musicisti pronti a seguirla ad ogni invito o suggerimento musicale, i racconti di vita vissuta, di incontri indimenticabili con le eccellenze artistiche del nostro paese e tante suggestioni per una dimensione fatta soprattutto di arte ed amore.
Info e prenotazioni: 081 4104486 – teatrodellepalmenapoli@gmail.com
Un anno dopo
Quando: dal 2 all’11 gennaio
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: da martedì a sabato ore 21; domenica ore 18.30
Produzione: Onorevole Teatro Casertano / Teatri Uniti
Autore e regia: Tony Laudadio
Interpreti: Enrico Ianniello e Tony Laudadio
Trama: Atto unico per due attori, lo spettacolo ricostruisce e racconta trent’anni di due vite, ricomponendo per frammenti, in 30 flash per 30 giorni (uno per ogni anno), la storia di due persone, impiegati di un medesimo ufficio, nella condizione obbligata di una condivisione forzata e continuativa dello stesso luogo fisico. Per trent’anni costretti, più o meno inconsapevolmente, a partecipare delle situazioni, emozioni, aspirazioni dell’altro, Giacomo e Goffredo, i due protagonisti, trascorrono insieme la loro vita. “Una condizione comune a tanti – sottolinea l’autore – in cui capita di essere in relazione costante con un’altra persona, un collega in questo caso, che forse non sopporti neanche ma con il quale ti trovi a vivere, giorno dopo giorno, le stesse situazioni, le stesse fantasie di fuga, quindi la disillusione e la frustrazione che deriva dall’impossibilità di realizzare questi desideri”
Info: botteghino@teatronuovonapoli.it – 081 497 6267 www.teatronuovonapoli.it
Tragedia di una virgola
Quando: 3 gennaio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: 17
poesie di Gianni Rodari, musiche di Nino Rota, ideazione di Adria Mortari
Produzione: Progetto Sonora
Regia e voce recitante Adria Mortari
Con: mimo Rossella Massari; pianoforte Aniello Iaccarino; flauto Sara Brandi; oboe Giovanni Borriello
Trama: Gianni Rodari non ha bisogno di presentazioni: la sua produzione letteraria è percorsa dal dato costante del rapporto tra adulto e bambino e, con le sue favole moderne, ripropone nel novecento questo genere di racconto per ragazzi e lo rinnova adeguandolo ai tempi. L’obiettivo dei suoi tanti capolavori (uno fra tutti quello che lo rese celebre: Filastrocche in cielo e in terra) resta sempre quello educativo che, grazie alla favola, è realizzato in modo leggero e divertente anche quando i temi sono seri e importanti, il tutto coronato sempre da una morale finale. Il musicista Nino Rota ha legato la sua fama alle tantissime colonne sonore composte per i film di Federico Fellini. Musicista finissimo Rota nelle sue composizioni ha sempre privilegiato l’immediatezza dell’ispirazione, la chiarezza melodica, i timbri strumentali e la verve ritmica. Nello spettacolo le poesie e le filastrocche di Gianni Rodari sono accompagnate dalle musiche di Nino Rota ed eseguite dal vivo da un ensemble strumentale formato da pianoforte, flauto ed oboe. Una voce recitante ed un mimo a volte si incontrano per coinvolgere gli spettatori, con leggerezza ed ironia. Vogliamo divertirci con le parole (“Como nel comò”, “Il gioco dei se”), con le rime, ma anche riflettere (“Teledramma”, “Il pane”, “Il Pittore”) mentre ascoltiamo una voce che canta, che narra, e vediamo suonare uno strumento dal vivo: non capita spesso! Un mimo con le sue azioni sottolinea il racconto o lo contrasta, spesso in rivalità con la narrante, a volte invece complice nei giochi, coinvolgendo di tanto in tanto anche i musicisti: insieme ci divertiamo di più!
