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Numerosissimi gli appuntamenti teatrali di questa settimana tra debutti, classici, commedie, spettacoli musicali e clownerie.

unnamedIn religioso silenzio
Quando: 10 novembre
Luogo: Asilo Filangieri
Orario: 21
Autori e Interpreti: Alberto Ierardi e Giorgio Vierda
Trama: Due maldestri e indifesi malviventi si trovano coinvolti in un piano criminale più grande di loro: trafugare il corpo di Cristo. Stretti tra l’esigenza di mettere insieme il pranzo con la cena e il dubbio che esista qualcosa che trascende il denaro e la quotidianità, Tito e Dodo si trovano invischiati in una concatenazione di eventi che non potrà che avere un epilogo tragico.
La resurrezione di Cristo, la precarietà dell’esistenza, il valore del denaro e il ruolo delle strutture di potere: in In religioso silenzio troverete questo e tanto altro.
Info: http://www.exasilofilangieri.it/in-religioso-silenzio/

 

12182561_1244695222222698_2787312717188850545_oApókryphos
Quando: dal 10 al 12 novembre
Orario: 20:30
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Regia: Ludovica Rambelli
Interpreti: Dora De Maio, Mauro Milanese, Massimiliano Mirabella, Giorgia Restieri e  Serena Ferone, Andrea Fersula, Claudio Pisani.
Trama: Apokryphos debutta nel 2000, dopo essersi classificato tra i finalisti del premio scenario dello stesso anno. Per il 30ennale di Sala Assoli ho pensato che fosse il lavoro giusto per celebrare e festeggiare lo spazio che ha visto nascere la gran parte delle compagnie napoletane di ricerca.
Fortemente ispirato da La Ricotta di Pier Paolo Pasolini, Apókryphos riscrive con accenti comici e struggenti la messa in scena della Passione ad opera di una compagnia di poveri guitti. Un’opera che si muove con accoratezza tra la sacra rappresentazione e la farsa, questo oserei dire oggi, riprendendo dopo tanti anni un lavoro della mia giovinezza. Nel mezzo un “povero cristo”, capocomico senza averlo desiderato, si domanda: “non c’è un dio, qui, che protegga gli attori?” sfiancandosi nel tentativo di riscrivere un copione già scritto, annunciato, compulsato che ha per lui, per noi un finale tragico certo. Le stazioni, come si dice per le rappresentazioni popolari, si scrivono su di una colonna sonora che spazia tra la musica sacra e quella profanissima anni sessanta, tra la new wave e le fronne, con continue interferenze cinematografiche. Quella era la cifra distintiva di Malatheatre, che tra la fine degli anni ’90 e i primi del duemila fu considerata una delle compagnie giovani più interessanti della ricerca.
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it  – 081 1956 3943

 

unnamed (45)Enrico IV
Quando: dal 10 al 15 novembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 21; mercoledì ore 17:30;  domenica ore 18
Regia: Franco Branciaroli
Interprete: Franco Branciaroli e con  Viola Pornaro, Valentina Violo, Tommaso Cardarelli, Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti, Sebastiano Bottari, Mattia Sartoni, Andrea Carabelli e Giovanni Battista Storti
Trama: Un uomo cade da cavallo e sviene mentre, in occasione di un ballo in maschera, era travestito da Enrico IV; lo shock gli fa perdere il senno, per cui si risveglia convinto di essere davvero il sovrano e per i vent’anni successivi, circondato dalla condiscendenza della famiglia che gli inscena intorno la “corte”, vive come se fosse Enrico IV. È davvero pazzo o è così lucido da aver capito che interpretare il ruolo del re è l’unico modo per sopravvivere in un presente che non gli si addice? Attualissimo, seppur scritto nel 1921, Enrico IV costituisce un tassello fondamentale dello studio intrapreso da Pirandello sui labili confini tra realtà e finzione, tra normalità e follia, tra l’essenza dell’animo di ciascuno di noi e il personaggio in cui siamo ingabbiati dalla società. Franco Branciaroli, dopo i recenti successi ottenuti con Servo di scena e Don Chisciotte, continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro confrontandosi per la prima volta con un testo del drammaturgo agrigentino, esaltandone la grandezza e la dimensione “atemporale”, in una messinscena moderna e raffinata che ha riscosso un enorme successo di critica e pubblico.
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it

 

unnamed (6)In memoria di una signora amica
Quando: dal 10 al 15 novembre
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 10 e 13 novembre; 11 e 12 novembre ore 17; 14 novembre ore 19; 15 novembre ore 18
Autore: Giuseppe Patroni Griffi
Regia: Francesco Saponaro
Interpreti: Mascia Musy, Fulvia Carotenuto, Imma Villa, Antonella Stefanucci, Valentina Curatoli, Edoardo Sorgente, Eduardo Scarpetta, Tonino Taiuti, Clio Cipolletta, Carmine Borrino, Giorgia Coco, Giovanni Merano, Anna Verde
Trama: In memoria di una signora amica si svolge in quattro quadri, quattro serate dal 1945 al 1950, in una geografia che oppone Napoli a Roma. Le quattro serate sono il racconto di un conflitto generazionale, tra la necessità di partire e la consapevolezza del restare, tra il passato nostalgico delle madri e il futuro incerto di figli carichi di ideali, giovani irrisolti che si dibattono nel tentativo di dare un senso alla fuga da una città-rifugio. Le storie della protagonista Mariella Bagnoli e delle sue amiche sembrano risalire dagli antri bui degli ipogei che furono i ricoveri promiscui di una guerra che «non basta a liberarci dall’infelicità, dalla disgrazia, dal destino fetente di nascere napoletani» e che, insieme alle notti profonde, non vuole proprio passare. Nel 1963 Francesco Rosi, anch’egli figlio geniale di una generazione lacerata dall’odio-amore per Napoli, mise in scena per la prima volta In memoria di una signora amica, a breve distanza dall’uscita del suo film Le mani sulla città. “Un filo rosso lega il mio lavoro di questi ultimi anni alla messa in scena di In memoria di una signora amica di Giuseppe Patroni Griffi, uno dei grandi maestri dell’ultimo Novecento: dall’incontro con il teatro di Eduardo De Filippo, alle rarefatte armonie della letteratura di Raffaele La Capria, fino alla poesia ardente di Enzo Moscato. I personaggi di Patroni Griffi si inseguono tra i vicoli e i palazzi a spuntatore, nei bassi dei quartieri spagnoli, ma anche in certe case borghesi di Chiaia o di Posillipo, solo apparentemente confortate dai panorami di una bella giornata”. (Francesco Saponaro)
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=38&t=informazioni

