Nei prossimi giorni a teatro…
Nelle anteprime di QuartaParete tutti gli spettacoli in scena questa settimana per scegliere al meglio cosa non perdersi.
Hamlet travestie
Da: John Poole e Antonio Petito a William Shakespeare
Quando: 28 – 29 aprile
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: 21:00
Spettacolo di: Emanuele Valenti e Gianni Vastarella
Regia: Emanuele Valenti
Drammaturgia: Marina Dammacco
Interpreti: Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Carmine Paternoster, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella
Trama: A partire dalla suggestione di Hamlet Travestie, riscrittura burlesque settecentesca di John Poole in cui la parodia ribadisce l’autorità dell’Originale, passando per Don Fausto di Antonio Petito, lì dove invece l’Opera diventa vicenda matrice di altre vicende, immaginiamo una famiglia napoletana a noi contemporanea, i Barilotto, in un quadro di sopravvivenza quotidiana: il lavoro, la casa, i debiti, i figli. Ognuno vincolato al legame con l’altro, in una stasi violenta in nome dell’unità. Dissociato, se ne sta Amleto, il figlio senza padre, ad alimentare un conflitto di dubbi e paure. Intorno a lui, la vicenda shakespeariana diventa il canovaccio di un’improbabile tragedia redentiva, una fallimentare distribuzione di ruoli e di pesi, in una famiglia fuori di sesto.
Info: 0814976267 – botteghino@teatronuovonapoli.it
Sono nata il ventitré
Quando: dal 28 al 30 aprile
Luogo: Teatro Bellini
Orario: martedì e giovedì ore 21:00, mercoledì ore 18:30
Autore: Teresa Mannino e Giovanna Donini
Regia: Teresa Mannino
Interpreti: Teresa Mannino
Trama: Pensa sempre a quello che dice e dice sempre quello che pensa. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il carattere che contraddistingue Teresa Mannino che, in questo suo nuovo lavoro teatrale, attraversa strade e temi diversi ed istintivi: l’amore, la vita, il tradimento, gli uomini e le donne, la passione per la conoscenza e per la propria terra. E con la stessa passione racconterà i tormenti di Penelope e quelli della vicina di casa. Si rifarà alle donne, eroine e non, dei classici, per dare consigli e consolare, soprattutto, le amiche con problemi di cuore.Filosofa su carta e nello spirito, non vuole smettere mai di conoscere e sapere, raccontare e raccontarsi purché i fatti siano epici oppure siano sempre (più o meno) reali o realmente accaduti e questa volta, più che mai, lo farà senza rete e senza filtri.
Padrona, con zelo costante, della scena, Teresa non mancherà di coinvolgere il pubblico a tal punto che il suo monologo diventerà, quasi, un dialogo, un incontro, uno scambio singolare ed autentico di battute e verità.
Info: 081.5499688 – botteghino@teatrobellini.it – www.teatrobellini.it
Oggi sto da Dio
Quando: 29 aprile – 10 maggio
Luogo: Teatro Diana
Orario: dal 29 al 1 maggio ore 21:00, il 2 maggio 17:30/21:00, il 3 alle 18:00, il 5 alle 21:00, il 6 alle 17:45, dal 7 al 8 alle 21, il 9 alle 17:30/21:00, il 10 alle 18:00
Di: S. Assisi, L. Gioielli, D. Prato, F. Sabatucci
Regia: Mauro Mandolini
Interpreti: Bianca Guaccero, Sergio Assisi, Fabrizio Sabatucci e Giancarlo Ratti
Trama: Oggi sto da Dio è un titolo evocativo e abbastanza ottimista da farci immaginare che si tratti di un’affermazione di grande serenità. Ma subito sorge un sospetto: non sarà invece un richiamo inquietante, una convocazione di fronte al ‘capo supremo’?
Nello spettacolo il sospetto di una chiamata eccellente viene presto confermato ma, per non farci innervosire, diciamo subito che all’appello, sono stati chiamati tre Santi rappresentanti il nostro Bel Paese: Sant’Ambrogio, San Pietro e San Gennaro.
