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Pirandello, Aristofane, Schnitzler, Jouvet tra gli autori portati in scena questa settimana nei teatri campani.

unnamed (1)Lisistrata – Colei che scioglie gli eserciti
Quando: 24 e 25 gennaio
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: 21:15
Regia: Nicola Laieta
Coreografia: Ambra Marcozzi
Interpreti: Domenico Bisogni, Agostino Borroso, Gabriele Buo, Filomena Carillo, Nadia Carfagna, Alessio Dalia, Antonio D’Amato, Giuseppe di Somma, Giuseppe Esposito, Salvatore Esposito, Sirya Giulietti, Francesco Giglio, Maria Improta, Patrizia Guadagnolo, Francesca Liberti, Carmine Marino, Giulia Menna, Gaetana Napolitano, Luca Navarra, Lucia Noviello, Gennaro Pantaleno,  Chiarastella Riccio, Martina Scognamiglio, Gianluigi Signoriello
Trama: Duemilacinquecento anni fa i greci, dopo aver affrontato insieme il nemico esterno cominciano a scannarsi tra di loro nella guerra del Peloponneso. La tragedia è grande ma Aristofane ne fa una commedia sullo sfondo tragico della lotta fratricida. Quando a questa commedia hanno assistito le famiglie dei nostri giovani allievi, anch’esse schierate in opposte fazioni la cui guerra insanguina queste periferie in modo cronico, ridevano e si commuovevano come due millenni orsono: le emozioni non cambiano nel tempo.
Prenotazione: comunicazione@maestridistrada.it – www.teatrobellini.it

 

unnamed (2)Scandalo
Quando: dal 24 al 29 gennaio
Luogo: Teatro Mercadante
Orario: 24-01 ore 21.00, 25-01 ore 17.00, 26-01 ore 17.00, 27-01 ore 21.00, 28-01 ore 19.00, 29-01 ore 18.00
Regia: Franco Però
Interpreti: Stefania Rocca, Franco Castellano e con la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia GiuliaFilippo Borghi, Adriano Braidotti, Federica De Benedittis, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Astrid Meloni e Alessio Bernardi, Leon Kelmendi
Trama: Testo inedito di Arthur Schnitzler e mai rappresentato in Italia, Scandalo, diretto da Franco Però, con Franco Castellano e Stefania Rocca è la storia di un amore giovane e profondo, che travolge gli schemi stantii della società, raccontata da Schnitzler con grande e crudele lucidità, ma sempre in punta di penna, con leggerezza, con un dialogo veloce e brillante, che soltanto alla fine rivela il disegno perfetto di un quasi inconsapevole atto criminoso. Feroce è l’attacco di Schnitzler alla società, ma costruito senza alcuna forzatura, il pubblico è trascinato dentro questa commedia amara: e si renderà conto solo alla chiusura del sipario di aver assistito al lucido smascheramento dei lati oscuri e perversi di una società.
Info e prenotazioni: 081 551 33 96 – biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

unnamed (3)Elvira
Quando: dal 24 al 29 gennaio
Luogo: Teatro Bellini
Orario: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato ore 21; mercoledì 25 e sabato 28 gennaio ore 17:30; domenica ore 18
Regia: Toni Servillo
Interpreti: Toni Servillo, Petra Valentini, Francesco Marino, Davide Cirri
Trama: Elvira porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso, quasi a spiare tra platea e proscenio, con un maestro e un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Un’altra occasione felice, offerta dalle prove quotidiane del monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière, consiste nell’opportunità di  assistere ad una relazione maieutica che si trasforma in scambio dialettico, perché il personaggio è per entrambi un territorio sconosciuto nel quale si avventurano spinti dalla necessità ossessiva della scoperta. Louis Jouvet formula a proposito dell’attore la famosa distinzione comédien/acteur e dice precisamente: “il comédien è per così dire il mandatario del personaggio, mentre l’acteur delega se stesso personalmente. Il comédien esiste grazie allo sforzo, alla disciplina interiore, a una  regola di vita dei suoi pensieri, del suo corpo. Il suo lavoro si basa su una modestia particolare, un annullarsi di cui l’acteur non ha bisogno”. Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi.
Info e prenotazioni: 0815499688 – botteghino@teatrobellini.it

