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Musica, commedie, anniversari e rivisitazioni di classici tra le proposte della prossima settimana teatrale.

14707812_685022008322900_5698043660144050254_oLiolà
Di: Luigi Pirandello
Quando: 19 – 30 ottobre
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 19-21-25-28 ore 21:00, 20-26-27 ore 17:00, 22-29 ore 19:00.
Regia: Arturo Cirillo
Interpreti: Massimiliano Gallo, Arturo Cirillo, Milvia Marigliano, Giovanna Di Rauso, Giorgia Coco, Sabrina Scuccimarra, Antonella Romano, Viviana Cangiano, Valentina Curatoli, Giuseppina Cervizzi e con gli allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli (secondo anno) Emanuele D’Errico, Antonia Cerullo, Francesco Roccasecca.
Trama: “Liolà è un testo che quasi non sembra di Pirandello, così soleggiato com’è, vitale, istintivo, viscerale”, afferma Cirillo in una sua nota. “Ma dietro l’apparenza della gioiosa vita campestre, cela il nero del potere e della sopraffazione. Vittima di questo mondo, dove conta la roba di verghiana memoria, sono il mondo femminile e Liolà, poeta contadino, rimasto a uno stato di innocenza, e destinato a scoprire il male della società degli uomini contro quello della natura. Tra canti, e note allegre, usando la verità della recitazione e la stilizzazione del movimento, si narra questa storia archetipica, antica come il mondo, dove l’uomo opprime la donna, la vecchiaia si mangia la gioventù, l’avere conta più dell’essere, e la natura sta a guardare e si ammala di tanta crudeltà”. Lo spettacolo si avvale di un cast d’eccezione, con Massimiliano Gallo nei panni del protagonista, e della collaborazione di Paolo Coletta, autore di teatro musicale.
Info e prenotazioni: 081 551 33 96 – biglietteria@teatrostabilenapoli.it – http://www.teatrostabilenapoli.it/

 

14440918_10154288446026943_2806463716896721997_nRuccello per noi
da una idea di: Giulio Baffi
Quando: 20 ottobre, da mezzogiorno a mezzanotte
Luogo: Teatro Nuovo di Napoli
Trama: Dodici ore no-stop, a cura di Giulio Baffi, dedicate ad Annibale Ruccello, con testimonianze, ricordi, musica, teatro, immagini, di attrici, attori, registi, giornalisti, studiosi che sono stati affascinati ed attraversati dal suo grande talento, lo hanno incontrato e gli sono stati amici, di chi ha recitato con lui, di chi ha portato in scena i suoi personaggi, di chi studia il suo teatro.
Info e prenotazioni: Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Non è possibile effettuare prenotazioni – www.teatronuovonapoli.it/ – 081 497 6267

 

il-marchese-del-grillo-montesano-1160x710Il marchese del Grillo
Di: dal film di Mario Monicelli, scritto con Benvenuti, De Bernardi, Pinelli, Zapponi
Quando: dal 20 ottobre
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: 20-22-25-27-29 ore 21:00, 23-26-30 ore 18:00
Regia: Massimo Romeo Piparo
Interpreti: Enrico Montesano
Trama: Agli inizi del XIX secolo, vive a Roma il Marchese Onofrio del Grillo, Guardia nobile di Papa Pio VII, trascorrendo le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia, bigotta e autoritaria.  Le sue giornate trascorrono nell’organizzazione di  innumerevoli scherzi e beffe dei quali risultano spesso vittime i popolani, altri nobili e la sua famiglia oltre allo stesso Papa. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei confronti di mendicanti, Papi e consanguinei, proseguono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice, e l’amicizia con un giovane ufficiale francese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi. La disfatta di Napoleone a Waterloo ristabilirà però le cose e il Marchese del Grillo fa il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo trova un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per il suo alto tradimento nei confronti del Papa. Per la prima volta però uno dei suoi terribili scherzi, la sostituzione di persona operata ai danni di un povero carbonaro ubriacone, consentirà al Marchese un onorevole riscatto con un finale a sorpresa.
Info e prenotazioni: 081 41 42 43 – 405660 – info.teatroaugusteo@libero.it – http://www.teatroaugusteo.it

 

