Nei prossimi giorni a teatro…
Puntuali arrivano le anteprime di QuartaParete per conoscere tutto ciò che è di scena in questa settimana nei teatri napoletani e non solo.
Storie naturali e strafottenti – Il ragazzo di Trastevere
Quando: dal 17 al 22 febbraio
Luogo: Ridotto del Mercadante
Orario: 17, 18, 20 1 21 febbraio alle ore 21; 19 e 22 febbraio alle ore 18
Produzione: Teatro Stabile di Napoli
Autore: Giuseppe Patroni Griffi
Drammaturgia e Regia: Giuseppe Sollazzo
Interpreti: Anna Ammirati, Michele Costabile, Davide Paciolla
Trama: I persnaggi di Peppino Patroni Griffi non sono fatti della stessa sostanza dei sogni. Otello – protagonista di “Ragazzo di Trastevere” – non vuole farsi piovere in testa. Nello stanzino in cui dorme non ha neanche lo spazio per girare intorno al letto e la pioggia attraversa il tetto, nonostante la pece. Così, in cerca di aria e di luce, il giovane trasteverino si arruola volontario per l’Africa. E il suo apprendistato alla vita comincia nel peggiore dei modi: con la scoperta dell’orrore della guerra. È un girotondo di ultimi quello che ci presenta l’autore de Il mio cuore è nel sud, una giostra di tipi impegnati ognuno nella propria personale battaglia contro solitudini e miserie. Le avventure di Otello si dipanano in un mondo non ancora “mcdonaldizzato”, dove i bisogni sono quelli primari e l’altalena di brutalità e tenerezze, di desideri soddisfatti e di speranze deluse, Patroni Griffi le racconta con una prosa ricca e varia che – come ricorda Borges – si rivela come la forma più difficile della poesia. Patroni Griffi fa con le parole quello che Picasso ha fatto con il volto umano: spostando gli occhi e i nasi dove non dovrebbero stare costringe a guardarli meglio; così, nel Ragazzo di Trastevere , le parole non sembrano imbalsamate dall’uso, sono le parole di sempre ma con l’abito della domenica. Una scrittura che ha la forza di un linguaggio che parla della vita, senza essere il linguaggio della vita. Un linguaggio alto, letterario, con il quale l’autore ci racconta le vicende di personaggi – come scriveva Moravia – “dalla vita semplice fino al mistero”. Otello è un anti-eroe dei nostri tempi, troppo povero per permettersi una morale, ma tanto spavaldo da battere i pugni sul tavolo del destino per chiedere la propria parte di felicità. In fondo è un uomo come tanti, verrebbe da dire come tutti: con la paura della morte e bisognoso d’amore. Giuseppe Sollazzo
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=31&t=contatti
I Tre porcellini
Quando: 19 e 20 febbraio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: 10
Produzione: Lupus in Fabula
Adattamento e Regia: Renzo Boldrini
Interpreti: Renzo Boldrini, Roberto Bonfanti ed Ines Cattabriga
Trama: “Si pensa immediatamente a I tre porcellini – sottolinea Renzo Boldrini – notissimo racconto della tradizione orale europea, solo nel 1843 trascritto da James Orchard Haliwell, che però qui diventa un pre/testo, specchio necessario per evocare i ricordi d’infanzia del nostro protagonista, un buffo personaggio di nome Ultimo, che gira il mondo con la sua magica valigia”.
Un bagaglio particolare, che ben presto si rivelerà essere un piccolo teatro, nel quale Ultimo protegge il suo originario quadro familiare e con esso gli elementi significativi per ricostruire visivamente la casa nella quale viveva un tempo con i genitori ed i fratelli. Dalla valigia magicamente escono i quadri del padre, citazioni di famose opere pittoriche, e la storia dei tre porcellini, usata dalla madre come storia di formazione dei figli, che diventano motore per un doppio livello narrativo che intreccia la fiaba originale con le memorie d’infanzia di Ultimo, il suo viaggio di crescita, il superamento delle paure fisiologiche insite nel percorso verso l’autonomia di ogni bambino. Un piccolo scenario ricco di effetti e sorprese visive, grazie al quale il protagonista inizia il racconto della sua infanzia, della sua casa natale, della sua famiglia di allora. Ricordi di un tempo felice e spensierato legato a quando con i suoi fratelli (Primo e Secondo) giocavano all’infinito rotolandosi ovunque come porcelli, facendosi scherzi capaci di far sobbalzare il loro cuore più dello spaventoso ululato del lupo. Finché, proprio come nella fiaba, con il passar del tempo, i piccoli fratelli diventano abbastanza grandi per lasciare la casa materna ed avventurarsi da soli nel gioco della vita.