Info: www.teatrodeipiccoli.it
Ecuba – festa di nozze
Quando: 3 e 4 gennaio
Luogo: Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore
Orario: 20
Produzione: IL TEATRO COOP. Produzioni
Regia: Laura Angiulli
Interpreti: Giovanni Battaglia, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Antonio Marfella, Chiara Vitiello; frammenti vocali Maria Teresa Polese Clemi Regina a cura di Daniela del Monaco
Trama: Ecuba è un’opera lirica in tre atti di Nicola Antonio Manfroce su libretto di Jean-Baptiste-Gabriel-Marie de Milcent, tradotto in italiano da Giovanni Schmidt. La prima, molto apprezzata, ebbe luogo il 13 dicembre del 1812 al Teatro San Carlo di Napoli; è quindi recente l’occasione del duecentenario della prima rappresentazione dell’opera, e della quasi contemporanea morte del giovanissimo Manfroce, nel 1813 a soli 23 anni. Dall’approccio a questa materia – evidentemente di genere melodramma- ha preso spunto il progetto “Ecuba – festa di nozze”, elaborato in contaminazione con materiali della grande tragedia greca, non senza alcuni spunti tratti dall’Iliade in pregevole traduzione. Al centro l’amore di Achille e Polissena; in contrapposizione il lutto per la morte di Ettore. Di qui il desiderio di vendetta di Ecuba, l’uccisione di Achille, la rovina di Troia e della stirpe dei Dardanidi. Una fusione di materiali opportunamente elaborati in autonomo assetto creativo per un’opera che sia tale, affidata a una solida compagnia d’attori, quella che ormai da tempo accompagna il lavoro del teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo. Di particolare rilievo l’apporto di due giovani voci liriche, opportunamente dirette da Daniela Del Monaco.
Info: 081 425 037 – 081 425 824 – http://www.galleriatoledo.org
Vico Santa Stella
Quando: fino al 4 gennaio
Luogo: Spazio ZTN
Orario: 20:30
Autore e regia: Gennaro Monti
Interpreti: Gennaro Monti, Sonia de Rosa, Gabriella Vitiello, Tonia Carbone, Manuela Cervone – Gennaro D’alterio
Trama: Un vicoletto incastrato tra la chiesa Grande e l’arco di marmo. In questo spicchio di nulla e di tutto…un circo stabile all’aperto. I giorni passano e le persone vanno via, il sud scandisce il suo tempo tra le piante di more selvatiche ed il mare. Racconti, piccole malinconie e nostalgie che non guariscono mai. Musica zingara, favole che non interessano a nessuno. Una favola sospesa come un funambolo. Delicata, aerea dolce e salata come i tramonti della Calabria. Quattro donne e tre uomini a palare di ciò che è stato di che cos’era il circo del perché ci si ritrova ancora sotto il grande arco di Vico Santa Stella. Il vero numero da circo è la vita. E’ il rumore del mare, le donne che leggono il futuro nell’olio. Il canto dei gatti nella notte calda. La processione dei santi e quella dei diavoli vestiti da donna. Ho voluto raccontare il sud della mia infanzia della Calabria scura, dei dialetti senza dialetto, dei circhi senza padrone. La mia storia non ha un punto di fine, inizia sempre. Inizia ad ogni rullo di tamburi e finisce solo se ogni spettatore chiude il suo scrigno segreto.
Prenotazione: 349 18 69 162
Canto di Natale
Quando: fino al 4 gennaio
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: sabato ore 21, domenica ore 18:30
Autore: Charles Dickens
Interpreti: Paolo Cresta e Carlo Lomanto
Trama: Un racconto. Due voci. Una fatta di parole, l’altra di suoni. E intorno le luci, le immagini, gli odori, i sapori, di un Natale che nella memoria o nell’immaginazione ciascuno conserva. L’idea è quella di restituire l’incredibile potere affabulatorio che le pagine di Dickens custodiscono attraverso un lavoro nel quale la voce del narratore e quella del vocalista si intrecciano, si accavallano, si separano per raccontare una notte di Natale che a distanza di più di un secolo conserva l’inossidabile attualità di suggestioni preziose. Ancora una volta le parole prese in prestito da un libro per condividere emozioni seguendo la traccia segnata, in un dicembre di molti anni fa dallo stesso autore.
