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Musica, favole, commedie e tanto altro da scartare sotto l’albero per un Natale ricco di teatro da condividere con la famiglia e gli amici!

DSC00940Una noche en la Barraca
Quando: 21 dicembre
Luogo: Portici – Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Regia: Sergio Di Paola
Interpreti: Leda Conti e Sergio Di Paola
Trama: Eduardo, Carmen e Gonzalo giungono nella piazza di un paese per offrire – in un rito che da anni ripetono ogni sera – agli spettatori che accorrono, il racconto di Federico, il  loro Amico-Poeta. Lo descrivono attraverso le sue composizioni più allegre, velate però da leggera malinconia. Mostrano il suo genio pirotecnico, così come loro lo hanno conosciuto durante la meravigliosa avventura de “La Barraca”, il gruppo di teatro universitario da Lui fondato a cui si sono uniti durante il periodo di studi. Con Federico hanno attraversato la campagna spagnola per esibirsi sul palco allestito su un carro, davanti a un pubblico non colto ma curioso, a cui Federico e i suoi giovani attori proponevano i classici del teatro spagnolo del Seicento, “el Siglo de Oro”. Perché, come lo stesso Poeta ebbe a dichiarare nella sua ultima intervista, il suo è un teatro di magia, che affonda le radici in Calderón de la Barca, con echi che conducono a Lope de Vega e un pizzico di amarezza, nell’ombra di Quevedo. Ed è proprio alla magia sprigionata dalla fantasia dell’anima bambina del Poeta Tellurico, aggrappato alla terra ma con gli occhi puntati al cielo, che Eduardo, Carmen e Gonzalo si ispirano per donare le sorprese della sua anima unica e straordinaria, il Suo “duende”. Indossando abiti da Lui disegnati, fanno emergere dalle loro valigie le Sue note musicali, i Suoi burattini e i Suoi versi, le fiabe, i giochi, gli scherzi e le maschere, i racconti ispirati alla tradizione popolare che sono alla base anche della Sua trilogia tragica. Come su una giostra si rincorrono le figure di un teatrino tragicomico: Don Cristóbal e Doña Rosita, il Barbiere, il Mago, la Fanciulla che annaffia il basilico, il Principe Curiosone, il Calzolaio Canterino e la Calzolaia Prodigiosa. Un breve viaggio nei colori e nei profumi dell’Andalusia amata da Federico. Sotto il sorriso enigmatico di Donna Luna Lunera Cascabelera. Si ringrazia Lucio Allocca per i suoi preziosi suggerimenti. (Sergio Di Paola)
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

12356970_10208310148741047_12943151060785841_o (1)La terza comunione 
Quando: 21 dicembre
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: 21
Autore e Regia: Mario Gelardi
Interpreti: Carlo Caracciolo, Luigi Credendino e Ciro Pellegrino
Trama: La terza comunione descrive un mondo che forse resiste solo nei ricordi dei nostri genitori o di noi da bambini e, come relitto di un’umanità superata, forse in qualche paese del profondo Sud. Si tratta della voce ancestrale di quella comunità di donne che una volta affollava le chiese. Unite come un solo popolo, una sola entità, il gruppo di donne che dicevano il rosario, come una nenia cantilenante o che cantavano le canzoni sacre, è un’immagine indelebile nella memoria di ognuno. Ed è un’immagine che resiste al tempo, basta gettare uno sguardo distratto tra i banchi di una chiesa prima che cominci qualsiasi celebrazione. Mario Gelardi cerca di ricreare questo mondo unendo le donne come in un’unica voce, un unico pensiero, che poi può dividersi in due, tre, quattro, infinite voci. Il testo è insieme monologo e dialogo. La preghiera qui si fa ancor di più rito, ma rito teatrale. A questo proposito racconta l’autore e regista dello spettacolo: «Ho creato una storia decisamente sopra le righe, paradossale: l’impossibilità di una bambina di ricevere la prima comunione, la sua difficoltà ad ingoiare l’ostia, il corpo sacro di Cristo viene rigettato dal corpo altrettanto sacro di un’anima candida e innocente». Attorno a questa vicenda che appare al nucleo comunitario, parrocchiale e umano, come simbolicamente negativa, si crea un mondo fatto di voci, di pettegolezzi, di frasi masticate e non dette, di parole sputate di nascosto, che determinerà lo svolgersi della vicenda: la parola si fa azione come nella preghiera e lo sguardo, la visione di chi assiste alla celebrazione del sacramento, si amplifica. Le parole si fanno preghiera che uccide, preghiera sbagliata, ostinata, musica mortale.
Info e prenotazioni: 3396666426 – info@nuovoteatrosanita.it – www.nuovoteatrosanita.it

 

1449024937_12301744_882890598497470_7765674760381031963_nIl divorzio dei Compromessi sposi
Quando: dal 21 dicembre al 10 gennaio
Luogo: Teatro Diana
Orario: lunedì 21/12 ore 21.00; martedì 22/12 ore 21.00; mercoledì 23/12 ore 17.45; venerdì 25/12 ore 21.00, sabato 26/12 ore 17.30 / 21.00; domenica 27/12 ore 18.00; lunedì 28/12 ore 21.00; martedì 29/12 ore 21.00; mercoledì 30/12 ore 21.00, venerdì 1/1 ore 21.00; sabato 2/1 ore 17.30 / 21.00; domenica 3/1 ore 18.00; martedì 5/1 ore 21.00; mercoledì 6/1 ore 17.30 / 21.00; giovedì 7/1 ore 21.00; venerdì 8/1 ore 21.00; sabato 9/1 ore 17.30 / 21.00; domenica 10/1 ore 18.00
Autore e Regia: Carlo Buccirosso
Interpreti: Carlo Buccirosso, Rosalia Porcaro e con Gino Monteleone e Nunzia Schiano e Antonio Pennarella, Peppe Miale, Claudiafederica Petrella, Giordano Bassetti, Giuseppe Ansaldi ensemble Alessandra Calamassi, Elvira Zingone, Alessia Cutigni, Alessia Di Maio, Sergio Cunto, Mauro De Palma, Matteo Tugnoli, Giancarlo Grosso
Trama: Don Rodrigo, usuraio dell’entroterra campano, emigrato sulle rive del lago di Como, con i propri scagnozzi, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria minata ormai dalla crisi crescente e dalla concorrenza di similari organizzazioni locali, si invaghisce di Lucia Mondella, futura sposa di Renzo Tramaglino, giovani di modeste famiglie contadine irrimediabilmente compromesse dai legami di usura intrapresi col suddetto Rodrigo, a tal proposito fermamente deciso a sperimentare, loro malgrado, il primo caso di “separazione prematrimoniale, non consensuale, a tasso di interesse fisso”! La storia, pur mantenendo per sommi capi lo sviluppo del noto romanzo manzoniano, trova nei caratteri dei singoli personaggi, da Perpetua ad Agnese, da Don Rodrigo a don Abbondio, dai Bravi all’Innominato, l’originale chiave di lettura satiro-farsesca, e nel linguaggio musicale degli stessi, attraverso canoni famose riadattate e riambientate in atmosfere e melodie seicentesche, la classica struttura della tradizionale operetta musicale! L’uso poi di svariati dialetti, dal toscano al bergamasco, dal calabrese al napoletano, dall’emiliano al siculo, e la vorticosa girandola di numerosi personaggi minori, interpretati dai componenti del corpo di ballo, attraverso canzoni e coreografie, completano la struttura di uno spettacolo che trova i suoi innegabili punti di forza nella tradizione teatrale e nel divertimento della più classica delle satire popolari!
Info e prenotazioni: 081 5567527 –  diana@teatrodiana.it

