Sala Ichòs e la nuova stagione al femminile
Durerà fino al aprile la programmazione firmata dallo spazio di San Giovanni a Teduccio, caratterizzata quest’anno da uno sguardo predominante: quello delle donne.
«Farci il più possibile promulgatori di Cultura, di Arte, di Relazioni, dando palco – quanto più palco possibile! – a tutti coloro che hanno necessità di andare in scena, e farlo con organicità e organizzazione, per provare a fare una Stagione che abbia un suo senso. Un suo rumore di fondo. Un suo rumore di scena»: con le parole del direttore artistico Salvatore Mattiello, si alza il sipario sulla piccola, longeva e tenace Sala Ichòs di San Giovanni a Teduccio, pronta – non senza difficoltà – ad un nuovo anno da vivere e condividere con quanti si trasformeranno in curiosi e fedeli compagni di viaggio.
Articolata e non rivolta soltanto alla realtà napoletana, la proposta offerta per l’anno 2015-16, che si compone di spettacoli musicali, scritture originali, brevi rassegne monografiche e memoriali. Per una programmazione che iniziata lo scorso metà ottobre con due concerti (tra cui l’omaggio di Antonella Morea a Gabriella Ferri), si appresta ora a proseguire, nel mese di novembre, dal 6 all’8, con Tu, Mio dal romanzo omonimo di Erri De Luca, per l’adattamento e la regia di Marianna Esposito, seguito dal debutto della nuova produzione firmata Ichòs Zoe Teatro, La sposa sola (riflessione non urgente sulla Medea di Tanti e sulla Filomena di Uno), scritto e diretto da Salvatore Mattiello, in scena per weekend consecutivi a partire dal 13 novembre.
E proprio a lui abbiamo rivolto alcune domande per meglio farci raccontare presente e futuro dello spazio culturale sito nella periferia Est di Napoli, giunto alla suo tredicesimo anno di attività:
Una rassegna prevalentemente al femminile quella appena inaugurata: quale il filo conduttore che tiene insieme gli spettacoli che avete scelto?
Sulla scia di Medea e Filomena che sono a centro della nostra ultima produzione, che sfiora anche temi e vicende legate alla Madonna , era nostra intenzione adottare come tema portante della stagione la Maternità… ma non è stato possibile per svariate ragioni che non è il caso di elencare. Ci è rimasta però la Femminilità che in questi anni difficili e complicati è un concetto che sempre più si separa dalla Maternità.
Laddove la Femminilità non c’è prendono posto segmenti più articolati. Non solo il singolo spettacolo di una singola Compagnia, slegato inevitabilmente dal resto, certo, ma non da tutto il resto! Non in perfetta solitudine, essendo inserito dentro Progetti “chiusi” e articolati, redatti dalle singole Compagnie e che hanno una propria origine, una propria fine, un proprio scopo. Come è il caso di “Senza niente” di Teatro Magro; di “Tutto è bene quel che finisce” di Quotidiana.com (che ha in verità una terza tappa che abbiamo opzionato per l’anno prossimo); di “Tutti i colori di Lalla” di Lalla Esposito.
Poi “Terezin Cabaret” nella settimana della Memoria proposto anche per le mattinate riservate alle scuole che ha un senso e un tempo tutto suo. Infine, certo, singoli spettacoli per aprirsi e per aprire a nuove Compagnie e a nuove sorprese.
Quale l’identità che vorreste emergesse di Sala Ichos e che ancora non è emersa?
Non siamo alla ricerca di una Identità ma allo stesso tempo siamo coscienti di essere una Identità anomala. Non ci mettiamo mai sotto i riflettori ma chi sa cercare non può non accorgersi di noi. Non siamo un Teatro e non siamo Teatranti nel senso canonico dei termini. Siamo un luogo della realtà dove il gioco del Teatro si fa molto seriamente. E questa è la nostra Identità, nel bene e nel male, come tutte le Identità del resto.
Nella presentazione che accompagna la nuova stagione testualmente avete scritto: “Diciamo molti Si! Ma diciamo anche dei NO!”: quale il “si” che più vi inorgoglisce e il “no” che più vi è pesato pronunciare?
Per la verità abbiamo aggiunto che “subiamo anche dei No!” e sono quelli più pesanti perché implicano che avevamo chiesto una disponibilità che ci è stata negata e che ci ha costretto a deviare da certe cose che avevamo in mente, da dei percorsi e da dei discorsi che volevamo tracciare e confrontare con Altri. Per rispondere invece direttamente alla tua domanda diciamo che siamo sempre contenti di poter dire SI! e sempre dispiaciuti di dire NO! e che in cuor nostro speriamo sempre vivissimamente che quei No! non vengano mai percepiti come un esercizio di Potere che non è mai nei nostri appetiti.
