Nei prossimi giorni a teatro…
Debutti, spettacoli musicali, commedie, noir, performance e molto altro ancora per una settimana ricca di appuntamenti teatrali tra Napoli e provincia.
Love bombing
Quando: dal 1 al 6 marzo
Luogo: Nest – Napoli Est Teatro
Orario: 21
Autore e Regia: Giuseppe Miale Di Mauro
Interpreti: Gennaro Di Colandrea, Giuseppe Gaudino, Stefano Jotti, Adriano Pantaleo, Giampiero Schiano, Andrea Vellotti
Trama: Perché Love Bombing? Perché parlare di Stato Islamico, di jihad, di resistenza, di sopravvivenza? Partiamo col dire che il collettivo Nest ha nel suo dna utilizzare il teatro come mezzo artistico per denunciare con feroce concretezza le malattie di cui è affetta la nostra società, con un occhio sempre vigile sulle problematiche universali di un mondo, geograficamente parlando, sempre più in difficoltà. Tenta di esprimere attraverso il linguaggio teatrale, un deciso dissenso verso chi cova il desiderio di lobotomizzare la massa per indurla più facilmente al proprio tornaconto personale. L’attenzione all’attualità, alla cronaca, alle problematiche che attanagliano il nostro spazio vitale e creativo, sono da sempre spunto di riflessione per il collettivo Nest, e molto spesso diventano gli argomenti degli spettacoli che si decide di portare in scena. Sottoporli all’attenzione di un pubblico che ha voglia di sapere, di scoprire, di riflettere, di accendere la luce su quello che troppo spesso è volontariamente tenuto al buio da altri mezzi di comunicazione, diventa per noi una mission cui tendiamo, linfa vitale che ci fa sentire in grado di toccare l’animo umano troppo spesso costretto ad assopirsi di fronte al “niente” proposto. Ecco, la messa in scena di Love bombing va esattamente e precisamente in questa direzione, un progetto che punta il faro su quella che è la minaccia dello Stato Islamico, ma soprattutto immagina quello che potrebbe essere in futuro. Utilizzando il teatro come luogo di ragionamento e approfondimento, immaginando quello che non c’è ma che potrebbe esserci. Sperando di aver francamente toppato qualsiasi tipo di previsione.
Info e prenotazioni: teatronestt@gmail.com – 320 868 1011 – www.napoliestteatro.com
È tutto un recito
Quando: 2 e 3 marzo
Luogo: Teatro Summarte – Somma Vesuviana (NA)
Orario: 21
Interprete: Biagio Izzo
Trama: “È tutto un recito, è tutto un finto, è tutto un barzelletto per ridere”. Così sentenziava Biagio Izzo ai tempi gloriosi di Telegaribaldi…ed ora? Izzo arriva al teatro Summarte di Somma Vesuviana (NA), in un imperdibile appuntamento con la comicità. Dopo l’enorme richiesta di pubblico che in poche ore ha riempito la sala del teatro di via Roma, si è deciso di replicare in una nuova data! Il divertimento raddoppia con la messa in scena fissata per il 2 e il 3 marzo alle ore 21. Il celebre attore Biagio Izzo si presenterà sul palcoscenico in “È tutto un recito”, un monologo esilarante, una performance esplosiva, divertente e di gusto. Lo scopo è ridere e divertirsi insieme, riflettendo sulle grandi verità della vita di tutti i giorni, ma senza dimenticare la verve napoletana che da sempre ha reso il repertorio dell’artista inimitabile e appassionatamente amato dal suo pubblico televisivo e teatrale.
Info e prenotazioni: 081 362 9579
Shakespea Re di Napoli
Quando: dal 2 al 6 marzo
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: 21, tranne domenica alle ore 18
Autore: Ruggero Cappuccio
Interpreti: Claudio Di Palma e Ciro Damiano
Trama: La vicenda dei Sonetti diventa nelle mani dell’autore un pretesto per realizzare un’operazione artistica affascinante, che pone in relazione due universi apparentemente incomunicabili, quello del teatro elisabettiano e quello del barocco napoletano, e compie un’ardita sperimentazione linguistica. Ma, al contempo, assurge a riflessione sul valore e la musicalità della lingua partenopea.
L’opera è ambientata nel castello del viceré di Napoli, che, in una misteriosa notte di Carnevale, si popola di presenze insolite e suoni presaghi: sono i segni della sfida impietosa tra l’autore, il genio, la bellezza e la morte dei quali rendono protagonisti, in un dialogo serrato e poetico, Zoroastro e Desiderio, alla ricerca del misterioso W.H. al quale Shakespeare dedica i suoi 154 Sonetti.
«In molti – così Ruggero Cappuccio, che della pièce è anche regista – hanno teorizzato interno all’origine ispirativa dei 154 Sonetti di Shakespeare. Da un’attenta lettura dei versi si deduce che il giovane amico ‘…dai profondi occhi sognanti…’, per il quale Shakespeare innalzava il suo canto struggente, doveva essere una persona in grado di rappresentare un fattore vitale per l’evoluzione dell’arte drammaturgica del grande William. In Shakespea Re di Napoli il mistero dei Sonnets si addensa in una storia in cui le antiche suggestioni legate a Willie Huges e l’attore fanciullo del teatro elisabettiano, sfociano in un racconto che nella fantasia e nella forza immaginativa pone radici per una pura in intuizione poetica sulla natura dei Sonetti».