 

7fc411f2-235c-466b-8199-81dd1d0e6957Semi-In-Azione se il seme non muore, non dà frutto
Quando: 22 dicembre
Luogo: Galleria Toledo
Orario: 20:30
Interpreti: Agnese Viviana Perrella e Gino Sansone
Coreografia: Agnese Viviana Perrella
Regia: Gino Sansone
Trama: Il tempo e le stagioni. Esce l’autunno, per lasciare luogo all’inverno.
Solstizio vuol dire “sole che si ferma”, nel momento in cui marca il giorno o la notte più lunga dell’anno. Equinozio è lo stato d’equilibrio tra la durata del giorno e della notte. Dai maya agli egizi, dall’ara sacerdotale orfica e apollinea dei greci e dei romani al cerchio monolitico dei druidi celti, i riti propiziatori che celebrano il sole e il passaggio delle stagioni sono l’elaborazione di  elementi archetipici legati alla spiritualità, alla vita, all’astrologia, propri delle culture ancestrali. Ritualità cicliche, che ci congiungono, nel più profondo, con la protostoria antropica, dove radici arcaiche, ancora percepite come vitali e legate allo scorrere del tempo, raccontano di epoche in cui l’essere umano osservava il movimento degli astri e viveva in armonia con l’ambiente che lo circondava, secondo un ordine naturale considerato sacro.
In età attuale, i transiti dei solstizi e degli equinozi corrispondono popolarmente a quattro festività cardinali del calendario. Così come il solstizio d’inverno corrisponde alla Natività, al Natale cristiano, l’equivalente dell’ingresso della primavera, celebrato nel giorno di San Giuseppe, è preludio della pienezza del plenilunio pasquale e del risveglio della Natura Femminile, mentre la notte di San Giovanni, notte di mezza estate, riconduce alla potenza creativa del solstizio estivo. Infine l’arrivo dell’Arcangelo Michele, a presiedere l’equinozio d’autunno, momento in cui il seme si separa dal frutto, tempo legato a Persefone e ai rituali misterici, segnato dalle celebrazioni dedicate alla morte intesa come rinascita, purificazione e riposo volto a rigenerare.
Similmente, alla ruota delle stagioni nella ciclicità dinamica dell’anno solare, sono dedicati quattro eventi a cadenza stagionale a cura del Teatro Yogico Sciamanico e il Corpo creativo: lo spettacolo ”Semi-in-azione”, in cui la danza di Agnese Viviana Perrella e il suono del tamburo sciamanico di Gino Sansone daranno vita, sul palcoscenico di Galleria Toledo, ad azioni creative e propiziatorie per la felicità e la prosperità di tutti.
Il primo evento performativo, che avrà luogo il 22 dicembre, pone al centro dell’azione la sintonia tra le energie cosmiche e il potere germinale della natura; il riposo invernale dei semi – quali presenze ctonie celate nel grembo della terra, nigredo alchemico e primordiale – le cui energie vitali attendono, nel profondo, di poter ritrovare luminoso vigore nel germoglio primaverile.
Al termine dello spettacolo, “Semi-di-Thè”,  sarà momento conviviale e macrobiotico, nel foyeur del teatro, tra gli autori-interpreti e gli spettatori.
Info e prenotazioni: 081425037 – 081425824 – galleria.toledo@iol.it – segreteria.galleriatoledo@gmail.com

 

64b21c43-2088-46a4-959b-ccbf2b2d60d4Play duett
Quando: 22, 23, 26, 27, 29, 30 dicembre
Orario: 20:30; tranne la domenica alle ore 18
Luogo: Sala Assoli – 30ennale Sala Assoli
Interpreti: Tonino Taiuti e Lino Musella
Trama: Play Duett è un gioco senza struttura, di natura musicale.
Due volti, due voci, due figure diversamente coetanee si cercano tra le macerie dove si mescolano vecchio e nuovo. Si parlano attraverso un concerto improvvisato non di note ma di lingue dove i frammenti di classici si trovano in faccia ai contemporanei, senza tempo. I personaggi emergono dalla memoria e tra i resti si guardano, in un gioco pazzo e vero.
Prenotazioni: botteghino@associazioneassoli.it  – 081 1956 3943

 

1936561_10207764861542163_8381819189088605601_nIl canto di Natale
Quando: 23 dicembre
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: 23 dicembre ore 18,30 e ore 21,30
Interpreti: Paolo Cresta e Carlo Lomanto
Trama: Il Natale che vorrei. Quello che ho negli occhi. Nei ricordi. Forse solo nella fantasia. Il Natale che vorrei . Fatto di suggestioni, di atmosfere che riscaldano il cuore, di nostalgiche magie. Quello impastato con i ricordi ed i racconti. Quello che sa di mandarini e caldarroste. Quello che le luci e la gente fanno allegria e non stress. Quello che quando ero piccolo profumava di muschio di abete. Quello che se lo sono inventati i cineasti americani, ma a casa mia non si è mai visto. Il Natale che vorrei…  è da 10 anni, a il  Pozzo e il Pendolo, Canto di Natale. Un racconto. Due voci. Una fatta di parole, l’altra di suoni. E intorno le luci, le immagini, gli odori, i sapori, di un Natale che nella memoria o nell’immaginazione ciascuno conserva.
Info e prenotazioni: 081 5422088 – 347 4287910 –  www.ilpozzoeilpendolo.it