Info e prenotazioni: 081 542 2088 – info@ilpozzoeilpendolo.it – http://www.ilpozzoeilpendolo.it/
Nu Petito dint’’a Scarpetta
Quando: fino al 6 gennaio
Luogo: Circolo Teatro Arcas
Orario: 21; tranne domenica ore 18
Regia: Tonino Taiuti
Interpreti: Marcello Raimondi, Federica Totaro, Vittorio Passaro, Aurelio De Matteis, Simona Pipolo, Gianpaolo Zanbrano
Trama: Nel primo studio, formatosi una sorte di laboratorio mi sono accorto che naturalmente, senza progettarlo in partenza, avevo operato tra due autori come Petito e Scarpetta un interessante innesto partendo dal primo. Pulcinella di Petito era diventato Feliciello Sciosciammocca di Scarpetta in Tre surice d’into ‘o mastrillo. L’operazione al quanto azzardata mi è sembrata possibile e stimolante. In effetti questi due autori si sono rincorsi, amati e sacrificati per creare un teatro che ancora oggi risulta straordinario e per me “indispensabile”. Il Teatro di Petito e Scarpetta è sicuramente alla base di tutto il teatro comico che ha generato negli anni avvenire.
Ora, con il secondo studio – Nu Petito int’’a Scarpetta – vorrei approfondire la ricerca facendo l’inverso. Questa volta è Petito che entra in Scarpetta. Chiaramente, come nel primo, partendo da questo materiale faremo in modo che diventi un’unica storia dove sarà possibile legare gli innesti con invenzioni e gags che verranno man mano nella fase delle prove. Certo avremmo potuto scegliere di scriverlo noi un copione. Ma poi ci siamo detti: “Perché aumentare ancora di più d’inutile e faticose scritture la nostra scena?” Come se non bastasse l’inutile inchiostro che già scorre a fiume in tutti i teatri. E poi non è forse anche quello che facciamo noi una possibile scrittura scenica? Abbiamo deciso allora che sarà meglio affidarsi al grande materiale dei nostri autori. In fondo, è lì che aspetta, disposto a farsi modellare da chi con la propria mente e con il proprio cuore s’immerge nella fatica della messinscena, ricreando pur rispettando chi l’ha inventato nuove possibilità per continuare a ridere e a sognare. (Tonino Taiuti)
Prenotazioni: 081 595 5531 – circoloarcas@gmail.com
Nel nome di Ciccio
Quando: fino al 6 gennaio 2015
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: dal giovedì al sabato ore 21; a domenica ore 18; 6 gennaio ore 18
Interpreti: I Virtuosi di San Martino
Trama: Nel nome di Ciccio è una esilarante carrellata di canzoni, brandelli, situazioni, tratti dal vastissimo repertorio del teatro di avanspettacolo, della rivista, del teatro musicale. Un omaggio al grande Nino Taranto. I Virtuosi di San Martino (Roberto Del Gaudio, voce; Federico Odling, violoncello; Vittorio Ricciardi, flauto; Salvatore Morisco, violino; Carmine Terracciano, chitarra), alla loro maniera, rivisitano la “Macchietta”, forma prediletta dagli autori Pisano e Cioffi che hanno inventato decine e decine di personaggi: dal celeberrimo Ciccio Formaggio a Nicola Quagliarulo, da Carlo Mazza e Rosa Pezza a Cosima. Diciamo personaggi perché la Macchietta disegna piccole storie di piccoli uomini, buffi, strambi, sempre esilaranti, tutte riconducibili a sgambetti di linguaggio e di situazioni, all’interno delle quali queste figure rivelano la loro crisi e la loro drammatica comicità. Si tratta dunque di teatro musicale in senso stretto, e non è un caso che questa forma di arte scenica fosse frequentata dai più grandi attori del Novecento: Nicola Maldacea, Ettore Petrolini, Raffaele Viviani, Totò, Aldo Fabrizi, lo stesso Taranto e perfino un giovane Eduardo. Un teatro-musica ante litteram, che i Virtuosi provano a sospingere comicamente verso la sua evidenza di attualità convinti che questa sia ancora l’epoca dei Ciccio Formaggio, che “non tiene il coraggio nemmeno ‘e parlà”. I Virtuosi costruiscono una spirale di ispirazione barocca nella quale annegano con il pretesto della citazione tutti gli stili musicali, imbellettati ormai nel luogo comune del concerto d’occasione. Un processo di liberazione che avendo il carattere funerario di una Morte che danza (e che ride) propone una Resurrezione del divertimento dionisiaco e rituale che sembra purtroppo non appartenere più né alla musica, né al teatro. Da Rossini ai Beatles, dai Mariachi a Schonberg, da Sant’Agostino agli Squallor, una labirintite acuta a condurci nella possibilità estrema di cogliere l’essenza unica di un’arte che si avvia ad essere divisa per sempre da se stessa. Un teatro musicale che fa morire dal ridere.
