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Debutti, ritorni e grandi classici per questa nuova settimana teatrale all’insegna di Dostoevskij, Shakespeare, Schmitt e molto altri ancora.

litLiturgia zero
Quando: dal 17 al 18 novembre
Luogo: Teatro di San Carlo
Orario: martedì ore 21; mercoledì ore 18
Autore: Fëdor Dostoevskij
Regia: Valery Fokin
Interpreti: Sergey Elikov, Igor Volkov, Era Ziganshina, Sergei Parshin, Vasilisa Alekseeva, Polina Tepliakova, Elena Vozhakina, Olesia Sokolova, Ivan Efremov, Viktor Shuralev, Aleksandra Bolshakova, Sergei Denisov, Igor Mamai, Tikhon Zhiznevskiy, Aleksandr Polamishev, Andrei Marusin, Sergei Sidorenko, Mikhail Beliavskii, Anton Shagin
Trama: Lo spettacolo si basa su Il giocatore, uno dei romanzi più noti di Dostoevskij, autore al quale il regista Valery Fokin è particolarmente legato. Trovare il nome di Dostoevskij nei cartelloni del Teatro Alexandrinsky è assolutamente logico: la giovinezza dello scrittore è praticamente intrecciata alla vita di questo teatro. Per Valery Fokin rivolgersi a Il giocatore non è, pertanto, casuale. Il tema centrale dello spettacolo è quello del gioco d’azzardo, della roulette capace di schiavizzare l’uomo, portandolo a tradire il meglio di se stesso. Liturgia zero è un servizio devoto allo zero, al vuoto, alla finzione, che porta inevitabilmente alla disintegrazione/decomposizione della personalità umana. Dostoevskij considerava Il giocatore una delle sue composizioni più autobiografiche, ed è questa dimensione che Valery Fokin contempla nella sua produzione.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it

 

unnamed (47)Spaccanapoli times
Quando: dal 17 al 22 novembre
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 17, 18 e 20 novembre ore 21; 19 novembre ore 17; 21 novembre ore 19; 22 novembre ore 18
Autore e Regia: Ruggero Cappuccio
Interpreti: Giulio Cancelli, Ruggero Cappuccio, Ciro Damiano, Giovanni Esposito, Gea Martire, Marina Sorrenti
Trama: Spaccanapoli Times è una dirompente macchina comica che attraversa il paesaggio umano dell’Italia di oggi con spregiudicata velocità. La storia, ambientata in una Napoli contemporanea vista come detonatore della crisi etica che investe la nostra epoca, mette a fuoco la vita di quattro fratelli in lotta con il modernismo globalizzante che innesca nel mondo dinamiche sociali dalle quali i componenti della famiglia Acquaviva si sentono esclusi. Giuseppe, il primogenito, è uno scrittore che pubblica le sue opere in assoluto anonimato, combatte il narcisismo che accompagna la creazione artistica e vive tra i binari della stazione centrale a Napoli. La scrittura di Ruggero Cappuccio si materializza in un italiano che slitta sul terreno delle lingue del Sud, irrorandosi di anglicismi erosivi per una partitura sonora in cui fiammeggiano allegri dirompenti e adagi malinconici. Su tutto regna il ridere e sorridere, dove la comicità volontaria, sferzante e innocente, diventa una lente d’ingrandimento per leggere la realtà del male di vivere con impeto tagliente e irriguardoso.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it

 

unnamed (48)Satirarum
Quando: 17 novembre
Luogo: Kestè, Napoli
Orario: 22
Interpreti: 
Maurizio D. Capuano, Gennaro Monforte, Massimiliano Mazzei, Lucia Testa, Valerio Bulsara, Andrea Francesco T. Calgari
Trama: La stand-up comedy è una forma d’arte che si ispira alla satira, forma antica di letteratura e strumento da sempre usato per far ridere e nel contempo far crollare verità, certezze e perfino imperi! Ve la presentiamo al Kestè, ogni martedì, astenersi bigotti!
Per info: lab@keste.it – 081 1936 0932

 

513bb683-2b9e-4a5b-9f6b-c040ed9ce51eTi regalo la mia morte, Veronika
Quando: dal 18 al 22 novembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: mercoledì, giovedì, venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Traduzione e adattamento: Federico Bellini e Antonio Latella
Regia: Antonio Latella
Interprete: Monica Piseddu e con Valentina Acca, Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippa
Trama: Dopo il pluripremiato Un tram che si chiama desiderio, Antonio Latella prosegue la propria analisi nell’universo femminile con uno spettacolo che rilegge i miti del cinema occidentale. Ti regalo la mia morte, Veronika si ispira all’opera cinematografica di Rainer Werner Fassbinder, in particolare alle creazioni che il regista bavarese ha dedicato alla rappresentazione e all’analisi della donna. Partendo dalla rievocazione della vicenda del film Veronika Voss, durante lo spettacolo incontreremo alcune tra le figure femminili protagoniste del cinema di Fassbinder. Donne che, tutte insieme, costituiscono idealmente un’unica opera, un lavoro in cui sguardo cinematografico e biografia personale tendono a coincidere. Entriamo così nella mente di Veronika, diva sul viale del tramonto e vittima della morfina somministratale da medici senza scrupoli, dove i ricordi e i personaggi rievocati diventano apparizioni in bianco e nero. Un viaggio in cui Veronika e le altre eroine del cinema fassbinderiano regalano il proprio sacrificio al loro ideatore, regista, medico e carnefice. Una corsa folle, senza protezioni, una prolungata allucinazione dove realtà e finzione diventano quasi indistinguibili…
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it