Abbandoniamo per una volta l’immagine classica di Inferno e Paradiso. Immaginiamo che il Bene e il Male, Dio e il Diavolo, possano impersonare qualunque ruolo in questo mondo e nelle alte sfere. E proiettiamo i nostri tre Santi in questo non-luogo molto vicino al nostro, in un non-tempo molto vicino al nostro, di fronte ad una segretaria poco ospitale come spesso le nostre.
Fin da subito si respira un’aria di comica inquietudine in cui i nostri protagonisti, sottoposti ad un certo stress dovuto all’attesa, dimostrano presto i loro caratteri ed i loro difetti. Sembra che vengano messi alla prova sotto l’occhio severo di una candid camera. Ma qualcosa di più li aspetta.
La segretaria informa i tre che Dio, stanco e demoralizzato, sta cercando un sostituto per prendersi una pausa. La scelta del sostituto ricadrà su uno di loro in base all’esito delle prove a cui verranno sottoposti.Devono dimostrare che vale ancora la pena spendersi per sostenere gli altri, che si può migliorare, che si può cambiare. E soprattutto devono dimostrare di essere affiatati e di sapersi aiutare pena la cancellazione dell’Italia e dei suoi abitanti dalla faccia della terra come esempio e monito a tutte le genti.
Il secondo atto sarà l’arena delle prove a cui si sottoporranno Sant’Ambrogio, San Pietro e San Gennaro. Chissà se ce la faranno. Chissà se l’Italia verrà cancellata per sempre.
Nonostante la tematica apocalittica, la pièce è una commedia, anche perché i tre santi si faranno in quattro per dimostrare a Dio che gli italiani meritano un’altra chance. E noi sappiamo di cosa sono capaci gli Italiani per dimostrarsi migliori di quanto non siano.
In una commedia amara in cui il paradosso è solo il punto di partenza per un cammino fantasioso e riflessivo, tra comiche divagazioni e pensierosi allarmi, gli autori ci portano davanti ad un Dio stanco di assistere alle nostre scelte un po’ scontate, ai nostri limiti, alle nostre frustrazioni ma sempre pronti a ripartire e a bersi un caffè insieme.
Info: 081.578.19.05 – http://www.teatrodiana.it/
Ci vediamo poco fa
Quando: 30 aprile – 10 maggio
Luogo: Teatro Totò
Orario: giovedi, venerdi e sabato alle 21:00, sabato 17:30, domenica alle 18:00
Di e con: Peppe Barra
Trama: Un recitar cantando giocando di continuo con il pubblico: si può definire così il nuovo spettacolo che Peppe Barra porta in scena. La voce straordinaria e il talento unico di Peppe Barra attraggono lo spettatore nel suo mondo artistico fatto di follia, poesia, malinconia, ironia graffiante, estro e divertimento, per farci scoprire le canzoni degli autori che più ha amato.
Info: 081 564 75 25 – botteghino@teatrototo.it – http://www.teatrototo.it/
Andar per fantasmi
Quando: 1 maggio
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: 20:00
Interpreti: Marianita Carfora, Andrea De Rosa, Marco Palumbo, Peppe Romano.
Trama: Un apericena a caccia di spettri. Si parte dal nostro teatro, in palazzo Petrucci, uno degli edifici magici della Napoli nera, per inoltrarsi tra i vicoli dei decumani a riscoprire storie. E poi un finale,nella antica rimessa di carrozze che ospita il Pozzo e il Pendolo per l’ultima storia e per un buffet che riconcilia con il presente dopo un tuffo nel passato. E se il tempo fa i capricci, i nostri spettri e le loro storie si daranno convegno sulle assi del nostro palco, che sorge proprio sul cimitero degli indesiderati. E dove altro avrebbero potuto farlo secondo voi?
