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Un’intensa settimana teatrale di novità assolute in prima nazionale e felici ritorni, è iniziata. Scegli con la rubrica di QuartaParete dedicata alle anteprime, lo spettacolo che più si addice ai tuoi gusti… e buona visione! 

unnamed (4)Mastro Don Gesualdo
Quando: dal 20 al 25 gennaio
Luogo: Teatro Bellini di Napoli
Orario  ore 21; tranne mercoledì e domenica alle ore 17:30
Autore:Giovanni Verga
rielaborazione drammaturgica: Micaela Miano
Regia: Guglielmo Ferro
Produzione: ABC Produzioni
Interpreti: Enrico Guarneri e con Ileana Rigano, Rosario Minardi, Francesca Ferro, Vincenzo Volo, Rosario Marco Amato, Pietro Barbaro, Giovanna Centamore, Nadia De Luca, Gianni Fontanarosa, Maddalena Longo Chiavaro
Trama:  Il romanzo ha visto nel corso degli anni molte riduzioni per la scena, tra i quali resta memorabile la versione che ne fece Turi Ferro nel 1967, alla quale il figlio Guglielmo Ferro, ha voluto rendere omaggio con questo progetto. Il regista, che da anni vive a Londra, ritorna alla nativa Sicilia realizzando uno spettacolo dal gusto moderno, che riesce nell’ambiziosa impresa di restituire una trasposizione attuale del Mastro don Gesualdo, pur nel rispetto assoluto del valore storico-letterario del testo verghiano. Appare evidente allo spettatore la raffinata e puntuale contestualizzazione del concetto di “roba”, l’incessante e frenetica rappresentazione di un mondo dominato dal materialismo estremo, dove non c’è posto per i sentimenti, un mondo senza spazio e tempo, in cui i personaggi sono ‘fotografati’ come marionette.  La scena è fortemente contemporanea, scarna, minimalista, lascia molto spazio alle videoproiezioni che ne illuminano il buio asfissiante, evocativo del grigiore interiore di Gesualdo Motta, il cui ruolo è affidato a Enrico Guarneri, perché, come spiega il regista,  «è l’ultimo degli instancabili “attori promiscui”, quelli sanguigni, evocativi, che pescano le interpretazioni dalla vita vissuta. Uno che ha l’animo tutto siciliano». Dotato di una innata vis comica, Guarneri si è affermato incarnando personaggi diversissimi, dimostrandosi capace di passare dal registro drammatico a quello comico con grande maestria, qui incarna perfettamente la complessità interiore, l’infelicità e il senso di fallimento del manovale che è riuscito a ‘farsi da solo”, ma che è odiato da tutti e  trattato ora con disprezzo ora con ironia.
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it

 

unnamed (1)Fragile
Quando: dal 21 al 25 gennaio
Luogo: Teatro Delle Palme
Orario: mercoledì, venerdì e sabato  21, giovedì  17:30, domenica 18
Autrice e Interprete: Isa Danieli
Trama: Un percorso poetico e musicale di più di venti brani. Da “Era de Maggio” a “Grazie alla vita”, passando per “Che fine hanno fatto le nuvole“ di Modugno e Pasolini agli echi eduardiani come “Don Gennaro” e “Napoli Milionaria”, il meglio della poesia napoletana ed internazionale sfila in una passeggiata di suoni ed emozioni scandite dal timbro inimitabile della Danieli. L’attrice napoletana spiega la scelta dei brani del recital intitolato “Fragile”: “Una selezione molto varia e sentita. Perché, oltre a ciò che piace al pubblico e che il pubblico si aspetta da me, sono presenti pezzi che io amo. Dunque, al di là di Di Giacomo e Bovio, ci saranno richiami a Brecht e al Pasolini di ‘Capriccio all’italiana’, fino alla grande Violetta Parra. Insomma, il coronamento di un desiderio lungo una carriera”.
Info e prenotazioni: 081 410 4486

 

