Improteatro: il “canovaccio improvvisato” incontra Birdman e Wes Anderson
Dal 26 giugno al 12 luglio la Campania si trasforma in capitale dell’improvvisazione teatrale per la terza edizione della rassegna promossa dall’associazione napoletana Coffee Brecht.
Ormai un appuntamento fisso dell’estate in città, la terza edizione di Improteatro si inserisce nel continuum ideale tra il teatro più vero, più vicino alla Commedia dell’Arte – quello che gioca sul filo del rasoio dell’improvvisazione – e la lezione cinematografica, riprendendo la continuità dinamica del piano sequenza e giocando col linguaggio della macchina da presa. Il festival, promosso dall’associazione napoletana Coffee Brecht – afferente alla rete nazionale Improteatro – torna dal 26 giugno al 12 luglio per fare di Napoli la capitale dell’improvvisazione teatrale. In merito al felice ma rischioso connubio tra la città partenopea e l’arte dell’improvvisazione, il direttore artistico del festival Giorgio Rosa spiega: «L’improvvisazione è una disciplina a sé, che non perdona; come il pubblico napoletano, che riconosce la prossimità del teatro d’improvvisazione al quotidiano. E se quello che proponi puzza di falso, sei fregato!».
Saranno cinque le location che faranno da cornice alla manifestazione in diversi punti della città e non solo: lo Slash di via Bellini, le Stufe di Nerone nella zona flegrea, la Sala Assoli nel cuore del centro storico, i Quartieri Spagnoli, il Tin (Teatro Instabile Napoli), storica sala di Vico Fico Purgatorio ad Arco, e l’Hotel Caracciolo a via Carbonara, dove si svolgerà il Gran Galà Impro nella serata di chiusura. Il festival sarà inoltre al Caffeina Eat di Marcianise e al Teatro 99Posti di Avellino. Finalità della kermesse è il coinvolgimento attivo dello spettatore che, pronto a liberarsi dell’attitudine pigra da platea, si metterà in gioco rispondendo alla chiamata al di qua della quarta parete. Cinque i format, tra formule consolidate e nuove suggestioni che si incontrano col cinema e con altri linguaggi della modernità. «L’improvvisazione è la drammaturgia del tempo presente», continua Rosa, «ed è questo che stiamo cercando di diffondere. Il nostro linguaggio sconfina spesso in altri mezzi espressivi, trova contaminazioni e ne fa poesia. Più reale di così…».
Si parte il 26 giugno, al Caffeina Eat di Marcianise, con “Flow”. Nato da un’idea di Susanna Cantelmo, una long form d’improvvisazione teatrale che cerca di ricostruire il flusso della vita in tutte le sue innumerevoli sfaccettature di senso, incarnate dalla compagnia VerbaVolant.
Amanti di Wes Anderson, unitevi e accorrete in punta di piedi e con una bizzarra musichetta di sottofondo! L’originale commistione di codici espressivi del 27, serata in cui la compagnia Improteatro presenterà “L’Inedito – Wes Anderson” allo Slash, vi trasporterà direttamente nelle atmosfere che sono diventate la cifra stilistica del regista texano. Il format di improvvisazione teatrale ispirato ad Anderson è il risultato di uno studio sull’autore e sulle modalità narrative attraverso cui racconta le impacciate relazioni tra personaggi, giocando con la deformazione fiabesca della macchina da presa.
Il 28 giugno sarà la volta di “Harold”, uno dei format di maggior successo di Improteatro, di origine anglosassone, che prevede la costruzione di storie improvvisate di ampio respiro e ha inizio in genere da un suggerimento del pubblico, solitamente una frase o una parola.
Il 4 luglio, in scena alla Sala Assoli “Director’s Cut” della compagnia CambiScena, che vedrà fronteggiarsi cinque registi e cinque storie, in una competizione alla migliore messa in scena. Solo la storia più apprezzata sopravvivrà fino alla fine e sarà il pubblico a decidere quale.
Altro che Masterchef! Il 5 luglio, ad Avellino, sul palco del Teatro 99Posti gli chef d’eccezione saranno 7 attori improvvisatori provenienti da tutta Italia: prenderà forma “Jammangiati” dei Fuoriprogramma. Gli interpreti saliranno sul palcoscenico per “cucinare” i piatti improvvisati che il pubblico, assoluto protagonista della serata, ordinerà dal proprio Menù.
Se con Birdman di Iñárritu è il teatro che si risveglia al cinema, in “Naked”, di scena l’11 luglio, sarà il cinema – piano sequenza in primis – a entrare a teatro. La compagnia AssettoTeatro sarà impegnata in questa long form con Patrizio Cossa e Fabrizio Lobello e con la regia di Giorgia Giuntoli, che nasce dopo due anni di lavoro sugli attori e sullo spazio scenico. Un’unica storia con un unico spazio per 50 minuti ininterrotti, senza possibilità di uscita. “Naked” vuole avvicinare il più possibile l’improvvisazione teatrale al long take cinematografico, ponendo gli attori in una condizione nuova che li spinge ad un lavoro estremo sulla verticale dei personaggi, sulla storia e sulla regia.
Al termine di un programma così coinvolgente bisogna fare attenzione, però, perché l’improvvisazione può creare dipendenza. La cura? La serata finale prevista per il 12 luglio, quando l’Hotel Palazzo Caracciolo ospiterà 3 ore di improvvisazione teatrale fra jam teatral/musicali, monologhi e improvvisazioni libere, semplici e complesse drammaturgie estemporanee. In più, lezioni dimostrative per liberarsi da ogni timore di silenzi imbarazzanti. Dopo le lezioni sull’improvvisazione, nessuno degli spettatori resterà a bocca asciutta.
Stefania Sarrubba
Improteatro Festival
Contatti: info@coffeebrecht.it – 393 9869631 – www.coffebrecht.it