Nei prossimi giorni a teatro…
Ultima settimana di programmazione per il Napoli Teatro Festival 2015, ma intanto al via in città le rassegne estive.
Preamleto
Quando: 22 giugno
Luogo: Sala dei Cannoni – Castel Sant’Elmo – Napoli Teatro Festival
Orario: 20
Autore: Michele Santeramo
Regia: Veronica Cruciani
Interpreti: Massimo Foschi, Manuela Mandracchia, Michele Sinisi, Gianni D’Addario e Matteo Sintucci
Trama: In Preamleto Michele Santeramo, partendo dall’Amleto di Shakespeare, racconta cosa succede prima della morte di Re Amleto, analizzando in chiave contemporanea il concetto di potere. «Il potere a questo serve: a continuare a comandare. Questa è una delle battute che Gertrude pronuncia per convincere un malandato Re Amleto a prendere l’unica decisione che le pare giusta. Il potere assoluto dei regnanti, cui il testo si ispira trattando di quel che accade prima dell’Amleto di Shakespeare, fino all’apparizione del fantasma di Re Amleto, è oggi riscontrabile solo nelle dinamiche della mafia. A quelle si ispira la scrittura: parole come dignità, onore, rispetto, sembrano ormai relegate ad un mondo che conserva la struttura dittatoriale di uno che comanda e di altri che eseguono. Re Amleto è malato: non ha più memoria. Non ricorda niente, nemmeno chi sia sua moglie, né chi sia suo figlio Amleto, né tantomeno a quale faccia corrisponda suo fratello Claudio. Non ricorda niente ma comanda ancora, ha ancora potere di vita e di morte su tutti, come un capomafia. Indagare su quel che può accadere prima dell’Amleto significa scoprire sfaccettature dei personaggi che nel testo scespiriano rimangono solo alla fantasia dello spettatore. Perché Claudio e Gertrude decidono di spodestare Re Amleto? Perché Amleto non riesce a proteggere suo padre? È proprio vero che Re Amleto appare a suo figlio come un fantasma, o non è piuttosto ancora una volta il puro meccanismo del teatro a far credere ad Amleto che suo padre sia morto? Ovviamente, la perdita continua della memoria produce nel personaggio del Re una tenerezza e una forza comica che sono parti centrali del testo, accompagnate dalla presenza di Polonio, consigliere timoroso, sempre indeciso, pronto comunque ad “accorrere in soccorso dei vincitori”, come molte figure di questa Italia».
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Potevo far fuori la Merkel, ma non l’ho fatto
Quando: dal 22 al 24 giugno
Luogo: piazza d’Armi Castel Sant’Elmo – Napoli Teatro Festival
Orario: 21:30
Autore: Fortunato Cerlino
Regia: Fortunato Cerlino e Marcello Cotugno
Interpreti: Cesare Bocci, Francesco Montanari, Claudia Potenza e Roberta Spagnuolo
Trama: La storia di Potevo far fuori la Merkel, ma non l’ho fatto si svolge in un condominio in cui vivono quattro personaggi. Michele e Yvonne hanno tre figli e sono in forte crisi matrimoniale: lui è uno psicanalista di successo, lei è depressa. Poi c’è Gloria, paziente di lui e amica di lei che sogna di vivere a Berlino perché “la Germania è dentro alla storia”. Infine c’è Modesto un eroinomane trentottenne mantenuto dalla madre che trascorre le sue giornate a memorizzare la biografia di Jobs e a guardare film porno. Un testo che racconta vizi e virtù di una società alla deriva in maniera scanzonata e cinica. Scrive Cerlino: «Tangenziale di Roma. Sopraelevata. Sono nel traffico cittadino. La radio manda senza sosta notizie relative alla crisi economica in cui il nostro paese e l’intero sistema occidentale è piombato. Fa caldo. Un incontro di lavoro andato male, il privato pieno di dubbi e ripensamenti. Lo spread mi innervosisce più delle decisioni che devo prendere per la mia vita. Il cronista racconta con enfasi che la Merkel è intenzionata a difendere la linea del rigore contro i Paesi che non fanno i compiti a casa. L’Italia è tra questi. Gli italiani non sono affidabili. Accanto a me intanto sfila, districandosi nel traffico, una delegazione di auto blu. Dai finestrini oscurati riconosco la sagoma di un uomo politico italiano molto importante. Collabora con la Merkel. La mia mente è attraversata da un pensiero improvviso, come una scossa elettrica: “Se giro il volante faccio precipitare l’auto del potente politico italiano nel vuoto”. Andrò in galera, ma forse parteciperò attivamente alla storia del mio paese. Scriverò un libro su come ho salvato l’Italia. Un fremito. Una goccia di sudore sulla fronte ed una strana luce negli occhi. Non è solo un pensiero, è una possibilità, reale. La storia mi sta sfilando accanto. Posso farlo. Posso davvero farlo. Non lo faccio. Le auto blu sono passate. Tutto è come prima. Resto nella crisi».
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
L’inquilino – Debutto
Quando: 22 e 23 giugno
Luogo: Sala Fringe – Castel Sant’Elmo Napoli Fringe
Orario: 23
Progetto e regia: Claudio Autelli
Interpreti: Michele Di Giacomo, Alice Conti, Marcello Mocchi e Vincenzo Giordano
Trama: L’inquilino nasce nel seno del movimento “Panico”, fondato da R. Topor, A. Jodorwskj e F.Arrabal. Il movimento indagava le energie più scure e destabilizzanti della realtà, per liberare la fantasia dalle ipocrisie della quotidianità. Il protagonista, Trelkovsky, si sente stretto tra le maglie di misteriose macchinazioni ai suoi danni da parte della comunità dei vicini. Il condominio, che fa da sfondo alla storia di Trelkovsky, è metafora che abbraccia l’intera società. Il velo della vergogna filtra la realtà. Gli incontri con gli inquilini sono una battaglia interiore con le proprie paure, il modo che ha la nostra mente di stanare le nostre menzogne.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Radioscopies cortometraggio scenico – Debutto
Quando: 22 e 23 giugno
Luogo: Teatro Mercadante – Napoli Teatro Festival
Orario: lunedì ore 21:30 e martedì ore 19:30
Soggetto, regia e coreografia: Michéle Noiret
Trama: Radioscopies – il cui sottotitolo è “cortometraggio scenico” – prende spunto da un’intervista radiofonica di Jacques Chancel all’autore belga Conrad Detrez (insignito del premio Renaudot per il romanzo L’Herbe à brûler). La creazione della Noiret sarà quindi un’intima immersione nella vita di questi due personaggi e dei loro mondi interiori. Scrive Jean-Marie Wynants su Le Soir: «Ciò che interessa la danzatrice e coreografa è un universo nascosto. Ed è proprio quello che ha ritrovato in Conrad Detrez, di cui si ascolta, all’inizio dello spettacolo, qualche frase che evoca il meraviglioso, l’immaginario e la certezza che ognuno di noi possiede più personalità. […] Michèle Noiret è, al tempo stesso, la donna in abito rosso che si abbandona a una danza sensuale e solitaria… e anche la donna che osserva il proprio doppio alla giusta distanza. All’improvviso entra in scena un uomo proveniente dall’esterno (salendo le scale a quattro a quattro, perdendosi in un dedalo di scaffali…). Per un attimo ci interroghiamo sulla presenza di quest’uomo, sulla relazione con la donna che vive nella casa… tutte domande che ben presto dimentichiamo per lasciarci trasportare dalla danza sensuale che li unisce. Su tutto incombe una certa tensione, che si avvicina più alla tenerezza che all’aggressività. Ignoriamo ciò che unisce i due protagonisti ma ci affezioniamo al loro duo, alle loro apparizioni in scena e in video, davanti e dietro un’incredibile scenografia mobile che riproduce una parte del vero atelier dell’artista. […] Ogni rivelazione porta con sé nuove domande, nuovi sogni, nuovi segreti…».