unnamed (2)UNALAMPA
Quando: 21 gennaio
Luogo: Teatro Sannazzaro
Orario: 21
Regia e Autore: Roberto Azzurro
Interpreti: Roberto Azzurro e Fabio Brescia
Trama: Questa invettiva è divisa in sette canti. Sette urli, sette dolori, sette anche comici sberleffi. Insomma sette momenti di rabbiosa riflessione anche, punteggiati da musicalità note, da memorie imprescindibili di una napoletanità onorata ma ormai vecchia e stantia, che si crogiola e annega in una oleografia ormai soltanto nociva e deleteria. Centrale, poi, è il terzo canto, in cui convergono tutte le parole e i versi dei grandi scrittori che hanno fatto viaggiare Napoli nel mondo attraverso le loro opere di volta in volta teatrali, letterarie, poetiche e meravigliosamente musicali. Per finire nell’incendio/incubo/sogno, nell’auspicato martirio di liberazione, tra le lacrime e il comico sberleffo che ritorna imprescindibile. Questa volta UNALAMPA avrà due voci, due urli che si intersecheranno, sovrapporranno, incroceranno, in un unico tornado verbale, in una giostra impazzita e trascinante, in un delirio lucido e furente. Ci sono illustri predecessori che hanno al loro attivo prestigiose invettive, ci perdonino se ci infiliamo in punta di piedi – ma mica tanto – in un elenco di grande rilevanza, ma è irrinunciabile: è frutto di un giuramento, fatto una volta mentre ero imbottigliato nel traffico, a un incrocio, dove sono rimasto per circa un’ora e mezza – e non a Zurigo, chiaramente, ma a Napoli. Certo, pensai una volta liberatomi da quell’imbuto ferroso dell’ingorgo automobilistico – imbuto vivacizzato da un’umanità bestemmiante e anch’essa inveente e in più brutta e grassa, (mi chiedo dove siano i bei napoletani e le belle napoletane di una volta) – certo, pensai, è una fortuna che sia da considerarsi obsoleto o improprio l’uso che estende il verbo inveire ad azioni di una violenza che travalica le parole per sfociare in animosità fisica, altrimenti è certo che quando pronuncerò l’ultima terribile battuta della mia invettiva – da napoletano – contro Napoli e i Napoletani, e che titolerò “Unalampa”, è certo che la suddetta UNALAMPA rischierà di finire in rissa. O in festa, chissà. Noi napoletani siamo sempre così imprevedibili. (Roberto Azzurro)
Info e Prenotazioni: 081.411723 – info@teatrosannazaro.it

 

unnamed (2)Scannasurice
Quando: dal 22 al 25
Luogo: Elicantropo Teatro
Orario: 21, tranne domenica alle ore 18
Autore: Enzo Moscato
Regia: Carlo Cerciello
Trama: Uhè, frust’allà! Frust’allà! Nun aggio chiamato a te! Via nel tuo lercio buco metropolitano! Non è ancora di cena. Aspiette che te chiamm’io!  Ma quanto se so’ fatte sprucede, ‘sti sùrice, uhè! È incredibile la superbia, l’albagia, i1 “tutto-mi-è dovuto” che stanno caccianne fora! E pecché, poi? Perché loro sono una razza. Sissignore, una razza sporca, fetente, abbietta, ma una razza! Una razza unica e compatta, solidale nella sua fede! Mo’ dicono ca se so’ spustate… che da quando è successo il “bum-bum-bum”, il “tremola-tutto”, sono partiti a rrocchia, a milionesimi di milioni; che hanno emigrato dal Sud al Nord. Si capisce dal Sud al Nord rispettando il circondario, restando nei confini. Nooo; e quelli non cambiano città! E pecché po’ l’essen’a fa’? Qua si possono divertire. Da nessuna parte, come qua, trovano tanti gradini, tante scese e scesulelle, tanti “palazzi a spuntatore” che gli facilitano i1 trasloco, o аddò fui si vene ‘n’ata vota il “bum-bum-bum”, il “tremola-tutto”. Sì… si, mo’ si sono trasferiti al Nord! Al Vomero, dicono, a Pusilleco, ai Camaldoli: zone nobbili; аddò ce sta chiù aria fresca.  Però io vulesse sape’, come mai che in casa mia ci stanno sempre? Eh? Come mai ‘cсà dinto fanno ancora da padroni?
Info e prenotazioni: 3491925942 – 081296640 promozionelicantropo@libero.it

 

unnamed (3)Gli amici se ne vanno –  Le note ineguali di Umberto Bindi
Quando: dal 22 al 25 gennaio
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: 21, tranne domenica ore 18
Autori: Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola
Interprete: Massimo Masiello
Trama: Capostipite della canzone d’autore, appartenente alla cosiddetta “scuola genovese”, Umberto Bindi all’alba dei “favolosi” anni ’60 aveva già firmato numerosi successi (“Il nostro concerto”, “Arrivederci”), ma, pur essendo solo all’inizio di una sfolgorante e promettente carriera, ecco che improvvisamente qualcosa si inceppa nei meccanismi dello Star-System nostrano; la televisione gli sbarra le porte, la sua persona non è più gradita, colpevole la sua omosessualità mai rinnegata, la sua vita privata troppo fuori dagli schemi per un’Italia governata dalla chiesa, in cui il delitto d’onore era ancora quello che Germi definì “Divorzio all’italiana”. Purtroppo l’ostracismo durò fino alla sua morte, nei primi anni del XXI secolo, e la sua carriera non si riprese più. Attraverso le sue canzoni e la sua storia, vogliamo raccontare quest’episodio vergognoso di omofobia e razzismo, sperando che la vicenda umana ed artistica di Umberto resti solo un tragico esempio di un’Italia che non c’è più.
Info e prenotazioni: 081 5441872 – 081 410 44 67 – www.nuovoteatrosancarluccio.it – comunicazione@nuovoteatrosancarluccio.it

