Nei prossimi giorni a teatro… in Umbria
Nelle città umbre inizia una settimana di appuntamenti che vedrà protagonista non solo la prosa ma anche la danza e la musica senza dimenticare la Giornata della Memoria.
Ubuntu
Quando: 27 gennaio
Dove: Sala Cutu di Perugia
Orario: ore 21
Regia: Roberto Biselli
Produzione: Teatro di Sacco
Trama: Ubuntu è un’etica, un’ideologia dell’Africa sub-Sahariana che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone. È un’espressione in lingua bantu che indica benevolenza verso il prossimo, “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”. È una regola di vita, basata sul rispetto dell’altro. L’Ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l’umanità intera, verso un desiderio di pace. In questa importante ricorrenza Roberto Biselli dirige degli allievi “volontari”: persone di età estrazione e provenienza geografica totalmente disomogenea. I partecipanti hanno lavorato con impegno ed energia alla preparazione dell’evento, prendendo parte a sei giornate di stage che si sono svolte presso la Cittadella di Assisi e che hanno avuto come fine quello di elaborare e mettere insieme l’esperienza di ciascuno intorno al tema della Memoria Condivisa. La performance affronterà in chiave poetico-simbolica i grandi temi del secolo appena trascorso: dalla narrazione degli eroi dimenticati (o peggio rinnegati), alle contese irriducibili come quelle fra i popoli balcanici o il conflitto arabo-palestinese.
Info e prenotazioni: 320.6236109
Il giardino dei ciliegi
Quando: dal 28 gennaio al 1 febbraio
Dove: Teatro Morlacchi di Perugia
Orario: tutti i giorni alle ore 21, eccetto sabato ore 18 e domenica ore 17
Autore: Anton Čechov
Regia: Luca De Fusco
Interpreti: con Gaia Aprea, Paolo Cresta, Claudio Di Palma, Serena Marziale, Alessandra Pacifico Griffini, Giacinto Palmarin, Alfonso Postiglione, Federica Sandrini, Gabriele Saurio, Sabrina Scuccimarra, Paolo Serra, Enzo Turrin
Produzione: Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Verona
Trama: Uno straordinario cast di attori, una recitazione morbida e sinuosa, un linguaggio video che riserverà agli spettatori una vera e propria sorpresa, per lo struggente capolavoro di Cechov in chiave “mediterranea”, firmato da Luca De Fusco. “Sia la società russa che quella meridionale hanno avuto grandi difficoltà ad entrare nella logica della rivoluzione industriale e la trama stessa del Giardino riflette questo fenomeno. Non ci si sono solo collegamenti sociologici tra Russia e Napoli, ma anche stretti collegamenti estetici tra un teatro estroverso, comunicativo, caldo, come quello russo e molte caratteristiche analoghe del teatro napoletano. Non a caso la tradizione recitativa russa e quella napoletana vengono spesso accomunate tra le massime eccellenze attoriali”. (Luca De Fusco)
Info e prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
DUO
Quando: 30 gennaio
Dove: Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi
Orario: ore 21.30
Interpreti: Enrico Rava e Francesco Diodati
Trama: Enrico Rava instancabile come non mai alla bella età di 75 anni non smette di confrontarsi con i giovani talenti del Jazz Italiano. Francesco Diodati è un chitarrista moderno che prende ispirazione dalla tradizione e guarda alla musica contemporanea, rock, folk, per sviluppare un linguaggio personale, combinando un approccio spontaneo alla melodia e al suono acustico con un brillante utilizzo di elettronica e effetti. Francesco appartiene alla nutrita schiera di giovani musicisti jazz in rapida ascesa, a livello nazionale e non solo, data la significativa esposizione e gli ampi riconoscimenti ottenuti oltralpe e negli Stati Uniti. Il suono della tromba di Rava, l’ambasciatore italiano del jazz nel mondo, ripercorre nell’affascinante duo con il virtuoso e giovanissimo chitarrista, alcune tappe della sua storia musicale, caratterizzata da continui incontri con i nomi più importanti della musica jazz come Gato Barbieri, Lee Konitz, Pat Metheny, rendendo i suoi brani uno strumento costante per uscire dall’ordinario, per immergersi in un’atmosfera surreale e incontrarsi con i lati più nascosti del proprio mondo interiore. Malinconia, ironia, suggestione sono i sentimenti che la tromba di Rava e la chitarra acustica di Francesco Diodati esaltano e fanno emergere attraverso improvvisazioni che portano alla mente il suono melodioso e allo stesso tempo amaro di Chet Baker, per Enrico Rava semplicemente “Chet”.
