Nei prossimi giorni a teatro…
Le parole di Pasolini, la musica di Erri De Luca, i testi di Patroni Griffi e Manfrè tra i protagonisti della scena teatrale campana dei prossimi sette giorni.
Cunto di mare e ferro
Quando: 3 novembre
Luogo: Napoli (zona Vomero) – Il Teatro cerca Casa
Orario: 18
Autore: Rosario Sparno
Interpreti: Antonella Romano e Rosario Sparno, installazioni di Antonella Romano
Trama: Un “cunto”. Quello che viene proposto è un “cunto” della tradizione siciliana. Un racconto che si svolge su un’ isola abitata da sirene e uomini forti. Una donna ricama con le sue mani sculture di ferro; Un uomo dona lucentezza a quelle sculture con acqua di mare. Due fratelli, due artigiani, si fanno compagnia, mentre lavorano alla loro opera più magica, una lunga coda di sirena. Raccontano una storia che è al tempo stesso mostruosa e seducente come lo sono le storie dove cielo e mare si incontrano. “Il cunto” è condiviso, sussurrato, in una lingua incantevole che è musica per chi vuole raccontare, per chi desidera ascoltare e farsi compagnia.
Attenti a non tagliarsi con quel filo che cuce, che fila e che sfila ed ha sapore di ferro, di mare e di vendetta.
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
Scritti (ancora) corsari
Quando: 2 novembre
Luogo: Sala del Capitolo nel Complesso Museale di San Domenico Maggiore – “Vivi nel Ricordo” promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli
Orario: 20
Autore: Pier Paolo Pasolini
Regia e Adattamento: Giovanni Meola
Interpreti: Roberta Astuti, Francesca Romana Bergamo, Marianita Carfora, Antimo Casertano, Orazio Cerino, Angela De Matteo, Andrea De Rosa, Sergio Del Prete, Luca Di Tommaso, Valeria Frallicciardi, Paolo Gentile, Lorena Leone, Sara Missaglia, Yuri Napoli, Claudia Natale, Ettore Nigro, Titti Nuzzolese, Alessandro Palladino, Raffaele Parisi, Simona Pipolo, Serena Pisa, Lucia Rocco, Diego Sommaripa e Chiara Vitiello
Trama: Il 2 Novembre 2015 saranno quarant’anni esatti da che Pier Paolo Pasolini fu assassinato, lasciando questo paese orfano di una voce importante, inquietante, suggestiva, visionaria ed ‘altra’. Una voce, soprattutto, insostituibile per lucidità ed acutezza di analisi. Ed insostituibile ed insostituita è a tutt’oggi, in un paese omologato e conformista oltre misura, non solo per sua intima natura ma per intolleranza profonda nei confronti di chi omologazione e conformismo li ha sempre identificati come malattie pericolose e in alcuni casi mortali. Di conformismo si muore, di omologazione ci si ammala. Pasolini non aveva remore a dirlo, a urlarlo. Ha pagato in vita e con la perdita della vita. Ma il corpus del suo pensiero, delle sue provocazioni, delle sue visioni, dei suoi errori e delle sue intuizioni micidiali, dei suoi j’accuse e delle sue tenerezze, continua a vivere e a diffondersi, continua a provocare domande, dubbi, indignazioni, pensieri e azioni. E così, pensando all’anniversario del 2 Novembre, ho pensato ad invitare molti attori a testimoniare la loro attenzione e il loro ascolto a quelle parole, a quelle invettive, a quelle lucide analisi, a quei provocatori affondi, a quelle inimitabili architetture che furono gli ‘Scritti Corsari’, raccolta di articoli richiesti a Pasolini tra il Gennaio ’73 e il Febbraio ’75 da diverse, importanti, testate giornalistiche, a partire dal Corriere della Sera. Far risuonare alte quelle parole, quei ragionamenti, quelle visioni sulla società italiana, i suoi limiti e le sue malattie, evidenti o striscianti, dovrebbe essere un imperativo per chi, come noi, lavora su temi, parole, sensazioni e contenuti legati ai nostri tempi. Leggendo quegli articoli si ha come la sensazione che siano stati scritti pensando a noi, ai nostri tempi, ai nostri momenti. Certo, persone ed avvenimenti sono diversi, il mondo è cambiato, molto si è trasformato ma le analisi di Pasolini sono ancora lì a campeggiare, urticanti, intelligenti, in anticipo sui tempi, come se il suo terzo occhio fosse arrivato fino ad oggi (e forse anche oltre) per raccontare e descrivere difetti e pochezze dell’italica gente. Gli Scritti sono ancora Corsari, oggi. E degli Scritti, ancora Corsari, oggi abbiamo bisogno per imparare e ricordare chi eravamo, come eravamo e perché siamo diventati quello che Pasolini, in moltissimi casi, aveva pre-visto saremmo diventati. con la sensibilità di un intellettuale che ‘sapeva’ anche senza avere le prove di ciò che sapeva.
