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Pronta a soddisfare i gusti di tutti la programmazione teatrale della settimana in procinto di iniziare, che tra i protagonisti vedrà Emma Dante e Marco Paolini.

di Irene Bonadies e Stefania Sarrubba

macbeth-blogMacbeth
Quando: dal 26 Ottobre al 13 Novembre
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 26, 28, 01/11, 04, 08, 11 ore 21:00, 27, 02/11, 03, 09, 10, ore 17:00, 30, 06/11, 13 ore 18:00
Regia: Luca De Fusco
Interpreti: Luca Lazzareschi, Gaia Aprea, Fabio Cocifoglia, Paolo Cresta, Francesca De Nicolais, Claudio Di Palma, Luca Iervolino, Gianluca Musiu, Alessandra Pacifico Griffini, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione, Federica Sandrini, Paolo Serra, Enzo Turrin
Trama: Questa edizione del Macbeth si pone come ideale prosecuzione del lavoro già avviato con Antonio e Cleopatra e Orestea, due spettacoli che si sono fortemente connotati nel senso della sperimentazione e della contaminazione tra linguaggi. Anche in questo caso il teatro si mescola con le installazioni video in modo ancora più complesso e variegato rispetto ai lavori precedenti. Lo spettacolo si collega ad Orestea per il rapporto tra teatro, musica e danza, proseguendo la collaborazione con gli artisti israeliani Ran Bagno e Noa Wertheim. Si richiama invece più ad Antonio e Cleopatra per l’analogia testuale, per il ritorno della coppia Lazzareschi – Aprea, per la stimolante collaborazione col traduttore Gianni Garrera, per i rapporti tra trasparenze scenografiche, video e luci, sempre più essenziali nel mio modo di fare scrittura scenica e che trovano nella collaborazione con Marta Crisolini Malatesta nuovi fecondi spunti.
Ho cercato di lavorare ad uno stile meno monumentale e più visionario rispetto ai lavori precedenti assecondando la natura fantastica del testo che vede i suoi momenti fondamentali (apparizione delle streghe, visione del pugnale, fantasma di Banquo, apparizione dei Re, delirio del sonnambulismo di lady Macbeth) tutti fortemente contrassegnati dal tema del sogno, del delirio, insomma dell’irreale.
Non abbiamo ambientato lo spettacolo in un’epoca precisa ma in un clima sospeso tra Medioevo e primo Novecento.
La letteratura critica sul Macbeth è sterminata e si potrebbero riempire pagine di citazioni che il regista deve fare però con la scrittura scenica e non con quella delle note. Basti perciò dire che non abbiamo dimenticato lo scritto di Freud che parla di Macbeth e Lady Macbeth come di un’unica persona e che lo spettacolo parte dall’intuizione di Bloom: il grande critico shakespeariano sostiene che il Macbeth è ambientato nella testa del protagonista. Potrà quindi sembrare curiosa la centralità di una camera da letto in una storia di guerra e morte, ma io credo che in realtà questo sia un testo psichiatrico, teologico, filosofico e non una pura e semplice lotta per il potere.
Nel quattrocentesimo anniversario della morte di uno dei maggiori scrittori di tutti i tempi, mi piace dedicare questa regia a mio figlio Giacomo che inizia quest’anno il primo passo nella carriera della scrittura.
Info e prenotazioni: 081 551 33 96 – biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