Di qui, attraverso la forza e la magia della lingua napoletana del Seicento, si dipana un testo che unisce la goliardia al dramma profondo, alimentato da alcune inesauribili fonti spirituali dalle quali l’uomo attinge da sempre per realizzare l’arte: l’amore, il genio, la bellezza, la morte.
Info e prenotazioni: botteghino@teatronuovo.it – http://www.teatronuovonapoli.it/botteghino.php
Pigmalione
Quando: dal 2 al 20 marzo
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 02-03 ore 21.00; 03-03 ore 17.00; 04-03 ore 21.00; 05-03 ore 19.00; 06-03 ore 18.00; 08-03 ore 21.00; 09-03 ore 17.00; 10-03 ore 17.00; 11-03 ore 21.00; 12-03 ore 19.00; 13-03 ore 18.00; 15-03 ore 21.00; 16-03 ore 17.00; 17-03 ore 17.00; 18-03 ore 21.00; 19-03 ore 19.00; 20-03 ore 18.00
Autore: George Bernard Shaw
Traduzione: Manlio Santanelli
Regia: Benedetto Sicca
Interpreti: Gaia Aprea, Fabio Cocifoglia, Francesca De Nicolais, Gianluca Musiu, Giacinto Palmarini, Autilia Ranieri, Federica Sandrini, Paolo Serra, Antonella Stefanucci
Trama: Una commedia ricca di pensiero, in cui Shaw ci porta a confrontare con le nostre pulsioni, il voler cambiare le persone che amiamo invece che imparare a conoscerne e ad accoglierne le sfaccettature. Un frammento delle Metamorfosi di Ovidio che si trasforma in una commedia inglese; dopo aver dato vita a tanti spettacoli, musical e film, ora questo testo incontra lo sguardo e la lingua di un drammaturgo come Manlio Santanelli: un’opportunità per raccontare in una nuova chiave le avventure del Dott. Higgins, eterno figlio che pretende di farsi Padre senza assumersene le responsabilità, cercando di plasmare la realtà ai modelli in cui è rimasto incagliato, fino al punto di trasformarli in un lavoro e in un’ossessione. Dall’altro lato, un discorso che sembra precorrere di quasi un secolo il tema della società dell’immagine e i condizionamenti che questa impone al corpo delle donne.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it
TVATT
Quando: 3 marzo
Luogo: Asilo Filangieri
Orario: 21
Drammaturgia e Regia: Luigi Morra
Interpreti: Luigi Morra, Pasquale Passaretti, Eduardo Ricciardelli
Trama: TVATT è acronimo di Teorie Violente Aprioristiche Temporali e Territoriali. TVATT, in Campania , è in realtà un modo per dire “ti picchio”, oppure, volendo azzardare una traduzione letteraria dal dialetto, “ti batto”. Lo spettacolo è una sorta di esperimento performativo, in gran parte comico e grottesco, su una precisa tipologia violenza: schiaffi, pugni, risse, sopraffazioni. Quella violenza primordiale, scovata nel quotidiano, che spesso agisce come un’esperienza piena di significati, caratterizzata da dinamiche che, nel bene o nel male, risultano essere inevitabilmente spettacolari. L’arte di picchiarsi, tra la necessità di farlo e quella di saperlo fare, viene catapultata in una dimensione di gioco teatrale. Dialetto calcato, espressioni rituali, episodi di vita, atteggiamenti di sfida. Tutto diventa linguaggio possibile, per raccontare conflitti e impulsi legati a principi spesso difficili da comprendere ma al tempo stesso curiosi e affascinanti. TVATT prende ispirazione da “East” e “West” di Steven Berkoff, nutrendosi però dell’immaginario di un territorio diverso, per raccontare qualcosa che esiste in ogni luogo, ogni periferia, marciapiede, essere umano.
Per info: http://www.exasilofilangieri.it/tvatt/
Io sono Giacomo Casanova
Quando: dal 3 al 6 marzo
Luogo: Centro Teatro Spazio – San Giorgio a Cremano (NA)
Orario: giovedì venerdì ore 21.00; domenica ore 18:30
Regia: Maurizio Tieri e Vincenzo Borrelli
Interpreti: Vincenzo Borrelli, Simone Somma, Claudia Avitabile, Cristina Ammendola, Rossella Luongo, Andrea Alario
Trama: In Io sono Giacomo Casanova, l’avventuriero veneziano, ormai cinquantatreenne, affronta e si confronta con il peggior nemico del maschio… la vecchiaia, l’insuccesso erotico e la morte. Casanova è oppresso e lacerato da questi pensieri a tal punto da diventare simbolo del rifiuto e l’unico modo che ha per relazionarsi col mondo che lo circonda e con il rapporto erotico è la menzogna. Casanova non riesce più ad essere se stesso, solo la menzogna riesce a farlo sentire superiore agli altri… al punto di compiere atti terribili, la cui tragicità non merita né pietà né perdono. Tutto al solo scopo di sedurre la giovane Marcolina, per nulla attratta da “questo” Casanova verboso, vanesio, meschino, grigio e pedante che le si presenta. Un uomo sull’orlo del baratro. Un uomo con un unico e solo scopo… ricordare al mondo che “lui” esiste ancora, nonostante il tempo scorra. Un uomo, il cui urlo al mondo è… “Io sono Giacomo Casanova”.
Info e prenotazioni: 081 574 4936 – 338 7405 819 – unospazioperilteatro@libero.it – centroteatrospazio@libero.it – www.centroteatrospazio.it
Groppi d’amore nella scuraglia
Quando: dal 3 al 6 marzo
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: dal giovedì al sabato ore 21; domenica ore 18
Autore: Tiziano Scarpa
Regia: Marco Caldiron
Trama: Groppi d’amore nella scuraglia è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata, descrive un percorso di rinascita e di redenzione. Questo linguaggio fatto di parole stravaganti, bizzarre, onomatopeiche ed evocative, deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo.
