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In programma dal 18 al 30 agosto la seconda edizione della rassegna nel chiostro di S. Domenico Maggiore diretta da Gianmarco Cesario e Mirko Di Martino.

unnamed (9)La bella stagione in città non avrà più un’accezione irrimediabilmente negativa per gli amanti del teatro. Chi resterà, più o meno volontariamente, a Napoli potrà godere delle opere classiche rivisitate in chiave moderna della rassegna “Classico contemporaneo”, nella frescura della suggestiva cornice del chiostro di S. Domenico Maggiore. La rassegna, che prevede 12 spettacoli, di cui 5 prime assolute, si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Estate a Napoli”, promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Napoli nella persona dell’assessore Nino Daniele. E proprio Daniele, insieme ai direttori artistici Gianmarco Cesario e Mirko Di Martino, ha presentato gli intenti e il programma della kermesse che partirà il 18 agosto prossimo per terminare il 30 dello stesso mese. “Classico contemporaneo”, alla sua seconda edizione, è una sfida ostinata e coraggiosa che si regge sulla passione per il teatro, sulla volontà di portare al pubblico i grandi classici mediati dal gusto dei registi contemporanei. Un’operazione significativa se si considera che è proprio l’ineluttabile atemporalità ad essere il punto di forza di certe opere e, più in generale, di alcuni autori, pietre miliari della drammaturgia.

"Passioni in…cantate", foto di Spectrafoto

“Passioni in…cantate”, foto di Spectrafoto

Dodici le compagnie che presenteranno altrettanti spettacoli per 13 sere. Si comincia martedì 18 agosto con Anime dannate, con Tina Femiano per la regia di Riccardo De Luca e le musiche di Sergio Bruni. L’adattamento è tratto da due delle opere classiche più importanti e struggenti sul tema della maternità: L’altro figlio di Pirandello e Filumena Marturano di Eduardo. Mercoledì 19 agosto è la volta de Il canto del grillo, adattamento dei due interpreti Ferdinando Smaldone (anche regista) e Antonio Vitale de Il canto del cigno di Čechov. La dinamica scenica sarà la stessa pensata dal drammaturgo russo, stravolti, invece, i dialoghi per adattarli alla storia di due giovani attori.
Ancora Čechov sarà protagonista il 20 agosto con l’adattamento da L’orso per la regia di Libero de Martino: Cinzia Annunziata e Nello Provenzano, rispettivamente nei panni dell’inconsolabile vedova Popova e il ricco creditore Smirnoff, in Orsù, daranno vita ad un duello che è l’essenza del gioco teatrale, con sprizzi della Commedia dell’arte. Protagonista la musica il 21 con Passioni in…cantate con Patrizia Spinosi e Maurizio Murano e le chitarre di Michele Bonè ed Ernesto Bravo Perez. Lo spettacolo del regista Mariano Bauduin è un incatenamento di sentimenti legati alle sonorità di epoche e suggestioni diverse: da Rossini e Scarlatti fino a De Giovanni e ai canti salentini. Pirandello ritorna il 22 con Liolà, per la regia di Antonio Gargiulo. L’opera, che compie 99 anni proprio nel 2015, narra delle miserie umane, seppur in uno stile comico, nonostante le difficoltà personali dell’autore al tempo della stesura, in pieno primo conflitto mondiale. In scena il 23 agosto, Opatapata (niente a che vedere con le previsioni meteorologiche!), riscrittura in napoletano contemporaneo – differente rispetto a quella di Eduardo nel napoletano del Seicento – de La tempesta di Shakespeare, il più senza tempo tra gli autori classici a cura di Roberto Azzurro che interpreterà Prospero, Ariel, Calibano e Miranda nell’adattamento dall’ultima opera del Bardo. Lunedì 24 agosto tocca alla più contemporanea delle opere classiche: Piccoli crimini coniugali di Éric-Emmannuel Schmitt, commedia brillante con Antonio D’Avino e Gioia Miale. Dedicata a Petito la serata del 25 con ‘Na lettera pe’ tre ‘nnammurati per la regia di Tonino Taiuti, tratto da un canovaccio del drammaturgo napoletano.

"Sottovove", foto di Fiorella Passante

“Sottovove”, foto di Fiorella Passante

Mercoledì 26 la compagnia molisana Frentania porterà in scena Spettri, liberamente tratto dall’opera omonima del norvegese Henrik Ibsen con Giorgia Trasselli, la voice over di Raffaello Lombardi e Giandomenico Sale, anche regista. La particolarità di quest’adattamento da una delle opere più note del teatro scandinavo è l’effetto straniante dovuto alla scenografia moderna “abitata” da attori in costumi dell’epoca. Ispirato alla commedia Uccelli di Aristofane è lo spettacolo minimal Uccelli quasi senza parole di Mimmo Grasso e Massimo Maraviglia e per la regia di quest’ultimo, che si avvarrà della scenografia naturale del chiostro di S. Domenico dove andrà in scena giovedì 27. Sottovoce, venerdì 28 agosto, sarà l’omaggio, diviso in cinque quadri, a Raffele Viviani con Ernesto Lama – anche regista –, Elisabetta D’Acunzo e Marina Bruno, al pianoforte Giuseppe Di Capua. Doppia serata nel weekend di sabato 29 e domenica 30 agosto per L’avaro a pranzo, adattamento dell’opera di Molière e regia di Mirko De Martino con Lello Serao. La compagnia del Teatro dell’osso, come lo scorso anno, chiude la rassegna stavolta riadattando l’opera del commediografo francese traslandola negli anni Sessanta del boom economico italiano in cui Arpagone sarà uno speculatore.

Il costo dei biglietti è di 12€ per ogni spettacolo, ma sono diverse e vantaggiose le formule in abbonamento: light card (3 spettacoli a scelta a 30€); medium card (6 spettacoli a 55€); full card (tutti gli spettacoli a 100€).

Stefania Sarrubba

Classico contemporaneo
Chiostro di san Domenico maggiore – piazza san Domenico Maggiore 8, Napoli
Info e prenotazioni: 329 185 01 20

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