 

unnamed (6)Tre magnifici scapoli
Quando: dal 22 al 25 gennaio
Luogo: Arcas Teatro
Orario: 21, tranne domenica ore 18
Autore: Claudio Buono
Regia: Giovanni Merano
Interpreti: Francesco Saverio Esposito, Paolo Gentile, Grazia Lecce, Carlo Liccardo, Shanti Tammaro e Gabriella Vitiello
Trama: “Tre magnifici scapoli” per tre sorelle, no, non è un rifacimento di “Sette spose per sette fratelli” ma la parodia di un amore ormai perso. Non si intenda però la parodia come soluzione di comodo, imbarazzante finzione, ai confini col fascismo, di ciò che è troppo ampio per essere raccontato e rappresentato. Piuttosto, parodia è rendere farsescamente e assurdamente reale, magari rovesciandolo, o raggiungendo il suo estremo, qualcosa, che sia un genere letterario, un noto personaggio, uno stile di vita, un sentimento, ecco, l’Amore. Un amore che nella realtà dei secoli è sempre stato lontano da ogni sentimentalismo, romanticismo, gratuità. Fatte salve rarissime e sante eccezioni. Ma se l’amore poi fosse davvero questo? Convenienza, nascondigli e segreti, obbligazioni, soldi, morte? Mentre ciò che crediamo e che sempre l’uomo, lettore di romanzi e spettatore di melodrammi, ha pensato sia soltanto un’ idea culturale di un sentimento perso perché mai esistito? La verità, dunque e vi prego, sull’amore.  (Giovanni Merano)
Prenotazioni: 081 595 5531 – 339 429 0222

 

unnamed (7)Zorba, il gatto
Quando: 22 e 23 gennaio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: 10
Produzione: Instabile Quick
Regia e adattamento: Giorgio Putzolu
Interpreti: Giorgio Putzolu e Rosa Maria Messina
Trama: Liberamente ispirato al celebre racconto di Sepúlveda, è dedicato agli spettatori di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Rappresentato in alcuni dei più importanti festival nazionali di Teatro Ragazzi ed ininterrottamente in scena da 16 anni, l’allestimento adatta la storia, celebre ed universale, dello scrittore cileno.  Entrambi sono stati coinvolti nel doppiaggio, insieme a Carlo Verdone ed Antonio Albanese, della versione cinematografica tratta dal racconto, realizzata nel 1998 per la regia di Enzo D’Alò. La messinscena ha per protagonista il gatto Zorba cui un gabbiano in fin di vita, unico superstite di uno stormo intrappolato in una chiazza di petrolio, affida l’ultimo uovo che è riuscita a covare e da cui dipende la sopravvivenza della sua specie. Le promesse fatte all’uccello morente (non mangiare l’uovo, averne cura fino alla nascita della gabbianella ed insegnarle a volare) costringono l’animale a contraddire la sua natura e ad affrontare molte avventure. Un cambiamento radicale che gli farà sentire, per la prima volta,  la sua totale inadeguatezza nei confronti di tutto ciò che è nuovo, esponendolo per di più al rischio del ridicolo nei confronti degli altri gatti della banda del porto. “Le vicende del racconto – aggiunge l’attore e regista  Giorgio Putzolu – diventano metafora per l’uomo che, talvolta, predilige atteggiamenti convenzionali che gli permettono di non valutare mai, in modo critico, il suo ruolo nella società.” Ma, a differenza di tanti uomini, Zorba riuscirà a vincere il proprio istinto primordiale e a diventare adulto e consapevole.
Info: Le Nuvole 081 2395653/ I Teatrini 081 0330619 – www.teatrodeipiccoli.it

 

unnamed (23)An attempt to fail at ground breaking theatre with Pina Arcade Smith
Quando: 22 gennaio
Luogo: Teatro Piccolo Bellini di Napoli
Orario: 21:15
Autori: Penny Arcade, Antony Rizzi, Virginia Woolf
Regia e coreografia:  Antony Rizzi
Produzione: Hessische Ministerium fur Kultur, Wiesbaden e künstelerhaus Mousonturm Frankfurt, Germania
Interpreti: Valentina Valenti e Antony Rizzi
Trama:  An attempt to fail at ground breaking theatre with Pina Arcade Smith è un lavoro fortemente influenzato dalla scena performativa underground Newyorkese degli anni ’80. Si può definire una performance/lettura sul mondo del teatro, una critica sociale, originale e scanzonata, verso un mondo orientato esclusivamente al successo. L’autore  e protagonista, Antony Rizzi è uno dei maggiori performers della scena internazionale: statunitense formatosi alla Boston School of Ballet,vive da anni a Francoforte, dove ha lavorato per 18 anni al  Frankfurt Ballet, come danzatore e assistente per William Forsythe.  Con questa performance, che ha fatto il giro del mondo, Rizzi vuole dimostrare che ha ragione l’artista Penny Arcade ad affermare che “There is no show without a public!” (non c’è spettacolo senza  pubblico!)…  Con una vena fortemente camp Rizzi, porta in scena  – letteralmente diviso a metà – due icone delle arti performative, Pina Bausch e Penny Arcade, rimanendo in costante bilico tra realtà e finzione teatrale. Così, mentre, sullo sfondo, passano costantemente immagini rubate da internet, video amatoriali e foto di viaggio, la danza e la musica evidenziano il gioco di contrasti nei pensieri… E, benché gli aneddoti autobiografici sembrino essere tirati fuori dall’archivio della memoria in maniera assolutamente casuale, ci rendiamo conto che, in realtà, nulla è lasciato al caso, ma è tutto finalizzato a un’articolata considerazione sulla storia recente della danza contemporanea, a una riflessione ironica e tagliente sull’autenticità, sul ruolo della critica e dei mecenati.
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it

