Silvano Spada lascia il Festival di Todi
La rassegna umbra perde lo storico Direttore artistico. Grande curiosità su chi sarà il nuovo regista della manifestazione che, dalla fine degli anni Ottanta, ha portato in Umbria un pubblico amante del teatro sempre più numeroso.
Lo ha ideato nel 1987, diretto per undici anni – prima di essere sostituito da Simona Marchini e, successivamente, da Maurizio Costanzo -, ne ha ripreso la conduzione nel 2013 e oggi, dopo il grande successo della XXIX edizione, Silvano Spada decide di dimettersi dal ruolo guida del Todi Festival, lasciandolo alle nuove generazioni; a quei giovani a cui ha sempre dato spazio e che ha sempre sostenuto, fin dagli inizi della kermesse, e a cui, per sostenerne la crescita, ha affiancato, di anno in anno, grandi nomi. Anna Proclemer, Vanessa Redgrave, Gigi Albertazzi, solo alcuni dei personaggi che si sono avvicendati sul palco tuderte e che hanno visto, insieme allo storico Direttore artistico, crescere la manifestazione a tal punto da regalare al comune umbro il titolo di vera e propria capitale estiva del teatro.
«Quando il Sindaco Carlo Rossini, mi ha chiesto di riprendere la direzione artistica per il rilancio del Festival, per amore di Todi, mi sono reso disponibile per due, tre anni al massimo – ha dichiarato Spada – ma il Festival è tornato alla grande e oggi quel ciclo si chiude perché, da sempre, sono convinto che si debba lasciare spazio ai giovani e favorire il loro ingresso nei punti chiave, sia nello spettacolo come in tutti gli altri settori, auspicando il successo di nuove realtà e nuovi professionisti. Credo che i giovani e non altri, debbano essere i protagonisti del futuro Todi Festival: giovani che abbiano il coraggio di impegnarsi e di rischiare, preferibilmente umbri e possibilmente tuderti, ai quali potrò essere vicino per trasferire loro un prezioso patrimonio artistico e organizzativo».
Ancora nessuna voce ufficiale (né di corridoio) su chi prenderà le redini del Todi Festival: “Continuerò a tifare per Todi e per l’Umbria ma sarà il Sindaco a decidere il domani”, precisa l’ormai ex direttore.
Senza rimpianti, ma pieno di soddisfazione per la sua grande creazione, Spada dunque si prepara a nuove sfide convinto più che mai che il teatro è «oggi una realtà giovane, moderna, è divertimento, un modo vivace di incontrarsi, uno stimolo continuo e un motore culturale, turistico ed economico in tutto il mondo». Una realtà viva, insomma, che il regista trentino (ma di famiglia originaria dell’Umbria) non intende abbandonare e alla quale si dedicherà con maggior intensità nella capitale: «Finalmente sto seguendo i lavori del mio nuovo teatro a Roma, un teatro a misura delle esigenze di oggi e del ruolo di una capitale e, sono sicuro, sarà un grande evento».
A noi, che in quest’oggi di cui parla Spada viviamo, non resta che aspettare di conoscere il nome di chi approderà alla regia del festival umbro.
Francesca Cecchini