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Iniziata un’altra intensa settimana cadenzata dagli appuntamenti giornalieri del Napoli Teatro Festival, del Fringe e di tante altre interessanti rassegne. 

SONY DSCSUDORI FREDDI – DEBUTTO
Quando: fino al 9 giugno
Luogo: Castel Sant’ Elmo/Sala Cannoni – Napoli Teatro Festival
Orario: 20
Ideato e diretto: Giancarlo Sepe
(ispirato ai personaggi creati da Pierre Boileau e Thomas Narcejac, autori de La donna che visse due volte)
Produzione: Marioletta Bideri per la BIS /TREMILA
Interpreti: COMPAGNIA DEL TEATRO LA COMUNITÀ – LUCIA BIANCHI, FEDERICO CITRACCA, VALERIO MARINARO, GIANLUCA SPATTI, FEDERICA STEFANELLI, GUIDO TARGETTI e con la partecipazione di PINO TUFILLARO
Trama: Pierre Boileau e Thomas Narcejac hanno scritto tra il 1952 e il 1991 una quarantina di romanzi tra cui alcuni capolavori del noir. Dalle loro storie sono state tratte diverse sceneggiature originali – fra le altre, quella con Alfred Hitchcock per La donna che visse due volte e quella con Henri-George Clouzot per I diabolici. Giancarlo Sepe ha scelto di ispirarsi a questi prolifici autori per la creazione del suo nuovo spettacolo, Sudori freddi: «Che suggestione trattare dei temi legati a un grande film! Di colpo il teatro sembra poter contenere nei suoi spazi angusti le geometrie e le prospettive di un set cinematografico, le strade di San Francisco con i suoi saliscendi, i pedinamenti fatti nel museo nazionale o al cimitero della città, insomma un sogno. Ne La donna che visse due volte, il protagonista, nell’inseguire un criminale, scopre di essere affetto dall’acrofobìa, da quel senso di perdita di coscienza e sballottamento che crea la vertigine (Vertigo è il titolo originale), la vertigine che ha come effetto immediato il sudore freddo, quello che nasce dalle paure notturne, dai grandi spaventi, dalla paura della morte. Nel leggere il romanzo di Boileau-Narcejac poi ecco arrivare la grande sorpresa: la storia non si svolge a San Francisco negli anni ’50 ma a Parigi nel 1939/40 e dopo a Marsiglia. Si respira un’atmosfera da realismo poetico alla Prévert e Cocteau, l’amore, quello vero, prende il suo posto centrale nella storia, la storia criminale si depotenzia e affiora un grande melò. […] Ho voluto provare a raccontare le cose che il film e il romanzo avevano trascurato e ne viene fuori un racconto ellittico, tutto inventato, tutto sotterraneo, fatto di camere mortuarie e funerali, di scene conturbanti, vive e sanguigne, tutto si svolge di notte come fosse raccontato da personaggi alla deriva, senza dimora… Un vero noir senza storia, con l’idea di raccontare le iconografie del giallo che fa da sfondo ad una storia passionale: uno struggimento pieno di dolore e rapinoso come la morte inferta dal proprio amore impossibile».
Per info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

crave1Crave – DEBUTTO
Quando:fino al  9 giugno
Luogo: Sala Assoli – Napoli Teatro Festival
Orario: 6 GIUGNO (ORE 23.00), 7 GIUGNO (ORE 19.30), 8, 9 GIUGNO (ORE 21.00)
Autrice: Sarah Kane
Regia: Pierpaolo Sepe
Interpreti: GABRIELE COLFERAI, DACIA D’ACUNTO, GABRIELE GUERRA, MORENA RASTELLI
Trama: Autrice britannica prematuramente scomparsa nel 1999, Sarah Kane nella sua breve vita ha scritto cinque testi teatrali. Inizialmente accusata di essere volutamente provocatoria per i temi trattati, in realtà la Kane ha dimostrato notevoli capacità stilistiche indagando gli abissi del dolore e del desiderio, della speranza e della disperazione. Nel saggio Love me or kill me. Sarah Kane e il teatro degli estremi Graham Saunders scrive: «Come una poesia Crave, è più suggestiva che trasparente. Con le sue costanti dichiarazioni di speranza – e di buone intenzioni – seguite dalla disperazione – e da ricadute – è un lavoro paradossale. Vi è una lotta costante tra la perdita di controllo e un bisogno disperato di riconquistarlo. L’intensità di Crave tende a provocare impressioni visive: vite danneggiate, sentimenti d’amore e di privazione, permeano l’opera come macchie su una foto Polaroid». Sarà Pierpaolo Sepe a mettere in scena, per questa edizione del Festival, Crave: «Qualsiasi modalità si scelga per mettere in scena un testo di Sarah Crane, lo si tradirà. Il motivo è insito nella scrittura stessa di Crave, in italiano tradotto come “Febbre”, che racchiude, nel suo titolo originale, il violento e inappagato desiderio dell’autrice per la vita, la bellezza e la verità. Un bisogno tanto irraggiungibile da portarne alla prematura scomparsa per sua stessa mano: una non scelta, l’incapacità assoluta di sopravvivere al mondo, propria delle anime fragili. “Non si è mai così forti come quando si sa di essere deboli”, se si accetta l’orrore, l’incapacità, il dolore, l’umanità. Dalla scrittura della Kane nasce un testo di parole incatenate, rapido susseguirsi di concetti spezzati e concitati, al teatro spetta il ruolo di trasformarlo in immagini, dar colore all’oscurità, ordine al caos e disordine alla riga. Interpretare e, dunque, tradire, con il desiderio, quello più assoluto. Crave».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

