Nei prossimi giorni a teatro… in Campania
Molte le proposte teatrali per quest’ultima settimana di novembre e l’inizio del nuovo mese che porta con sé musica, danza contemporanea e tanto teatro che s’ispira all’arte, al cinema e alla letteratura.
Yellowplace e Paolo e Francesca
Quando: 28 novembre
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: ore 21.00
Yellowplace
Ideazione e coreografia: Mattia Russo e Antonio de Rosa
Interpreti: Mattia Russo, Antonio de Rosa, Giuseppe D’agostino e Diego Tortelli
Sinossi: Il colore è il punto di partenza per lo sviluppo di un Yellow Place dove due sconosciuti s’incontrano e raggiungono rapidamente il punto più intenso del loro rapporto. Drammaturgicamente è diviso in tre parti, come i tre stadi della crescita. Il primo è l’incontro degli innamorati, l’emozione del viaggio a due. Successivamente il rapporto si evolve in una situazione nevrotica, di dipendenza, in cui uno ama per i due, e l’altro ama solo se stesso. Alla fine, il pas de deux prima di separarsi, in cui tutto ritorna ad una situazione di calma. Pronti ad abbandonarsi senza saperlo, idealizzano il loro amore come l’alchimista che ha esaltato la cosa più preziosa. Il primo conflitto reale è prodotto nel perseguimento del sogno di stabilità e armonia. Una delle due parti si preoccupa per se stessa. L’altra necessita di una forza doppia, essendo in grado di vivere la doppia presenza all’interno della propria essenza, sognando la natura irreale che non esiste. Invecchiare insieme è vero o finzione?
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Paolo e Francesca
Ideazione: Luigi Aruta e Giada Ruoppo
Coreografia: Luigi Aruta
Interpreti: Luigi Aruta e Giada Ruoppo
Sinossi: “Amor ch’al cor gentil ratto s’apprende mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”. Tra desiderio e coscienza, tra volontà e obbligazione, Paolo e Francesca cadono nell’abisso di una scelta che li vince, anche dalla morte. Attraverso un tempo e un luogo incognito, i due amanti racconto il loro intimo incontro, il desiderio di cercarsi e di sfuggirsi, la scelta di amarsi e cadere; cadono come corpi morti, e mentre cadono si compie il destino che li legherà per sempre.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it
Anelante
uno spettacolo di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
Quando: dal 29 novembre al 4 dicembre
Luogo: Teatro Bellini
Orario: martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 21.00; sabato ore 17.30; domenica ore 18.00
Interpreti: Antonio Rezza e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara A. Perrini, Enzo Di Norscia
Sinossi: Secondo gli autori ”Anelante” è un participio presente che simboleggia il combattimento nel suo divenire. È una brama senza possesso, è uno spasmo degli occhi». Ed è Anelante il titolo del lavoro con cui tornano sul palco del Bellini dopo Fratto_X e 7-14-21-28. La formula è inedita, poiché lo spettacolo è corale (Antonio è accompagnato da altri 4 artisti) ma la genialità, la cifra graffiante e surreale e l’ironia corrosiva sono quelle a cui ci hanno abituati le creazioni di RezzaMastrella. Qui alludono alla lotta quotidiana dell’uomo contemporaneo contro la società che lo tramuta in un’entità virtuale, e lo fanno con il consueto linguaggio originalissimo che porta in scena corpi dalla strabordante vitalità, un G8 senza il numero legale, Pitagora, Dio e Freud. Antonio Rezza e Flavia Mastrella ci parlano così dello spettacolo «In uno spazio privo di volume, il muro piatto chiude alla vista la carne rituale che esplode e si ribella. Non c’è dialogo per chi si parla sotto. Un matematico scrive a voce alta, un lettore parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con la saggezza senile l’adolescente, completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni. Spia, senza essere visto, personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro».