Info e prenotazioni: Le Nuvole 081 239 5653 – I Teatrini 081 033 0619 – www.teatrodeipiccoli.it
Dignità autonome di prostituzione
Quando: dal 19 febbraio al 15 marzo
Luogo: Teatro Bellini di Napoli
Orario martedì, giovedì, venerdì e sabato alle ore 21; mercoledì, sabato e domenica alle ore 17
Ideazione: Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna
Interpreti: Raffaele Ausiello, Chiara Baffi, Lorenzo Balducci, Patrizia Bollini, Giuseppe Brancaccio, Andrea Caiazzo, Betta Cianchini, Camillo Marcello Ciorciaro, Cinzia Cordella, Gianluca D’Agostino, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Sylvia De Fanti, Valentina De Giovanni, Carmine De Martino, Adelaide Di Bitonto, Antonella Elia, Sara Esposito, Clio Evans, Adriano Falivene, Annarita Ferraro, Emanuela Gabrieli, Giulia Galiani, Martina Galletta, Giuseppe Gaudino, Sebastiano Gavasso, Luciano Giugliano, Irene Grasso, Alessandro Lui, Gennaro Maione, Veronica Mazza, Marianna Mercurio, Momo, Joan Negrié, Lavinia Origoni, Carla Petrachi, Carmen Pommella, Caterina Pontrandolfo, Daniele Russo, Paola Sambo, Simona Seraponte, Chiara Spoletini, Sandro Stefanini, Serenella Tarsitano, Adele Tirante, Giorgia Trasselli e Luigi Vuolo
Trama: Torna a grande richiesta Dignità Autonome di Prostituzione, la “Casa chiusa” dell’Arte, dove gli attori – come prostitute – sono alla mercé dello spettatore. Rigorosamente in vestaglia o giacca da camera, adescano e si lasciano abbordare dai clienti/spettatori che – muniti di ‘dollarini’, il denaro locale acquisito con il biglietto d’ingresso, – contrattano il prezzo delle singole prestazioni con una “Strana Famiglia” tenutaria della Casa. Conclusa la trattativa, il ‘cliente’ – uno, due o piccoli e grandi gruppi a seconda delle ‘perversioni’ – si apparta, con l’attore scelto, in un luogo deputato dove fruirà di una o più ‘pillole del Piacere': monologhi o performances del teatro classico e contemporaneo, per emozionare, far riflettere e divertire lo spettatore, in una formula che supera gli usuali confini degli spazi teatrali, invadendo camerini, uffici, bagni e ripostigli per regalare “uno stupore nuovamente sollecitato…”
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it
Vite del sottoscala
Quando: dal 20 al 22 febbraio
Luogo: Theatre De Poche
Orario: 21; tranne domenica alle ore 18:30
Regia: Lucio Allocca
Interpreti: Andrea Avagliano e Fulvio Sacco
Trama: In una “indifferente” capitale del “Nord” due emigranti, provenienti entrambi dallo stesso piccolo e sperduto paesino del profondo e dimenticato Sud, sono costretti a trascorrere il capodanno nella squallida stanza del sottoscala dove coabitano. Le personalità dei protagonisti, un operaio precario ed un intellettuale, scrittore e musicista, affiorano poco a poco dalle discussioni, dalle liti, gli scherzi crudeli e le amare confessioni che si scambiano in questo microcosmo calato fra i rumori che provengono dall’esterno: risa, passi, canzoni, scarichi di sciacquoni…ed altro, di una festa che”impazza”…sopra di loro.