11313089_10152751204791566_2944950212912005174_oJamais Vu – DEBUTTO
Quando: 8 e 9 giugno
Luogo: Castel Sant’Elmo – Fringe
Orario: 23
Produzione: Collettivo LunAzione
Autore e Regia: Eduardo Di Pietro
Interpreti: Mario Autore, Giulia Esposito, Michele Iazzetta, Cecilia Lupoli, Giulia Musciacco, Alessandro Paschitto
Trama: Un gruppo di terroristi si riunisce poche ore dopo una rapina alla Banca Nazionale, il cuore di quel sistema economico e sociale al quale si dicono di attentare.
Ma un incidente ha rovinato l’azione e ora ciascuno dei criminali denuncia una parziale amnesia: tutti hanno perduto frammenti di memoria e, soprattutto, nessuno rammenta dove siano i soldi della refurtiva. Una ricercatrice in rovina, un imprenditore fallito, un ex operaio e sua moglie, sono questi gli anarchici autori del gesto, paradossalmente innocenti di fronte all’imprevisto, vittime del caso. O forse di fatto carnefici, traditori a sostegno della dittatura più pesante da rovesciare: quella del denaro.
Info e prenotazioni:  promozione@napoliteatrofestival.it – 3443833491 – 0817944626

unnamed#PROMETHEUS#2 Altrosguardo
Quando: 8 e 9 giugno
Luogo: Ridotto del Teatro Mercadante – Fringe
Orario: 19
Autori: Eschilo, R. Lowell, R. Di Florio
Interpreti: Antonello Cossia, Paolo Cresta, Valentina Gaudini
Trama: #PROMETHEUS#2 è un lavoro teatrale che parte dal mito di Prometeo presente nella tragedia eschilea e si traduce attraverso la scrittura di Robert Lowell adattato e riscritto da Raffaele Di Florio. Un comune denominatore che denota “l’estetica” del nostro lavoro è il valore che si attribuisce in egual misura al testo, al suono ed allo spazio. In #Prometheus#2 si manifesta in due aspetti tra loro interconnessi: φωνή (voce) e φως (luce). La composizione musicale si focalizza intorno alla Parola: significato e significante sono potenziati dal canto e dal suono. Lo spazio scenico, indicato come luogo “statico”, rivela la sua dinamicità attraverso l’amplificazione visiva (luci e videoproiezioni), trasfigurando l’officiante in scena.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

BiancoSuBianco_FinziPasca_fotoVivianaCangialosi-_4Bianco su Bianco – Debutto in Italia
Quando: dall’8 al 10 giugno
Luogo: Teatro Nuovo – Napoli Teatro Festival
Orario: 8, 9 GIUGNO (ORE 19.00), 10 GIUGNO (ORE 21.00)
Scritto e diretto: Finzi Pasca
Interpreti: Helena Bittencourt e Goos Meeuwsen
Produzione: Compagnia Finzi Pasca in coproduzione con Teatro Sociale Bellinzona – Bellinzona Teatro, Maison de la Culture de Nevers et de la Nièvre e l’Odyssée – Scène conventionnée de Périgueux
Trama: «Dei pezzi di porcellana sul pavimento, i letti degli ospedali, le piastrelle del bagno in casa della nonna, il tavolo di marmo nella macelleria, il fazzoletto che agitava papà quando partivamo, il tuo sorriso, il giardino sommerso dopo una tempesta di neve, certi silenzi, il gesso e le bende attorno alla mia gamba rotta, nuvole, il nome della maestra scritto sulla lavagna, il vestito di mia cugina che si sposa, un bicchiere di latte, le pagine del quaderno del primo giorno di scuola, il camice dell’infermiera, un fiore, una conchiglia, un cavallo, la schiuma che riempie la vasca da bagno, le pillole per dormire, la cipria che copre il viso di noi clown, le storie che fanno passare la paura del buio». Con queste parole Daniele Finzi Pasca, uno dei coreografi più interessanti della scena internazionale, descrive il suo nuovo spettacolo, Bianco su Bianco. Sul palco due clown si muovono con leggerezza costruendo situazioni tragicomiche. Si tratta di storie sempre in equilibrio tra una dolce e nostalgica assurdità, un mondo surreale, ferocemente sereno, un teatro che riflette su se stesso, dove l’illusione e gli artifici vengono alla fine sempre svelati, dove si ride e ci si commuove, dove i clown non incarnano la stupidità ma la fragilità degli eroi perdenti. «Negli ultimi anni – afferma il coreografo – è come se i nostri spettacoli si fossero alimentati con il linguaggio dei sogni. Questa volta invece non chiuderemo gli occhi per trasportarci in possibili viaggi interiori, questa volta resteremo senza dormire per un’intera notte, una notte a occhi aperti. Non saranno sogni ma piccole allucinazioni, modi per far emergere il Rosso e il Nero che si nascondono dietro il Bianco dell’immaginario di noi clown».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

unnamed (7)La bottega del caffè – Debutto
Quando: 8 e 9 giugno
Luogo: Teatro Mercadante – Napoli Teatro Festival
Orario: 21:30
Autore: Carlo Goldoni
ADATTAMENTO MAURIZIO SCAPARRO, FERDINANDO CERIANI
REGIA MAURIZIO SCAPARRO
Interpreti: PINO MICOL, VITTORIO VIVIANI, MANUELE MORGESE, RUBEN RIGILLO, CARLA FERRARO, MARIA ANGELA ROBUSTELLI, EZIO BUDINI, GIULIA RUPI, ALESSANDRO SCARETTI
Trama: Scritta nel 1750 La bottega del caffè è una delle commedie più conosciute di Carlo Goldoni che sarà messa in scena per il Festival da Maurizio Scaparro. «Tra i motivi che mi hanno spinto a mettere in scena oggi La bottega del caffè, – afferma il regista – il primo credo sia il piacere e il desiderio di tornare a parlare di Venezia e del suo Carnevale. Perché qui Goldoni, che scrive la commedia in lingua italiana, sembra prendere le distanze, prima dei suoi addii, dalla visione “magica” della Serenissima, per descrivere nella sua Bottega del caffè una Venezia che già allora rischiava di dimenticare la sua grandezza e di cedere alle tentazioni di una progressiva mercificazione della città. E non casualmente il protagonista, Don Marzio (e forse Goldoni stesso) osserva le vicende di quelle giornate di festa attraverso un occhialetto, diabolica lente, con cui scopre, spiega e racconta i fatti, le debolezze, i commerci, i piccoli amori, le piccole truffe delle persone che arrivano o vivono a Venezia, che, tra bische, botteghe e bordelli, sembra avviarsi al suo lento, inevitabile declino. Ma non dimentica Don Marzio (o Goldoni) di parlare del mondo che sta cambiando fuori da Venezia; dall’orologio che viene di Londra, o dalle notizie che filtrano dalle gazzette europee, …avete saputo che le truppe moscovite si sono ritirate ai quartieri d’inverno?, fino al rimpianto per una Napoli lontana. J’avois grande envie d’aller à Naples confessava Goldoni nei suoi Mémoires, ricordando una Venezia che aveva abbandonato prima del suo tramonto, per arrivare a Parigi quando ormai era troppo tardi per comprendere appieno e vivere i mutamenti della Rivoluzione Francese. Goldoni portava con sé Venezia, l’Italia e anche questo desiderio non compiuto di conoscenza, fascino misterioso per una Napoli mai visitata e mai conosciuta. Così, provando questo mio nuovo Goldoni, mi è capitato spesso di pensare a Goldoni e al suo occhialetto, e anche a questa nostra vecchia Europa che viviamo con qualche fatica. Per questo mi piacerebbe dedicare questa nostra Bottega a Venezia, Parigi, Napoli, un grande sogno europeo non ancora compiuto».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