 

7eeb89c4-a61d-4dc7-9351-74fcd0f688fcLe vacanze dei signori Lagonìa
Quando: dal 19 al 22 novembre
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orari: 21:15; tranne la domenica alle ore 18:30
Autori: Francesco Colella e Francesco Lagi
Regia: Francesco Lagi
Interpreti: Francesco Colella e Mariano Pirrello
Trama: Su una spiaggia, un giorno di vacanza per i signori Lagonìa, una coppia di anziani. Parlano, ma la loro è una comunicazione fatta di intimità silenziosa e di risate improvvise, furie e riconciliazioni, pianti e mazzate sulle ginocchia. In questa giornata c’è il tempo per una maledizione e una nuotatina a largo, per il ricordo di una bimba e per quello di una dieta finita già di lunedì, c’è un gabbiano che muore d’infarto e una nuvola a forma di coniglio, c’è una canzone di Gianni Morandi e la fine del mondo, c’è una barca che li può portare via. Il solo racconto che i signori Lagonìa ci offrono è quello del loro amore spietato e dolce, a tratti dispotico o molesto, l’epica di un matrimonio durato quarant’anni e questo giorno qua, che non è un giorno qualsiasi della loro vita.
Lo spettacolo, nella rosa dei vincitori del Premio In-Box 2015, è un racconto attuale e delicato, che diverte in un modo originale e inaspettato e commuove per la sincerità nuda dei personaggi, suggerendoci come può essere semplice il senso della vita.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – 081 549 96 88

 

742ae3a0-bf93-4e9f-99e3-330b084e38a6Il Vuoto
Quando: 20 novembre
Luogo: Ex OPG Occupato – Je so pazzo
Orario: 20:30
Interpreti: Ramona Carnevale, Claudia Gilardi, Francesca Morgante, Tonia Persico, Pasquale Saggiomo
Regia: Tonia Persico
Trama: Questo lavoro nasce dal desiderio di raccontare storie in cui ci si è ritrovati, ognuno secondo una personale consapevolezza. Ci siamo resi conto che, attraverso questi racconti, non facevamo altro che soddisfare il bisogno di raccontare una parte di noi stessi; raccontare di donne che vivono, soffrono, amano, lavorano, sì con difficoltà ma con tanta forza. In un cerchio terapeutico quattro donne: gli impulsi di uno psicologo, anch’egli in scena, dirigono l’azione-racconto, che in un fluire intimo e nello stesso tempo esteriore, spinge i personaggi a svelare la loro, talvolta inattesa, natura. Per 45 minuti, che è la durata di una seduta terapeutica, suggestioni e stati d’animo coinvolgono il pubblico, pur senza richiederne intervento diretto, nei quattro intrecci e nelle relazioni dei quattro personaggi proposti.
Info: diecidonneteatro@gmail.com – 348 330 6976

 

SIGMUND-CARLO-da-sx-Niko-Mucci-Roberto-Cardone-ph-Giuliano-LongoneSigmund e Carlo
Quando: 20 novembre
Luogo: Libero Spazio A’ Casarella – Arzano (NA)
Orari: 21
Regia: Niko Mucci
Interpreti: Niko Mucci e Roberto Cardone
Trama: Due vecchi esibizionisti in competizione per una panchina, un lampione. Una partenza grottesca, che ben presto svela altri sapori. I due sono forse Freud e Marx, sopravvissuti al loro tempo, ed alla degenerazione del loro pensiero. Fra loro si sviluppa un dialogo a fisarmonica in cui si alternano i litigi ed i tentativi di allearsi nel portare a termine la loro misteriosa e, forse impudica, missione, mentre i frequenti passaggi di auto, li inducono a mimetizzarsi, assumendo di volta in volta ruoli di improbabili, pagliacci, religiosi, venditori, sino al colpo di scena finale. Uno spettacolo basato sulla riflessione relativa all’abuso interpretativo delle idee e delle ideologie, e soprattutto un accorato appello al senso della responsabilità collettiva. Un testo che fa sorridere e ridere spesso, ma che lascio un ché di amaro, nel suo rifiutare possibili letture positive e di speranza.
Prenotazioni: http://www.acasarella.org/project/rassegna-teatrale/