Info: 081 549 09 28
Scarpe di Mizan. Traversata sulla fuga e altri fossi
Quando: 20 febbraio
Luogo: Lido Pola
Orario: 21:30
Produzione: Rena Libre
Autori: Daniele Marino e Marina Cavaliere
Regia e Interprete: Daniele Marino
Trama: Mizan ha vent’anni. È scappato dal suo paese con la speranza in uno zaino. L’Europa è davanti: sogno e castigo. Indossare le sue scarpe significa testimoniare il suo viaggio, la metamorfosi del ragazzo che non è più, manichino ormai alla deriva, maschera rinvenuta dal Mediterraneo, distaccandosi per un momento dalla sola immagine che arriva dai media. Lasciarlo sulla scena a tracciare nuove rotte possibili. Pedina estrema di una delle sconfitte della società capitalista. Un confine immateriale ci divide sempre. Tutti migriamo verso qualcosa d’irraggiungibile imparando a saltare fossi. Il teatro forse può ridefinire questa condizione, questa eterna distanza, abbreviarla, dando corpo e nuova voce ad un essere che non vediamo, eppure è seduto accanto a noi. Figura in perenne movimento, in cammino sull’Europa desolata e le parole.
Info e prenotazioni: inforenalibre@gmail.com
Ai margini della foresta
Quando: dal 20 al 22 febbraio
Luogo: Sala Assoli
Orario: 21, tranne domenica ore 18
Regia: Tiziana Mastropasqua
Interprete: Carlo Verre
Trama: Un uomo solo, con un gran bisogno di relazionarsi, senza mai nascondere la propria identità, seppur in un mondo che non lo riconosce e che vorrebbe poter cambiare. Nella sua mente, però, un universo irreale, l’utopia di un sindacato internazionale che tuteli i più deboli, un microcosmo in cui non essere schiavi delle istituzioni, dove funzioni soltanto la difesa di quelli non troppo forti e ci si possa innamorare senza barriere ed esprimersi senza doversi nascondere nelle viscere di una foresta. Un mondo dove avvengono le cose più strane, senza che si possa intervenire neanche per ricordarle. Una dimensione piena di specchi che riflettono la propria immagine e, con essa, tutto quello che non si vuol vedere; e allora è meglio metterseli alle spalle. Un luogo dove è, però, ancora possibile una catarsi, di cui la pioggia, elemento costante, è l’emblema. Ma poi, c’è veramente un interlocutore o si tratta soltanto di un pensiero rivolto a se stesso, del bisogno urgente di relazionarsi al proprio io (alla ricerca spasmodica di un sogno)?
Prenotazioni: 339 4290 222 – 081 1956 3943
Assaggi d’assurdo
Quando: dal 20 al 22 febbraio
Luogo: Nuovo Teatro Sanita’
Orario: 21; tranne domenica alle ore 18
Ideazione e regia: Fools
Interpreti: Luigi Orfeo e Stefano Sartore
Trama: Due uomini in cilindro venuti da Chissadovve: parlano in modo strano, stracciano la lingua, cucinano le parole, soffriggono l’ironia e dolcificano l’amaro: letteratura, chitarra, teatro, calze, musica, cilindri, drammi, ironie, storia, panciotti, sketch, noccioline, papillon, scienza, violino e bambole. Passaggi, assaggi e messaggi di comicità assurda, in scena due attori: Stefano Sartore e Luigi Orfeo. Eleganti, seri ed imperturbabili ma colpiti da improvvisi lampi di imbecillità! Le acrobazie verbali sono l’unico orpello dell’allestimento, la spettacolarità viene generata dall’abilità del musicista e dalle capacità interpretative dei due attori. Lavorando a questo spettacolo è stato divertente trovare una chiave comica anche a Beethoven, inframmezzare Pachelbel col Pop, citare musiche da film famosi in contesti completamente diversi. La musica segue il ritmo del parlato, creando ambienti, contesti e scenografie sonore. Risponde a tono agli attori, li contesta, li sostiene e spesso, in alcuni momenti d’ improvvisazione, li spiazza.