unnamed (8)Russia
Quando: 8 e 9 giugno
Luogo: Castel Sant’Elmo/Piazza d’Armi – Napoli Teatro Festival
Orario: 21:30
Regia: MARCOS MORAU
Coreografia: MARCOS MORAU (IN COLLABORAZIONE CON GLI INTERPRETI
Interpreti: TANYA BEYELER, CRISTINA GOÑI, ANNA HIERRO, ARIADNA MONTFORT, LORENA NOGAL, MANUEL RODRÍGUEZ, MARINA RODRÍGUEZ, SAU-CHING WONG
Testo e drammaturgia: CARMINA S. BELDA, PABLO GISBERT – EL CONDE DE TORREFIEL SCENE/SET DESIGN LA VERONAL
Trama: La Veronal è una compagnia spagnola fondata nel 2005 da Marcos Morau, coreografo formatosi tra Barcellona, Valencia e New York. Il gruppo è composto da artisti provenienti da diverse discipline tra cui la danza, il cinema, la fotografia, la letteratura, e il cui obiettivo è la costante ricerca di una pluralità di mezzi espressivi capaci di creare linguaggi sempre nuovi. Da qualche anno, la Veronal ha avviato un progetto sulle città e le nazioni del mondo. Ogni lavoro parte dalla scelta di un luogo con cui entrare in contatto, a cui abbandonarsi: dopo averne catturato le suggestioni, gli spettacoli creano un’analogia tra danza e geografia. È ciò che è accaduto con Portland (2013), con la danese Kobenhavn (2012), Islandia (2012) e Siena (2013), un omaggio alla città italiana che ha offerto alla compagnia un nuovo sguardo sul Rinascimento. La Veronal sarà presente al Festival con Russia, una sorta di road movie attraverso le vaste lande della Russia. In un’atmosfera sospesa e misteriosa, lo spettacolo narra per frammenti un viaggio attraverso terre fredde e desolate, fino al lago di Baikal, in Siberia. Unico elemento di scena una vecchia berlina e otto interpreti tecnicamente impeccabili e di grande forza espressiva. «Situato nel sud della Siberia – si legge nelle note di regia – Baikal è il lago più profondo del mondo. Se si prendesse il suo volume idrico e lo si mettesse sulla superficie della terra, lo spessore del pianeta aumenterebbe di 20 centimetri. Russia è un road movie, un viaggio verso il lago Baikal. I protagonisti si trovano di fronte a una strada ricoperta di neve che si immerge nella foresta. Sono costretti a stare insieme, chiusi in auto. Trascorrono la notte ascoltando programmi radiofonici. La strada li conduce molto vicini al lago, tuttavia non lo vedranno mai. Russia è una rappresentazione geografica della paura».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

11407244_742720389172523_2409683500991341831_nDERECHO Ad est dell’equatore musica
Quando: 10 e 11 giugno
Luogo: Castel Sant’Elmo | Sala Fringe
Orario: 21
Autore: Davide Morganti
Interprete: Matteo Mauriello
Regia: Carlo Ziviello
Trama: Derecho è un monologo ispirato al piede destro di Maradona, quello praticamente inutile, gregario dimenticato al servizio del più famoso sinistro. Matteo Mauriello interpreta, su un palcoscenico scarno, il piede sbagliato, livoroso e senza qualità precipitato in una situazione più grande di lui e che sostanzialmente non gli interessa: il calcio. Derecho si lagna e inveisce contro il gemello cui toccano onori e ricchezze, vestendosi ora di comicità surreale, ora di malcelata invidia.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

TONINOTTONINOT
Quando: 10 e 11 giugno
Luogo: Ridotto Mercadante – Napoli Fringe Festival
Orario: 19
Produzione: Manovalanza in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival
Regia: Adriana Follieri
Drammaturgia e aiuto regia: Fiorenzo Madonna
Interpreti: Antonio Maione e Carmine Paternoster
Trama: TONINOT non è solo il titolo dello spettacolo. TONINOT è un nome proprio, contenente nel suono la matrice della terra che lo origina, terra di sud Italia che fa di tutti i nati Antonio dei toni risuonanti a lungo, ben oltre le sillabe del nome, terra di Tonì che echeggiano… ragazzi proiettati in avanti come frecce, accentati pure loro sull’ultima vocale.  Tonino è un nome proprio che a un certo punto, anziché rimbalzare da una voce all’altra si è fermato e ha fatto i conti con se stesso: nome, cognome, terra d’origine, strade e vicoli percorsi, correnti, incontri, scontri, decisioni, gioie forsennate e sbagli irreparabili, fino a diventare TONINOT, nome e parola che si specchia, restituendo allo sguardo un’immagine doppia e multiforme che si viene incontro, resiste agli impulsi di fuga e si scopre profondissima e mai uguale a se stessa.
Come un quadro, questa palindroma e sfaccettata istantanea scattata sull’esistenza, sulle difficoltà delle scelte di un adolescente, sulle inquietudini, le menzogne, i silenzi che possono condurre a delinquere, sulle parole che spingono a riscattarsi, traduce il reale in opera d’arte, il racconto in teatro.
Lo spettacolo TONINOT è dunque la storia vera, raccontata dal protagonista stesso, di un ragazzo che, affidate alla malavita le pulsioni di gioventù, verrà confinato nell’isolamento del carcere per circa vent’anni. Tonino in gioventù riottoso ad ogni regola precostituita, adesso è ribelle al silenzio che conduce all’oblio. Il nostro TONINOT è la ricerca ribelle alle previsioni convenzionali, a tutti i finali già scritti.
Il testo si muove su due livelli: il racconto di aneddoti e memorie fedeli si intreccia a drammaturgie poetiche e visionarie, accompagnando senza soluzione di continuità la narrazione cronachistica in territori astratti, ora epici, ora di spiazzante semplicità.
La regia traduce sguardi, cronache e punti di vista in una dinamica scenica a due: Tonino e il suo giovane alter ego, compattati in un solo multiforme personaggio, specchio di se stesso e dell’Italia malavitosa degli anni ’80; specchio di una vita fatta di scelte e sottoposta ad una legge che è uguale per tutti. È da questo avvilente collettivismo che cerchiamo di guardare l’individuo, ché non ci interessa il reato ma il rito, umano, profondo e silenzioso, rito che nessuna riforma ha mai pensato di disciplinare.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