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Di: Peppe Fonzo
Quando: 21-23 Ottobre
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: 21-22 ore 21:00, 23 ore 18:00
Regia: Peppe Fonzo
Interpreti: Luigi Credendino
Trama: “Nun si nisciuna… Nun si nisciuna… Si nu malaffare… Na femmina e tre sorde, na puttana! Ricordatelo sempre… Si malacarne…”
Una riscrittura al “maschile” del mito di Filumena Marturano che apre scenari assolutamente inediti su un mondo già ampiamente frequentato da grandi autori, ma in riferimento al genio di Eduardo ricontestualizza in maniera inevitabilmente tragica e comica allo stesso tempo – come sempre fa la napoletanità fosse proprio col mondo dei travestiti – una storia di dolore e di sberleffo, di amore e risentimento, di patimenti e vendette. Il testo gioca sul filo del rasoio, sposta il baricentro mettendo in evidenza la distanza tra due “signorine” di epoche diverse: quella di oggi che vive in un contemporaneo di “munnezza”, alienazione, rassegnazione, ignoranza, angoscia; e quella della favola borghese Eduardiana, un archetipo che pare ormai lontano. ”
Info e prenotazioni: 339 666 64 26 – info@nuovoteatrosanita.it – http://www.nuovoteatrosanita.it/

 

img_9822La Venere dei terremoti
Quando: 22 ottobre
Luogo: Santa Maria Capua Vetere (Ce)– Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Autore: Manlio Santanelli
Interprete: Roberto Azzurro
Trama: Dopo anni di frequentazioni con il teatro e la narrativa di Manlio Santanelli, Roberto Azzurro decide di portare in scena “La Venere dei terremoti”, sfida davvero audace, trattandosi di un lungo racconto nato per la pagina scritta, la cui storia, sottotitolata come Il cimento amoroso di Luigino Impagliazzo e Fortuna Licenziati, si svolge a Napoli, tra le impervie e suggestive strade di una città vivace e coinvolgente, così come suggestiva e allo stesso tempo coinvolgente è la scrittura che l’autore utilizza per questo racconto. Iperboli linguistiche da montagne russe, costruzioni sintattiche da fuochi d’artificio. Un racconto di parole spericolate, di acrobazie verbali, di atmosfere reali eppure oniriche. Di immagini di donne vagheggiate, di musiche e immagini familiari e sconosciute, accorate e pericolose. Un piccolo viaggio nella suggestione del racconto come forma di comunicazione, la più antica, la più contemporanea, la più rischiosa, la più seducente. Il racconto si snoderà attraverso la parola che si fa senso e suono e immagini verbali che a tratti ci lasceranno intravedere il protagonista della storia, il vivace eppur malinconico Luigino Impagliazzo, proiettandoci quasi nella sua testa, nella sua immaginazione, a tu per tu con il turbolento circo colorato e un po’ folle che si scatena nella psiche di un piccolo uomo innamorato di una fin troppo bella “femmina”. Lo spettacolo si colloca nell’ambito della progettualità di Azzurro relativa alla parola scritta che diventa parlata, dunque alla letteratura che diventa teatro. L’incontro tra il Narratore e il protagonista della storia Luigi Impagliazzo avviene sotto gli occhi degli spettatori, mentre un caleidoscopio di immagini verbali, come fuoriuscite dalla psiche del protagonista, lo investono e lo rivestono di continuo.
Prenotazioni: 334 3347090 – 081 5782460 – info@ilteatrocercacasa.it

 

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Quando: 23 Ottobre
Luogo: NEST
Orario: ore 21:00
Interpreti: I virtuosi di San Martino
Trama: I Virtuosi di San Martino (Premio Ciampi 2014), sono un quintetto (flauto traverso, violino, violoncello, chitarra e voce) che lavora sulla rivisitazione di materiale di repertorio, attingendo alla tradizione della canzone popolare in una formula che occhieggia alla musica “colta” e al teatro, tra avanspettacolo e opera. Con Rumors i Virtuosi presentano per la prima volta un concerto di cover di note canzoni che, a vario titolo, fanno parte della storia della cosiddetta “musica leggera”. Dalla canzone italiana d’autore al rock progressive, da Frank Zappa a Rino Gaetano, da Piero Ciampi ai Police, tra Beatles e Pink Floyd, i Virtuosi rivisitano alla propria maniera una pioggia estremamente eterogenea di canzoni, tradotte forzatamente o per gioco in una sala da concerto, raccolte forse dalla radio, o dal perenne rumore di sottofondo imposto dalla nostra epoca, dai diffusori degli aeroporti, dei bar, dei negozi, come a sottolineare l’identità-differenza tra il rumore e la musica di consumo, il silenzio e il contrappunto. Un viaggio verso la decostruzione divertita della imponente e sorvegliante colonna sonora del nostro tempo: il primo, nella storia dell’Uomo, col suo rumore specifico, col suo suono, col suo ritmo distinto e frenetico di produzione di nulla.
Info e prenotazioni: 320 868 10 11 / 338 237 61 32 – info.teatronest@gmail.com – http://www.napoliestteatro.com/