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Miss Julia
Quando: fino al 22 giugno
Luogo: Galleria Toledo – Napoli Teatro Festival
Orario: sabato e domenica ore 21; lunedì 19:30
Autore: August Strindberg
Regia: Lorenzo Montanini
Adattamento: J. Ed Araiza
Interpreti: Jhon Alex Toro, Tina Mitchell, Gina Jaimes Abrile
Produzione: Vueltas Bravas Producciones
Trama: Scritto nel 1888, La signorina Julie è sicuramente uno dei testi più noti e scandalosi di Strindberg: la crudità del conflitto tra i sessi e la spietata lotta tra la vecchia aristocrazia e la nascente borghesia sconvolsero la società scandinava dell’epoca. In questo allestimento diretto da Lorenzo Montanini, la Svezia del XIX secolo si trasferisce nell’America Latina dei nostri giorni. Ambientato in Colombia, durante il solstizio d’estate, l’incontro tra la signorina Julia e il servo Juan cambierà per sempre le loro vite. Mentre Juan cerca di emanciparsi dalla propria condizione servile, Julia vuole sfuggire ai legami che la costringono in un’agiata esistenza senza senso. Scrive il regista: «…quanti espedienti macchinati durante la notte appaiono poi vani e crollano, e sfumano alla luce del giorno. Com’altro è il giorno, altro la notte, così forse una cosa siamo noi di giorno, altra la notte: miserabilissima cosa, ahimè, così di notte come di giorno. Così scrive Pirandello nel Fu Mattia Pascal e sembra davvero l’introduzione perfetta a Miss Julia nel cui incontro con Juan durante la notte del 15 agosto, si sciolgono le differenze di classe, di sesso, di età e di potere e un diverso tipo di incontro più umano, più primitivo diventa possibile. Ma la mattina successiva, quando si alza la cortina della notte che obnubila i pensieri e acceca la ragione, Julia si scopre incapace di sopportare le conseguenze delle sue azioni e la società torna prepotente a dettare le sue leggi: la relazione tra i due è impossibile. La storia nella nostra versione si sposta in America, continente nel quale è tuttora molto evidente la sperequazione della ricchezza tra il nord anglofono e il sud ispanofono. Così il personale di servizio della casa parla spagnolo e la figlia del proprietario è invece di lingua inglese. Si aggiunge quindi un’altra disuguaglianza incolmabile tra i due separati anche dall’ostacolo della lingua. Abbiamo allora cercato di tradurre la storia in uno spettacolo di musica e movimento, in cui il dialogo è parte di una composizione più grande, importante ma complementare; certi che il teatro sia l’arte più di tutte in grado di farsi caleidoscopio di immagini e suoni, di musica e parole».
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Arie di carta. Il filo di Puglia
Quando: 21 e 22 giugno
Luogo: Sala Assoli – Napoli Fringe Festival
Orari: 21
Coreografia e interpretazione: Maria Carpaneto e Ivana Petito
Trama: Due personaggi femminili senza tempo che con evocazioni sonore, gestuali e di immagine riportano a sfumature, colori, emozioni in cui tutti si possono riconoscere. Una sottile vena ironica e un passaggio continuo di stati d’animo fanno vivere queste due donne come se venissero dalla terra per raccontare la storia del luogo in cui si palesano. Due creature che fanno rinascere e rinascono dalle mura, dai suoni, dai colori, dalle temperature del sottosuolo per fondersi con i luoghi intrisi di storie di gente comune e al tempo stesso straordinarie. Un ricordo vivo nel passato e nel presente.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
ComedyMatch
Quando: 22 giugno
Luogo: ZTN
Orario: 19:30
Trama: Satirarum presenta #ComedyMatch – Due squadre, tante battute, molte risate.”Satirarum”, il format di Stand Up Comedy che partirà l’anno prossimo, ha deciso di presentarsi così: una sfida all’ultima battuta.
Dimenticate il cabaret, scordatevi “Made In Sud”, picchiate Alessandro Siani più volte al giorno (dicono sia terapeutico); “Satirarum” proverà a farvi ridere di cose di cui non ridereste mai.
“Satirarum”, il primo esperimento di Stand Up Comedy a Napoli. E siamo anche fighi. Si comincia con un piccolo aperitivo; poi si passa alle risate. E se tutto va bene, alla fine… Si consiglia la visione ad un pubblico maturo.