Info e prenotazioni: 081 5441872 – 081 410 44 67
Il Sindaco del rione Sanità
Quando: fino all’11 gennaio
Orario: 29 e 30 dicembre ore 21; 1 gennaio ore 18; 2 gennaio ore 21; 3 gennaio ore 19; 4 e 6 gennaio ore 18; 7 e 8 gennaio ore 17; 9 gennaio ore 21; 10 gennaio ore 19; 11 gennaio ore 18
Luogo: Teatro San Ferdinando
Autore: Eduardo De Filippo
Regia: Marco Sciaccaluga
Produzione: Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Genova
Interpreti: Eros Pagni, Maria Basile Scarpetta, Federico Vanni, Gennaro Apicella, Massimo Cagnina, Angela Ciaburri, Orlando Cinque, Gino De Luca, Dely De Majo, Francesca De Nicolais, Rosario Giglio, Luca Iervolino, Marco Montecatino, Gennaro Piccirillo, Pietro Tammaro
Trama: Eros Pagni torna allo Stabile di Napoli come protagonista de Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo, recitando per la prima volta in napoletano. Un incontro importante, per l’attore così come lo fu per Marco Sciaccaluga, regista dello spettacolo. “Era il 19 aprile 1964 – scrive il regista – avevo dieci anni. Quella sera mio padre mi diede il permesso di fare tardi per vedere una commedia in televisione. Mi disse con semplicità che avrei capito cosa fosse il teatro: c’era l’occasione di vedere un grande attore recitare il testo di un grande scrittore e che erano una persona sola, Eduardo De Filippo. Disse che così avrei anche fatto il mio primo “viaggio” a Napoli, aggiungendo (per me un po’ enigmaticamente) che, nelle mani di Eduardo, Napoli diventava un’immagine del mondo. Ricordo ancora la forza di quell’esperienza: non riuscivo a credere che quel grande artista stesse facendo finta, che la sua voce, i suoi silenzi, i suoi sguardi scaturissero da un artificio (per quanto mirabile) e non dalla assoluta presenza della verità. Quella commedia era Il sindaco del Rione Sanità.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it
Le voci di dentro
Quando: dal 2 al 18 gennaio
Luogo: Teatro Bellini di Napoli
Orario ore 21; tranne 6 gennaio alle ore 18:30 e il 7 gennaio, il 17 gennaio e tutte le domeniche alle ore 17:30
Autore: Eduardo De Filippo
Regia: Toni Servillo
Produzione: Teatri Uniti, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro di Roma
Interpreti: Chiara Baffi, Betti Pedrazzi, Marcello Romolo, Peppe Servillo, Toni Servillo, Gigio Morra, Lucia Mandarini, Vincenzo Nemolato, Marianna Robustelli, Antonello Cossia, Daghi Rondanini, Rocco Giordano, Maria Angela Robustelli, Francesco Paglino
Trama: Le voci di dentro è la commedia dove Eduardo, pur mantenendo un’atmosfera sospesa fra realtà e illusione, rimesta con più decisione e approfondimento nella cattiva coscienza dei suoi personaggi, e quindi dello stesso pubblico. L’assassinio di un amico, sognato dal protagonista Alberto Saporito, che poi lo crede realmente commesso dalla famiglia dei suoi vicini di casa, mette in moto oscuri meccanismi di sospetti e delazioni. Si arriva ad una vera e propria “atomizzazione della coscienza sporca”, di cui Alberto Saporito si sente testimone al tempo stesso tragicamente complice, nell’impossibilitò di far nulla per redimersi. Eduardo scrive questa commedia sulle macerie della seconda guerra mondiale, ritraendo con acutezza una caduta di valori che avrebbe contraddistinto la società, non solo italiana, per i decenni a venire. E ancora oggi sembra che Alberto Saporito, personaggio-uomo, scenda dal palcoscenico per avvicinarsi allo spettatore dicendogli che la vicenda che si sta narrando lo riguarda, perché siamo tutti vittime, travolte dall’indifferenza di un altro dopoguerra morale. (Toni Servillo)