 

13516199_10209857822588154_3667225340449495941_nPeccato che fosse puttana
Autore: John Ford
Quando: fino al 23 ottobre
Luogo: Galleria Toledo
Orario: giovedì e domenica ore 18:00; venerdì e sabato ore 20:30
Regia e drammaturgia: Laura Angiulli
Interpreti: Federica Aiello, Agostino Chiummariello, Gianluca d’ Agostino, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Luciano Dell’Aglio, Gennaro Di Colandrea, Stefano Jotti, Gennaro Maresca, Vittorio Passaro, Anna Savoia, Michele Schiano Di Cola, Maria Scognamiglio
Trama: L’incesto: Giovanni e Annabella fratelli-amanti. La passione al centro dell’azione. Libertà assoluta e sovrana della rivolta. Libertà negativa, pulsioni e desideri irregolari.
Unione con-fusione. Kaos. Alchimia, scienza dei rapporti e delle interazione tra le cose; conoscenza intima delle materie naturali. Mantenersi sul luogo dell’origine, restare-presso, nessuno sradicamento.
Un mondo dove la giustizia non ha luogo, dove lo Stato non ha rappresentanza riconoscibile. Contro il vuoto non resta che il richiamo primigenio della natura.
Materiale aspro, al cui interno altre storie s’innestano; sempre rapporti proibiti e sviluppi non meno luttuosi, nessuna felicità. L’epilogo inevitabile è la morte violenta, cattiva, crudele, quella che discende dalla rabbia e dal bisogno di vendetta, dal desiderio mai appagato, per sottrazione volontaria o necessaria del soggetto amato.
Nel cerchio degli eventi c’è chi cade per malasorte -il giovane Bergetto-, chi per malaccorta gestione dell’inganno -Ippolita e Soranzo-, o ancora per incauto abbandono alla passione, e tutto quello che ne consegue -Giovanni e Annabella-; c’è l’efferatezza di Grimaldi; infine, ultima vittima del massacro la Nutrice, simbolicamente privata degli occhi e poi della vita.
Info e prenotazioni: 081425037 | 081425824 – galleria.toledo@iol.it – http://www.galleriatoledo.org/

 

14500259_10154287820596943_4035676381491597962_oBeviamoci su_No Game
Quando: 24 Ottobre
Luogo: Nuovo Teatro Nuovo
Orario: ore 21:00
Regia: Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Francesca Linnea Ugolini
Interpreti: Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Francesca Linnea Ugolini
Trama: «L’entusiasmo non è altro che ubriachezza morale» direbbe George Gordon Byron. “Beviamoci su_No Game” desidera affrontare la difficile tematica della dipendenza dall’alcool come soluzione facile alla vita. Non si tratta di un gioco. Il divertimento delle nuove generazioni Smart rischia di essere un pericolo frequente, un Game Over causa della perdita totale della ragione come categoria dell’essere umano. In un paese dei balocchi si assiste al degrado di un potenziale creativo inespresso, se non attraverso atti al confine con il vandalismo. Siamo lontani dalla Bohème degli artisti francesi: è il bicchierino di troppo che trasforma il sogno in incubo. Il gesto realistico, teatrale e danzato riconduce nei luoghi della memoria come in quelli della vita reale: dall’alterazione delle percezioni sensoriali alle solitudini interne. Si approda così ad una tragedia contemporanea grottesca dove il corpo è espressione deforme della visione. Corpo sapiente alla maniera di Omero e non banalmente ubriaco: «il vino folle, che fa cantare anche l’uomo più saggio e lo fa ridere mollemente, lo costringe a danzare e a tirar fuori parola che sta meglio non detta».
Info e prenotazioni: 081 497 62 67/393 886 27 63 – botteghino@teatronuovonapoli.it – – www.teatronuovonapoli.it/

