Nei prossimi giorni a teatro…
Spettacoli musicali, commedie, noir, drammi e debutti assoluti: questo e molto altro ancora per una settimana da vivere all’insegna del Teatro.
Orestea – DEBUTTO
Quando: dal 24 al 20 dicembre
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 24 Nov. ore 19.30 – Agamennone / ore 21.30 – Coefore e Eumenidi; 25 Nov. ore 21.00 – Agamennone; 26 Nov. ore 17.00 – Agamennone; 27 Nov. ore 21.00 – Agamennone; 28 Nov. ore 19.00 – Agamennone / Ore 21.00 – Coefore e Eumenidi; 29 Nov. Ore 18.00 – Agamennone; 1 Dic. 2015 Ore 21.00 – Agamennone; 2 Dic. ore 21.00 – Coefore e Eumenidi; 03 Dic. ore 17.00 – Coefore e Eumenidi; 04 Dic. ore 21.00 – Coefore e Eumenidi; 05 Dic. ore 19.00 – Coefore e Eumenidi; 06 Dic. ore 18.00 – Coefore e Eumenidi; 08 Dic. ore 18.00 – Agamennone / ore 20.15 – Coefore e Eumenidi; 09 Dic. ore 17.00 – Agamennone; 10 Dic. ore 17.00 – Agamennone; 11 Dic. ore 21.00 – Agamennone; 13 Dic. ore 18.00 – Agamennone; 15 Dic. ore 18.00 – Agamennone / Ore 20.00 – Coefore e Eumenidi; 16 Dic. ore 17.00 – Coefore e Eumenidi; 17 Dic. ore 17.00 – Coefore e Eumenidi; 18 Dic. ore 21.00 – Coefore e Eumenidi; 19 Dic. ore 19.00 – Coefore e Eumenidi; 20 Dic. ore 18.00
Regia: Luca De Fusco
Interpreti: Mariano Rigillo, Elisabetta Pozzi, Angela Pagano, Gaia Aprea, Claudio Di Palma, Giacinto Palmarini, Anna Teresa Rossini, Paolo Serra e con Fabio Cocifoglia, Paolo Cresta, Dely De Majo, Francesca De Nicolais, Gianluca Musiu, Federica Sandrini, Dalal Suleiman, Enzo Turrin e con le danzatrici della compagnia Körper Chiara Barassi, Sibilla Celesia, Elena Cocci, Sara Lupoli, Marianna Moccia, Rossella Fusco
Trama: Unica trilogia ad essere sopravvissuta fino ai giorni nostri, l’Orestea di Eschilo racconta una storia suddivisa in tre episodi, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell’antica Grecia: l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitemnestra, la vendetta del loro figlio Oreste che uccide la madre, la persecuzione del matricida da parte delle Erinni e la sua assoluzione finale ad opera del tribunale dell’Areopago. Con questo allestimento che si divide in due parti – Agamannone eCoefore/Eumenidi, Luca De Fusco si confronta con una tragedia classica, accompagnato dal cast artistico che ha ottenuto molto successo nel 2013 conAntonio e Cleopatra e nel 2014 con Il giardino dei ciliegi. Lo spettacolo risentirà anche della notevole esperienza accumulata da De Fusco nelle stagioni dell’INDA di Siracusa presso cui ha realizzato tre regie negli ultimi anni; la tradizione siracusana infatti vede la tragedia come opera d’arte totale. L’Orestea sarà dunque uno spettacolo “in musica”, la cui partitura sarà curata dal compositore israeliano Ran Bagno. Su questo tappeto sonoro preciso ed avvolgente si muoveranno le sensuali e misteriose coreografie di Noa Wertheim, direttrice della Vertigo Dance Company.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=38&t=informazioni
Satirarum
Quando: 24 novembre
Luogo: Kestè, Napoli
Orario: 22
Interpreti: Maurizio D. Capuano, Gennaro Monforte, Massimiliano Mazzei, Lucia Testa, Valerio Bulsara, Andrea Francesco T. Calgari
Trama: La stand-up comedy è una forma d’arte che si ispira alla satira, forma antica di letteratura e strumento da sempre usato per far ridere e nel contempo far crollare verità, certezze e perfino imperi! Ve la presentiamo al Kestè, ogni martedì, astenersi bigotti!
Info e prenotazioni: lab@keste.it – 081 1936 0932
Pelle di seta – DEBUTTO
Quando: dal 24 al 26 novembre
Orario: 20:30
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Autore e Regia: Fortunato Calvino
Interpreti: Massimo Finelli, Carlo Di Maio, Stefano Airota e Antonio Clemente
Trama: In occasione del 30ennale di Sala Assoli in anteprima assoluta il drammaturgo e regista Fortunato Calvino presenterà due suoi nuovi lavori dedicati al tema dei “femminiélli”. Verrà proiettato il film documento La tarantina e debutterà la mise en space Pelle di Seta con Massimo Finelli, Carlo Di Maio, Stefano Airota e Antonio Clemente. Di entrambi i lavori Calvino ne cura la regia e saranno rappresentati dal 24 al 26 novembre alla Sala Assoli di Napoli.