 

unnamed (46)Millesimi. Un intrigo di palazzo
Quando: dal 10 al 15 novembre
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orari: 21:15; tranne la domenica alle ore 18:30
Autore e Regia: Marco Mario De Notaris
Interpreti: Marco Mario de Notaris, Milena Mancini, Luca Saccoia, Luciano Saltarelli, Gianpiero Schiano e Pietro Tammaro
Trama: In un’afosa serata estiva, in un prestigioso condominio del centro di una grande città, si riuniscono i proprietari degli attici del fabbricato. Non è, però, un’ordinaria riunione di condominio, si tratta di risolvere un problema gravissimo: un geometra del comune dovrà svolgere una perizia su uno dei terrazzi di copertura. Il fatto è che negli anni gli accessi al terrazzo, un tempo condominiali, sono stati occupati dagli inquilini degli ultimi piani con abusi, depositi illegali, misteriose piantine e addirittura un roof garden attrezzato per un b&b… L’occhio imparziale del geometra potrebbe diventare l’occhio indiscreto di un guastafeste, per cui bisogna assolutamente trovare il modo di evitarne l’ispezione. Tra litigi, accuse e meschinità, per “fortuna” succederà qualcosa che scioglierà la vicenda verso una soluzione condivisa… Millesimi è una commedia “nera” che spinge al sorriso amaro grazie a dialoghi crudelmente surreali tra personaggi che incarnano pulsioni egoistiche e aspetti di “varia disumanità”.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – 081 549 96 88

 

unnamed (47)Spaccanapoli times
Quando: dal 10 al 22 novembre
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 10, 13, 17, 18 e 20 novembre ore 21; 11, 12 e 19 novembre ore 17; 14 e 21 novembre ore 19; 15 e 22 novembre ore 18
Autore e Regia: Ruggero Cappuccio
Interpreti: Giulio Cancelli, Ruggero Cappuccio, Ciro Damiano, Giovanni Esposito, Gea Martire, Marina Sorrenti
Trama: Spaccanapoli Times è una dirompente macchina comica che attraversa il paesaggio umano dell’Italia di oggi con spregiudicata velocità. La storia, ambientata in una Napoli contemporanea vista come detonatore della crisi etica che investe la nostra epoca, mette a fuoco la vita di quattro fratelli in lotta con il modernismo globalizzante che innesca nel mondo dinamiche sociali dalle quali i componenti della famiglia Acquaviva si sentono esclusi. Giuseppe, il primogenito, è uno scrittore che pubblica le sue opere in assoluto anonimato, combatte il narcisismo che accompagna la creazione artistica e vive tra i binari della stazione centrale a Napoli. La scrittura di Ruggero Cappuccio si materializza in un italiano che slitta sul terreno delle lingue del Sud, irrorandosi di anglicismi erosivi per una partitura sonora in cui fiammeggiano allegri dirompenti e adagi malinconici. Su tutto regna il ridere e sorridere, dove la comicità volontaria, sferzante e innocente, diventa una lente d’ingrandimento per leggere la realtà del male di vivere con impeto tagliente e irriguardoso.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=38&t=informazioni

 

unnamed (48)Satirarum
Quando: 10 novembre
Luogo: Kestè, Napoli
Orario: 22
Interpreti: 
Maurizio D. Capuano, Gennaro Monforte, Massimiliano Mazzei, Lucia Testa, Valerio Bulsara, Andrea Francesco T. Calgari
Trama: La stand-up comedy è una forma d’arte che si ispira alla satira, forma antica di letteratura e strumento da sempre usato per far ridere e nel contempo far crollare verità, certezze e perfino imperi! Ve la presentiamo al Kestè, ogni martedì, astenersi bigotti!
Per info: lab@keste.it – 081 1936 0932

unnamed (49)Napucalisse 
Quando: dall’11 al 15 novembre
Luogo: Teatro Nuovo – in collaborazione con il 30ennale di Sala Assoli
Orario: 21
Interpreti: Mimmo Borrelli con la musica dal vivo di Antonio Della Ragione
Trama: Alla Napoli condannata e alla Napoli innocente, Borrelli dedica un canto di struggente intensità e alta poesia. Per tutto il tempo, la bravura dell’attore, ipnotica ed esplosiva nell’utilizzo del ritmico dialetto della nostra cara Napoli, è supportata dalle impeccabili, avvolgenti e a tratti assai commuoventi musiche, eseguite dal vivo da Antonio della Ragione. L’autore-attore interpreta e racconta la storia dell’amato e odiato Vesuvio, un vulcano dormiente che sogna il pericolo costante, ma che è destinato a svegliarsi. Creatore di vita ed esecutore di giustizia, quella spietata che Dio stesso non può concepire poiché inevitabilmente coinvolge anche gli innocenti, il Vesuvio è “doppio” e, secondo un’antica leggenda locale, la sua “terrificazione” è Lucifero, l’angelo cacciato da Dio e sprofondato sulla terra. Destato da un vecchio saggio, ironico ed estroverso, simile a un Pulcinella senza maschera, il Vesuvio/Lucifero è Napoli stessa, terra nata dal fuoco e dal diavolo. Solo dinanzi all’innocenza, il vulcano momentaneamente si placa, allietato dal vecchio artista di strada con “un’Apocalisse divertente”: il matrimonio di quartiere partenopeo. Ecco poi l’amaro. L’Assassino. Il Killer, assoldato dalla camorra, che dell’innocenza ha perso l’amore. Emblema di una Napoli feroce che più non crede ad un futuro. Dinanzi ad una minimale scenografia un Borrelli rustico, a petto e piedi nudi, traccia una comunanza tra il vulcano e l’uomo napoletano. Anche quest’ultimo è creatore generoso e partecipe, ma è altresì provvisto di una grande capacità autolesionista e distruttiva. Poi, il Vesuvio, massa di suoni nella sua incandescente polimorfia, continua ad eruttare, avanzando nel canto e gettando a terra una lava di piaghe e di bellezze napoletane. Per sfociare in un delicato finale, declamato con toccanti versi.
Info e prenotazioni: http://www.teatronuovonapoli.it/botteghino.php