 

unnamed (24)Le statue movibili – DEBUTTO NAZIONALE
Quando: dal 22 al 25 gennaio
Luogo: TAN Teatro Area Nord
Orario: venerdì e sabato alle ore 20:30 e domenica alle ore 18:30
Produzione: Libera Scena Ensemble
Autore: Antonio Petito
Regia e adattamento: Lello Serao
Interpreti: Ciro Esposito, Daniela Ioia, Daniele Marino, Niko Mucci, Biagio Musella, Ciro Pellegrino, Nunzia Schiano 
Trama: L’attualità, ne Le statue movibili, funziona come fattore decisivo a fare della pièce un arguto e agile vaudeville in cui circola quasi un’aria parigina, ma dove sono presenti anche dei veleni propri alle atmosfere della città moderna. Il tema centrale è del giovane di relativamente agiata famiglia rustica che viene in città a cercarsi un altro destino, ma che non riesce, per indolenza e lentezza di indole, se non a indebitarsi col padrone di casa e a vivere  di  espedienti  e  di  dolce  far niente. A questo punto inizia la commedia, con l’ingresso in scena di un signore, ricco e supponente proprietario di case, che viene a proporre al protagonista, Felice Sciosciammocca e al suo servo Pulcinella, plebeamente e sanguignamente irridente ai tic e alle presunzioni delparvenuentrato   di  sua   iniziativa   in casa, di dargli in fitto gratuitamente per un po’ di mesi un appartamento: con la presenza del giovane e del suo servo il signor proprietario vuole sfatare la leggenda che la casa sarebbe abitata da spiriti. (E’ la premessa di una situazione che più tardi maturerà, con implicazioni interiori, in Questi fantasmi di Eduardo)… Il testo de “Le Statue movibili” (attribuito ad Antonio Petito) è uno dei tanti tasselli che hanno segnato il percorso della cosiddetta “mutazione”, ovvero l’inarrestabile processo che terminerà con Scarpetta e che vede la definitiva affermazione del “Felice” a dispetto della storica maschera di Pulcinella, che per secoli aveva segnato le scene. La  sensazione,  in  questo  testo,  è  che siamo ancora in una fase interlocutoria di questo  processo,  Felice  è  un  giovane scanzonato studente  e Pulcinella ancora un servitore scaltro, capace di risolvere, con le sue trovate, le disgrazie a cui la miseria e la costante mancanza di denaro condanna i due. Lo spirito è quello allegro e  vivace  che  regna  nelle  case  degli studenti squattrinati, per i quali l’amore, il gioco,  il  divertimento  e  il  mangiare  a sbafo costituiscono le uniche preoccupazioni della giornata.
Info e prenotazioni: 0815851096 – 3355282808

 

unnamed (25)La strada di un Clown
Quando: 23 e 25 gennaio
Luogo: Nostos Teatro
Orario: venerdì ore 21 e domenica ore 20
Autore e Interprete: Vladimir Olshansky
Trama: Lo spettacolo accompagnerà lo spettatore  nelle delicate atmosfere della fantasia create dall’inarrestabile forza espressiva di Olshansky, in un viaggio che toccherà alte vette di poesia. Come si chiede lo stesso Olshansky, “Cos’è un clown? Il clown è un attore dallo spiccato talento comico, con l’impulso a dedicarsi a sviluppare questo dono per tutta la vita. Il clown può creare il proprio mondo ricorrendo alla propria fantasia e alla fantasia degli spettatori. Anche il mondo interiore dell’individuo, i suoi problemi, la sua psicologia, possono essere la fonte di alcune scenette: l’uomo comune alle prese con un mondo insolitamente grande e complicato”.
Info e prenotazioni: 081 19169357 – 389 247 1439 – info@nostosteatro.it