 

f71473cd-5951-4833-bd3c-e913cc32f16ePolemos
Quando: 20 novembre
Luogo: Cantina San Domenico, Napoli – per Oltre la linea
Orario: 20:30
Regia: Antonio Iavazzo
Interpreti: Alina Anhel, Cecilia Arzano, Alessandro Borzillo, Salvatore Cammisa, Samuele Desiato, Andrea Iacopino, Raffaele Iavazzo, Antonella Musone, Federica Tornicasa, Fabiana Vinciguerra
Trama: Polemos (Πόλεμος), nella mitologia greca, era il demone della guerra. Questo spettacolo teatrale nasce proprio da suggestioni e visioni che traggono vita e spunto dall’osservazione e dalla curiosità di indagare, poeticamente, esteticamente e in modo ritualistico e simbolico, il mondo complesso delle conflittualità, delle guerre, di ogni genere e tipologia. A partire da quelle “esterne”, tra i popoli e le etnie, da quelle interpersonali fino ad arrivare ai “conflitti” e alle lacerazioni individuali e intrapsichici. Ispirandomi a due testi simbolo del ‘900, e cioè “Morte a Venezia” di T. Mann (e al film omonimo di L. Visconti) e a frammenti di “Poesia Ininterrotta” di P. Eluard, si è compiuta una ricognizione sui temi della morte, del tragico e della bellezza. Una speculazione non solo teatrale, ma anche figurativa – analogica,  centrando la nostra attenzione sulle “nude verità” che, sempre più spesso, si rendono urgenti e necessarie tra inondazioni di aggettivi, verbi,  sostantivi che nel loro (spesso) vano tentativo di definire, spiegare, illustrare il reale, lo riducono a puro esercizio egoico e a mera esibizione di un sé che rivela le immense miserie nelle quali siamo impantanati. Il contributo audio – video di immagini estremamente tragiche e toccanti e di alcuni nostri “padri” nello spirito e nell’arte (Carmelo Bene – Leo De Berardinis – Luchino Visconti), parlandoci di poeti e di mistiche visioni, tra Rimbaud, Apollinaire, ci cullano in patrie di bellezza e di divine trascendenze del quotidiano. Qui gli attori “scompaiono” in un processo di disidentificazione ed estraniamento rispetto ad ogni forma di clichè, luoghi comuni, logica di rappresentazione, banalizzanti qualifiche e/o definizioni, e si immergono in una sorta di trance liturgica,  sognando un qui e ora che solo la meditazione e un certo genere di esperienze possono far intravvedere e/o percepire.  Ci sono durissimi attraversamenti  esistenziali, baratri e fantasmi, piccoli e immensi “olocausti” personali nel gioco dell’ inevitabile confronto con la vita e la realtà. Il mio contributo è stato non tanto quello di mettere, di aggiungere, ma di togliere, smorzare, smussare le maschere, le “apparenze ingombranti”, i pesi  di un “quotidiano” che grava sempre di più sul nostro desiderio di poesia e di aspirazione al divino e all’essenza.
Info e Prenotazione: 3389924524 (Antonio Iavazzo) – 3402298926 (Rosario Liguoro) – info@antonioiavazzo.it

 

d143d37c-fd3e-4fa8-8f3a-d6625a1e42abBambolina 
Quando: dal 20 al 22 novembre
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Produzione: Cerbero teatro e Fondazione Campania dei Festival
Autore e Regia: Gianni Spezzano
Interpreti: Ivan Castiglione, Cristel Checca, Rocco Giordano, Adriano Pantaleo
Trama: Bambolina è la storia di una realtà, partenopea e non solo, fatta di supremazie e sottomissioni psicologiche. Ripercorrendo un classico della tradizione come Isso, essa e ‘o malamenteBambolina si immerge in un mondo, quello popolare, in cui gli atteggiamenti di prepotenza e arroganza riescono a soffocare ogni spiraglio di cambiamento. La droga fa da sfondo a questo ambiente angusto e rappresenta l’arma bianca con cui si uccidono le migliori intenzioni di una vita difficile da vivere. L’arrivo di un elemento esterno, Nicole, farà crollare quel sottile equilibrio tra poteri che si era instaurato tra i protagonisti.
Info e prenotazioni: 3396666426 – info@nuovoteatrosanita.it – www.nuovoteatrosanita.it

 

48733c43-7505-42b9-8526-467bb466aefaShut Up! – DEBUTTO
Quando: dal 20 al 22 novembre
Luogo: ZTN
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 19
Autore: Antonio D’Alessandro
Regia: Gennaro Monforte
Interpreti: Antonio D’Alessandro e Laura Pagliara
Trama: Shut up racconta la storia degli attori Clara e Ted,  una ex coppia ormai separata da quasi un anno. Dopo la loro separazione sia Ted che Clara vengono ingaggiati per uno spettacolo che li vede impegnati ad interpretare una coppia di sposi novelli. Attraverso una  narrazione su piani paralleli che spesso si incrociano, quello della realtà e quello della “finzione” scenica,  le vicende di Ted e Clara reali proseguiranno alternandosi di pari passo alle vicende dei loro omonimi di scena. E così, i due attori, attraverso le vicissitudini dei personaggi che interpretano, avranno l’opportunità di proseguire nel vivere la vita che hanno interrotto così bruscamente. «Lo spettacolo –  come afferma il regista Gennaro Monforte – vuole mettere  in evidenza come alla fine le motivazioni e i sentimenti che spingono e sorreggono i rapporti di coppia siano sempre uguali e come sia difficile prescinderne quando poi ci si ritrova, obbligatoriamente, a riviverli ed analizzarli, finendo poi per esaminare in primis sé stessi e il proprio ego».
Info e prenotazioni: 3389408074 – 3201846711 – 3394290222

 