Info: https://www.facebook.com/events/540928559416041/
Porno-Teo-Kolossal
Quando: 2 novembre
Orario: 20:30
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Autore: Pier Paolo Pasolini
Regia: Francesco Saponaro
Interprete: Anna Bonaiuto
Trama: Ho chiesto ad Anna Bonaiuto, straordinaria interprete del nostro miglior teatro, di incarnare la lingua intima che Pasolini usa in questa scrittura complessa, carica di un abbagliante impegno ideologico e di esiti definitivi e testamentari, che migra dal tessuto narrativo di impianto epico-picaresco ai dialoghi più popolari del dialetto napoletano. (Francesco Saponaro)
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it – 081 1956 3943
Sakketti in rivolta… Balle ed Ecoballe dalla Terra dei Fuochi
Quando: 2 e 3 novembre
Luogo: Teatro Madrearte – Villaricca (Na)
Orario: 20:30
Scritto e diretto da: Antonio Diana
Interpreti: Antonio Diana, Nino Bruno, Dario Tucci e Giusy Bruno
Musiche originali: Salvatore Pisano, Giuseppe D’Ario e Gaetano Fierro
Trama: Nato durante l’emergenza rifiuti della Campania del 2007, lo spettacolo è un vero e proprio processo agli uomini, condotto da un «giudice inceneritore» e costruito sulla ribellione e le testimonianze dei sacchetti dell’immondizia, cassonetti, nano particelle, pm10, inceneritori ed ecoballe. In scena quattro attori, ma diversi personaggi: si parte da una protesta in una discarica abusiva e si termina in un tribunale con un processo all’umanità, che fa emergere in maniera esilarante e allo stesso tempo crudele, innumerevoli aspetti sulle questioni ambientali: dalla “terra dei fuochi” ai temi Nazionali sull’inquinamento. Così, con leggerezza lo spettacolo offre agli spettatori una riflessione sul senso civico ed il rispetto per l’ambiente proponendo il riciclo, il riutilizzo e la raccolta differenziata come via d’uscita.
Info: 3348255591 – www.madrearte.it.
Oltre ogni possibile fine
Quando: 2 novembre
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: 21
Trama: Nel giorno del quarantesimo anniversario della morte, il Nuovo Teatro Sanità dedica una serata speciale a Pier Paolo Pasolini. Poesia e teatro per riflettere sul rapporto del poeta con Napoli e sull’eredità intellettuale e letteraria che ci ha lasciato. I versi di Rosanna Bazzano, Carmine De Falco, Bruno Galluccio, Eugenio Lucrezi, Paola Nasti, Ciro Tremolaterra, Ferdinando Tricarico e Claudio Finelli. E i preziosissimi contributi artistici di Paolo Coletta, Lalla Esposito, Massimiliano Foà, Carol Lauro, Ciro Pellegrino, Imma Villa e la coreografia “Tradimenti” creata da Luc Bouy per la Compagnia di Danza Dansepartout.
Info e prenotazioni: 339 666 6426 – info@nuovoteatrosanita.it – www.nuovoteatrosanita.it
Racconti anomali
Quando: 3 novembre
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Orario: 20:30
Autore, Regia e Interprete: Giancarlo Cauteruccio
Trama: Un racconto attraverso immagini, frammenti di video e brani tratti dai suoi spettacoli per attraversare trent’anni di esperienza creativa. Una serata giocata su due livelli: il racconto e la materia teatrale viva con approfondimenti beckettiani e campaniani. Sarà un recital che cercherà di mettere a fuoco l’idea del lavoro di Krypton che può essere definito una sorta di anomalia del teatro italiano.
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it – 081 1956 3943
Lacerazioni
Quando: 3 e 4 novembre
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio per la rassegna “UT. 35″ – Napoli
Orario: 21
Autore: Fabio Pisano
Interpreti: Luigi Credendino e Monica Palomby
Trama: Mito della Caverna; Platone. Schiavi di una società che ci inietta insicurezze, paure. E ci costringe a scelte estreme. Come quella fatta da Oud. E cioè, passare tutta una vita rinchiuso nella sua roulotte; vivendo, e credendo che il tempo lì, non passi. Che il consumo lì non esista. Oud, e poi Amanda. I due si amano, si odiano, si rallegrano e s’intristiscono le esistenze, in una stanza centro del “loro” mondo e al contempo fuor dal mondo vero. Lasciando che il tempo passi e logori tutto. La paura del “fuori” o del “dentro”, la paura di uscire dalla caverna, fa dello schiavo, schiavo prima di tutto di sé stesso. Questo è Oud; uno schiavo di sé. Padrone d’una esistenza tormentata, d’una esistenza ridotta all’osso, esaltazione della essenza stessa del vivere. Questo è “lacerazioni”. O almeno, ci vuol provare.
