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Una settimana ricca di nuove produzioni e di graditi ritorni sta per cominciare. Da non perdere la rubrica di QuartaParete per scegliere cosa vedere questa settimana a teatro! 

unnamed (9)Circo Equestre Squeglia
Quando: dal 24 al 28 febbraio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 24 e 27 febbraio alle ore 21; 25 e 26 febbraio ore 17; 28 febbraio ore 19
Autore: Raffaele Viviani
Produzione:Teatro Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Teatro di Roma
Regia: Alfredo Arias
Interpreti: Massimiliano Gallo, Monica Nappo, Tonino Taiuti, Carmine Borrino, Lorena Cacciatore, Gennaro Di Biase, Giovanna Giuliani, Lino Musella, Marco Palumbo, Autilia Ranieri e con la partecipazione di Mauro Gioia
Trama: A grande richiesta torna al Teatro San Ferdinando il vivianeo Circo equestre Sgueglia nella particolarissima lettura del regista franco-argentino Alfredo Arias. Ambientato tra baracconi, giostre e trapezi, il dramma si snoda attraverso le alterne vicende della famiglia proprietaria dell’omonimo circo, metafora universale di un mondo povero e precario. “Viviani – afferma Arias – ci trascina in un doppio gioco. Un gioco che noi dobbiamo immaginare – quello della rappresentazione circense – e uno al quale assistiamo – quello della vita. Sceglie di mettere in evidenza le lacerazioni amorose. Ci dice che non esiste rifugio possibile: anche il circo, concepito come un ultimo riparo, è esposto alla vertigine della passione e i suoi abitanti possono esserne espulsi in qualsiasi momento per sprofondare nella più grande delle solitudini”.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=31&t=contatti

 

118087.jpg.origSogni e bisogni
Quando: dal 24 febbraio al 15 marzo
Luogo: Teatro Diana
Orario: 21
Autore e Regia: Vincenzo Salemme
Interpreti: Vincenzo Salemmme, Nicola Acunzo, Domenico Aria, Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Susy Del Giudice, Andrea Di Maria, Antonio Guerriero, Raffaella Nocerino
Trama: Rocco Pellecchia il protagonista della commedia è alle prese con un “ divorzio molto particolare: è un piccolo uomo, la sua piccola vita gli sembra una enorme salita, le sue piccole paure incubi ossessivi, ha una moglie che non lo ama più, ha due figli che non lo amano più,ha mille dubbi, mille sogni, mille piccoli bisogni, ma è in arrivo un grosso problema che lo costringerà a rivedere tutte le regole che hanno finora guidato la sua vita grigia e senza acuti; in un giorno di Agosto, mentre tutti sono in vacanza e lui è solo in casa  gli appare un signore ,che gli comunica di essere il padre dei suoi figli, il suo… che ha deciso di staccarsi dal corpo di Rocco perché è stanco della sua vita squallida, di quei giorni perduti a rincorrere il nulla, di quella assenza di piacere, di godimento, di eleganza, di coraggio.
Info e Prenotazioni: 081 556 7527 – www.teatrodiana.it

 

unnamed (23)Dignità autonome di prostituzione
Quando: dal 24 febbraio al 15 marzo
Luogo: Teatro Bellini di Napoli
Orario  martedì, giovedì, venerdì e sabato alle ore 21; mercoledì, sabato e domenica alle ore 17
Ideazione: Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna
Interpreti: Raffaele Ausiello, Chiara Baffi, Lorenzo Balducci, Patrizia Bollini, Giuseppe Brancaccio, Andrea Caiazzo, Betta Cianchini, Camillo Marcello Ciorciaro, Cinzia Cordella, Gianluca D’Agostino, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Sylvia De Fanti, Valentina De Giovanni, Carmine De Martino, Adelaide Di Bitonto, Antonella Elia, Sara Esposito, Clio Evans, Adriano Falivene, Annarita Ferraro, Emanuela Gabrieli, Giulia Galiani, Martina Galletta, Giuseppe Gaudino, Sebastiano Gavasso, Luciano Giugliano, Irene Grasso, Alessandro Lui, Gennaro Maione, Veronica Mazza, Marianna Mercurio, Momo, Joan Negrié, Lavinia Origoni, Carla Petrachi, Carmen Pommella, Caterina Pontrandolfo, Daniele Russo, Paola Sambo, Simona Seraponte, Chiara Spoletini, Sandro Stefanini, Serenella Tarsitano, Adele Tirante, Giorgia Trasselli e Luigi Vuolo
Trama:  Torna a grande richiesta Dignità Autonome di Prostituzione, la “Casa chiusa” dell’Arte, dove gli attori – come prostitute – sono alla mercé dello spettatore.  Rigorosamente in vestaglia o giacca da camera, adescano e si lasciano abbordare dai clienti/spettatori che – muniti di ‘dollarini’, il denaro locale acquisito con il biglietto d’ingresso, – contrattano il prezzo delle singole prestazioni con una “Strana Famiglia” tenutaria della Casa. Conclusa la trattativa, il ‘cliente’ – uno, due o piccoli e grandi gruppi a seconda delle ‘perversioni’ – si apparta, con l’attore scelto, in un luogo deputato dove fruirà di una o più ‘pillole del Piacere': monologhi o performances del teatro classico e contemporaneo, per emozionare, far riflettere e divertire lo spettatore, in una formula che supera gli usuali confini degli spazi teatrali, invadendo camerini, uffici, bagni e ripostigli per regalare “uno stupore nuovamente sollecitato…”
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it