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it
Ci scusiamo per il disagio
uno spettacolo de Gli Omini
Quando: dal 29 novembre al 4 dicembre
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: dal martedì al sabaro ore 21.15; domenica ore 18.30
Interpreti: Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini
Sinossi: Giovane e pluripremiata compagnia d’innovazione (Premio Enriquez 2014 e Premio Rete Critica 2015), Gli Omini cercano di “avvicinare le persone al teatro e far nascere il teatro dalle persone”, realizzando i loro spettacoli dopo indagini territoriali e interviste alla gente comune. Ci scusiamo per il disagio nasce nell’ambito del Progetto T, prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese un percorso di valorizzazione della ferrovia transappenninica Porrettana, che unisce Pistoia a Bologna, costruita nel 1864 scavalcando completamente l’Appennino. Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia, sui binari, nel bar, nei bagni e sulle panchine, convinti che la stazione di una periferia non è solo un luogo di passaggio bensì un luogo dalla forte identità, con i suoi abitanti, le sue voci e le sue regole. Così, per un mese hanno parlato con pendolari, ex carcerati, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che si sposta in treno perché non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, tossici, barboni e suonatori di mandolino. Poi, hanno realizzato Ci scusiamo per il disagio che ha debuttato nel luglio del 2015 al Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia e con il quale il Progetto T fa tappa al Piccolo Bellini prima di salire in treno: entro il 2017, infatti, trasformerà un vagone della linea in Teatro viaggiante, creando uno spazio culturale mobile. Ci scusiamo per il disagio arriva al Piccolo Bellini dopo aver partecipato a importanti festival come Primavera dei Teatri, Volterra Teatro, Le vie dei festival, Vie Festival.
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it
Pierino e il lupo
Quando: 29 novembre
Luogo: Teatro Eduardo De Filippo – Arzano
Orario: ore 9.30 e ore 11.30
Regia: Filippo Zigante
Interpreti: Gianni Sallustro (voce recitante), l’orchestra de I solisti del teatro di San Carlo di Napoli e la compagnia dell’accademia vesuviana del teatro composta da Alessandro Vincenzo Todisco, Giada Emanuela De Gennaro, Tommaso Sepe, Ivan Cozzolino, Annarita Tambaro, Anthony Dylan Ciliberti, Andrea Palmese, Teresa Caldarelli, Assunta La Marca, Alessia Urraro, Federica Miriam Caiazzo, Claudia Auricchio, Antonio Auriemma, Emanuele Boccia, Annalaura Pannone, Aniello Franzese
Sinossi: Pierino e il lupo è la favola musicale che nel 1936 il Teatro Centrale dei Bambini di Mosca commissionò a Prokof’ev; il Teatro chiese al compositore la stesura di una nuova opera musicale per bambini, che avvicinasse alla musica anche i più giovani. Il compositore accettò, incuriosito dal particolare incarico e in soli quattro giorni completò il lavoro. Il debutto del 2 maggio 1936 fu un insuccesso: scarso pubblico e poca attenzione. Prokof’ev non poteva prevedere l’enorme successo che avrebbe riscontrato in seguito la sua opera, diventata un classico apprezzatissimo da adulti e bambini. La vicenda narrata è considerata semplice ma al tempo stesso coinvolgente, grazie anche alla presenza di personaggi comprimari quali il nonno, l’anatra ed il gatto.
