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La meravigliosa avventura de “La Barraca”, fondata dall’autore spagnolo, torna a rivivere per Il Teatro cerca casa attraverso il gioco scenico ideato da Sergio Di Paola e Leda Conti.

Foto Cesare Abbate

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È una musica della tradizione folcloristica andalusa ad annunciare l’ingresso brioso di Sergio Di Paola, Leda Conti e Luigi Leone, in un salotto-palcoscenico della rassegna Il Teatro Cerca Casa, per mettere in scena Una noche en La Barraca di cui la Conti e Di Paola sono autori, interpreti e registi. Nel reinterpretare l’ inventio del gruppo teatrale universitario, “La Barraca”, capitanata da uno degli Autori più rappresentativi della “Generazione del 27” spagnola, Federico Garcia Lorca, la compagnia, si presenta con tute blu da lavoro, a voler sottolineare l’ idea di teatro degli studenti madrileni: una vera officina fatta da artigiani della scena, che si costruisce pezzo dopo pezzo, con minuzia e meticolosità. Come Lorca, nei suoi anni giovanili, gli autori di “Una Noche en la Barraca” scendono di nuovo in piazza con i loro carros, teatrini di legno itineranti, e ricostruiscono affreschi raffinati, secondo gli stilemi del Siglo De Oro. In una dimensione metateatrale, montano la scena: sull’assito domestico, se ne sovrappone un altro, quello delle “guarattelle” nostrane dal sapore andaluso, tanto care al Poeta. E la favola s’intreccia, le belle sequenze di versi raccolgono la ricchezza di quella lingua che Fernando De Herrera definiva suave alta y honesta.
Come api laboriose, Sergio Di Paola e Leda Conti restituiscono la maestria della narrazione lorchiana, assimilata, fondendo all’unisono forma e contenuto, in un’evocazione lirica, tra stelline e rose luminose, di una poetica che amava combinare “metafore poetiche con passioni primitive” con “amor y disciplina”. Nella sala si propagano riverberi barocchi di un teatro, semplicemente, ben fatto, dove spontaneità e naturalezza sono sinonimi di un sapiente lavoro, che riesce a restituire il fascino delle tante simbologie insite nel teatro del seicento europeo, dove svariate sfumature si mescolano tra loro, rivelandosi in una valida chiave di lettura per la contemporaneità.
Sergio di Paola, fondatore del Teatro de Poche, fucina di incontri elettivi, che ha segnato la professionalità di molti attori della città partenopea, assieme all’attrice e studiosa, Leda Conti, diventano eredi di un lascito prezioso, del quale se ne fanno sapienti custodi e testimoni, impegnati in un continuo lavoro fatto di scavo, tra memoria storica e ricerca filologica. E le pagine del libro intitolato “Teatro” cominciano a sfogliarsi: “ i versi sono foglie su terra bianca”e il teatro è “oro e cristalli, poesia che si fa umana”; la bellezza ideale di una rosa, “l’inerme senza spina, guancia di sale”e “il cuore è un’isola nell’infinito”. E quando “la notte mostra il suo velluto” dove “i sogni, sogni sono”, “la luna è un’anima candida”.

Foto Cesare Abbate

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Il gioco scenico, dai ritmi sostenuti, tra versi e note, acquista particolare colore quando gli attori danno voce alla magia dei burattini, la Fanciullina ed il Principe. Sergio di Paola, “portando la trombetta del riso”, affabula con il racconto di “cose e cosette del mondo, pure, come le cose sciocche”, affidando alle varie trasformazioni di un cappello, l’interpretazione di vari personaggi: il saggio, il prete, la suora e il tipico gracioso. E La piantina di basilico, di cui la fanciulla dovrà conoscere il numero delle foglioline, così come il principe quello delle stelle del cielo, per poi scambiarsi tanti chicchi d’uva per altrettanti baci, richiama il “Cunto” basiliano, così come i temi dell’amore e dell’onore, tra il farsesco il licenzioso, accennano l’entreméses e la zarzuela.
La messinscena si completa nel momento in cui il teatro di parola e quello di figura fondono i due sipari: i burattini, Cristobal e Rosita (ancora Di Paola e la Conti), animandosi occupano il proscenio della “piazza”, duettando in rima. Cristobal, fortemente caratterizzato, con il suo bastone dal sapore fallico, nasone e fiaschetta di vino, cugino di Pantalone e zio di Arlecchino, con Rosita, sposa acquistata ed infedele che vuole “maritarsi a un bel giovanotto torello asinello”, con movimenti stilizzati e precisi del corpo, esaltano il dire, mostrando un’espressività nella fisiognomica facciale di notevole intensità. Sergio Di Paola, attore completo, conoscitore della pratica teatrale nelle sue varie declinazioni, esperto nella comunicazione mimico-gestuale della clownerie, alterna il verso al canto, dialogando con il suo barbiere (Luigi Leone), di rossiniana memoria, emblema del ”crocicchio della notizia e sindaco di teste”.

Foto Cesare Abbate

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E infine, nel “dibattito” dopo-spettacolo, consuetudine per la scena de Il Teatro cerca Casa, apprendere, dagli stessi attori, che, intorno agli anni Trenta del secolo scorso, al Teatro Avenida di Buenos Aires, queste stesse perle di creatività, erano state pronunciate a cospetto di un eccelso spettatore, quale Pablo Neruda, grande ammiratore di quello “spirito scialacquatore” del Lorca, non lascia del tutto indifferenti. Ma è respirare l’atmosfera culturale de La Barraca, nel rivedere il viso e il sorriso di Federico Garcia Lorca, proiettato su di un lenzuolo-schermo, che regala agli astanti, un’emozione davvero impagabile. E Federico, come l’Andalusia, si muta in passione e ricordo. Un ricordo, quello del 19 Agosto 1936, che stringe i cuori, che genera un sussulto, per quel dolore che come lama lacera ancora, in memoria di una vile barbarie e di un’ingiustizia subita.
L’idea scenica con la quale i due autori di Una noche en La Barraca delineano un aspetto dal profilo innovativo della personalità del grande Federico Garcia Lorca, è sicuramente qualcosa di più di una messinscena ben interpretata e diretta. È un cameo gentile, manufatto d’intarsio, che trasuda di vivo entusiasmo per una passione, per uno slancio del cuore, per una fascinazione senza tempo, per un grande affetto verso quell’“amico fragile”, per Federico, ”uomo e fratello di tutti”.

Antonella Rossetti

Il Teatro cerca casa
contatti: www.ilteatrocercacsa.it – info@ilteatrocercacasa.it

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