 

unnamedTre sorelle
Quando: dal 25 febbraio al 15 marzo
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 25, 27 febbraio e il 3, 6, 10 e 13 marzo alle ore 21; 26 febbraio, il 4, 5, 11 e 12 marzo alle ore 17; 28 febbraio, 7 e 14 marzo alle ore 19; 19 e 1, 8, 15 marzo alle ore 18
Produzione: Teatro Stabile di Napoli
Autore: Anton Cechov
Regia: Claudio Di Palma
Interpreti: Paolo Serra, Sara Missaglia, Sabrina Scuccimarra, Gaia Aprea, Federica Sandrini, Gabriele Saurio, Andrea Renzi, Giacinto Palmarini, Paolo Cresta, Alfonso Postiglione, Massimiliano Sacchi, Enzo Mirone, Enzo Turin
Trama: In questo Tre sorelle i corpi cercano concretezza e vicinanza visiva nello sforzo ginnico che garantisca loro vitalismo reale, nel volo breve di una zanzara che contraddica le parole sulla morte, nella consapevolezza testarda di un corteggiamento amoroso. Si diradano e allontanano invece, in brindisi irreali, nell’inquietudine di maschere da carnevale, nell’azionare un corteggiamento inconsapevole e implicito alla morte. Fra loro passa silente, ma neanche troppo, la Storia. La Storia che in Tre sorelle sembra sventolare il vessillo verde opaco e volgare di Natasˇa, si avvolge intorno ai loro “costumi”, irrompe con naturalezza nel presente; sembra con la piccola fiamma di una candela poter bruciare il passato in un fuoco simile a quello di Mosca del ‘12 come dice Ferapont. Brucia Mosca nel ‘12, brucia il capoluogo di governatorato cechoviano e sempre “gente estranea” entra in città, nelle case e cucina i pasti citando Tolstoj, siano i francesi o sia Natasˇa. La storia (o la vita) passa fra corpi sospesi, inadeguati, comici, tragici, intenti ad occuparsi d’altro, fermi ad interrogarsi sul senso (come significato e direzione) della loro esistenza… e allora: “Il senso dove sta?”. (Claudio Di Palma)
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=31&t=contatti

 