 

unnamed (50)M’innamorai
Quando: dal 12 al 15 novembre
Luogo: Teatro Troisi
Orario: giovedì, venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Autore e Regia: Diego Sanchez
Interpreti: Il Giardino dei Semplici e con Tonia Carbone, Andrea Facciuti, Iolanda Capasso e la compagnia giovani del teatro Troisi
Trama: . 40 anni di successo in un musical romantico e accattivante, due innamorati racconteranno attraverso la colonna sonora della loro vita gli aneddoti, a volte simpatici, a volte romantici, a volte malinconici della loro storia d’amore. A fare da sottofondo il famoso gruppo musicale “Il Giardino dei Semplici” autori e interpreti di innumerevoli successi quali “Miele”, “Concerto in la minore”, “Tu ca nun chiagne” e l’indimenticabile “M’innamorai” che da’ appunto il titolo allo spettacolo. In scena con loro una nutrita compagnia di ballerini, attori e cantanti.
Info: 081 62 99 08 (dal martedì al sabato ore 10/13.30 e 16/20) e info@teatrotroisinapoli.it

 

La signorina Giulia 1Signorina Julie – DEBUTTO
Quando: 13 novembre
Luogo: Portici – Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Regia: Mario Gelardi
Interpreti: Carlo Caracciolo e Irene Grasso
Trama: La Signorina Julie è l’opera più celebrata e perfetta di quel breve periodo, straordinariamente fecondo, tra il 1886 e il 1888, in cui Strindberg si avvicinò al naturalismo teatrale. Nella prefazione all’opera, l’autore presagisce la nascita del teatro da camera: «Forse potrebbe nascere una nuova arte drammatica e il teatro potrebbe tornare almeno ad essere un’istituzione per la ricreazione delle persone colte». L’occhio di Strindberg allora guardava polemico a quel teatro ottocentesco, in cui la rappresentazione passava ormai in secondo piano a vantaggio della mondanità dell’evento. Il teatro aveva bisogno di una profonda rivoluzione che ne scompaginasse il sistema tutto e riavvicinasse lo spettatore al senso dell’opera.
Il Teatro cerca Casa, nasce dalla stessa esigenza di riavvicinamento, che però si origina da un contesto e da motivazioni storicamente e culturalmente differenti. Mi è sembrata un’operazione interessante partire da dove tutto è cominciato, da quell’opera che per prima segna le tappe di un teatro che diventa povero ed essenziale, prima per motivazioni culturali, poi per necessità. Tutto questo sembra estremamente moderno, attuale, così come la trama stessa dell’opera: in una notte di San Giovanni, fra la signorina Julie e il domestico Jean si stabilisce una tensione sessuale intrecciata alla relazione servo-padrone. I personaggi stessi toccano effetti di stupefacente modernità e spezzano dall’interno la cornice naturalistica: «Le mie anime (caratteri) – spiega Strindberg – sono mescolanze di stadi culturali passati e presenti, brani di libri e di giornali, pezzetti d’uomini, lembi di abiti da festa ridotti a stracci, così come le anime stesse sono rattoppate».
Così nasce l’idea di questo adattamento. La vicenda sarà ambientata in una notte d’estate, nella Napoli del primo Novecento. Decontestualizzandola mostreremo l’universalità della vicenda, quella tensione profonda dell’animo che la conduce da ieri all’oggi senza che il senso svanisca nel passaggio dei tempi, che poi è ciò che rende il teatro realmente teatro, in qualsiasi situazione e condizione spazio-temporale. (Mario Gelardi)
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

spettacolo_32693Aspettando con… Bobò
Quando: 13 novembre
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Orario: 20:30
Regia: Pippo Delbono
Interprete: Pippo Delbono e Bobò
Trama: Delbono e Bobò saranno protagonisti di Aspettando con… Bobò, il cui lavoro nasce come sodalizio del loro rapporto. Verso la fine degli anni novanta, l’attore e regista ligure tiene nel manicomio di Aversa (provincia di Caserta) un corso dedicato a giovani operatori che desiderano lavorare con i pazienti dell’ospedale, ma la sua presenza nell’istituzione non è casuale.
Profondamente sensibilizzato per il disagio e la sofferenza che attraversa, il suo sguardo viene colpito dalla presenza di uno dei pazienti che frequenta spontaneamente le lezioni. È Bobò, sordomuto analfabeta che ha passato 45 anni della sua vita rinchiuso in quel manicomio, e di anni ne ha 60. La sua grazia, la sua presenza colpiscono profondamente Delbono che decide di portarlo via dal manicomio. L’impresa è difficile, ma alla fine viene realizzata. Delbono racconta che quando esce dal manicomio Bobò scopre il mondo per la prima volta. E che lui insieme a Bobò riscopre la vita. È la storia quindi di una salvezza condivisa. Presto iniziano a lavorare insieme. Tra loro sul palcoscenico teatrale si crea un’intesa profonda. Delbono pensa allora ad una rivisitazione di Aspettando Godot di Samuel Beckett, pièce ormai classica del teatro moderno, dove due clochard, Estragone e Vladimiro, giocano, discutono, litigano, passando il tempo mentre aspettano l’arrivo di qualcuno o qualcosa che forse non arriverà mai.
Ma nella loro versione Pippo e Bobò, pur conservando esattamente le parole del testo originale, danno loro una nuova vita, trasformandole in un canto d’amore. I giochi, i nonsense dei due barboni diventano momenti di una relazione profonda, ma allo stesso tempo divertente come quella di due clown.
Nella loro rappresentazione possiamo vedere in trasparenza la storia vera, il loro incontro, la loro diversità, il loro sodalizio, la loro irriverenza, la loro umanità, il loro aiutarsi a vicenda, la loro relazione che trascende il dicibile e il conoscibile. È un dialogo fatto con i corpi, la danza, i gesti, i silenzi. Una forma di comunicazione sotterranea e silenziosa, di misteriosa empatia mentre scorrono le parole del testo. L’uomo grosso e l’uomo piccolo, un classico delle coppie comiche del cinema muto, rompe tutte le regole e non ci sono più limiti.
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it  – 081 1956 3943