Foto Cesare AbbateIn viaggio con Papele (I primi 40 anni)
Quando: dal 20 al 22 novembre
Luogo: Teatro Il Primo
Orario: Venerdì ore 21 , Sabato ore 18,  Sabato ore 21, Domenica ore 18.00
Adattamento e regia: Roberto Giordano
Interpreti: Roberto Giordano e Monica Assante Di Tatisso
Trama: “Pensate all’intelligenza condensata di un artista di varietà che ha pochi minuti per poter svolgere il suo “numero” e in quei pochi minuti deve convincere… L’arte del varieté è immediatezza e sintetismo; è il pugno nell’occhio bene assestato prima di dare al pubblico tempo di riflettere. Quando io facevo il varieté, mi definirono soprattutto un futurista, perché facevo una commedia da solo; da solo rappresentavo una folla senza truccarmi, con i soli atteggiamenti e le diverse inflessioni di voce; è vero che io fui un artista singolare, ma pur vero che io ero un artista del varieté.” (Raffaele Viviani) Un viaggio nel mondo vivianeo. Il primo Viviani. I suoi primi esordi, le sue prime macchiette, i suoi primi dolori, le sue prime gioie, la sua voce, la sua vita.
Prenotazioni: segreteria@teatroilprimo.it – 342 8306707

 

45e02d73-59ca-47fa-894a-16e55edb8f6bRose is a Rose is a rose is a rose
Quando: dal 20 al 22 novembre
Orario: venerdì e sabato ore 20:30; domenica ore 18
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Autrice: Ivana Sajko
Regia: Tommaso Tuzzoli
Interprete: Sabrina Jorio
Trama: La storia è semplice: un ragazzo e una ragazza si conoscono in discoteca. Ballano insieme per tutta la notte e poi decidono di andare a casa di lui. Durante il tragitto attraversano la città in guerra. Autobus in fiamme, cariche della polizia, e la violenza di quelle strade richiama altre fiamme, altre botte, come quelle di Genova in occasione del G8. Come se la guerra fosse un teletrasporto che collega tutti i paesi del mondo, un unico spaziotempo. Ma che succede quando due sconosciuti chiudono la porta di casa e si lasciano la guerra alle spalle? Quanta guerra entra nel loro letto? E che effetto fa l’innocenza di un sentimento, quando sboccia a dispetto di tutto?
Chiunque abbia amato Bonnie e Clyde, o Hiroshima Mon amour, o i libri di Murakami, non potrà che emozionarsi di fronte a Rose is a Rose (il titolo è una citazione di Gertrude Stein, ma anche di Shakespeare, perché c’è tanta letteratura e tanto cinema in questa rosa balcanica).
Lo spettacolo dopo il debutto romano sarà a Napoli al 30ennale di Sala Assoli dal 20 al 22 novembre, a Salerno e al Festival Wonderland di Brescia.
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it  – 081 1956 3943

 


759fb5e5-bcca-4a70-8b8b-ba477e97574eL’eco
– DEBUTTO
Quando: dal 20 al 22 novembre
Luogo: Te.Co. – Teatro di Contrabbando
Orario: venerdì e sabato dalle 20:30; domenica dalle 18:30
Autore e Regia: Mauro Palumbo
Interprete:
Antonio Buonanno con la partecipazione di Sara Missaglia (voce off)
Trama:
“Se potessi esprimere un solo desiderio chiederei di ritornare a fare il padre” Stefano, 57 anni, operaio “L’eco” è l’avventura di un papà separato e di suo figlio. In una guerra tra giudici, avvocati e assistenti sociali, c’è la storia di un diritto spesso negato. Gli umani la chiamano eco ma in realtà è la vita: quello che ci metti dentro ti torna”.
Info e prenotazioni:
334.214.25.50 – teatrodicontrabbando@gmail.com – www.teatrodicontrabbando.com

 

11952858_935572786482032_626068311056068148_oP_Ossessione Otello – Debutto
Quando: dal 20 al 30 novembre
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20.30; domenica ore 18
Regia: Laura Angiulli
Interpreti: Giovanni Battaglia, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Antonio Marfella e Manuela Mosè
Trama: Uno spettacolo senza quinte, senza riparo per gli artisti, senza fondo. A volte gli spazi scenici costruiscono già un rifugio, un asilo. Lì gli attori possono sottrarsi per qualche minuto allo sguardo del pubblico e anche il pubblico può concentrare la propria attenzione esclusivamente su un fuoco, sull’azione in scena. Non è così per questo Otello. La regia di Laura Angiulli ha voluto spogliare il teatro dei suoi spazi tradizionali, degli aiuti, delle sicurezze. Così gli attori sono in scena sempre, i cambi sono semplici movimenti fisici, passaggi, che pure riescono a segnare il tempo e lo spazio. Tutto si racchiude in pochi metri, pochi elementi scenici, nessun aiuto per chi guarda né per gli attori. In questo spazio vuoto, in cui si disegnano le identità solitarie dei protagonisti, è il male che tesse la trama. Un male che non nasce da un torto subito o da un ambizione di potere. Un male assoluto, banale, che vive di se stesso, compiacendosi dei propri effetti. Non c’è vendetta, non c’è spessore umano, è un male freddo, privo di passione, cerebrale, nel cui disegno il Moro soccombe. Desdemona, eroina ribelle alle convenzioni, che compie le proprie scelte per amore, non ha difesa.  Le trame delle opere di Shakespeare sono complesse, Angiulli ha restituito gli intrecci alla loro nudità.
Info e prenotazioni: 081 425 037; 081 425 824; galleria.toledo@iol.it; segreteria.galleriatoledo@gmail.com