unnamed (17)Il flauto magico
Quando: 11 giugno
Luogo: Real Orto Botanico – “Spettacolando in Campania”
Orario: 18
Autore: W. A. Mozart ed E. Schikaneder
Produzione: Ente Teatro Cronaca
Adattamento e Regia: Claudio Di Palma
Interpreti: Claudio Benegas, Elena Cepollaro, Andrea de Goyzueta, Fabio Rossi
Trama: IL FLAUTO MAGICO è uno spettacolo ispirato all’omonima opera di Mozart. Nella nostra storia la trama resta, ancorché notevolmente ridotta, sostanzialmente fedele a quella originale con ambientazioni temporali e “geografiche”, però, differenti. Il viaggio di conoscenza ed amore che il principe Tamino intraprende nella musica di Mozart diventa, nella nostra narrazione, quello di un pilota caduto, per un abbattimento subito in guerra, su di un pianeta sconosciuto. In questo regno, per lui onirico, Tamino incrocia strani esseri e due fra tutti condizionano definitivamente il suo percorso. Il primo è Papageno, una strana forma di uomo uccello dai tratti e dalle cadenze pulcinellesche, che con buffonate, scherzi e lazzi contrasta le scelte ardite del principe/pilota. Il secondo è Pamina di cui Tamino si innamora a prima vista e per la cui conquista affettiva affronta dure prove. Pamina dal canto suo ricambia l’amore e contravviene anche agli ordini materni per condursi a giuste nozze. A far da sfondo alla storia è l’immenso giardino di Sarastro dove le prove si susseguono ed in cui fra mille pazzie e peripezie anche Papageno riesce a trovare coronamento amoroso con una tanto agognata Papagena. Il mondo favolistico simbolico di Mozart si trasferisce, nel nostro allestimento, in un mondo da fiaba teatrale in cui la commedia dell’arte presta alla trama uno strano incrocio tra arlecchino e pulcinella (appunto Papageno) che richiama a sé con forza tutta la cifra giocosa già presente nell’opera originale.
Per prenotazioni e info: info@enteteatrocronaca.it – 339 2136 038

eva-sabelliEX-STASIS
Quando: 11 e 12 giugno
Luogo: Sala Assoli – Napoli Fringe Festival
Orario: giovedì ore 21 e venerdì ore 20
Autrice e Regia: Azzurra De Gregorio
Interpreti: Azzurra De Gregorio, Giandomenico Sale, Giulio Maroncelli, Carmine Scotto Di Santolo, Loredana Canditone, Eva Sabelli
Trama: Ex-Stasis mette in scena la bellezza e la potenza della trasfigurazione che si verifica quando un corpo è coinvolto in un’esperienza estatica, e ne indaga le possibili, molteplici manifestazioni. L’osservatore esterno, una volta messo di fronte a tali estasi, potrà sì ricercarne il senso, ma non potrà mai addentrarsi nel nucleo profondo che ha condotto il “personaggio” ad una tale alterazione dello stato di coscienza, poiché quella estatica rimane sempre un’esperienza fortemente soggettiva.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

HALLO2HALLO
Quando: dall’11 al 13 giugno
LUOGO TEATRO MERCADANTE – Napoli Teatro Festival
Orario: 11 GIUGNO (ORE 21.00), 12 GIUGNO (ORE 19.00), 13 GIUGNO (ORE 21.00)
IDEAZIONE, REGIA, SCENE, COREOGRAFIA E
INTERPRETAZIONE MARTIN ZIMMERMANN
DRAMMATURGIA SABINE GEISTLICH
Trama: Il pubblico del Festival ha avuto modo di conoscerli nel 2010 con Öper Öpis e nel 2013 con Hans was heiri. Si tratta di Zimmermann & de Perrot, una delle più interessanti compagnie di teatro-circo del panorama internazionale. All’interno di strutture basculanti che minano costantemente l’equilibrio, le loro performance pongono interrogativi sull’identità e sulle piccole e grandi tragedie quotidiane. Quest’anno il Festival ospita il primo lavoro da solista di Martin Zimmermann. Artista del movimento, clown dal gelido umorismo, per Hallo ha inventato uno spazio simile alla vetrina di un negozio nel quale gioca con il proprio personaggio tragicomico, confrontandosi con il desiderio di voler diventare ciò che crede di essere. La scena, però, si rivela animata e sta quindi all’attore cercare di lottare con la gravità e con i numerosi oggetti che per magia prendono vita. «Corpo e scena, nei miei spettacoli, sono due elementi strettamente legati: l’uno non può esistere senza l’altro. I limiti e i pericoli che impone una scenografia mobile mi sono necessari per far esistere il mio corpo in uno spazio teatrale. È l’urto tra il corpo, la scena e gli oggetti a far nascere il contenuto. Per Hallo, sono partito da situazioni scomode dalle quali cerco di liberarmi, creando così un soggetto tragicomico. Questa scenografia è legata alla mia prima professione: vetrinista in un centro commerciale. Anche se non è realistica, la vetrina in scena evoca il mondo del consumo, della moda, o meglio, il tema dell’apparenza e del desiderio di riconoscimento. Ma prima di tutto, rimanda a questioni essenziali come: chi c’è nel riflesso che vedo? Quella che vedo è la realtà? Oppure io sono un altro?».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