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it
A Piedi Nudi Nel Parco
(molto) liberamente tratto dall’opera omonima di Neil Simon
Quando: dal 3 al 6 gennaio
Luogo: Te.Co. – Teatro di Contrabbando
Orario: sabato 3 e martedì 6 ore 21; domenica 4 e lunedì 5 ore 20
Progetto e Regia: Giuseppe Fiscariello
Interpreti: Michela Di Costanzo, Claudia Esposito, Giuseppe Fiscariello, Paolo Gentile, Grazia Lecce, Valerio Lombardi
Trama: Inverno, un posto caldo, una montagna di schifezze da mangiare, e restare lì senza un perché fino all’ultima risata pre-registrata. O forse il perché c’è. Perché è famiglia. Famiglia insieme, tutti a vedere la serie preferita, famiglia da soli, perché ci si affeziona a quei personaggi di fantasia come se fossero realmente amici nostri. O forse il perché è solo che siamo una generazione di nerd! Allora proviamo a fare un esperimento, tutti insieme. Ci vediamo una sera a teatro. Vi facciamo trovare un posto caldo e i pop corn da sgranocchiare. Abbiamo scaricato una serie nuova di zecca, con degli attori che non saranno quelli Hollywoodiani, ma nella loro umiltà hanno l’unico desiderio di farvi divertire con il loro lavoro. Abbiamo, la sigla, le risate, persino le pubblicità occulte. Mettiamoci a vederla tutti insieme. L’esperimento non è portare la tv a teatro, sarebbe solo limitante. L’esperimento è partire come trenta sconosciuti e finire che li, per un’ora, siamo diventati Famiglia. Con la lettera maiuscola, perché il termine è da cogliersi nel suo significato più ampio ed universale. Chissà se ci riusciamo, voi metteteci la vostra presenza, sarà il contributo più importante! Corie, Paul, Ethel e Victor Velasco sono personaggi strambi, talvolta isterici e ansiosi. Sono personaggi qualunque in un posto qualunque, che accompagnano alla scoperta di situazioni comuni, che però non siamo abituati a vivere dall’esterno: Corie, Paul, Ethel e Victor siete voi, siamo noi.
Prenotazione obbligatoria: 339 429 0222 – 334 214 2550
Nella cenere
Quando: 4 e 6 gennaio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: 4 gennaio alle ore 17 e 6 gennaio alle ore 11
liberamente ispirato a Cenerentola
Produzione: I Teatrini
Drammaturgia e regia: Giovanna Facciolo
Interpreti: Adele Amato de Serpis, Valentina Carbonara, Cristina Messere
Trama: Dalla famosa scarpetta ad un mare di scarpe. Scarpe, scarpe, scarpe dappertutto, per terra, sospese, impigliate in grandi ragnatele, da riordinare, da pulire, da provare, da riempire di lenticchie, da tenere nascoste, da inseguire, con cui danzare, da calzare per tessere magicamente, con l’arte di un ragno, il vestito per andare al ballo. La nostra Cenerentola vive tra cenere e polvere, dorme arrotolata nel pentolone del focolare, e lì sogna. Sogna di andare al ballo, di uscire da quell’inferno dove ha perso tutto: la madre, l’amore del padre, la spensieratezza e l’agio in cui viveva, persino il nome. Sogna di riscattarsi da quella cenere che cosparge la sua esistenza, dalla sua condizione di sfruttata e dimenticata, da quelle terribili sorellastre che la costringono a sottostare ad ogni loro volere, secondo le regole del sempiterno bullismo, che come in ogni epoca, ruba ciò che non ha, sfruttandolo e umiliandolo.