Racconto e insieme bestiario, sperimentazione linguistica e filologia dell’archetipo, Groppi d’amore nella scuraglia narra, in una lingua che allude ai timbri dei vernacoli meridionali, mescolati sapientemente con quelli trecenteschi delle Origini, la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia, sullo sfondo della vicenda che coinvolge il loro paese, che accetta, in cambio di un ripetitore TV, di diventare sede di una discarica d’immondizia.
Lo spettatore si trova, così, immerso in una dimensione fatta di suoni antichi, ma pur sempre riconoscibili, d’immagini e musiche che creano un’atmosfera naïf, tracciata con pennellate severe e marcate.
Immagini che richiamano l’immaginario di Bosch, raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti.
Tutti i personaggi della storia compaiono sulla scena, grazie alla brillante versatilità attoriale di Silvio Barbiero: il sindaco, la vedova Capecchia, Sirocchia, il popolo e ancora, la storia del ripetitore, l’amore di Scatorchio per Sirocchia che gli preferisce il rivale Cicerchio, la discarica che fa fuggire tutti i cittadini.
Groppi d’amore nella scuraglia è una storia ricca d’ingredienti narrativi, che non mancherà di sorprendere per l’originalità delle soluzioni messe in atto. Un turbinio d’immagini e personaggi inventati che fa tornare bambini e riassaporare quella curiosità gioiosa e inebriante di quando si ascoltava la favola più bella.
Prenotazioni: 349 1925 942 – 081 296 640
Monologue avec valise
Quando: 4 marzo
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orario: 21:15
Autore e Interprete: Guerassim Dichliev
Regia e Drammaturgia del corpo: Costantino Raimondi
Trama: Monologo con valigia è figlio di Prove (rewind), premio Girulà per la migliore drammaturgia nel 2008 a Napoli – Italia. È un nuovo viaggio tematico in compagnia di Guerassim Dichliev con il quale lavoro da più di venti anni, anni di partage artistico dove il corpo e la parola si esprimono come esperanto del domani. Questa ricerca prende forma attraverso i temi dell’immigrazione e si incarna attraverso la vita vissuta dall’ attore stesso come in Prove (rewind). Nervi, muscoli e tensioni, tra sogno e realtà. È un attore accompagnato da una valigia piena di ricordi e di progetti. Un aroma da film muto in cui l’ironia sulla sua propria sorte é solo una speranza per il giorno dopo. (Costantino Raimondi)
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it
Adulto
Quando: 4 e 5 marzo
Luogo: Piccolo Teatro Libertà/Magnifico Visbaal – Benevento
Orario: 21
Drammaturgia: Francesca Marianna Consonni
Regia: Giuseppe Isgrò
Interprete: Dario Muratore; voci Ferdinando Bruni, Ida Marinelli
Trama: Adulto è una ricerca sulla parte maledetta della crescita, quella che non matura, che non si dichiara, che non si esprime e che non si arresta. Lo sguardo del pubblico è affacciato alla scena come alla rete da cantiere di uno scavo immaginale. Qui sono insabbiati gli oggetti ludici, erotici, i feticci e i travestimenti di un individuo abnorme e delicatissimo, che produce i suoi riti scabrosi in un luogo periferico, sospeso, tutto autogenerato, autonomo rispetto al resto del mondo. Linee di led e radio analogiche sono i confini visivi e sonori della scena, un luogo della mente che restituisce suoni, bagliori, presenze.
Le trasformazioni a cui è sottoposto il personaggio trascendono il genere sessuale, la morale, il ruolo sociale, la direzione ordinaria della vita. Tutto il processo è però attraversato da desiderio, amore, bisogno estremo e abominevole di tenerezza. Le parole che compongono questa contro oratoria sono tratte dalle opere finali di Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante e Dario Bellezza, accomunate dall’essere liriche filosofiche, opere pericolose e azzardate, crolli monumentali che prefigurano la morte e sono assieme capaci di un pensiero visionario e rigenerativo sul divenire.
Info e prenotazioni: 349 6789692 – 333 6304056 – magnificovisbaal@yahoo.it – http://www.magnificovisbaal.it/
Amore estremo
Quando: 4 e 5 marzo
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: 21
Autori: Patrizia Di Martino e Francesco Olivieri
Regia e Interprete: Patrizia Di Martino
Trama: Il mondo delle donne è rappresentato nelle sue varie e molteplici facce: il desiderio, il sesso, la trasgressione, ma anche la frustrazione, il senso d’inferiorità che pervade corpo e mente, fino a condurre la persona alla perdita della propria libertà, diventano protagonisti di ossessioni difficili da controllare e che talvolta portano ad un tragico epilogo. Queste ossessioni sono la materia d’indagine da cui è partita la ricerca della Di Martino, che ha trovato temi e ispirazione osservando la società e i tanti fatti alla ribalta delle cronache negli ultimi tempi, dai diversi casi di femminicidio a quelli in cui è la madre-medea a commettere violenza contro i propri figli, il tutto filtrato attraverso la lente di ingrandimento del teatro. La messinscena di Amore Estremo, in cui si mescolano codici e arti diverse, esplora con sensibilità il complesso e delicato universo della mente e del cuore delle donne, invitando tutti ad una più ampia riflessione.