Info: 081 544 88 91
La musica provata
Quando: dal 3 all’8 novembre
Luogo: Teatro Bellini – Napoli
Orario: 21; tranne la domenica alle ore 18
Regia e Interprete: Erri de Luca e con Nicky Nicolai – voce, Stefano Di Battista – sax e con Roberto Pistolesi – batteria, Daniele Sorrentino – basso, Andrea Rea – pianoforte
Trama: La musica provata è una sorta di autobiografia musicale, dove le musiche di una vita s’intrecciano con i ricordi e con le amicizie attraverso le nuove canzoni di Erri De Luca,arrangiate da Stefano Di Battista e interpretate da Nicky Nicolai. «Le canzoni come gli odori e più della vista affilano i ricordi» dice lo scrittore e da qui nasce quella che definisce una «chiacchierata musicale»: le note si mescolano alle parole e la musica diventa visione, in uno scambio costante con la letteratura, partenopea e non. Erri De Luca dirige le corde della band che dà corpo alla sue parole, è il direttore d’orchestra che dà il tempo alle note mentre la voce di Nicky Nicolai porta i versi al di là della legge di gravità.
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it
In memoria di una signora amica
Quando: dal 3 al 15 novembre
Luogo: Teatro Mercadante – Napoli
Orario: 3, 6, 10 e 13 novembre; 4, 5, 11 e 12 novembre ore 17; 7 e 14 novembre ore 19; 8 e 15 novembre ore 18
Autore: Giuseppe Patroni Griffi
Regia: Francesco Saponaro
Interpreti: Mascia Musy, Fulvia Carotenuto, Imma Villa, Antonella Stefanucci, Valentina Curatoli, Edoardo Sorgente, Eduardo Scarpetta, Tonino Taiuti, Clio Cipolletta, Carmine Borrino, Giorgia Coco, Giovanni Merano, Anna Verde
Trama: In memoria di una signora amica si svolge in quattro quadri, quattro serate dal 1945 al 1950, in una geografia che oppone Napoli a Roma. Le quattro serate sono il racconto di un conflitto generazionale, tra la necessità di partire e la consapevolezza del restare, tra il passato nostalgico delle madri e il futuro incerto di figli carichi di ideali, giovani irrisolti che si dibattono nel tentativo di dare un senso alla fuga da una città-rifugio. Le storie della protagonista Mariella Bagnoli e delle sue amiche sembrano risalire dagli antri bui degli ipogei che furono i ricoveri promiscui di una guerra che «non basta a liberarci dall’infelicità, dalla disgrazia, dal destino fetente di nascere napoletani» e che, insieme alle notti profonde, non vuole proprio passare. Nel 1963 Francesco Rosi, anch’egli figlio geniale di una generazione lacerata dall’odio-amore per Napoli, mise in scena per la prima volta In memoria di una signora amica, a breve distanza dall’uscita del suo film Le mani sulla città. “Un filo rosso lega il mio lavoro di questi ultimi anni alla messa in scena di In memoria di una signora amica di Giuseppe Patroni Griffi, uno dei grandi maestri dell’ultimo Novecento: dall’incontro con il teatro di Eduardo De Filippo, alle rarefatte armonie della letteratura di Raffaele La Capria, fino alla poesia ardente di Enzo Moscato. I personaggi di Patroni Griffi si inseguono tra i vicoli e i palazzi a spuntatore, nei bassi dei quartieri spagnoli, ma anche in certe case borghesi di Chiaia o di Posillipo, solo apparentemente confortate dai panorami di una bella giornata”. (Francesco Saponaro)
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=38&t=informazioni
Tandem
Quando: dal 3 all’8 novembre
Luogo: Teatro Piccolo Bellini – Napoli
Orari: 21:15; tranne la domenica alle ore 18:30
Autrice: Elena Stancanelli
Interpreti: Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi
Regia: Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
