Manlio Boutique

Se siete alla ricerca di un corso o di un workshop che faccia al caso vostro, QuartaParete, con la sua rubrica, vi segnala alcuni dei laboratori in partenza prossimamente tra Napoli e provincia. 

unnamed (3)L’attore contemporaneo Laboratorio per attori professionisti e drammaturghi a cura di Pierpaolo Sepe
Dove: Nostos Teatro – via J.F. Kennedy n. 137, Aversa
Giorni e orari: dal 2 al 6 febbraio dalle ore 15 alle ore 21
Descrizione: Sezione Attori – Friedrich Nietzsche, Peter Handke, Pier Paolo Pasolini, Andrej Longo, Sylvia Plath, Fedor Dostoevskij, Harold Pinter, Albert Camus, William Faulkner, J.W.Goethe… questi i nomi che accompagneranno il laboratorio: cinque giorni di studio sul valore della contemporaneità in teatro, sulle urgenze, le necessità e le condizioni di un attore contemporaneo. Tutti gli attori interessati devono inviare n.2 foto e curriculum aggiornato a: info@nostosteatro.it. Ai partecipanti al laboratorio saranno assegnati brani da imparare a memoria. Si consiglia di indossare abiti e scarpe comode. Al termine del laboratorio verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Sezione Drammaturghi – Il regista Pierpaolo Sepe selezionerà 4 drammaturghi che avranno la possibilità di seguire il laboratorio in forma gratuita, affiancando gli attori, ed elaborando i testi che verranno, in seguito affidati ai partecipanti.
Info e Iscrizioni: La partecipazione per i drammaturghi è gratuita, gli interessati devono inviare curriculum e una lettera motivazionale, entro e non oltre mercoledì 28 gennaio all’indirizzo info@nostosteatro.it – 081 19 169 357 – 389 24 714 39

 

unnamed (6)La voce inattesa – Laboratori di tecnica e pratica vocale
Tra ricerca personale e gioco collettivo a cura di Ciro Carlo Fico

Dove: Asilo Filangieri, vico Maffei n. 4 – Napoli
Giorni e orari: dal 3 al 6 marzo dalle ore 15 alle ore 19
Descrizione: #1 LA VOCE PRIMA è il primo di due appuntamenti a cura di Ciro Carlo Fico e Rossella Cangini (il secondo laboratorio, con Rossella Cangini, è previsto per aprile), nel corso dei quali i partecipanti proveranno a rimpossessarsi di una voce “dimenticata”, per proseguire poi con avvincenti pratiche di improvvisazione vocale collettiva basate sul contributo di ognuno. Un percorso sospeso tra tecnica e improvvisazione, per comprendere che la voce non è una e può rivelare – attraverso modalità nuove – parti profonde del nostro essere e del nostro sentire. STRUTTURA DEL LABORATORIO: > Cenni sugli strumenti tecnici di base (respirazione, posture, emissioni di suono)  > Cenni sull’anatomia della bocca > L’importanza di laringe, faringe, aritenoidi e diaframma > Allenamento delle corde vocali (attraverso riproduzione di consonanti fricative, occlusive ecc…) > Ascolto e sensibilità > Emotività della voce > Esercizi di fonazione (sbadiglio, vocalizzi, allenamento muscoli facciali, ecc…) > Cenni di canto difonico a una cavità > Cenni di canto difonico a due cavità > Sgrane vocali, rumore della voce > Utilizzo della faccia/testa come strumento musicale.
L’ipertrofia della vocalità occidentale – intesa come uso insistito, limitato e limitante delle nostre potenzialità foniche – ci ha reso insensibili ai diversi aspetti della vocalità stessa. Partendo da questo assunto, tenderemo al recupero di una voce viva, pulsante, calda, attiva, capace di imporsi non solo come semplice strumento di comunicazione, ma come espressione del nostro essere e del nostro sentire in continuo divenire. Cercheremo di combattere i limiti di una voce appiattita, rettilinea, propria di un soggetto frammentato che ha perso la sua identità, per recuperare ciò che la musicologa Gigliola Nocera ha definito il “dimenticato”. A farci da stella polare l’esperienza irripetibile di Demetrio Stratos, simbolo della liberazione della voce e del corpo: se è vero, come sosteneva Stratos, che “anche i brutti suoni hanno diritto all’ascolto”, allora è importante andare al di là dell’apparenza, della mera superficie, per giungere a un microcosmo inesplorato che conduce alla natura primordiale della voce.
Terremo sempre ben fermo il concetto che la voce non si esaurisce nella trasmissione di suoni che portano con sé un significato (le parole così come le conosciamo), ma può consentire l’accesso a “luoghi del sentimento e a stati dello spirito che le parole non riescono a esprimere” (Meredith Monk). “Le corde vocali sono dei muscoli e, come tali, per ottenere un buon risultato, occorre allenarle”. Prendendo le mosse da quest’affermazione di Demetrio Stratos e da un lavoro incentrato sulla corretta postura del corpo e sull’utilizzo efficace del diaframma e di tutti gli elementi coinvolti nel processo di produzione del suono, il laboratorio – aperto a chiunque si ritenga sufficientemente curioso o interessato – intende fornire gli strumenti utili ad agevolare la scoperta della nostra vocalità, attraverso un percorso che dagli armonici naturali conduce all’esplorazione delle diverse possibilità espressive della voce. Un percorso di riscoperta fonica, che punterà al recupero della voce primordiale, in cui grande importanza verrà destinata anche all’ascolto inteso come momento attivo e rivelatore dell’altro (o dell’ignoto) che può generare smarrimento o inquietudine.
Come partecipare: Per partecipare inviare un’email indicando nome, cognome, recapiti telefonici e email e una breve biografia a lavoce@exasilofilangieri.it ENTRO E NON OLTRE IL 28 FEBBRAIO 2015. Ai partecipanti è richiesta una quota di complicità di 50 euro per ciascun percorso laboratoriale, che serve a coprire le spese artistiche, a sostenere il progetto e a dotare lo spazio dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti l’autogoverno dell’Asilo. Il contributo non è vincolante ai fini della partecipazione. Per il laboratorio si suggeriscono: abiti comodi; una bottiglia di acqua naturale; una ciotola larga (tipo quella da latte); un pacco di garze idrofili (facilmente reperibili in farmacia al costo di pochi centesimi); se possibile un materassino da allenamento da palestra arrotolabile (da portare solo se lo si possiede già!)

