“Garofano verde – scenari di teatro omosessuale”
Da oggi al 17 settembre, al teatro India di Roma, in scena la XXII edizione della manifestazione che intende avvicinare il teatro alla tematica GLBT (e che il bando comunale capitolino ha dichiarato “non finanziabile”).
Edizione numero ventidue per l’appuntamento storico di Roma con “Garofano verde”, rassegna curata da Rodolfo di Giammarco con il sostegno della Società per Attori guidata da Franco Clavari, che da oltre due decenni offre al pubblico capitolino un incontro premuroso con testualità, poetiche e personalità di provenienza GLBT. Un progetto che oltre ad aver dato i natali a spettacoli noti a livello europeo, come Mishelle di Sant’Oliva di Emma Dante e Macadamia Nut Brittle di ricci/forte, ha coinvolto e stimolato scritture e autorialità (drammaturgiche, registiche, interpretative), emergenti o già affermate, a un esercizio di pensiero approfondito sul tema, nella direzione di una perturbazione continua di stili, generi ed espressività creative.
Insomma, un “curriculum” di tutto rispetto che però non è bastato a garantire il finanziamento pubblico stanziato dal Comune di Roma Capitale per “Estate Romana 2015”, progetto a sostegno di manifestazioni culturali realizzate sul territorio tra luglio e metà settembre.
Nessuna risorsa dalle istituzioni dunque – déjà vu -, ma, nonostante le difficoltà e qualche rinuncia, la rassegna ci sarà. Ci sarà grazie alla disponibilità del Teatro di Roma che da stasera, e ancora domani e il 17 settembre, accoglierà all’India tre spettacoli che si annunciano per sensibile carattere sperimentale: due reading, per voce e corpo di Licia Lanera e Tindaro Granata, e uno studio, un work in progress ad opera di Saverio La Ruina. Sono loro i protagonisti che daranno forma scenica al concetto inafferrabile e misterioso di diversità, attraverso la rappresentazione di tre tragedie.
Diversità. Quella tensione vitale attratta da masochismo riversata in un linguaggio di presenza corporea che Pasolini scriveva a caratteri maiuscoli nella sua Orgia. Quella che Licia Lanera rielabora in La donna nell’uomo, oggi15 settembre, con un approccio assimilatorio e riflessivo dove un unico Uomo, inadatto a vivere e comunicare se non con sfoghi fisici, si fa per la stessa artista veicolo di indagine semantica del proprio sé.
Saverio La Ruina invece, il 16 settembre, con Masculu e fìammina, in un anomalo “meridione con la neve”, penetra il rapporto materno con delicate confidenze postume dette sulla lapide di lei, attraverso parole di un animo liberato da antiche e silenti paure, e ora stretto da rimpianti per un incondizionato amore parentale lasciato fuggire nella mancanza.
Infine, il 17 settembre, Geppetto e Geppetto di e con Tindaro Granata, immerge il richiamo collodiano di una genitorialità ricercata nell’attualità di una relazione di coppia che diventa famiglia formata da papà, papà e figlio. Un nucleo affettivo dove la serenità presente si traduce in divergenze future, prima represse e poi partorite in forma di accusatorio bilancio esistenziale proprio dal pargolo divenuto ormai adulto.
Nicole Jallin
Teatro Argentina
Largo di Torre Argentina, 52 – Roma
Contatti: 06.684000346 – www.teatrodiroma.net