Trama: Al centro della scena un tandem: due biciclette saldate insieme su una molla che consente a chi pedala di inclinarle, simulando salite, discese e curve. Sul tandem Paola e Federica, due amiche indecise se andare al mare o a fare la rivoluzione, che chiacchierano di amori e ricordi. Intanto pedalano, ma le ruote girano in aria, il tandem rimane fermo sul posto ma, ciononostante, accompagna lo spettatore verso un finale sorprendente… Sabino Civilleri e Manuela Lo Scicco, in fase di creazione, hanno chiestoa diversi artisti di intervenire sull’idea dello spettacolo: il tandem è una scultura dell’artista Mario Petriccione, il testo è della scrittrice Elena Stancanelli, il manifesto in scena è un dipinto di Riccardo Brugnone, le musiche sono del cantautore Davide Livornese e le luci di Cristian Zucaro. Tandem è, dunque, una creazione complessa che, però, restituisce uno spettacolo giocato sulla semplicità, che racconta poeticamente il passaggio dalla gioventù all’età adulta.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – 081 549 96 88
Commedia
Quando: 4 e 5 novembre
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Orario: 20:30
Autore, Regia e Interprete: Giorgio Barberio Corsetti
e il musicista Gianfranco Tedeschi
Trama: Lo spettacolo è il compendio e l’ulteriore elaborazione di anni di lavoro di Corsetti sul testo, sui modi di porgerlo al pubblico, sulla sua esperienza di artista e di uomo. Un dialogo tra parole e musica che diventa un viaggio attraverso la commedia umana, derisorio, comico, terribile, violento e struggente, così come ci appare la vita sulla terra ora, abbandonata, in crisi, ma nello stesso tempo piena di slanci, pulsioni, sussulti. Un viaggio tra gli esseri viventi, nella immensa ricchezza dell’umano in tempi di miseria.
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it – 081 1956 3943
Lo sguardo di Orfeo
Quando: dal 5 al 7 novembre
Luogo: Galleria Toledo – Napoli
Orario: 20:30
Regia: Consuelo Barilari e Christian Zecca
Interpreti: Carlo Simoni
Trama: Carlo Simoni porterà in scena un progetto di Arte Figurativa sul Mito di Orfeo, che coinvolgerà gli studenti del Liceo Artistico e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. I giovani artisti, guidati da Simoni, parteciperanno a una performance di live painting sulla scena legata ai sei episodi dello spettacolo: grazie all’immediatezza e all’improvvisazione della performance, gli artisti, in una sorta di coro narrativo e figurativo, daranno vita al Mito di Orfeo di pari passo con i sentimenti e le emozioni suscitate dall’azione teatrale. Molte saranno le suggestioni artistiche in questo viaggio attraverso le immagini suggerite dal mito di Orfeo, a partire dal Poema a Fumetti realizzato da Dino Buzzati. Carlo Simoni, sorta di Prospero shakespeariano, unirà in scena il piano teatrale e quello artistico dello spettacolo, recitando in prima persona, e guidando i giovani artisti nelle performance di live painting. La compagnia di attori è invece costituita da giovani ex allievi de La Quinta Praticabile, storica Scuola di Teatro che a Genova, da oltre venticinque anni, si dedica all’insegnamento della recitazione. Il gruppo di attori è preparato da Christian Zecca, tutor e regista che cura, insieme a Consuelo Barilari, la regia de Lo Sguardo di Orfeo.
Info: 081 425 037 – 081 425 824 – http://www.galleriatoledo.org
Tu, mio
Quando: 6 e 8 novembre
Luogo: Sala Ichos
Orario: venerdì ore 21; domenica ore 18
Regia: Marianna Esposito
Interpreti: Ettore Distasio, Marianna Esposito
Trama: Il 1955, il dopoguerra, un’estate, il primo amore, un ragazzo che ragazzo non sarà mai più. Il mare, che costringe all’equilibrio, centrifuga tutto e spinge i personaggi a trovare il proprio “centro”: la propria posizione nella storia di quest’estate di chitarre, dove l’Italia si lecca le ferite, nessuno vuole parlare di quello che è stato; i tedeschi sono solo quelli che vengono ad arrostirsi al sole e un ragazzo, con l’età della dimenticanza, vuole ricordare un passato non suo.
