Manlio Boutique

Accoglienza, residenze e resistenze: queste le parole chiave a cui si ispirerà il lavoro della compagnia Teatro di Sacco per il 2015-16. In programma anche un grande progetto che coinvolgerà uno degli spazi storici più importanti del capoluogo umbro in occasione del Giorno della Memoria.

Roberto Biselli , direttore artistico Sala Cutu

Roberto Biselli , direttore artistico Sala Cutu

In attesa della presentazione ufficiale della Stagione teatrale 2015/2016 a cura di Teatro di Sacco, che si svolgerà nei prossimi giorni, abbiamo intervistato il Direttore artistico Roberto Biselli che, in esclusiva, ci racconta la composizione del cartellone in programma. XXI edizione per Indizi che TdS porta in scena alla Sala Cutu di Perugia dal 1995, sempre con lo stesso nome ma con diverso “tema portante”. Se l’anno scorso l’Associazione Culturale si era fatta carico di riportare in auge la Commedia dell’Arte, in questo 2015 la mission diventa (forse) più impegnativa e si apre con il seguente sottotitolo “Accoglienza, residenze e resistenze”: «Un sottotitolo – ci spiega Biselli – che ci siamo potuti permettere grazie a Banca Mediolanum, che ci sostiene già da tempo, e alla Regione Umbria che ci ha riconosciuto un importante contributo per portare avanti questo progetto. Appoggi che ci hanno consentito di realizzare ciò a cui tanto tenevamo di più: le residenze. Tre le compagnie ospiti alla Sala Cutu: Malabranca Teatro, che ha anticipato la settimana scorsa l’inizio di questa nuova stagione con L’Amantide, la UndercoverDanceCompany di Manuela Giulietti (NdR. Compagnia locale di danza contemporanea) e la Compagnia di Livia Ferracchiato». Largo ai giovani e a chi «ha bisogno – asserisce il Direttore artistico – di uno spazio per potersi esprimere e provare» ma anche ad  artisti consolidati come, tra gli altri, il duo Donati e Olesen, Ilaria Drago, che debutterà a Perugia con il suo lavoro su Simone Weil, la Compagnia romana Domino, Elena Bucci e Claudio Morganti.
In merito alle produzioni «quest’anno saranno principalmente due. Avremo On The Revolutionary Road (NdR. Riferimento e soggetto dall’omonimo romanzo di Richard Yates) di Samuele Chiovoloni e Venanti, nostra produzione con il sostegno del Comune di Perugia, ovvero un progetto multimediale che nasce delle opere del Maestro Franco Venanti (NdR. Pittore e scrittore perugino). Secondo me il miglior modo per omaggiare e rispettare un artista è lavorare con il suo materiale e rielaborarlo in chiave individuale. Proprio per questo, i suoi lavori, che scorreranno lungo le pareti della Sala Cutu, sono stati utilizzati quale fonte di ispirazione da cui attingere per costruire lo spettacolo teatrale che sarà interpretato da Maurizio Modesti e Angela Pellicciari. L’operazione si suddividerà in diverse sezioni: visione, ad opera del  videomaker Marco Del Buono, musica, con il sound elettronico di Nicola Fumo Fratteggiani, e l’intervento attorale in cinque stazioni. Ho infatti interpretato l’arte del Maestro Venanti in cinque modi differenti: l’amore, l’animalitudine (la tendenza dell’uomo alla bestialità), il potere, l’eccesso di potere (quindi il caos) e il salvifico. Un omaggio ad un grande pittore a cui, secondo me, non è stato mai riconosciuto il grande e giusto valore che merita”.

"L'istruttoria" di Weiss ispirerà il progetto per il Giorno della Memoria

“L’istruttoria” di Weiss ispirerà il progetto per il Giorno della Memoria

Ma le novità non terminano qui. In cantiere, infatti, anche un progetto molto atteso per particolarità e unicità di cui Biselli ci parla in anteprima assoluta: «Si tratta di un evento che sto organizzando per il prossimo Giorno della Memoria (27 gennaio), data per me molto importante che ricordo sin dalla sua istituzione, trenta anni fa. La location del 2016, il punto più straordinario per la riuscita, sarà l’ex Lanificio di Ponte Felcino». Sorto nel 1862, il lanificio, che copre un’area di 22 metri quadrati, è stato lungamente fonte  di lavoro per la gran parte degli abitanti prima di essere distrutto dalla ritirata tedesca del 1944;  ricostruito, diventò centro importantissimo di produzione tessile a livello nazionale. Ad oggi, dopo esser stato colpito da una grave crisi negli anni Ottanta, è parte della Manrico Holding.
«La proprietà dello stabile – prosegue il fondatore di Teatro di Sacco – mi ha concesso l’uso della struttura per due mesi e mezzo. Stiamo dunque già lavorando ad una messinscena in cui, a gennaio, cinquanta attori – dai venti agli ottanta anni -, una compagnia di danza, musicisti ed artisti (questi ultimi nell’ambito di un progetto coordinato da Andrea Baffoni e Francesca Duranti) condurranno il pubblico in un percorso itinerante lungo cui si snoderà lo spettacolo, rendendolo partecipe in qualità di “testimone”. In scena, L’istruttoria testo molto forte del grande drammaturgo Peter Weiss tratto dalla documentazione del noto processo di Francoforte e per l’occasione rielaborato in forma poetica. Negli anni Sessanta la magistratura tedesca riuscì a “portare alla sbarra” centosedici criminali di guerra che, dopo aver compiuto crimini efferati ad Auschwitz, vivevano tranquilli in Germania. Il momento più drammatico e toccante fu quando vennero chiamate a testimoniare circa quattrocento persone, la metà delle quali erano i sopravvissuti al lager. Tra il 26 e il 31 gennaio porteremo all’ex Lanificio diverse versioni de L’istruttoria: una ridotta, della durata di un’ora circa, per le scuole, una più lunga, di tre ore, destinata ad un pubblico adulto e infine un’ultima, solo negli ultimi due giorni, più particolare, di otto ore durante cui si svilupperà l’intero testo, dalle ore 15 alle 23 con due pause e per la realizzazione della quale stiamo contattando anche alcuni attori di spicco che speriamo vogliano unirsi a noi in questo evento eccezionale».
Confermata anche per quest’anno Effetti Collaterali, la serie di appuntamenti dedicata all’approfondimento, all’incontro e al dialogo con gli artisti: «Dopo il seminario su Pasolini svoltosi nei giorni scorsi in ricordo dei 40 anni dalla sua morte, ora è la volta di un excursus a cui tengo molto, che definisco una sorta di “teatro in voce” e che prevede un’interazione tra voce e musica elettronica. Centuria Electronic Vox, questo il nome del progetto, nasce dal romanzo di Giorgio Manganelli, Centuria, diviso in cento “micro libri”, di cui andremo a presentare una dozzina di storie interagendo con la musica elettronica di Angelo Benedetti».
Attenzione, inoltre, verrà dedicata alla poesia con un progetto realizzato in collaborazione con Casapoesia (NdR. associazione virtuale di amanti della poesia e delle arti in generale) che prevede tre incontri con altrettanti poeti urbani: Barbara Bracci, Donato Loscalzo e Anna Maria Farabbi.
A questo punto non resta che accomodarsi in platea e aspettare che su Sala Cutu si alzi il sipario.

Francesca Cecchini

 

Sala Cutu
p.zza G. Bruno 9, Perugia
contatti: info@teatrodisacco.it – 075 5847731 – 331 6672992 – 320 6236109 – http://www.teatrodisacco.it/

Print Friendly

Manlio Boutique