 

unnamed (10)Scrivo di esseri umani
Quando: dal 23 al 25 gennaio
Luogo: Nuovo Teatro Sanita’
Orario: 21, tranne domenica ore 18
Produzione: ViceVersa Teatro
Autore e regia: Massimo Stinco
Interpreti: Alex AdinolfI, Natale Calabrò, Federico Villardo, Gabriele Zeetti
Trama: Scrivo di esseri umani è uno spettacolo diviso in due parti diametralmente opposte. Pasolini giovane e Pasolini maturo, Pasolini in Friuli e Pasolini a Roma. Omosessualità nascosta o appena accennata, temuta, rifiutata, raccontata soprattutto attraverso musica e movimento e omosessualità ostentata, mercenaria, squallida, carnale e violenta, raccontata attraverso la parola e il corpo. Uno spettacolo su due diverse facce di Pasolini: poeta, intellettuale, delicato narratore e omosessuale spregiudicato, narratore trasgressivo e talvolta sgradevole.  Un giovane prete, un adolescente, un comunista e poi marchette, un giornalista, un artista insopportabile: esseri umani del mondo pasoliniano.
Info e prenotazioni: info@nuovoteatrosanita.it – www.nuovoteatrosanita.it

 

unnamed (22)‘Na lettera pe’ tre ‘nnammurati 
Quando: dal 23 al 25 gennaio
Luogo: Teatro Il Primo
Orario: 21; tranne domenica ore 18
Produzione: Arcas Teatro
Autore: Antonio Petito
Regia: Tonino Taiuti
Interpreti: Marcello Raimondi, Maria Rosaria De Liquori, Riccardo Citro, Aurelio De Matteis e Peppe Carosella
Trama: Lo spettacolo, prende vita dalle radici di un repertorio,ormai, da tutti riconosciuto come “Teatro Europeo”. Qui però,il gioco,si innesta in citazioni reinventate liberamente,in modo dissacrante,in una comicità contemporanea,ed ecco che allora, Pulcinella diventa Felice e Felice,diventa Pulcinella. ” ‘Na lettera “,è la storia di tre corteggiatori,innamorati della stessa donna,che si combattono a suon di battute e invenzioni,contaminate dalla nostra contemporaneità. Abbiamo constatato poi,nel corso del nostro lavoro,leggendo tra gli scritti critici su Petito,che il metodo da noi applicato per la nostra messinscena,non era altro,che quello che faceva questo grande artista,costruendo i suoi testi,insieme agli attori,proprio nella fase delle prove. Tonino Taiuti
Info e prenotazioni: segreteria@teatroilprimo.it – 0815921898 – 3428306707 – 327 88 41 935

 

unnamed (11)Secrets
Quando: 23 gennaio
Luogo: Teatro Troisi
Orario: 21
Autori: Luke Jermay  e Luca Volpe
Trama: Ottanta minuti di spettacolo, diviso in due parti,  in cui il Mentalista Luca Volpe farà esperimenti con il pubblico, vero protagonista dello show. “The Secret” è tratto dal libro  della scrittrice australiana Rhonda Byrne, un libro che parla della legge d’attrazione, come raggiungere i propri obiettivi,  attraverso il pensiero positivo. È uno spettacolo motivazionale, basato su i sogni ed i desideri delle persone, basato su esperimenti attraverso i quali le persone riescono a rimuovere i propri limiti. ” Mi connetto con le persone e indovino sogni che vorrebbero realizzare ed anche segreti più imbarazzanti – dichiara Luca Volpe – Lo spettacolo  serve a dare messaggio positivo a chi viene a vederlo. Non sono il classico Mentalista che ipnotizza , il mio è uno spettacolo soprattutto motivazionale, durante il quale cerco di trasmettere alla gente sensazioni positive. Durante ” The Secret”  non  si vede l’artista che parla sul palco, ma è il pubblico che fa lo spettacolo.”
Info: 081629908 – info@teatrotroisinapoli.it

 