Il dolore può essere leggero, può essere poesia, se si riesce a non perdere mai la vista della terraferma. Enrico conosce Caia, “l’ebbrèa”, e si fa carico di una decisione. Attraverso l’amore, si fa carico della storia. La compagnia TeatRing torna a parlare di storie qualunque, attraverso le quali vibrano i cuori e il coraggio di eroi nascosti; in questo caso giovani eroi che imparano la vita e l’amore nello spazio di un’estate e cercano di suturare ferite profonde come la guerra, l’antisemitismo, il dolore e la perdita, con le risorse inesauribili dell’essere umano messo alle strette. La storia di Enrico non è dissimile dai milioni di volontari che partono da paesi stranieri, alla volta di altri paesi, dove guerre, fame, epidemie, colpi di stato affliggono persone innocenti. Il mondo ha bisogno di eroi ciechi e folli. Ci sembrava giusto onorare la nascita di uno di essi. Il linguaggio è sempre quello che contraddistingue la ricerca di TeatRing: un tessuto drammaturgico dove il corpo, le scene, la voce e l’anima degli attori sono IL testo. Nessuno di questi elementi è mai puramente decorativo. Tutto concorre a creare una storia fatta di immagini, metafore ed emozioni.
Info e prenotazioni: 335 7652524 – 081 275 945 – promozione@ichoszoeteatro.it
Giulia
Quando: dal 6 all’8 novembre
Luogo: Centro Teatro Spazio – San Giorgio a Cremano
Orario: 21; tranne domenica ore 18
Regia Vincenzo Borrelli
Interpreti: Cristina Ammendola, Marina Billwller e Vincenzo Borrelli
Produzione: unospazioperilteatro
Trama: La stagione 2015 del Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano parte con un grande classico della letteratura teatrale internazionale: Vincenzo Borrelli mette in scena “La signorina Julie” di Strindberg.
Scritta in un momento in cui le differenze di classe era no molto marcate, la storia narra di una tresca fra un servo e la sua padrona, un amore dirompente che finirà drasticamente. Ma la messinscena non si limita soltanto a una analisi delle differenze di ceto: Il punto focale diventa presto la differenza insanabile, l’abisso che c’è fra l’universo maschile e quello femminile, i rapporti di forza che si instaurano nella coppia, e la nullità del concetto di “classe” di fronte alla forza della natura dei singoli quando entrano a stretto contatto.
Nonostante la drammaturgia sia modernissima per l’epoca, il regista Vincenzo Borrelli rifugge da un’interpretazione del testo in chiave ultramoderna, mantenendo per quanto possibile, quello che è lo spirito e il senso dell’opera senza stravolgere i concetti già moderni e di sicuro scottanti del maestro svedese.
Prenotazioni: 081 574 49 36 – 338 740 58 19
Eternapoli
Quando: dal 6 all’8 novembre
Luogo: Teatro Civico 14 – Caserta
Orario: 21; tranne domenica ore 19
Autori: Giuseppe Montesano e Enrico Ianniello
Regia e Interprete: Enrico Ianniello
Trama: Ancora una produzione Teatri Uniti, che vede la collaborazione del Teatro Franco Parenti, in scena il prossimo fine settimana al Teatro Civico 14 di Caserta. Da venerdì 6 a domenica 8 novembre Enrico Ianniello porterà sul palcoscenico Eternapoli, testo scritto a quattro mani con lo scrittore Giuseppe Montesano e tratto dal romanzo di quest’ultimo, Di questa vita menzognera. Enrico Ianniello, reduce dal successo del suo romanzo La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin, con il quale ha vinto il Premio Campiello Opera Prima, torna in teatro con uno spettacolo dai toni ironici e grotteschi che, così come fa il romanzo di Montesano, cerca di mettere in evidenza le ambiguità della realtà facendo scontrare l’alto e il basso, il ridicolo e il sublime, il comico e il drammatico. In una comica moltiplicazione di voci e personaggi, lungo un interminabile pranzo di Pasqua e Natale colmo di capretti sanguinanti, Bimbe-Salomé, vongole, purpetiélli, ostriche, Edgar Allan Poe, prosciutti del Matese e minestra maritata, Turismo Totale e Bhāgāvādgitā, le sinfonie di Mahler e l’elettronica di Deadmau5, Roberto – il giovane segretario/discepolo del dandy Cardano – ci conduce nella villa settecentesca dei Negromonte, imprenditori napoletani senza scrupoli,saldamente solidali al potere politico, pronti a realizzare il loro progetto: trasformare Napoli, tutta Napoli, in Eternapoli. Eternapoli è una città/parco tematico, dove la vita recitata sostituisce definitivamente la vita reale. Un’utopia ferdinandea inacidita, una Negromontopoli che prende corpo al grido di “liberté, egalité, io rubo a te e tu rubi a me! E vualà e vualà, càvece ‘nculo ‘a libertà!” diffuso dagli amplificatori nel crescendo di una nuova, terribile e untuosa controrivoluzione lazzaresca, con temibili squadre di picchiatori che corrono nei vicoli vestiti da Pulcinella, mentre la musica da discoteca ingoia tutto in una delirante sarabanda del potere. Bisognerà correre dietro a un archeologo ribelle travestiti da Mandrake e Gentiluomo di Raffaello per tornare finalmente verso il mare, per riprendere a respirare, per rivedere un pezzetto di cielo azzurro libero dalle gru e dalle macerie. Ma di fronte “alle più scellerate celebrazioni del Privilegio, e al vilipendio costante del Bello”, esisterà davvero una via di fuga e di salvezza? Enrico Ianniello ha deciso di affrontare questa traversata in solitaria, accompagnato unicamente dalle possibilità offerte da un microfono e uno schermo di luce, perché questo romanzo straordinario è un patinato delirio di modernità, è il racconto di un pazzo nella cui testa urlano, si amano, riflettono, si suicidano, predicano, muoiono o dominano questi personaggi. Un delirio patinato molto, molto simile alla realtà che viviamo.