Info e prenotazioni: 339 666 6426 – info@nuovoteatrosanita.it – www.nuovoteatrosanita.it
Lucio incontra… Lucio
Quando: 4 e 5 marzo
Luogo: venerdì al teatro Supercinema di Castellammare di Stabia; sabato al Teatro Augusteo di Salerno
Orario: venerdì ore 21.00; domenica ore 18
Autore: Liberato Santarpino
Interpreti: Sebastiano Somma, Sandro Deidda, Guglielmo Guglielmi e il Martucci Vocal Ensemble
Trama: Lo spettacolo “Lucio incontra Lucio” è un progetto musicale che si ispira ad uno dei capitoli più belli della storia cantautorale italiana: le vite di Lucio Dalla e Lucio Battisti. Scritto da Liberato Santarpino e diretto da Sebastiano Somma, lo spettacolo, di grande impatto emotivo e musicale, mette in scena un’originale lettura della vita dei due grandi cantautori italiani. Due uomini accomunati dalla stessa passione per la musica, due uomini nati a distanza di dodici ore – 4 marzo 1943 Lucio Dalla e 5 marzo 1943 Lucio Battisti – e che oggi rappresentano un’icona tutta italiana. Ed è questa “nascita in parallelo” lo spunto dal quale Santarpino è partito chiamando in causa, con un guizzo di fantasia, gli dei Zeus, Afrodite, Ares e Apollo per poi riprendere il filo della storia, quella vissuta tra palco e realtà. “Lucio incontra Lucio” ha anche il merito di aver dato inizio ad una nuova strada nel panorama delle produzioni: è il primo esempio di spettacolo del genere prodotto da un Conservatorio, nello specifico dal Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno. Sebastiano Somma in questo spettacolo riveste il doppio ruolo di regista e attore: sarà sua la voce narrante che si intreccerà tra le esecuzioni dei brani eseguiti dalle voci del Martucci Vocal Ensemble, accompagnate da un sestetto jazz capitanato da Sandro Deidda al sax e Guglielmo Guglielmi al pianoforte. Le scenografie sono di Luigi Ferrigno e Mauro Rea, le immagini disegnate sono di Mariano Soria e Irene Servillo.
Info e prenotazioni: 342 3107 406
Io muoio e tu mangi
Quando: dal 4 al 6 marzo
Luogo: Sala Ichos
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 19
Interpreti: Roberto Scappin e Paola Vannoni
Regia e Drammaturgia: Quotidiana.com
Trama: Il secondo capitolo del progetto Tutto è bene quel che finisce, Io muoio e tu mangi, rimprovero rivolto al figlio dal padre morente, amplifica da una parte l’implorazione inascoltata di una buona morte, la medicina sconfitta che impone sofferenza e lo spietato rigore di una presunta superiorità morale che non sa accogliere la disponibilità della morte; dall’altra ripensa il concetto di lotta di classe, l’utopia dell’uguaglianza come strategia del linguaggio politico che si avvale della credulità del popolo per saccheggiarne il futuro. L’inizio della vita è stato notevole, lo sarà anche la fine? Forse è giunto il momento di chiedersi se tra l’inizio e la fine, il tempo è stato rilevante e se deve diventare degno di essere notato.
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)
Non farmi ridere, sono una donna tragica…
Quando: 4 e 6 marzo
Luogo: Teatro Sancarluccio
Orario: venerdì alle ore 21:00 – domenica alle ore 18:00
Testo e Regia: Massimo Andrei
Interpreti: Gea Martire, Massimo Andrei
Trama: “Non farmi ridere, sono una donna tragica” è uno studio sull’amore ‘inutile’ che vede in scena tre personaggi. Lo studioso Carlo Rimetti (Massimo Andrei) analizza l’amore vero, quello da cui non si ricava un utile di sorta, osservando Silvana (Gea Martire), donna tragica eppure comica, e introduce un giardiniere, Carmine, uomo portatore d’amore che, alle persone, preferisce… i cactus. Una ricerca ‘platonica’ alla fine della quale ci si chiede se l’amore sia quella cosa per la quale, o senza la quale, si rimane tale e quale… Si parla dell’amore autentico, quello senza scopo. “Non farmi ridere, sono una donna tragica” è dunque una sorta di studio ‘para- accademico’ che approfondisce un tema universale e risulta in una buffa osservazione scientifica sull’amore vero. Oggetto di questo studio è Silvana, donna che si rivela essere tragica, come suggerisce il titolo, perché – sostiene l’autore – eccede nella sua percezione, tragicamente passionale, che la porta a credere che tutto rappresenti ‘la fine del mondo’. Lo studioso avrà qualche difficoltà con il soggetto in esame… Come già accaduto in precedenza, con il dolore in “Tina, fai presto”, la cucina in “Un Pop antico” e le fiabe nell’opera “Favolare”, spettacolo realizzato per il Teatro di San Carlo, nel suo ultimo lavoro, Massimo Andrei tratta in maniera comica temi importanti della vita quotidiana. “La volontà iniziale era quella di raccontare l’animo umano attraverso un’eroina tragica ma, parafrasando Nietzsche, non c’è niente di più comico della tragedia e si finisce dunque a ridere della vita, osservando le contorsioni, le difficoltà e le lacrime che il nostro essere limitati porta con sé.” (Massimo Andrei)
Info e prenotazioni: 081 410 4467 – 081 544 8891 – http://www.nuovoteatrosancarluccio.it/
La bambola e la putana
Quando: dal 4 al 8 marzo
Luogo: Galleria Toledo
Orario: feriali ore 20:30 – domenica alle ore 18:00
Interpreti: Isabella Caserta e Francesco Laruffa
Trama: Due atti unici dello psichiatra veronese Vittorino Andreoli accomunati dalla tematica sessuale. Andreoli, con il linguaggio scarno e diretto della quotidianità, non edulcorato, drammatico e ironico, che squarcia il velo di perbenismo ipocrita sotto il quale l’uomo ama nascondersi, ci conduce in un mondo dove ogni cosa è rappresentata per quello che è e all’estremo (sesso, sentimenti, violenza e passioni) per rivelarci le pulsioni dell’uomo, i suoi desideri più proibiti e segreti. Teatro di parola che squarcia e scopre l’io recondito, che lo svela nella sua crudezza per cercare di capire il disagio, la malattia, la realtà.