Info e prenotazioni: 339 666 6426 – info@nuovoteatrosanita.it
Visite
Quando: dal 20 al 22 febbraio
Luogo: TAN
Orario: 21; tranne domenica alle ore 18
Produzione: Libera scena Ensemble
Regia: Niko Mucci
Interpreti: Marcella Vitiello e Roberto Cardone
Trama: Londra. Prestigioso hotel cittadino. CIco un ricco uomo d’affari , è nella sua stanza. Apre la porta ad una donna. Lei è Raquel. Dice di essere la sorella del suo antico amico Paulo. Una donna piacente ed affascinante che giunge improvvisamente: Ho visto sul Financial Times che eri qui, per questa riunione. E all’improvviso ho avuto voglia di vederti, di ascoltare la tua voce. Cico e Paulo erano stati grandissimi amici. Si erano conosciuti a scuola, , e per anni avevano condiviso la loro vita. Poi un episodio, un pugno sferrato da Cico a Paulo li aveva allontanati, senza una parola, senza riconciliazione. Trentacinque anni di nulla e poi l’arrivo di Raquel. Sorella del suo amico. Ma Cico non l’ha mai vista, non ha mai sentito parlare di lei, non ha mai saputo che esistesse. Chi è? Lei conosce dettagli essenziali del rapporto di amicizia tra Cico e Paulo. Descrive parole, luoghi, ricordi. Troppi. Dice di averli appresi da suo fratello ma Cico non sa crederle: “ Non me la bevo! Anzi, guarda: non credo a una sola parola di quello che hai detto. Ho molti difetti, ma non sono fesso. Non è facile raccontarmela, te lo assicuro.” La verità. Ecco cosa vuole Cico. Perché quella donna è lì, davanti a lui? Perché gli sta raccontando tutte quelle storie? Poi l’uomo capisce da sé. Ci sono pause di disagio Rimandi di confessioni, ricordi, lettere mai spedite e rimproveri. Poi una musica sentimentale, come un’apertura nuova, immaginifica. Il teatro è moltiplicazione di tempi, di finzioni. Anche se apparentemente verosimili. Senza dubbio la scena teatrale è lo spazio privilegiato per rappresentare la magia di cui è intessuta anche la vita della gente: quell’altra vita che inventiamo perché non possiamo viverla davvero, ma solo sognarla grazie alle splendide menzogne della finzione.
Prenotazioni: 340 1098 705 – 331 844 5053 – 339 429 0222
Il sol ci ha dato alla testa
Quando: dal 20 al 22 febbraio
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: 21; tranne domenica alle ore 18
Produzione: I Rimbamband
Interpreti: Raffaello Tullo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo, Vittorio Bruno e Renato Ciardo
Trama: Quando le arti si fondono in un’esplosione di fantasia, lo spettacolo diventa “Il sol ci ha dato alla testa”. Cinque straordinari musicisti un po’ suonati che incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano… giocano. Il reale si fa surreale, l’impossibile diventa possibile e il possibile improbabile. Una formazione eclettica, frizzante, folle, bizzarra, gustosa e scatenata che diverte e si diverte grazie al vivido sapore ironico delle sue interpretazioni musicali più che originali, in uno spettacolo che “usa” la musica per viaggiare anche al di là di essa. Come nella migliore espressione di un artista che interpreta se stesso, così la Rimbamband propone uno spettacolo fuori dai canoni convenzionali, oltre le righe, senza righe! Una dimensione nuova, inesplorata, dove la musica si dilata: si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà. Un viaggio nel passato patinato dei classici da Buscaglione a Carosone ed Arigliano, la sorpresa di trovarli quanto mai simili a Mozart e Rossini, il piacere di scoprire i suoni della danza, l’incanto di ritrovare il proprio fanciullo perduto. La certezza che degli impeccabili suonatori riescano ad assurgere ad esilaranti “suonattori”.
Info e prenotazioni: 081 544 1872 – 081 410 44 67
T’angheria
Quando: 20 febbraio
Luogo: Napoli, zona Soccavo – Rassegna Il Teatro cerca casa
Orario: 20:30
Interpreti: Francesca Rondinella, voce, Giosi Cincotti, piano e fisarmonica
Trama: T’angheria è la via della poesia che porta al canto, una fusione tra canzoni e versi, delle “chansons-valise” che si fondono in cerca di un nuovo significato, forte di musicalità. Uno spazio creativo in cui la voce traccia un recinto emotivo fatto di immagini, suoni, parole. Poesia cantata e canzone di poesia unite nel trasmettere – reificati – linguaggi di epoche e luoghi diversi, che finiscono per appartenersi nell’alchimia della scena. Un divenire struggente, ironico, passionale, surreale che alterna brani del repertorio napoletano ad ambiti musicali differenti, tracce di memoria sensibile e di affinità elettive. La voce si fa ponte. Niente confini, latitudini, spazi temporali: una bambina dall’anima nuda.