«Sono venticinque anni che presento i miei testi alla Sala Assoli – spiega Fortunato Calvino – ho iniziato nel 1990 con La Statua, e sono ventotto anni che vivo ai Quartieri Spagnoli e l’universo dei “femminiélli” mi ha sempre affascinato e quale migliore occasione per portare in scena il loro mondo, che in parte ho descritto nel mio testo Vico Sirene, ma è talmente variegata e complessa questa realtà che ho deciso di approfondirlo realizzando un video dove La Tarantina, ci racconta del suo arrivo a Napoli, subito dopo la guerra. La Napoli di allora vista con gli occhi di un ragazzino ancora minorenne e il suo avvio alla prostituzione, la persecuzione della polizia, la sua partenza per Roma, dove ha vissuto la sua personale e trasgressiva dolce vita conoscendo Pasolini, Fellini, Laura Betti e Parisi. Un film documento sulla Tarantina, che nonostante i suoi anni (78), è straordinariamente vitale».
Dedicato a un personaggio che l’autore spesso incontrava alla stazione di Napoli è invece Pelle di Seta di cui Calvino ricostruisce il percorso attraverso una drammaturgia intensa, ironica e lacerante porta lo spettatore nella quotidianità di una stazione (in questo caso è quella di Napoli), dove uomini incontrano altri uomini, per darsi piacere. “Incontri consumati nel bagno pubblico, fuggevoli, eclissandosi subito dopo furtivamente nella folla anonima della stazione…”.
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it – 081 1956 3943
P_Ossessione Otello
Quando: dal 24 al 30 novembre
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20.30; domenica ore 18
Regia: Laura Angiulli
Interpreti: Giovanni Battaglia, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Antonio Marfella e Manuela Mosè
Trama: Uno spettacolo senza quinte, senza riparo per gli artisti, senza fondo. A volte gli spazi scenici costruiscono già un rifugio, un asilo. Lì gli attori possono sottrarsi per qualche minuto allo sguardo del pubblico e anche il pubblico può concentrare la propria attenzione esclusivamente su un fuoco, sull’azione in scena. Non è così per questo Otello. La regia di Laura Angiulli ha voluto spogliare il teatro dei suoi spazi tradizionali, degli aiuti, delle sicurezze. Così gli attori sono in scena sempre, i cambi sono semplici movimenti fisici, passaggi, che pure riescono a segnare il tempo e lo spazio. Tutto si racchiude in pochi metri, pochi elementi scenici, nessun aiuto per chi guarda né per gli attori. In questo spazio vuoto, in cui si disegnano le identità solitarie dei protagonisti, è il male che tesse la trama. Un male che non nasce da un torto subito o da un ambizione di potere. Un male assoluto, banale, che vive di se stesso, compiacendosi dei propri effetti. Non c’è vendetta, non c’è spessore umano, è un male freddo, privo di passione, cerebrale, nel cui disegno il Moro soccombe. Desdemona, eroina ribelle alle convenzioni, che compie le proprie scelte per amore, non ha difesa. Le trame delle opere di Shakespeare sono complesse, Angiulli ha restituito gli intrecci alla loro nudità.
Info e prenotazioni: 081 425 037; 081 425 824; galleria.toledo@iol.it; segreteria.galleriatoledo@gmail.com
Il coraggio di Artemisia
Quando: 25 novembre
Luogo: Palazzo Zevallos
Orario:16 e 17
Produzione: La scena delle donne
Trama: Frammenti di testi, tratti dalla deposizione di Artemisia Gentileschi al suo processo per stupro e da alcune lettere scritte dalla pittrice, insieme alla visita al quadro esposto in Galleria, un percorso “dedicato” alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una collaborazione tra Galleria d’Italia, Civita e “La scena delle donne – percorsi teatrali con le donne a Forcella” (un progetto di f.pl. femminile plurale).
Prenotazione obbligatoria: 800 454 229 – info@palazzozevallos.com
La locanda dello spettro
Quando: 26 novembre
Luogo: Teatro Il Primo
Orario: 20:45
Autore: Biagio Buonomo
Regia: Salvatore di Domenico
Interpreti: Noemi Betratti, Giulia Canitano, Laura Cascio, Fabrizia Sorrentino, Biagio Buonomo, Antonio Canitano, Mario de Luca, Salvatore di Domenico
Trama: 12 agosto 1940 – Percival Douglas Hamilton e l’amico Russell Palmer trascorrono le vacanze in una pittoresca pensione a Saint Ives di Cornovaglia: La Locanda Dello Spettro. La clientela è singolare: un solitario reverendo anglicano, un inquieto reduce della guerra di Spagna, sua moglie – timida e trascurata – una scrittrice snob e la sua segretaria: un’ affascinante esule polacca. La proprietaria della Locanda è una ex dattilografa, da un anno arrivata da Londra. Relax, chiacchiere e flirts: una vacanza tranquillia, insomma. Fino a un omicidio. A un diabolico omicidio su cui Douglas Hamilton dovrà indagare. E non solo per fermare un assassino. Ma per salvare l’Inghilterra.