Info e prenotazioni: 3388779596
Yo soy Marìa
adattamento da Marìa de Buenos Aires l’ opera tango di Astor Piazzolla, su libretto di Horacio Ferrer
Quando: 29 novembre
Luogo: Teatro Eduardo De Filippo – Arzano
Orario: ore 20.00
Regia: Filippo Zigante
Interpreti: Gianni Sallustro (voce recitante), Laura De Lucia (mezzosprano – Marìa de Buenos Aires), Giampaolo Aspasini (baritono), l’orchestra de I Solisti del Teatro di San Carlo di Napoli diretta da Angelo Iollo, la compagnia dell’Accademia vesuviana del teatro composta da Alessandro Vincenzo Todisco, Giada Emanuela De Gennaro, Tommaso Sepe, Ivan Cozzolino, Annarita Tambaro, Anthony Dylan Ciliberti, Andrea Palmese, Teresa Caldarelli, Assunta La Marca, Alessia Urraro, Federica Miriam Caiazzo, Claudia Auricchio, Antonio Auriemma, Emanuele Boccia, Annalaura Pannone, Aniello Franzese
Sinossi: L’argomento trae spunto da una sorta di leggenda metropolitana che narra di Maria, operaia di un’industria tessile di Buenos Aires che, irresistibilmente attratta dalla musica del tango ascoltata per strada sulla porta di un bar notturno, diventa una cantante di tango, finisce per entrare in una casa di tolleranza e lì muore, ancora molto giovane. In uno scenario alquanto surreale, la sua morte è decisa durante una messa nera tenuta da personaggi malfamati. La sua condanna a morte è anche una condanna all’inferno, e l’inferno è la città di Buenos Aires, dove vaga il suo spettro. La morte è anche il ritorno alla verginità, violata dal poeta folletto che la ingravida con la sua parola. Partorirà una bimba, di nome María, simbolo di ella stessa ma anche della città che rinasce ogni volta. Intorno a Maria si muovono El Cantor, un giovane scrittore, El Duende, il folletto, con un gruppo di pittoresche marionette sotto il suo controllo, vari elementi dei sobborghi di Buenos Aires e degli psicanalisti, spettro della crisi argentina degli anni Sessanta con gli innumerevoli casi di nevrosi, disperazione e perdita della propria identità personale, civica e sociale. È il Duende, questa sorta di demone, che va sulla tomba di Maria e la fa rivivere costringendola di nuova alla stessa terribile vita che aveva lasciato, così come è un demone il Bandoneon, che seduce la poverina portandola nel campo del male per la seconda volta. Intorno si muovono ubriachi, assassini, ladri, prostitute e protettori.
Info e prenotazioni: 3388779596
Misura per Misura
Da: William Shakespeare
Quando: fino al 30 novembre
Luogo: Gallertia Toledo
Orario: dal martedì al sabato ore 20.30; giovedì ore 16.30; domenica ore 18.00
Regia: Laura Angiulli
Interpreti: Federica Aiello, Agostino Chiummariello, Michele Danubio, Gianluca d’Agostino, Alessandra D’Elia, Luciano Dell’Aglio, Stefano Jotti, Gennaro Maresca, Vittorio Passaro Maria Scognamiglio
Sinossi: Lo spettacolo Misura per misura è parte del più vasto “Progetto Shakespeare”, che Il Teatro Coop/Galleria Toledo coltiva da diverse stagioni artistiche, e costituisce un ulteriore approfondimento nella drammaturgia del grande commediografo inglese. Un testo corale, che non si annovera nel repertorio tragico, ma si inquadra tra i cosiddetti “problem play”, quelle opere civili che osservano le tematiche della emergente borghesia puritana britannica di fine Cinquecento, con approfondimenti del diritto civile e penale, e della giustizia sociale. Ancora attuale nelle sue parti critiche, il testo demarca una labile linea di confine che oscilla tra dramma e commedia, in cui è evidente la riflessione legata al gioco del potere, ma anche notevole risulta l’enfasi data alla condizione sociale della donna, qui posta in balìa del potere assoluto maschile. Il rovesciamento dei parametri, che trasforma l’irreprensibile reggente Angelo in uno spietato giustiziere e stupratore, fa sì che solo l’intervento super partes del Duca di Vienna abbia il potere di evitare il compimento di gravi ingiustizie, e di riportare a più equa misura la realtà della vita umana, tra verità e menzogna, oltre i reati di calunnia e violenza di genere.