Presentata in cartellone anche la nuova produzione Ichos Zoe Teatro: di che si tratta e cosa indagherà?
Mette in scena nello stesso luogo e nello stesso momento e nel corpo della stessa attrice Medea e Filomena. Apparentemente sembra una opposizione netta, una doppia identità, una doppia personalità innestata dentro un medesimo corpo, una che uccide i suoi figli con una consapevolezza profondamente umana e l’altra che li tiene in vita con una disperata vitalità altrettanto profondamente umana.
Però la profondità umana di Medea è consegnata ai suoi contemporanei e ai posteri, che siamo noi! e qui sta tutta la sua forza e la forza del suo gesto.
Quella di Filomena è vissuta in prima persona, da postera perfetta di Medea per così dire, che fa della Maternità un Principio di Autodeterminazione femminile! Una questione esclusivamente femminile che travalica ogni circostanza sociale, politica, familiare, interpersonale e che pone le sue fondamenta proprio sulla schiena di Medea.
Non però sul suo empio gesto che la precede e la sovrasta ma sul senso profondo di quel gesto che ciascuno, per fortuna, riceve a suo modo e a suo modo prova a farne qualcosa di buono e di utile, si spera!
Mi fermerei qui e lascerei il resto alla messa in scena.
Volgendo uno sguardo al passato e uno al futuro, quali sono le due immagini più significative per voi che si materializzano testimoniando il lavoro condotto finora e quello che sarà?
Guardando al passato ci fa molta tenerezza la locandina della nostra prima stagione che contava quattro spettacoli e quattro Compagnie. Quella di oggi conta ventisei spettacoli e sedici Compagnie. Tuttavia adesso quella più significativa e quella che più ci rappresenta in questo momento, come Struttura è l’Insegna “ICHOS” accesa fuori la nostra Sala e come Gruppo, ovviamente, l’immagine che farà da locandina alla nostra produzione di quest’anno.
PROGRAMMA
DICEMBRE
– da venerdì 11 a domenica 13
Quater-Diario di un’ape operaia di e con Giulia Lombezzi
– da venerdì 18 a domenica 20
Teatro Magro presenta Senza niente – Quattro monologhi sulle figure del teatro
venerdì 18: Il Presidente, e a seguire Il Regista
sabato 19: L’Attore e a seguire L’Amministratore
domenica 20: tutti e quattro a seguire
GENNAIO
– progetto “I colori di Lalla Esposito”:
sabato 2 Concerto blu per Domenico Modugno
sabato 9 Concerto Nino per Nino Rota
sabato 16 Concerto Bianco per Raffaele Viviani
sabato 23 Concerto Lalla per il cinema
– da mercoledì 27 a domenica 31
nella settimana in memoria della Shoah
Laboratorio Teatrale Istrio – La Scuola dei mestieri presenta Terezin Cabaret
FEBBRAIO
– da venerdì 12 a domenica 14
Franca Battaglia Teatro presenta Ariele e Calibano, drammaturgia e regia Ilaria Migliaccio
– da venerdì 19 a domenica 21
Franca Battaglia Teatro presenta Corpo Celesti, liberamente tratto da Vita di Galileo di Bertolt Brecht, regia Ilaria Migliaccio
– da venerdì 26 a domenica 28 e da venerdì 4 a domenica 6 marzo
Quotidiana.com presenta il progetto: “Tutto è bene quel che finisce” (tre capitoli per una buona morte):
capitolo 1 – L’anarchico non è fotogenico
capitolo 2 – Io muoio e tu mangi
MARZO
– da venerdì 11 a domenica 13
Corpi Impuri di e con Marinella Manicardi
– da venerdì 18 a domenica 20
7 minuti, ispirato al romanzo Uomini sotto il sole di Gassan Kanafani, adattamento e regia di Luisa Guarro
APRILE
– da venerdì 1 a domenica 3
Cristina Donadio e Lalla Esposito in Butterfly Suite, musiche Marco Zurzolo trio, da un’idea di Laura Valente
– da venerdì 8 a domenica 10
Isabella Mangani in Mátria – tre concerti per tre donne e due città
venerdì 8 – Concerto per Amalia Rodrigues.
sabato 9 – Concerto per Napoli e Lisbona.
domenica 10 – Concerto per E. Pimentel Fonseca
– da venerdì 15 a domenica 17
I Sacchi di Sabbia presentano Avventure in Ottava Rima, dall’Orlando Furioso a Pat Garret e Billy the Kid, ideazione Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo, regia Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Dario Marconcini
Ileana Bonadies
Sala Teatro Ichos
Via Sannicandro 32/A, San Giovanni a Teduccio (Na)
Contatti: 081275945 – http://www.ichoszoeteatro.it/home.php