Info e prenotazioni: Tel. 333 7853003 – 335 8341092 – info@teatroinstabili.com
L’Avaro
Quando: 30 gennaio
Dove: Teatro Subasio di Spello
Orario: ore 21.15
Autore: libero adattamento da L’avaro di Molière e l’Aulularia di Plauto
Regia: Rosario Sparno
Interpreti: Giorgia Coco, Stefano Ferraro, Nunzia Schiano
Produzione: Teatro Stabile di Napoli, Le Nuvole Teatro Stabile di Innovazione per ragazzi, Teatro Mercadante
Trama: Siamo in una soffitta. Una tana per topi dove, negli anni, sono stati accumulati beni preziosi mai usati. Dentro vi si respira un’aria malsana, l’aria del complotto, dell’agguato, della rapina. Ogni cosa è vista e deformata dallo sguardo del suo abitante; uno sguardo, cupo, tetro e solitario che regna su tutto.
Arpagone è il protagonista. E’ lui l’uomo gretto, avido, sospettoso, nevrotico che, nel nostro adattamento, preferisce vivere in ristrettezze economiche, vestire abiti logori, abitare un luogo vecchio e polveroso pur di non separarsi dal suo unico grande amore: una cassetta piena di denari che tiene gelosamente nascosta. E sarà proprio il furto del suo amato tesoro a far crollare il mondo decrepito del vecchio taccagno.
La rilettura per ragazzi de “L’avaro” riprende, nei personaggi – l’avaro, la figlia, il servo e la faccendiera – e nell’epilogo, l’Aulularia di Plauto, una delle fonti principali di Molière, portandoci nel cuore della Parigi del drammaturgo francese, una Parigi universale che con i suoi vizi e le sue paure, i suoi lazzi e le sue buffonerie ci ricorda, per molti aspetti, il tempo che viviamo.
Il nostro avaro accumula ma non spende, conserva ma non usa, possiede ma non condivide; si crede circondato da persone che gli stanno intorno solo per la sua ricchezza; la sua avarizia non è solo una caratteristica personale ma un modo di essere che assume una dimensione sociale. L’avaro è l’archetipo dell’antisociale: Arpagone è un usuraio che senza lavorare, senza soffrire, si arricchisce con il lavoro e la sofferenza del prossimo; se di peccato si volesse parlare si potrebbe affermare senza dubbio che l’avarizia è il più sociale e quindi il più politico dei peccati.
Ma attenzione, perché l’avarizia, per difendersi dalle invettive a lei rivolte, può travestirsi da virtù e assumere nuovi nomi, riuscendo così a celare la sua furia; indossando ciò che il poeta chiama “il tenero manto della pietà materna” proclama in malafede che taccagneria e rapacità sono la conseguenza dell’encomiabile scopo di provvedere ai figli.
Una commedia divertente e ricca di invenzioni lessicali ma anche un capolavoro assoluto di stile ed eleganza narrativa che ha consegnato all’eternità il grande autore francese.
Info e prenotazioni: Fontemaggiore tel. 075.5286651 – 075.5289555 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16) – www.fontemaggiore.it
Made in Italy
Quando: 31 gennaio
Dove: Teatro Concordia Marsciano
Orario: ore 21
Coreografia e regia: Michela Barasciutti
Produzione: Compagnia Tocnadanza
Trama: Uno spettacolo che parla degli italiani e dell’Italia, dal Nord al Sud, attraverso la canzone popolare e quella d’autore . Un viaggio in questo caleidoscopico paese fatto di colori, di lingue, di culture, e di musica: dal Quartetto Cetra a Battiato, passando attraverso canzoni popolari e colte fino a Puccini e De André, il tutto con la cornice di una selezione di dialoghi tratti da I soliti ignoti di Mario Monicelli, al quale lo spettacolo è affettuosamente dedicato.
Fa sorridere e fa riflettere questo sguardo sull’Italia e su noi italiani, sui nostri difetti e sui nostri pregi, è un percorso leggero ma profondo, intimo, amaro, solidale condotto con la leggera auto-ironia della danza.