 

unnamed (4)Ester e l’ape blu
Quando: 25 gennaio
Luogo: Sala Teatro Ichos
Orario: 21:00
Regia: Nina Borrelli
Interpreti: Marianita Carfora – canto e parola, Zack Alderman – fisarmonica
Sinossi: Ogni storia ha le sua storie ed ogni storia deve essere raccontata, non solo per essere ricordata, ma per fare in modo che non si ripetano errori.
!In un night club agli inizi degli anni 50, tra le note delle più celebri ballate tradizionali yiddish, Ester Carelli, una nota cantante ebrea, si racconta.
Momenti di una fanciullezza serena. Attimi che attraversano i ricordi, la guerra, la deportazione e che come tasselli di un puzzle, si ricompongono per delineare l’unico epilogo possibile. “Il più gran bel dono che tuo padre potesse farti, la musica, la musica non ti abbandonerà mai…”: questo è ciò che le aveva detto un caro amico del padre davanti ad un pianoforte e che si ripeteva sempre la giovane Ester, durante quei terribili giorni. La musica diventerà il mezzo per resistere all’annientamento, e grazie all’amore di un uomo che ha saputo capire quale fosse la via del “Giusto”, Ester sopravvivrà agli orrori della Shoa, uno dei periodi più brutali della storia dell’umanità.
Info e prenotazioni: 3357652524 – 081275945

 

unnamed (5)Un italiano di Napoli
Quando: 25 e 26 gennaio
Luogo: Summarte Teatro
Orario: 21:00
Regia: Alessandro Siani
Interpreti: Sal Da Vinci, Lorena Cacciatore, Lello Radice, Davide Marotta, un corpo di ballo composto da otto ballerini e una band composta da sei musicisti
Sinossi: Un antico proverbio osserva che “per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, torneranno sempre alle radici”. L’ultimo album in uscita a fine ottobre 2016 di Sal Da Vinci esplorerà i temi più cari all’artista ma da un punto di vista nuovo: infatti l’album vede la partecipazione di grandi autori della canzone italiana. “UnItalianodiNapoli” è anche il nome di questo nuova commedia musicale di Sal Da Vinci: una riflessione sulla nostra identità di napoletani, di italiani, di cittadini della Repubblica dei Sentimenti. Che poi in fondo, nei sentimenti la sua canzone ha sempre abitato, proprio lì, tra passione e sentimento. Affiancato da una variegata compagnia fatta di attori, fantasisti, acrobati, un trascinante corpo di ballo e un orchestra dal vivo composta da 6 elementi. Sal racconta la sua versione dei fatti: fra i brani dell’ultimo album e immarcescibili pezzi della sua storica produzione musicale, senza tralasciare sorprendenti incursioni nel repertorio vecchio e nuovo della musica italiana. Ogni passaggio è lo spunto per una riflessione, un aneddoto, uno sketch. Ogni canzone la tessera di un affascinante puzzle che diventa specchio della nostra anima, i nostri pensieri, le nostre emozioni.
Info e prenotazioni: 081 362 9579

 

unnamed (16)Nella gioia e nel dolore
Quando: dal 26 al 29 gennaio
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: 21
Interpreti: Elio Colasanto e Alessia Garofalo
Trama: L’allestimento “trascina” il pubblico nelle peripezie tragicomiche di una coppia pugliese prima, dopo e, soprattutto, durante il matrimonio che hanno loro imposto. A dominare sulla scena è un’enorme torta nuziale, che funge anche da palco dove tutto si svolge. Alla sua sommità, Sabino e Nunzia, gli sposi, vivranno gli attimi tipici di un matrimonio del Sud, tra usanze, eccessi, inconvenienti e nevrosi. Un’immagine descrittiva, quella dell’enorme torta nuziale che vede “imprigionata”, alla sommità, la giovane coppia e la narrazione del viaggio percorso dagli sposini, fino al giorno del fatidico “sì”. I due ragazzi sono immersi in un mondo fatto di convenzioni e abitudini, in cui anche il matrimonio è una scelta di comodo, per non restare soli, per emanciparsi, per assecondare come vorrebbe la gente. Oltre questo mondo artefatto e costruito, esiste, però, l’amore, quello vero, quello che non si può rivelare, quello che non ha mai potuto indossare l’abito bianco. Un amore fatto di sguardi e di parole non dette, i cui protagonisti sono i genitori degli sposi che, durante il matrimonio dei loro figli, si confidano, si scoprono e si ritrovano tra i confetti, il riso, le bomboniere, le foto, i balli di gruppo, gli auguri e le infinite portate del pranzo nuziale. Lo spettacolo contrappone l’accezione della Sacra Unione, per il fine di non rimanere soli, all’eccezione del Sacro Vincolo insito d’amore, quello vero, quello che non chiede, quello che permette di maturare all’unisono e in maniera inequivocabile. E’ l’amore fatto di sguardi, piccoli gesti e parole non dette, ma ascoltate col cuore, le stesse che solo due anime che si appartengono riescono a riconoscere, le stesse che Tonio e Lina, i genitori degli sposi, si domandano l’un l’altro.
E poi ci si ritrova oltre questo “segreto”, per chiedersi cosa vuole dire appartenersi, amarsi, appunto, nella gioia e nel dolore.
Info e prenotazioni: 3491925942 (mattina) – 081296640 (pomeriggio) – promozionelicantropo@libero.it