Prenotazione: 3333970616
Euridice e Orfeo – Debutto
Quando: 23 e 24 giugno
Luogo: Teatro Bellini – Napoli Teatro Festival
Orario: 21:30
Autrice: Valeria Parrella
Regia: Davide Iodice
Interpreti: Michele Riondino, Federica Fracassi, Davide Compagnone, Raffeale Gardon
Trama: Valeria Parrella rielabora il mito di Orfeo ed Euridice proponendone una lettura in chiave contemporanea: «Gluck, Anouilh, Cocteau per le scene, ma anche Bufalino, Pavese: ognuno ha una risposta diversa su quell’ultimo voltarsi di Orfeo, sul perché lo fa. Commovente il passaggio di Rilke, forse tratto dalla visione di un bassorilievo custodito qui: nel Museo Archeologico di Napoli. Respexit dice la tradizione (di Virgilio nelle Bucoliche e Ovidio nelle Metamorfosi): e a questo verbo, che non ha un equivalente in italiano, perché significa “si voltò indietro”, ma che contiene in sé anche la radice del “respectum”, del rispetto, io ho dato credito e seguito; così come a quel bassorilievo, in cui compare un Hermes, assieme a Euridice e Orfeo. Ho scritto – conclude l’autrice – una novella che diventa un testo teatrale, una storia non realistica: piuttosto orientata alla filosofia e alla psicologia della perdita e dell’elaborazione del lutto». Un’opera a tre voci che sarà diretta da Davide Iodice: «Voglio lasciare la parola alla Parola, ora che vi ritorno dopo anni di una drammaturgia tutta ispirata dalla scena. Qui dico allora solo del canto di Orfeo, che è questione simbolica ed estetica insieme, poiché la prima domanda che mi sono posto nell’affrontare nuovamente questo mito, più volte declinato in visioni nei miei lavori, è stata: come rendere quel canto, così commovente da ammansire le bestie, così commovente da spalancare le porte degli inferi, (qualunque sia il loro significato)? Nessuna voce può, mi sono detto. Poi, ascoltando il suono-senso delle parole nella voce viva degli attori, ho inteso che tutta la bellissima prosa-poetica del testo fosse quel canto, insieme di Euridice e Orfeo, e allora abbiamo cominciato a lavorare ad un unico flusso sonoro, un concertato o un corale, se vogliamo, che tentasse di restituire alla Parola il suo potere ipnotico, evocativo: la sua emozione. Per il resto, questa è una dichiarazione d’amore»
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
FRIENDLY FEUER, UNA POLIFONIA EUROPEA
Quando: 23 e 24 giugno
Luogo: Ridotto del Mercadante – Napoli Fringe Festival
Orario: martedì ore 21 e mercoledì ore 19
Drammaturgia scenica e Regia: Marta Gilmore
Interpreti: Armando Iovino, Tony Allotta, Vincenzo Nappi, Marta Gilmore, Eva Allenbach
Trama: Nell’anno di un centenario che mediaticamente celebra un eccidio quasi dimenticato, facciamo capolino sui campi della Grande Guerra Europea. “Non passa lo straniero” si cantava quando il nemico risiedeva entro i confini di Schengen. Oggi sono altri i cimiteri dei morti senza nome e per loro non suona la fanfara. Disertare, impazzire, sottrarsi, come il fragile atto di chi si arrende. Oggi come allora il fuoco amico ti toglie il lustro di una fine gloriosa. Resta il silenzio, frammenti di discorsi, di lingue, e di esseri umani. Resta un corpo ritto, le mani alzate, che tenta di percorrere lo spazio che lo divide dalla parte avversa. Sparate al disertore.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
LE CITTÀ INVISIBILI
Quando: 23 e 24 giugno
Luogo: Sala Assoli – Napoli Fringe Festival
Orario: 21
Coreografie e riprese video: Roberta De Rosa
Interpreti: Roberta De Rosa, Martina Fasano
Trama: Tutto è inutile, se l’ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente. (Italo Calvino, Le città invisibili). Un cortometraggio che attraversa luoghi ricchi d’arte, cultura e ingegno, spesso dimenticati. Un viaggio che ripercorre le città invisibili della nostra vita attraverso quei temi che riguardano ognuno: la memoria, il ricordo, il tempo, il desiderio, la morte. Un invito a ritrovarsi, a “…cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Chiudi gli occhi
Quando: 24 e 25 giugno
Luogo: Teatro Nuovo – Napoli Teatro Festival
Orario: 19:30
Autrice e regia: Patrizia Zappa Mulas
Interpreti: Fabio Bussotti, Elia Schilton, Luciano Virgilio e Patrizia Zappa Mulas
Trama: Teheran, novembre 2004. Ameneh Bahrami ha ventisei anni e studia ingegneria elettronica. Majid Mohavedi si innamora di lei e la chiede in moglie. Lei rifiuta, lui le lancia una bottiglia di acido solforico sul viso, sfigurandola e rendendola cieca. Una storia che ha fatto il giro del mondo. Contrariamente a tante vittime, Ameneh decide di appellarsi alla Shari’a, la legge islamica, e ottiene, alla fine di un lungo processo, il diritto di versare negli occhi di Majid quaranta gocce di acido solforico: è la legge del taglione, occhio per occhio, alla lettera in questo caso. Una norma arcaica che acquista un significato dirompente in un regime che chiude un occhio sulla pratica tribale dell’acidificazione che è tornata in uso dopo la Rivoluzione Islamica. E soprattutto in una giurisdizione nella quale una donna vale la metà di un uomo: grazie ad Ameneh il valore del corpo femminile è sancito da Dio, e il lancio dell’acido diventa un reato a tutti gli effetti. L’opinione pubblica occidentale esulta, fino al momento in cui Ameneh annuncia la sua decisione di non perdonare Majid: solo la parte lesa, infatti, ha diritto di graziare un condannato e di eseguire la sentenza. E qui la coscienza occidentale va in crisi. Chiudi gli occhi ricostruisce questa storia attraverso lo sguardo di quell’Europa civile e generosa che si misura con la propria coscienza e con l’incubo della violenza tra i sessi. A Barcellona, dove Ameneh si è trasferita per curarsi, i tre responsabili dell’Associazione contro le pene corporali che l’hanno finora sostenuta, si trovano all’improvviso uno contro l’altro. È il 14 maggio 2011, il giorno in cui Ameneh è stata convocata a Teheran per eseguire la sentenza. Ma l’ombra della vittima che diventa carnefice si allunga su di loro e fa esplodere contrasti a lungo covati. La fede civile si mescola alle private infedeltà, il tradimento politico al gioco degli affetti. Amore, amicizia, valori comuni si rivelano pervasi di competizione, di razzismo, ma anche di ridicole debolezze personali. In una corsa contro il tempo alla Hitchcock per fermare l’esecuzione.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
P.I.A. (il principio di indeterminazione di un’anima) – Debutto
Quando: 24 e 25 giugno
Luogo: Galleria Toledo – Napoli Teatro Festival
Orario: mercoledì ore 19:30 e giovedì ore 21:30
Drammaturgia e regia: Bruno Barone
Interpreti: Francesca Romana Bergamo, Ivano Schiavi, Bruno Barone, Amanda Sanni e con la partecipazione di Rino Di Martino
Trama: Lo spettacolo P.I.A. di Bruno Barone prende spunto dal principio d’indeterminazione di Heisenberg enunciato dal fisico tedesco nel 1927. In questa teoria si afferma che ci sono dei limiti per la conoscenza umana e che esistono coppie di grandezze, definite incompatibili, per le quali una precisa misurazione dell’una rende imprecisa quella dell’altra e viceversa. «Così come in fisica – afferma Barone – più cerchiamo di essere precisi nella misura di una grandezza, tanto sarà maggiore l’errore nella misura dell’altra, così nella vita, tanto più guarderemo ai sentimenti secondo il nostro punto di vista, strettamente personale, tanto più ci allontaneremo dalla reale comprensione di essi. P.I.A. indaga l’amore in tutte le sue sfumature e lo fa attraverso le storie dei suoi personaggi. Storie che si incrociano in un miscuglio di avvenimenti ed emozioni forti: grandi dolori, gioie e tanta ironia. Tutto per coinvolgere lo spettatore e aprire i suoi occhi a una nuova prospettiva che mostri l’amore come un sentimento universale, lontano da qualsiasi discriminazione. A questo si aggiunge un’altra opportunità, un’altra visione, quella di chi già ha affrontato tutte le difficoltà della vita e che l’ha persa, la vita. La visione di chi ha già delle risposte e che quindi adesso può guardare al nostro mondo e ai nostri problemi con maggiore leggerezza e ironia. Questo testo non aspira a essere colto, ricercato, non vuole essere rivoluzionario né sconvolgente. Questo testo vuole essere vero, raccontare una storia, spingerci a riflettere e magari scardinare delle convinzioni, ma soprattutto vuole donare un’emozione, perché noi, in fondo, viviamo per questo».