Info: cthorasecunda@gmail.com
Mamma. Piccole tragedie minimali
Quando: 27 e 28 novembre
Luogo: Piccolo Teatro Libertà – Benevento
Orario: 21
Ideazione e Adattamento: Angela Garofalo, Monica Palomby
Interpreti: Roberta Frascati, Angela Garofalo, Monica Palomby, Caterina Di Matteo
Produzione: Matremo Teatro
Trama: L’idea di mettere in scena Mamma di Annibale Ruccello nasce da una forte e precisa esigenza: affrontare il femminile nella sua totalità fino ad arrivare alla sua forma più alta, la maternità con i sentimenti che questa comporta: frustrazioni, dolori e purissime forme d’amore. La trama è facilissima nei fatti, incomprensibile nei motivi che la mandano avanti (e indietro). I quattro personaggi del testo attraversano i loro lati oscuri ed accomunati dallo stesso nome di Maria, richiamano alla Madre per eccellenza, la Madonna.
Info e prenotazioni: 349 6789 692 – 347 777 7221
Pane. Storia d’amore in tempo di guerra
Quando: dal 27 al 29 novembre
Luogo: Casina Pompeiana della villa Comunale di Napoli
Orario: venerdì e sabato ore 20.30|domenica ore 12
Autrice e Regia: Luisa Guarro
Interpreti: Cecilia Lupoli, Ettore Nigro e Omar Suleiman
Trama: Una storia d’amore nata nel bel mezzo della guerra, durante la breve resistenza dei civili palestinesi, nel 1947. Protagonisti una volontaria infermiera e un improvvisato soldato, impegnati in azioni necessarie, rese urgenti dal pericolo di morte che incombe e nel contempo presi, miracolosamente, dalla bellezza e delicatezza che ciascuno riconosce nell’altro, nonostante il freddo e il fragore delle esplosioni, la paura e la rabbia. Accade un giorno che la bella infermiera si faccia carico di portare pane ai soldati in trincea, privi di provviste da troppo tempo, tutti affamatissimi: tra loro c’è anche il suo amato…
Lo spettacolo “Pane. Storia d’amore in tempo di guerra” andrà in scena dal 27 al 29 novembre nella Casina pompeiana della Villa comunale di Napoli (venerdì e sabato alle 20.30, domenica alle 12). Interpreti della delicata e allo stesso tempo dura e feroce messainscena, con la regia di Luisa Guarro,Cecilia Lupoli, Ettore Nigro e Omar Suleiman, che daranno voce al testo, firmato anch’esso dalla Guarro, ispirato al racconto “Il pane” di Samira Azzam.
Info e prenotazioni: 081 5527380 | 340 4618909
Ce pensa mammà
Quando: dal 27 al 29 novembre
Luogo: Teatro Troisi
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Autore: Gaetano Di Maio
Regia: Oscar Di Maio
Interpreti: Antonella Morea e Oscarino Di Maio e con Lucio Ciotola, Gabriella Cerino, Ornella Varchetta e con la partecipazione di Fabio Brescia; con Noemi Coppola, Salvatore Felaco, Rosario Ippolito, Alessia Esposito e Diego Menna.
Trama: Una mamma muore in giovanissima età e lascia quattro figli i quali, per volere della stessa, vivono tutti nella casa materna, da lei lasciata in proprietà. Anche da morta la presenza della madre in casa è costante anche nel continuare a dare ai propri figli direttive, consigli e addirittura ordini! Tutto ciò provoca piccoli ed esilaranti litigi e disagi in famiglia. In questo lavoro teatrale sono presenti tutti gli ingredienti della vera commedia tradizionale nel senso più nobile della parola. I momenti grotteschi e comici si alternano a fasi talvolta commoventi regalando allo spettatore, a spettacolo concluso, la leggerezza di una piacevole serata così come solo il buon teatro sa dare.
Prenotazioni: 081 62 99 08 (dal martedì al sabato ore 10/13.30 e 16/20) -info@teatrotroisinapoli.it
L’Inferno di Dante
Quando: dal 27 al 29 novembre
Luogo: Museo del Sottosuolo
Orario: venerdì 27 novembre turni ore 10.15, 11.30, 12.45, sabato 28 negli orari 19.30 e 21 e domenica 29 novembre ore 10.30 e 12
Adattamento e regia: Domenico M. Corrado
Interpreti: Monica Caruso; Mario Guadagno; Anna Edipio; Emilio Caruso; Maria Giusy Bucciante; Giancarlo Grosso; Diletta Acanfora; Vincenzo Veneruso; Federica Cannavo; Salvatore Mazza; Enzo Varone; Ciro Zangaro; Federica Cannavo; Francesco Merlino; Rodolfo Medina; Il Genere Umano
Trama: Continuano, con grande successo di pubblico, le visite al Museo del Sottosuolo effettuate con la guida teatralizzata de “O’Munaciello”. La leggenda del Munaciello, spiritello del folklore napoletano, buono con chi lo rispetta e dispettoso con chi lo maltratta, fa da sfondo alla visita guidata del Museo del Sottosuolo di Piazza Cavour, 140, diretto da Luca Cuttitta, con la sua millenaria storia che parte dalla Magna Grecia per concludersi ai giorni nostri. È possibile effettuare la visita ogni giorno dal giovedì alla domenica, gli orari sono consultabili dal sito www.tappetovolante.org, per info e prenotazioni contatti allo 0818631581. Domenica 22 novembre i turni vanno dalle 10 alle 17, ogni ora.