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Quando: 12 e 13 giugno
Luogo: Castel Sant’Elmo | Sala Fringe
Orario: 20
Adattamento: Emanuele Aldrovandi
liberamente tratto dal testo di Henrick Ibsen
Interpreti: Valentina Cardinali, Fabrizio Martorelli, Cecilia Elda Campani, Marco Bellocchio
Trama: Quanto i nostri cari sono funzionali a noi (e noi a loro) e quanto, invece, li amiamo davvero? Nora ricorda un passato di sacrificio (sacrum-facere), dove però vi era qualcosa di eroico e di vero. Ora è il tempo di riscuotere quel sacrificio. La società, però, non ripaga quella fatica, ha delle regole che rendono quel sacrificio un delitto. Per Torvald su tutto prevale la paura di essere reietti dalla società. Di perdere il prestigio ottenuto. Per Nora prevale la paura di rovinare la sua immagine agli occhi di Torvald. L’uomo reietto, Krogstad, è l’unico a stupirci. La signora Linde porta qualcosa di inaspettato dal passato. E compie un miracolo nel presente.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

unnamed (18)La Grande Guerra
Quando: dal 12 al 14 giugno
Orario: 21
Luogo: Nostos Teatro – Aversa
adattamento drammaturgico Massimiliano Donato e Giovanni Granatina
Regia Giovanni Granatina
Interpreti: Giovanni Granatina, Salvatore Veneruso, Antonio Granatina
Musiche: Salvatore Prezioso, Giancarlo D’Angelo
Trama: Non smettere mai di ricordare, per sapere veramente chi siamo. E’ un dovere che la Storia impone a tutte le persone ed è la scia seguita dagli organizzatori di “A Spasso con la Storia” che, per la IX edizione della manifestazione, hanno scelto di ricordare i cent’anni trascorsi dall’ingresso dell’Italia nella I guerra mondiale. Dopo aver allestito una serie di eventi aperti al pubblico dall’11 al 17 maggio scorso, presso la Balzana (ex stabilimento Cirio) di Santa Maria la Fossa, i responsabili del progetto hanno ritenuto necessario non fare calare il sipario troppo presto sul ricordo e hanno deciso di parlare ancora della I guerra mondiale, organizzando uno spettacolo il 12, 13 e 14 giugno 2015 alle 21, presso il Nostos teatro di Aversa. Diversa sarà la struttura della messa in scena, più intima, ma al centro del racconto ci sarà, ancora una volta, l’inutilità della guerra, con le sue illogiche sfumature di crudeltà. Tre attori in scena, Giovanni Granatina, Salvatore Veneruso, Antonio Granatina, accompagnati dalle note musicali create da Salvatore Prezioso ed eseguite dal vivo insieme a Giancarlo D’angelo, mostreranno al pubblico, anche attraverso le testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle la guerra, la disumana dimensione della trincea, dove si perde il senso della normalità della vita e l’inconsapevolezza di molti combattenti che non sanno e non comprenderanno mai la ragione per cui sono stati costretti a diventare carne da macello da straziare. In questo desolante scenario di dannata violenza, l’uomo riesce, qualche volta e per fortuna, ancora a non smarrirsi completamente, trasgredendo le implacabili regole di guerra e restando aggrappato all’idea che al di là dell’uniforme del nemico, c’è sempre il valore della vita da dover rispettare.
Info e Prenotazioni: info@nostosteatro.it – 081 19 169 357 – 389 24 714 39

ae8a642734e948692d8ac8725b5f50e6a5f9e33aVoglio tutto
Quando: 12 giugno
Luogo: Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36, Napoli) – per Suggestioni all’imbrunire
Orario: 18
Autore e Interprete: Tommaso Parisi
Trama: Voglio tutto è un monologo avido che ci racconta quello che accade quando un uomo, che vive nella perfezione della sua vita quotidiana viene stravolto nell’incontro con il mondo esterno. Voglio tutto è uno spettacolo contemporaneo che ci racconta da una parte l’isolamento in cui ognuno di noi è costretto a vivere in questa epoca, dall’altra la richiesta di perfezione che il mondo circostante continua a chiederci. Una ricerca delirante e surreale dove il protagonista compie il suo viaggio dal “Io sono” al “Io voglio” al “Io posso”. Dal tono ironico, divertente e a tratti grottesco Voglio tutto! è un viaggio logico attraverso l’illogico. Le pause, l’apparente calma e la sorprendente forza del protagonista accompagneranno lo spettatore in un’esplorazione estrema dei desideri. Voglio tutto! può essere considerato un inno al piacere, al volere, un trionfo del desiderio che grazie al compromesso scenico fa diventare possibile l’impossibile.
Info: 0812403235 – 0815754465 –  info@gaiola.org  –  www.gaiola.org

unnamed (19)EIN VOLKSFEIND
Quando: 12 e 13 giugno
Luogo:  TEATRO POLITEAMA – Napoli Teatro Festival
Orario: venerdì ore 21 e sabato ore 20
Autore: HENRIK IBSEN
Regia: THOMAS OSTERMEIER
Drammaturgia: FLORIAN BORCHMEYER
Interpreti: THOMAS BADING, CHRISTOPH GAWENDA, MORITZ GOTTWALD, INGO HÜLSMANN, EVA MECKBACH, DAVID RULAND, ANDREAS SCHRÖDERS
Trama: Thomas Ostermeier è oggi uno dei registi più interessanti del panorama internazionale. I suoi spettacoli, prodotti alla Schaubühne di Berlino dove è direttore, sono caratterizzati da scelte drammaturgiche mai scontate e da un acuto realismo psicologico, intimo e violento al tempo stesso. Ostermeier porta al Festival Un nemico del popolo di Henrik Ibsen. Sebbene scritto nel 1882, il testo è quanto mai attuale e racconta una storia di ipocrisia, malaffare e interesse economico. In seguito a una perizia scientifica, il Dottor Stockmann scopre che l’acqua della stazione termale – fonte di prosperità occupazionale e turistica della cittadina in cui vive – è contaminata dagli scarichi di un’industria. Stockmann è deciso a pubblicare gli scandalosi risultati delle sue ricerche contando sull’appoggio dei più illustri cittadini nonché del fratello sindaco. Ma a poco a poco, i politici che parevano sostenerlo, lo abbandonano, considerandolo un nemico del popolo. Il dramma di Ibsen descrive quella sottile linea che separa l’onestà dal fanatismo. Che valore ha la trasparenza in una società capitalistica?
La critica teatrale di tutto il mondo ha speso parole di elogio per questo spettacolo: dall’Huffington Post che scrive «Tutto è perfettamente a fuoco; niente è sopra le righe. Quello a cui si assiste è vero teatro» all’Herald Sun «Un perfetto adattamento dell’esplosivo dramma di Ibsen: uno spettacolo impegnato e credibile, un cast magistrale, uno humour pungente e ironico, un’importante testimonianza politica» fino al Berliner Morgenpost «Il direttore della Schaubühne Thomas Ostermeier ha creato una versione contemporanea definitiva di Un nemico del popolo di Ibsen. Il merito va anche al drammaturgo Florian Borchmeyer, il cui intelligente adattamento è pervaso da critiche alla società contemporanea, al mito del boom economico e, più in generale, alla tendenza all’individualismo. […] Un promettente inizio di stagione: Ostermeier e Ibsen sembrano fatti l’uno per l’altro».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

