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Piccola guida di sopravvivenza per gli amanti del teatro in vacanza, tra Madrid, Londra, Parigi  e Berlino.

unnamed (32)Quando la vacanza non significa solo mare, abbronzatura e gioco aperitivo. È stato scientificamente provato che esistono individui per i quali l’estate è sì sinonimo di relax, ma di un relax declinato nella forma ossimorica più propria dei turisti: in giro per le città d’arte da mattina a sera con ritmi serratissimi. I turisti sono una specie immediatamente riconoscibile per i locals: abbigliamento comodo, macchina fotografica al collo e sguardo stupefatto. È ora di dire basta e opporsi a questa tradizionale iconografia del vacanziero metà uomo e metà cartina topografica. Che conosciate più o meno fluentemente la lingua del paese in cui vi trovate, se siete in una delle capitali europee, per una sera posate la reflex e il frasario e smettetela di andare all’ossessiva ricerca di un piatto di pasta al dente perché non lo troverete. Ed è proprio questo il punto. Pensate alla vacanza come a un esperimento di mescolanza agli “indigeni”: QuartaParete propone una mini-guida dedicata agli addicted e non del teatro per godere, da alcuni dei palcoscenici più belli d’Europa, di un punto di vista sulla scena insolitamente internazionale.

"Dinero negro"

“Dinero negro”

Il nostro itinerario parte dalla vicina Spagna: a Madrid al Teatro Amaya (http://www.teatroamaya.com) dal 5 al 22 agosto va in scena Dinero negro, commedia degli economici equivoci tratta dall’opera Funny money del britannico Ray Cooney, per la regia di José Manuel Carrasco. Stessa città, ma pièce tendente al drammatico familiare, invece, En el estanque dorado al Teatro Bellas Artes. Qui, dal 18 agosto fino al 1° novembre, viene presentato l’adattamento del cubano Emilio Hernández dell’opera di Ernest Thompson, la stessa da cui è stata tratta la pellicola Sul lago dorato con Henry Fonda e Katherine Hepburn. Dettagli al sito: http://www.teatrobellasartes.es/es/ex/951/en-el-estanque-dorado

Spostandoci oltralpe, fino al 9 agosto continua il Quartier d’Eté festival, rassegna estiva parigina di eventi gratuiti che animerà diversi luoghi della ville lumiére tra teatro, danza e musica. Protagoniste compagnie provenienti da diverse parti del mondo. Info al sito ufficiale: http://www.quartierdete.com.

A Berlino, all’Admiralspalast – Studio c’è Caveman dell’americano Rob Recker, nella traduzione di Kristian Bader. Si tratta di una commedia sulla sempiterna lotta di genere vista da una prospettiva particolare che ha avuto estremo successo a Broadway. In scena fino a novembre, le date estive sono 7-8-21-22 agosto e 4 e 5 settembre. Se di chiudervi in sala proprio non ne volete sapere, fate un giro al parco. Teatro sì, ma all’aperto durante il Monbijou Open Air Summer Theatre nell’anfiteatro del Monbijoupark del centro città, a 15 minuti a piedi da Alexanderplatz: opere di Shakespeare (interpretate dalla Shakespeare Company Berlin), Molière e persino il concerto-spettacolo tratto dalla saga de Il signore degli anelli di J. R. R. Tolkien il 23 agosto. Più info, costo dei biglietti e lista dei teatri berlinesi che non vanno in pausa estiva sul sito http://www.visitberlin.de/en/article/berlin-theatre-in-summer.

Theater an der Wien, Vienna

Theater an der Wien, Vienna

Restiamo sul tedesco cambiando capitale. Vienna, patria dei musicisti classici prima ancora che della Sachertorte, riparte a settembre con la stagione lirica al Theater an der Wien: domenica 13 settembre ci sarà la première di Hans Heiling, opera romantica in prologo e tre atti con musica di Heinrich Marschner e libretto di Eduard Devrient. Basata su una leggenda popolare ricca di elementi sovrannaturali, racconta di Hans, principe dell’oltretomba, e del suo viaggio nel mondo degli umani alla ricerca dell’amata – e mortale – Anna che, a sua volta, ama Konrad. La stagione completa al sito http://www.theater-wien.at/index.php/en/programme.

Se è l’approccio alla lingua straniera a spaventarvi, passiamo al molto più democratico e popolare inglese. A Londra si respira aria di teatro dovunque tra streets e lanes, ma è nel West End, fulcro del theatre district intorno a Leicester Square, che comincia la magia. Il Theatre Royal Drury Lane per tutto agosto mette in scena Charlie and the chocolate factory, diretto dal regista premio Oscar per American beauty Sam Mendes. Appuntamento fisso dall’estate 2013 (che chi scrive ha mancato in quell’occasione, rammaricandosene tuttora, ahime!) il musical è apprezzatissimo da critica e spettatori per la sua abbondanza di suggestioni visive. Per i biglietti http://drurylane.londontheatres.co.uk. Gli amanti delle serie tv potranno apprezzare lo Sherlock Holmes Benedict Cumberbatch al Barbican Centre nel nord della città con Hamlet (dal 5 agosto al 31 ottobre, sold out in pochissimo, ma con possibilità di biglietti extra monitorando il sito http://hamlet.barbican.org.uk) e il cattivissimo re Joffrey di Game of Thrones Jack Gleeson in Bears in space, bizzarra storia di due astronauti dalle fattezze orsine alle prese con dei fuorilegge nello spazio profondo, al Soho Theatre fino al 22 agosto. Questo e altri spettacoli al sito http://www.sohotheatre.com.

"As you like it"

“As you like it”

Londra è, però, soprattutto e ancora lo Shakespeare’s Globe Theatre, l’antico teatro in cui recitava la compagnia del bardo. Fatto ricostruire a Southbank, la riva sud che affaccia sul fiume, a circa 230 metri da quello originario, ne riprende tutte le caratteristiche e propone un’esperienza teatrale vicinissima a quella dell’epoca: le opere più note di mastro Shakespeare in scena alla luce del giorno nella struttura aperta e circolare, la wooden O (O di legno, nda). Suggerimento: lasciate i palchetti alla nobiltà e prenotate i posti in piedi, come i groundling del Cinquecento: raggiungerete l’apice del mood elisabettiano riuscendo a poggiare i gomiti sul palco per soli £5, ne vale la pena. A calcare l’apron stage ci sono la talentuosa Michelle Terry e i suoi compagni protagonisti di As you like it, storia delle avventure di Rosalinda che, travestita da uomo, si innamora di Orlando nella mitica foresta di Arden. Il bosco, luogo della sospensione della temporalità per eccellenza utilizzato da Shakespeare in molte sue opere – Sogno di una notte di mezza estate incluso – garantisce l’incanto agli spettatori del Globe fino al 5 settembre. In più, dal 31 luglio The heresy of love, nuova opera di Helen Edmundson che sfrutta i meccanismi del teatro spagnolo del siglo de oro per narrare le vicende di una scrittrice in un convento messicano del Seicento. Dettagli sulle pièce e le visite guidate al teatro sul sito http://www.shakespearesglobe.com.

Il nostro piccolo viaggio teatrale europeo si conclude proprio sulle rive del Tamigi. Attenti agli effetti collaterali: l’esperienza estera del teatro come linguaggio universale potrebbe piacervi al punto da decidere di andare in sala anche una volta tornati a casa. Non prima di aver ritrovato la pasta al dente che tanto agognavate in vacanza, però. E sì, d’accordo, anche l’immancabile caffè espresso.

Stefania Sarrubba

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