Torna il consueto appuntamento con la rappresentazione dello spettacolo di Domenico Maria Corrado, produzione Tappeto Volante, che sta incantando grandi e piccini: “L’Inferno di Dante nel Museo del Sottosuolo” torna sabato 21 novembre alle ore 10.30, 12, 19 e 21 e nel weekend successivo, venerdì 27 novembre turni ore 10.15, 11.30, 12.45, sabato 28 negli orari 19.30 e 21 e domenica 29 novembre ore 10.30 e 12. La prenotazione è obbligatoria.
Info e prenotazioni: 081 863 1581
L’amore per le cose assenti
Quando: dal 27 al 29 novembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18:30
Autore e Regia: Luciano Melchionna
Interpreti: Giandomenico Cupaiuolo, Autilia Ranieri e con la partecipazione di HER
Trama: Oggi Giulia compie quarantasei anni. A parte le rughe da cancellare con ogni trattamento di bellezza possibile, ‘dentro’ non è cambiata molto da quando ne aveva venti: continua a ‘camminare scalza’ in giro per il mondo, come una bimba, e a cercare il principe azzurro che la prenda in braccio. Anni prima ha vissuto il naufragio del suo primo matrimonio, ricostruendo il primo incontro: “Era successo qualcosa di forte. E ora? Dov’è?” Ha voluto ricostruire la prima meravigliosa serata trascorsa insieme, nei dettagli, per comprendere cos’era successo e come tanto entusiasmo e tanta felicità abbiano potuto, in pochi anni, trasformarsi in una perdita. Oggi il suo secondo marito ha organizzato per lei una bellissima festa di compleanno… ma non ha invitato nessuno. Vuole restare solo con la moglie, occhi negli occhi, per dirle addio. È il suo regalo di compleanno: la libertà.
Info: http://www.teatronuovonapoli.it/botteghino.php
Riot – Lupi
Quando: 27 novembre
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orari: 21:15
Regia: Emma Cianchi
Interpreti: Bruno Duarte, Joana Puntel e Luís Malaquias; Luca Cacciapuoti e Antonio Nicastro
Trama: Riot é una visione poetica e allo stesso tempo violenta. Riot riflette sulla necessità della distruzione di un universo per permettere ad altro di nascere: l’uccello può nascere solo distruggendo le uova, il bambino distruggendo la placenta… A distinguere l’uomo dall’animale c’è quello stato d’intensa tensione tra un istinto primordiale e la ragione. La spontaneità degli animali si presenta forse come obiettivo irraggiungibile per l’uomo, costantemente condizionato da morale e tradizione. Eppure, in un angolo remoto di ogni animo umano rimbombano, vivi, istinti forti ed essenziali: la difesa del proprio territorio è uno di quelli. Quindi, ecco la mutazione.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – 081 549 96 88
Come ne venimmo fuori
Quando: 27 e 28 novembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: 21
Regia: Giorgio Gallione
Interprete: Sabina Guzzanti
Trama: Ci troviamo nel futuro. Un futuro finalmente armonico e civile, dove il denaro è tornato ad essere semplicemente un mezzo. Una donna, SabnaQƒ2, sale sul palco tremolante, emozionata per l’incarico che le è stato affidato. Tocca a lei quest’anno pronunciare il discorso celebrativo sulla fine del periodo storico più buio che l’umanità abbia mai fronteggiato: il periodo che va dal1990 al 2041, noto a tutti come “il secolo di merda”. Le celebrazioni della fine del secolo di merda, si svolgono ogni anno perché non si perda la memoria di quanto accadde in quegli anni terribili e si scongiuri il pericolo che la storia possa ripetersi. Il fatto è che dopo tanto tempo, nessuno ha più voglia di arrovellarsi a capire le ragioni che avevano spinto gli uomini e le donne dell’epoca a cadere tanto in basso: frustrazione, ignoranza, miseria, compensate da ore e ore trascorse a litigare su facebook e a guardare programmi demenziali, incapaci di reagire alle innumerevoli angherie a cui venivano continuamente sottoposti. In questo futuro felice, si è diffusa l’idea che gli esseri umani vissuti nel secolo di merda fossero semplicemente degli emeriti imbecilli e che studiarli sia una perdita di tempo. Per confutare questa spiegazione sbrigativa, SabnaQƒ2 ha invece preparato una ricerca accurata: ha esaminato la televisione dell’epoca, i suoi leader, le convinzioni economiche e politiche, i passaggi storici nodali per restituirci un’imperdibile conferenza spettacolo sull’attualità politica e sociale, anche attraverso l’interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei… consentendo agli spettatori di farsi belle risate, salutari e liberatorie!