Napoli è una città magica. Ogni angolo nasconde una leggenda, ogni cortile un mistero, ogni edificio una storia nera. L’acciottolato delle sue strade riecheggia suggestioni di racconti antichi. Napoli è una città imprevedibile; dietro il suo volto solare e scanzonato si nasconde un profilo lunare e inquietante. Napoli è una città che si svela a tratti e non a tutti. Napoli è una città magica. Chi vuole conoscerla davvero deve essere disposto a seguire i sentieri non tracciati dalle mappe e dalle guide, quelli indicati dalla voce, dalle mille voci che arrivano dal passato, dai sussurri che corrono di casa in casa, di bocca in bocca.
Per conoscere davvero Napoli, bisogna seguire il filo dei suoi racconti non scritti. Sulle note di antiche canzoni accompagnati da una compagnia di guitti d’altri tempi si può davvero partire per viaggio immaginario tra ombre storie e leggende perse nella nebbia del passato. I personaggi di questo spettacolo hanno un’eternità da raccontarvi, se vorrete ascoltarla.
Info: 081 5422088 – 347 4287910 – info@ilpozzoeilpendolo.it – http://www.ilpozzoeilpendolo.it/
L’ultimo primo giorno di Re Ferdinando VIII e la fragilità della luna di cartapesta
Quando: 1 e 10 maggio
Luogo: Palazzo de’ Liguoro – rassegna teatrale Step¹ 3×3
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Autore: Cristian Izzo
Regia: Ettore Nigro
Interpreti: Cristian Izzo e Anna Bocchino
Trama: Ivan, impiegato comunale, è convinto di essere stato incoronato Re di Spagna – oggi, come ieri, come sempre – e viene chiuso in manicomio. Il disturbo d’identità ogni giorno resetta la sua mente, facendogli vivere sempre un solo unico giorno: il primo – e quindi l’ultimo – da sovrano. Perennemente innamorato della sua corona e della donna per cui è impazzito, forsennatamente impegnato nel suo progetto di salvare la luna, Ferdinando trova un amico e un validissimo alleato nel dottore che lo prenderà in cura. Il dottore (interpretato dallo stesso attore) cercherà di aiutarlo usando metodi diversi da quelli convenzionali, agendo non sul “come” ma sul “perché”, suggerendo all’infermiera di somministrare cure e non bastonate. Attraverso il paziente, che si scoprirà essere paziente e dottore allo stesso tempo, anche l’infermiera vivrà una seconda rinascita.
Prenotazioni: 333 11 98 973 – 333 31 71 111
La natura delle cose ama nascondersi
Quando: 2 maggio
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orario: 21:15
Produzione: Danza Flux
Coreografia: Fabrizio Varriale
Interpreti: Chiara Alborino, Giulia Ferrato e Lia Guseyn-Zade
Trama: “L’immagine è nell’essere il tormento che apre la falla della presenza.” Jean Luc Nancy
Come un’estensione tangibile, i corpi tra ciò che divide il dentro e il fuori, tracce dell’invisibile, di un venire alla presenza come ciò che precede la nascita. Dentro la luce e l’ombra, la forza intima dell’immagine si ritrae e si estrae ed è così che ci tocca. In sé l’intensità della concentrazione di un mondo e il raccon- tarsi di un senso che nel suo tentativo di affermarsi viene esposto.
Info: 081.5499688 – botteghino@teatrobellini.it – www.teatrobellini.it
A-MEN gli uomini, le nuove religioni e altre crisi
Quando: 2 – 3 maggio
Luogo: NEST, San Giovanni a Teduccio (Na)
Orario: sabato alle 21:00, domenica alle 18:00
Interpreti: Walter Leonardi
Spettacolo di: Walter Leonardi, Carlo Giuseppe Gabardini
Regia: Walter Leonardi
Con la collaborazione ai testi e alla regia di: Paolo Li Volsi
Trama: A-MEN è il primo lavoro della coppia Walter Leonardi e Carlo Giuseppe Gabardini. I due autori, si incontrano per la prima volta nel 1989 alla scuola di Quelli di Grock a Milano, e lì decidono di fare uno spettacolo insieme. Le vicissitudini della vita li allontanano per alcuni anni anni, nel 2013 i due si rincontrano e finalmente si siedono e cominciano a scrivere. A-MEN è il risultato di questa scrittura. Si può dire per cui, per assurdo, che A-MEN sia uno spettacolo con una gestazione di 24 anni.