Info e prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
Cercando segnali d’amore nell’Universo
Quando: 1 febbraio
Dove: Teatro Comunale di Gubbio
Orario: ore 21
Autore: Luca Barbareschi
Regia: Chiara Noschese
Interpreti: Luca Barbareschi e con Marco Zurzolo 5tet (sax), Piero De Asmundis (piano), Antonio Murro (chitarra e voce), Beatrice Valente (contrabbasso e voce), Gianluca Brugnano (batteria)
Trama: E’ per festeggiare i primi quarant’anni di carriera che Luca Barbareschi torna in teatro con un one man show ironico, divertente, pieno di energia e di musica dal vivo che affascina e incanta il pubblico. E’ un racconto letterario che ripercorre la carriera e racconta il percorso artistico e umano che ha contraddistinto la sua vita professionale. Lo fa con le parole dei più grandi autori con i quali ha avuto la fortuna e il piacere di confrontarsi, Shakespeare, Mamet, Tomasi di Lampedusa, Eschilo e l’accompagnamento di grandissimi autori musicali, Mozart, James Taylor, Chico Buarque, dando vita a uno spettacolo emozionante, commovente, coinvolgente e al contempo divertente.
Info e prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
Nel mare ci sono i coccodrilli (Storia vera di Enaiatollah Akbari)
Quando: 1 febbraio
Dove: Teatro Filarmonica di Corciano
Orario: ore 17
Autore: dal libro di Fabio Geda, nell’adattamento a firma dell’autore
Regia: Paolo Briguglia ed Edoardo Natoli
Interpreti: Paolo Briguglia
Produzione: BAM teatro in collaborazione con Palermo Teatro Festival
Trama: In un mondo angosciato dal problema dei profughi (46 milioni secondo le ultime stime, e la metà sono bambini) e dalle esperienze disumane delle fughe dai Paesi d’origine che comunemente chiamiamo “viaggi della speranza”, si staglia la storia vera di Enajat, che conosce miracolosamente il lieto fine. Un bambino piccolo, piccolissimo, che lascia l’Afghanistan e attraversando l’Iran, la Turchia, la Grecia arriva fino in Italia. Tratto dal best seller di Fabio Geda, “Nel mare ci sono i coccodrilli” (Libro dell’anno 2010 di Farhenehit) uno dei libri più commoventi comparsi negli ultimi anni e già tradotto in 31 Paesi. Una riflessione attualissima sulle immigrazioni, sullo status di rifugiato, doloroso e difficoltoso in tutti i tempi e mai come nel presente. Una grande lezione sulla speranza e sull’umanità.
Info e prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
DUUM
Quando: 1 febbraio
Dove: Teatro Mancinelli di Orvieto
Orario: ore 17
Autore: Alessandro Pietrolini,
Testi: Antonio Villella
Regia: Alessandro Pietrolini
Interpreti: Compagnia Sonics
Produzione: Fanzia Verlicchi per Equipe Eventi
Trama: Una sfida alle leggi di gravità unita all’armonia del movimento. Alla loro quinta tournée teatrale, i SONICS, compagnia italiana di acrobati e danzatori, tornano a grande richiesta nei teatri ad esplorare il mondo aereo con una nuova coinvolgente avventura ispirata al mondo leggendario di Agharta. Volando tra cunicoli, tunnel e grotte, con salti nel vuoto e acrobazie da lasciare il fiato sospeso, ci conducono in un regno sotterraneo ostile, dal quale i suoi abitanti cercano con ogni mezzo e in ogni modo di sfuggire per ritornare a vivere sulla Terra, luogo che i loro antenati avevano abbandonato perché travolti da guerre, invidie ed egoismi. L’architetto Serafino, protagonista della storia, guida i suoi compagni di avventura in un viaggio alla scoperta della felicità: i suoi racconti danno vita ad un susseguirsi di quadri scenici dove acrobazie aeree mozzafiato e al limite delle leggi della fisica, performance atletiche di grande grazia e potenza, insieme a giochi di luce e ad effetti speciali, regalano al pubblico di tutte le età attimi di sogno e poesia. Nel curriculum dei Sonics, spettacoli e performance aeree di grande effetto presentate nelle più belle città e località italiane, europee e del mondo, da Miami a Mumbai, da Francoforte a Dubai passando per Patrasso, Beirut e Kiev.
Info e prenotazioni: 0763 340493 – info@teatromancinelli.it