 

e7d861a1-047e-48f9-8224-8fa97b0e0e6fLisistrata. Distruttrice di guerre – DEBUTTO
Quando: 23 e 28 dicembre
Luogo: Basilica della Santissima Annunziata – Natale a Napoli
Orario: 12
Regia: Nicola Laieta
Coreografia: Ambra Marcozzi
Interpreti: Nadia Carfagna, Francesca Carratore, Roberta Carratore, Rosa Capuano, Alessio Dalia, Antonio D’Amato, Samuel Di Lelio, Giuseppe Esposito, Luca Navarra, Lucia Noviello, Gabriele Buo, Maria Improta, Francesca Cautugno, Simone Petricciuolo, Francesco Pio Giordano, Tina Benvenuto, Davide Caldieri Chiarastella Riccio, Francesca Liberti, Sonia Mango, Gaetana Napolitano, Gianluigi Signoriello, Martina Scognamiglio, Salvatore Esposito Annalisa Beneduce, Maria Valentino
Trama: “Lisistrata Distruttrice di Guerra” è uno spettacolo coreografico realizzato con la regia di Nicola Laieta e la coreografia di Ambra Marcozzi.
Lo spettacolo è il risultato della prima parte dei Laboratori Territoriali delle Arti organizzati dall’Associazione Maestri di Strada e vede come protagonisti adolescenti della VI Municipalità di Napoli e giovani adulti allievi dei corsi di teatro-educazione organizzati dall’Associazione Trerrote. Il Laboratorio Territoriale delle Arti nasce come una attività volta ad utilizzare l’arte come strumento di crescita e identità personale per i giovani adolescenti in crescita e per combattere l’esclusione sociale e la dispersione scolastica. Il titolo della piece è Lisistrata poiché ispirata alla nota commedia di Aristofane:  “La Lisistrata venne rappresentata nel 411 a.C., durante la guerra del Peloponneso, in un clima di pessimismo causato dal fallimento dellaspedizione ateniese in Sicilia. Il pacifismo dell’opera è assai evidente, tuttavia c’è un aspetto che merita di essere approfondito. Ad Atene nel 411 a.C. la sacerdotessa del tempio di Atena Poliade si chiamava Lisimaca (ovvero “Colei che scioglie le guerre”, pressoché identico, nel suo significato, a Lisistrata), mentre quella del tempio di Atena Nike si chiamava Mirrina. Tali nomi sono simili o uguali a quelli di due personaggi della commedia.[6] Secondo alcuni studiosi,[7] ciò non è casuale; le due sacerdotesse, infatti, dovevano senz’altro appartenere a famiglie nobili, e quindi conservatrici. Ebbene, si ritiene che Aristofane, facendo smascherare proprio a Lisistrata e Mirrina l’ignoranza e inettitudine del rappresentante della magistratura oligarchica e antidemocratica (il commissario), volesse lanciare un messaggio a tutta la cittadinanza, quello di non dividersi in caste e classi sociali dagli interessi contrapposti, ma pensare esclusivamente al bene della città.  (da Wikipedia) Lisistrata è dunque per noi un inno alla pace e alla solidarietà, proposto ai giovani di quartieri periferici della città, spesso funestati dalla “ guerra “; è un incoraggiamento a fare uso delle proprie risorse interiori alla solidarietà tra loro, con gli adulti e con gli abitanti di altri quartieri per trovare il coraggio di crescere con speranza e desiderio di diventare degli adulti capaci di dare un grande contributo al miglioramento del loro quartiere e della città tutta. Lisistrata è esplicitamente il primo testo di emancipazione femminile, il primo testo teatrale in cui le donne si emancipano dal ruolo di madri e spose e si alleano attivamente tra loro per il bene della polis.
Prenotazione: trerroteteatro@gmail.com

 

e6ec1b94-282f-4e0f-b5ba-06ecdb1f036fNUMMERE scostumatissima tombola napoletana
Quando: 25 e 27 dicembre
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20.30 / domenica ore 18
Autore e Interprete: Gino Corcione
Trama: I sogni e gli accadimenti vengono tradotti in numeri che si giocano al lotto, una operazione inversa e complementare avviene con la tombola, dove ai numeri estratti si attribuiscono dei significati, le ‘ strologature numeriche’; infatti chi estrae dal ‘panariello’, prima dice il significato del numero, ‘morto che parla’, poi il numero 48. I numeri, a Napoli – sembra ovvio ma è vero- sono tutto: realtà ed irrealtà, sogno e sofferenza, destino e casualità; quando si gioca con i numeri e con la tombola si mescolano filosofia, divinazione, interrogarsi sul futuro del mondo e ricerca della propria e piccola fortuna. Ma quello che rende simpatica l’operazione teatrale è la naturalezza, priva di ogni compiacimento cerebrale, della celebrazione di un rito-gioco dove l’attore e il pubblico si divertono insieme con la vecchia tombola dal sapore antico.
Info e prenotazioni: 081425037 – 081425824 – galleria.toledo@iol.it – segreteria.galleriatoledo@gmail.com

 

675ee27a-b4df-4c26-8f3d-828b6cd26815Sherazade. L’ultima sposa – DEBUTTO
Quando: 25 – 26 – 27 – 28 – 29 – 30 Dicembre 2015; 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 8 – 9 – 10 Gennaio 2016
Luogo: Officina San Leucio – Caserta
Orario: Festivi ore 19:00; Feriali ore 21:00
Ideazione e Regia: Michele Pagano
Interpreti: Michele Schiano Di Cola e Margherita Romeo
Trama: La notte con la sua luce rischiara qualcosa o qualcuno. Il silenzio e la malinconia sono caratteristiche familiari a quell’ombra. Il compito è quello di intenerire il cuore, consolarlo; parlare di quello che non esiste più e di tutto quello che deve morire. Di notte in notte, ogni volta con nuove immagini e nuovi suoni. La sposa e il suo velo. E’ un principe, un cavaliere o forse un demone a mostrarsi alle sue spalle. Uscire dal castello è impossibile anche se le spade fendono continuamente l’aria in questo duello invisibile. Il velo si squarcia dando vita a nuova storia. E’ l’ultima notte, dopo le altre passate. E’ la storia ultima delle mille e una notte.
Per info e prenotazioni: 0823363066 – 3491014251 – info@officinateatro.com – www.officinateatro.com

 