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
A’ Chiena
Quando: 20 e 21 febbraio
Luogo: ZTN
Orario: sabato ore 21 e domenica ore 19
Autori: Ivan Luigi Antonio Scherillo e Diego Sommaripa
Regia: Diego Sommaripa
Interpreti: Pippo Cangiano, Francesca Romana Bergamo, Diego Sommaripa e Francesco Pirozzi
Trama: Lo spettacolo, reduce da numerose repliche e vincitore del Premio Li Curti 2014, si basa sulla storia del boss Aniello Santonastaso subito dopo la liberazione dal carcere. L’uomo trascorre il suo tempo in un bunker perché ricercato da camorra e mafia cinese. Qui, tra statuine di Padre Pio e la memoria evocata dalla voce di Maria Callas, il boss trascorre quelli che potrebbero essere i suoi ultimi giorni. « Ed ecco che “‘A Chiena” non è solo un pretesto per entrare nel mondo delle triadi, la mafia cinese, – afferma Diego Sommaripa – ma è una storia fatta di semplici sensazioni e di rapporti umani. Rapporti da scoprire, o da sempre esistiti, talvolta morbosi, o flebili e indefiniti, altri che stanno per nascere, o altri che si sgretolano, tutto questo ha la particolarità d’esser vissuto al interno di un Bunker ed assume un sapore tutto da scoprire, da qui la scelta di dare una linea che si avvicina a quella cinematografica, stando ben attento, però, a non utilizzare cliché e stereotipi evidenziati durante gli ultimi anni nel cinema e nelle fiction nostrane, preferendo di dare un leggero taglio pulp post moderno». Ci Troviamo in un bunker, come già citato, ed anche in un bunker si può trovare una famiglia, un’ onda gialla, una “chiena” capace di deviare il corso del fiume, colpevole di averla portata via per troppi anni mentre il tempo che corre scandisce inesorabilmente il tutto, fino all’inesorabile buio finale.
Prenotazioni: 339 429 0222 – 335 543 2067
Taxi a due piazze
Quando: dal 20 febbraio al 1 marzo
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: 21, tranne mercoledì e domenica alle ore 18
Interpreti: Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia e Renato Cortesi, Silvia Delfino, Biancamaria Lelli, Antonio Pisu, Piero Di Blasio
Produzione: Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
Autore: Ray Cooney
Trama: Il protagonista di Taxi a due piazze è il tassista Mario Rossi, uomo dall’aspetto ordinario, vita semplice, bella casa, moglie innamorata, abitudini consolidate. Una vita talmente serena che Mario l’ha moltiplicata per due! Bigamo soddisfatto, infatti, vive con la moglie Carla a piazza Risorgimento e con la moglie Barbara a piazza Irnerio. Grazie ai turni del suo lavoro e ad una pianificazione perfetta di orari e spostamenti, tutto scorre felicemente, con le due donne totalmente inconsapevoli l’una dell’altra. Quando però, a causa di un banale colpo alla testa, il tassista viene ricoverato in ospedale e fornisce due indirizzi di residenza diversi, iniziano i guai. Tra giornalisti curiosi, vicini di casa invadenti e ispettori di polizia chiamati ad indagare, la situazione si complica e da qui in poi sarà tutto un susseguirsi di equivoci, coincidenze, bugie a catena, scambi di identità, brillanti trovate e scombinati errori nel tentativo forsennato e sempre più difficile di nascondere la verità. Un crescendo inarrestabile di situazioni assurde e di ritmo incalzante che porteranno a un finale brillantemente spiazzante. Al fianco di Mario Rossi, Walter Fattore, sfaccendato vicino di casa che, saputa la verità sulla bigamia dell’amico, si ritroverà suo malgrado complice e protagonista delle situazioni più comiche e imbarazzanti.