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
L.I. Lingua Imperi
Quando: 25 giugno
Luogo: Auditorium Castel Sant’Elmo – Napoli Teatro Festival
Orario: 21
Drammaturgia: Simone Derai e Patrizia Vercesi
Regia: Simone Derai
Interpreti: ANNA BRAGAGNOLO, MORENO CALLEGARI, MARCO CROSATO, PAOLA DALLAN, MARCO MENEGONI, GAYANÉE MOVSISYAN, ALESSANDRO NARDO, VIVIANA CALLEGARI, MONICA TONIETTO e con HANNES PERKMANN, BENNO STEINEGGER
Trama: «A chi dubita che il teatro italiano stia vivendo una fase di straordinaria vitalità creativa, a chi ancora non crede che sia in atto un decisivo ricambio generazionale – che è anche uno spostamento di prospettive, di canoni estetici – suggerirei di vedere il bellissimo Lingua imperii degli Anagoor: un esemplare concentrato delle modalità espressive che si usano oggi – nessuna trama da rappresentare, nessun personaggio da interpretare, ma una pura composizione di frammenti verbali, visivi, sonori – coniugato con una profondità di pensiero che colloca il gruppo ai vertici della nuova scena nazionale». Con queste parole Renato Palazzi descrive questo spettacolo di Anagoor che finalmente arriva a Napoli. Ma di cosa tratta Lingua Imperii? Tre sono i temi principali: il rapporto tra lingua e potere, la caccia e la tragedia della Shoah. Caucaso 1942: due ufficiali dell’esercito nazista, un SS e un linguista prestato alle insegne del Terzo Reich, discettano di razze e della possibilità di isolare “scientificamente” i ceppi di ascendenza ebraica da avviare allo sterminio. I loro dialoghi, in video, tratti da Le Benevole di Jonathan Littell, sono l’ancora di uno spettacolo che procede per accumulo di frammenti, evocazioni verbali, sonore e visive di inconsueta intensità e bellezza, non solo formale, ispirate al mito dell’innocenza violata per tutti gli esseri senzienti. Lingua imperii è l’inveramento di quel progetto di politica teatrale da cui la compagnia di Castelfranco Veneto è partita quindici anni fa. Il tema della Shoa si intreccia con quello più vasto della caccia, una mattanza che storicamente non conosce frontiere né battute d’arresto, dal sacrificio di Ifigenia, al genocidio armeno, al massacro di Srebrenica. In scena nove attori-testimoni cantano l’indicibile attraverso un uso della voce che a tratti si amplifica in vento, tempesta solare in grado di oscurare per un lungo istante il cielo e l’orizzonte della spettatore.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Opera pezzentella
Quando: dal 25 al 28 giugno
Luogo: Chiesa di Santa Maria del Purgatorio ad Arco
Orario: 20:45
Autore e Interprete: Mimmo Borrelli
Trama: Mimmo Borrelli, dopo quasi dieci anni di successi e tanti riconoscimenti (ultimo in ordine di tempo il Premio Hystrio; premio Riccione vinto, unico caso, per due volte consecutive; premio Tondelli; premio Testori; premio Vittorio Gassman; premio Eti Olimpici del Teatro) è da molti considerato “il più grande drammaturgo italiano del momento” (Renato Palazzi, Linus); è tornato in scena da autore, regista e attore con “Opera Pezzentella”, testo in versi scritto dopo due anni dedicati a raccogliere testimonianze e storie legate al culto delle anime pezzentelle, ma soprattutto a vivere la chiesa nella sua quotidianità, nel rapporto che essa ha con il quartiere e con la sua storia più recente grazie al progetto “Purgatorio ad Arco: un Arco sul territorio”, sostenuto da FONDAZIONE CON IL SUD. Uno spettacolo del genere, non poteva non essere riproposto.
La chiesa, il culto, i fedeli, le passioni e le relazioni dei nostri giorni confluiscono e diventano parte, anche grazie ai 12 giovani interpreti, di questa cerimonia: un intenso omaggio ad uno spazio vivo, pieno di spiritualità e di umanità.