E Cenerentola è tutto quello che le sorelle non hanno: è sensibile, paziente, piena di grazia, nonostante tutto quello che deve sopportare. Una grazia che viene dal cuore, che è la sua bellezza, la sua forza. Ed è tra la cenere in cui vive che, con l’aiuto della madre-fata, riafferra le sue radici, la sua identità sepolta, il filo per tessere il proprio destino, per crescere. Cenerentola risorge dalle sue ceneri, è proprio il caso di dire: dal pentolone nascerà una magnifica carrozza e dalle ragnatele un bellissimo vestito. Cenerentola andrà al ballo: per lei ricomincia una nuova vita che le renderà giustizia, dove sarà amata, stimata, apprezzata.
Info: www.teatrodeipiccoli.it – I Teatrini 081 0330619- info@iteatrini.it
Arteriosclerosi
Quando: dal 5 al 18 gennaio
Luogo: Teatro Piccolo Bellini di Napoli
Orario: da giovedì a sabato ore 21:15 e domenica ore 18
Autrice e Regia: Dalia Frediani
Produzione: Fondazione Teatro di Napoli
Interpreti: Angela De Matteo, Rosaria D’Urso, Sabrina Carnevale, Carmine, Borrino, Fabio Santucci, Dalia Frediani
Trama: Arteriosclerosi è uno spettacolo. Credo… Ma l’ho dimenticato! L’ho scritto durante un attacco di arteriosclerosi. Sicuramente è teatro, non televisione. Vorrei scrivere qualche cenno su cosa tratta ma……inutile, non ricordo! Direte: ma se lo hai scritto, c’è un copione? Giusto! Ma non ricordo dove l’ho messo! Pero quando mi servirà, metterò a soqquadro il mio studio e lo troverò. Abbiate fiducia! Aspettate, ora ricordo qualche cosa… è… un balletto! “La morte del cigno” ? No, no! Mi confondo con qualche cosa che ho visto ultimamente! Vuol dire che sarà una sorpresa anche per me! Lo so, le mie note sullo spettacolo sono un po’ bislacche, bizzarre, stravaganti, non sono stata molto esaustiva, eloquente, perdonatemi, non era mia intenzione, ma ho la testa confusa. E comunque potete anche non venire a vederlo. Però mi piace l’idea che mi sovviene ora quindi mi affretto a scriverla altrimenti la dimentico: Troisi fece “Ricomincio da tre”, io farò…..ricominciando da 60 e più, circa! Ci sono, oltre me, altri attori? Mi pare di averne invitati alcuni a tenermi compagnia. Vi domanderete: ma le scene di chi sono? Di nessuno. E i costumi? Riciclati? Mah! Le musiche? mi piacciono molto Michael Jackson e Barry White ma sono morti non posso farmele scrivere da loro… però troverò una soluzione; le luci ci saranno sicuramente mentre la regia non c’è perché, di questo sono sicura, non è uno spettacolo di regia. (Dalia Frediani)
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it
Biutiful
Quando: fino al 18 gennaio
Luogo: Teatro Il Primo
Orario: 21; tranne domenica ore 18
Produzione: Compagnia Bianca Sollazzo
Regia: Rosario Ferro
Interpreti: Pino Pino, Antonio Stoccuto, Marco Palmieri, Enza Iaccarino, Alessandra Bacchilega, Aldo Leonardi, Rossella Santoro, Mario Migliaccio, Pasquale Minopoli
Trama: Nell’era di internet e della globalizzazione, in una famiglia borghese, ligia alle apparenze, un ANNUNCIO DI TROPPO UN incontro casuale, una suocera focosa e mezze verità innescano una pazza intrigatissima vicenda di parentele e corna, di bugie e verità taciute. Alla fine basterà la prova del DNA a dirimere i dubbi o sarà necessaria una chiarificatoria confessione?
Info e prenotazioni: segreteria@teatroilprimo.it 0815921898/ 3428306707/ 327 88 41 935
Gabriella Galbiati