Info e prenotazioni: 0823 441 399 – info@teatrocivico14.it – www.teatrocivico14.org/
Creonte/Antigone
Quando: dal 6 all’8 novembre
Luogo: ZTN – Napoli
Orario: 21, tranne la domenica alle ore 19:30
Produzione: GAG
Interpreti: Domenico Carbone, Michela Di Costanzo, Claudia Esposito, Sara Esposito, Giuseppe Fiscariello, Grace Lecce, Valerio Lombardi
Adattamento e Regia: Giuseppe Fiscariello
Trama: Quello che vogliamo raccontare è lo scontro. Lo scontro tra Antigone e Creonte. Uno scontro universale quale quello che può essere lo scontro tra i diritti del singolo e gli Stati totalitari, tra la dittatura e l’anarchia, tra gli studenti bistrattati e il sistema politico che non riconosce le proprie colpe. Ma questo sarà chi ci verrà a vedere che se vorrà potrà stabilirlo. Per noi artisti, meri esecutori funzionali al racconto, non ha senso ergersi sul piedistallo della moralità in cerca di giudizi. Abbiamo eliminato tutti i riferimenti classici e tutto ciò che potesse distogliere da quello che volevamo raccontare. Il conflitto. Senza nessun aggettivo vicino. In scena troverete solo un drappo rosso. E’ questo il vero, unico protagonista della nostra rappresentazione. Il conflitto, quello che abbiamo deciso di raccontare. Il potere che genera mostri. Un cordone ombelicale. Un cappio, una corda, una fune, una tomba. Un libro dei ricordi. Il talamo nuziale o la morte. Un corpo di un fratello. Lasceremo a lui il compito di porre le domande. Di risposte non ce ne sono.
Prenotazioni: 339 4290 222
Tempi Di-Vini
Quando: 7 novembre
Luogo: Museo della Civiltà Contadina – Somma Vesuviana (NA) per 31salvitutti!
Orario: 21
Produzione: Spazio Il Torchio
Regia: Fabio Cocifoglia
Trama: Lo spettacolo Tempi Di-Vini nasce dalla raccolta di racconti sul vino e brindisi legati al territorio di Somma Vesuviana.
La prima parte è dedicata a tutti quelli che per un motivo o per un altro si sono dovuti allontanare dal proprio paese in cerca di fortuna, portando con sé quel po’ di arte e tutti i sogni necessari per avere la forza di andare avanti.
Dall’inizio del ‘900 innumerevoli navi sono salpate dal porto di Napoli cariche di uomini, donne e speranze. Navi che facevano rotta verso la lontana America.
Sui ponti di quelle navi spesso avvenivano incontri, si intrecciavano storie, che i nostri nonni ancora ci raccontano. Tra questi, ne abbiamo scelto uno divertente in cui alcuni migranti di Napoli alla volta dell’America sognano il loro futuro.