 

ABCE6562Una noche en la Barraca – DEBUTTO
Quando: 13 novembre
Luogo: Napoli (zona Bagnoli) – Il Teatro cerca Casa
Orario: 20
Regia: Sergio Di Paola
Interpreti: Leda Conti e Sergio Di Paola
Trama: Eduardo, Carmen e Gonzalo giungono nella piazza di un paese per offrire – in un rito che da anni ripetono ogni sera – agli spettatori che accorrono, il racconto di Federico, il  loro Amico-Poeta. Lo descrivono attraverso le sue composizioni più allegre, velate però da leggera malinconia. Mostrano il suo genio pirotecnico, così come loro lo hanno conosciuto durante la meravigliosa avventura de “La Barraca”, il gruppo di teatro universitario da Lui fondato a cui si sono uniti durante il periodo di studi. Con Federico hanno attraversato la campagna spagnola per esibirsi sul palco allestito su un carro, davanti a un pubblico non colto ma curioso, a cui Federico e i suoi giovani attori proponevano i classici del teatro spagnolo del Seicento, “el Siglo de Oro”. Perché, come lo stesso Poeta ebbe a dichiarare nella sua ultima intervista, il suo è un teatro di magia, che affonda le radici in Calderón de la Barca, con echi che conducono a Lope de Vega e un pizzico di amarezza, nell’ombra di Quevedo. Ed è proprio alla magia sprigionata dalla fantasia dell’anima bambina del Poeta Tellurico, aggrappato alla terra ma con gli occhi puntati al cielo, che Eduardo, Carmen e Gonzalo si ispirano per donare le sorprese della sua anima unica e straordinaria, il Suo “duende”. Indossando abiti da Lui disegnati, fanno emergere dalle loro valigie le Sue note musicali, i Suoi burattini e i Suoi versi, le fiabe, i giochi, gli scherzi e le maschere, i racconti ispirati alla tradizione popolare che sono alla base anche della Sua trilogia tragica. Come su una giostra si rincorrono le figure di un teatrino tragicomico: Don Cristóbal e Doña Rosita, il Barbiere, il Mago, la Fanciulla che annaffia il basilico, il Principe Curiosone, il Calzolaio Canterino e la Calzolaia Prodigiosa. Un breve viaggio nei colori e nei profumi dell’Andalusia amata da Federico. Sotto il sorriso enigmatico di Donna Luna Lunera Cascabelera. Si ringrazia Lucio Allocca per i suoi preziosi suggerimenti. (Sergio Di Paola)
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

12140776_1254492867909890_6526311092712732164_nLa sposa sola
Quando: da venerdì 13 a domenica 15 Novembre; da venerdì 20 a domenica 22 Novembre; sabato 28 a domenica 29 Novembre
Luogo: Sala Ichos
Orario: sabato ore 21; domenica ore 19
Autore e Regia: Salvatore Mattiello
Interpreti: Teresa Addeo, Giorgia dell’Aversano, Giuseppe Giannelli, Pietro Juliano e Rossella Sabatini
Trama: Tra i Tanti a cui ci si riferisce nel sottotitolo va rimarcato Corrado Alvaro della cui Medea ho adattato veri e propri segmenti di scrittura. Dalla scrittura alla messa in scena la preoccupazione più grande e stata quella di salvaguardare al contempo la forza la potenza la dignità di Filomena e quella di Medea, legittimandole reciprocamente una di fronte all’altra e legittimandole entrambe di fronte a quelli che sarebbero stati poi i nostri interlocutori, avendo cura di non trascurare mai di rimarcare che la Rinuncia la natura le azioni e le lacrime che finalmente sgorgano dagli occhi di Filomena sono profondamente umane e che la sua vicenda e i Conflitti che in essa si determinano sono tutti inscritti dentro una dimensione privata domestica familiare. Mentre in Medea tutte queste cose sono di una natura diversa e guardano un po’ oltre e oltre e fuori portano le ragioni del Conflitto che si fa storico politico sociale. L’unità di tempo della Filumena di Eduardo è quella di una vita umana e qui sta tutta la sua forza! Quella di Medea è una unità senza tempo!
Info e prenotazioni: 335 7652524 – 081 275 945 – promozione@ichoszoeteatro.it

 

unnamed (51)Cromosomie. Viaggio sui generi(s)
Quando: 13 e 14 novembre
Luogo: Piccolo Teatro Libertà di Benevento – Magnifico Visbaal
Orario: 21
Autore: Gaddo Bagnoli
Interprete: Andrea Magnelli
Trama: Cromosomie è il risultato di una intensa ricerca attraverso le differenze, le similitudini, le incompatibilità e le complementarietà che esistono tra i sessi umani. Le Scimmie Nude presentano uno spettacolo che si sviluppa al limite tra scienza e poesia.
Confermando la vocazione allo studio dell’animale uomo, Gaddo Bagnoli dirigerà Andrea Magnelli attorno ad un tema che ancora presenta, nell’incontro-scontro tra vari generi sessuali, dispute e zone d’ombra.
Il lavoro della compagnia vuole infatti indagare sulle presunte differenze che mai più d’oggi hanno cancellato i ‘confini’ del maschio e della femmina, sviluppando alternative sociali e genetiche che proiettano la nostra società verso un incerto futuro di comportamenti, reazioni, modalità e strutture di vita, ancora lontani e difficili da comprendere.
Info e prenotazioni: 349 6789692 – 347 7777221- magnificovisbaal@yahoo.it