unnamed (20)DIARIO DI SÉ
Quando: 12 e 13 giugno
Luogo: Teatro Nuovo – Napoli Teatro Festival
Orario: venerdì ore 21:30 e sabato ore 19:30
Autore: LUCA CEDROLA
Interpreti: VANESSA GRAVINA, GRAZIANO PIAZZA E CON IN VIDEO BENEDETTA CEDROLA
Scena e Regia: BRUNO GAROFALO
Movimenti coreografici: GENNARO GUADAGNUOLO
Musiche originali: JOAQUÍN NIN Y CASTELLANOS
Trama: Nota soprattutto come scrittrice di letteratura erotica, Anaïs Nin è stata anche danzatrice, poetessa, modella, psicanalista. Ma è stata, soprattutto, una grande osservatrice dell’animo umano, delle dinamiche sentimentali, dei rapporti tra i sessi. La sua vita ha attraversato tutto il Novecento muovendosi tra Parigi e New York, tra Henry Miller e Otto Rank, per citare solo due dei suoi più famosi amanti. Ed è a questa donna che ha avuto il coraggio di sfidare le convenzioni della propria epoca che Luca Cedrola e Bruno Garofalo dedicano lo spettacolo Diario di sé: «Che sia per emulazione o per contraddizione ciascuno di noi non è che la proiezione di chi ci ha dato la vita. E talvolta, paradossalmente, nulla è più forte e condizionante di un genitore che non c’è. Anaïs Nin, undicenne, subì il trauma dell’abbandono. Suo padre Joaquin Nin, un brillante musicista e compositore spagnolo, lasciò, per sempre, sua moglie e i suoi tre figli. Quel giorno non rappresenta soltanto un momento di dolore profondissimo – che Anaïs cercherà di elaborare attraverso il suo diario – ma segna l’inizio di un intenso processo di identificazione con la figura paterna. Diversamente da quello che si può credere, infatti, la scrittrice non cercò il genitore nei suoi tanti amanti, bensì, per lei, “possedere gli uomini”, fu un modo per sentirsi un conquistatore, un Don Giovanni come il padre perduto. Dopo vent’anni, nel 1933, Anaïs incontrerà a Parigi Joaquin Nin intrecciando con lui una relazione (probabilmente) incestuosa perché per entrambi il sesso e la seduzione rappresentavano gli unici codici di comunicazione possibile. Fuori da ogni tentazione naturalistica la messinscena racconta l’incontro di questi due artisti, profondamente narcisisti, inquieti, curiosi della vita rendendo omaggio allo straordinario percorso umano e artistico di una donna che ha avuto il coraggio di guardare dentro di sé fondendo ogni sua pagina con il suo stesso respiro».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

unnamed (21)IL BUGIARDO
Quando: dal 12 al 15 giugno
Orario: 21:30
Luogo: CASTEL SANT’ELMO – PIAZZA D’ARMI – Napoli Teatro Festival
Autore: CARLO GOLDONI
Regia: ALFREDO ARIAS
Interpreti: GEPPY GLEIJESES, MARIANELLA BARGILLI E CON LORENZO GLEIJESES, MAURO GIOIA, VALERIA CONTADINO, LUCHINO GIORDANA, LUCIANO D’AMICO E LA PARTECIPAZIONE DI ANDREA GIORDANA
Produzione: GITIESSE ARTISTI RIUNITI
Trama: Questo nuovo allestimento de Il Bugiardo è stato fortemente voluto da Geppy Gleijeses, che dedica lo spettacolo a Mario Scarpetta. I due debuttarono insieme nel 1972 e sempre Scarpetta gli raccomandò, fino agli ultimi giorni della sua vita, di interpretare Lelio, il bugiardo, appunto. «Lelio – afferma Gleijeses – vive in un mondo tutto suo, filtrato attraverso due meravigliosi caleidoscopi: Napoli, dove ha vissuto gli ultimi vent’anni, e Venezia, dove è nato e dove ora è ritornato. Due mondi ideali (tra l’altro le due patrie del teatro italiano) in cui nasce e si sviluppa l’attitudine di Lelio all’invenzione fantastica. E come possiamo noi condannare un uomo felice, allegro e giocondo solo perché vive in un mondo tutto suo? La vita è sogno, è una grande bugia e Lelio è un Rodomonte, un miles gloriosus che solo quando sogna a occhi aperti, solo quando spara panzane sempre più grosse, cavalcandole come un purosangue imbizzarrito senza esserne disarcionato, è veramente felice! E non è forse questo il nostro grande sogno? Vivere nel mondo che noi abbiamo inventato in cui saremo prìncipi invincibili, grandi conquistatori, dispensatori di gioie senza fine?». La regia è affidata ad Alfredo Arias, reduce dal grandissimo successo di Circo Equestre Sgueglia, presentato durante l’edizione 2013 del Festival. La particolare verve brillante del regista si sposa perfettamente con le atmosfere descritte da Goldoni in questa commedia. Afferma il regista: «Di fronte a questo testo, la nostra prima reazione sarebbe quella di punire il bugiardo, ed è vero che la vicenda di Goldoni si conclude con il pentimento e la condanna del personaggio di Lelio, colui che per tutto il tempo non ha fatto altro che trasformare situazioni scontate attraverso “meravigliose invenzioni”. Penso che questo giudizio moralistico nasconda il desiderio di celebrare coloro che scelgono una visione romanzesca della vita, anche a costo di qualche sofferenza. Meglio una vita gioiosamente sregolata dalla menzogna che l’insopportabile monotonia del quotidiano».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