Informazioni e prenotazioni: 081.5513396 – biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Il dono
Quando: 25 e 26 giugno
Luogo: Sala Fringe – Castel Sant’Elmo
Orario: 23
Drammaturgia: Luca Bargagna, liberamente tratto da Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace
Interpreti: Viviana Altieri, Vincenzo D’Amato, Elisabetta Mandalari, Luca Mascolo, Alessandro Meringolo, Massimo Odierna, Sara Putignano
Trama: Il dono propone una galleria di tipi intimamente odiosi, laidi, voci di un’umanità allucinata, che per non crepare si vomita addosso tutto il veleno possibile. Questi “uomini schifosi” – vittime o carnefici – divorano il proprio fianco lacerato in un fermo immagine dell’irrealtà o dell’iperrealtà che ci costringe in una morsa.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
JERNEJ
Quando: 25 e 26 giugno
Luogo: Ridotto del Mercadante – Napoli Fringe Festival
Orario: 19
Regia: Simone Giannatiempo
Curatori del testo: Simone Giannatiempo, Maria Teresa Rovitto
Interprete: Simona Di Maio
Trama: Il servo Jernej cacciato dalla terra in cui ha lavorato per anni vuole che venga riconosciuto il suo diritto a restare in quella terra. Compie così un viaggio che lo porta a interrogare i poteri istituzionali al fine di cercare giustizia. In uno “spazio vuoto” l’attore con il proprio corpo, la propria voce e l’utilizzo di oggetti semplici rivive il conflitto interiore e il mondo semplice e visionario di Jernej. Non si mette tanto in discussione il concetto di proprietà privata quanto l’origine della stessa.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Fine di un romanzo
Quando: 25 e 26 giugno
Luogo: Sala Assoli – Napoli Fringe Festival
Orario: 21
Autori: Alessandra Crocco e Alessandro Miele
Interpreti: Alessandra Crocco, Giovanni De Monte, Rita Felicetti, Maria Rosaria Ponzetta
Trama: Fine di un romanzo è quel che resta de I demoni di Dostoevskij. Il romanzo è andato in frantumi. Solo alcuni momenti continuano a risuonare. Sono universali perché umani, ci parlano perché ci riguardano. Rivelano gli eterni inciampi e i nodi irrisolti del vivere. Raccontano un mondo in cui i mediocri sguazzano nel fango e i puri soccombono. Guardatele arrampicarsi, queste agili scimmie! Si arrampicano una sull’altra e così una trascina l’altra nel fango e nell’abisso. Vogliono arrivare tutte al trono: è la loro follia. Come se sul trono fosse assisa la felicità! Spesso sul trono è assiso il fango. Anzi, spesso anche il trono sta sul fango. (Nietzsche)
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Flow
Quando: 26 giugno
Luogo: MargheritArt Fest – Cafeina Eat – Improteatro Festival
Orario: 19
Produzione: Compagnia Verbavolant
Interpreti: Andrea Ciampa, Carmine Costrini, Cinzia Zadro, Davide Aspesi, Fabrizio Nicoletti,Giuseppe Ravì, Maria Salvatore, Massimo Laureti, Stefano Besi, Susanna Cantelmo
Trama: Flow, su idea e regia di Susanna Cantelmo, è una long form d’improvvisazione teatrale che si ispira al celebre Harold. Nasce da uno studio sulle possibilità creative che si generano quando le ricchezze individuali si fondono. Un esperimento in cui la fiducia verso l’altro, la totale apertura delle proprie emozioni, sono elementi fondanti.
Flow è un flusso di storie continuo, un susseguirsi di frammenti di vita i quali si originano l’uno dagli altri. Ogni storia prende vita dalla precedente tramite un’ispirazione fisica, drammaturgica o testuale; nasceranno così storie di ogni colore: da quelle drammatiche, a quelle leggere e comiche, da quelle oniriche a quelle surreali.
Lo spettacolo inizia con luci soffuse ed una musica di sottofondo, con gli attori già sul palco, fisicamente fusi tra di loro, attorcigliati gli uni agli altri, in una simbologia di rinascita, di quiete prima della tempesta, di un magma rigenerante. Lentamente gli attori cominciano a muoversi, a guardarsi, a toccarsi, ad esplorarsi. E da un impulso di uno o più attori prenderà vita una storia. Tramite transizioni, seguendo la sincerità di un impulso soggettivo, dato dall’emozione, dalla musica, dalla regia – con la quale cè un profondo scambio reciproco – dalla situazione, ci si muoverà fluidamente verso un’altra storia. Un susseguirsi di vite che possono durare istanti o minuti, che possono tornare, mostrando sempre la loro profonda intensità. E poi lentamente il magma tornerà a solidificarsi: gli attori si rimetteranno sul palco in una fusione fisica, stretti gli uni con gli altri, corpi mischiati fra di loro. Sarà la fine dello spettacolo, ma ogni fine non è nient’altro che un nuovo inizio, un nuovo Flow.
Flow è quindi un viaggio che coinvolge lo spettatore in questo flusso sfaccettato, intenso ed emozionante come la vita stessa. Flow è il flusso della vita come non lo avete mai visto.
Info e prenotazioni: prenotazioni@improteatrofestival.it – 3939869631
Virgilio brucia
Quando: 26 giugno
Luogo: Auditorium Castel Sant’Elmo – Napoli Teatro Festival
Orario: 21
Drammaturgia: Simone Derai e Patrizia Vercesi
Regia: Simone Derai
Interpreti: MARCO MENEGONI, GAYANÉE MOVSISYAN, MASSIMILIANO BRIARAVA, MORENO CALLEGARI, MARTA KOLEGA, GLORIA LINDEMAN, PAOLA DALLAN, MONICA TONIETTO, ARTEMIO TOSELLO, EMANUELA GUIZZON e con la partecipazione di MARCO CAVALCOLI
Trama: Virgilio brucia ci conduce nella Roma del 22.a.C. Poesia e potere, bellezza e violenza, memoria e consenso: questi i temi che la compagnia affronta in una prospettiva spiazzante, entrando nel laboratorio dell’intellettuale che ha cantato l’avvento della Roma imperiale. Sulla figura di Publio Virgilio Marone infatti grava il pregiudizio di essere stato il cantore di Ottaviano Augusto che spense ogni residua speranza di ristabilire una repubblica nell’Antica Roma. Un poeta al servizio dell’ideologia imperiale, in cui Anagoor però individua delle incrinature: punto d’attacco due libri proprio dell’Eneide, quelli che Virgilio lesse ad Augusto, e dove sono narrati la violenza della distruzione di Ilio e del regno troiano, e il viaggio nell’oltretomba, cesura definitiva con il passato relegato a memoria. Così Virgilio brucia diventa l’occasione per squadernare quel rapporto tra arte e potere, la funzione della cultura e della memoria, la guerra imperiale, la violenza e il rapporto di Virgilio, figlio di contadini mantovani, con la natura, elemento che spesso appare, in primo piano o di sfondo, sia nelle opere del poeta latino che nelle creazioni della compagnia. Un’identificazione di Virgilio con Enea, cadenzata sia da musiche corali eseguite dal vivo che, partendo da antichissime tradizioni europee ed extraeuropee, arrivano fino al minimalismo contemporaneo di John Tavener. Il linguaggio di Anagoor si distingue per estrema pulizia, chiarezza e luminosità, una drammaturgia del gesto simbolica giocata tra ritualità e rarefatta sospensione.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Cosa sognano le nuvole – Debutto
Quando: 26, 28 e 29 giugno
Luogo: venerdì al Nest; domenica alle Scalze; lunedì al Centro Asterix – rassegna Giugno Giovani 2015 promossa dall’Assessorato ai Giovani e Politiche Giovanili, Innovazione e Creatività del Comune di Napoli
Orario: venerdì ore 21; domenica ore 19; lunedì ore 20:30
Regia e adattamento: Nicola Laieta
Interpreti: Ilaria Arra, Annalisa Zarsia Beneduce, Agostino Borroso, Mena Carillo, Adriana Carleo, Flavio Narutø D’Alma, Giuseppe Di Somma, Salvatore Esposito, Francesca Liberti, Sonia Magno, Gaetana Napolitano, Chiara Maria Elena Ostuni, Roberta Pagliaro, Martina Scognamiglio, Mattia Giuseppe Tassar, Maria Valentino
Trama: Una giornata di lavoro sul palcoscenico di un teatro di altri tempi.
