Roma Fringe Festival 2015: il teatro off sotto le stelle di Castel Sant’Angelo [INCHIESTA]
Iniziato il 30 maggio proseguirà fino al 5 luglio l’evento più diffuso in Europa che, tra riforme e tagli al sistema teatrale, è in corso nel Parco Adriano di Roma per cinque settimane di scena indipendente.
Durerà fino a luglio la quarta edizione consecutiva del Roma Fringe Festival che quest’anno, dopo tre stagioni a Villa Mercede nel quartiere San Lorenzo, si affaccia sulla Città Eterna dal Parco Adriano, “ai piedi” di Castel Sant’Angelo.
Oltre 100 spettacoli e 500 artisti coinvolti in questo appuntamento internazionale che spalanca le porte delle tante realtà off che compongono, sostengono, e vitalizzano il Teatro Indipendente nazionale e straniero. In scena, 9 spettacoli quotidiani, tre per ogni fascia oraria (20.30, 22.00 e 23.30), ognuno con tre repliche complessive, al costo di 5 euro (che, al netto Siae, saranno totalmente incassati dalle compagnie), e il voto di ciascun spettatore andrà a comporre prima la classifica della semifinale, poi quella della finalissima prevista per l’ultimo giorno di evento, il 5 luglio, con la riproposizione dei quattro lavori più apprezzati e la premiazione del vincitore.
Previste, dunque, dense settimane scandite da un calendario di 72 “spettacoli in concorso, sezione teatro”, 10 “spettacoli in concorso, sezione comedy”, e 9 tra “spettacoli sezione comedy” e “spettacoli scena romana” con proposte che vanno dal ricordo di tragici momenti della Grande Guerra all’incontro con personalità in bilico tra vita e morte, spaccate da dilemmi contemporanei; dal faccia a faccia con donne-eroine astratte da temporalità passate, alla riflessione sull’esistenza umana tra coreografie, musiche, e comicità orticanti che guardano alla Commedia dell’Arte e al fiabesco, al Teatro dell’assurdo e alla narrazione multimediale, al fantasy e al grottesco.
Numerosi anche gli ospiti presenti, tra i quali Valerio Aprea, Claudio Santamaria, Johnny Palomba e Andrea Cosentino, oltre ai protagonisti di spettacoli visti in stagione in alcuni dei più importanti spazi off capitolini (come il Teatro Argot, il Teatro Tordinona, le Carrozzerie N.O.T, il Teatro Studio Uno), e di quelli provenienti dalla scena avanguardistica contemporanea d’oltreoceano (da notare il teatro immersivo di Ana Margineanu che condurrà il 27 giugno alla ricerca di un appartamento a New York, con Whild Child In The City, e Tisarana che esplorerà temi spirituali attraverso la danza).
Contaminazione di generi, culture, poetiche, estetiche, storie, a comporre il DNA del Fringe Festival capitolino: una composizione genetica necessaria per affrontare quella che il direttore artistico Davide Ambrogi ha definito una vera e propria sfida: “L’obiettivo è quello di allinearci alle grandi metropoli del mondo, dove storia e movimenti artisti contemporanei coesistono, si incontrano, si intersecano. E accanto ai numerosi stand, RomExpo che accoglie le delegazioni estere in Italia per Milano, uno spazio-spettacolo aperto a tutte le etnie del mondo che permette ai visitatori e spettatori di conoscere culture lontane, tra storia e scena contemporanea”. Un binomio, quello RomExpo-Roma Fringe Festival che “Presenta ricerche – come ha dichiarato il CEO di RomExpo Armando Soldaini – in un ambito che non potrebbe essere più attuale, quello cioè del dialogo tra arte e scienza e per di più in un contesto internazionale. Un vero prodotto dell’interconnessione dei linguaggi e della sperimentazione per meglio capire cosa c’è dietro l’angolo, per meglio progettare il nostro futuro globale”.
Va poi citata la collaborazione con gli Artisti 7607, temporaneamente “stabile” con un presidio artistico e creativo che, attraverso la voce e il corpo di una squadra di attori, daranno vita a spettacoli e iniziative per sensibilizzare e promuovere la cultura e i diritti nel nostro paese.
Ecco dunque cosa sta accadendo in queste calde sere d’estate, al di là del Tevere. E QuartaParete è presente. Per osservare da vicino i giovani artisti emergenti, seguire le loro giornate di prove e di spettacoli, penetrarne la dedizione, la fatica, l’impegno, conoscere i costi di compagnie indipendenti che contano (esclusivamente) sulle loro forze per raggiungere il pubblico e condividere la propria arte. Perché quello del Fringe è un palcoscenico importante, immancabile.
Noi dunque ci siamo e vi porteremo a contatto con le loro esperienze, vi faremo ascoltare le loro voci e le loro testimonianze, cercheremo di entrare nel sistema cardiocircolatorio dell’evento per capire in concreto come nasce, cresce e vive una delle rassegne teatrali più importanti e diffuse d’Europa, in uno dei periodi più difficili per l’intero sistema spettacolo. E lo chiederemo agli organizzatori, ai referenti artistici, e ai rappresentanti delle istituzioni che ne permettono la realizzazione.
Seguiteci a Castel Sant’Angelo allora, e stay tuned!
Nicole Jallin
Contatti: romafringefestival.net