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it
360° Girotondo
Quando: dal 27 al 29 novembre
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Produzione: Nuovo Teatro Sanità
Regia: Carlo Caracciolo e Mario Gelardi
Interpreti: Carlo Caracciolo, Riccardo Ciccarelli, Annalisa Direttore, Fabiana Fazio, Annarita Ferraro, Carlo Geltrude, Irene Grasso, Gennaro Maresca, Alessandro Palladino
Trama: Lo spettacolo tiene fermo il meccanismo teatrale del testo composto da dieci quadri, ognuno messo in scena da due personaggi: un uomo e una donna di differenti condizioni sociali. Ogni volta si ripropone un dialogo amoroso che termina in un incontro sessuale. Poi, uno dei due personaggi diventa protagonista anche della scena successiva insieme ad un nuovo compagno che sarà a sua volta anche nel dialogo seguente. A questo proposito spiegano Gelardi e Caracciolo: «Girotondo è una catena, proprio per questo si può rivoluzionare lo schema voluto da Schnitzler e iniziare da un altro punto perché, comunque, si ritornerà a quello di partenza. Un angolo di 360°, appunto, in cui la partenza e l’arrivo si danno sempre la mano». 360° ricolloca le storie di Schnitzler ai giorni nostri, in una sorta di traslazione temporale. Se nell’opera originale ogni quadro termina con l’appagamento sessuale, in 360° si racconta l’impossibilità dei rapporti di coppia reali che, nell’epoca del sesso virtuale, vengono puntualmente sublimati. Si è voluto eccettuare la sopraffazione sociale di un personaggio sull’altro, una sopraffazione che in questo caso diventa lavorativa. I protagonisti si incrociano a due a due tra le scrivanie di un’azienda, lavorano fianco a fianco e in qualche modo sono l’uno il sottoposto dell’altro, senza mai conoscersi davvero, ma spesso entrando in conflitto tra loro, in una continua guerra alla ricerca della supremazia amorosa.
Info e prenotazioni: 3396666426 – info@nuovoteatrosanita.it – www.nuovoteatrosanita.it
TreTris – Post Coppia: i Corpi, la Coppa, ‘na ceppa, ed il cappio
Quando: dal 27 al 29 novembre
Luogo: Teatro di Sotto
Orario: 21
Interpreti: Macello Cozzolino, Dolores Gianoli, Fabiana Sera, Diego Sommaripa
e la partecipazione di Ivan Boragine
Regia: Diego Sommaripa
Trama: 2010: Ottavio e Matteo si conoscono per caso su un treno e, nonostante appartengano a mondi completamente diversi, si ritrovano a discutere, tra ironia e riflessioni serie, sull’argomento DONNA.
2015: Ottavio ha sposato Dolores, ma la coppia è ormai stanca e va avanti tra litigi e routine; decide, quindi, di riaccendere la vita sentimentale con uno
Scambio di Coppia. La coppia convocata per il gioco hot è formata da Matteo, datore di lavoro di Dolores, di cui Ottavio è molto geloso, e Silvia, giunonica e affascinante donna amante del sadomaso; in realtà, Silvia, concluso lo Scambio di coppia, assolda un escort, Ringo, per un fine del tutto inaspettato. Riuscirà Silvia in questo caso ad esaudire il suo desiderio con Ringo? L’epilogo vede Ottavio e Matteo legati oramai da una solida solidarietà maschile, e uniti contro il difficilissimo universo Femminile, tema che li unì anche cinque anni prima, quando si conobbero su quel treno…
Prenotazioni: 366 97 99 364
The duett – Tres
Quando: 28 novembre
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orari: 21:15
Coreografia: Martin Dvorak; Nicolas Grimaldi Capitello (IT)
Interpreti: Irene Bauer e Martin Dvorak
Trama: Uno scontro tra nuovo e vecchio, tra attuale e passato. Due interpreti cercano il dialogo tra la solida struttura del punteggio di Satie e la sana libertà di Hodge e Kirmann. Uno spettacolo che non cerca a tutti i costi di costruire una narrazione estetica, ma, al contrario, cerca di invitare lo spettatore a una percezione “emozionale”.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – 081 549 96 88
Una noche en la Barraca
Quando: 28 novembre
Luogo: Napoli (zona Fuorigrotta) – Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Regia: Sergio Di Paola
Interpreti: Leda Conti e Sergio Di Paola