“La bambola” racconta di un uomo (potrebbe essere il vicino della porta accanto) e le sue ossessioni. Andreoli, profondo conoscitore della mente umana, sviluppa in maniera insolita il tema della violenza contro le donne, indaga nella mente del maschio e racconta cosa avviene nella testa di quest’uomo. “Hai le scarpe che ho scelto. Tu non puoi cambiare idea. Tu sei mia. Mia per sempre. Tu pensi quello che io penso. Tu vuoi quello che io voglio.”
“La putana”: confessioni tra il divertente e l’amaro di una donna che, con un linguaggio popolare e senza filtri, parla al pubblico della sua vita, dei suoi desideri e della cruda realtà del suo quotidiano. Con un passato di sofferenza che lei in qualche modo giustifica, accetta con pragmatica rassegnazione l’ineluttabilità del suo destino e del suo “mestiere” che racconta in modo schietto, sincero e con disinvoltura, celando l’amarezza che però in alcuni momenti emerge. Spaccato sociale che ci mostra un mondo che non è lontano come si potrebbe pensare, ma che spesso si preferisce non vedere o tenere nascosto. (Isabella Caserta)
Info e prenotazioni: 081 425 037 – 081 425 824 – galleria.toledo@iol.it
Cose dell’altro mondo
Quando: 5 marzo
Luogo: Galleria Borbonica – Napoli
Orario: 19:30 e 21:30
Interpreti: Lilith Petillo, Daniele Acerra, Franco Nappi, Milca Lemasle e Giulia Chiaramonte
Regia e Drammaturgia: Lilith Petillo in collaborazione con Venanzio Amoroso e Danilo Franti
Trama: “Cose dell’altro Mondo” è un omaggio al teatro di #Pirandello, in particolare al suo “I giganti della montagna”: una critica alla manipolazione che il potere attua sulla società, In quest’opera assistiamo alla rappresentazione di due modelli di vita: quello di coloro che hanno scelto di vivere nell’allucinazione del sogno e quello che il conte si ostina a volere perpetuare a dispetto della realtà avversa. Lo spettacolo, cotruito in una chiave originale e leggera, è ambientato nella suggestiva galleria Borbonica di Napoli, e tocca. tre diverse corde: drammatica, comica e poetica, inserendole in una dimensione di leggerezza e delicatezza che caratterizza la messa in scena.
Info e prenotazioni: 331 3169 215 – 392 3501 780 – info.demiurgo@gmail.com
Merisi. La verità nel buio
Quando: 5 marzo
Luogo: Pio Monte della Misericordia, in via dei Tribunali n 253
Orario: ore 18:30 e ore 20
Produzione: Associazione Culturale Nartea
Autore: Febo Quercia
Interpreti: Raffaele Ausiello, Sergio Del Prete, Annarita Ferraro, Andrea Fiorillo, Antonio Perna
Trama: Attraverso questa rievocazione storica, ambientata nel periodo napoletano dell’artista, al Pio Monte della Misericordia prende vita un’esibizione teatrale che non vuole essere un elogio del “genio”, ma una rappresentazione dell’uomo de Le Sette Opere di Misericordia e del suo tormento, che ne ha rivelato sui dipinti la grandezza artistica. Il lavoro teatrale sviscera non solo l’ingegnosità del pittore rivoluzionario, ma indaga la natura psicologica dell’uomo scomparso a Porto Ercole il 18 luglio del 1610.
Prenotazione obbligatoria: 339 702 0849 – 334 622 7785
Avana
Quando: 5 e 6 marzo
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: sabato alle ore 20:30 e domenica alle ore 18
Regia: Niko Mucci
Ideazione e performance: Marcella Vitiello, Gianluca Cangiano, Veronica Cavuto, Francesca Niespolo, Federica Pirone
Trama: Il lavoro, ambientato nella capitale cubana intorno agli anni ’60, è imperniato sul desiderio/sogno di una vecchia tenutaria di bordello, ormai cieca, di raggiungere in Italia un suo antico amore truffato e tradito che, vecchio e malato, le ha mandato una lettera nella quale la perdona ed esprime la volontà di rivederla un’ultima volta. Le tre ragazze che lavorano con lei, assieme ad un uomo a metà fra cliente affezionato e collaboratore, organizzano una messa in scena per illuderla di realizzare la sua aspirazione. Ma all’interno della messinscena si inserisce, come un autentico coup de théatre, una situazione imprevista e inquietante, che inesorabilmente confonde le carte tra illusione e realtà. Una storia semplice e paradossale, si muove fra un affresco minimale dai colori caldi e tropicali, sino a trasformarsi in un intrigante gioco teatrale. Una riflessione sui sentimenti, delicati ed estremi, che cerca una dimensione fra più linguaggi e strumenti comunicativi: la musica, la danza, le parole, le immagini cercano una sintesi visiva, che parli al cuore, che renda credibile all’anima ciò che i sensi direbbero gioco; l’illusione si fa reale, l’immaginazione complice di un sogno, la teatralità realizzatrice di desideri.