Le maestranze del teatro si alternano sul palco alle prove del regista e dei suoi assistenti per uno spettacolo di marionette, le storie di vita reali si confondono con le storie di vita immaginarie come un sogno dentro un sogno.
Le vicende di questo teatro di periferia diventano una favola dentro una favola dentro una favola di un paese non troppo distante da noi in cui non si può dormire mai, figuriamoci sognare, dove le favole inventate da una veggente possono essere scritte solo di fatti reali.
«Ecco, vivere insieme significa di più di una vicinanza accidentale. Significa che le fasi della vita di un individuo sono “interconnesse”, indentate come ingranaggi alle fasi delle vite degli altri, che muovono la sua vita così come egli muove le loro».
Al centro del percorso formativo di teatro ed educazione di cui questa azione teatrale è la conclusione ci sono state piccole esperienze di vita quotidiane raccontate dai giovani partecipanti. L’idea era quella di ricostruire uno spaccato della nostra vita in questi tempi e in questi luoghi attraverso piccoli frammenti di narrazione. In un certo modo volevamo restituire lo sguardo dei nostri giovani partecipanti sulla vita in questa città, rendendo le loro voci universali attraverso gli strumenti dell’arte del teatro ,in maniera da permettere a tutti di potercisi rispecchiare. Nel nostro lavoro educativo il teatro e l’arte sono diventati un indispensabile strumento identitario e formativo, grazie alla condivisione di storie infatti le persone che si raccontano sviluppano una chiara consapevolezza di come ogni singola esperienza sia di fatto una pietra miliare nella formazione del proprio io presente, e divengono così capaci di usare quelle esperienze come carburante per il progresso futuro. Anche chi ascolta queste storie può essere incoraggiato ad affrontare le proprie sfide personali. Questa reazione a catena di empowerment, basata sull’empatia, è al centro della nostra pratica.
Info e prenotazioni: trerroteteatro@gmail.com
Dinamo
Quando: dal 26 al 28 giugno
Luogo: Teatro Mercadante – Napoli Teatro Festival
Orario: 21:30
Autore e Regia: CLAUDIO TOLCACHIR, LAUTARO PEROTTI, MELISA HERMIDA CON/WITH DANIELA PAL, MARTA LUBOS, PAULA RANSENBERG
Trama: In Dinamo, l’autore argentino indaga il tema della solitudine attraverso la storia di tre donne che vivono insieme senza saperlo. In una roulotte abbandonata in un luogo imprecisato vive Ada, una ex performer settantenne che spera di ritrovare l’ispirazione e la passione di un tempo. Marisa, sua nipote, è pronta a riprendere la carriera di tennista abbandonata 28 anni prima a causa di forti allucinazioni. La coabitazione è strana, parallela e i loro due mondi non si incontrano. Ciò che le due donne non sanno è che dentro alla credenza della cucina vive Harima, un’immigrata che cerca, di nascosto, di comunicare con la propria famiglia. Una situazione grottesca che non mancherà di coinvolgere ed emozionare il pubblico. «Dinamo – afferma Tolcachir – racconta storie attraverso il silenzio, attraverso vicende piccole e straordinarie. Queste storie non vengono narrate, ma fatte emergere attraverso il corpo delle tre donne. Il processo creativo si è sviluppato in lunghe sessioni di improvvisazione durante le quali ogni personaggio si è appropriato di una vita e di una personalità. Abbiamo poi unito le storie, consentendone lo sviluppo in uno spazio comune e dettagliando azioni, costumi, oggetti. Infine abbiamo creato una coesistenza delirante e compassionevole tra questi esseri perduti. Una sorta di musica. Dinamo è lo strano racconto di tre donne che vivono insieme senza saperlo. Lo spazio è realistico, è la storia ad essere assurda».
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
L’inedito
Quando: 27 giugno
Luogo: Slash – Improteatro Festival
Orario: 21
Interpreti: Annalisa Arione, Eugenio Galli, Fulvio Maura, Giorgio Rosa, Lara Mottola, Maria Adele Attanasio
Trama: Sam: Perché usi sempre un binocolo?
Suzy: Mi aiuta a vedere le cose più vicine. Anche se non sono troppo lontane. Fingo che sia il mio potere magico.
Sam: Sembra poesia. Le poesie non sempre devono avere la rima, sai. Devono solo essere creative. (Moonrise Kingdom)
Un format di improvvisazione teatrale ispirato a Wes Anderson è il risultato di uno studio sull’autore americano, sul suo modo originale di raccontare le relazioni tra i personaggi attraverso la deformazione fiabesca della macchina da presa; la sfida a rendere improvvisazione sequenze di storie in cui il taglio cinematografico è imprescindibile. Per i suoi inconfondibili cambi di ritmo e le vertiginose prospettive che rendono la sua cifra stilistica fantastica e naif.
Info e prenotazioni: 329 0623794 – prenotazioni@improteatrofestival.it
Nonsense a Nord del Tamigi – Debutto
Quando: 27 e 28 giugno
Luogo: Te.Co. – Teatro di Contrabbando
Orario: 21
Autore: Valerio Bruner
Adattamento e regia: Alessandro Palladino
Interpreti: Valerio Bruner, Alessandro Palladino, Simona Pipolo, Luca Sangiovanni, Chiara Vitiello
Trama: Ralph Kennigan è un bevitore incallito con il pallino della poesia. Poi c’è Sam. Jenna è l’incontro che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato.