unnamedLe cose sono cambiate
Quando: fino al 13 Novembre
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orario: Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato ore 21:15 – Domenica ore 18:30
Regia: Cetty Sommella
Interpreti: Biagio Musella, Marco Montecatino
Trama: Francesco è un ragazzo mite e sensibile che soffre per amore. Fiorella, la sua fidanzata, l’ha improvvisamente lasciato con un laconico bigliettino che recitava «Le cose sono cambiate. Ti darò un spiegazione. Aspettami.» Disperato, si consola con la sua passione per la floricoltura, che coltiva con tale dedizione da essere riuscito a creare nuove forme di fiori. Fabio è il suo migliore amico, solare, scanzonato e indomito donnaiolo: ha una concezione della vita e dei rapporti sentimentali in totale antitesi con quella di Francesco, e le prova tutte per convincere l’amico a essere più leggero e superficiale con le donne. Le loro diversissime visioni sono oggetto di gustosi battibecchi, animati dalle teorie dell’invadente portiera Annunziata, lesbica e dominatrice, che non si esime dall’esprimere la sua opinione sull’argomento. A movimentare la situazione, l’avvento di due prostitute invitate da Fabio per distrarre l’amico –  che, però, è talmente ingenuo che neanche capisce la professione delle signore – e l’arrivo di Fiorella che irrompe a casa sua per dargli la promessa (e incredibile) spiegazione… Una commedia acuta e mai volgare che, esplorando l’annoso tema “sesso VS amore” con intelligenza e umorismo, ci fa riflettere su quanto oggi il sesso condizioni la vita di tutti noi.
Info e prenotazioni: 081.5499688 – botteghino@teatrobellini.it

 

280_0_4463900_85951Gran Cafè Chantant
Quando: dal 4 Novembre
Luogo: Teatro Augusteo
Orario: ore 21:00, domenica ore 18:00
Regia: Tato Russo
Interpreti: Tato Russo e Clelia Rondinella, Katia Terlizzi, Renato De Rienzo, Mario Brancaccio, Salvatore Esposito, Dodo Gagliarde, Letizia Netti, Carmen Pommella, Antonio Romano, Francesco Ruotolo, Caterina Scalaprice, Massimo Sorrentino e con l’Orchestra Gran Cafè Chantant
Trama: Siamo ai primi del ‘900, nel cuore della belle époque. Molti teatri di prosa chiudono perché la moda dell’epoca li rende ormai deserti. Qualcuno per seguirla viene trasformato in ritrovo di numeri ben più allegrotti. Due coppie di artisti ormai alla fame sono costretti, loro, detentori dell’antica arte della tragedia, a riciclarsi come vedette di café chantant. Una serie infinita di traversie e di avventure tutte da ridere li accompagna in quello che vuole soprattutto essere l’affresco d’un epoca edonistica e culturalmente in grande decadenza. Tato Russo riscrive e trasforma la commedia di Eduardo Scarpetta in un vaudeville, che è un tourbillon di trovate e di caratteri, e intorno al classico divertentissimo intreccio scarpettiano ci propone l’analisi critica di un periodo storico che, pur durando lo spazio di una meteora, fu denso di significati culturali e civili, chiudendo un secolo, l’800, e proponendone  un altro: quello dell’opera moderna. Un mitico quindicennio che, pur apparendo come un’epoca di splendori, portava in sé un periodo di miseria e decadenza. Nel 1900 i teatri di prosa chiudevano per lasciare spazio al Café Chantant. Questa nuova forma di spettacolo metteva in crisi quello tradizionale, come accadrà qualche decennio più tardi con l’avvento del cinema e oggi con l’avvento del one man show da cabaret. I luoghi teatrali si trasformavano: chiudevano molti teatri storici, altri per  sopravvivere erano costretti a modificare il repertorio. La vicenda dura un giorno, ma Tato Russo dilata lo spazio temporale di questa giornata, riferendola all’intero periodo di  quel quindicennio, dalla nascita, allo splendore, alla miseria del café chantant: un lungo giorno in cui cambia la moda, il gusto, la maniera di pensare della gente. E se l’azione parte dalla crisi del teatro di prosa determinata  dall’aggressione del café chantant, nel finale termina con quest’ultimo a sua volta stroncato dall’avvento del cinema. Intorno ai quattro protagonisti della storia si muove una miriade di personaggi, che oscillano tra tipi macchiette. Tato Russo ha impostato la commedia su questa folleggiante contrapposizione di  stili recitativi e di drammaturgia. Da una parte il linguaggio di commedia che sarà di Eduardo, dall’altra quello da farsa che è tipico di  Scarpetta. Da una parte Felice, personaggio nel vero senso della parola; dall’altra il mondo delle caricature, dei trucchi, delle esagerazioni. Tato Russo ripropone cosi uno Scarpetta diverso, più vicino ai classici nel modo personale di fare teatro: ogni intuizione critica non si propone mai come fine a se stessa ma sottostà invece ad un piano organico di messa in scena, in cui ogni elemento concorre in giusta proporzione con tutti gli altri. Uno spettacolo ricco di trovate, di colori, di contenuti.
Info e prenotazioni: 081 41 42 43 – 405660 – info.teatroaugusteo@libero.it