 

12140776_1254492867909890_6526311092712732164_nLa sposa sola
Quando: da venerdì 20 a domenica 22 Novembre; sabato 28 a domenica 29 Novembre
Luogo: Sala Ichos
Orario: sabato ore 21; domenica ore 19
Autore e Regia: Salvatore Mattiello
Interpreti: Teresa Addeo, Giorgia dell’Aversano, Giuseppe Giannelli, Pietro Juliano e Rossella Sabatini
Trama: Tra i Tanti a cui ci si riferisce nel sottotitolo va rimarcato Corrado Alvaro della cui Medea ho adattato veri e propri segmenti di scrittura. Dalla scrittura alla messa in scena la preoccupazione più grande e stata quella di salvaguardare al contempo la forza la potenza la dignità di Filomena e quella di Medea, legittimandole reciprocamente una di fronte all’altra e legittimandole entrambe di fronte a quelli che sarebbero stati poi i nostri interlocutori, avendo cura di non trascurare mai di rimarcare che la Rinuncia la natura le azioni e le lacrime che finalmente sgorgano dagli occhi di Filomena sono profondamente umane e che la sua vicenda e i Conflitti che in essa si determinano sono tutti inscritti dentro una dimensione privata domestica familiare. Mentre in Medea tutte queste cose sono di una natura diversa e guardano un po’ oltre e oltre e fuori portano le ragioni del Conflitto che si fa storico politico sociale. L’unità di tempo della Filumena di Eduardo è quella di una vita umana e qui sta tutta la sua forza! Quella di Medea è una unità senza tempo!
Info e prenotazioni: 335 7652524 – 081 275 945 – promozione@ichoszoeteatro.it

 

ABCE6562Una noche en la Barraca
Quando: 21 novembre
Luogo: Santa Maria Capua Vetere – Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Regia: Sergio Di Paola
Interpreti: Leda Conti e Sergio Di Paola
Trama: Eduardo, Carmen e Gonzalo giungono nella piazza di un paese per offrire – in un rito che da anni ripetono ogni sera – agli spettatori che accorrono, il racconto di Federico, il  loro Amico-Poeta. Lo descrivono attraverso le sue composizioni più allegre, velate però da leggera malinconia. Mostrano il suo genio pirotecnico, così come loro lo hanno conosciuto durante la meravigliosa avventura de “La Barraca”, il gruppo di teatro universitario da Lui fondato a cui si sono uniti durante il periodo di studi. Con Federico hanno attraversato la campagna spagnola per esibirsi sul palco allestito su un carro, davanti a un pubblico non colto ma curioso, a cui Federico e i suoi giovani attori proponevano i classici del teatro spagnolo del Seicento, “el Siglo de Oro”. Perché, come lo stesso Poeta ebbe a dichiarare nella sua ultima intervista, il suo è un teatro di magia, che affonda le radici in Calderón de la Barca, con echi che conducono a Lope de Vega e un pizzico di amarezza, nell’ombra di Quevedo. Ed è proprio alla magia sprigionata dalla fantasia dell’anima bambina del Poeta Tellurico, aggrappato alla terra ma con gli occhi puntati al cielo, che Eduardo, Carmen e Gonzalo si ispirano per donare le sorprese della sua anima unica e straordinaria, il Suo “duende”. Indossando abiti da Lui disegnati, fanno emergere dalle loro valigie le Sue note musicali, i Suoi burattini e i Suoi versi, le fiabe, i giochi, gli scherzi e le maschere, i racconti ispirati alla tradizione popolare che sono alla base anche della Sua trilogia tragica. Come su una giostra si rincorrono le figure di un teatrino tragicomico: Don Cristóbal e Doña Rosita, il Barbiere, il Mago, la Fanciulla che annaffia il basilico, il Principe Curiosone, il Calzolaio Canterino e la Calzolaia Prodigiosa. Un breve viaggio nei colori e nei profumi dell’Andalusia amata da Federico. Sotto il sorriso enigmatico di Donna Luna Lunera Cascabelera. Si ringrazia Lucio Allocca per i suoi preziosi suggerimenti. (Sergio Di Paola)
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

5966d906-4bcb-4d9e-9cd7-e829e24b140dGiuseppe Moscati. Un lampo nell’eterno
Quando: 21 novembre
Orario: 18:30
Luogo: Complesso degli Incurabili
Produzione: Nartea
Autore e Regia: Febo Quercia
Interpreti: Stefano Ferraro, Irene Grasso, Peppe Romano e Katia Tannoia
Trama: “Oggi Napoli ha perduto un grande medico, ma i poveri hanno perso tutto”. Viene accolta così la notizia della morte di Giuseppe Moscati, uomo di fede e di scienza, esempio di carità cristiana e grande innovatore nel campo della medicina e della ricerca. Moscati verrà proclamato santo nel 1987 per il coraggio mostrato non solo nelle circostanze eccezionali, come l’eruzione del Vesuvio e l’epidemia di colera, ma soprattutto per quanto dimostrato nelle sfide di tutti i giorni, nella dedizione disinteressata verso malati e poveri.
Prenotazione obbligatoria: 339.7020849 – 334.6227785