unnamed (1)Cab Cab Cabaret
Quando: 25 febbraio
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: 21
Autore: Aldo di Mauro
Interprete: Aldo di Mauro con l’intervento del giornalista Giuseppe Giorgio alle percussioni Maurizio di Mauro con la partecipazione di Vittoria di Mauro
Trama: Bombetta, occhiali, bastone, tutto vestito di nero, così si presentava Aldo di Mauro  sulla scena  per proporre uno spettacolo certamente nuovo e particolare. Il suo “One man show” era difficile collocarlo nei comuni schemi di spettacolo in quanto era un genere fra il Cabaret ed il Musical. Era Cabaret per la immediatezza con la quale le caratterizzazioni dei vari  personaggi colpivano il pubblico, mentre era Musical per la raffinata musicalità dello spettacolo, soprattutto in alcuni quadri rievocativi di forme teatrali  di tradizione francese. Aldo di Mauro, fin dall’inizio della sua attività artistica adottò una maschera di clown, e questo, certamente seguendo un impulso interiore, non tanto per volersi differenziare da altri showmen di moda, ma soprattutto per volere sottolineare anche col trucco del viso quel dualismo che era nelle sue rappresentazioni. Una dicotomia, quella dell’artista di Mauro, data da un’apparente e solo superficiale comicità che faceva da contrasto a quella sostanziale malinconia della vera entità umana dei personaggi, nei quali entrava senza facili mezzi istrionici con una immedesimazione veramente eccezionale, osservandoli ed imitandoli con indulgenza e tenerezza. E questo effetto che costituisce il miglior successo di uno spettacolo, può conseguirsi solo quando si “scava” nel personaggio rappresentato, per coglierne o la drammaticità di angosce esistenziali derivanti da modi di essere che non si vorrebbero accettare o la immensa stupidità di un conformismo borghese di idee e di costume accettato come necessità di vita nel contesto sociale. E così molti personaggi rappresentati finivano per essere una provocazione per il pubblico, perché con effetti teatrali volutamente caricaturali suscitavano risate e sorrisi nello spettatore; lo stesso che trovandosi di fronte a figure vive e note venendo inevitabilmente coinvolto nell’acuto esame fatto dall’artista, perveniva a riflessioni amare e critiche. In questo suo straordinario ritorno sulle scene ed in questo nuovo incontro-evento, Aldo di Mauro sarà solo con una chitarra e con l’immancabile fratello Maurizio alle percussioni, da sempre al suo fianco, per dare al tutto un tocco confidenziale ma pur sempre in compagnia dei suoi esilaranti personaggi reali e talvolta surreali.
Info e prenotazioni: 081 410 4467

 

unnamed (2)La Parure
Composizione scenica secondo una novella di Guy de Maupassant
Quando: dal 25 al 28 febbraio
Luogo: Galleria Toledo
Orario: 20:30
Produzione: Compagnie Ghislain Roussel/Théâtre du Centaure, Lussemburgo in collaborazione con Institut Français di Napoli nell’ambito del Festival Francofil 2015
Interprete: Ludmilla Klejniak
Drammaturgia e Regia: Stéphane Ghislain Roussel
Trama: Ben si adatta a questo proposito l’immagine retorica del vestire un abito, visto il contesto del breve racconto di Maupassant, in cui il personaggio principale, unica protagonista in questa messa in scena, è la giovane moglie di un modesto impiegato, donna di aspetto splendido e di ridottissime risorse finanziarie, costretta d’improvviso a procurarsi un abito da sera e a prendere in prestito una splendida collana per partecipare, evento unico da lei lungamente fantasticato, ad un fastoso ballo ministeriale che invece le cambierà, in peggio, il corso della vita. Una novella sulla verità intrinseca dell’identità, con un finale beffardo, in cui il destino costruisce il paradosso che segna Mathilde, e dove l‘opportunità unica di apparire diviene, in progressione, la negazione stessa dell’apparire. Fin qui le assonanze con il testo originale, che Stephane Ghislain Roussel trasferisce allo spirito contemporaneo in un adattamento che non stiamo a svelare, che rispecchia il sentimento del tempo presente della società occidentale e dove il tema del desiderio e del narcisismo – del feticismo insito nell‘oggetto di lusso e del corpo sessuato -corrisponde all’inconsistenza dell‘effimero sentire. La Mathilde di Klejnjak attua un rovesciamento delle parti, trasformando questa breve storia dal concept universale in una sorta di specchio della vita, riflesso e contenitore della vanitas, secondo i dettami moderni della società dei consumi, del materialismo, dell‘immagine. L’ansia dell’evidenziarsi, emergendo con la sola fugace qualità qual è la bellezza – che va a contrapporsi alla pura sostanza dell’essere – è la morale che ci offre il racconto; l’affannosa ricerca dello status del benessere materiale costituisce solo apparentemente un rassicurante guscio grazie al quale ottenere – anche senza possedere alcun merito – riconoscimento e gratificazione sociale, un assioma che si rivela un falso, soprattutto quando l‘intervento del destino va a rimescolare imprevedibilmente le carte in tavola. «Oh! ma pauvre Mathilde!»
Info e prenotazioni: 081 425 037 – galleria.toledo@iol.it