 

unnamed (52)Strange Games
Quando: dal 13 al 15 novembre
Luogo: Nostos Teatro – Aversa
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 20
Regia: Vladimir Olshansky in collaborazione con Yury Gertzman, Vladislav Druzhinin, Yury Olshansky
Interpreti: Vladimir Olshansky, Carlo Decio, Yury Olshansky
Trama: Vladimir Olshanky, guest star artist del Cirque du Soleil e protagonista di The Snow Show di Slava Polunin, che apre la stagione il 13, 14 e 15 novembre conStrange Games, uno spettacolo che non necessita di parole, ma predilige la lingua metaforica della poesia e del sogno, attraverso gli strumenti del circo e della clownérie. Frutto di anni di sperimentazione e ricerca nell’affascinante genere della “commedia metafisica”, Strange Games è stato presentato al Festival Fringe di Edimburgo, accolto dagli applausi di un pubblico tornato più volte per ‘rivivere l’esperienza’, e scelto dalla BBC come “spettacolo da segnalare” (BBC Choice).Un’accoglienza particolarmente entusiastica e calorosa che si è ripetuta sia alFestival di Erlangen, Germania, che al Cross-Culture Warsaw Festival Polonia, al Big Break, Festival Internazionale di Teatro, di Mosca, Russia nel, al Teatro Furio Camillo, e al Festival di Avignon al Teatro Puccini Firenze, al Festival “Lent” Maribor, e Klovnbuf Festival Ljubljana, Slovenia, Teatro ELF, Milano. STRANGE GAMES giunge ora al Nostos Teatro ad aprire la seconda stagione di ” APPRODI”.
Info: info@nostosteatro.it – 08119169357 – 3892471439 – www.nostosteatro.it

 

unnamed (53)Têtes à Têtes
Quando: 14 novembre
Luogo: Teatro Ghirelli – Salerno
Orario: 17
Coreografia e danza: Maria Clara Villa Lobos in collaborazione con Baerthélémy Manias, Valmontluci H.Iblisdir
Trama: Têtes à Têtes ripercorre il viaggio di uno strano personaggio dalla testa enorme tra avventure e disavventure raccontando l’arrivo sulla Terra, la nascita nella pancia della mamma, la scoperta del corpo e delle emozioni. I danzatori interagiscono con le immagini proiettate sullo schermo, generando un cartone animato live dal sapore onirico e scanzonato e trasformando lo spazio teatrale in una pagina bianca su cui creare e immaginare insieme.Têtes à Têtes è un viaggio che riunisce le esplosioni informali tipiche dello stile di Jackson Pollock con le atmosfere surreali dell’animazione. I giovanissimi spettatori verranno così accompagnati in un universo di divertimento, un’esplosione umoristica che ricorda come il teatro sia, fondamentalmente, un luogo magico in cui poter giocare.
Informazioni e prenotazioni: 0812395653 – 0812397299 (feriali 9.00/17.00) – info@lenuvole.com

 

unnamed (54)Pulcinella e Zampalesta nella Terra dei Fuochi
Quando: 14 novembre
Luogo: Casa dell’Umana Accoglienza – Acerra (NA) per 31salvitutti!
Orario: 18
Autori e Interpreti: Gaspare Nasuto e Angelo Gallo
Trama: In paese fervono i preparativi per l’imminente matrimonio di Pulcinella e Teresina, tutti sono invitati. Le specialità del banchetto nuziale sono i prodotti tipici delle terre del sud Italia e le immancabili uova freschissime. Rusaru e Ciccillo sono due contadini soci e amici per la pelle, il primo calabrese, il secondo napoletano, che invitati al matrimonio di Pulcinella gli faranno da testimoni. Qualcosa, però, non va nel verso giusto, è da un pò di tempo che la terra dei loro campi è maleodorante, le piante che vi sono coltivate muoiono e le loro galline stanno male tanto da non fare più uova. Allora si scoprirà che qualcuno sta seminando rifiuti tossici nelle campagne dei due contadini inquinando la terra e corsi d’acqua. Saranno proprio Pulcinella e Zampalesta a scoprire e a portare alla luce uno dei fenomeni più inquietanti della nostra storia contemporanea. In questo spettacolo attraverso l’uso del codice tradizionale e degli archetipi del teatro dei burattini i due artisti affrontano il tema dello sversamento dei rifiuti tossici nelle terre del sud Italia. Attraverso i rapporti sulle ecomafie e le centinaia di inchieste che in questi anni si sono susseguiti, Nasuto e Gallo continuano con questa produzione, lo studio e la ricerca sul teatro dei burattini come strumento di alto livello culturale per l’esigente pubblico contemporaneo di tutte le età.
Prenotazione obbligatoria: 349 233 6530

 

unnamed (55)Giuseppe Moscati. Un lampo nell’eterno
Quando: 14 novembre
Orario: 18:30
Luogo: Complesso degli Incurabili
Produzione: Nartea
Autore e Regia: Febo Quercia
Interpreti: Raffaele Ausiello, Irene Grasso, Peppe Romano e Katia Tannoia
Trama: “Oggi Napoli ha perduto un grande medico, ma i poveri hanno perso tutto”. Viene accolta così la notizia della morte di Giuseppe Moscati, uomo di fede e di scienza, esempio di carità cristiana e grande innovatore nel campo della medicina e della ricerca. Moscati verrà proclamato santo nel 1987 per il coraggio mostrato non solo nelle circostanze eccezionali, come l’eruzione del Vesuvio e l’epidemia di colera, ma soprattutto per quanto dimostrato nelle sfide di tutti i giorni, nella dedizione disinteressata verso malati e poveri.
Prenotazione obbligatoria: 339.7020849 – 334.6227785