 

unnamed (4)Laboratorio teatrale diretto da Peppe Carosella
Dove: Associazione “Si può fare”, via Guglielmo Pepe n. 22 – Mugnano (NA)
Giorni e orari: 3 febbraio dalle ore 20:30 alle ore 23:30
Descrizione: Cogliere profondamente il senso del gioco che sottende all’attività teatrale è il grande segreto della recitazione. Un concetto apparentemente semplice che, però a volte, per qualche adulto, può rivelarsi un’impresa ardua. Stressati, responsabilizzati, posti in continua pressione per il raggiungimento dei nostri obiettivi di vita, può capitare che dimentichiamo o addirittura eliminiamo dalle nostre abitudini le attività giocose e gioiose che tanto ci appassionavano da piccoli quando, attraverso quelle attività, imparavamo il mondo. Immedesimazione, giochi di ruolo, scene e storie fantastiche o realistiche vengono abitati con grande naturalezza da tutti i bambini: linee psicologiche accurate, caratteri, voci e persino le posture dei personaggi, vengono snocciolati uno dopo l’altro e qualche volta in più ruoli contemporaneamente. Ritrovare lo stato infantile, per approcciare nuovamente a quelle straordinarie capacità di vedere il mondo e di giocarlo, questa volta con la consapevolezza dell’adulto e con un pizzico di Arte, è la grande sfida di chi inizia un laboratorio teatrale. Un laboratorio teatrale è prima di tutto un luogo di libertà, dove i partecipanti, attraverso i giusti insegnamenti, siano spronati a conquistare uno spazio di espressione creativa, personale e sincera. Il percorso che offre, parte dalle caratteristiche dei partecipanti stessi, prende spunto e si impreziosisce proprio delle necessità e dai desideri del gruppo, per poi avviarsi alla meta finale che, qualunque sia il percorso utilizzato, porterà ad affrontare dei compiti scenici in pubblico, con naturalezza e credibilità. Il lavoro si pone quindi l’obiettivo di studiare l’arte della recitazione teatrale, esplorare il proprio potenziale, divertirsi e costruire un progetto di crescita evolutiva in compagnia di un’insegnante e di un gruppo. Il gruppo e la sua eterogeneità costituiscono la ricchezza maggiore di un laboratorio. I partecipanti dovranno imparare a vedere l’altro come uno specchio di sé, attraverso cui contattare la propria forza e la propria debolezza, limiti e punti di forza. I feedback, gli esercizi in coppia e quelli corali, mireranno a creare un ambiente rilassato, privo di giudizio, in cui sviluppare la fiducia reciproca. Potenziare quindi l’affidabilità e l’ascolto, condurrà i partecipanti a sentirsi come in una vera e propria squadra, legata indissolubilmente allo stesso destino, al di là dei picchi delle singole capacità.
Per info: 340 068 2454 – 338 76 53 897 – peppecarosella@libero.it – dimartino_loredana@libero.it

 

unnamed (2)Senza maschera  – laboratorio di teatro terapia
Dove: Il Pozzo e il Pendolo
Giorni e orari: dal 2 febbraio, ogni lunedì, dalle ore 15 alle ore 17
Descrizione: L’obiettivo del percorso è quello di favorire la crescita personale e il benessere psicologico realizzato attraverso la ricerca dell’armonia tra corpo, voce, mente, nella relazione con l’altro. La teatroterapia gestaltica, infatti, agisce tramite lo sviluppo della conoscenza di Sé.  Ampliare le proprie “possibilità sceniche”, intese come rappresentazione di nuovi personaggi, consente alla persona di stimolare creativamente la propria individualità imparando, così, a esperire nuove parti di sé, studiarle, parlarne, accettarle, interpretarle e, integrandole, riappropriarsene.
Info e prenotazioni: 081 542 2088

Print Friendly

Manlio Boutique