Trama: Eduardo, Carmen e Gonzalo giungono nella piazza di un paese per offrire – in un rito che da anni ripetono ogni sera – agli spettatori che accorrono, il racconto di Federico, il loro Amico-Poeta. Lo descrivono attraverso le sue composizioni più allegre, velate però da leggera malinconia. Mostrano il suo genio pirotecnico, così come loro lo hanno conosciuto durante la meravigliosa avventura de “La Barraca”, il gruppo di teatro universitario da Lui fondato a cui si sono uniti durante il periodo di studi. Con Federico hanno attraversato la campagna spagnola per esibirsi sul palco allestito su un carro, davanti a un pubblico non colto ma curioso, a cui Federico e i suoi giovani attori proponevano i classici del teatro spagnolo del Seicento, “el Siglo de Oro”. Perché, come lo stesso Poeta ebbe a dichiarare nella sua ultima intervista, il suo è un teatro di magia, che affonda le radici in Calderón de la Barca, con echi che conducono a Lope de Vega e un pizzico di amarezza, nell’ombra di Quevedo. Ed è proprio alla magia sprigionata dalla fantasia dell’anima bambina del Poeta Tellurico, aggrappato alla terra ma con gli occhi puntati al cielo, che Eduardo, Carmen e Gonzalo si ispirano per donare le sorprese della sua anima unica e straordinaria, il Suo “duende”. Indossando abiti da Lui disegnati, fanno emergere dalle loro valigie le Sue note musicali, i Suoi burattini e i Suoi versi, le fiabe, i giochi, gli scherzi e le maschere, i racconti ispirati alla tradizione popolare che sono alla base anche della Sua trilogia tragica. Come su una giostra si rincorrono le figure di un teatrino tragicomico: Don Cristóbal e Doña Rosita, il Barbiere, il Mago, la Fanciulla che annaffia il basilico, il Principe Curiosone, il Calzolaio Canterino e la Calzolaia Prodigiosa. Un breve viaggio nei colori e nei profumi dell’Andalusia amata da Federico. Sotto il sorriso enigmatico di Donna Luna Lunera Cascabelera. Si ringrazia Lucio Allocca per i suoi preziosi suggerimenti. (Sergio Di Paola)
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
‘Na voce e ‘na chitarra
Quando: 28 novembre
Luogo: Piedimonte Matese (Ce) – Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Interprete: Lello Giulivo
Trama: Sulla mia prima striscetta di iscrizione al collocamento artisti, quarant’anni fa, c’era scritto: “chitarrista – cantante o.r.v.” e sembrerà strano a chi mi ha conosciuto nel corso di questi anni come cantante e attore, vedendomi sempre impegnato in spettacoli che prevedevano un accompagnamento fatto da una grande orchestra, da un piccolo ensemble o solo dal pianoforte, immaginare che potessi accompagnarmi da solo con uno strumento, il mio strumento, la chitarra. Ma come si dice: il tempo è galantuomo e a lungo andare ti restituisce ciò che per esigenze o necessità circostanziali ti ha tolto. Sono passati tanti anni ma in realtà non ho mai abbandonato lo strumento, l’ho solo sottratto limitandolo ad un uso più personale e privato, ecco. Ed ora finalmente dopo tanti anni mi sono deciso a costruire un recital da vero chansonnier. Ho scelto quale repertorio performativo quello che ho ritenuto fosse per me, in questo momento, il più congeniale e cioè: la canzone napoletana, alla quale tanto lavoro ho dedicato nel corso di questi anni, con particolare attenzione a brani classici napoletani tra l’Ottocento ed il Novecento. Come in altre occasioni, ho preferito interporre letture e declamazioni alle esecuzioni canore, poiché oltre alla necessità personale di esprimermi anche da un punto di vista attoriale, questo permette allo spettatore di riposare l’orecchio per poter meglio apprezzare le diversità sonore e melodiche. Nasce così ’Na voce e ’na chitarra, brani musicali più o meno famosi di autori diversi, e liriche o racconti di altrettanti autori, che prima di tutti piacciono a me. La mia speranza è che piacciano tanto anche a coloro che mi ascolteranno… (Lello Giulivo)
Elettroshock – Finding home
Quando: 29 novembre
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orari: 18:30
Coreografia: Vincenzo Capasso; Luisa Memmola
Interpreti: Marta Cinicolo e Adriana Cristiano; Luisa Memmola
Trama: Elettroshock è un susseguirsi di immagini: ricordi vicini e lontani, fotogrammi confusi, luci ed ombre, uno specchio che riflette realtà e finzione, suoni, rumori, silenzi, parole incomprensibili. Trafitto da una miriade di emozioni: un continuo e straziante cambiamento d’umore. L’io e il me, corpo e mente! Elettroshock: rottura, cambiamento, evento inaspettato, taglio netto. After-clap!
Finding home nasce da un bisogno interiore: quello di trovare un posto dove rilassare i nervi e identificarsi, la parola “casa” è intesa come luogo fisico e come luogo interiore. Come rifugio, dove si possono deporre le armi e essere se stessi: Finding home cerca sfumature poco scontate e lavora sulla sensazione di stabilità interiore.