 

Ph Cesare Abbate (4)‘Na voce e ‘na chitarra
Quando: 14 novembre
Luogo: Napoli – Il Teatro cerca Casa
Orario: 20
Interprete: Lello Giulivo
Trama: Sulla mia prima striscetta di iscrizione al collocamento artisti, quarant’anni fa, c’era scritto: “chitarrista – cantante o.r.v.” e sembrerà strano a chi mi ha conosciuto nel corso di questi anni come cantante e attore, vedendomi sempre impegnato in spettacoli che prevedevano un accompagnamento fatto da una grande orchestra, da un piccolo ensemble o solo dal pianoforte, immaginare che potessi accompagnarmi da solo con uno strumento, il mio strumento, la chitarra. Ma come si dice: il tempo è galantuomo e a lungo andare ti restituisce ciò che per esigenze o necessità circostanziali ti ha tolto. Sono passati tanti anni ma in realtà non ho mai abbandonato lo strumento, l’ho solo sottratto limitandolo ad un uso più personale e privato, ecco. Ed ora finalmente dopo tanti anni mi sono deciso a costruire un recital da vero chansonnier. Ho scelto quale repertorio performativo quello che ho ritenuto fosse per me, in questo momento, il più congeniale e cioè: la canzone napoletana, alla quale tanto lavoro ho dedicato nel corso di questi anni, con particolare attenzione a brani classici napoletani tra l’Ottocento ed il Novecento. Come in altre occasioni, ho preferito interporre letture e declamazioni alle esecuzioni canore, poiché oltre alla necessità personale di esprimermi anche da un punto di vista attoriale, questo permette allo spettatore di riposare l’orecchio per poter meglio apprezzare le diversità sonore e melodiche. Nasce così ’Na voce e ’na chitarra, brani musicali più o meno famosi di autori diversi, e liriche o racconti di altrettanti autori, che prima di tutti piacciono a me. La mia speranza è che piacciano tanto anche a coloro che mi ascolteranno… (Lello Giulivo)
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

unnamed (56)Orchestra di Piazza Vittorio
Quando: 14 novembre
Orario: 20
Luogo: Nest
Trama: Diciotto musicisti che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse. Insieme trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Questa è l’Orchestra di Piazza Vittorio. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica dell’OPV. Tra musicisti che partono e altri che arrivano, cambia il suono dell’orchestra senza mai tradire la vocazione iniziale a sfide nuove e orizzonti aperti al mondo intero. Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo.Dal salvataggio dello storico Cinema Apollo di Roma che rischiava di diventare una sala bingo, si sviluppa l’idea di creare un’Orchestra. Ideata e creata da Mario Tronco e Agostino Ferrente, l’Orchestra di Piazza Vittorio è nata nel 2002 all’interno dell’Associazione Apollo 11, un progetto sostenuto da artisti, intellettuali e operatori culturali che hanno voluto valorizzare il rione Esquilino di Roma, dove gli Italiani sono una minoranza etnica. L’Orchestra di Piazza Vittorio rappresenta una realtà unica. È la prima ed unica orchestra nata con l’auto-tassazione di alcuni cittadini che ha creato posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo ed ora di fatto nostri concittadini. Basta guardarli tutti insieme, sul palco, per comprendere quanto possano felicemente rappresentare un messaggio di fratellanza e di pace ben più efficace di proclami, comizi e dibattiti televisivi. Ma al di là del valore politico e sociale, L’Orchestra promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al grande pubblico, costituendo anche un mezzo di recupero e di riscatto per musicisti stranieri che vivono a Roma a volte in condizioni di emarginazione culturale e sociale. L’Orchestra di Piazza Vittorio debuttò il 24 novembre 2002 con il concerto di chiusura del Romaeuropa Festival.
Info: info.teatronest@gmail.com – 349 7818580 – 338 2376132

 

unnamed (57)Sul nascere
Quando: 14 novembre
Orario: 20:30
Luogo: Palazzo dello Spagnolo
Autrice: Carolina Sellitto
Regia e Interprete: Roberto Azzurro
Trama: Entrare nella vicenda umana di una coppia che, per realizzare il desiderio di avere un figlio, ricorre alla fecondazione assistita, attraverso il fascino della scienza: questo é lo spettacolo “Sul nascere”. Scritto dalla biologa napoletana Carolina Sellitto, diretto e interpretato dal poliedrico attore, regista e drammaturgo Roberto Azzurro, il monologo si presenta come una vorticosa ricerca di una relazione diretta e immediata con il pubblico attraverso il magnetismo della parola e del corpo. In questo percorso che porta ad abbattere sempre di più qualsivoglia effettistica teatrale a vantaggio di un’indagine sempre più appassionata sull’essenziale, Azzurro incontra la Scienza. Ed ecco che le sette lezioni universitarie che il professore Andrea Pozzi tiene nella facoltà di medicina, consentiranno al pubblico, nel ruolo giocoso di studente appassionato, di entrare, attraverso il fascino della scienza, nella vicenda umana di una coppia che, per realizzare il desiderio di avere n figlio è costretta a ricorrere alla fecondazione assistita. Ecco il modo, dunque, con cui l’uomo e la donna affrontano le loro paure: lei fragile davanti alla possibilità che questo bambino non arrivi. ma forte rispetto al pesante iter medico a cui deve essere sottoposta. Lui, all’opposto, forte rispetto alle emozioni, ma fragile anche solo nel rendere disponibile il suo liquido seminale che, come si può immaginare, non comporta alcun onere dal punto di vista fisico. L’andirivieni di personaggi che si avvicendano nella storia, tutti impersonificati dallo stesso attore, che in un gioco/vita di realtà e finzione con un semplice tocco di fiato, li fa rivivere tutti sotto lo sguardo incredulo e divertito dello spettatore, il quale è guidato con passione nel mondo del corpo umano, dove i rigorosi e affascinanti meccanismi biologici si alternano ai complicati meccanismi relazionali degli esseri umani.
Prenotazioni: violabufano@gmail.com – 328-3849804