unnamed (12)Una Specie di Alaska
Quando: dal 23 al 25 gennaio
Luogo: Galleria Toledo
Orario: 20:30, tranne la domenica alle ore 18
Produzione Nidodiragno
Autore: Harold Pinter
Adattamento: Valerio Binasco
Interpreti: Sara Bertelà, Nicola Pannelli e Orietta Notari
Trama: Una Specie di Alaska è una commedia terribile come un incubo, dura come una relazione scientifica, e struggente come un mèlo. Ispirata alla raccolta di testimonianze reali che il medico Oliver Sacks raccoglie nella sua memorabile opera “Risvegli’ in cui racconta le esperienze dei suoi pazienti affetti dall’ encephalitis letargica, epidemia che dopo il 1916 terrorizzò buona parte del mondo.
Harold Pinter (Premio Nobel per la letteratura nel 2005) colpito da queste incredibili vicende umane, ci descrive in modo commovente ed estremo il risveglio di una donna dopo ventinove anni di coma letargico e lo smarrimento che deriva da questo lungo periodo di assenza. A sua volta Valerio Binasco, sedotto dalle opportunità di una storia così unica, mette in scena uno spettacolo nel quale emergono tutte le caratteristiche contraddittorie del Teatro Povero: “minimalismo e assoluto classico, intimità e crudezza”, che secondo lui costituiscono le suggestioni del teatro contemporaneo. La sua regia è attenta a cogliere e a trasmettere la massima capacità emozionale del testo, senza tuttavia ricorrere ad altro se non al nudo spazio scenico , con elementi  di scenotecnica ridotti all’essenziale ed estrapolati dalla realtá. Gli spettatori a loro volta non hanno barriera alcuna che li separa dagli attori: sono essi stessi i ravvicinati testimoni in quella camera d’ospedale dove si svolge la storia.
“Occorrono attori importanti per un teatro fatto di soli attori”, afferma Binasco ed ecco che disarmante è la prova di Sara Bertelà nei panni di Deborah, affiancata da Nicola Pannelli, il dottore e e Orietta Notari, la sorella, capaci di condurre il pubblico in un clima sospeso – … in una specie di Alaska – tra un presente assurdo dove non riesce a collocarsi e quel tempo “bianco”, non vissuto. Tempo rubato che non tornerà più.
Info e prenotazioni:  081 425 037 – galleria.toledo@iol.it

 

unnamed (13)Mirabilia
Quando: dal 23 al 25 gennaio
Luogo: ZTN
Orario: ore 21, tranne la domenica alle ore 19
Regia: Gabriella Zeno
Interpreti: Amb&eRs e Gabriella Zeno
Coreografia e danze: Ambra  Marcozzi , Rosaria Clelia Niola (Ersien Prismatica)
Trama: I “mirabilia” erano oggetti preziosi, bizzarri, grotteschi o mostruosi che affollavano le cosiddette Wunderkammer, le “Camere delle meraviglie”, prototipi dei nostri odierni musei. Raccolti senza alcun ordine o criterio classificatorio, i “mirabilia” venivano esposti in modo caotico e arbitrario, con l’unico intento di provocare la curiosità e la meraviglia nel visitatore. Allo stesso modo, lo spettacolo Mirabilia è un susseguirsi, in maniera arbitraria, di singole performance dal forte impatto visivo, dove attraverso un “montaggio per attrazione” si dà corpo alla rappresentazione di una piccola raccolta di orrori della nostra contemporaneità; l’infanticidio, il femminicidio, il maltrattamento degli internati nelle strutture sanitarie, i tragici sbarchi di profughi sulle coste italiane, l’avvilente condizione socio-culturale e politica italiana, gli svariati conflitti armati e le guerre disseminate nel mondo. Nata da una riflessione intellettuale ed artistica sul tema del martiriointeso in senso lato, la piece attinge all’antico repertorio dell’arte sacra cristiana. Attraverso il sudario e le sue dirette e indirette varianti, si costruisce, così, un parallelismo tra il Dio cristiano, agnello sacrificale, e le vicende dei “martiri” delle nostre storie. Lo spettacolo si apre e si chiude con un inserto di danza contemporanea, come rappresentazione della ricerca di Dio. L’inizio è l’apoteosi di un contatto tra l’uomo e la divinità, il senso e il sentimento dell’esistenza di Dio è una certezza interiore, che svanisce forse del tutto e si perde nell’epilogo. Bizzarro, inquietante e stravagante, Mirabilia vuole essere un lavoro provocatorio capace di sorprendere, stupire e perché no, anche indignare il pubblico.
Info e prenotazioni: 339 429 0222 – 335 543 2067

 

unnamed (16)Il più grande del mondo
Quando: dal 23 al 25 gennaio
Luogo: Teatro Civico 14 di Caserta
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 19
Autori: Simone Caputo, Ilaria Delli Paoli e Rosario Lerro
Regia: Rosario Lerro
Interprete: Roberto Solofria
Produzione: Mutamenti / Teatro Civico 14
Trama Caduto nel dimenticatoio, il tecnico ungherese è stato un rivoluzionario per l’epoca. Vinse tre scudetti,  uno con l’Inter e due con il Bologna, scoprì a 17 anni Giuseppe Meazza, fu il più giovane a laurearsi campione d’Italia e il primo straniero a vincere lo scudetto nel nostro paese. Nel ricordare questi importanti successi Il più Grande del Mondo racconta la carriera e le idee di Arpad, sopravvissute all’oblio, che hanno introdotto novità decisive nel calcio moderno. La sua preparazione, la professionalità e il rigore scientifico sono impressi sulle pagine del suo “Manuale del Giuoco del Calcio”.
Info e prenotazioni: 0823.441399 – info@teatrocivico14.it