055be1f6-dda1-4811-ae4f-7e622f8597beFilumena Marturano
Quando: dal 25 dicembre al 6 gennaio
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 25 dicembre ore 21.00; 26 dicembre ore 19.00; 27 dicembre ore 18.00; 28 dicembre ore 17.00; 29 dicembre ore 21.00; 30 dicembre ore 21.00; 1 gennaio ore 21.00; 2 gennaio ore 19.00; 3 gennaio ore 18.00; 4 gennaio ore 17.00; 5 gennaio ore 21.00; 6 gennaio ore 18.00
Autore: Eduardo De Filippo
Regia: Nello Mascia
Interpreti: Gloriana, Nello Mascia e con Cloris Brosca, Giancarlo Cosentino, Ferdinando Maddaloni, Francesca Golia, Antonio D’Avino, Antonio Filogamo, Gianluca d’Agostino, Rossella Amato, Valentina Elia, Sergio Caporaso
Trama: Tra i lavori di Eduardo più conosciuti e apprezzati, Filumena Marturano andrà in scena per tutto il periodo natalizio nel teatro di Eduardo, il San Ferdinando. E’ stato proprio l’erede del grande maestro, Luca De Filippo, a concedere i diritti di rappresentazione all’attrice Gloriana in scena insieme a Nello Mascia che ha accettato il doppio ruolo di protagonista maschile (Domenico Soriano) e di regista. Eduardo scrisse Filumena in pochi giorni, in un impeto creativo folgorante, che lo teneva sveglio anche di notte. L’opera è costruita all’interno di un quadro socio-culturale molto ben definito. La contrapposizione di due mondi: la Napoli dei “bassi” trasudanti miseria e dignità e la città “bene”, spensierata e inconsapevole che sfrutta ed umilia lo stuolo dei concittadini poveri. Due culture che non hanno possibilità di incontrarsi. Commedia sociale, la definì a giusta ragione Eduardo, ma anche commedia di sentimenti. L’istinto materno è infatti la sola molla che fa ribellare Filumena dopo anni di silenziosa sottomissione, inducendola all’inganno che è la sola via per assicurare un cognome ai tre figli generati di nascosto da tutti.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=38&t=informazioni

 

12304180_1038493162839759_2325476106540328987_oDignità autonome di prostituzione
Quando: dal 25 al 31 dicembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: venerdì 25 ore 21.00; sabato 26 ore 21.00; domenica 27 ore 18.00; lunedì 28 ore 21.00; martedì 29 ore 21.00; giovedì 31 dicembre ore 23
Autore e Regia: Luciano Melchionna
Trama: Dignità Autonome di Prostituzione ha decisamente scardinato le convenzioni classiche del Teatro ed è stato accolto dal pubblico come un’imperdibile novità, non solo uno spettacolo, ma una vera e propria esperienza teatrale. Durante DAdP il Teatro si trasforma in un bordello, in una vera e propria “casa chiusa dell’Arte” completamente avvolta da una luce rossa e soffusa, che fa intuire immediatamente la dimensione stravagante che accoglierà il pubblico. Rigorosamente in vestaglia o giacca da camera, gli attori, come delle prostitute, adescano e si lasciano abbordare dagli spettatori, i “clienti”, muniti di “dollarini”, che dovranno contrattare il prezzo delle singole prestazioni, le cosiddette “pillole di piacere”: monologhi classici e contemporanei. Uno spettacolo inusuale che vuole far riflettere divertendo, e, come dice lo stesso ideatore e regista Luciano Melchionna, che aspira a generare «uno stupore nuovamente sollecitato, tramite un teatro che non sia autocelebrativo, ermetico o fine a se stesso, ma prima di tutto magia e sogno». Un sogno che prende vita negli spazi più imprevedibili del Teatro, durante una serata che catapulta lo spettatore in una dimensione surreale e lo accompagna in un percorso itinerante attraverso luoghi inusuali e generalmente non accessibili. Mi paghi prima e anche dopo se ti è piaciuto.
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it

 

01f78cb6-4e33-495f-a529-07a0f573de95Razzullo e Sarchiapone sotto ‘o tendone
Quando: dal 25 dicembre al 10 gennaio
Luogo: T.I.N. Teatro Instabile Napoli – Natale a Napoli
Orario: festivi ore 21; feriali ore 19
Ideazione e Regia: Michele Del Grosso
Interpreti: Gianni Sallustro  nel ruolo di Razzullo e poi i giovani attori dell’Accademia Vesuviana del Teatro: Rosaria Cacace, Fabio Di Gesto, Gianmichele Areniello, Rossana Arpaia, Anna Ammaturo, Gennaro Lazzari, Tommaso Sepe, Francesco Fruccio, Alessandro Todisco, Andrea Palmese, Giada De Gennaro, Gabriela Iervolino, Ivan Cozzolino.
Trama: La “cantata” incentrata sulla nascita  del bambino divino  diventa metafora della condizione dei teatranti  alla continua ricerca di un luogo dove “partorire” lo spettacolo. In altri termini il progetto vuole dare vita ad una “Cantata dei pastori” laica che, partendo dalla tradizione arriva alle diverse sperimentazioni del nostro tempo in cui la commistione dei diversi generi teatrali (da quelli aulici come l’opera buffa e  il dramma sacro e  fino alle forme  più marcatamente  popolari come la commedia dell’arte, l’opera dei pupi fino ai codici del teatro circense) vengano fusi in un’unica  cifra stilistica. Uno spettacolo che diventa occasione e pretesto per rievocare quelle stesse modalità rappresentative e di interazione del pubblico come mirabilmente ci hanno tramandato Raffaele Viviani, Roberto De Simone e Annibale Ruccello.
Tra le novità di quest’anno anche l’attualizzazione dello spettacolo che partendo dal ‘600 fino ad arrivare ai giorni nostri, descrive la nostra società con agguati di camorra, con una zingara cieca che evoca indovini degli scritti epici, con l’inserimento dell’anima poetica di Sarchiapone che fa abitare nella sua gobba una parte di sé, “Palummella”, il suo alter ego e con un Razzullo che diventa magister di Commedia dell’Arte.
Info: 338 47 31 271 – 331 35 32 137- 081 528 94 61

 