 

unnamed (62)Variazioni enigmatiche
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: Teatro Sala Ferrari
Orario: 20:30; tranne la domenica alle ore 19
Autore: E.E. Schmitt
Produzione: Teatro in Fabula
Regia: Aniello Mallardo
Interpreti: Gianni Caputo e Mario Troise
Trama: Un giornalista della Gazzetta di Nobrovsnik, Erik Larsen, giunge a Rosvannoy, un’isola situata sul mare della Norvegia, per intervistare il premio Nobel per la letteratura Abel Znorko. L’accoglienza dello scrittore si rivela però piuttosto ostile: l’uomo infatti riceve il reporter con due colpi di pistola, palesando immediatamente la sua misantropia. Dopo il primo traumatico impatto, ha inizio l’intervista che si concentra sul ventunesimo libro di Znorko, “L’amore inconfessato”, un epistolario tra un uomo e una donna che, pur amandosi, decidono di viversi solo attraverso la corrispondenza amorosa. Il colloquio tra Znorko e Larsen procede serrato e con continui colpi di scena; si scopre che la donna della corrispondenza è una certa Helene Metternach, concittadina di Larsen, la cui assenza/presenza inciderà profondamente sulla vita dei due uomini. La vicenda assume una piega inaspettata, un mistero si cela dietro l’incontro dei due protagonisti, che gradualmente si rivelano, mostrando le loro reali intenzioni. Che cosa nascondono? Una storia d’amore, un enigma appassionante, avvincente, intenso, fitto di capovolgimenti e sconvolgimenti,  destinato forse inevitabilmente a rimanere tale.
Info e prenotazioni: quintobassetti@virgilio.it

 

Giardino-dei-ciliegi-al-FilodrammaticiIl giardino dei ciliegi
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: sabato ore 20:30; domenica ore 18
Autore e regia: Benedetto Sicca
Trama: Uno dei testi più rappresentati e conosciuti di Cechov merita oggi un percorso di riscoperta che giustifichi la stessa messa in scena. Il fallimento di una famiglia borghese e la loro consequenziale perdita di proprietà, l’emancipazione dei servi e il loro riscatto sociale emergono lampanti ad una prima lettura del testo. Partendo da queste tematiche abbiamo affrontato un’indagine su tutte le dinamiche umane che i personaggi dell’opera subiscono. Con il giardino dei ciliegi  raccontiamo oggi il disastro di famiglie distrutte dalla crisi. Vogliamo mettere in risalto la condizione di migliaia di famiglie, di nuovi e vecchi poveri, che per vergogna, per indole e per ignoranza, finiscono nelle mani di chi, senza scrupoli,approfitta del disagio economico.
Lo stare cechoviano è lo stare di un’intera società, che, depressa e ansiosa, non può permettersi il pane, ma gioca alla lotteria.
Info e prenotazioni: 081 5851096 – 340 1098705 – liberascena1@gmail.com – teatriassociatinapoli@gmail.com – www.liberascenaensemble.it

 

IMG_4919-2_editedLa terza comunione 
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: TAV – Frattamaggiore (NA)
Orario: sabato ore 20; domenica ore 18
Autore e Regia: Mario Gelardi
Interpreti: Carlo Caracciolo, Luigi Credendino e Ciro Pellegrino
Trama: La terza comunione descrive un mondo che forse resiste solo nei ricordi dei nostri genitori o di noi da bambini e, come relitto di un’umanità superata, forse in qualche paese del profondo Sud. Si tratta della voce ancestrale di quella comunità di donne che una volta affollava le chiese. Unite come un solo popolo, una sola entità, il gruppo di donne che dicevano il rosario, come una nenia cantilenante o che cantavano le canzoni sacre, è un’immagine indelebile nella memoria di ognuno. Ed è un’immagine che resiste al tempo, basta gettare uno sguardo distratto tra i banchi di una chiesa prima che cominci qualsiasi celebrazione. Mario Gelardi cerca di ricreare questo mondo unendo le donne come in un’unica voce, un unico pensiero, che poi può dividersi in due, tre, quattro, infinite voci. Il testo è insieme monologo e dialogo. La preghiera qui si fa ancor di più rito, ma rito teatrale. A questo proposito racconta l’autore e regista dello spettacolo: «Ho creato una storia decisamente sopra le righe, paradossale: l’impossibilità di una bambina di ricevere la prima comunione, la sua difficoltà ad ingoiare l’ostia, il corpo sacro di Cristo viene rigettato dal corpo altrettanto sacro di un’anima candida e innocente». Attorno a questa vicenda che appare al nucleo comunitario, parrocchiale e umano, come simbolicamente negativa, si crea un mondo fatto di voci, di pettegolezzi, di frasi masticate e non dette, di parole sputate di nascosto, che determinerà lo svolgersi della vicenda: la parola si fa azione come nella preghiera e lo sguardo, la visione di chi assiste alla celebrazione del sacramento, si amplifica. Le parole si fanno preghiera che uccide, preghiera sbagliata, ostinata, musica mortale.
Info e Prenotazione: 334 8263 852

 