La seconda parte raccoglie altre storie di nonni sempre legati al vino. Racconti e brindisi lasciati nelle bottiglie, in plichi arrotolati, come messaggi lanciati alle nuove generazioni nella speranza di essere ricordati. Sarà il pubblico a “ritrovare” questi messaggi e a lanciarne il racconto. Storie dai tempi divini dei miti fondanti ai giorni nostri, dove il rituale del condividere del buon vino raccontando di sé e ascoltando l’altro resta vivo nella tradizione di Somma Vesuviana. (Fabio Cocifoglia)
Prenotazione obbligatoria: 349 233 6530
Variazioni enigmatiche
Quando: 7 e 8 novembre
Luogo: Teatro 99posti – Mercogliano (AV)
Orario: 20:30; tranne la domenica alle ore 19
Autore: E.E. Schmitt
Produzione: Teatro in Fabula
Regia: Aniello Mallardo
Interpreti: Gianni Caputo e Mario Troise
Trama: Un giornalista della Gazzetta di Nobrovsnik, Erik Larsen, giunge a Rosvannoy, un’isola situata sul mare della Norvegia, per intervistare il premio Nobel per la letteratura Abel Znorko. L’accoglienza dello scrittore si rivela però piuttosto ostile: l’uomo infatti riceve il reporter con due colpi di pistola, palesando immediatamente la sua misantropia. Dopo il primo traumatico impatto, ha inizio l’intervista che si concentra sul ventunesimo libro di Znorko, “L’amore inconfessato”, un epistolario tra un uomo e una donna che, pur amandosi, decidono di viversi solo attraverso la corrispondenza amorosa. Il colloquio tra Znorko e Larsen procede serrato e con continui colpi di scena; si scopre che la donna della corrispondenza è una certa Helene Metternach, concittadina di Larsen, la cui assenza/presenza inciderà profondamente sulla vita dei due uomini. La vicenda assume una piega inaspettata, un mistero si cela dietro l’incontro dei due protagonisti, che gradualmente si rivelano, mostrando le loro reali intenzioni. Che cosa nascondono? Una storia d’amore, un enigma appassionante, avvincente, intenso, fitto di capovolgimenti e sconvolgimenti, destinato forse inevitabilmente a rimanere tale.
Info e prenotazioni: 338 7980720
Inshalom o l’assurda partita
Quando: 7 e 8 novembre
Luogo: Teatro Rostocco – Acerra (Na)
Orario: 20:30; tranne la domenica alle ore 18
Autore: Maurizio D. Capuano
Produzione: Naviganti Inversi e ZTN
Interpreti: Maurizio D. Capuano, Massimo Cataliotti e con Francesco Rivieccio, Laura Tramontano, Gianni Galepro, Filomena Pisani e Flavia Carenne
Trama: Un palestinese e un israeliano. Due uomini, due culture profondamente diverse, due punti di vista, una strana convivenza e un ancor più strano e sinistro lavoro. Un’assurda partita giocata da secoli su una lunga striscia di sangue. L’orrore della guerra, raccontata con crudezza e umorismo nero, ma anche con profonda umanità. Un messaggio pacifista, condivisibile e mai banale. Tutto questo è “Inshalom, o l’assurda partita”.
Info e prenotazioni: 338 7980720
Matrimoni
Quando: 7 e 8 novembre
Luogo: Teatro Madrearte – Villaricca (Na)
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18:30
Autore: Anton Čechov
Interpreti: Marcello Raimondi, Maria Rosaria De Liguori, Peppe Sannino, Maria Rosaria Cafiero
Trama: L’orso e Una domanda di matrimonio, due “scherzi” come lo stesso Čechov ebbe a definirli, con la consapevolezza che a teatro, come nella vita, l’umanità resta profondamente stupida. I personaggi de L’orso e Una domanda di matrimonio sono pieni di sorprendente vitalità. Fremono come bambini, prigionieri di ambizioni futili. Sono logorati dal bisogno dei quattrini e dalla brama del possesso ma non dimenticano le piccole, inevitabili, rivelazioni dell’amore, gli svenimenti e le capricciose pulsioni dell’eros. La loro natura, talvolta irriverente e irascibile, è pronta a esplodere e a ripiombare, d’improvviso, nelle leggera e soffocante nebbia mattutina tipica della provincia campestre che l’ha generata. Anton Čechov è un classico; e i classici appartengono sempre a un tempo che deve ancora venire. Rispetto al suo tempo, al tempo che egli volle rappresentare, quello che oggi non è cambiato è il senso di vivere senza orizzonti, di appartenere a un mondo incancrenito e decrepito. Nel frattempo, la vita scorre comica e ingloriosa, come in un leggera commedia delle vanità, una buffa commedia dell’incertezza. Mentre noi ci illudiamo. La scelta di rappresentare questi due atti unici in napoletano,nasce dal fatto che crediamo il nostro dialetto/lingua capace di meglio disegnare e di rendere più semplici e comici i personaggi rappresentati. (Gigi Savoia)
Info e prenotazioni: 3348255591 – www.madrearte.it – info@madrearte.it
Creaturamia
Quando: 8 novembre
Luogo: Sala Ichos – San Giovanni a Teduccio (Na)
Orario: 19:30
Regia: Marianna Esposito
Interpreti: Ettore Distasio, Marianna Esposito
Trama: Lo spettacolo Creaturamia… è un omaggio al coraggio e l’ottimismo di una madre, che lotta, e sogna e ride e cade e cade ma resta in piedi e spera in un futuro migliore nell’odissea di un figlio tossicodipendente. Ma non è solo una storia di dipendenza da droga, è una storia di forza, di ottimismo e dolore miscelati nel corpo di una madre che combatte smuovendo le montagne del destino. Il personaggio di Marina è tragicomico, goffo, grottesco, reale e il pubblico, con lei, ride e piange allo stesso tempo. Il vero eroismo è la lotta, la vittoria è solo lotteria.