 

unnamedParenti serpenti
Quando: dal 26 al 29 gennaio
Luogo: Teatro Cilea
Orario: dal giovedì al sabato ore 21; domenica ore 18
Regia: Luciano Melchionna
Interpreti: Lello Arena, Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Anna Rita Vitolo, Fabrizio Vona
Trama: Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.
Info e prenotazioni:  0817141801 – 0817141508 – botteghino@teatrocilea.it

 

Noise-in-the-Waters-580x326Rumore di acque
Quando: 26 gennaio
Luogo: Sala Pier Paolo Pasolini – Salerno
Orario: 21
Interpreti: Alessandro Renda, musiche originali eseguite dal vivo: Fratelli Mancuso / musiche: Guy Klucevsek
Trama: Il primo racconto di traversata che ho ascoltato a Mazara, nell’autunno del 2008, fu quello di una minuta, coraggiosa donna tunisina: timida, col suo italiano spezzettato tra i denti, faceva fatica ad alzare gli occhi. Cambiai il suo nome in Jasmine, trasfigurando la sua storia e mantenendone gli aspetti essenziali. E’ l’unica storia, tra quelle evocate dal Generale, che riguarda non un annegato o uno scomparso, ma una vita che si salva. Si salva davvero? Nelle grinfie del vecchio italiano che, dice lui, “è sempre piaciuto”? Alla fine quando le chiesi se l’avrebbe rifatto quel viaggio, mi rispose decisa di no. Che se ne sarebbe rimasta a Tunisi.
Ho scritto e diretto Rumore di acque dopo alcuni anni passati in Sicilia, presentandolo per la prima volta all’interno di Ravenna Festival 2010. Da allora quel testo ha avuto una lunga vita in Italia e all’estero: si sono moltiplicate le traduzioni, le pubblicazioni e le messe in scena. Ho letto o visto o solo sentito il Generale assumere corpi e lingue diverse, e altre ancora sono le metamorfosi previste: in Francia, in Germania, in Romania, negli Stati Uniti, da Chicago a New York all’Oregon, e poi in Brasile, in Cile, e anche in una singolare edizione “corale” in Belgio, a Mons capitale europea della cultura 2015.
Info e Prenotazioni: 345 467 9142 – www.casadelcontemporaneo.it – info@casadelcontemporaneo.it

 

Stefanucci 2Colloqui
Quando: 27 gennaio
Luogo: Portici – per la rassegna Il Teatro cerca casa
Orario: 20:30
Interpreti: Antonella Stefanucci
Sinossi: Angelina, una donna ancora giovane, compie, come ogni settimana, il rito del colloquio con il proprio uomo imprigionato. Dialoghi crudi e grotteschi raccontano di una quotidianità altra, separata dal mondo non soltanto per chi è detenuto ma anche per gli stessi familiari che finiscono per essere coinvolti in una estensione extramuraria dei ritmi e dei riti dettati dalla restrizione carceraria. Un altro mondo, autoreferenziale e grandguignolesco, a cui è precluso in radice ogni confronto concreto o soltanto comunicativo con modelli comportamentali diversi, eppure rischiarato da bagliori di dolente e tenera umanità. Angelina, in un contesto di assoluto abbandono e degrado comune alla gran parte della realtà carceraria, spera ancora tra smarrimenti ed inconsapevolezze di salvare il suo nucleo familiare.
Colloqui tenta di accendere un riflettore su di un’umanità dolente e spesso incolpevole, totalmente oscurata dagli orrori del crimine e di politiche inadempienti e fuorvianti. (Antonella Stefanucci)
Info e prenotazioni: 334 3347090 – info@ilteatrocercacasa.it