 

unnamed (3)Io, Raffaele Viviani
Quando: dal 26 febbraio all’8 marzo
Luogo: Teatro Totò
Orario: 21
Autori: Antonio Ghirelli e Achille Millo
Regia: Antonio Ferrante
Interpreti: Gigi Savoia e Giuseppe Zeno, Lalla Esposito e Francesco Viglietti
Trama: Con questo spettacolo – si legge nella prefazione di Antonio Ghirelli –, composto esclusivamente di testi drammatici, poetici e musicali del grande autore-attore napoletano (gli estratti teatrali vi occupano la parte dominante), s’intende delineare un ritratto biografico di Viviani e al tempo stesso fornire un quadro completo della sua arte. Come Luigi Pirandello, Viviani lavorò sui personaggi e sulle situazioni del suo mondo poetico, prima sbozzandoli nel verso o nello “sketch” del varietà, quindi sviluppandoli più drammaticamente nella logica complessa della scena. Nella sostanziale aggressività al mondo reale, però, il suo teatro ricorda piuttosto quello di Bertolt Brecht. Identico è il suo approccio appassionato e furente alle ingiustizie sociali di una Napoli che, prima e dopo di lui, è stata descritta soltanto con i colori sfumati del patetismo mandolinistico; identica la geniale mescolanza di tragico e di comico, di recitato e di musicale, di lirico e di buffonesco. Perfino l’uso del dialetto, che nella tradizione napoletana restringe e soffoca il discorso, si dilata in Viviani alla riscoperta di una lingua genuinamente popolare, violenta, aspra, cupamente umoristica, disperatamente umana – come le vicende della gente semplice che essa aiuta a capire. Con il nostro spettacolo “Io, Raffaele Viviani” – conclude Ghirelli – abbiamo voluto disegnare il ritratto di un artista e di una città che contestano rabbiosamente la maschera convenzionale che si è voluta applicare sul loro volto. Ogni parola dello spettacolo è tolta dal teatro, dai versi, dalle pagine del grande poeta, come una ballata popolare, un’infernale tarantella di suoni e di voci che rassomigliano, insieme, ad un atto d’amore e ad una maledizione.
Info e prenotazioni:  081 564 7525  – www.teatrototo.it

 

unnamed (4)Da domani mi alzo tardi
Quando: dal 27 febbraio al 1 marzo
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: 21; domenica ore 18
Interpreti: Anna Pavignano e Alfredo Morabito alla chitarra
Trama: Troisi non è morto, si è solo alzato tardi… A Febbraio del 2015 Massimo Troisi avrebbe compiuto 62 anni. Nel 2015 saranno passati 33 anni dalla presentazione del film “Ricomincio da tre”, con il quale cominciò la splendida carriera cinematografica di Massimo Troisi e del suo gruppo di lavoro.
Da quel film scaturì un nuovo modo di fare il cinema comico grazie anche alla collaborazione preziosa di Anna Pavignano, che ha vissuto al suo fianco, inizialmente come compagna di vita e poi come sceneggiatrice, tutto il suo percorso artistico. A più di 30 anni dall’inizio della carriera Anna ha voluto ricordare i momenti vissuti insieme scrivendo un libro diventato poi spettacolo: “Da domani mi alzo tardi”. La storia d’amore e di lavoro vissuta da due artisti che hanno contribuito a scrivere pagine indimenticabili del cinema italiano.
Info e prenotazioni: 081 410 4467 – 081 544 8891

 

unnamed (10)Romanza – Trittico dell’Intimità
Quando: dal 27 febbraio al 1 marzo
Luogo: Sala Ichos
Orario: 21; tranne domenica ore 19
Coreografia e regia: Loredana Parrella
Interpreti: Elisa Melis, Yoris Petrillo
Produzione: AcT_Cie Twain 2013
Trama: Romanza – Trittico dell’intimità è un percorso che come un antidoto si scioglie nel nostro tempo miserabile per ridare vita alla pulsione sopita della passione, dove Amore e Sofferenza diventano emozioni che si esprimono attraverso le fragili leggi dei nostri corpi. Il lavoro è strutturato in tre quadri: “Angeli e Insetti”, “Riflesso” e “Féroce présence”
Primo quadro – Angeli e Insetti
Eugenia è angelo. Eugenia è insetto. Eugenia è fascino. Eugenia è passione. Eugenia è farfalla. Eugenia è parassita. Eugenia è bellezza. Eugenia è donna.
Liberamente ispirato al racconto “Morpho Eugenia”, di Antonia S. Byatt, Angeli e Insetti è uno studio sul sentimento dell’amore attraversato da passioni violente. Dalla contrastata esperienza di William e di Eugenia, giovani protagonisti del
racconto, che si trovano a passare dal sogno di un amore, all’apparenza perfetto, al dramma della scoperta di un terribile segreto che grava sul cuore di lei come un peso da cui non può liberarsi. Lui riuscirà, grazie ai suoi studi di entomologia, a comprendere quell’essere, cosi perfetto solo in apparenza, comparando i suoi comportamenti a quelli di alcuni insetti. “Noi siamo le api dell’Invisibile. Noi raccogliamo perdutamente il miele del visibile per accumularlo nella grande arnia d’oro dell’Invisibile”. da una lettera di Rilke
Secondo quadro – Riflesso
“Riflesso” un abito da sposa per riportare in vita una donna attraverso il desiderio di un uomo. La scelta dello Stabat Mater di Pergolesi per sottolineare il destino ineluttabile dell’unione che non potrà mai essere eterna. Quando ci
amiamo pensiamo che sarà per sempre ma la realtà ci contraddice. L’unica salvezza è liberarsi dalle illusioni e ritrovare quella forza che stana i nostri fantasmi costretti nel passato dentro vestiti vuoti.
Terzo quadro – Féroce présence
L’esigenza di non ridurre il dolore ad un puro e semplice sintomo ma piuttosto di riuscire a dar voce a ciò che in esso è muto, è l’ anima di Féroce présence.
Un percorso “drammatico” che necessita solo di azione e di un linguaggio immediato per esprimere la perdita irrevocabile di quei corpi che restano vivi dentro noi stessi. Un ritratto strutturale che tenta di parlare da dentro, dal punto di massima profondità, dall’abisso delle carni e nient’altro. (Loredana Parrella)
Info: 081 275945 – 3357652524 – 3357675152