A-MEN è un racconto sempre in bilico fra ironia, dramma e poesia. Una contaminazione di linguaggi in un mix perfetto fra teatro di immagine (cuscini giganti trasparenti, ruote di bicicletta danzanti e burattini che fanno innamorare) e monologhi. Un racconto tanto visionario quanto realistico e attuale.
A-MEN è uno spettacolo sulla crisi, intesa in tutte le sue sfaccettature.
A-MEN è uno spettacolo che mette in scena la crisi, la crisi di un uomo, la crisi totale di tutto ciò in cui credeva di credere.
Durante uno stand-up, un attore comico si rende conto che non va mica bene, anzi, va proprio tutto parecchio male; prende atto della propria crisi davanti al pubblico e l’unica soluzione che gli viene in mente è quella di scappare dal palco. Questo spettacolo è il suo viaggio di riavvicinamento a una vita vivibile e forse anche al teatro.
A-MEN è uno studio sulla crisi esistenziale, crisi intesa soprattutto nel senso di cambiamento.
A-MEN si interroga su quale strada prendere, cosa cercare sulla terra per farsi aiutare e come cercare di capire qualcosa di questo mondo sempre più complesso ed imprendibile.
A-MEN parla di religioni vecchie e nuove, di spiritualità vecchia e nuova, di amore e morte, di come trovare un proprio posto nel mondo.
A-MEN si nutre di crisi passate e in divenire, è dunque in costante cambiamento.
Amen, ovvero: certamente. Il prodotto può dare dipendenza dal sogno.
Info: info.teatronest@gmail.com – www.napoliestteatro.com
L’oasi
Quando: 2 e 10 maggio
Luogo: Palazzo de’ Liguoro – rassegna teatrale Step¹ 3×3
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Produzione: Teatro In Fabula
Regia: Giuseppe Cerrone e Antonio Piccolo
Interprete: Antonio Piccolo
Trama: “L’Oasi – spiegano i registi – rappresenta la storia di un artista in crisi per la mediocrità della sua vita che decide di allontanarsi da tutte le sirene del mondo, in cerca di silenzio e di indipendenza. Trasloca, così, in una casa di periferia, tutta bianca, circondata dal verde. L’ideale per rimettere a posto i propri pensieri e raddrizzare la strada di fronte a se. Ma l’isolamento si rivela molto presto un’illusione. In primis, l’osservazione della villetta affianco e del suo proprietario, poi le interferenze dei suoi cari che lo vanno a trovare, lo disturbano dai suoi propositi. E poi compare un topo. Grigio. Un topolino di campagna? Forse si. Ma incredibilmente tenace e intelligente. La sua resistenza a tutte le trappole e tutti i marchingegni ne ingigantisce l’importanza, tanto da trasformarsi da fuggitivo in persecutore. E i pensieri? Chi li rimette a posto? Dov’è l’isolamento? Dove il sogno di indipendenza?”