Info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – 081 549 96 88
I panni sporchi – DEBUTTO
Quando: 29 novembre
Luogo: Caserta – Il Teatro cerca Casa
Orario: 18
Autore: Giovanni De Luise
Regia: Manlio Santanelli
Interprete: Federica Aiello
Trama: Una donna del popolo, una terrazza che si affaccia al mondo, una corda che sostiene panni appena lavati. In attesa del proprio marito, attesa intorno alla quale ruota l’intera vicenda, la donna parla con i vicini, si racconta, e raccontandosi lascia emergere tutta la sua devozione per San Gennaro, per il coniuge, per il clan e il popolo a cui appartiene. I panni sporchi, opera prima di Giovanni De Luise, diretta da Manlio Santanelli e interpretata da Federica Aiello, usa la forma dell’assurdo e dell’ironia per raccontare il disordine morale di un mondo in cui ad essere divorate sono dapprima le figure più deboli – giovani e anziani – con la complicità subdola della parte marcia della società civile. Ci troviamo al centro di un sistema che si regge sul malaffare, che però viene considerato come l’unica possibile organizzazione sociale. Agli occhi di invisibili giudici, la protagonista cercherà di discolparsi per la vita ‘di seconda mano’ che le è capitata; ma, ormai trascinata da un vortice al quale non è in grado di sfuggire, dimostrerà tutta la cattiveria di cui, senza esserne consapevole, è comunque capace. Ed è questa inconsapevolezza che assurge a chiave di lettura antropologica di tutta una umanità, alla quale è negato ogni possibile riscatto sociale.
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
Merisi – Le verità dal buio
Quando: 28 novembre
Orario: 18:30 – 20
Luogo: Pio Monte della Misericordia
Produzione: Nartea
Autore e Regia: Febo Quercia
Interpreti: Mario Di Fonzo, Valeria Frallicciardi, Stefano Ferraro, Andrea Fiorillo e Antonio Perna con la partecipazione di Matteo Borriello
Trama: L’intento di rappresentare l’uomo e l’artista qual è stato il Caravaggio può essere senz’altro un azzardo. Un pittore che la storia ha consegnato come immorale, assassino e folle ma anche geniale, profetico e rivoluzionario. Una città di Napoli che all’epoca, oltre ad essere la più popolosa e vitale d’Europa con 270.000 abitanti (contro gli appena 100.000 di Roma), era il fulcro di uno dei più importanti vice regni “europei”, ossia il vice regno spagnolo di Juan Alfonso Pimentel de Herrera. Un tempo scombussolato dall’eco della Controriforma, quando si poteva essere imprigionati, torturati e condannati a morte per semplici reati di opinione. Bastava avere idee diverse da quelle delle gerarchie ecclesiastiche per andare incontro ad accuse, processi e morte. Casi emblematici furono le note vicende di Giordano Bruno e di Galileo Galilei. Diversa sorte toccò a Caravaggio che, grazie alla sua temerarietà e al suo talento, ottenne successo. Una fama immensa che contribuì a procurargli anche molti nemici. Audace e innovativo nel decidere di ritrarre nelle vesti della Madonna una delle prostitute più note di Roma. Eppure le sue scelte artistiche furono dettate solo dal gusto della provocazione o suggerite invece da un intento sottile? Mettere in luce i suoi limiti, la sua originalità creativa, la sua volontà di mediare tra l’arte e la realtà, il suo possibile disturbo bipolare, ribaltando un cliché che vuole Caravaggio soltanto artista folle, perseguitato e tenebroso, è certamente tra i propositi di “Merisi – Le verità dal buio”.
Prenotazione obbligatoria: 339.7020849 – 334.6227785
Sepolte vive
Quando: 28 e 29 novembre
Orario: sabato 20:30; domenica ore 18
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Autore e Regia: Vittorio Lucariello
Interpreti: Laura Ottieri, Vera Volante e Amedeo Ambrosino con le danzatrici Ambra Marcozzi, Rosaria Clelia Niola, Francesca Altavilla
Trama: Due donne, simbolo della condizione femminile, portano in scena tre episodi epici per lasciar percepire una visione del mondo, dove l’esistenza umana non trova soluzione per alcun miglioramento reale.
Nel corso della storia, sono state sperimentate una serie di pratiche per cercare di prendere le decisioni più corrette possibili… ma, se nell’epoca primordiale tale compito era affidato alle caste sacerdotali, ai demiurghi e ai consiglieri riflessivi quanto preveggenti, con l’avanzare del tempo, sono state le avanguardie storiche e politiche a prendere il sopravvento per tracciare innovazione e progresso.
Un fine dicitore, rende il tutto ancor più palpabile, narrando come il giuoco del calcio, le sue origini precolombiane, la sua storia ed ancora la sua onnipresenza nella vita sociale – contemporanea, rappresenti la metafora perfetta, per collegare varie epoche distanti.
Tutto questo, in un’epoca che nel frattempo, diviene “ipertecnologica”, e nella quale ogni fenomeno… lascia scaturire un senso di colpa, un sentimento attraverso il quale, la società tenta di recuperare una sua autentica dimensione.