1449888935_12339637_1032329383486051_45186833064885564_oTre pecore viziose
Quando: dal 25 dicembre al 6 gennaio
Luogo: Teatro Politeama
Orario: Venerdì 25 dicembre ore 21; Sabato 26 dicembre ore 21; Domenica 27 dicembre ore 18; Venerdì 1 gennaio ore 21; Sabato 2 gennaio ore 21; Domenica 3 gennaio ore 18; Mercoledì 6 gennaio ore 21
Regia: Marco Kretzmer
Interpreti: Gigi Savoia, Graziella Marina, Pippo Cangiano, Francesco Ruotolo e la Compagnia Stabile di Tradizione (Valeria Ariota, Gerardo Considerato, Viviana Cangiano, Raffaele Milite, Carmine Iannone, Antonella Prisco, Anna D’Auria, Chiara Mazza, Rosario Sannino)
Trama: Giovani e tradizione. Questo il punto di partenza del progetto teatrale Compagnia Stabile di tradizione” dell’attore Gigi Savoiacoadiuvato da Renato De Rienzo. Un’idea che nasce dall’esigenza di non perdere di vista il grande teatro italiano.
«Ho riscontrato nei giovani – spiega Savoia – un’enorme voglia di cimentarsi nel teatro di prosa della nostra tradizione. Non va disattesa questa loro necessità. Loro sentono geneticamente l’appartenenza a questo teatro e vorrebbero essere protagonisti partecipi sulle tavole del palcoscenico. È necessario quindi mantenere sempre vivo il messaggio dei nostri drammaturghi che a partire dallo scorso millennio hanno reso Napoli capitale di cultura teatrale e non solo. Fino ad ora ci hanno pensato le grandi famiglie ormai quasi tutte estinte. Spetta a noi adesso questo compito, creando con questi giovani nuove famiglie teatrali per la continuità».
Il teatro Politeama (Via Monte di Dio, 80 – Napoli) ha offerto da l’opportunità di uno spazio teatrale continuo per mettere nelle mani dei giovani questo patrimonio artistico e portarlo alla memoria di tutti allungandone sempre più la vita. Il ciclo della “Compagnia stabile di tradizione” verrà inaugurato con un classico di Eduardo Scarpetta, “Tre pecore viziose”, dal 25 dicembre al 6 gennaio. Una tradizione nella tradizione, quella di trascorrere il Natale e a teatro.
Info: 081 764 5001; 333 81 48 647; 081 414243; 081 405660

 

a1060b90-86ca-481a-a023-e5bf0c0b08faL’Inferno di Dante
Quando: 25, 26, 27 dicembre; 1, 2 e 3 gennaio
Luogo: Museo del Sottosuolo
Orario: 18; tranne il 27 dicembre alle ore 11 e 12:30; il 26 dicembre alle ore 18 e 20
Adattamento e regia: Domenico M. Corrado
Interpreti: Monica Caruso; Mario Guadagno; Anna Edipio; Emilio Caruso; Maria Giusy Bucciante; Giancarlo Grosso; Diletta Acanfora; Vincenzo Veneruso; Federica Cannavo; Salvatore Mazza; Enzo Varone; Ciro Zangaro; Federica Cannavo; Francesco Merlino; Rodolfo Medina; Il Genere Umano
Trama: Continuano, con grande successo di pubblico, le visite al Museo del Sottosuolo effettuate con la guida teatralizzata de “O’Munaciello”. La leggenda del Munaciello, spiritello del folklore napoletano, buono con chi lo rispetta e dispettoso con chi lo maltratta, fa da sfondo alla visita guidata del Museo del Sottosuolo di Piazza Cavour, 140, diretto da Luca Cuttitta, con la sua millenaria storia che parte dalla Magna Grecia per concludersi ai giorni nostri.
Info e prenotazioni: 081 863 1581

 

bed306d6-1ccf-426f-a826-fe944afb7602Gran concerto di Natale
Quando: 26 dicembre
Luogo: Basilica di San Giovanni Maggiore (Largo San Giovanni Maggiore – ingresso de L’Orientale)
Orario: 11
Interpreti: Lello Giulivo, Valentina Assorto e Francesca Morgante
Trama: Anche il mandolino quest’anno pensa di festeggiare a casa propria, contando sull’ospitalità della Fondazione dell’Ordine degli ingegneri nella basilica di San Giovanni Maggiore e sulla NapoliMandolinOrchestra, braccio destro musicale dell’Accademia mandolinistica napoletana presieduta dal M. Mauro Squillante. Presentata già nei precedenti appuntamenti, l’idea della Casa del Mandolino diventa sempre più reale.
Protagonista di una campagna di crowdfunding realizzata con ‘produzione dal basso’ (il Gran Concerto ne è una declinazione), la Casa del Mandolino vede uniti maestri, musicisti, appassionati e cultori della materia, alcuni peraltro giovanissimi. L’obiettivo? Realizzare un sogno!
Una casa, un luogo fisico, in cui il mandolino possa esprimersi liberamente. Un progetto che ha dato il via già ad un impegno formativo siglato con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, da cui è nato il primo Master universitario italiano in Pedagogia della musica specificamente dedicato allo studio del mandolino classico napoletano.
Tra i protagonisti del Gran concerto di Natale, la NapoliMandolinOrchestra, il soprano Valentina Assorto, la cui formazione lirica e moderna rappresentano da sempre un valore aggiunto (voce); Lello Giulivo, cantante attore e musicista e Francesca Morgante, cantante e attrice.
Lello Giulivo, del cui talento spesso abbiamo goduto anche al cinema, oltre che in teatro, afferma: “Il concerto di Natale, che vede l’utilizzo di strumenti a plettro presenti anche nel Presepe Napoletano, crea un’aspettativa culturale e un interesse all’ascolto considerevole. Va detto, però, che non tutti i brani sul Natale appartengono alla tradizione popolare antica e presepiale. Alcuni, per esempio, sono composizioni contemporanee ispirate alla tradizione classica. E’ previsto un pastiche di autori e stili che, come di consueto, prediligo per non rendere il tutto monotono alle orecchie del pubblico. Si andrà dal Seicento al Novecento in una naturale alternanza di atmosfere”.
Info: www.casadelmandolino.eu

 

d2bc4066-dccd-45eb-934b-6a3103da708dIl baciamano
Quando: 26 e 27 dicembre
Luogo: TAV – Frattamaggiore
Orario: sabato ore 20; domenica ore 18
Autore: Manlio Santanelli
Regia: Luca Sangiovanni
Interpreti: Luigi Credendino e Chiara Vitiello
Trama: Sullo sfondo della rivoluzione napoletana del 1799 si muovono le contraddizioni e l’incomunicabilità che da sempre dominano e caratterizzano la città di Napoli. Da un lato un gentiluomo, espressione della borghesia colta e degli ideali di libertà e uguaglianza, e dall’altro una lazzara, voce dei bisogni carnali di un popolo che vive di stenti.
Info e prenotazioni: 39 334 826 3852