Prenotazioni: 333 11 98 973 – 333 31 71 111
Corpo a tre ali
Quando: 3 maggio
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orario: 21:15
Produzione: Compagnia Danza Flux/Artisti Drama
Musica: Silvia Tarozzi
Interpreti: Fabrizio Varriale e Teri Jeanette Weikel
Trama: “Non occorre che tu esca di casa. Resta al tuo tavolo e ascolta, non ascoltare nem- meno, aspetta soltanto. Il mondo verrà da te a farsi smascherare, non puoi farne a meno, e rotolerà estatico ai tuoi piedi.” Franz Kafka
La danza e la musica si intersecano e si accompagnano apparendo e sparendo, trasformandosi e distillando gli intenti ver- so un’idea di arrivare e ripartire in un continuo intimo processo visibile ed in- visibile, prendono forma solo quando si fermano o spariscono e lì in quel primo attimo di silenzio visivo e sonoro si com- pone il loro essere…
Info: 081.5499688 – botteghino@teatrobellini.it – www.teatrobellini.it
‘Mbriana
Quando: 3 e 8 maggio
Luogo: Palazzo de’ Liguoro – rassegna teatrale Step¹ 3×3
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Produzione: Caravan Teatro
Autore e Regia: Giovanni Del Prete
Interpreti: Francesca Iovine ed Ettore Nigro
Trama: La ‘Mbriana è lo spirito della casa nell’immaginario magico campano. Salutarla appena entrati facilita la fortuna. Lo spirito si manifesta nella luce meridina quando, tra abbagli digestivi di sole, si crede di aver visto qualcuno, che non c’è. La ‘Mbriana, però, esiste. È la casa stessa, l’energia che abita le pareti. Un transfert da luogo a persona. La storia della Mbriana è quella della casa, abitata, amata, crepata, abbandonata. Ripercorre con un filo rosso la vita dei componenti della famiglia e partecipa incarnandosi in essi.
Si mettono in gioco le relazioni familiari con rievocazioni amorevoli, amare risate, racconti, consigli, espedienti, litigi. Questi sono i momenti salienti che ogni famiglia vive e vengono ripercorsi coscientemente in un verosimile caos strutturale, in un universo di ricordi sovrapposti. Le relazioni prendono vita attraverso due personaggi: la ‘Mbriana energia che esiste della famiglia e dei suoi ricordi, antica dea della casa ormai abbandonata. Il secondo personaggio è il padre della famiglia, che ha occupato le mura, l’unico a non credere e ad essere ostile.
L’immagine che appare è di una solitudine che cerca una ragione di esistere: come spesso succede ai malinconici confondono il passato e il presente, un miscuglio di tempo che li rende senza tempo. La risorsa primaria diventa il fine dell’emozione crescente e poi sfumata, in cui lo spirito riesce a trovare tutti i ricordi che aveva perso, proprio come quei ninnoli che si perdono in casa.
La lingua cerca di reinventarsi morfologicamente e musicalmente, fa i conti con una quotidianità antichissima, di frasi idiomatiche, filastrocche e indovinelli. Così si altera il parlato con espressioni possibili fatte di allitterazioni e rime, espedienti propri della poesia. La poesia è ridotta all’essenza mai fiatata sempre necessaria.
Prenotazioni: 333 11 98 973 – 333 31 71 111
La professione della Signora Warren
Quando: fino al 3 maggio
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 22, 24, 28 aprile e il 1 maggio alle ore 21; 23, 29 e 30 aprile alle ore 17; 25 aprile e 2 maggio alle ore 19; 26 aprile e 3 maggio alle ore 18
Autore: George Bernard Shaw
Produzione: Teatro Stabile di Napoli
Adattamento e Regia: Giancarlo Sepe
Interpreti: Giuliana Lojodice, Giuseppe Pambieri, Pino Tufillaro, Fabrizio Nevola, Federica Stefanelli e Roberto Tesconi
Trama: Giuliana Lojodice interpreta una delle opere più note di George Bernard Shaw, La professione della signora Warren, la cui lettura, dichiara il regista dell’allestimento, Giancarlo Sepe, “apre interessantissimi squarci su un mondo rappresentato con attitudini borghesi e ipocrisie varie, tutte legate prevalentemente al sesso e alla voglia di sesso dei quattro protagonisti maschili: c’è chi vuole conquistare la donna per interessi personali e non per amore, c’è chi crede di essere il padre della donna da cui è attratto, c’è addirittura un prete che ha amato la protagonista in tempi remoti ecc. Possiamo dire che sono tutti dei ‘puttanieri’ e le due donne, chi per un verso chi per un altro, sono vittime di una società maschilista”.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=31&t=contatti
Irene Bonadies