 

unnamed (59)Il circo della vanità
Quando: 14 novembre
Luogo: ZTN
Orario: 21
Autrice e regia: Erminia Sticchi
Interpreti: Erminia Sticchi, Mapi Verona; Danzatori: Marianna Iacopino, Ilaria Punzo, Amina Arena, Annalisa Pistone, Cristina Rinaldi, Imma Tammaro, Vanessa Trulio, Sound engine e Nestor Aiello
Trama: Torna a Napoli lo spettacolo di Skaramacay Art Factory “Desaparecidos” per raccontare attraverso il corpo, in danza, musica e parole, il dramma delle Madri di Plaza de Mayo. Quella speranza che mai tramonta, l’incredulità dell’incredibile genocidio di un’intera generazione di giovani tra i sedici e i trent’anni spazzata via… Tutto ciò avvenuto poco più di trent’anni fa in Argentina, e sotto gli occhi del mondo che ha totalmente ignorato le atrocità che avvenivano in Argentina e in quasi tutta l’America Latina. La denuncia e la scoperta della segretissima Guerra Sporca e degli orrori avvenuti in Argentina durante il regime militare si deve alla coraggiosa azione delle Madri di Plaza de Mayo, madri dei giovani desaparecidos che con una protesta pacifica, sfidando il regime, riuscirono a far conoscere alla opinione pubblica, il dramma che stava avvenendo nel loro Paese. Immergendo lo spettatore in atmosfere latine, con visioni immaginarie di realtà emozionanti e non lontane, i danzatori e le attrici di Skaramacay Art Factory, diretti da Erminia Sticchi in collaborazione con Nestor Fabian Aiello, documentano attraverso danza, musica, prosa e videoart, una delle dittature più atroci della storia. Per non dimenticare e affinchè non avvenga mai più… Nunca más
Info, contatti e prenotazioni: 3470593838 – 3387720306 – 3394290222

 

unnamed (60)Pacchiello. Venditore ambulante di taralli caldi caldi e guai neri neri
Quando: 15 novembre
Luogo: Teatro Marcovaldo – Le Theatre En Hiver, Castellammare di Stabia
Orario: 21
Autore: Pasquale Ferro
Regia e Interprete: Roberto Capasso
Trama: Roberto Capasso è protagoinista e regista di “Pacchiello, venditore di taralli caldi caldi e di guai neri neri” copione scritto da Pasquale Ferro. Lo spettacolo è un monologo che parte dalla favola per arrivare alla cruda realtà di una storia di usura e di ordinaria, ma non troppo, violenza, una violenza fisica ma anche psicologica, che il protagonista, Pacchiello, vive e rivive attraverso il ricordo di una vita distrutta e distruttiva, tra i suoni neomelodici evocativi di una Napoli contemporanea che porta sulle spalle una tradizione pesante da sostenere, come quella della festa dei Gigli che fa da sfondo alle vicende raccontate. Pacchiello è un untore, e l’usura è un sistema, un mezzo necessario per “contagiare” le vittime debitrici. Un desiderio assoluto di condivisione della lordura della propria esistenza. Un uomo dimenticato dalla coscienza, ossessionato dal potere, vive i ricordi che gli passano accanto veloci come un treno, fino ad investirlo. Un Riccardo III “neomelodico” trasportato in una Napoli ubriaca e senza pudore.
Prenotazioni: 328 87 75 898 – 338 71 24 564 – 347 78 60 970 – 333 96 40 579

 

200532826-4ae0e8a5-806c-43f1-ace4-f46b942888d6Desaparecidos
Quando: 15 novembre
Luogo: ZTN
Orario: 19
Autrice, Regia e Coreografia: Erminia Sticchi
Trama: La Compagnia SKARAMACAY nasce nel 2005 da un ‘ idea di Erminia Sticchi. Skaramacay è un’Art Factory multietnica per la diffusione della cultura comprendente artisti di vario genere e di varie nazionalità, dove tutte le discipline si mescolano e si fondono tra loro generando nuove forme di espressione per una diffusione più ampia e profonda.
La compagnia si propone di analizzare le problematiche sociali veicolandole tramite rappresentazioni artistiche ad alto impatto visivo ed emotivo. Ciò ha permesso alla Compagnia di essere uno dei maggiori esponenti di messaggi sulla Legalità in Campania e di esportare le proprie idee anche all’estero, con tournee di successo a Parigi e in Giordania si possono trovare queste e tutte le altre informazioni sui progetti SKARAMACAY e sullo spettacolo, compreso rassegna stampa italiana e straniera, il trailer ed altre riprese video, sul nostro sito http://www.skaramacay.com/ .
Info, contatti e prenotazioni: 3470593838 – 3387720306 – 3394290222

 

unnamed (61)Eder Speranza
Quando: 14 e 15 novembre
Luogo: Teatro Madrearte, Villaricca (Na)
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18:30
Regia: Giorgio Carosi
Interprete: Teresa Del Vecchio
Trama: Eder Speranza ci conduce in maniera buffa e simpatica nella sua problematica storia familiare, ci accompagna nel suo mondo di amare realtà e dolci sogni, ci coinvolge con la sua allegria e il suo desiderio di “voler cominciare il futuro”, ci presenta i personaggi che hanno affollato la sua vita facendoli rivivere in dialoghi di botte e risposte in un linguaggio comico e vivace spennellato dal colore dialettale partenopeo. Seguiamo la sua vicenda nel trascorrere del tempo e nel susseguirsi degli eventi più o meno significativi del nostro tempo dal passaggio dalla lira all’euro, all’evento mediatico del Grande Fratello, la vediamo innamorarsi e ancora una volta sognare. Ed infine tra racconti e confidenze, in un fondersi confusionale di passato e presente, finzione e realtà, diventiamo testimoni dell’inestricabile gabbia nella quale vive tutta la sua vita. (Teresa Del Vecchio)
Info: 3348255591 – www.madrearte.it.