 

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Quando: dal 4 al 20 Novembre
Luogo: Teatro Bracco
Orario: giovedì, venerdì ore 21:00, sabato ore 18:00 e ore 21:00, domenica ore 19:00
Regia: Rosario Ferro
Interpreti: Caterina De Santis e Rosario Ferro
Trama: Lo spettacolo va inserito in quel filone di teatro dell’assurdo che regala comicità allo spettatore attraverso il paradosso. Siamo in una casa alto borghese, i suoi occupanti sono “nouveaux riches”, arricchitisi con una vincita al superenalotto. Il padrone di casa ha sognato i numeri da giocare, datigli in sogno da Mike Bongiorno, il quale, però, gli ha dato anche la data della sua morte. Tutto si svolge, quindi, intorno a questa attesa: di chi attende la sua morte con timore e non riesce a godersi la ricchezza portata dalla vincita, e del resto della famiglia, che, troppo impegnata a godersi la nuova condizione sociale, poco pensa che ciò che il “morituro” ha sognato possa accadere sul serio. Una girandola di personaggi assurdi ed un finale a sorpresa condiscono questa divertentissima commedia.
Info e prenotazioni: 081 5645323 – 348 1012824 – info@teatrobracco.it

 

copia-di-dfbdfsbdsfb-u46000462893768hkh-u46040728742085d-1224x916corrieremezzogiorno-web-mezzogiorno-593x443-1Tony Tammaro conquista l’Italia
Quando: 7 Novembre
Luogo: Teatro Diana
Orario: ore 21:00
Interpreti: Tony Tammaro e Nino Casapulla (tastiere), Luciano Aversana (chitarre), Paolo Pollastro (basso), Tony Martuccelli (batteria) e Rossella Bruno (cori)
Trama: I tanti vizi e le poche virtù della società moderna diventano il pretesto per raccontare e raccontarsi attraverso pezzi demenziali. Canzoni che descrivono quell’universo tamarro, pieno zeppo di modi e comportamenti dell’Ital-cafone, che Tony Tammaro ha saputo tradurre in musica prima di tutti gli altri.
Info e prenotazioni: 081 5567527 – 081 5784978 diana@teatrodiana.it

 

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Quando: 8 Novembre
Luogo: Teatro Diana
Orario: ore 19:00
Regia: Peppe Celentano
Interpreti: Gabriella Cerino, Peppe Celentano, Salvatore Catanese, Diego Sommarippa, Noemi Coppola, Angela Rosa D’Auria, Rossella Argo, Federica Catalano
Trama: La sitcom propone di divertire il pubblico nell’orario del dopolavoro, offrendo intrattenimento ed durante il rito italiano dell’aperitivo.
Il format è pensato per portare la serialità sul palcoscenico. Si affaccia ad un pubblico trasversale nell’età e nell’estrazione e punta sullo stravagante intreccio di vite – alle volte esilarante ed inaspettato – tra i protagonisti.
In circa settanta minuti andranno in scena tra un “apericena” nel foyer, farse e musica sul palcoscenico, le storie dei nuovi personaggi della sitcom teatrale, candidati a diventare dei veri baniamini per ilo pubblico.
Info e prenotazioni: 081 5567527 – 081 5784978 diana@teatrodiana.it