513320a8-41cf-404b-bb2f-a1c096dd1399Opinioni di un clown
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: Teatro 99posti – Mercogliano (AV)
Orario: sabato ore 20:30; domenica ore 18
Adattamento teatrale: Stefano Skalkotos
Regia: Roberto Negri
Interpreti: Stefano Skalkotos, Chiara Condrò e Roberto Negri e la partecipazione in voce di Lella Costa e Massimo Giuliani
Trama: Opinioni di un clown è la storia di Hans, un clown sulla trentina e della sua caduta. La caduta di un uomo che non vuole perdere la sua purezza, che si rifiuta di crescere. Bloccato nel suo appartamento con un ginocchio forse rotto, Hans percorrerà un appassionante viaggio nella memoria, in un’astrazione esponenziale, ad un tempo morbo e cura dell’anima. Un percorso di coscienza divertente e malinconico, che confonde l’onirico con il reale. Una storia che parla di rapporti e relazioni: l’amore, la famiglia. Altre figure della vita di Hans entreranno nel suo appartamento: chi in carne ed ossa, chi in sogno e chi al telefono. Un affresco dipinto con lo sguardo ingenuo e stupefatto dei bambini, per ricordarci che …
Info e prenotazioni: 338 7980 720 – www.teatro99posti.com

 

12219525_917056635041162_3198479968184011713_nScompaio
Quando: 20 novembre
Luogo: Teatro Madrearte, Villaricca
Orario: sabato ore 21
Autrice: Francesca Romana Miceli
Regia e Interprete: Francesca R. Miceli Picardi e Manola Rotunno
Trama: O per strada, senza fretta di andare in nessun posto.
Se la vedi le resti lontano, volti lo sguardo e la dimentichi velocemente.  Il resto del tempo è o resta invisibile.  Eppure ha un nome, una storia e molti ricordi come ognuno di noi.  Ma c’è qualcuno che si ricorda di lei? Beatrice invece non la incontri per strada con molta facilità,  Ma se succede non puoi non voltarti e notare la sua classe.  Ha scelto di non vivere di ricordi. Il suo tempo è un calendario invisibile che profuma di cipria e si veste di perle. Ma a volte, lei, il tempo lo ferma. Quasi scompare. Mentre Laura canta.  Sembra impossibile che queste due donne possano toccarsi,  ma potrebbero essersi sfiorate. Cosa possono avere in comune una barbona e una ricca borghese?  Forse nulla, forse pezzi di vita che si è scelto di mettere da parte.  Due mondi a confronto, due realtà talmente vere da sembrare irreali. Due donne che si scontrano senza mai incontrarsi davvero, che si sfiorano senza toccarsi. Ci si può trovare mentre ci si perde, scomparendo ognuno nel proprio buio che diventa una luce accecante.
Info: 3348255591 – www.madrearte.it.

 

1c30ef4f-cb67-4e0b-a76c-7eaae7895f0bIl sogno dell’arrostito – DEBUTTO
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: Officina Teatro San Leucio (CE)
Orario: sabato ore 21; domenica ore 19
Interpreti: Alberto Astorri e Paola Tintinelli
Testo e drammaturgia: Alberto Astorri – Paola Tintinelli – Rita Frongia
Trama: L’ arrostito nel nostro immaginario è una persona che cuoce lentamente su una graticola, talmente abituato a sopportare tutto che arrostisce con tacita misteriosa lentezza. Ci sembra la vita come una continua perdita di voler che le cose cambino, man mano si sta in società, i roghi del potere restringono lo spazio del sogno, il sogno del cambiamento si trasforma, come insegna la storia dopo le rivoluzioni, in repressione e restaurazione. Nel mondo dei ‘poveri’, dove abbiamo voluto iniziare la nostra storia, due compagni, due militanti politici, un uomo e una donna, si trovano a dar vita ad un comizio. Si potrebbe riconoscerli nella storia di questo paese come un sindacalista e un operaio, l’uno la forza delle parole, l’altro la forza del lavoro. Entrambi credono nell’utopia e nel riscatto per un mondo diverso da quello in cui si trovano. Man mano il tempo della vita scorre, sembra che portino avanti gli stessi ideali ma quasi senza accorgersi li tradiscono, la macchina che li stritola si fa più chiara, i percorsi dei due prendono strade opposte finché l’orizzonte degli ideali si chiude. Esiste ancora una sponda ideale a cui tendere?Chi ha barattato le nostre ali? (Paola e Alberto)
Info e prenotazioni: 0823 363 066 – 349 101 4251 – info@officinateatro.com

 

unnamed (27)L’ultima notte del principe Sansevero
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18:30
Regia: Annamaria Russo e Ciro Sabatino
Interpreti: Marco Palumbo e Antonio Perna
Trama: Il Principe di Sansevero e Giuseppe Sanmartino si sono conosciuti ad una festa di corte, alla fine del 1752. Quando il Principe lo incontra per la prima volta lo scultore è pressoché sconosciuto. Secondo quanto riporta uno dei suoi maggiori biografi, Elio Catello, il Sanmartino fino a quel momento aveva realizzato una sola commessa per la città di Monopoli. L’ incontro con Raimondo de Sangro segna dunque una svolta nella vita del giovane. Naturalmente sono ancora oscuri i motivi per i quali il Principe decide di affidare il Cristo Velato ad un artista così sconosciuto. All’opera o meglio al progetto dell’opera, aveva lavorato il Corradini e tutta la “scuola” di scultori che ruotava intorno alla cappella e al Principe. Con un colpo a sorpresa, però, don Raimondo decide di affidare il lavoro proprio a Sanmartino che nel 1753 ha solo 33 anni. È storicamente accertato anche il documento notarile con il quale Sansevero “incastra” Sanmartino. Nulla , invece, si sa rispetto al motivo per il quale lo scultore decide di  abbandonare il Principe subito dopo la realizzazione del Cristo Velato. Solo alcune leggende segnalano una serie di incontri misteriosi tra i due uomini.  su queste leggende. Dall’ipotesi di un ultimo incontro segreto tra questi due uomini, le cui vite erano legate insieme dal filo indistruttibile dell’arte, prende le mosse questo spettacolo. Dall’idea di un redde rationem tra due personalità enormi, di una spietata partita a scacchi  la cui posta in palio fosse la morte o l’immortalità.
Info e prenotazioni: 081 5422088 – 347 4287910 –  www.ilpozzoeilpendolo.it