Prenotazioni: http://bit.ly/TAXIbiglietti
Eva vs Eva
Quando: dal 20 al 22 febbraio
Luogo: Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano
Orario: 21, tranne domenica alle ore 18:30
Autore e Regia: Maurizio Tieri
Interpreti: Vincenzo Borrelli, Cristina Ammendola, Marina Billwiller, Paolo Cunsolo, Simone Somma e la partecipazione dei Balzacc
Trama: “In principio Dio creò il cielo e la terra, la luce, il mattino e la sera, i mari e i fiumi, gli alberi, i fiori e i frutti, le stagioni, i giorni e gli anni, il Sole e la Luna, gli esseri marini e gli uccelli, gli animali domestici e i rettili e le fiere… ed infine erano trascorsi sei giorni, Iddio era stanco, ma prima di riposarsi volle concludere la sua opera… creò l’uomo, Adamo, e poi la donna, Eva…” Solo che era troppo stanco dopo aver portato a termine la sua opera. La stanchezza lo porta a distrarsi e… patatrac! Crea un’altra Eva… per distrazione! Lo scontro e l’alleanza e il ri-scontro tra le due Eva porterà il Paradiso Terrestre sull’orlo della fine prima dell’inizio del tutto. Una commedia quasi musicale (sul genere di quelle del Trio Marchesini – Solenghi – Lopez, con accenni al buon Woody Allen, non disdegnando quella che è stata la Commedia al’Italiana) scorretta e ricca di colpi di scena. Un Paradiso che rischierà di divenire altro. Eva 1, Eva 2, Adamo, l’Arcangelo Gabriele e Dio si confrontano, si sbeffeggiano, si scontrano in nome e per conto di quello che l’uomo e la donna saranno d’allora fino al Giorno del Giudizio… e non solo loro… Relativamente al Serpente tentatore, non si hanno più notizie dopo che incontrò le due Eva… Altro non sa da dire… Il resto lo racconterà il palcoscenico. L’idea è sempre la stessa, intrattenere, divertire e far pensare.
Prenotazioni: 081 574 4936
Un curioso accidente
Quando: fino al 22 febbraio
Luogo: Teatro Arcas
Orario: sabato ore 21 e domenica ore 18
Autore: Carlo Goldoni
Regia: Francesco Sisto
Interpreti: Michelangelo Ragni, Ciro Discolo, Sara Saccone, Ferdinando Smaldone, Alessandro Palladino e Chiara Mattacci
Trama: Pancrazio, ricco commerciante, ospita nella propria casa Flavio, giovane nobile studente. Flavio, durante la sua permanenza in questa casa, si innamora di Flaminia, figlia di Pancrazio. Il giovane, credendo impossibile che possa coronare il suo sogno d’amore, decide di partire. Pancrazio, vedendo il giovane sempre più malinconico, sospetta che qualche dispiacere segreto gli provochi una malattia dello spirito. Pancrazio ha troppa fiducia in sua figlia per avere anche il minimo sospetto di ciò che accade e crede piuttosto che Flavio si sia innamorato di Costanza, amica di sua figlia. Flaminia, con l’aiuto della sua serva Corallina, a sua volta innamorata di Coviello, servo di Flavio, e quindi interessata a non far partire il giovane, lascia credere al padre che Flavio ami realmente Costanza, ma che si disperi perché il padre della giovane, don Cassandro, agiato quanto avaro negoziante, non gliela voglia accordare come moglie perché, seppur nobile, non è abbastanza ricco per la figlia. Pancrazio cerca quindi di mediare con Cassandro, che non vuole sentire ragioni. A questo punto Pancrazio, esorta Flavio a rapire Costanza, fornendogli egli stesso il denaro necessario a portare a termine il rapimento. Il giovane profitta del consiglio e del danaro e fugge sì, ma con Flaminia. Finale e scioglimento della matassa resta una sorpresa per il pubblico che verrà.