 

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Quando: dal 9 al 20 Novembre
Luogo: Teatro Diana
Orario: mercoledì giovedì e venerdì ore 21:00, il sabato ore 17:30 e 21:00, domenica ore 18:00, mercoledì 16 alle 17:45
Regia: Cristina Pezzoli
Interpreti: Angela Finocchiaro, Laura Curino, Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni, Titino Carrara
Trama: Dopo lo straordinario successo della prima stagione record con 108 repliche in 5 mesi, tutte soldout e con più di 72.000 spettatori, Calendar’ Girls torna per la seconda stagione teatrale Calendar’ Girls è un testo teatrale scritto da Tim Firth, Tratto dall’omonimo film con la regia di Nige Cole lo stesso di L’erba di Grace e We want sex di cui lo stesso Firth è autore e sceneggiatore. Il film, di cui erano protagoniste fra e altre Helen Mirren, Julie Walters, Linda Bassett, è uscito in Italia nel 2004 diventando un film di culto, molto amato dal pubblico femminile.
Nell’adattamento teatrale viene mantenuta l’impostazione corale, con un ruolo da protagonista definito, quello di Chris, interpretata da Hellen Mirren nella versione cinematografica e da Angela Finocchiaro in questa teatrale.
La storia, ispirata ad un Fatto realmente accaduto, è quella di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni, membre del Women’s Institute nata nel 1915, oggi è la più grande organizzazione di volontariato Delle Donne nel Regno Unito, che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro (Annie).Chris, stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l’idea di fare un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche del gruppo a posare nude. Con l’aiuto di un fotografo amatoriale realizzano così un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche, come preparare dolci e composizioni floreali, ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti. L’iniziativa riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra, facendo volare le vendite del calendario alle stelle L’improvvisa e inaspettata fama, tuttavia, metterà a dura prova le protagoniste.
Info e prenotazioni: 081 5567527 – 081 5784978 diana@teatrodiana.it

 

unnamedODISSEA a/r
Quando: dal 8 al 13 Novembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: martedì giovedì, venerdì e sabato ore 21:00, mercoledì e sabato ore 17:30, domenica ore 18:00
Regia: Emma Dante
Interpreti: gli allievi attori della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo di Palermo:
Manuela Boncaldo, Sara Calvario, Toty Cannova, Silvia Casamassima, Domenico Ciaramitaro, Mariagiulia Colace, Francesco Cusumano, Federica D’Amore, Clara De Rose, Bruno Di Chiara, Silvia Di Giovanna, Giuseppe Di Raffaele, Marta Franceschelli, Salvatore Galati, Alessandro Ienzi, Francesca Laviosa, Nunzia Lo Presti, Alessandra Pace, Vittorio Pissacroia, Lorenzo Randazzo, Simona Sciarabba, Giuditta Vasile, Claudio Zappalà
Trama: Emma Dante, torna con la sua ultima creazione: Odissea a/r, uno spettacolo corale, nato dalla sua esperienza come direttrice della Scuola dei Mestieri dello Spettacolo del Teatro Biondo di Palermo. É, infatti, con i 23 giovani professionisti formatisi in quest’Accademia che ha allestito Odissea a/r, di cui un Primo Studio è stato presentato in anteprima nell’ambito del 68° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza. L’artista siciliana rielabora le suggestioni del mito greco partendo dalla Telemachia, il viaggio di Telemaco alla ricerca del padre, passando per le vicende dei Proci che occupano la reggia di Itaca bramando di sposare Penelope e impossessarsi definitivamente del Regno e giungendo fino al ritorno di Odisseo in patria. Le figure umane e sovrumane dell’epos, ninfe e i mostri, pretendenti e mendicanti, nelle sue mani diventano uno spettacolo ricco di evocazioni fantastiche ma, al tempo stesso, di riflessioni sulla condizione dell’uomo-eroe, che si dimostra piccolo e bugiardo. Riscopriamo il mito in una prospettiva del tutto inedita, che ne esalta la componente umana, perchè, come chiarisce la stessa autrice «di Odisseo, Penelope e Telemaco scopriremo i lati più teneri e fragili, i loro difetti, le loro imperfezioni. Una madre e un figlio hanno aspettato a lungo il ritorno del mito e, durante l’attesa, hanno cambiato la propria natura.»
Info e prenotazioni: 081.5499688 botteghino@teatrobellini.it