Info e prenotazioni: 081425037 | 081425824 | galleria.toledo@iol.it
Un tram che si chiama desiderio
Autore: Tennessee Williams (traduzione Masolino d’Amico)
Quando: dal 30 novembre all’11 dicembre
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: il 30 novembre e il 2, 6, 9 dicembre ore 21.00; il 1 e il 7 dicembre ore 17.00; il 3 e il 10 dicembre ore 19.00; il 4 e l’11 dicembre ore 18.00
Regia: Cristiàn Plana
Interpreti: Mascia Musy, Massimiliano Gallo, Giovanna Di Rauso, Antonello Cossia, Mario Autore, Antonio De Rosa, Antonella Romano
Sinossi: Grazie all’accordo triennale siglato con il Festival di Santiago a Mil, il Teatro Stabile di Napoli, dopo il successo de La signorina Giulia di Strindberg, affida una nuova regia al giovane regista cileno Cristián Plana, quella di Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams. Una regia che si propone di mettere in scena il testo originale del drammaturgo statunitense mescolando il violento realismo dell’opera con lo sguardo paranoico della sua protagonista, Blanche DuBois, cercando di svelare la profondità delle diverse situazioni attraverso la sua particolare visione della realtà, la sua fascinazione per il mondo letterario, il suo senso macabro di erotismo e il suo incombente delirio persecutorio.
Anche questo spettacolo, come il precedente, debutterà a Napoli per poi essere rappresentato in Cile nell’ambito dell’edizione 2017 del Festival di Santiago a Mil.
Un tram che si chiama desiderio viene presentato per gentile concessione de la University of the South, Sewanee, Tennessee.
Info e prenotazioni: 081 551 33 96 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Non ti pago
Autore: Eduardo De Filippo
Quando: fino all’11 dicembre
Luogo: Teatro Diana
Orario: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato ore 21.00; sabato ore 17.30 (tranne il 10 dicembre); domenica ore 18.00; mercoledì 30 novembre ore 17.45
Regia: Luca De Filippo
Interpreti: Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca
Sinossi: La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo sostenuta dall’ottima accoglienza che Non ti pago sta registrando in tutti i teatri che lo hanno voluto ospitare, ha deciso di riproporre lo spettacolo nella Stagione 2016-2017 sia per portare avanti quelli che erano i progetti di Luca sia per dare compimento al suo desiderio di non fermare il lavoro della compagnia.
Non ti pago, che fa parte della produzione dei “giorni pari” è uno dei testi più noti della prima drammaturgia eduardiana ed anche uno dei più divertenti: la commedia, andata in scena per la prima volta nel 1940, è stata negli anni riproposta dai De Filippo con grande divertimento del pubblico e apprezzamento della critica. E’ una storia che parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria non rinuncia però alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.
Info e prenotazioni: 081 5567527 | 081 5784978 | www.teatrodiana.it
Viale Castagni 16 – per la rassegna B Author-danza contemporanea
uno spettacolo di e con Pieradolfo Ciulli e Olimpia Fortuni
Quando: 1 dicembre
Luogo: Teatro Bolivar
Orario: ore 20.00
Sinossi: Perché si è sempre molto sensibili quando si tratta di noi e cinici e spietati quando si tratta dell’altro? Con il linguaggio della danza contemporanea, lo spettacolo si propone come opportunità per affacciarsi in casa di un uomo e una donna che, in un mondo che spinge all’autonomia all’affermazione del singolo, decidono di sposare le difficoltà di questo secolo rimanendo uniti.
Il progetto nasce dall’urgenza di lavorare partendo dal vissuto personale dei due performer, sottoponendo loro stessi allo sguardo degli altri. Attraverso l’utilizzo di un computer, gli interpreti sperimentano il controllo della musica e delle luci direttamente dall’interno della scena.