 

unnamedVisite
Quando: 27 gennaio
Luogo: A’ Casarella – Arzano (NA)
Orario: 20:30
Regia: Niko Mucci
Interpreti: Marcella Vitiello e Roberto Cardone
Trama: Una pièce teatrale. Due soli personaggi ed un abile, intrigante gioco di identità. Perché, come l’autorevole farci intendere, chiunque può essere chiunque e, soprattutto, chiunque può immaginare di essere chiunque. Rimandi di confessioni, ricordi, lettere mai spedite e rimproveri. Poi una musica sentimentale, come un’apertura nuova, immaginifica. Il teatro è moltiplicazione di tempi, di finzioni. Anche se apparentemente verosimili. Senza dubbio la scena teatrale è lo spazio privilegiato per rappresentare la magia di cui è intessuta anche la vita della gente: quell’altra vita che inventiamo perché non possiamo viverla davvero, ma solo sognarla grazie alle splendide menzogne della finzione.
Per info: http://www.acasarella.org/chi-siamo-2/contatti/

 

996944_10201159670290912_2044550125_nI ciechi
Quando: dal 27 al 29 gennaio
Luogo: Sala Teatro Ichos
Orario: venerdì e sabato ore 21:00, domenica ore 19:00
Regia: Massimo Finelli
Interpreti: Antonio Coppola, Giorgia Dell’Aversano, Giovanni Esposito, Michelangelo Esposito, Fabio Faliero, Valeria Impagliazzo, Lisa Imperatore, Vincenzo Liguori, Valentina Iniziato, Luigi Ventura
Sinossi: Un gruppo di ciechi, smarrito in una selva, aspetta il ritorno della guida, un vecchio prete morto a loro insaputa. Il tempo dello spettacolo si consuma nell’attesa, mentre l’imprevedibile è alle porte. Qualcuno prega: «Dio Mercato che sei altrove, dacci oggi la nostra de-realizzazione quotidiana, de-evolvici, de-civilizzaci. Dacci numeri, algoritmi, ferocia matematica e accumulazione di niente in forma di denaro, trasforma le forme fisiche in dissolvenza d’immagini, nascondi la verità ai nostri occhi e facci sparire nel buco nero dell’accumulazione finanziaria».
Info e prenotazioni: 3357652524 – promozione@ichoszoeteatro.it

 

caffè-notturnoCaffè notturno. C’è di peggio, care signore…
Quando: dal 27 al 29 gennaio
Luogo: Teatro il Primo
Orario: sabato ore 21:00, domenica ore 18:00
Interpreti: Antonio Casagrande, Paola Casagrande, Ania Cecilia, Tiziana De Giacomo
Regia: Antonio Casagrande
Sinossi: Una piccola stazione ferroviaria e un treno appena partito. In attesa del successivo, uno strano uomo, vestito stile anni 20 e tre ragazze, che litigano tra loro per aver perso il treno. Le ragazze ridono di quello strano signore che parla con un linguaggio antiquato, dicendo cose un po’ strane, ma, ad un tratto, tutto cambierà quando lui confiderà loro di avere solo pochi mesi di vita. Un omaggio ad un grande artista del Teatro.
Info e prenotazioni: 342 8306707 – segreteria@teatroilprimo.it

 

Ermanna_MontanariMaryam
Quando: dal 27 al 29 gennaio
Luogo: Sala Assoli
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Interpreti: Ermanna Montanari
Trama: MARYAM ci racconta quanto la figura di Maryam, ovvero di Maria, la Madre di Gesù, sia centrale nel Corano e nella cultura islamica. In tempi di terrorismi e di ferocia, Maryam si pone come la “donna dell’incontro”, un ponte tra cristianesimo, islam e cultura contemporanea. Ermanna Montanari da’ voce a tre donne palestinesi che condividono con Maria il dolore per la morte dei figli, morti dovute all’ingiustizia e agli orrori del mondo. Madri che si rivolgono a lei per chiedere consolazione, o per gridare la propria rabbia, per reclamare vendetta, o semplicemente per invocare una risposta al “perché” della guerra e della violenza. La invocano come accade in tanti santuari musulmani del Medio Oriente e del Maghreb. Ed è infine Maryam stessa ad apparire e a condividere, madre tra le madri, il dolore di quelle donne.
Info e Prenotazioni: 345 467 9142 – www.casadelcontemporaneo.it – info@casadelcontemporaneo.it