Prenotazioni: 081 595 5531
Sogno di una notte incantata
Quando: fino al 22 febbraio
Luogo: Teatro Delle Palme
Orario: 21; tranne domenica ore 18
Liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
Adattamento: Fabrizio Bancale e Peppe Barra
Regia: Fabrizio Bancale
Interpreti: Peppe Barra e Teresa Del Vecchio
Trama: Peppe Barra affronta un classico della letteratura barocca, “Lo cunto de li cunti”, forse più conosciuto come “Pentamerone”, la raccolta seicentesca di fiabe di Giambattasta Basile, considerata il monumento della cultura e della fantasia di un intero popolo: quello napoletano, naturalmente. Un’opera che ebbe larga diffusione nella civiltà europea dell’epoca tanto da costituire, nelle varie elaborazioni successive, un patrimonio comune a tutte le culture mondiali (da Charles Perrault, ai fratelli Grimm, fino ad arrivare a Walt Disney, giusto per citarne alcuni). Così, Peppe Barra ci accompagna per mano in un mondo fiabesco e fantastico, tra luci accecanti e ombre nere, tra fate, streghe crudeli e animali parlanti. Un mondo dove i bei Principi azzurri… soffrono di violenti attacchi intestinali; e gli inquietanti Orchi che di solito terrorizzano i sonni dei bambini… qui si invaghiscono dei riccioli biondi di sette giovincelli, provocanti e dispettosi. Un mondo, insomma, in cui il fascino della letteratura barocca si fonde con la dirompente ironia e l’irriverente arte affabulatoria dell’artista napoletano. Tra illustrazioni, animazioni, canzoni, musica dal vivo e giochi di ombre, alla ricerca dello stupore e della poesia. “Era na vota, a lo paese di Arzano, na bona femmena, la quale ogne anno scarrecava no figlio mascolo; tanto che erano arrivati a sette, che vedive na scerenga de lo dio Pan a sette canne, una chiù granne grande dell’autra…” Questo è l’incipit della fiaba de “I sette palombelli” che noi abbiamo deciso di utilizzare come fil rouge dell’intera narrazione. Quando Iannetella, così si chiamava la madre, esce incinta un’altra volta, i sette fratelli decidono di abbandonare il nido domestico per andare a cercar fortuna in giro per il mondo. Ma dopo tanti maschietti, finalmente Iannetella dà alla luce una bella bambina, Gianna. Trascorrono gli anni e, diventata ormai una fanciulla, Gianna decide di incamminarsi alla ricerca dei suoi sette fratelli. Comincia, così, un viaggio avventuroso e magico, tra boschi fatati, castelli incantati e alberi che si muovono. Nel suo lungo cammino la bambina si imbatte in principi azzurri, streghe e regine, incontra orchi e animali parlanti… Come sfogliando le gigantesche pagine di un libro, conosciamo l’ingenuo Vardiello, la papera d’oro, l’orco disperatamente innamorato del giovane Carcaverchia…e tanti altri personaggi che appartengono all’universo ironico e visionario del Basile. All’insegna della fantasia, dell’incanto… e della follia.
Info e prenotazioni: 081 410 4486
Scannasurice
Quando: fino al 22 febbraio
Luogo: Elicantropo Teatro
Orario: 21, tranne domenica alle ore 18
Autore: Enzo Moscato
Regia: Carlo Cerciello
Trama: Uhè, frust’allà! Frust’allà! Nun aggio chiamato a te! Via nel tuo lercio buco metropolitano! Non è ancora di cena. Aspiette che te chiamm’io! Ma quanto se so’ fatte sprucede, ‘sti sùrice, uhè! È incredibile la superbia, l’albagia, i1 “tutto-mi-è dovuto” che stanno caccianne fora! E pecché, poi? Perché loro sono una razza. Sissignore, una razza sporca, fetente, abbietta, ma una razza! Una razza unica e compatta, solidale nella sua fede! Mo’ dicono ca se so’ spustate… che da quando è successo il “bum-bum-bum”, il “tremola-tutto”, sono partiti a rrocchia, a milionesimi di milioni; che hanno emigrato dal Sud al Nord. Si capisce dal Sud al Nord rispettando il circondario, restando nei confini. Nooo; e quelli non cambiano città! E pecché po’ l’essen’a fa’? Qua si possono divertire. Da nessuna parte, come qua, trovano tanti gradini, tante scese e scesulelle, tanti “palazzi a spuntatore” che gli facilitano i1 trasloco, o аddò fui si vene ‘n’ata vota il “bum-bum-bum”, il “tremola-tutto”. Sì… si, mo’ si sono trasferiti al Nord! Al Vomero, dicono, a Pusilleco, ai Camaldoli: zone nobbili; аddò ce sta chiù aria fresca. Però io vulesse sape’, come mai che in casa mia ci stanno sempre? Eh? Come mai ‘cсà dinto fanno ancora da padroni?