Info e prenotazioni: 335 7652524 – 081 275 945 – promozione@ichoszoeteatro.it
L’ultima notte del principe Sansevero
Quando: dal 7 al 22 novembre
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo – Napoli
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18:30
Regia: Annamaria Russo e Ciro Sabatino
Interpreti: Marco Palumbo e Antonio Perna
Trama: Il Principe di Sansevero e Giuseppe Sanmartino si sono conosciuti ad una festa di corte, alla fine del 1752. Quando il Principe lo incontra per la prima volta lo scultore è pressoché sconosciuto. Secondo quanto riporta uno dei suoi maggiori biografi, Elio Catello, il Sanmartino fino a quel momento aveva realizzato una sola commessa per la città di Monopoli. L’ incontro con Raimondo de Sangro segna dunque una svolta nella vita del giovane. Naturalmente sono ancora oscuri i motivi per i quali il Principe decide di affidare il Cristo Velato ad un artista così sconosciuto. All’opera o meglio al progetto dell’opera, aveva lavorato il Corradini e tutta la “scuola” di scultori che ruotava intorno alla cappella e al Principe. Con un colpo a sorpresa, però, don Raimondo decide di affidare il lavoro proprio a Sanmartino che nel 1753 ha solo 33 anni. È storicamente accertato anche il documento notarile con il quale Sansevero “incastra” Sanmartino. Nulla , invece, si sa rispetto al motivo per il quale lo scultore decide di abbandonare il Principe subito dopo la realizzazione del Cristo Velato. Solo alcune leggende segnalano una serie di incontri misteriosi tra i due uomini. su queste leggende. Dall’ipotesi di un ultimo incontro segreto tra questi due uomini, le cui vite erano legate insieme dal filo indistruttibile dell’arte, prende le mosse questo spettacolo. Dall’idea di un redde rationem tra due personalità enormi, di una spietata partita a scacchi la cui posta in palio fosse la morte o l’immortalità.
Info e prenotazioni: 081 5422088 – 347 4287910 – www.ilpozzoeilpendolo.it
La Confessione
Quando: fino al 29 novembre
Luogo: Elicantropo Teatro – Napoli
Orario: 21
Progetto e regia: Walter Manfrè
Trama: Nato al Festival di Taormina nel 1993, voluto al Piccolo di Milano da Giorgio Strehler nel 1994, inserito nella sezione ufficiale del Festival di Avignone nel 1999, realizzato nel 2000 nel prestigioso Théatre du Rond Point sugli Champs-Elisées a Parigi, lo spettacolo La Confessione, continua ancora oggi a girare il mondo con enorme successo di pubblico e critica. È un vero cult teatrale del regista Walter Manfrè, che ne è anche l’ideatore e fa parte di quello che la critica ha definito il suo “Teatro della Persona”, comprendente alcuni spettacoli che lo hanno reso famoso in Italia ed all’Estero come “La Cena”, “Visita ai parenti”, “Il Viaggio”, “Il Vizio del Cielo”, “La Cerimonia” e “Le voci umane”. Lo spettacolo inaugurò 20 anni fa il Teatro Elicantropo, replicando per quattro mesi consecutivi ed ebbe a ripetersi, sempre all’Elicantropo, nel 2000. Il pregio non trascurabile di questo spettacolo di Manfrè, è la valorizzazione di attori e autori del luogo in cui lo spettacolo viene di volta in volta realizzato. Dieci attori e dieci attrici, preceduti dall’omelia di un prete folle, scritta da Giuseppe Manfridi, confessano, ciascuno al proprio inginocchiatoio, i loro “peccati” ad altrettanti spettatori, rispettivamente suddivisi in donne e uomini. Ciascuno spettatore ascolterà, dunque, 10 monologhi della durata di 5 minuti ciascuno, scritti dai migliori autori di teatro contemporanei.
Info e prenotazioni: 3491925942 – pomeriggio 081296640 – promozionelicantropo@libero.it – teatroelicantropo@iol.it
Gabriella Galbiati