Nonsense a Nord del Tamigi è la storia di un viaggio surreale a bordo di un treno metropolitano diretto a Nord di Londra, così lontano che nessuno sa cosa si celi oltre il confine. Un viaggio, apparentemente caotico e privo di senso, in cui il protagonista sarà chiamato a fare i conti con mille proiezioni e deformazioni di se stesso e della sua più grande paura: la donna.
Info e prenotazioni: 334 214 2550 – teatrodicontrabbando@gmail.com
Portobello never dies
Quando: 27 e 28 giugno
Luogo: Sala Fringe – Castel Sant’Elmo
Orario: 23
Autori: Rosario Palazzolo
da un’idea di Delia Calo’, Monica Andolina, Chiara Pulizzotto
Interpreti: Francesco Gulizzi, Salvatore Nocera, Rosario Palazzolo
Regia: Rosario Palazzolo
Trama: Una stanza senza porte né finestre, tre letti, un tempo senza giorno né notte, e tre personaggi senza nome che tentano di ricordare, che provano a ricostruire le dinamiche di una festa che è stata – il banchetto di un matrimonio? – e che vorrebbero fosse ancora; tre modi di osservare la vita, tre decodifiche, tre ansie differenti, che si agitano per qualcosa che probabilmente non accadrà. Ciascuno dei personaggi racconta un’umanità allo sbando, priva di riferimenti, un’umanità misera e smidollata che non supera mai il perentorio per arrivare al programmatico, impalata davanti al baratro della propria inconcludenza.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Volver
Quando: 27 e 28 giugno
Luogo: Ridotto del Mercadante – Napoli Fringe Festival
Orario: 19
Regia: Giuseppe Provinzano
Interpreti: Simona Argentieri, Maurizio Maiorana e Giuseppe Provinzano
Trama: VOLVER, 1°capitolo della Trilogia della Migrazione, racconta la storia di una comunità del sud Italia ai primi del ‘900, la quale, all’indomani del terremoto che ne devastò il paese, decise di partire in massa per l’Argentina. Crearono un barrio tutto loro e in quel barrio mischiarono tradizioni e innovazioni, la loro cultura con quelle di altri migranti. Gli italiani entrano nelle milonghe e il tango divenne una passione: importante per la loro integrazione, importante il loro contributo allo sviluppo e diffusione. Le milonghe diventarono luogo d’incontro della comunità e viceversa. Tutto questo per 20 anni: negli anni’30, la comunità decise in massa di tornare rispondendo all’Editto Fascista che richiamava gli italiani in patria a pagamento. VOLVER è la storia di Nico, partito per l’Argentina a 12 anni ma che infondo non voleva tornare.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Gabbiano. La vita è una carota
Quando: 27 e 28 giugno
Luogo: Sala Assoli – Napoli Fringe Festival
Orario: 21
Regia: Ilaria Cristini
Interpreti: Costanza Bugiani, Ilaria Cristini, Maxence Dinant, Brisa Fuentes Astudillo, Johan Tirado, Mascia Tofanelli, Andrea Tosi
Trama: Il rapporto tra arte e vita è la prima domanda da cui parte il nostro lavoro ispirato a Il gabbiano. In scena Artisti che interpretano Artisti; Attrici, Scrittori e Drammaturghi raccontano, in bilico tra finzione e realtà, il loro punto di vista sul ruolo dell’Arte, attraverso una scrittura di scena originale che prende spunto dalle vicende del famoso dramma. Succede però, ed è inevitabile, che il piano privato e quello pubblico lentamente si confondano. L’artista non può prescindere dai suoi amori, desideri e solitudini. Accade l’irreparabile: gli emisferi si contaminano, come materiali organici di nature diverse che per vicinanza perdono le loro forme.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Processo ad una strega
Quando: 27 e 28 giugno
Luogo: Real Orto Botanico – Brividi d’Estate
Orario: 21
Autrice: Annamaria Russo
Interpreti: Marianita Carfora, Antonello Cossia, Sergio Del Prete, Andrea De Rosa, Bruno Minotti, Ramona Tripodi e con Ensamble strumentale e vocale Musica Reservata; figuranti : Adriana D’Agostino, Flavia Carenne, Carlo Gambardella, Giuseppe Maria Serio, Alessandro Mastroserio, Camilla Russo, Sabrina Silvestri, Fabio Todisco
Trama: Uno testo tratto dagli atti di un processo del Santo Tribunale dell’inquisizione . Uno spettacolo che parte dalla storia buia del’ 600 per raccontare la storia eterna del pregiudizio che diventa follia. Bianca è una donna sola. Si guadagna da vivere, distillando le erbe, curando gli infermi con i rimedi naturali imparati da sua nonna. Bianca è giovane. Bianca è bella. Bianca s’innamora di uno uomo sposato. A Bianca la libertà e l’amore costeranno un’accusa che é una condanna a morte. Basta una parola sussurrato all’orecchi giusto. Basta una parola: strega, e per bianca è la fine.
Il processo ad una strega é uno spettacolo di grande impatto scenico e suggestioni. Si apre con la caccia alla strega, tra il pubblico, nei viali dell’orto. Dopo la cattura il processo, le deposizioni, la dolente arringa della Strega.
Prenotazioni: 081 5422088 – info@ilpozzoeilpendolo.it
Il viaggio del Capitan Fracassa
Quando: 27 e 28 giugno
Luogo: Giardino dell’Orco
Orario: sabato ore 19 e domenica ore 19:15
Produzione: Il Teatro nel Baule
Regia: Simona Di Maio
Interpreti: Libera Carelli, Anna Carpi, Bubu Esposito, Nevia Ferrara, Valeria Finamore, Giovanna Gagliardi, Carla Guardascione, Federica Habetswallner, Maria Ippolito, Sara Parolisi, Diego Purpo, Grazia Ramaglia, Rocchina Romano, Francesco Simonelli
Trama: La storia è semplice. Un Barone decaduto si innamora di una bellissima attrice e decide di seguire il carro dei comici nel loro viaggio verso Parigi. Lo spettacolo è itinerante e accompagna lo spettatore all’imbrunire nei suggestivi luoghi del Giardino dell’Orco. Intanto i personaggi vivono il loro viaggio, amano, sognano, giocano. E prende vita la Commedia.