Info e prenotazioni: 081 5442616 | http://www.teatrobolivar.com/
Il divorzio dei compromessi sposi
liberamente tratto dal romanzo di Alessandro Manzoni
Quando: dal 1 al 4 dicembre
Luogo: Teatro Cilea
Orario: giovedì, venerdì, sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Regia: Carlo Buccirosso
Interpreti: Gino Monteleone, Veronica Mazza, Antonio Pennarella, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso e con Claudiafederica Petrella, Giordano Bassetti, Giuseppe Ansaldi
Sinossi: Don Rodrigo, usuraio dell’entroterra campano, emigrato sulle rive del lago di Como, con i propri scagnozzi, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria minata ormai dalla crisi crescente e dalla concorrenza di similari organizzazioni locali, si invaghisce di Lucia Mondella, futura sposa di Renzo Tramaglino, giovani di modeste famiglie contadine irrimediabilmente compromesse dai legami di usura intrapresi col suddetto Rodrigo, a tal proposito fermamente deciso a sperimentare, loro malgrado, il primo caso di “separazione prematrimoniale, non consensuale, a tasso di interesse fisso”! L’uso di svariati dialetti, dal toscano al bergamasco, dal calabrese al napoletano, dall’emiliano al siculo, e la vorticosa girandola di numerosi personaggi minori, interpretati dai componenti del corpo di ballo, attraverso canzoni e coreografe, completano la struttura di uno spettacolo che trova i suoi innegabili punti di forza nella tradizione teatrale e nel divertimento della più classica delle satire popolari!
Info e prenotazioni: 0817141801 | 0817141508 | botteghino@teatrocilea.it
Frida Kahlo
Autore: Mirko De Martino
Quando: dal 1 all’11 dicembre
Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
Orario: giovedì, venerdì, sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Regia: Mirko De Martino
Interpreti: Titti Nuzzolese e Peppe Romano
Sinossi: “Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà”, ha più volte ripetuto Frida Kahlo. Il nostro spettacolo parte proprio da questa frase per raccontare un ritratto privato, autentico e doloroso, commovente e veritiero, di Frida: non la Frida icona dell’arte e della moda, ma la Frida donna, la Frida vera, la Frida messicana della prima metà del secolo. L’intensa interpretazione di Titti Nuzzolese, affiancata da Peppe Romano nella parte di Diego Rivera, disegna un ritratto di Frida lontano dall’agiografia ricorrente di “grande artista sfortunata”, di donna “innamorata del suo uomo”. Frida fu molto più di questo e, in un certo senso, molto meno: fu una donna che riuscì a imporre un’immagine pubblica diversa da quella privata, un’artista che elaborò il suo stile con lentezza e in maniera non del tutto consapevole. La drammaturgia di Mirko Di Martino, attenta ai documenti e alle testimonianze, mette in evidenza la complessa personalità di Frida, in cui convivevano idee e sentimenti contrastanti: voleva mostrarsi al pubblico come una donna libera e rivoluzionaria, ma in privato restava ingabbiata nel ruolo della moglie devota che tutto sopporta; voleva essere una pittrice affermata, ma rinunciava a proporre al pubblico le sue opere.
Info e prenotazioni: 081 410 44 67 | www.nuovoteatrosancarluccio.it/
Animali notturni
Autore: Juan Mayorga
Quando: dal 1 all’11 dicembre
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: giovedì, venerdì , sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Regia: Carlo Cerciello
Interpreti: Sara Missaglia, Luca Saccoia, Lello Serao, Imma Villa
Sinossi: Il testo di Mayorga ci pone dinanzi a due coppie che abitano nello stesso condominio: L’Uomo alto traduttore senza permesso di soggiorno e la Donna alta, sua compagna di vita e di lavoro; L’Uomo basso, cittadino medio e mediocre, frustrato dalla propria ignoranza e affascinato dal mondo delle lettere e la Donna bassa, casalinga teledipendente devota al marito. Vite compresse, sotto vuoto, incapaci di reali rapporti, confinate all’interno di una anormale normalità. Ognuno ha il proprio segreto da nascondere. I personaggi femminili sognano una vita parallela, alla ricerca di un’alternativa alla solitudine del presente e si rifugiano nelle fantasie di falsi amanti o dentro la visione di programmi televisivi notturni. I personaggi maschili, invece, celano alle proprie compagne il gioco meschino che li lega assoggettandoli l’un l’altro. L’Uomo basso, infatti, costringe l’Uomo alto a farsi carico di un’amicizia forzosa, che sfuma poco a poco in una sottile forma di schiavitù. L’Uomo alto, convinto di poter ribaltare a suo vantaggio la situazione in virtù della sua presunta superiorità culturale, finirà, dunque, per restare imbrigliato nelle maglie dell’elementare pargmatismo dell’Uomo basso. Nelle intenzioni dell’autore di Animali notturni, si configura, come una sottile parabola sull’incapacità dell’intellettuale di ribellarsi al capriccio del potente, mal al di là dell’esercizio seduttivo del potere e del rapporto perverso tra vittima e carnefice, Animali notturni propone con estrema lucidità il tema della solitudine esistenziale, riempita per paura dall’abitudine e dal ricatto affettivo, che conduce ad una vita basata su rapporti, sostanzialmente, falsi e precari.