 

14289783_161016507675621_3103182261055583496_oThe King
Quando: dal 27 al 29 gennaio
Luogo: Teatro Serra – Fuorigrotta
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Autore e Interpreti: di e con Marco Montecatino
Trama: Ci sono giorni in cui la prima cosa che pensi è: devo cambiare vita.
Capita anche ai supereroi. Così The KING una mattina decide di dare forma ai buoni propositi: compila una lista di cose da fare per “diventare” una persona normale. Proprio come per i suoi illustri colleghi – tipo Superman nella ricerca dei genitori, o Batman con i suoi demoni interiori – anche per The KING le cose non vanno propriamente come sperava. Tra fraintendimenti, falsi Guru, giochi di potere e catarsi amorose, il viaggio dell’eroe si trasforma in uno zigzagare assurdo dove nessuno cede di un passo: né le donne, né i cattivi né i cani né tantomeno i russi… pardon ucraini.
Un caleidoscopio di avventure attraverso il quale The KING tenta di scrollarsi di dosso l’ingombrante ruolo dell’eroe per riappropriarsi della propria vita.
Info e Prenotazioni: teatroserra@gmail.com – 3345083092

 

unnamed (7)Birre e rivelazioni
Quando: dal 27 gennaio al 5 febbraio
Luogo: Piccolo Bellini
Orario: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato ore 21:15; domenica ore 18:30
Autore e Regia: Tony Laudadio
Interpreti: Tony Laudadio e Andrea Renzi
Trama: Lo spettacolo inizia con l’incontro in una birreria, casuale solo in apparenza, tra Sergio (Andrea Renzi), il proprietario del locale e Marco (Tony Laudadio), un professore di letteratura italiana, uno degli insegnanti del figlio Francesco. Un “atto unico in otto birre” tante quante ne servono per scandire i delicati passaggi di una vicenda che affronta il complesso tema dei rapporti, tra uomini, tra padre e figlio, sostanza ed immagine, moralità e pregiudizio, amore e sessualità, violenza e prevaricazione. “Nell’arco di otto birre – così Tony Laudadio in una nota – si scoprirà che ciò che si crede di conoscere degli altri, di chiunque ma persino del proprio stesso figlio, è il vero mistero, e quando si tratta dei nostri cari è un mistero doppio perché ci toglie lucidità”. Due personaggi in scena e uno continuamente evocato, il ragazzo: sebbene non compaia mai, è il vero protagonista. “La sua assenza sulla scena – sottolinea Tony Laudadio – illumina tutto il testo: il figlio, il giovane, la nuova generazione, con i suoi problemi, i suoi turbamenti, le scelte da compiere e con tutto ciò che a questo consegue nelle reazioni dei padri e, in genere, degli adulti”. Conoscenza, scelte, decisioni, ricatti, sottomissioni, tutto viene coerentemente rivelato al pubblico attraverso sequenze e dialoghi border line, costantemente giocati sul sottile confine tra riflessione seria e ironico delirio etilico. In nome dell’amore per il figlio, il professore scompagina la vita del birraio abbattendo sistematicamente le sue certezze, in un gioco delle parti che, nel sovvertire il significato di normalità, attesterà su posizioni nuove e scomode l’esistenza dell’uomo, portandolo ad accettare prospettive e condizioni impensabili all’inizio. “Il dialogo tra i due protagonisti – conclude il regista – diventa una ricerca di verità, dentro i turbamenti che la conoscenza sempre impone, specie se l’oggetto del proprio interesse è qualcuno per cui provi amore. E ad ogni svelamento una porzione di quell’amore viene messa alla prova. Fino alla prova finale e alla conoscenza più difficile: quella di se stessi”.
Info e prenotazioni: 0815499688 – botteghino@teatrobellini.it

 

