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La rassegna del British Film Institute, giunta alla sessantesima edizione, ha visto in programma 245 produzioni provenienti da tutto il mondo e in concorso anche cinque pellicole italiane.

imageIl London Film Festival invecchia con stile. La rassegna organizzata dal British Film Institute ha compiuto sessant’anni, regalando ai londinesi e agli appassionati di passaggio dodici giorni (5-16 ottobre) di anteprime e proiezioni, gala e red carpet bagnati e la possibilità di assistere a film provenienti da diverse nazioni.
Nonostante la “hard Brexit” che si prospetta per il prossimo anno, il LFF è stato all’insegna della diversità che da sempre contraddistingue Londra. Infatti, moltissime le produzioni straniere o non in lingua inglese delle 245 selezionate dalla giuria: dalla Corea del Sud di The Handmaiden, apprezzato a Cannes, alla gigantesca co-produzione, ponte tra Sudamerica ed Europa, di Neruda, passando per Lion, sforzo congiunto di Australia e India. E l’Italia non è stata da meno, con ben cinque pellicole nostrane sottotitolate per l’occasione e proiettate in alcuni dei cinema più famosi della capitale.
Si è cominciato il 5 e il 6 ottobre con l’atteso e già premiato a Venezia Indivisible (Indivisibili) di Edoardo de Angelis, proiettato a Embankment. Il film racconta del legame di Daisy e Viola, due gemelle siamesi napoletane alle prese con sogni, desideri e paure in procinto di una possibile separazione chirurgica.

"Sweet Dreams (Fai bei sogni)"

“Sweet Dreams (Fai bei sogni)”

Il 6 e il 10 è stata la volta di Sweet Dreams (Fai bei sogni) di Marco Bellocchio, adattamento dell’omonimo libro autobiografico di Massimo Gramellini. Il film vede protagonista Valerio Mastandrea nel ruolo del giornalista de La Stampa, segnato nell’infanzia dalla morte della madre.
Ancora Valerio Mastandrea in Fiore, l’unico della cinquina a non essere stato tradotto. L’opera di Claudio Giovannesi ha fatto il suo battesimo inglese nel weekend dell’8 e 9 ottobre, portando nelle due sale londinesi del West End e di Hackney la storia di Daphne e Josh. I due scopriranno l’amore tra mille ostacoli, materiali e psicologici, dietro le sbarre di un carcere minorile romano.
These Days (Questi giorni) di Giuseppe Piccioni è stato in sala 10, 12 e 13 ottobre. Un racconto di formazione e crescita per la studentessa Caterina e tre amiche in un road trip verso la Serbia in cui verranno fuori segreti e aspirazioni.
In ultimo, Worldly Girl (La ragazza del mondo) del regista Marco Danieli, in programma 11 e 13 ottobre, che analizza la ribellione di Giulia all’ortodossia religiosa della comunità di testimoni di Geova di cui fa parte.

Certain Women

“Certain Women”

Oltre ai lungometraggi, anche Il Silenzio, cortometraggio di produzione italo-francese in concorso nella sezione “To My Mother and My Father”, incentrata sulla relazione genitori-figli. Questo piccolo capolavoro illustra le barriere linguistiche di madre e figlia curde rifugiate in Italia nel momento di una visita dal medico.
Tuttavia, la celebrazione delle diversità non è bastata a far primeggiare il made in Italy cinematografico. Nessun premio per gli italiani in concorso poiché il riconoscimento per il miglior film è andato all’americano Certain Women con Michelle Williams, Kirsten Stewart e Laura Dern. Per alcuni dei film di casa presentati al London Film Festival, però, potrebbe essere il momento di passare allo step successivo. In effetti, tra le cinque, la pellicola di Bellocchio, i cui diritti di distribuzione sono stati venduti in 15 paesi, attende una data di uscita ufficiale nelle sale britanniche che dovrebbe essere annunciata a breve. Chissà che le altre non seguano lo stesso, fortunato percorso.

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London Film Festival celebrated diversities, five Italian films on screen

"Indivisibili"

“Indivisible”

BFI London Film Festival is ageing gracefully. The special appointment for both Londoners and foreign movie junkies turned 60 this year. It celebrated with twelve days (5-16 October) of premières and screenings, wet galas and red carpets and gave the chance of watch films from different countries.
Despite the “hard Brexit” expected in the coming year, LFF enhanced that very same diversity which is London trademark. Several foreign productions out of the 245 selected by the jury: South Korean The Handmaiden, premiered at Cannes, Neruda, a giant co-production between South America and Europe, and Lion, produced by Australia and India. Italy was no less so. Five Italian films have been projected in some of the most famous theatres in the capital.
The anticipated Indivisible (Indivisibili) by Edoardo De Angelis, awarded earlier this year at Venice Festival, was screened on 5 and 6 October. The movies deals with the bond between Daisy and Viola, two Neapolitan conjoined twins struggling to achieve their goals and experiencing fear while waiting for surgery.
Sweet Dreams (Fai bei sogni) by Marco Bellocchio, adapted from the omonimous autobiographical novel by Massimo Gramellini, premiered on 6 and 10 October. The protagonist is Italian actor Valerio Mastandrea as Gramellini, famous journalist working for national newspaper La Stampa, dealing with his mother’s death.
Mastandrea star also in Fiore, directed by Claudio Giovannesi. It is a modern Romeo and Juliet tale about starcrossed lovers Daphne and Josh, two young inmates convicted for theft. The film debuted in the UK on 8 and 9 October.

"These Days"

“These Days”

These Days (Questi giorni) by Giuseppe Piccioni was screened on 10, 12 and 13 October. It is the coming-of-age story of college student Caterina going on a road trip to Serbia with three friends, among secrets and aspirations.
Last to be screened on 11 and 13 October, Worldly Girl (La ragazza del mondo) by Marco Danieli, which focuses on Giulia’s rebellion against the Jehovah’s Witness community she belongs to.
Il Silenzio, an Italian-French short film in “To My Mother and My Father” category, a selection of shorts about the parents and children relationship. This little jewel shows the language barrier experienced by Kurdish mother and daughter refugees when at the doctor’s in Italy.
Nonetheless, the diversity celebration wasn’t enough to grant Italian movies an award. No prizes to Italy, as the award for Best Movies went to Certain Women starring Michelle Williams, Kirsten Stewart and Laura Dern. However, some of the Italian films screened at LFF could take the next step, landing to British theatres all over the country. Amongst the five, the film by Bellocchio is waiting for an official release date, after having sold distribution royalties in 15 countries. Others may follow the same, fortunate path.

Stefania Sarrubba

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