Info e prenotazioni: 081296640 | 3491925942 | promozionelicantropo@libero.it
Tony Esposito in concerto – per la rassegna Jazz e Baccalà
Quando: 2 dicembre
Luogo: Teatro Summarte – Somma Vesuviana (Na)
Orario: cena ore 21.00; inizio-concerto ore 22.15
Interpreti: Tony Esposito (percussioni, elettronica e voce) con Lino Pariota (keyboard e voce) e Claudio Romano (batteria)
Sinossi: Al teatro Summarte di Somma Vesuviana, arriva Tony Esposito, il percussionista di Pino Daniele, accompagnato da Lino Pariota keyboard e voce, Claudio Romano alla batteria, per la rassegna musicale Jazz e Baccalà, curata dal batterista Elio Coppola. Da quest’anno la kermesse si arricchisce della collaborazione di radio punto nuovo, media partner di ogni evento. Lo scopo delle serate è unire la buona musica interpretata dai grandi nomi del panorama jazz al gusto della tradizione culinaria. Al ritmo di “Jazz&Baccalà”, tornano in tavola anche i piatti dello chef di 800 Borbonico, tutti a base di baccalà, così come vuole la tradizione sommese. Prelibatezze che i presenti potranno degustare al Caffè Chantal prima di ogni spettacolo. Dinner ore 21.00, start concerto ore 22.15.
Tony Esposito porterà sul palcoscenico di via Roma il sound metropolitano di una Napoli moderna piena di melodia e di ritmi frenetici. La musica è ispirata alle sonorità provenienti da molti Paesi del mondo, mescolate con ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenopea. L’originalità del suo approccio si può ritrovare nell’invenzione di strumenti unici come il tamborder, suono onomatopeico di uno dei suoi più famosi brani, “Kalimba de Luna”, di cui i Boney M. pubblicarono quasi contemporaneamente una cover in lingua inglese. Prima di affacciarsi all’attività discografica in proprio, Tony Esposito ha contribuito, durante gli anni settanta, al “sound ritmico” di diversi artisti italiani quali: Pino Daniele, Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Juan Lorenzo, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Eugenio Bennato, Claudio Rocchi, Mauro Pelosi. Insieme a Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo e Fabio Forte.
Info e prenotazioni: 081 362 9579 | www.summarte.it
Cinema Paradiso
Quando: 3 e 4 dicembre
Luogo: NEST Napoli Est Teatro
Orario: sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Regia: Michelangelo Campanale
Interpreti: Giuseppe Di Puppo, Annarita De Michele, Erica Di Carlo, Paolo Gubello, Daniele Lasorsa, Leonard Lesage, Salvatore Marci, Maria Pascale, Palmiriana Sibilia, Luigi Tagliente
Sinossi: Il piccolo Totò vive nel cinema, nutrendo il suo immaginario di visioni e citazioni, imparate a memoria in maniera quasi ossessiva, sospeso in un INTERVALLO di tempo reale, tra la perdita e la scoperta, l’addio. Totò fa ripartire la pellicola della sua vita, di una personale educazione sentimentale in cui spetta alle immagini dei film tesserne la trama. L’abbandono, la solitudine, l’accettazione di sé e della propria condizione, nel gioco di una danza che rende adulti senza mai perdere la tenerezza, si intrecciano alle vicende dei protagonisti di tante bellissime pellicole. E solo così per Totò la vita potrà essere compresa, accettata e trasformata, perché si eleva a quella dimensione universale dell’esistenza che il cinema, e l’arte in genere, ha il potere di re- stituirci.