 

2c6d88da-4134-46f3-a1ae-4972aad3e477Donna Pereta fora ‘o barcone
Quando: 26 e 27 dicembre
Luogo: Teatro Bolivar
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18
Interpreti: Alan De Luca, Laura Misticone e Patrizia Zenga e Fabrizio Lettieri, Elena Vittoria, Enza Palumbo, Simone Bracciale, Stefania Viscardi, Giulia Lettieri, Sandra Antricetti, Michela Giunto, Eleonora Foà, Angela Russo, Ines Danza, Teresa Bove, Scuola di danza di Sandy D’Aly e con gli allievi della scuola di recitazione del Teatro Bolivar e la scuola di ballo New Style Dance
Trama: Il Natale, al Teatro Bolivar, è all’insegna del talento comico di Alan De Luca, con uno spettacolo ricco di sorprese che ha come filo conduttore una tombola scostumatissima condotta da “femmine particolari” che interagendo continuamente con il pubblico in sala, e con Alan De Luca e i suoi personaggi sul palco, renderanno la serata veramente indimenticabile. Nel prezzo del biglietto popolare è compresa la cartella che dà la possibilità di regali come Tv color, I-pad, I-Phone e tante altre sorprese.
Info e prenotazione: 081 5442616

 

12363032_1206896049324451_7723986590309496608_oCenerè
Quando: 26 e 27 dicembre 2015 e 2 e 3 gennaio 2016
Luogo: Teatro Civico 14 – Caserta
Orario: Sabato 26 dicembre 2015 ore 19.00; Domenica 27 dicembre 2015 ore 19.00; Sabato 2 gennaio 2016 ore 21.00; Domenica 3 gennaio 2016 ore 19.00
Interpreti: Roberto Solofria, Ilaria Delli Paoli, Claudia Gilardi, Valeria Impagliazzo
Drammaturgia: Luigi Imperato
Regia: Rosario Lerro e Luigi Imperato
Trama: La storia raccontata trova ispirazione nella fiaba La Gatta Cenerentola (Trattenimiento siesto de la jornata primma) contenuta in Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille, raccolta di cinquanta fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile, edite fra il 1634 e il 1636 a Napoli. La Gatta Cenerentola è la versione italiana di una storia antichissima, che ebbe grande diffusione a partire dal IX secolo avanti Cristo, periodo in cui la si trova, in forma arcaica, per la prima volta in una novella cinese. La Cenerentola moderna arriva sino ai nostri tempi grazie ai successivi rimaneggiamenti di Perrault e dei fratelli Grimm. Con il cartone animato di Walt Disney del 1949, ispirato alla versione di Perrault, la storia di Cenerentola prende la sua forma definitiva nell’immaginario collettivo, si spoglia del suo spessore originario e si cristallizza nella fiaba che celebra la vittoria dei buoni sentimenti e il trionfo sull’ingiustizia. Di quanto aiuto ha bisogno Cenerentola? Dove può arrivare con le sue forze, con la sua caparbietà e grazie alla costanza dei suoi desideri? Ha veramente bisogno della fatina o deve imparare a credere in se stessa? Sono queste le domande che ci si è posti pensando alla riscrittura di questo classico della narrazione fiabesca.
Info e prenotazioni: 0823 441399 – info@teatrocivico14.it

 

1450234533_12362868_695131180623101_2599964468033247820_oCari stramaledettissimi amici
Quando: 26 e 27 dicembre
Luogo: Centro Teatro Spazio
Orario: sabato ore 21; domenica ore 18
Autori: Emanuele Alcidi e Edoardo Nappa
Regia: Vincenzo Borrelli
Interpreti: Vincenzo Borrelli, Cristina Ammendola, Marina Billwiller, Fabio Balsamo, Paolo Cunsolo e Simone Somma
Trama: Cinque persone completamente diverse tra di loro, legate da regole mai dette. Cinque amici, stretti tra scherzi, esami universitari, storie familiari, di sesso e d’amore. Cinque vite che si fondono in un’unica esistenza, formando un’associazione “quasi” a delinquere. In una società che vuole tutti omologati e allineati c’è un gruppo di amici che rifiuta i relativi schemi e che sa che per poter sopravvivere deve “fare branco”. La necessità di autotutelarsi, e spesso anche vendicarsi a seguito di ingiustizie o attacchi esterni, porta questi amici a reagire sempre in maniera diversa ma mai violenta. Goliardica ma mai aggressiva. Scherzosa ma mai bellica. A volte cattiva, ma una cattiveria “sana” che non è mai crudeltà.
Prenotazioni: 081 574 4936

 

72c6fef6-112f-4c42-82e8-978bba8341bcIl fantasma dei Natali passati
Quando: 26 e 27 dicembre
Luogo: Complesso Monumentale di San Lorenzo
Orario: 19
Autore e Regia: Febo Quercia
Interpreti: Elisabetta Bevilacqua, Mario Di Fonzo, Fabiana Fazio, Stefano Ferraro e Valerio Napoli e con la partecipazione di Matteo Borriello, Lina Toscano e Alessia Zorzenon
Trama: Il valore del Natale portato in scena attraverso personaggi e vicende di altre epoche per ritrovare le tradizioni e muovere le coscienza verso il passato della storia napoletana. Guardando l’antico presepe napoletano, si possono notare figure un po’ tetre, alcune demoniache, ritenute depositarie di messaggi terrificanti, che sono pian piano scomparse nel tempo presente, ma sopravvivono nella costante presenza del pozzo, del ponte e dell’acqua.  Rendendo omaggio ad uno dei personaggi più noti del racconto di Charles Dickens “Canto di Natale” e all’opera “Il Presepe popolare napoletano” del Maestro Roberto De Simone l’Associazione Culturale NarteA accende i riflettori con “Il Fantasma dei Natali passati”, una visita guidata teatralizzata per rivivere le emozioni della festa più tradizionale dell’anno al Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore. La tradizione vuole che i “questuanti” compaiono nel presepe perché, secondo un’antica credenza napoletana, sapendo che i morti vagavano sulla terra dal 2 novembre al 6 gennaio, per poi tornare nell’oltretomba, potevano richiedere a loro aiuto in cambio di pregare per loro. Per questa ragione, tanto tempo fa,  in alcuni presepi  il 17 gennaio si toglievano  dalla grotta  i personaggi della Natività e vi si mettevano le figurine delle anime purganti. Attraverso pozzi e ponti, queste anime inquiete ravvivano i luoghi vissuti durante la loro vita e raccontano l’esperienze del passato per redimere coloro che, ancora vivi, hanno la possibilità di cambiare qualcosa nel presente. Tra suggestioni e realtà, possono regalare anche qualche “preghiera” per favorire il passaggio dal purgatorio al paradiso. Non tornano però solo esseri trapassati di recente, ma anche delle entità benigne che, caricandosi sulle spalle il fardello del loro momento storico, mirano solo ad aprire uno squarcio nel tempo per donare, a chi ha la fortuna di incontrarli, ricordi ed emozioni dei Natali passati. Ispirandosi allo Spirito del Natale passato, primo dei tre fantasmi che dovranno apparire ad Ebenezer Scrooge per attuare la sua redenzione, e all’antiche divinità classiche dei defunti che appaiono con bastoni pastorali a testa di cane come custodi e guide delle anime, il Fantasma dei Natali passati ha lo scopo di proiettare gli spettatori direttamente su scenari storici: nel Complesso Monumentale di San Lorenzo, l’arte del teatro riporterà in vita personaggi come Fiammetta e Boccaccio, Eleonora Pimentel Fonseca  e altri ancora che hanno realmente mosso i loro passi in questo sito, partendo dall’epoca greco-romana.
Prenotazione obbligatoria: 339.7020849 – 334.6227785