 

unnamed (6)Versi Proibiti, una lotta. tra ipocrisia e autentico naturalismo
Quando: dal 27 al 1 marzo
Luogo: ZTN
Orario: 21; tranne domenica alle ore 19
Autore: Maurizio Capuano
Regia: Giovanni Merano
Interpreti: Fabio Balsamo, Carlo Liccardo, Francesco Esposito, Serena Pisa, Gianpaolo Ferrigno, Luigi Castiello
Trama: “Non vediamo perché non avremmo dovuto…Sporco? Pulito? Aggettivi! Quando mai gli aggettivi hanno fatto la storia!” Così Angelo Manna introduce la prima edizione de “L’Inferno della poesia napoletana”, un’ antologia che nasce per scherzo, che si ritrova collezione di capolavori nascosti, che si ritrova a debestializzare Napoli ormai puttana che non ama più rigettando il suo spirito. Chi ha scritto, dal ‘600 ad oggi, quei,questi versi, ha scritto per necessità. Contro i bivalenti, lindi fuori e sozzi dentro, contro i falso moralisti, gli alto borghesi nobili decaduti, contro i satiri in cotta nera. Contro l’ipocrisia. Lo fa esaltando l’eros che sfocia nella rattimma, gli eccessi della gola con le relative conseguenze di corpo, con tante risate, e poiché l’uomo non ride mai di se stesso,risate anche amare, con quella che è forse la condizione primordiale dell’uomo. Ed ecco cos’è “Versi proibiti” , una lotta. Tra ipocrisia e autentico naturalismo. Una piece volgare e oscena che nasce per scherzo ma che diviene una scelta, necessità. Perché? Cito Lenny Bruce : È la repressione di una parola quella che le dà la violenza, forza, malvagità. Di conseguenza tutto potrebbe essere osceno nella misura in cui lo reprimiamo, ossia più reprimiamo e più è osceno.  Dal dizionario, osceno: Che secondo il comune sentimento offende il pudore con parole, azioni o immagini riferiti principalmente alla sfera sessuale. Ripugnante per la sua bruttezza. Ed è quello che vogliamo, ma scandalizzarsi di questo non è perbenismo, è ottusità morale, necessaria a realizzare programmi di sviluppo meramente economici che ignorano la cultura e le culture diverse, quando diverso invece è ciò che ci arricchisce. Le cose che servono sono solo quelle spendibili. Una vita fatta di rispetto e ricca di contenuti, una cittadinanza attenta e scrupolosa non sono mai citate come finalità per cui valga la pena impegnarsi. Questo per noi è osceno. Se non insistiamo sul valore fondamentale della cultura, questa sarà accantonata perché non produce, soltanto in Italia, denaro. Ma essa serve a qualcosa di molto più prezioso: serve a costruire un mondo degno di essere vissuto. Inseguire un sogno presuppone dei sognatori, intelligenze educate a pensare criticamente alle alternative e a immaginare obbiettivi ambiziosi non soltanto in termini economici. L’innovazione richiede intelligenze flessibili, aperte e creative. Il teatro, la letteratura, le arti, stimolano e rafforzano queste conoscenze . “Versi proibiti” è portavoce di questo pensiero, ribellione contro ogni tentativo di repressione culturale. (Giovanni Merano)
Prenotazioni: 339 429 0222