 

januaria-notte-al-museo-di-san-gennaro-535x620Januaria – Una Notte al Museo del Tesoro di San Gennaro
Quando: 24 gennaio
Luogo: Museo del Tesoro di San Gennaro
Orario: 19
Produzione: Associazione Culturale Nartea
Interpreti: Andrea Fiorillo e Federica Altamura
Trama: La figura emblematica di un uomo, qual è stato “San Gennaro”, racchiude in sé una lunghissima storia, punteggiata di fatti spesso in bilico tra credo e superstizione, fede e agnosticismo, passione e scetticismo: in collaborazione con il Museo del Tesoro di San Gennaro, questa visita guidata teatralizzata mostrerà il meraviglioso Museo, sito in via Duomo n° 149, allacciandosi alle principali vicende del “Ianuarius”. Pezzo forte di questo patrimonio unico al mondo per bellezza artistica e spessore culturale è appunto la Mitra dell’orafo Matteo Treglia, composta da 3694 pietre preziose e realizzata nel 1713 su commissione della Deputazione di San Gennaro. Al termine della serata, il Museo offrirà la possibilità di accedere all’appartamento del Domenichino, dove sarà offerta ai visitatori una degustazione di vino rosso.
Prenotazione: 339 702 0849 –  334 622 7785

 

17All’ombra della sera
Quando: 24 gennaio
Luogo: Caserta – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Interpreti: Fausta Vetere, voce e chitarra e Corrado Sfogli, chitarre
Trama: All’ombra della sera si sviluppano le fantasie ed i racconti che hanno scandito il ritmo della nostra vita. Una volta avevamo una visione dell’esistenza molto ristretta mentre adesso, con il trascorrere degli anni e con l’esperienza, la stessa visione si è allungata come l’ombra degli oggetti al calare del sole. Le canzoni legate alla nostra storia musicale si rincorrono, vanno e vengono senza mai fermarsi come le nuvole, costringendoci spesso ad una sorta di forzato ricordo che cerchiamo poi di fermare. Napoli ha una storia musicale eccezionale per qualità e bellezza e noi la raccontiamo attraverso le villanelle, le tammurriate, le tarantelle e ai brani tratti dal repertorio più interessante della canzone classica napoletana. Così le parole di Gian Leonardo dell’Arpa, insieme a quelle di Viviani, di Di Giacomo, di Bovio e dei tantissimi anonimi riprendono corpo e raccontano il loro tempo. E la voce risuona per l’ennesima volta insieme ad una chitarra che cerca di impreziosirla dandole più luce all’ombra della sera…
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

unnamed (17)Troilo e Cressida. Storia Tragicomica di eroi e di buffoni
Quando: 24 gennaio
Luogo: Chiesa Sant’Aniello a Caponapoli
Orario: 19
Autore: William Shakespeare
Produzione: Collettivo Lunazione
Regia: Mario Autore ed Eduardo Di Pietro
Interpreti: Mario Autore, Annalisa Direttore, Martina Di Leva, Michele Iazzetta, Cecilia Lupoli e Alessandro Paschitto
Adattamento testo: Alessandro Paschitto
Elaborazioni musicali: Mario Autore
Trama: La scena si svolge a Troia dove, nonostante la guerra, i giovani Troilo e Cressida si amano, si lasciano e si perdono. La guerra, emblema della stupidità, influenza le vicende di tutti i personaggi e, per la prima volta, i ragazzi vivono sulla loro pelle l’assurdità della battaglia e dell’amore. Ogni azione, per i guerrieri omerici, genera errori, imprevisti e gli eventi travolgono tutti indistintamente, rivelando l’umanità più misera che nasconde il mito. “In attinenza con il materiale narrativo con cui abbiamo lavorato – spiegano i registi Mario Autore ed Eduardo Di Pietro – la messinscena è costruita sull’interpretazione dichiarata, da parte dei sei attori, di più personaggi”.
Info e prenotazioni:  081 261 890

 

unnamed (18)Demoscratos II
Quando: 24 e 25 gennaio
Luogo: Centro Teatro Spazio
Orario: sabato ore 21:30 e domenica ore 18:30
Produzione: Centro Teatro Spazio
Autore: Emanuele Alcidi
Regia: Marina Billwiller
Interpreti: Simone Somma, Roberto Ormanni, Giulia Minervino, Luigi Leone, Cristina Ammendola e Sonia de Rosa
Trama: “Io sono viva, sono ancora viva” questo il grido disperato di una donna reclusa in un manicomio. Una donna con i suoi ricordi a tormentarla, accompagnata in un viaggio grottesco da un medico (Andrea Alario), che sembra torturarla mentre le intima di tirare fuori quello che dentro la uccide.  Una donna con ricordi strani che sembra portare dentro di se tutte le violenze, le ingiurie e lo squallore di una nazione intera.  I ricordi il punto iniziale di una vicenda che racconta tutto di noi (del paese nel quale viviamo), negli anni 80/90 nei quali la guerra alla mafia assumeva i caratteri e la dimensione di un conflitto bellico con uno stato straniero, anni nei quali nasceva un accordo destinato a cambiare per sempre la faccia della nostra politica e della nostra economia, “ la trattativa”. Un periodo storico che ha visto la morte di decine di persone che rappresentano ancora oggi i più fulgidi esempi di coraggio del nostro popolo, andando in contro a morte certa nella piena solitudine, abbandonati anche da quello stato che doveva combattere come e più di loro. Una donna derisa violentata e schiacciata divisa in due interpretata da Cristina Ammendola e Sonia de Rosa, nel cui racconto si scopre pian piano una lucida descrizione di fatti e avvenimenti che non devono essere dimenticati.  Uno spettacolo nel quale non esiste rassicurazione, cornice un manicomio (altro posto ancora esistente ma dimenticato nella nostra società), nel quale gli altri malati (Simone Somma, Roberto Ormanni, Giulia Minervino, Luigi Leone), assorbono i ruoli che la protagonista materializza in un ciclo di autotortura destinato ad esistere per sempre.
Info: 393 040 6021