pausilypon-concerti1OLOKUN
Quando: 13 giugno
Luogo: Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36, Napoli) – per Suggestioni all’imbrunire
Orario: 18
Interpreti: Orchestra Acustica del Pausilypon (ensemble acustico)
Trama: Dal suono delle onde del mare e dal canto dei gabbiani, il musicista Francesco Capriello ha concepito l’idea di un ensemble rigorosamente acustico che si esibisce senza nessun supporto elettrico con pianoforte, contrabbassi, sezione di ottoni, percussioni e coro. L’Orchestra Acustica del Pausilypon rende omaggio al Santo Major “Olokun”, divinità delle profondità marine. L’organico, composto da 14 elementi quasi tutti provenienti dal Conservatorio “San Pietro a Majella” si esibirà in un concerto che ripercorre la tradizione della Santeria cubana con arrangiamenti originali in chiave afrocubana.
Info: 0812403235 – 0815754465 –  info@gaiola.org  –  www.gaiola.org

unnamed (22)AFRODITA Y EL JUICIO DE PARIS
Quando: 13 giugno
LUOGO MOSTRA D’OLTREMARE – Napoli Teatro Festival
Orario: 22.30
Ideazione, regia, coreogrfaia: PERA TANTIÑÁ (LA FURA DELS BAUS)
Regia e realizzazione video: ESTERINA ZARILLO
Con: MERITXELL ESTEBAN, SABINA PÉREZ, NATHALIE PIERREHUMBERT, RAMÓN TARÉS, AGUSTINA ZABALLA
Musiche: LA FURA DELS BAUS, YOUNG JOO LEE (LAS TRES DIOSAS, ZEUS, PARTIDA DE HELENA) JULES MAXWELL (NACIMIENTO DE HELENA), CARLES LÓPEZ / PAU TANTIÑÁ / PAU DOMINGO (PARIS)
Rigging: ANIGAMI
Luci: JAIME LLERINS PRODUZIONE/PRODUCTION LA FURA DELS BAUS
Trama: Teatro, musica, circo, danza, cinema, pubblicità: La Fura dels Baus è senza dubbio una delle compagnie che per prime ha sperimentato la multidisciplinarietà. Quest’anno la compagnia catalana porta a Napoli una performance all’aperto che vedrà il coinvolgimento dell’intera città. Proiezioni video, acrobati, pupazzi giganti, ruote di fuoco: un apparato scenografico di grande impatto per raccontare una storia di divinità, potere e bellezza. La trama è quella mitologica del “pomo della discordia”: Eris, dea della discordia è l’unica a non essere stata invitata al matrimonio tra Teti e Peleo. Per vendicarsi, si presenta alla festa scagliando sul tavolo del banchetto una mela d’oro con incisa la frase “Alla più bella”. Questo gesto scatena una furiosa lite tra Era, Afrodite e Atena. Zeus nomina come giudice Paride. Pur di ingraziarsene il giudizio, le tre dee promettono svariate ricompense: Atena la vittoria in guerra, Era la sovranità sull’Asia, Afrodite l’amore di Elena, la donna più bella della terra. Paride sceglie di amare Elena e di donare la mela ad Afrodite.
Nata nel 1979, La Fura dels Baus utilizza nei propri spettacoli molteplici risorse come la musica, il movimento, materiali naturali e industriali, l’applicazione di nuove tecnologie. Il loro principale obiettivo è la creazione collettiva in seno alla quale gli attori e gli autori formano una sola ed unica entità. Negli anni ’90, la Fura estende il suo campo d’azione al teatro testuale e visivo (“teatro digitale”) mescolando in modo straordinario le immagini (video, immagini di sintesi, Internet…) alla sua messinscena. La compagnia è anche invitata a produrre degli avvenimenti eccezionali/MACROSHOW, come la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Barcellona. Famosi brand come Pepsi, Mercedes Benz, Peugeot e Volkswagen le commissionano le loro campagne promozionali. Negli anni la Fura si è egualmente imposta nel mondo della musica classica e dell’opera.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

11429771_370334523155562_8295783108838082376_nPUNTO TRIPLO
Quando: 13 e 14 giugno
luogo Ridotto Teatro Mercadante – Napoli Fringe Festival
Orario: 19
Autori: Cinzia Pietribiasi e Pierluigi Tedeschi
Interpreti: Pierluigi Tedeschi, Tommaso Monza, Davide Tagliavini
Regia: Cinzia Pietribiasi
Trama: Nucleo concettuale e visionario di Punto Triplo è l’elemento fondamentale alla vita sul nostro pianeta: l’acqua. Unicità e triplicità dell’acqua, i suoi cambiamenti di stato (liquido, solido, gassoso), i punti di equilibrio e i punti di passaggio tra uno stato e l’altro. Idratazione e disidratazione. Memoria dell’acqua e perdita di memoria. Idratazione e memoria come infanzia, disidratazione e perdita di memoria come vecchiaia. Un incontro e una dialettica tra pensiero scientifico e pensiero umanistico: la bellezza della scienza e della matematica, capace di suggerire uno sguardo sulla trascendenza, sulla sintesi affascinante e inattingibile di essere uno e trino, sull’esistenza di un punto triplo.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

unnamed (23)La riunificazione delle due Coree – prima nazionale 
Quando: dal 13 al 16 giugno
Luogo: Castel Sant’Elmo / Sala dei Cannoni – Napoli Teatro Festival Italia 2015
Orario: sabato 13, domenica 14, lunedì 15 giugno / ore 19:00 martedì 16 giugno / ore 20:00
Autore: Joël Pommerat
Regia: Alfonso Postiglione
Interpreti: Sara Alzetta, Giandomenico Cupaiuolo, Biagio Forestieri, Laura Graziosi, Gaia Insenga, Armando Iovino, Aglaia Mora, Paolo Musio, Giulia Weber
Produzione: Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con La Corte Ospitale (Rubiera) e Armunia Festival Inequilibrio(Castiglioncello)
Trama: La riunificazione delle due Coree di Joël Pommerat  è un testo sull’amore. La coatta divisione politica delle “due Coree” si presta soltanto come metafora, di platonica discendenza, per interrogarsi sulle difficoltà di ri-unione di due anime gemelle. Difatti, il filo tematico dei 18 quadri per 51 personaggi per 9 attori è l’amore come fenomeno difettoso. Amore coniugale, sessuale ma anche filiale, amore vissuto, o solo sognato, desiderato. Celebrando soprattutto le fatiche e gli inciampi dell’esperienza sentimentale, ciò che si costruisce è un caleidoscopio di situazioni, indipendenti narrativamente, che si susseguono una via l’altra, a inseguire un’ossessione, un’illusione, in un circolo più vizioso che virtuoso. Perché non c’è unione senza separazione, appagamento senza insoddisfazione, appropriazione senza perdita, felicità senza dolore. Una giostra sempre in corsa, da cui è impossibile scendere, inevitabile come la vita, con l’amore, sua necessaria costituzione, a dettarne, implacabile, le regole. Un varietà dell’amor sofferto che un coro di “innamorati anonimi” tenta di mettere in scena sotto forma di performance sentimentali. Un girotondo di relazioni, una altalena di emozioni, dove ora si sorride e poi ci si commuove, in un afflato tragicomico dove non sempre predomina l’azione ma ciò che in silenzio scorre nelle pieghe dei discorsi.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