 

10958627_10206141809488031_1936938215_oLa Geometria dei Sottratti
Quando: 27 febbraio
Luogo: Auditorium Occupato Carla e Valerio Varbano
Orario: 21:30
Autori e Interpreti: Massimiliano Mazzei e Francesco Bove
Trama: Cercasi 50 spettatori ambosessi da intrattenere con un repertorio di poesie comiche, traduzioni shakespeariane nei vari dialetti campani, consigli cinematografici, performance artistiche ai limiti del buon gusto. Le risorse da noi assunte saranno adagiate su sedute di materiale polimerico nella fascia oraria 21.30 − 23.30; è richiesta cortesia, propensione al sorriso e capacità di instaurare un rapporto non conflittuale col vicino di sedia. Ai candidati non è richiesto alcun titolo di studio, ma è necessaria una predisposizione alla mobilità. Attraverso laboratori di apprendimento teorico-pratici, la risorsa acquisirà familiarità con gli strumenti e i metodi per svolgere al meglio la propria mansione. Le condizioni contrattuali offerte saranno di sicuro interesse.
Info e prenotazioni: lageometriadeisottratti@gmail.com

 

unnamed (7)Captivi
Quando: 28 febbraio
Luogo: Pio Monte della Misericordia
Orario: ore 18:30 e ore 20
Produzione: Associazione Culturale NarteA con il patrocinio morale dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli 
Autore: Febo Quercia
Interpreti: Antimo Casertano, Marianita Carfora e Roberto Albin
Trama: Siamo nel 1600 circa, i mari del Mediterraneo divennero lo sfondo principale di tante barbarie e nefandezze: la città di Napoli non fu risparmiata, anzi le sue coste furono alquanto ambite sia per le ricchezze, sia per sottomettere anime. Una storia di lotta, di sacrifici, di diritti, di libertà da conquistare ed anche di opere caritatevoli. Durante le incursioni in Italia meridionale da parte dei Turchi e dei berberi, i napoletani furono uno dei popoli maggiormente esposti all’emergente minaccia di essere predati e catturati per finire come schiavi. Ancora peggio era il destino per le donne, considerate puramente come “oggetti”, preziosa “merce di scambio”. All’epoca, questi corsari-predoni fondavano la loro attività economica sul commercio e sul riscatto dei catturati: questi erano destinati alle piazze marittime del Nord Africa e, in attesa di un eventuale pagamento di riscatto, erano costretti a vivere lunghi periodi di prigionia in condizioni disumane. La pièce teatrale inedita ideata da NarteA, attraverso una trama architettata sulle passate vicende storiche napoletane e fortemente intessuta sulla profondità dei sentimenti umani, si coniuga perfettamente sulla scena del Pio Monte della Misericordia: antica istituzione benefica napoletana attivamente impegnata sin dal 1602 con l’esercizio dell’ Opera della Redentione dei Captivi, ossia la liberazione dei catturati cristiani dalle mani degli infedeli e dei barbari. Misericordia e crudeltà, generosità ed egoismo, presa di coscienza e  depravazione sono volti della stessa “moneta” che esorta a liberarsi dalla schiavitù, intesa come condizione psicologica oltre che prigionia fisica. Un lavoro che parte dal passato, toccando argomenti sempre attuali, anzitutto per quanto riguarda la condizione della donna. L’istituzione del Pio Monte della Misericordia è importante anche in ambito artistico: il sito contiene un cospicuo numero di capolavori, partendo dall’elegante chiesa barocca progettata dal regio architetto Francesco Antonio Picchiatti, dove si possono ammirare la grande tela del Caravaggio e altri capolavori di pittura e scultura tra le più alte testimonianze del naturalismo napoletano. L’opera realizzata da NarteA, con il format esclusivo della “visita guidata teatralizzata”, unisce un’attenta indagine storica – partendo dai beneplaciti e dagli albarani, o meglio i documenti sui quali erano registrati i dati dei prigionieri riscattati –, arricchita dall’esperta conduzione della guida Alessia Zorzenon, al talento degli attori professionisti quali Raffaele Ausiello, Serena Pisa e Antonio Perna, che indosseranno abiti d’epoca realizzati appositamente dalla sarta Antonietta Rendina. Captivi non è un semplice viaggio temporale alla scoperta dell’arte e del passato, ma vuole trasmettere al pubblico una presa di coscienza quasi “shakespeariana” dell’animo umano.
Info e prenotazioni: www.nartea.com – info@nartea.com – 339 702 08 49