 

unnamed (19)… e il sole si spense. Shoah: la voce della Memoria
Quando: 25 gennaio
Luogo: Tunnel Borbonico
Orario: 19 e 20:30
Produzione: Associazione Culturale Nartea
Interpreti: Roberto Albin e Serena Pisa
Trama: La tragedia dell’Olocausto sarà raccontata attraverso la capacità evocativa del teatro di far rivivere il passato di quei ricoveri bellici dove milioni di napoletani e di ebrei hanno provato a salvarsi dalla più grande persecuzione della storia umana. La visita guidata teatralizzata non vuole essere un pretesto per creare rumore in un giorno triste, ma un modo per far conoscere, a tutti coloro che interverranno, una ferita della storia che ancora oggi continua a sanguinare, anche a Napoli. All’interno di questi antichi sotterranei, il pubblico sarà protagonista della storia di Milo Koen, che si ritrova a fare i conti con la sua Memoria, perpetua fonte di struggenti ricordi e dolori. Le note del violino che accompagnano la “fuga” di Milo, provano a ricoprire quella “voce”, ma dimenticare gli orrori della persecuzione ebraica non è solo desiderio del musicista ebreo, bensì lo sforzo quotidiano di tutti i sopravvissuti. In questo modo, storia e memoria diventano un connubio perfetto di risorse fondamentali per l’umanità: la memoria diviene strumento necessario sia per l’ identità d’individui che per quella collettiva, un vero e proprio legame inalienabile con il vissuto capace di travalicare l’andare del tempo.
Prenotazione: 339 702 0849 –  334 622 7785

 

unnamed (20)E cadde addormentata
Quando: dal 25 al 28 gennaio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: 11
Produzione: I Teatrini
Adattamento e regia: Giovanna Facciolo
Interpreti: Adele Amato de Serpis, Valeria Luchetti; Melania Balsamo
Trama: Un re e una regina, un padre e una madre, vogliono che la loro tanto sospirata e unica figlia appena nata, riceva i doni più belli che la vita possa offrire. Dodici sono le fate invitate ai festeggiamenti, ognuna in grado di regalare doti, qualità e fortuna, tutto il meglio che si possa destinare e desiderare per una vita perfetta. Ma ecco che ciò che non è desiderato è presto in agguato e la tredicesima fata, portatrice di male e di oscurità, d’un tratto si presenta anche se non invitata. E come dono, lancerà la sua vendetta al centro della tavola imbandita: “Al 15° anno di età, la fanciulla si pungerà e morirà! Ah, ah, ah! ” E allora l’incanto di un sonno lungo cent’anni. Un sonno che proteggerà dal male sì, ma, inevitabilmente anche dalla vita, diventando nido incantato e impenetrabile, difeso strenuamente da tre simpatiche fate, un po’ balie, un po’ maldestre guerriere, che rievocano la storia, tra nostalgie del passato e apprensioni per il futuro. Certo è che quell’infinito presente addormentato è molto rassicurante e i pericoli della vita ne rimangono finalmente fuori. “ Dorme, dorme, meno male che dorme…” Ma per poter crescere è necessario accettare e affrontare i rischi che ogni esistenza porta con sé, che non possiamo evitare se non rinunciando allo scorrere della vita stessa, come avviene nel sonno incantato della Bella Addormentata e forse, anche nell l’iperprotezione con cui spesso cresciamo i nostri bambini. Alla fine, la principessa si risveglierà “…Meno male, peccato, è giusto così! ” e le fitte trame di quel nido incantato si disferanno al passaggio di un impetuoso cavaliere, che la porterà via con sé verso l’amore, la vita, e tutte le sue incognite.
Info e prenotazioni: i Teatrini 0810330619 – info@iteatrini.it – le Nuvole 0812395653 (feriali 9.00/17.00) – info@lenuvole.com

Gabriella Galbiati

 

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