Info e prenotazioni: 081 585 1096 – 340 109 8705 – liberascena1@gmail.com – teatriassociatinapoli@gmail.com – www.liberascenaensemble.it – www.teatriassociatinapoli.it – www.interno5teatro.it
Mamma – Piccole tragedie minimali
Quando: 5 e 6 marzo
Luogo: TAV – Frattamaggiore (NA)
Orario: sabato alle ore 20 – domenica alle ore 18
Regia: Matremo Teatro
Adattamento: Angela Garofalo, Monica Palomby
Interpreti: Roberta Frascati, Angela Garofalo, Monica Palomby, Caterina Di Matteo
Trama: L’idea di mettere in scena Mamma di Annibale Ruccello nasce da una forte e precisa esigenza: affrontare il femminile nella sua totalità fino alla maternità con i sentimenti che questa comporta: frustrazioni, dolori e purissime forme d’amore.
Quattro donne si alternano sulla scena. Lo spazio scenico è essenziale, nero, percorso da un lungo tappeto rosso, che si srotola dal fondale al proscenio, fiume sanguigno che guida ogni madre verso l’altare sul quale consumerà il proprio dolore. Una sedia. Vecchia, sfondata, a significare i numerosi patimenti. La sedia gestatoria della ritualità popolare nel Sud dell’Italia: le donne vi si siedono per chiedere alla Madonna – del Parto o di Piedigrotta – la grazia di rimanere incinta. Sedia che diventa cornice, palcoscenico, finestra, sfogo isterico di una madre alle prese con troppe creature.L’essenzialità della scena fa sì che protagonista sia sempre il personaggio, che cerca di affermarsi, attraverso l’uso di quella potente e meravigliosa parola di cui Ruccello è maestro, strappando con forza uno spazio di vita nel quale poter finalmente vivere il proprio dolore, vegliata dall’immagine della Vergine che lentamente va componendosi sul fondo.
Info e prenotazioni: 334 82 63 852
Sabbia
Quando: 5 e 6 marzo
Luogo: Officina Teatro San Leucio (CE)
Orario: sabato alle ore 21 e domenica alle ore 19
Regia e Interprete: Michele Pagano
Trama: Un uomo, un pallone, la sabbia. Un racconto scandito da tre mondiali di calcio. Una raccolta di ricordi che raccontano la storia di una lacerazione vissuta senza il filtro del cinismo. Il gioco del calcio che unisce e separa. La sabbia che, prima, accoglie e poi seppellisce l’esaltazione e le promesse dell’infanzia e dell’adolescenza. Sulla spiaggia ricreata sul palcoscenico, Tanino rivive il suo passato, con le sue contraddizioni e i brucianti sensi di colpa. Il percorso di questo emigrante è il viaggio di chi parte da un sistema di valori imposto e cristallizzato per giungere faticosamente all’emancipazione e alla maturità. Ogni elemento del passato che ritorna mette alla prova una scelta, una decisione, un cammino di svolta con tutte le sue sofferenze e i suoi inciampi. Ovunque, sabbia, dall’alto e dal basso, simbolica materia dei ricordi e suggestivo scenario di fallimenti e vittorie. Delicatamente comico e consapevolmente intimista, questo spettacolo non fornisce risposte, ma rivendica le lontane e felici promesse dell’infanzia come destino e non come caso.
Info e prenotazioni: 0823 363 066 – 349 1014 251 – info@officinateatro.com
Febbre per il commissario Ricciardi
Quando: dal 5 al 13 marzo
Luogo: Il Pozzo e il Pendolo
Orario: 21
Interpreti: Paolo Cresta
Trama: La passione brucia il sangue, gli occhi, la vita. La passione è una febbre che non lascia scampo. Ti scivola dentro, a tradimento. Coglie l’ attimo in cui l’anima è scoperta e si fa strada dagli occhi, per invadere il cuore, le viscere, il cervello. La passione è una febbre che si insinua, un morbo letale e democratico che devasta senza riguardo ricchi e poveri, uomini e donne, buoni e cattivi, giovani e vecchi. La passione è una febbre con la quale il commissario Luigi Alfredo Ricciardi deve confrontarsi ogni giorno. Spettatore attonito degli orrori figli della passione. È il maggio del 1932, Ricciardi si muove nel dedalo intricato dei vicoli napoletani, nelle orecchie tre numeri; negli occhi l’immagine di un uomo, morto; nella mente un unico pensiero: la passione è una febbre che uccide. Febbre è l’unico episodio, della serie del commissario Ricciardi, raccontato in prima persona. I pensieri, le emozioni, il dolore di Luigi Alfredo Ricciardi, il poliziotto che vede i morti, avranno la voce di un interprete straordinario: Paolo Cresta.
Info e prenotazioni: 081 5422088 – info@ilpozzoeilpendolo.it
TreTris – Post Coppia: i Corpi, la Coppa, ‘na ceppa, ed il cappio
Quando: 6 marzo
Luogo: Marte Live – Cava dei Tirreni (SA)
Orario: 19
Interpreti: Macello Cozzolino, Dolores Gianoli, Fabiana Sera, Diego Sommaripa e la partecipazione di Ivan Boragine
Regia: Diego Sommaripa
Trama: 2010: Ottavio e Matteo si conoscono per caso su un treno e, nonostante appartengano a mondi completamente diversi, si ritrovano a discutere, tra ironia e riflessioni serie, sull’argomento DONNA.