20120621111829-bindiGli amici se ne vanno –  Le note ineguali di Umberto Bindi
Quando:  28 febbraio e 1 marzo
Luogo: TAN
Orario: sabato ore 20:30  e domenica ore 18
Autori: Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola
Interprete: Massimo Masiello
Trama: Capostipite della canzone d’autore, appartenente alla cosiddetta “scuola genovese”, Umberto Bindi all’alba dei “favolosi” anni ’60 aveva già firmato numerosi successi (“Il nostro concerto”, “Arrivederci”), ma, pur essendo solo all’inizio di una sfolgorante e promettente carriera, ecco che improvvisamente qualcosa si inceppa nei meccanismi dello Star-System nostrano; la televisione gli sbarra le porte, la sua persona non è più gradita, colpevole la sua omosessualità mai rinnegata, la sua vita privata troppo fuori dagli schemi per un’Italia governata dalla chiesa, in cui il delitto d’onore era ancora quello che Germi definì “Divorzio all’italiana”. Purtroppo l’ostracismo durò fino alla sua morte, nei primi anni del XXI secolo, e la sua carriera non si riprese più. Attraverso le sue canzoni e la sua storia, vogliamo raccontare quest’episodio vergognoso di omofobia e razzismo, sperando che la vicenda umana ed artistica di Umberto resti solo un tragico esempio di un’Italia che non c’è più.
Info e prenotazioni: 0815851096 – 3355282808

downloadI Corteggiatori – amore a colpi di poesia
Quando: 28 febbraio e 1 marzo
Luogo: Teatro Civico 14
Orario: sabato ore 21 e domenica ore 19
Autori e Interpreti: Carlo Loiudice e Vito De Girolamo
Trama: Uno spettacolo di poesia tutto dedicato all’amore, nato con il desiderio di affrontare la comicità con eleganza e puro divertimento, dove poesia e umorismo si legano perfettamente in un gioco attorale continuo e ricco di colpi di scena.
Info e prenotazioni: 0823.441399 – 3391873346 – info@teatrocivico14.it

unnamed (8)Nel campo delle viole
Quando: 28 febbraio e 1, 6, 7 e 8 marzo
Luogo: Teatro Di Sotto
Orario: 21, domenica ore 19
Produzione: Resistenza Teatro
Autori: Ivan Scherillo, Diego Sommaripa, Marianna Grillo
Regia: Diego Sommaripa
Interpreti: Ivan Boragine, Sara Saccone, Salvatore Presutto, Claudia Gentile, Paolo Gentile, Alessandro Palladino e Fabio Brescia
Trama: Per il mio Nel campo Delle Viole ho optato per una scena essenziale con pochi oggetti ma tutti con un preciso significato, prediligendo molto l’uso della parola (frutto anche del intenso lavoro di tavolino) e del corpo, sfruttando a pieno tutto lo spazio scenico del meraviglioso Teatro Di Sotto. Così lo spettatore avrà un visione dello spettacolo su più punti fino a percepire un senso quasi voyeuristico. Nello Spettacolo avremo Simonetta Lamberti, Antonio Landieri e Salvatore Nuvoletta 3 Vittime innocenti della Camorra con la loro presenza il plot dello spettacolo sarà incentrato sul punto di vista delle vittime della malavita organizzata, che osserveranno- da un loro “aldilà” – le vicende terrene avvelenate dal crimine, dall’omertà e dall’inerzia morale. Consapevoli vittime di un sistema che scardina la base del vivere comune in modo pacifico, disseminandolo invece con sangue innocente e paura. Così I Nostri protagonisti daranno vita ad una ricostruzione fatta di unione e di speranza. All’interno di Nel campo Delle Viole, l’aspetto politico e l’indignazione civile ritrovano le loro radici profonde nei sentimenti più elementari: l’amore e la sofferenza, la rabbia, la solidarietà e il bisogno di giustizia. La messa in scena tocca più piani narrativi: parola, musica e immagini, si fondono e si contrappongono. Passando dai monologhi alle canzoni fino ad arrivare alle scene corali. Spostandosi dal reale al surreale, dalla morte alla vita. Ed è proprio la vita, nel più ampio significato, protagonista di questo spettacolo; la vita, con il gioco, la costruzione, simboli di una esistenza distrutta, non vissuta, ma negata. Non è la morte che si racconta ma la vita e il desiderio di viverla intensamente. La linea dello spettacolo è di coscienza e non di denuncia , da qui la scelta di far recitare gli attori a pochissima distanza dal pubblico tentando di far arrivare più forte il messaggio di riflessione. ()Diego Sommaripa)
Info e prenotazioni: 366 97 99 364 – teatrodisotto@libero.it