unnamed (24)CRONOS ‘o Patemammone
Quando: sabato 13 e domenica 14 giugno
Luogo: Sala Assoli – Napoli Fringe Festival
Orario: 21
Autore e Regia: Giovanni Del Prete
Interpreti: Francesca Iovine, Orazio Cerino e Antonio Vitale
Produzione: Caravan Teatro, in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival
Trama: «Il mito di Cronos racconta di un dio che per paura di essere spodestato mangia i suoi figli, di un Dio che non è mai sazio del suo potere» spiega Giovanni Del Prete  «La nostra storia è quella di tre personaggi, grotteschi in ogni loro espressione, che vivono all’ombra incombente di un vecchio, ormai su una sedia, e impauriti da sinistri rumori. A questi rumori seguono delle morti, ma non si sa chi o cosa fa morire. Nel tessere le relazioni familiari, ognuno pensa che l’altro sia il colpevole. I tre personaggi sono i diversi modi di vivere il tempo, di nietzschiana memoria, nel passato, nel presente e nel futuro, e ognuno di loro vive e muore dei propri umori, desideri e paure. Lo spettacolo vuole essere una riflessione sul tempo, e quindi sul vivere e morire. Il dialetto napoletano diventa inventato e musicale, e accentua perfettamente la cifra grottesca che i personaggi incarnano».
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

cafoneCafone
Quando: 14 giugno
Luogo: Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36, Napoli) – per Suggestioni all’imbrunire
Orario: 18
Interpreti: Gea Martire e Adriano Poledro (percussioni)
Trama: Filomena Pennacchio, detta “a fuchera”, brigantessa sannita, è una delle più famose fra le donne che si ribellarono, armate, alla feroce repressione piemontese durante il controverso processo che porta all’Unità d’Italia. Autentica protagonista, non semplice amante di un capobanda, libera, fiera, orgogliosa, Filomena riassume in sé il destino del popolo meridionale, depredato e umiliato, che con orgoglio rivendica la sua indipendenza.
Info: 0812403235 – 0815754465 –  info@gaiola.org  –  www.gaiola.org

unnamed (25)ORFANI BIANCHI
Quando: 14 e 15 giugno
luogo Castel Sant’Elmo | Sala Fringe
Orario: 20
Autrici: Anastasia Astolfi e Maddalena Grechi
Interpreti: Anastasia Astolfi e Alessandra Fallucchi
Regia Anastasia Astolfi
Trama: È così che va. Ti passano accanto e neanche ci fai caso. Ti rifanno il letto, ti piegano le mutande, imboccano tuo figlio, spingono la carrozzella di tuo padre. E i loro figli che fanno? Crescono. A volte con i padri, più spesso con i nonni, in casi estremi negli internat, istituti popolati da orfani di genitori vivi. Non tutti i bambini però riescono a tollerare il peso dell’assenza e negli ultimi anni, in Moldova e Romania, si assiste a un fenomeno agghiacciante: la crescita vertiginosa dei suicidi nei ragazzi tra i 10 e 14 anni figli di genitori emigrati. Quasi mai se ne parla. “Orfani Bianchi” prova a raccontarlo.
Info: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/

visita-teatralizzata-cappella-sansevero-640x426Il testamento di pietra
Quando: 20 giugno
Luogo: Museo Cappella Sansevero
Orario: ore 19 e ore 20
Produzione: Associazione Culturale Nartea
Autore: Febo Quercia
Interprete: Antimo Casertano,Raffaele Ausiello e Antonio Perna
Trama: Il percorso teatralizzato, attraverso monologhi e dialoghi, farà rivivere la figura del principe Raimondo Di Sangro, insieme ad altre importanti personalità legate alla storia del Museo, esaltandone la genialità e il modo di schernire l’ignoranza, senza tralasciare le leggende che da sempre lo riguardano. Un vero e proprio viaggio nel passato, tra mistero e alchimia, racconti e studi scientifici, attraverso quella ragione che permette all’uomo di raggiungere il disinganno e liberarsi dalle false verità. Gli ospiti parteciperanno alla “lotta” fra il genio di un uomo e l’ignoranza dei più, nel coinvolgente format teatralizzato di NarteA. 
Prenotazione obbligatoria: 339 702 0849 – 334 622 7785

Maurizio-Capuano-regista-e-autore-Animae-in-San-LorenzoAnimae in San Lorenzo
Quando: Ogni venerdì, sabato e domenica di giugno
Luogo: Basilica di San Lorenzo Maggiore
Orario: 10
Produzione: Naviganti InVersi
Autore e Regia: Maurizio D. Capuano
Interpreti: Maurizio D. Capuano, Aurelio De Matteis, Antonio Clemente, Gianni Galepro, Emanuele Iovino, Ursula Muscetta
Trama: “Animae” è un percorso itinerante che attraversa il meraviglioso complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, situato nel cuore del centro storico di Napoli.  Uno spettacolo che alterna comicità, rievocazione storica e momenti di riflessione, prende vita grazie a personaggi storici illustri. Una satira che, dall’antico, guarda al moderno e diventa spunto di riflessione e motivo di riso, forse un po’ amaro, sulla società attuale. Della Porta, Sisto V, Masaniello e tanti altri personaggi si ritroveranno, tutti insieme, in un dialogo corale, strutturato per far vivere la splendida Basilica di San Lorenzo Maggiore e l’intero complesso monumentale in un viaggio che renderà la visita un’esperienza unica.
Info e prenotazioni: 339 429 0222 – navigantiinversi@gmail.com

Gabriella Galbiati

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