 

unnamed-3Shakespeare in love (with Marlowe)
Quando: dal 8 al 13 Novembre
Luogo: Teatro Piccolo Bellini
Orario: martedì mercoledì giovedì, venerdì e sabato ore 21:15, domenica ore 18:30
Regia: Ennio Coltorti
Interpreti: Ennio Coltorti e Emiliano Jesus Coltorti
Trama: Christopher Marlowe e William Shakespeare sono i due geni del Teatro elisabettiano. Contemporanei, sulle loro rispettive vite e sulla relazione di amicizia-rivalità che intercorreva tra di loro abbondano gli scritti e le leggende. Oggi, grazie alla magia di quel Teatro di cui loro stessi sono stati padri fondatori, abbiamo l’occasione di assistere alla rappresentazione delle loro esistenze romanzesche, anzi drammatiche, magnifiche quanto le loro creazioni. Marlowe appare come un personaggio enigmatico: agente segreto di Sua maestà la regina Elisabetta, dopo aver condotto un’esistenza dissoluta, muore, appena ventinovenne, in circostanze misteriose durante una rissa. Shakespeare si mostra come un poeta affascinato dalla fama e dalla personalità di Christopher, ma già pronto a passare alla storia. A portare in scena la grandezza e le mille sfaccettature dei due personaggi sono Ennio Coltorti e Emiliano Jesus Coltorti, padre e figlio, due generazioni di teatranti che si cimentano in un incontro – confronto scenico, regalandoci un’interpretazione en travestie che ha il potere di trascinarci direttamente nell’epoca elisabettiana, dentro le vite dei due poeti.
Info e prenotazioni: 081.5499688 botteghino@teatrobellini.it

 

amelieRitorno a Pompei
Di: Amélie Nothomb
Quando: dal 8 al 13 Novembre
Luogo: Ridotto del Mercadante
Orario: martedì e venerdì ore 18:00, mercoledì, giovedì e domenica ore 21:00, sabato ore 17:00
Regia: Alessandro Maggi
Interpreti: Anna Ammirati, Alberto Fasoli
Trama: Autrice di romanzi che ogni anno in Francia volano ai vertici delle classifiche, Amélie Nothomb scrive storie nitide e feroci, talvolta surreali e inaspettatamente esilaranti, esprimendo inafferrabilità e leggerezza, mostrando ora se stessa ora il suo personaggio di scrivente.
Alessandro Maggi adatta per il teatro il suo Ritorno a Pompei, romanzo basato su un dialogo serratissimo e sull’apparente assurdità di un viaggio avanti nel tempo: “lei, giovane scrittrice del nostro tempo, ambiziosa e tenace, catapultata improvvisamente nel futuro a causa della sua paradossale intuizione su un presunto ‘movente’ dell’eruzione vulcanica che distrusse Pompei nel 79 d.C. (che è singolare antefatto allo sviluppo della storia), si trova al cospetto di lui, uomo netto e fortemente persuasivo, fervente fiamma di una ‘intellighenzia altra’ che è al vertice dello stato sociale di un plausibile ventiseiesimo secolo e che è causa del suo forzato slittamento temporale”.
Info e prenotazioni: 081 551 33 96 – biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