2015: Ottavio ha sposato Dolores, ma la coppia è ormai stanca e va avanti tra litigi e routine; decide, quindi, di riaccendere la vita sentimentale con uno
Scambio di Coppia. La coppia convocata per il gioco hot è formata da Matteo, datore di lavoro di Dolores, di cui Ottavio è molto geloso, e Silvia, giunonica e affascinante donna amante del sadomaso; in realtà, Silvia, concluso lo Scambio di coppia, assolda un escort, Ringo, per un fine del tutto inaspettato. Riuscirà Silvia in questo caso ad esaudire il suo desiderio con Ringo? L’epilogo vede Ottavio e Matteo legati oramai da una solida solidarietà maschile, e uniti contro il difficilissimo universo Femminile, tema che li unì anche cinque anni prima, quando si conobbero su quel treno…
Prenotazioni: 366 97 99 364
Io, tra di voi
Quando: 6 marzo
Luogo: Torre del Greco (NA) – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario: 18
Autori: Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola
Interprete: Massimo Masiello e al pianoforte Mariano Bellopede
Trama: Massimo Masiello sarà interprete di Io, tra di voi, accompagnato al piano da Mariano Bellopede, che firma anche le elaborazioni musicali dello spettacolo scritto a quattro mani da Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola. In scena si racconta la vicenda del giovane croato Goran che, scampato all’assedio di Vukovar, appena quattordicenne, arriva con mezzi di fortuna in Italia, con un sogno nel cuore: cantare, così come faceva nella sua terra, insieme alla sua famiglia di artisti, purtroppo non scampata allo sterminio. Ma lui, rifugiato politico, senza più nemmeno le scarpe per camminare, comincia a lavorare prima nei campi, poi come cameriere, nelle case di ricchi borghesi, quindi in un ristorante, dove fa tanti incontri, con personaggi appartenenti a varia umanità. La musica resta il suo sogno ed anche la sua ancora di salvezza, nelle sere in cui, da solo, racconta a se stesso la sua storia, gli orrori visti e vissuti, ma anche le piccole gioie. Il suo mito, oggi , dopo oltre vent’anni, come allora, è un piccolo uomo, uno che ce l’ha fatta, che veniva come lui da un paese martoriato dalla guerra civile e che grazie alla musica ha riscattato le umiliazioni ed il dolore, diventando il grande Charles Aznavour.
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
Donne In… Canto
Quando: 6 marzo
Luogo: Théâtre De Poche
Orario: 18
Interpreti: Antonella Morea e al pianoforte Martina Mollo
Trama: Lo spettacolo è un immaginario incontro tra l’artista e gli autori che nell’arco della sua carriera l’hanno viste protagonista. Così Antonella Morea festeggia con il pubblico i suoi 40 anni di carriera. Accompagnata al piano da Martina Mollo, Antonella recita e canta i brani più significativi della sua vita artistica da Viviani a De Simone, da Ruccello a Pazzaglia fino a Manlio Sanatanelli. Sono le donne in… canto, amate dal pubblico e dalla critica.
Info e prenotazioni: 081 5490 928
10 Years Solo Live
Quando: 7 marzo
Luogo: Teatro Bellini
Orario: 21
Interprete: Brad Mehldau
Trama: Nato a Jacksonville nel 1970, Mehldau è un pianista di formazione classica presto convertito al jazz. Esordisce giovanissimo, nei primi anni ’90 con la band di Jimmy Cobb e poco dopo il sassofonista Joshua Redman lo vorrà nel suo quartetto. Nel 1994 formerà un suo trio che pubblicherà il primo album nel 1995 e, nel giro di pochi anni, conquisterà le platee di tutto il mondo grazie alla sua sensibilità di interprete. Il trio è la formazione che più ha caratterizzato l’attività di Mehldau, con la quale ha realizzato i cinque memorabili album The Art of the Trio, usciti tra il 1996 e il 2001 e in seguito raccolti in cofanetto con l’aggiunta di un sesto volume; la predilezione per questo format si è mantenuta sino ai giorni nostri. Al Teatro Bellini assisteremo a una sua esibizione in piano solo è l’altra dimensione in cui si è meglio fatta apprezzare l’incredibile armonia tra improvvisazione ed equilibrio formale che distingue le esecuzioni di Mehldau, concerti caratterizzati da incursioni nella musica rock: dai Radiohead ai Beatles, passando per Gershwin. Pur focalizzandosi sulle situazioni raccolte del trio e del solo, il pianista della Florida non si è sottratto a indimenticabili collaborazioni con altri musicisti come Pat Metheny, Charlie Haden, Lee Konitz, Michael Brecker, Wayne Shorter, John Scofield, Charles Lloyd, Joshua Redman, Peter Bernstein, Kurt Rosenwinkel, Mark Turner o stelle della lirica come Renée Fleming e Anne Sofie von Otter.
Prenotazioni: 081.5491266 – www.teatrobellini.it
La Riunione
Quando: 7 marzo
Luogo: Napoli – festa della donna
Orario: 20:30
Produzione: Crasc
Autrice e interpreti: Beatrice Baino e Diana Di Paolo
Trama: Due consulenti estetiche si ritrovano in una casa privata per una dimostrazione. Lo spettacolo si apre come una reale consulenza estetica, la rappresentante Sonia e la ricercatrice Teresa, esordiscono con la presentazione dell’azienda, della sua filosofia e dei prodotti di punta… ma una delle due consulenti (Teresa) non è concentrata, si distrae, viene più volte richiamata dalla sua collega. La sua confusione è dovuta dalla spasmodica attesa della telefonata di un uomo… È qui che comincia la performance attoriale con scambi di battute tra le protagoniste ed il pubblico (esclusivamente femminile) sul tema del rapporto uomo/donna nei suoi molteplici aspetti.