 

unnamed (62)Variazioni enigmatiche
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: Teatro Sala Ferrari
Orario: 20:30; tranne la domenica alle ore 19
Autore: E.E. Schmitt
Produzione: Teatro in Fabula
Regia: Aniello Mallardo
Interpreti: Gianni Caputo e Mario Troise
Trama: Un giornalista della Gazzetta di Nobrovsnik, Erik Larsen, giunge a Rosvannoy, un’isola situata sul mare della Norvegia, per intervistare il premio Nobel per la letteratura Abel Znorko. L’accoglienza dello scrittore si rivela però piuttosto ostile: l’uomo infatti riceve il reporter con due colpi di pistola, palesando immediatamente la sua misantropia. Dopo il primo traumatico impatto, ha inizio l’intervista che si concentra sul ventunesimo libro di Znorko, “L’amore inconfessato”, un epistolario tra un uomo e una donna che, pur amandosi, decidono di viversi solo attraverso la corrispondenza amorosa. Il colloquio tra Znorko e Larsen procede serrato e con continui colpi di scena; si scopre che la donna della corrispondenza è una certa Helene Metternach, concittadina di Larsen, la cui assenza/presenza inciderà profondamente sulla vita dei due uomini. La vicenda assume una piega inaspettata, un mistero si cela dietro l’incontro dei due protagonisti, che gradualmente si rivelano, mostrando le loro reali intenzioni. Che cosa nascondono? Una storia d’amore, un enigma appassionante, avvincente, intenso, fitto di capovolgimenti e sconvolgimenti,  destinato forse inevitabilmente a rimanere tale.
Info e prenotazioni: quinto bassetti@virgilio.it

 

unnamed (27)L’ultima notte del principe Sansevero
Quando: fino al 22 novembre
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18:30
Regia: Annamaria Russo e Ciro Sabatino
Interpreti: Marco Palumbo e Antonio Perna
Trama: Il Principe di Sansevero e Giuseppe Sanmartino si sono conosciuti ad una festa di corte, alla fine del 1752. Quando il Principe lo incontra per la prima volta lo scultore è pressoché sconosciuto. Secondo quanto riporta uno dei suoi maggiori biografi, Elio Catello, il Sanmartino fino a quel momento aveva realizzato una sola commessa per la città di Monopoli. L’ incontro con Raimondo de Sangro segna dunque una svolta nella vita del giovane. Naturalmente sono ancora oscuri i motivi per i quali il Principe decide di affidare il Cristo Velato ad un artista così sconosciuto. All’opera o meglio al progetto dell’opera, aveva lavorato il Corradini e tutta la “scuola” di scultori che ruotava intorno alla cappella e al Principe. Con un colpo a sorpresa, però, don Raimondo decide di affidare il lavoro proprio a Sanmartino che nel 1753 ha solo 33 anni. È storicamente accertato anche il documento notarile con il quale Sansevero “incastra” Sanmartino. Nulla , invece, si sa rispetto al motivo per il quale lo scultore decide di  abbandonare il Principe subito dopo la realizzazione del Cristo Velato. Solo alcune leggende segnalano una serie di incontri misteriosi tra i due uomini.  su queste leggende. Dall’ipotesi di un ultimo incontro segreto tra questi due uomini, le cui vite erano legate insieme dal filo indistruttibile dell’arte, prende le mosse questo spettacolo. Dall’idea di un redde rationem tra due personalità enormi, di una spietata partita a scacchi  la cui posta in palio fosse la morte o l’immortalità.
Info e prenotazioni: 081 5422088 – 347 4287910 –  www.ilpozzoeilpendolo.it

 

arton15582-314b7La Confessione
Quando: fino al 29 novembre
Luogo: Elicantropo Teatro
Orario: 21
Progetto e regia: Walter Manfrè
Trama: Nato al Festival di Taormina nel 1993, voluto al Piccolo di Milano da Giorgio Strehler nel 1994, inserito nella sezione ufficiale del Festival di Avignone nel 1999, realizzato nel 2000 nel prestigioso Théatre du Rond Point sugli Champs-Elisées a Parigi, lo spettacolo La Confessione, continua ancora oggi a girare il mondo con enorme successo di pubblico e critica. È un vero cult teatrale del regista Walter Manfrè, che ne è anche l’ideatore e fa parte di quello che la critica ha definito il suo “Teatro della Persona”, comprendente alcuni spettacoli che lo hanno reso famoso in Italia ed all’Estero come “La Cena”, “Visita ai parenti”, “Il Viaggio”, “Il Vizio del Cielo”, “La Cerimonia” e “Le voci umane”. Lo spettacolo inaugurò 20 anni fa il Teatro Elicantropo, replicando per quattro mesi consecutivi ed ebbe a ripetersi, sempre all’Elicantropo, nel 2000. Il pregio non trascurabile di questo spettacolo di Manfrè, è la valorizzazione di attori e autori del luogo in cui lo spettacolo viene di volta in volta realizzato. Dieci attori e dieci attrici, preceduti dall’omelia di un prete folle, scritta da Giuseppe Manfridi, confessano, ciascuno al proprio inginocchiatoio, i loro “peccati” ad altrettanti spettatori, rispettivamente suddivisi in donne e uomini. Ciascuno spettatore ascolterà, dunque, 10 monologhi della durata di 5 minuti ciascuno, scritti dai migliori autori di teatro contemporanei.
Info e prenotazioni: 3491925942 – pomeriggio 081296640 – promozionelicantropo@libero.it – teatroelicantropo@iol.it

Gabriella Galbiati

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