Nei prossimi giorni a teatro… in Umbria
Pirandello, Shakespeare, danza contemporanea, comicità e un profondo omaggio alla cultura partenopea di Toni Servillo tra le proposte in scena sui palcoscenici umbri questa settimana.
L’uomo perfetto
Quando e dove: 8 marzo al Teatro Esperia di Bastia Umbra (ore 21) e 13 marzo al Teatro Sociale di Amelia (ore 20.30)
Autore: Mauro Graiani
Regia: Diego Ruiz
Interpreti: Emanuela Aureli, Milena Miconi, Thomas Santu
Trama: Domandarsi se l’uomo ideale esiste è una di quelle cose che una donna fa almeno una volta nella vita (siate oneste, anche più di una). Le nostre madri e le nostre amiche ci ripetono da anni che prima o poi l’uomo perfetto solcherà la soglia di casa, ma che per ora devono continuare a cercarlo, provando e sbagliando. E intanto, l’orologio biologico fa tic tac…C’è da dire che le donne sono diventate con il tempo molto esigenti: lo vogliono alto, ricco, belloccio, gentile, romantico, passionale, protettivo, ma anche vulnerabile quando serve. Ecco quest’uomo ideale non esiste di certo, a meno che non si veda in qualche commedia hollywoodiana. Bisognerebbe costruirselo personalmente: dare vita a un uomo sempre allegro, che sa ascoltare, che non parla mai di calcio, che non dimentica i compleanni e non si scoraggia mai, pronto a prendervi in braccio al vostro ritorno a casa e far e di voi il centro del suo mondo. Con un uomo del genere tutte le cicatrici, le fobie, i dolori procurati dai maschi che lo hanno preceduto svanirebbero. Ah, se esistesse davvero un uomo a cui non rinfacciare nessun difetto! L’uomo ideale, che rassetta, pulisce, lavora, vi venera e vi ama profondamente, vi fa sentire donne. L’uomo su cui contare. Quanto sareste disposte a pagare per un campione del genere?
Produzione: Gruppo G.I.A.D.
Info e prenotazioni: Bastia Umbra 075.7980672 – 349.3694469 – www.teatroesperia.it Amelia Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
Il berretto a sonagli
Quando: 10 marzo
Dove: Teatro Don Bosco
Orario: ore 21
Autore: Luigi Pirandello
Regia: Valter Malosti
Interpreti: Roberta Caronia, Valter Malosti, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Cristina Arnone, Roberta Crivelli
Trama: “Uno dei testi più popolari del grande drammaturgo siciliano, in cui Pirandello affronta uno dei motivi drammaturgicamente più importanti, quello dell’angoscia dell’uomo. “Colgo nella pièce un carattere visionario come in Molière, e un andamento da farsa nera. Ciampa è per me un buffone tragico, come il Nietzsche di Ecce homo e l’Arnolphe de La scuola delle mogli. In Pirandello, più che una risposta, la pazzia, con i suoi artifici, con la sua messa in scena nel Berretto a sonagli, è una posizione umoristica, l’astuzia feroce di Ciampa consiste nel mimare per la signora Fiorìca l’esempio dell’abisso della follia, unica soluzione del debole, in modo che lei alla fine vi precipiti”. (Valter Malosti)
Produzione: Teatro di Dioniso con il sostegno del Sistema Teatro Torino
Info e prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
Pinocchio
Quando: 10 marzo
Dove: Teatro Mancinelli di Orvieto
Orario: ore 21
Autore: Valeria Raimondi e Enrico Castellani
Interpreti: Enrico Castellani, Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli, Luca Scotton
Trama: Pinocchio è un progetto di Babilonia Teatri e Gli amici di Luca laboratorio teatrale presso la Casa dei Risvegli Luca De Nigris, realizzato col contributo della Fondazione Alta Mane Italia (AMI). La favola di Pinocchio è una metafora della vita di tre persone uscite dal coma, che hanno vissuto realmente il ritorno alla vita dopo aver sfiorato la morte. Raccontano la loro esperienza, il loro presente in un corpo segnato e che viene messo a nudo sul palco teatrale. Parole che commuovono, ma che allo stesso tempo fanno anche sorridere, per la capacità dei tre di riuscire anche a ironizzare su quanto accaduto. “Pinocchio è la loro umanità. Le loro e le nostre debolezze e incoerenze. L’eterno contrasto tra innocenza e consapevolezza: assunzione o fuga dalle responsabilità. Pinocchio è una scelta di campo. Pinocchio è le nostre tentazioni. Le nostre contraddizioni. Le nostre bugie.” Ma Pinocchio è anche la metafora di una trasformazione, di un cambiamento, da burattino a bambino. Morte e rinascita, quindi. Ma in nuove forme. Una poetica, quella scelta da Babilonia Teatri, che affronta le sfide più ardue, tra delicatezza e audacia. Il Pinocchio prodotto da Babilonia Teatri si è aggiudicato il Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2013.