 

04969e01-440b-4674-ad1d-6e59ad2063a6Natale in casa Addams
Quando: dal 26 al 30 dicembre; dal 2 al 6 gennaio
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: 21
Interpreti: Antonio Perna, Paquito Catanzaro, Fabiana Diana, Marcello Magri, Marco Palumbo, Andrea de Rosa, Ramona Tripodi
Trama: La famiglia più lugubre e divertente di tutti i tempi alle prese con il Santo Natale. Uno spettacolo che vede il pubblico coinvolto direttamente per un modo davvero insolito di godersi il clima natalizio senza sentirsi melensi.
Info e prenotazioni: 081 5422088 – 347 4287910 –  www.ilpozzoeilpendolo.it

 

9678d356-bad6-40d8-b799-38fc42a9c742Passioni e storie d’amore
Quando: 26, 27, 29, 30 dicembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: 26 – 29 – 30 dicembre ore 21:00; 27 dicembre ore 18:30
Regia: Ernesto Lama
Interpreti: Ernesto Lama, Cinzia Annunziata – Stefania Autuori, Andrea Avagliano, Lorena Bartoli, Germano Ciaravola, Gennaro Ciotola, Marika Costabile, Angela Rosa D’auria, Annalisa de Giulio, Mariano Di Palo, Simona Esposito, Benedetta Fontana, Valeria Frallicciardi, Roberta Gesuè, Lorena Leone, Carlo Liccardo, Marco Lupi, Eliana Manvati, Andrea Martorano, Laura Pagliara, Massimiliano Palumbo, Vittorio Passaro, Melania Pellino, Francesco Rivieccio, Nicola Sergianni, Marco Serra; musiche dal vivo eseguite da Luigi Sigillo contrabbasso, Mimmo Napolitano piano, Peppe Di Colandrea fiati, Aniello Palomba chitarra, Riccardo Schmitt batteria
Trama: Passioni e storie d’amore tra ‘800 e ‘900 arie, poesie, sketch e macchiette di autori vari tra cui V.Bellini, G.D’Annunzio, S.Di Giacomo, R.Leoncavallo, P.Mascagni, F.Mastriani, A.Perrucci, G.Puccini, G.Rossini, E. Scarpetta, G.Verdi Un nuovo spettacolo ideato e realizzato da Ernesto Lama con trenta giovani attori che attraverso i testi dei maggiori esponenti del teatro comico dell’800 e del 900, zigzagando verso il futurismo e il varietà sono approdati in una nuova area di esplorazione. Ciò che viene proposta è una personale visione della lirica affrontando i momenti di morte di alcune delle sue eroine, contaminandoli con monologhi, pezzi teatrali e poesia… un processo al teatro e alla sua maschera. Partendo dalla musica e dalla danza, attraverso i movimenti, i gesti del corpo e il canto, sostenuti e accompagnati dalla recitazione si cerca di raggiungere l’obiettivo finale che è quello di proporre uno spettacolo divertente, godibile, interessante.”Uno spettacolo? Forse. Come una telefonata..una telefonata di una persona cara che ti dice :”Va tutto bene, stai facendo bene ma fai un passo indietro..anzi due. Ora stai sereno, ne riparliamo a casa, ma stai tranquillo..”Bene, in quel momento quella telefonata ti ha regalato tutta l’agitazione di questo mondo..come in ogni comunicazione di cui sai l’inizio ma non la fine. Quindi corri!! E corri. Diventa un’urgenza, diventa un modo per conoscere quella verità che (già sai, già senti ) scoprirai solo in quel momento. Il senso di quello che abbiamo messo in scena è questo, la telefonata che ti arriva e la fretta di sapere che forma prenderà questa verità. Uno spettacolo? Forse. Di sicuro una nostra voglia di non limitarsi e non restare su strade già battute. Ecco perché non c’è il timore di intrufolarsi nel mondo della lirica tanto quanto in realtà musicali e drammaturgiche più vicine a noi. Una commistione fatta con rispetto e insieme autoironia. Un modo per giocare e avvicinarsi a tutto ricercando una freschezza che solo una buona dose di incoscienza può far nascere. Infatti tutti questi linguaggi ci appartengono perché fanno parte, anche indirettamente, della nostra storia di vita. Ma attenzione. Perché qui ci troviamo di fronte ad un elogio alla morte, visto in maniera se possibile leggera e talvolta cattiva, là dove la morte diventa un fantastico modo di onorare e rispettare la vita. Uno spettacolo? Forse. Intanto visitate…Visitate.” (Ernesto Lama)
Info: http://www.teatronuovonapoli.it/event.php?evento=128

 

12247130_1114473891911028_3481595101807541984_nQuanno nascette Ninno
Quando: 27 dicembre
Luogo: Napoli – Il Teatro cerca Casa
Orario: 18:30
Interpreti: Damadakà (Michele Arpa, Daniele Barone, Dario Barone, Margaret Ianuario, Giovanni Saviello, Marianna Velotto, Mario Musetta)
Trama: Il tempo del Natale è da sempre un momento per ricordare e festeggiare… È nel segno di questa memoria che il gruppo musicale dei Damadakà propone un viaggio in note tra i vari momenti del percorso di devozione popolare: la nascita, la visita alla mangiatoia, i doni dei pellegrini, la fuga in Egitto, le novene del tempo di Natale. Tutto nel solco della musica tradizionale del Sud Italia. Il repertorio di Quanno nascette Ninno propone scorci musicali di festa e devozione dedicati alla Natività, arricchito da racconti della tradizione natalizia.
Info e prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/