unnamed-4Numero Primo – Studio per un nuovo Album
Quando: dal 9 al 13 Novembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: mercoledì, giovedì e sabato ore 21:00, venerdì e domenica ore 18:30
Regia: Gianfranco Bettin e Marco Paolini
Interpreti: Marco Paolini
Trama: Numero primo racconta di un futuro probabile, fatto di cose, di bestie e di umani rimescolati insieme, come si fa con le carte prima di giocare. Il titolo fa riferimento al soprannome del protagonista, figlio di Ettore e di madre incerta, protagonista di una storia ambientata in un prossimo futuro e, per questo, confinante con la fantascienza.
Marco Paolini e Gianfranco Bettin, coautori di questo lavoro, sono partiti da alcune domande, tra cui: Qual è il rapporto di ciascuno di noi con l’evoluzione delle tecnologie? Quanto tempo della nostra vita esse occupano? Quali domande ci poniamo e quali invece no a proposito del ritmo di adeguamento che ci impongono per stare al loro passo?
“Ho un’età – afferma l’autore, regista e interprete veneto – in cui non sento il bisogno di guardare indietro, di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare il futuro, così porto in scena un Album con nuovi personaggi. Parlerò della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica, dell’attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza al digitale”.
Paolini, dunque, sceglie un nuovo sentiero narrativo, non più legato al nostro passato collettivo, ma proiettato verso il futuro. Si materializza un paesaggio umano e geografico dell’Italia di domani, dalla multinazionale che riproduce tutto in scala, a Porto Marghera trasformata in un centro di produzione di neve finta, perché quella vera non scende più, fino alla nuova scuola per adulti intitolata non più a Carducci ma a Steve Jobs.
Le atmosfere rurali e provinciali rituali e immutabili nel tempo entrano qui in contatto con frammenti di fantascienza e nozioni scientifiche, dove scienza, tecnologia e potere si intrecciano con il senso della vita. Al narratore sulla scena tocca il compito di rendere credibili cose possibili domani, ma che oggi appaiono inverosimili.
Info e prenotazioni: 0814976267 – botteghino@teatronuovonapoli.it

 

img_9822La Venere dei terremoti
Quando: 10 novembre
Luogo: Vietri sul Mare – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Autore: Manlio Santanelli
Interprete: Roberto Azzurro
Trama: Dopo anni di frequentazioni con il teatro e la narrativa di Manlio Santanelli, Roberto Azzurro decide di portare in scena “La Venere dei terremoti”, sfida davvero audace, trattandosi di un lungo racconto nato per la pagina scritta, la cui storia, sottotitolata come Il cimento amoroso di Luigino Impagliazzo e Fortuna Licenziati, si svolge a Napoli, tra le impervie e suggestive strade di una città vivace e coinvolgente, così come suggestiva e allo stesso tempo coinvolgente è la scrittura che l’autore utilizza per questo racconto. Iperboli linguistiche da montagne russe, costruzioni sintattiche da fuochi d’artificio. Un racconto di parole spericolate, di acrobazie verbali, di atmosfere reali eppure oniriche. Di immagini di donne vagheggiate, di musiche e immagini familiari e sconosciute, accorate e pericolose. Un piccolo viaggio nella suggestione del racconto come forma di comunicazione, la più antica, la più contemporanea, la più rischiosa, la più seducente. Il racconto si snoderà attraverso la parola che si fa senso e suono e immagini verbali che a tratti ci lasceranno intravedere il protagonista della storia, il vivace eppur malinconico Luigino Impagliazzo, proiettandoci quasi nella sua testa, nella sua immaginazione, a tu per tu con il turbolento circo colorato e un po’ folle che si scatena nella psiche di un piccolo uomo innamorato di una fin troppo bella “femmina”. Lo spettacolo si colloca nell’ambito della progettualità di Azzurro relativa alla parola scritta che diventa parlata, dunque alla letteratura che diventa teatro. L’incontro tra il Narratore e il protagonista della storia Luigi Impagliazzo avviene sotto gli occhi degli spettatori, mentre un caleidoscopio di immagini verbali, come fuoriuscite dalla psiche del protagonista, lo investono e lo rivestono di continuo.
Prenotazioni: 334 3347090 – 081 5782460 – info@ilteatrocercacasa.it