Info e prenotazioni: 3478437819 – info@ilteatronelbaule.it
Sonata per il commissario Ricciardi
Quando: 27 e 28 giugno
Luogo: Sala dei Cannoni – Castel Sant’Elmo – Napoli Teatro Festival
Orario: 20
Autore: Maurizio De Giovanni
Regia e Interprete: Andrea Renzi
Trama: Nato dalla penna dello scrittore napoletano Maurizio de Giovanni, il Commissario Ricciardi è oggi uno dei personaggi più amati tra gli appassionati di letteratura giallistica. Ambientate nella Napoli degli anni Trenta, le avventure dello scaltro e ombroso Ricciardi approdano in teatro grazie a questa Sonata interpretata da Andrea Renzi. Ad accompagnarlo in questo viaggio ci sono le musiche di Marco Cappelli e del suo Acoustic Trio. Scrive Andrea Renzi nelle note di regia: «Marco Cappelli mi ha fatto ascoltare il suo concept album Le stagioni del commissario Ricciardi, prodotto da John Zorn, che evoca e trasfigura i contesti e i personaggi di de Giovanni e la cui bellezza mi ha convinto a intraprendere questo progetto. Non abbiamo voluto affrontare né un singolo romanzo né l’intero ciclo ricciardiano ma abbiamo chiesto all’autore se avesse, tra gli appunti, un inedito punto di vista sul suo protagonista. Quando abbiamo ricevuto in lettura il racconto Mammarella – una storia ambientata in un bordello di Mergellina dove Ricciardi parla in prima persona, liberandosi, in un certo qual modo, dallo sguardo dell’autore, rappresentato dalla terza persona dei romanzi – abbiamo capito che il lavoro teatrale poteva cominciare. In Mammarella il personaggio Ricciardi sembra chiedere prepotentemente parola, esige un suo spazio emotivo e arriva, in un’appassionata confessione a dichiararsi sfinito per la sua straziante condizione di vita al confino tra vivi e morti. C’è qualcosa di pirandelliano in questa apparizione sulla scena di un personaggio che proviene dalla letteratura. De Giovanni stesso, negli incontri di lavoro, ha suffragato questa sensazione parlandoci di Ricciardi con l’emozione trattenuta di un padre quando parla di suo figlio, un padre che conosce suo figlio nei particolari più intimi ma ha la consapevolezza del distacco. Questa vita del personaggio, oltre lo specifico letterario, mi sembra lo spazio possibile per una indagine teatrale: dovevamo seguire Ricciardi, pedinarlo oltre le pagine dei romanzi e vedere dove ci avrebbe portato».
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Il metodo
Quando: 27 e 28 giugno
Luogo: piazza d’Armi – Castel Sant’Elmo – Napoli Teatro Festival
Orario: 21:30
Autore: Jordi Galceran
Regia: Lorenzo Lavia
Interpreti: Giorgio Pasotti, Fiorella Rubino, Gigio Alberti e con Antonello Fassari
Trama: La commedia dell’autore catalano Jordi Galceran racconta la crudeltà che spesso si manifesta nei rapporti di lavoro. Quanto può essere crudele un ambiente lavorativo? Fino a che punto possiamo permettere alle aziende di applicare gerarchie ingiuste e sottoporci a prove umilianti, pur di ottenere una posizione socialmente rispettata? E se rappresentato a teatro, fin dove arriviamo a crederlo verosimile? È su questi temi, quanto mai attuali che si sviluppa Il metodo. In una sala riunioni asettica, si trovano, per l’ultimo colloquio “congiunto”, quattro candidati a un incarico di manager per una importante multinazionale. I quattro personaggi si rivelano subito persone ciniche, disposte a tutto pur di ottenere l’unica cosa che per loro davvero conta: il solo posto disponibile. In una busta chiusa arrivano delle prove e, qui comincia il gioco, il thriller. La drammaturgia è scorrevole e permette un vivo coinvolgimento del pubblico che si trova continuamente a dover valutare ciò a cui assiste: qual è la reale personalità dei candidati? Dov’è la verità e dove la menzogna? Lo spettacolo ha il grande pregio di riprodurre in scena ambienti e situazioni comuni a tutti, che viviamo ripetutamente nella quotidianità e ritroviamo sul palco con tutta un’altra suspense. Un cinismo maieutico, che riesce a far risultare chiara, ma mai banale, la possibilità di rispondere “no” alle ingiustizie.
Info e prenotazioni: http://www.napoliteatrofestival.it/biglietteria/
Harold
Quando: 28 giugno
Luogo: Terme Stufe di Nerone – Improteatro Festival ospitalità a TEATROallaDERIVA
Orario: 21
Interpreti: Alessandro Cassoni, Annalisa Arione, Deborah Fedrigucci, Eugenio Galli, Gianluca Budini, Mari Rinaldi
Trama: Spettacolo di “Long Form”, format di origine anglosassone che prevede la costruzione di storie improvvisate di ampio respiro. In particolare “Harold” inizia con un suggerimento del pubblico, solitamente una frase o una parola.
Le diverse improvvisazioni, che si sviluppano in parallelo ed indipendenti tra loro, contengono elementi comuni, perché nate dal medesimo suggerimento. Si alternano, si intersecano e confluiscono in un unico grande sviluppo del tema dato. Caratteristiche forti del lavoro sono, l’utilizzo e l’associazione di differenti linguaggi teatrali, dal naturalistico, all’onirico, al poetico, al cantato, all’espressione corporea.
Info e prenotazioni: infoteatroalladeriva@gmail.com
Animae in San Lorenzo
Quando: Ogni venerdì, sabato e domenica di giugno
Luogo: Basilica di San Lorenzo Maggiore
Orario: 10
Produzione: Naviganti InVersi
Autore e Regia: Maurizio D. Capuano
Interpreti: Maurizio D. Capuano, Aurelio De Matteis, Antonio Clemente, Gianni Galepro, Emanuele Iovino, Ursula Muscetta
Trama: “Animae” è un percorso itinerante che attraversa il meraviglioso complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, situato nel cuore del centro storico di Napoli. Uno spettacolo che alterna comicità, rievocazione storica e momenti di riflessione, prende vita grazie a personaggi storici illustri. Una satira che, dall’antico, guarda al moderno e diventa spunto di riflessione e motivo di riso, forse un po’ amaro, sulla società attuale. Della Porta, Sisto V, Masaniello e tanti altri personaggi si ritroveranno, tutti insieme, in un dialogo corale, strutturato per far vivere la splendida Basilica di San Lorenzo Maggiore e l’intero complesso monumentale in un viaggio che renderà la visita un’esperienza unica.
Info e prenotazioni: 339 429 0222 – navigantiinversi@gmail.com
Gabriella Galbiati