 

8f088504-cd36-44e0-87b0-a72f7eb159baMalammò
Quando: 28 dicembre
Luogo: PAN Palazzo delle Arti – Natale a Napoli
Orario: 18
Autore: Valerio Bruner
Regia: Luigi Credendino
Interprete: Chiara Vitiello
Trama: La storia di una donna, una prostituta, in cui si intrecciano sacro e profano, redenzione e bisogno di condanna. Una Maria Maddalena dei Vangeli, carica di significati salvifici e purificata da ogni componente di santità. L’amore per il Dio fattosi uomo si mescola alla storia di una donna emarginata in una Napoli lontana e sempre attuale, fatta di “vasci” e “fondaci”, dove la lingua non ha nulla di poetico né di oleografico, ma è dura, cruda e inquietante.
Prenotazione obbligatoria: 334.214.25.50 – teatrodicontrabbando@gmail.com

 

Passione-live-il-concerto-spettacolo-al-Teatro-Bellini-di-NapoliPassione Live
Quando: 29 dicembre
Luogo: Teatro Palapartenope
Orario: 21
Interpreti: James Senese / Napoli Centrale, RAIZ Official Page & Almamegretta, Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato, M’Barka Ben Taleb, SPAKKA-NEAPOLIS 55
Trama: È Passione, l’indimenticabile film diretto da John Turturro, un viaggio nella musica di Napoli che poi è diventato un concerto-spettacolo di strepitoso successo dal titolo Passione live. Oggi, Passione live torna in una veste musicale e scenografica tutta nuova e diventa uno spettacolo teatrale che ha la supervisione registica di John Turturro, la direzione artistica del critico musicale Federico Vacalebre e la direzione musicale di Luigi De Rienzo. Lo spettacolo vedrà gli artisti alternarsi sul palco per proporre grandi classici della canzone napoletana e successi contemporanei, in un incontro seducente tra il passato illustre della canzone tradizionale e l’anima creativa della Napoli contemporanea. Saranno protagonisti l’energia vorticosa del sax di James Senese Napoli Centrale, il groove di Raiz & Almamegretta, il timbro graffiante di Pietra Montecorvino, il raffinato operatic-pop di Gennaro Cosmo Parlato, la sensualità orientale di M’Barka Ben Taleb e la world music verace degli Spakkaneapolis 55.  In più, questa edizione 2015 di Passione live renderà un corposo omaggio all’opera del “lazzaro felice” Pino Daniele.
Prenotazioni: http://www.go2.it/evento/passione_live/2278

 

1d9c912d-e4c2-42c7-8ae0-e629c7d129f6Miriàm | Storia laica di una nascita annunciata
Quando: 30 dicembre
Luogo: Museo del Sottosuolo
Orario: 18
Testi liberamente tratti da Erri De Luca, Alda Merini, Pablo Neruda, Mariangela Gualtieri.
Adattamento drammaturgico e regia: Adriana Follieri
Interpreti: Valentina Illuminati e Fiorenzo Madonna
Trama:  Lo spettacolo Miriàm | Storia laica di una nascita annunciata, realizzato come un reading teatrale per corpi, voce e contrabbasso è un elogio alla semplicità: incastro tra narrazione e poesia che con pochi, sentiti elementi, si fa teatro. È il racconto universale della nascita e della morte, di una maternità profondamente laica che pure si riconosce nei nomi e nei luoghi di una fede nata senza il sospetto del proselitismo. Storia di un Cristo nella pancia di sua madre, racconto intenso di nove mesi di paura, solitudine, incomprensione, stelle guida e stupore di fronte all’inatteso. La scena è quasi vuota, solo un luogo da riempire con voce accompagnata, presa per mano, da note, ritmo e melodia di viaggio, e poi tratti di pennello dipinti da corpi in stati ironici, tragici e incantevoli, che mostrano agli occhi i luoghi impossibili di una storia possibile.
Info e prenotazioni: 081 863 1581

 

479f7ed5-ba96-4f2d-b5ee-1cc91fb51105Passioni incantate
Quando: fino al 3 gennaio 2015
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: giovedì-venerdì e sabato ore 21:00 e domenica ore 18:00
Regia: Mariano Bauduin
Interpreti: Patrizia Spinosi e Maurizio Murano
Trama: Sono partito da una cantata di Alessandro Scarlatti , passando per Cimarosa, per Mario Costa, E.A.Mario , Lama, De Giovanni , per tornare a Logroscino, Paisiello, i canti salentini , Luigi Ricci ecc .
Non e’ un percorso con dinamiche temporali, non e’ un viaggio all’interno della musica napoletana, assolutamente no, e’ una specie di “incantamento” o un “incatenamento” dei sentimenti amorosi legati a suoni antichi e moderni, in un corto circuito della memoria, dove quello che sembra moderno si traveste di antichita’ e viceversa… i suoni vivono un rapporto tutto loro con il tempo e quindi affrancandoli da determinate collocazioni storiche acquistano un nuovo senso del tutto teatrale.
L’azione e’ puramente settecentesca, il mondo a cui ci riferiamo e’ una della piu pura formalita’, eppure i suoni ne determinano un nuovo e autentico gioco di specchi e di rimandi. Quello che si racconta e’ la Passione e il sentimento amoroso nelle sue pieghe e nelle sue autentiche sonorita’.
Non ho voluto preoccuparmi di nessuna filologia, ne’ filosofia dell’amore, ma di una filosofia dell’anima, o una filosofia del cuore, inseguendo stati d’animo e ignoti moti come li avrebbe definiti Jung nei suoi studi sulla Libido, basati su concetti di inconscio collettivo, interpretazione del simbolo ed energia psichica e non piu’ suoi concetti di pulsione sessuale e di morte, Io, Es, e Super-io della scuola freudiana. Jung, mettendo in luce la presenza di archetipi nell’inconscio dell’uomo, propose la Libido come “enegia psichica” perdendo dunque il significato originario di pulsione sessuale e acquistando il significato di “trasformazione spirituale”.
Info e prenotazioni: 081-4104467/ 081-5448891

Gabriella Galbiati

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