Per info e prenotazioni: 333 6616 887 – marketing@teatrodiricerca.it
Il labirinto
Quando: 7 marzo
Luogo: Napoli (zona Vomero) – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario: 18
Drammatugia: Giuliano Longone
Regia: Lello Serao
Interpreti: Alessia Sirano e Lello Serao
Trama: Il Labirinto è liberamente ispirato al romanzo dello scrittore americano Daniel Keyes Fiori per Algernon, scritto nel 1966, un classico della letteratura in lingua inglese del XX secolo. Lo spettacolo narra la storia di Charlie Gordon, un ritardato mentale che diventa la prima cavia umana dell’operazione ideata dai professori Nemur e Strauss che con lo stesso esperimento hanno già triplicato l’intelligenza di un topo di nome Algernon. Charlie, dopo l’operazione, diventa un genio riuscendo a superare per intelligenza e conoscenza anche i più grandi professori universitari e persino i professori che l’hanno operato, ma questo gli farà fare una drammatica scoperta sul proprio destino e su quello del topo Algernon. La storia è narrata in prima persona da Charlie nei suoi diari. I primi resoconti sono pieni di errori di grammatica ed esprimono una visione del mondo molto ingenua e infantile. La grammatica e la comprensione del mondo di Charlie migliorano di pari passo in una parabola che è poi la trama stessa della drammaturgia. Ma l’improvviso accrescimento della sua intelligenza fa scoprire a Charlie anche la vera natura del mondo che lo ha circondato e che prima viveva inconsapevolmente: un padre rassegnato e una madre violenta e ossessionata dalla “diversità” di suo figlio. Argomento centrale del lavoro è il ruolo dell’intelligenza nei rapporti tra le persone, e gli ostacoli alla comunicazione incontrati da chi ha un intelletto fuori dal comune: il genio allontana dagli altri quanto l’idiozia, e non è detto che la seconda opzione sia la peggiore. Mentre studia il regresso di Algernon, Charlie si accorge che, grazie alla sua cultura enciclopedica, è capace di fare collegamenti con tutti i campi della conoscenza, e questo lo aiuterà enormemente nella sua ricerca e nei suoi studi sull’effetto dell’esperimento “Algernon-Gordon”. (Giuliano Longone)
Prenotazioni: http://ilteatrocercacasa.it/site/prenotazioni/
Sviluppo di Donna Lionora
Quando: dal 10 al 20 marzo
Luogo: Ridotto del Mercadante
Orario: 10-03 ore 21.00; 11-03 ore 18.00; 12-03 ore 17.00; 13-03 ore 21.00; 15-03 ore 18.00; 16-03 ore 21.00; 17-03 ore 21.00; 18-03 ore 18.00; 19-03 ore 17.00; 20-03 ore 21.00
Regia: Alessandra Felli
Interpreti: Teresa Saponangelo
Trama: Sviluppo di Donna Lionora racconta, attraverso uno sguardo in soggettiva, l’ingresso di Eleonora de Fonseca Pimentel nella stagione adulta della sua esistenza. Stagione che la vede impegnata tanto nelle battaglie intellettuali e politiche dei suoi tempi, quanto nelle lotte più private e sentimentali, consumate nella reclusione dell’ambiente domestico. Nella seconda metà del Settecento il Regno di Napoli è uno dei principali centri del pensiero illuminista della penisola. Il suo programma di riforme volto al rafforzamento dello Stato e una riduzione dei privilegi, soprattutto ecclesiastici, segue il modello dell’assolutismo illuminato praticato da molti sovrani europei. Accanto ai principi gli intellettuali illuministi rivestono, di volta in volta, i ruoli di consiglieri, collaboratori, critici del loro operato, in favore del cambiamento.
Eleonora incarna pienamente questa funzione di rinnovamento e la esercita non esclusivamente attraverso la sua produzione letteraria. Concluse le tragiche vicende matrimoniali, il suo salotto diventa il luogo di aggregazione delle nuove generazioni di intellettuali. Meno moderati e più progressisti, sono nobili che si lasciano infiammare dal vento democratico e liberale della rivoluzione francese, per inseguire, fino alle estreme conseguenze, il sogno della Repubblica Partenopea. Il romanzo di Enzo Striano e l’adattamento di Maurizio Braucci condividono la volontà di restituire la polifonia dei personaggi storici vissuti nel Regno di Napoli. Coralità che viene percepita e filtrata attraverso lo sguardo di Eleonora.
Questa focalizzazione interna segue, inevitabilmente, il filo delle emozioni, dei pensieri, talvolta dei ricordi, spesso dei dubbi della protagonista, secondo un andamento sconnesso rispetto alla storia, che sconquassa la dimensione temporale del racconto. La sensazione prodotta da questa scelta narrativa è quella di assistere a una aberrazione, un depistaggio. Come se qualcosa degli eventi raccontati, sfuggisse alla comprensione, come se una “presunta verità” sulla rivoluzione del 1799, non possa essere, fino in fondo, raggiunta.
Info: http://www.teatrostabilenapoli.it/?p=content&id=368&t=contatti
Gabriella Galbiati