 

unnamed-5Pacchiello – venditore ambulante di taralli caldi caldi e di guai neri neri
Quando: dal 10 al 13 Novembre
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: giovedì venerdì e sabato ore 21:00, domenica ore 18:00
Regia: Roberto Capasso
Interpreti: Roberto Capasso
Trama: Lo spettacolo è un monologo che parte dalla favola per arrivare alla cruda realtà di una storia di usura e di ordinaria, ma non troppo, violenza, una violenza fisica ma anche psicologica, che il protagonista, Pacchiello, vive e rivive attraverso il ricordo di una vita distrutta e distruttiva, tra i suoni neomelodici evocativi di una Napoli contemporanea che porta sulle spalle una tradizione pesante da sostenere, come quella della festa dei Gigli che fa da sfondo alle vicende raccontate.
Pacchiello è un untore, e l’usura è un sistema, un mezzo necessario per “contagiare” le vittime debitrici. Un desiderio assoluto di condivisione della lordura della propria esistenza. Un uomo dimenticato dalla coscienza, ossessionato dal potere, vive i ricordi che gli passano accanto veloci come un treno, fino ad investirlo.
Un Riccardo III “neomelodico” trasportato in una Napoli ubriaca e senza pudore.
Info e prenotazioni: 081 296640 – 349 1925942 – teatroelicantropo@iol.it

 

on-stageON STAGE H24
Di: progetto di Carlo Caracciolo e Fabiana Fazio
Quando: dal 10 e 13 Novembre
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: venerdì ore 21:00, domenica ore 20:00
Trama: Prendendo spunto da quello che si chiama Kino Kabaret*, ossia un evento, in genere di una settimana, in cui filmmakers da tutto il mondo si incontrano in un luogo, il Kino Lab, e girano cortometraggi in tempi brevissimi (di solito round di 24/48/72 ore), nasce l’idea di creare qualcosa di simile che abbracci però la sfera teatrale.
Cosa succederebbe, dunque, se fosse chiesto ad attori, autori, registi, scenografi, musicisti, costumisti, tecnici, curiosi di diversa provenienza di dar vita a pièces teatrali,  partendo da zero, avendo poco tempo ma un teatro a disposizione, collaborando a stretto contatto con persone magari appena conosciute e avendo solo alcune piccole “regole del gioco” da seguire?
E cosa succederebbe se fosse chiesto loro di andare in scena dopo sole  24 o 48 ore?
Siamo pronti a scoprirlo…
Info e prenotazioni: 339 6666426 – info@nuovoteatrosanita.it

 

unnamed-1Non ci resta che vivere
Quando: 12 novembre
Luogo: Napoli – per la rassegna Il Teatro cerca Casa
Orario: 20:30
Interpreti: Leda Conti
Regia: Sergio Di Paola
Trama: Un viaggio alchemico tra riflessioni attente, ironiche, sarcastiche, poetiche sulla quotidianità delle donne, sui loro desideri e le loro aspirazioni, in cui si alternano contraddizioni, serenità, autenticità e un pizzico di follia. A proposito del suo lavoro teatrale, spiega il regista Sergio Di Paola «L’universo femminile è per me magico e complesso, perché così diverso da quello maschile, eppure, nel condividere frustrazioni e incertezze, tipiche dell’oggi, noi uomini le sentiamo più vicine che mai».
La pièce è costruita come un mosaico di diversi personaggi femminili che si e ci raccontano vizi, abilità e difetti delle donne, facendo leva su stereotipi e cliché sempre attuali, alla perpetua ricerca di affermazione personale, per arrivare comunque ad apprezzare il bello delle donne, fra virtù e non-sense.
Prenotazioni: 334 3347090 – 081 5782460 – info@ilteatrocercacasa.it