 

10991614_1700450220181712_3719844966577565580_oIn viaggio con Papele (I primi 40 anni)
Quando: 28 febbraio
Luogo: Caserta – Rassegna Il Teatro cerca casa
Orario: 20
Adattamento e regia: Roberto Giordano
Interpreti: Roberto Giordano e Monica Assante Di Tatisso
Trama: “Pensate all’intelligenza condensata di un artista di varietà che ha pochi minuti per poter svolgere il suo “numero” e in quei pochi minuti deve convincere… L’arte del varieté è immediatezza e sintetismo; è il pugno nell’occhio bene assestato prima di dare al pubblico tempo di riflettere. Quando io facevo il varieté, mi definirono soprattutto un futurista, perché facevo una commedia da solo; da solo rappresentavo una folla senza truccarmi, con i soli atteggiamenti e le diverse inflessioni di voce; è vero che io fui un artista singolare, ma pur vero che io ero un artista del varieté.” (Raffaele Viviani) Un viaggio nel mondo vivianeo. Il primo Viviani. I suoi primi esordi, le sue prime macchiette, i suoi primi dolori, le sue prime gioie, la sua voce, la sua vita.
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

unnamed (31)Taxi a due piazze
Quando: fino al 1 marzo
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: 21, tranne mercoledì e domenica alle ore 18
Interpreti: Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia e Renato Cortesi, Silvia Delfino, Biancamaria Lelli, Antonio Pisu, Piero Di Blasio
Produzione: Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
Autore: Ray Cooney
Trama: Il protagonista di Taxi a due piazze è il tassista Mario Rossi, uomo dall’aspetto ordinario, vita semplice, bella casa, moglie innamorata, abitudini consolidate. Una vita talmente serena che Mario l’ha moltiplicata per due! Bigamo soddisfatto, infatti, vive con la moglie Carla a piazza Risorgimento e con la moglie Barbara a piazza Irnerio. Grazie ai turni del suo lavoro e ad una pianificazione perfetta di orari e spostamenti, tutto scorre felicemente, con le due donne totalmente inconsapevoli l’una dell’altra. Quando però, a causa di un banale colpo alla testa, il tassista viene ricoverato in ospedale e fornisce due indirizzi di residenza diversi, iniziano i guai. Tra giornalisti curiosi, vicini di casa invadenti e ispettori di polizia chiamati ad indagare, la situazione si complica e da qui in poi sarà tutto un susseguirsi di equivoci, coincidenze, bugie a catena, scambi di identità, brillanti trovate e scombinati errori nel tentativo forsennato e sempre più difficile di nascondere la verità. Un crescendo inarrestabile di situazioni assurde e di ritmo incalzante che porteranno a un finale brillantemente spiazzante. Al fianco di Mario Rossi, Walter Fattore, sfaccendato vicino di casa che, saputa la verità sulla bigamia dell’amico, si ritroverà suo malgrado complice e protagonista delle situazioni più comiche e imbarazzanti.
Prenotazioni: http://bit.ly/TAXIbiglietti

 

unnamed (11)Il testamento di pietra
Quando: 21 marzo, 18 aprile e 20 giugno
Luogo: Museo Cappella Sansevero
Orario: ore 19 e ore 20
Produzione: Associazione Culturale Nartea
Autore: Febo Quercia
Interprete: Antimo Casertano,Raffaele Ausiello e Antonio Perna
Trama: Il percorso teatralizzato, attraverso monologhi e dialoghi, farà rivivere la figura del principe Raimondo Di Sangro, insieme ad altre importanti personalità legate alla storia del Museo, esaltandone la genialità e il modo di schernire l’ignoranza, senza tralasciare le leggende che da sempre lo riguardano. Un vero e proprio viaggio nel passato, tra mistero e alchimia, racconti e studi scientifici, attraverso quella ragione che permette all’uomo di raggiungere il disinganno e liberarsi dalle false verità. Gli ospiti parteciperanno alla “lotta” fra il genio di un uomo e l’ignoranza dei più, nel coinvolgente format teatralizzato di NarteA. 
Prenotazione obbligatoria: 339 702 0849 – 334 622 7785

Gabriella Galbiati

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