 

b512266a-cd94-47fe-a533-cc06bacab376Per obbedienza
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: Teatro Civico 14 – Caserta
Orario: sabato ore 21; domenica ore 19
Autori: Francesco Niccolini e Fabrizio Pugliese
Regia: Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese
Interprete: Fabrizio Pugliese
Trama: Per obbedienza racconta una storia picaresca, comica, commovente e al tempo stesso raccapricciante: una vita complicata, un padre sciocco e truffato dagli amici, quattro fratelli morti, una madre indurita dalla fatica e da una fede arida. Una storia che si dipana dal primo Seicento, in un’età sfarzosa e sudicia, dove trionfano malattie gravi, infezioni, una giustizia ingiusta, una Chiesa onnipotente, ma – sopra a tutto – una vocazione sublime, l’amore bellissimo e assoluto di un giovanetto al limite dell’autismo che si innamora perdutamente de la mamma sua: la Madonna. Nell’estasi, più che vedere, il soggetto diventa lui stesso madonna, divinità, demone, a seconda; così di San Giuseppe: è il divino che muove verso di lui, non il contrario. Giuseppe va in estasi con una facilità incredibile: l’unica differenza rispetto ad altre estasi, dove lo spirito abbandona un corpo immobile, sta nel fatto che lui il corpo se lo porta con se, in volo; quel corpo martoriato da digiuni e flagellazioni diventa una pagina dove è disegnato tutto il suo amore verso la Madonna, tutta la sofferenza di quel mondo che lui non comprende, non da sveglio, certo, e non secondo un pensare quotidiano, ma che sente dentro di sé; non basta lo spirito: Giuseppe ha bisogno di portare con sé, in volo, le prove di questa sofferenza.  Senza saperlo, quel santo “idiota” mostra la nostra di inadeguatezza, il nostro bisogno di dare sempre un ordine razionale alle cose, l’incapacità, o paura, di perderci magari davanti ad un affresco, riconducendo alla “potenza simbolica del figurativo” le emozioni che il racconto segreto di quelle immagini ci suscita. Tutto il lavoro di ricerca, di fonti storiche, di leggende popolari porta all’elaborazione di un testo per attore unico; un narratore all’interno di una struttura scenografica semplice, fatta di pochi segni e uno sgabello malfermo su cui siede, in bilico anche lui, in procinto di cadere, o di volare, forse.
Info e Prenotazione: 0823 441 399 – info@teatrocivico14.it

arton15582-314b7La Confessione
Quando: fino al 29 novembre
Luogo: Elicantropo Teatro
Orario: 21
Progetto e regia: Walter Manfrè
Trama: Nato al Festival di Taormina nel 1993, voluto al Piccolo di Milano da Giorgio Strehler nel 1994, inserito nella sezione ufficiale del Festival di Avignone nel 1999, realizzato nel 2000 nel prestigioso Théatre du Rond Point sugli Champs-Elisées a Parigi, lo spettacolo La Confessione, continua ancora oggi a girare il mondo con enorme successo di pubblico e critica. È un vero cult teatrale del regista Walter Manfrè, che ne è anche l’ideatore e fa parte di quello che la critica ha definito il suo “Teatro della Persona”, comprendente alcuni spettacoli che lo hanno reso famoso in Italia ed all’Estero come “La Cena”, “Visita ai parenti”, “Il Viaggio”, “Il Vizio del Cielo”, “La Cerimonia” e “Le voci umane”. Lo spettacolo inaugurò 20 anni fa il Teatro Elicantropo, replicando per quattro mesi consecutivi ed ebbe a ripetersi, sempre all’Elicantropo, nel 2000. Il pregio non trascurabile di questo spettacolo di Manfrè, è la valorizzazione di attori e autori del luogo in cui lo spettacolo viene di volta in volta realizzato. Dieci attori e dieci attrici, preceduti dall’omelia di un prete folle, scritta da Giuseppe Manfridi, confessano, ciascuno al proprio inginocchiatoio, i loro “peccati” ad altrettanti spettatori, rispettivamente suddivisi in donne e uomini. Ciascuno spettatore ascolterà, dunque, 10 monologhi della durata di 5 minuti ciascuno, scritti dai migliori autori di teatro contemporanei.
Per info e prenotazioni: 3491925942 – pomeriggio 081296640 – – promozionelicantropo@libero.it – teatroelicantropo@iol.it

Gabriella Galbiati

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