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it – 081 1956 3943
La sposa sola
Quando: sabato 28 a domenica 29 Novembre
Luogo: Sala Ichos – San Giovanni a Teduccio (Na)
Orario: sabato ore 21; domenica ore 19
Autore e Regia: Salvatore Mattiello
Interpreti: Teresa Addeo, Giorgia dell’Aversano, Giuseppe Giannelli, Pietro Juliano e Rossella Sabatini
Trama: Tra i Tanti a cui ci si riferisce nel sottotitolo va rimarcato Corrado Alvaro della cui Medea ho adattato veri e propri segmenti di scrittura. Dalla scrittura alla messa in scena la preoccupazione più grande e stata quella di salvaguardare al contempo la forza la potenza la dignità di Filomena e quella di Medea, legittimandole reciprocamente una di fronte all’altra e legittimandole entrambe di fronte a quelli che sarebbero stati poi i nostri interlocutori, avendo cura di non trascurare mai di rimarcare che la Rinuncia la natura le azioni e le lacrime che finalmente sgorgano dagli occhi di Filomena sono profondamente umane e che la sua vicenda e i Conflitti che in essa si determinano sono tutti inscritti dentro una dimensione privata domestica familiare. Mentre in Medea tutte queste cose sono di una natura diversa e guardano un po’ oltre e oltre e fuori portano le ragioni del Conflitto che si fa storico politico sociale. L’unità di tempo della Filumena di Eduardo è quella di una vita umana e qui sta tutta la sua forza! Quella di Medea è una unità senza tempo!
Info e prenotazioni: 335 7652524 – 081 275 945 – promozione@ichoszoeteatro.it
L’ultima notte del principe Sansevero
Quando: 21 e 22 novembre
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18:30
Regia: Annamaria Russo e Ciro Sabatino
Interpreti: Marco Palumbo e Antonio Perna
Trama: Il Principe di Sansevero e Giuseppe Sanmartino si sono conosciuti ad una festa di corte, alla fine del 1752. Quando il Principe lo incontra per la prima volta lo scultore è pressoché sconosciuto. Secondo quanto riporta uno dei suoi maggiori biografi, Elio Catello, il Sanmartino fino a quel momento aveva realizzato una sola commessa per la città di Monopoli. L’ incontro con Raimondo de Sangro segna dunque una svolta nella vita del giovane. Naturalmente sono ancora oscuri i motivi per i quali il Principe decide di affidare il Cristo Velato ad un artista così sconosciuto. All’opera o meglio al progetto dell’opera, aveva lavorato il Corradini e tutta la “scuola” di scultori che ruotava intorno alla cappella e al Principe. Con un colpo a sorpresa, però, don Raimondo decide di affidare il lavoro proprio a Sanmartino che nel 1753 ha solo 33 anni. È storicamente accertato anche il documento notarile con il quale Sansevero “incastra” Sanmartino. Nulla , invece, si sa rispetto al motivo per il quale lo scultore decide di abbandonare il Principe subito dopo la realizzazione del Cristo Velato. Solo alcune leggende segnalano una serie di incontri misteriosi tra i due uomini. su queste leggende. Dall’ipotesi di un ultimo incontro segreto tra questi due uomini, le cui vite erano legate insieme dal filo indistruttibile dell’arte, prende le mosse questo spettacolo. Dall’idea di un redde rationem tra due personalità enormi, di una spietata partita a scacchi la cui posta in palio fosse la morte o l’immortalità.
Info e prenotazioni: 081 5422088 – 347 4287910 – www.ilpozzoeilpendolo.it
La Confessione
Quando: fino al 29 novembre
Luogo: Elicantropo Teatro
Orario: 21
Progetto e regia: Walter Manfrè
Trama: Nato al Festival di Taormina nel 1993, voluto al Piccolo di Milano da Giorgio Strehler nel 1994, inserito nella sezione ufficiale del Festival di Avignone nel 1999, realizzato nel 2000 nel prestigioso Théatre du Rond Point sugli Champs-Elisées a Parigi, lo spettacolo La Confessione, continua ancora oggi a girare il mondo con enorme successo di pubblico e critica. È un vero cult teatrale del regista Walter Manfrè, che ne è anche l’ideatore e fa parte di quello che la critica ha definito il suo “Teatro della Persona”, comprendente alcuni spettacoli che lo hanno reso famoso in Italia ed all’Estero come “La Cena”, “Visita ai parenti”, “Il Viaggio”, “Il Vizio del Cielo”, “La Cerimonia” e “Le voci umane”. Lo spettacolo inaugurò 20 anni fa il Teatro Elicantropo, replicando per quattro mesi consecutivi ed ebbe a ripetersi, sempre all’Elicantropo, nel 2000. Il pregio non trascurabile di questo spettacolo di Manfrè, è la valorizzazione di attori e autori del luogo in cui lo spettacolo viene di volta in volta realizzato. Dieci attori e dieci attrici, preceduti dall’omelia di un prete folle, scritta da Giuseppe Manfridi, confessano, ciascuno al proprio inginocchiatoio, i loro “peccati” ad altrettanti spettatori, rispettivamente suddivisi in donne e uomini. Ciascuno spettatore ascolterà, dunque, 10 monologhi della durata di 5 minuti ciascuno, scritti dai migliori autori di teatro contemporanei.
Info e prenotazioni: 3491925942 – pomeriggio 081296640 – promozionelicantropo@libero.it – teatroelicantropo@iol.it
Gabriella Galbiati