Produzione: Babilonia Teatri in collaborazione con Operaestate Festival Veneto, con il Contributo di Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna
Info e prenotazioni: 0763.340493 – info@teatromancinelli.it
Otello
Quando: 10 e 11 marzo
Dove: Teatro Morlacchi di Perugia
Orario: ore 21
Autore: William Shakespeare
Coreografia e regia: Fabrizio Monteverde
Interpreti: Compagnia del Balletto di Roma
Trama: In questa versione dell’Otello il coreografo rivisita il testo shakespeariano lavorando sugli snodi psicologici che determinano la dinamica dell’ambiguo e complesso intreccio tra i protagonisti Otello, Desdemona e Cassio. In questo triangolo mai equilatero di rapporti, i tre vertici risultano costantemente intercambiabili, grazie sì agli intrighi di Iago, ma ancor più alle varie maschere del “non detto” con cui la Ragione combatte – spesso a sua stessa insaputa, ancor più spesso con consapevoli menzogne – il Sentimento. L’ambientazione in un moderno porto di mare (dichiarato omaggio agli sgargianti fotogrammi fassbinderiani di Querelle de Brest) chiarisce e amplia l’intuizione di fondo: se Otello è, come è sempre stato, un “diverso”, un outsider, non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere “straniero” e abituato ad altre regole del gioco, è anche vero che la banchina di un porto è una sorta di “zona franca”, un limbo in cui si arriva o si attende di partire, un coacervo di diversità in cui tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio per il semplice fatto che lì, nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso o il barbaro smettono di esistere. La forte presenza del mare, non relegato, come nel testo di William Shakespeare, ad un suggestivo sfondo per una Venezia o una Cipro genericamente esotiche e di parata, suggerisce i segreti, gli ininterrotti moti delle passioni con la loro tempestosa ingovernabilità, gli slittamenti inevitabili nei territori proibiti del piacere, della gelosia e del delitto. Precoce dramma romantico, l’Otello ben si presta alla lettura provocatoria ed eccessiva elaborata da Monteverde, in cui anche certe forzature enfatiche di Dvořák trovano pertinente collocazione fungendo da sottile contrappunto ironico all’azione dei personaggi.
Produzione: Balletto di Roma
Info e prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
A cuore aperto
Quando: 11 marzo
Dove: Teatro Nuovo Giancarlo Menotti di Spoleto
Orario: ore 21
Coreografie: Claudio Ronda
Regia: Alessio Pizzech
Interpreti: Elena Croce e i danzatori della Compagnia Fabula Saltica
Trama: Uno spettacolo di danza, teatro e musica, ispirato ai “Sonetti” di William Shakespeare. Un mosaico di modalità che rispecchia le direzioni, le differenze, i richiami dell’opera. Ciascuno degli elementi in scena è portavoce di messaggi di libertà, destinati a uno spettatore “in ascolto dell’amore” nelle sue diverse manifestazioni, un “treno” di emozioni, di sguardi, di sequenze, in cui l’uno insegue l’altro, una “confessione dell’animo” che utilizza ragioni e “spezzoni” autobiografici, perturbamenti e accensioni amorose, sogni, irritazioni e struggimenti. Il tutto indirizzato verso una dimensione trascendentale, in una meditazione sul tempo, sulla transitorietà del potere e l’illusorietà della vita.