 

alf_4042456x304Il Dono
Quando: 12 e 13 Novembre
Luogo: Napoli Est Teatro – NEST
Orario: sabato ore 21:00, domenica ore 18:00
Regia: Luca Bargagna
Interpreti: Viviana Altieri, Vincenzo D’Amato, Elisabetta Mandalari, Luca Mascolo, Massimo Odierna
Trama: Dopo il debutto in prima assoluta nell’ambito del E45 Napoli Fringe Festival 2015 presso Castel Sant’Elmo a Napoli, la compagnia BluTeatro, in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival, arriva al Teatro dell’Orologio con lo spettacolo Il dono, liberamente tratto dal libro Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace, autore cult della letteratura americana contemporanea, sulla cui biografia è stato recentemente prodotto un film, The end of the tour, di Donald Margulies, diretto da James Ponsoldt.
Lo spettacolo rappresenta il secondo lavoro della compagnia su un testo di Foster Wallace: la scorsa stagione infatti BluTeatro ha debuttato al Teatro dell’Orologio portando in scena per la prima volta in Italia il romanzo Verso Occidente l’impero dirige il suo corso (dicembre 2014). Uscito la prima volta negli Stati Uniti nel 1999, Brevi interviste con uomini schifosi rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso letterario di David Foster Wallace che estremizza ulteriormente la sua cifra stilistica. Qui le tecniche dell’avanguardia letteraria esaltano con crudeltà l’assurda realtà che ritraggono. Attraverso la scelta della formula sarcastica dell’intervista, Wallace ci propone un catalogo di tipi intimamente odiosi, laidi, voci di un’umanità allucinata, che per non soccombere si vomita addosso tutto il veleno possibile. Questi «uomini schifosi» sono mostri che – vittime o carnefici – divorano la propria carne lacerata creando un fermo immagine dell’irreale o dell’iperreale, che ci fa sentire come intrappolati in una stanza chiusa in loro compagnia. BluTeatro mette in scena questo catalogo di personaggi violenti e visionari, che galleggiano in un vuoto spirituale, e innescati dal perverso meccanismo dell’intervista ci regalano inconsapevolmente brandelli di verità o di iper-verità, gesti compiuti in virtù dell’assurdo che li circonda.
Da Brevi interviste con uomini schifosi è stato tratto un film, nel 2009, dal titolo Brief interviews with hideous men, scritto e diretto da John Krasinski. Wallace è autore che lavora per somme, dalla scrittura vertiginosa, barocca. Una lingua ardua, difficile, ma proprio per questo ricca di fascino e necessaria per la capacità di penetrare nel fondo delle cose. Dopo Verso occidente l’impero dirige il suo corso, Bluteatro torna a sfidare il romanzo di Foster Wallace, testando il confine tra la parola scritta e quella agita. Ed è proprio la scrittura di Wallace il centro e il motore del lavoro teatrale, così come la ricerca delle possibilità recitative che questa lingua offre.
Info e prenotazioni: 320 868 10 11 / 338 237 61 32  – info.teatronest@gmail.com

 

eve157Bruise – Persona
Quando: 14 Novembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: ore 21:00
Regia: Bruise – Coreografie di Antonio Apicella e Ina Colizza, Persona – Coreografie di Sveva Scognamiglio
Interpreti: Bruise – Antonio Apicella e Ina Colizza, Persona – Sveva Scognamiglio
Trama: L’idea è nata dal nostro modo di essere e il mondo che ci circonda. Quello che abbiamo deciso di rappresentare non è altro che la realtà di come i sentimenti vengono vissuti mentre livido – quel livido invisibile – continua a crescere dentro di noi. Quello che mi propongo è di sviluppare questo progetto attraverso l’uso di un elemento scenografico che simboleggia la continua possibilità di scelta nella vita di ognuno. “Sulla scena un uomo deve scegliere in quale delle molte porte diverse di fronte a lui entrare… l’unica cosa che sa è che il suo livido fa male, mentre una donna, sicura di sè, lo porta in uno di quelle.”
Info e prenotazioni: 0814976267 – botteghino@teatronuovonapoli.it

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