Info e prenotazioni: 3208681011 | 3382376132 | info.teatronest@gmail.com www.napoliestteatro.com
Rascatura
Autori: Sergio Vespertino, Salvo Rinaudo, Ernesto Maria Ponte
Quando: 3 e 4 dicembre
Luogo: TAN-Teatro Area Nord
Orario: sabato ore 20.30; domenica ore 18.00
Regia: Sergio Vespertino e Ernesto Maria Ponte
Interpreti: Sergio Vespertino e Ernesto Maria Ponte
Sinossi: Un divertimento angoscioso, uno stralunato humor che attraversa la sorte, troppo incerta, di due uomini comicamente disperati e alle prese con la loro sopravvivenza.
Info e prenotazioni: 3335496507 | www.liberascenaensemble.it/
Avemmaria – per la rassegna L’Altare di S.
Autore: Emilio Nigro
Quando: 4 dicembre
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: ore 18.00
Regia: Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese
Interpreti: Fabrizio Pugliese
Sinossi: Da questa parte del Sud, le storie hanno scenari predestinati. Nessuna possibilità di scelta. La strada, la malacompagnia, gli “amici”, il potere. Il protagonista non ha nome. Potrebbe essere chiunque. Potremmo essere noi, di questa parte del Sud. Ha i nervi consumati, il linguaggio lo dice. Ha il corpo stritolato, come la sua terra dai poteri forti: Chiesa, Malavita, Stato. Uno stato rappresentato metaforicamente dalla famiglia, prima cellula di somministrazione degli ingabbiamenti sociali. Fili per marionette. Indottrinamenti dalle conseguenze irreversibili. E le strade sono obbligate. Le uniche possibili. Con santi a cui votarsi e etichette in fronte. La trasposizione sul palco perché ci si riconosca, osservando, nel proprio destino di uomini. Un solo personaggio, la sua storia, il suo destino. E una statua della madonna, la madre… Nello scenario (in)visibile di una terra di Sud teatro di queste realtà. Da una storia vera.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it
Il baciamano
Autore: Manlio Santanelli
Quando: dal 2 al 4 dicembre
Luogo: Ridotto Mercadante
Orario: martedì, mercoledì e venerdì ore 21.00; giovedì e domenica ore 18.00; sabato ore 19.00
Regia: Giovanni Esposito
Interpreti: Susy De Giudice, Giulio Cancelli
Note di regia: Il baciamano di Manlio Santanelli -afferma Giovanni Esposito- immerge due mondi apparentemente opposti immersi in un contesto di guerra dove la disperazione costruisce armi con la ferale meccanica del tutto è concesso. Ma allorché questi mondi stringono fra loro un intimo contatto, al riparo da sguardi giudicanti, la loro asse di rotazione si sposta. Le abituali prospettive mutano e le asserite certezze si rivelano in tutta la loro effimera volatilità, rendendo disperata la ricerca di una via d’uscita. Un gesto ammirato, sognato, un baciamano, diventa l’opportunità per consolidare il cambio di prospettiva. Mutare pelle e diventare quello che si poteva essere. Due anime che arrivano a sfiorarsi l’un l’altra, finché una voce, un suono, basta a farle rifuggire entro gli antichi confini, di nuovo costrette nell’antica e stratificata armatura. Il sommovimento ha però lasciato delle crepe attraverso le quali sembrano germinare i semi di un mutamento forse definitivo.
Info e prenotazioni: 081 551 33 96 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Antonella D’Arco