Produzione: Compagnia Fabula Saltica
Info e prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
Mad in Europe (uno spettacolo in lingua originale)
Quando: 11 marzo
Dove: Teatro Clitunno di Trevi
Orario: 21.15
Autore: Angela Dematté
Regia: del gruppo Mad in Europe
Interpreti: Angela Dematté
Trama: Il progetto parte da innumerevoli suggestioni. Vi è una riflessione sulla “parola” e sul “linguaggio” e cosa esso comporta nelle nostre vite. Vi è una seconda riflessione, che parte da una serie di incontri indetti dalla Commissione europea a cui abbiamo partecipato e che sono nati nel tentativo di scrivere “The mind and body of Europe: a new narrative”. Vi è una terza suggestione, che parte da una prozia rimasta in manicomio per 80 anni della sua vita. Vi è una quarta, inaspettata, suggestione, che è una gravidanza a sorpresa. Ciò che scaturisce (ed è il nostro progetto) è una donna incinta impazzita. Al Parlamento europeo. Ella sapeva parlare molte lingue… ma ora riesce a formulare solo un “dialetto” internazionale, strano ed informe. Soprattutto non ricorda assolutamente più la sua lingua madre, la sua “Muttersprache”. L’ha rifiutata e ora non la ricorda più. Di chi è la colpa? Dovrà andare molto indietro per cercare di uscire dalla nevrosi in cui è caduta. Rientrare in un’eredità scomoda: materna, religiosa, demodé, di cui pensava di essersi liberata. Resta da capire se troverà ancora qualcosa (se lo vorrà) o se è tutto smarrito per sempre.
Produzione: Mad in Europe
Info e prenotazioni: Fontemaggiore tel. 075.5286651 – 075.5289555 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16) – www.fontemaggiore.it
Cibami
Quando: 12 marzo
Dove: Teatro Spazio Fabbrica di Lugnano in Teverina
Orario:
Autore: Stefano Benni e Cinzia Villari
Regia: Cinzia Villari
Interpreti: Tiziana Foschi, Piji (voce e chitarra)
Trama: “Il palco è un tappeto di rosmarino perché nell’era dell’etere gli odori scompaiono e il teatro è l’unico agente veicolare per non mandare in pensione l’olfatto. CIBAMI, nutrimi, prenditi cura di me. la chimica degli ingredienti e la chimica dei sentimenti. tre storie di odori: l’incenso, il sangue, il bosco. e poi cibo cibo cibo. il pubblico è invitato a questo banchetto di parole. si ride e ci si pente e poi.. si ride ancora”. (Tiziana Foschi)
Produzione: Associazione Culturale Vitamina T
Info e prenotazioni: 0744.902109 – www.athanoreventi.com
Toni Servillo legge Napoli
Quando: 13 e 14 marzo
Dove: Teatro Cucinelli di Solomeo
Orario: ore 21
Autore: Salvatore di Giacomo, Eduardo de Filippo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato, Maurizio De Giovanni, Giuseppe Montesano, Antonio De Curtis, Michele Sovente
Interpreti: Toni Servillo
Trama: Un sentito omaggio alla cultura partenopea che Toni Servillo rende immergendosi nella sostanza verbale di poeti e scrittori che di Napoli hanno conosciuto bene la carne e il cuore. È il ritratto di una città dai mille volti e dalle mille contraddizioni, divisa fra l’estrema vitalità e lo smarrimento più profondo, una città di cui la lingua è il più antico segno, forgiato dal tempo e dalle contaminazioni. “Ho scelto questi testi”, rivela un appassionato Servillo, “perché ne emerge una lingua viva nel tempo, materna ed esperienziale, che fa diventare le battute espressione, gesto, corpo”. Toni Servillo affronta la sostanza verbale di dieci poeti e scrittori, testimoni della città nel passato e nel presente, offrendo, attraverso emblematici scritti, il quadro sintetico di una realtà impietosa ai limiti del paradosso, tra pulsioni e sangue.
Produzione: Teatri Uniti
Info e prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale 075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it
Francesca Cecchini