Info e prenotazioni: 349 192 5942 – 081 296 640 – promozionelicantropo@libero.it
Furie de sanghe – Emorragia cerebrale
Quando: 21 e 22 febbraio
Luogo: Nest
Orario: sabato ore 21, domenica ore 18
Autore: Riccardo Spagnulo
Regia e spazio: Licia Lanera
Interpreti: Sara Bevilacqua, Corrado la Grasta, Licia Lanera, Riccardo Spagnulo; Voce del Capitone Demetrio Stratos
Trama: Un microcosmo familiare dove troppe violenze sono taciute, quelle sulle donne in particolare, dove l’unica colonna sonora la compone il telecomando. E’ l’aspra denuncia fatta da una giovane compagnia scritta in dialetto, nello slang dei quartieri poveri di Bari vecchia.
Info e prenotazioni: 349 781 8580 – 338 2376 132 – info.teatronest@gmail.com
Son tutte belle le mamme del mondo?
Quando: 21 febbraio
Luogo: Napoli – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Autore: Manlio Santanelli
Interprete: Gea Martire
Trama: Testo dalla struttura poco ortodossa ‒ si tratta infatti dell’alternarsi di due monologhi che, come due rette parallele, non si incontrano se non all’infinito ‒ Son tutte belle le mamme del mondo? mette in scena lo sfogo sincero di due madri devote del patrono di Napoli, di due oranti che, ciascuna dal suo punto di vista, non hanno alcun dubbio di essere nel giusto. Ma, essendo la giustizia unica per definizione, è giocoforza che una delle due donne sia nel torto. E, tuttavia, si tratta pur sempre di una madre che esprime una pena sincera e che, anche se non può aspirare minimamente alla nostra giustificazione, merita comunque una certa dose di comprensione. Questi, in due parole, gli intenti dell’autore. Se poi, dietro le argomentazioni delle due madri qualcuno vorrà intravedere le contraddizioni di una città come Napoli, che al pari delle devote, non conosce mezze misure, chi scrive non può che uscirne ulteriormente gratificato. (Manlio Santanelli)
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
Il testamento di pietra
Quando: 21 febbraio, 21 marzo, 18 aprile e 20 giugno
Luogo: Museo Cappella Sansevero
Orario: ore 19 e ore 20
Produzione: Associazione Culturale Nartea
Autore: Febo Quercia
Interprete: Antimo Casertano,Raffaele Ausiello e Antonio Perna
Trama: Il percorso teatralizzato, attraverso monologhi e dialoghi, farà rivivere la figura del principe Raimondo Di Sangro, insieme ad altre importanti personalità legate alla storia del Museo, esaltandone la genialità e il modo di schernire l’ignoranza, senza tralasciare le leggende che da sempre lo riguardano. Un vero e proprio viaggio nel passato, tra mistero e alchimia, racconti e studi scientifici, attraverso quella ragione che permette all’uomo di raggiungere il disinganno e liberarsi dalle false verità. Gli ospiti parteciperanno alla “lotta” fra il genio di un uomo e l’ignoranza dei più, nel coinvolgente format teatralizzato di NarteA.
Prenotazione obbligatoria: 339 702 0849 – 334 622 7785
Fabula nera
Quando: 22 febbraio
Luogo: PompeiLab
Orario: 19
Produzione: Te.Co. Teatro di Contrabbando
Regia: Luca Sangiovanni
Interpreti: Chiara Vitiello e Luigi Credendino
Musiche dal vivo: Valerio Bruner
Trama: Uno spettacolo che si impernia sullo scenario della rivoluzione napoletana del 1799 che diventa sfondo per una storia di conflitti e incomunicabilità che dominano Napoli ieri come oggi. Una lazzara e un giacobino. Due facce della stessa medaglia che sembrano destinate a non incontrarsi mai. O forse chissà… spetterà al pubblico scoprire gli intrecci di questa affascinante storia.
Info e prenotazioni: 339 258 80 60- info@pompeilab.com
Gabriella Galbiati