“Qualcuno che tace”: allo Stabile di Torino, in scena il teatro di Natalia Ginzburg
Per il centenario dalla nascita della scrittrice, al Teatro Gobetti, Leonardo Lidi dirige Dialogo, La segretaria e Ti ho sposato per allegria. E l’omaggio prosegue con incontri e approfondimenti.
Le pagine della Ginzburg sono stimoli sensoriali: la forma schietta e diretta, gli accenni a un’autobiografia vista da fuori e velata da un certo posato surrealismo, i personaggi sempre a un passo dall’essere ignari di se stessi, sull’orlo dell’inerzia esistenziale inconscia, dell’assenza marcata da voci esterne, della ricerca snervata dell’alternativa. Le pagine della Ginzburg sono stimoli sensoriali: lo sono i suoi romanzi, lo sono i suoi racconti, e lo è anche la sua produzione teatrale (con undici commedie composte tra il 1965 e il 1991) che ora lo Stabile di Torino rivisita con un progetto dedicato al centenario dalla nascita dell’autrice: “Qualcuno che tace. Il teatro di Natalia Ginzburg”, in collaborazione con il Circolo dei lettori e l’Università di Torino.
Tre studi sui testi di Dialogo (il 17 e 18 novembre), La segretaria (il 24 e 25), e Ti ho sposato per allegria (il 1 e 2 dicembre), diretti da Leonardo Lidi, con Giorgia Cipolla, Elio D’Alessandro, Christian La Rosa e Ilaria Matilde Vigna impegnati sul palco del Teatro Gobetti di Torino, accompagnati dall’originalità musicale di Perturbazione: «É un’opportunità – riflette Lidi – che mi ha spinto a non riprodurre quello che abbiamo già visto in scena, bensì a prenderne le distanze, concentrandomi concretamente sulle parole. Ho realizzato tre adattamenti differenti, con cifre molto diverse tra loro, che cercano di far risuonare la sua enorme dignità nella scrittura: quello che racconta è diretto, non ha fronzoli, non ha patina: diretto e onesto». Che tipo di umanità incontreremo? «Ho provato a convertire quelli che potevano sembrare in origine dei limiti: in Ti ho sposato per allegria, cui affido una veste di omaggio più che di rappresentazione, c’è un personaggio, una madre, spesso proposta come una signora di terza età la cui caratteristica è quella di portare brio allo spettacolo. Dirigendo interpreti under 35 questa impossibilità si è rivelata un’opportunità: ci sono quattro giovani attori che si confrontano con l’autrice costantemente, a partire da un progetto drammaturgico che mette in evidenza i nodi tematici, i sottili fili che uniscono i lavori». E quale concezione scenica ci aspetta? «Non vedremo una stessa storia, ma caratteristiche che si ripetono: una casa non didascalica che è il cuore dell’azione, il filo che lega i testi. E al suo interno non ci sono solo le relazioni familiari o extraconiugali, ma anche l’aspetto che ha dato vita al titolo Qualcuno che tace: in maniera palesemente differente, c’è un pensiero che riguarda l’assenza, chi non c’è o chi c’è e tace».
Non meno importanti sono gli incontri a completamento della rassegna che prevedono prima “Una giornata con Natalia”, al Gobetti la mattina del 1 dicembre, coordinata dall’Università di Torino e del Centro Studi dello Stabile di Torino; poi, al Circolo dei lettori, stasera, 14 novembre, il 29 e il 5 dicembre, tre appuntamenti per “Lessico di una scrittrice”, intorno a significati e concetti delle opere della Ginzburg, con Emanuele Trevi, Paola Mastrocola e Nadia Terranova, ospiti/testimoni diretti delle sue visioni letterarie.
Nicole Jallin
Teatro Gobetti, via Rossini 8 – Torino
contatti: 011 5169555 – 800235333 – info@teatrostabiletorino.it
Circolo dei lettori, via Bogino 9 – Torino
contatti: 011 4326827 – info@circololettori.it