filomena-ok-approvata-tagliataFilumena Marturano
Autore: Eduardo De Filippo
Quando: fino al 30 ottobre
Luogo: Teatro Diana
Orario: martedì-giovedì-venerdì ore 21:00 (eccetto 25 e 28), mercoledì ore 17:45 (eccetto 26), sabato ore 17:30 e 21:00 (eccetto 22), domenica ore 18:00 (eccetto 30).
Regia: Liliana Cavani
Interpreti: Mariangela D’Abbraccio, Geppy Gleijeses, Mimmo Mignemi, Nunzia Schiano, Ylenia Oliviero, Elisabetta Mirra, Agostino Pannone Riccardo, De Paola Michele, Eduardo Scarpetta, Fabio Pappacena
Trama: secondo la più lunga, meticolosa e bella didascalia mai scritta da Eduardo, la più celebre eroina del suo teatro appare in scena, mentre le ultime luci del giorno dileguano. È in piedi sulla soglia della camera da letto, le braccia conserte in atto di sfida; in camicia da notte, piedi nudi nelle pantofole scendiletto, capelli in disordine, con qualche filo grigio che denuncia tutti i suoi quarantotto anni e un «atteggiamento da belva ferita, pronta a spiccare il salto sull’avversario». Domenico Soriano è nell’angolo opposto della stanza e del palcoscenico, come in un ideale ring di pugilato. È un bel cinquantenne solido e giovale, che s’è goduto la vita grazie ai soldi della pasticceria lasciatagli dal padre. Da giovanotto lo chiamavano don Mimì (come il gaudente figlio di Eduardo Scarpetta) ed era famoso per i cavalli, le donne e i capricci. Ora se ne sta lì, pantaloni e giacca di pigiama sommariamente abbottonati, «pallido e convulso di fronte a Filumena, a quella donna “da niente” che per tanti anni è stata trattata da lui quasi come una schiava e che ora lo tiene in pugno». Agli altri due angoli della stanza, in attesa – sembrano i “secondi” dei pugili che stanno per affrontarsi – ci sono Rosalia Solimene, una donna del popolo che da sempre aiuta Filumena, e Alfredo Amoroso, «che riassume tutto il passato del suo padrone».
Domenico è furente perché Filumena, una ex prostituta che da anni vive con lui come la più paziente e sottomessa delle mogli, è riuscita a strappargli un matrimonio, facendogli credere che era in punto di morte. Poi, dopo quelle nozze in articulo mortis, era balzata dal letto, guaritissima e ferocemente soddisfatta di aver ripreso il suo posto legittimo nella casa che per tanti anni aveva contribuito a far prosperare. A quello stratagemma estremo s’era risolta perché, dopo mille avventure da lei sopportate in silenzio, il suo uomo voleva ora darle il benservito, per sposare una ragazza di vent’anni. E non era tutto, perché con una sorprendente rivelazione aveva raccontato di avere tre figli segreti, già grandi, e per giunta cresciuti a balia grazie ai denari rubati a Soriano. Questi va su tutte le furie, dichiara che il matrimonio gli è stato carpito con l’inganno e ne ottiene l’annullamento.
Allora l’indomabile Filumena ripiega su un altro più sottile espediente: uno dei tre giovanotti è figlio di Domenico. Quale? La donna lascia la casa, la sua casa, portandosi via il segreto. Domenico, attanagliato dalla più angosciosa curiosità, la supplica di rivelargli la verità; ma intanto riscopre tutte le qualità umane di quella donna. E per non lasciarsi sfuggire il figlio, acconsente a liberarsi della fidanzata, a sposare – questa volta davvero – Filumena e a prendersi in casa i tre giovani. Ma nemmeno diventata moglie Filumena svelerà il segreto. Madre di tutti e tre, non accetterà che uno di loro goda di qualche privilegio. Così, alla fine, Domenico li accetterà tutti serenamente, ripetendo le parole di lei: «’E figlie so’ ffiglie… E so’ tutte eguale… Hai ragione Filume’, hai ragione tu!».
Info e prenotazioni: 081 5567527 – 081 5784978 – http://www.teatrodiana.it/

Irene Bonadies

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