16143611_10156033696198018_578380676988617038_oMaria D’Avalos. Canti di amore e morte
Quando: 28 gennaio
Luogo: Santa Maria Capua Vetere (CE) – per la rassegna Il Teatro cerca casa
Orario: 20:30
Autore e Regia: Michele Danubio
Interpreti: Laura Borrelli e Michele Danubio
Sinossi: Quello che accadde a Maria d’Avalos rappresenta uno dei fatti di cronaca più efferati della storia di Napoli. È il 1586, si celebra il matrimonio tra Carlo Gesualdo da Venosa, musicista e scrittore, e sua cugina Maria D’Avalos, un matrimonio senza amore, utile solo a evitare che il patrimonio familiare possa ritornare nelle casse del Papato. Durante una festa a corte, Maria si innamora del Duca d’Andria e Conte di Ruvo, l’avvenente Fabrizio Carafa con il quale  intreccia una relazione neanche tanto segreta. A causa della sfrontatezza di questo amore Gesualdo uccide i due amanti nel talamo e ne getta i corpi per strada al pubblico ludibrio. Da quel momento e nei secoli successivi la pena per la sventurata sorte dei due amanti non si è mai spenta tanto che si testimonia la presenza del fantasma della nobildonna vagare per le vie della città. Angelo o demone? Un quadro farà da specchio a questa domanda che sembra non avere risposta, e sarà proprio il fantasma di Maria a raccontarci come sono andate le cose, su di un palcoscenico vulcano, quasi a celebrare un processo storico contro gli attentatori di una terra e non solo di una donna, dando voce a un dolore lungo secoli, evocando la pace sul male, sui silenzi, sulle omertà punite dalla miseria. Perché a Napoli si è costretti a credere più ai fantasmi che alla Storia.
Info e prenotazioni: 334 3347090 – info@ilteatrocercacasa.it

 

16143040_872582479550820_7998282799125942540_nConcerto al buio
Quando: 28 gennaio
Luogo: Caos Teatro – Villaricca
Orario: 21
Interpreti: violino Edo Notarloberti (Ashram; Corde Oblique), violino e voce Caterina Bianco, piano Martina Mollo
Trama: Tre musicisti sul palco, nascosti dal buio, senza il supporto di spartiti, solo con i loro strumenti. Il buio invaderà anche la sala, lasciando gli spettatori in uno stato iniziale di affascinante sorpresa. Quando tutti saranno entrati totalmente nel mondo dell’oscurità, subentrerà un elemento nuovo: la magia assoluta della musica.
L’innovativa proposta di coinvolgere i partecipanti attraverso una straordinaria modalità percettiva valorizzerà l’interiorizzazione dell’ascolto musicale: al buio cadono le barriere, si perde la cognizione del tempo, si diventa più percettivi.
Suonare al buio per i tre artisti in scena, invece, significherà accettare la sfida di confrontarsi e cooperare, in modo assolutamente singolare, nel mondo dell’oscurità.
Info e prenotazioni: 3284566017 – info@caosteatro.com – www.caosteatro.com

 

unnamed (8)Dago Red
Quando: 28 gennaio
Luogo: Teatro Bolivar
Orario: ore 21
Interpreti: Raiz e Fausto Mesolella
Sinossi: La narrativa e il canto. Il passato e il presente, sul medesimo palco, in una sintesi romantica, proletaria, migratoria. Oltre i limiti dello spazio geografico, o geopolitico, e fisico. Oltre l’insulto di chi una volta era marinaio e s’imbarcava per i continenti portando nella sacca un destino da ricreare e tanta fame. È l’istinto che sta dietro le quinte e nelle vene di “Dago Red”: prima un album, uscito pochi mesi fa, oggi un concerto, che vede insieme il cantautore Raiz e il chitarrista e produttore Fausto Mesolella. Complici di uno studio che muove dalle origini dell’arte del Sud e arriva lontano. Non snaturandosi bensì moltiplicando verbi, azioni, emozioni, immagini. Disco che trova la sua origine nell’omonima collezione di racconti scritti dall’italo-americano John Fante e pubblicati negli anni Trenta del Novecento. Nelle parole degli stessi artisti, Dago Red si potrebbe tradurre approssimativamente come “Rosso terrone”. Intendendo il rosso come vino. Ed il “vino terrone” è vino rosso paesano, quello che forse non è amato dai palati raffinati dei sommelier ma che è forte, sincero e inebriante.
Info e prenotazioni: 081 5442616 – www.teatrobolivar.com/

 

16177920_1895195460698985_7079463777041375376_oTIERGARTENSTRASSE 4 Un giardino per Ofelia
Quando: 28 e 29 gennaio
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: sabato ore 20:30, domenica ore 18:00
Autore: Pietro Floridia
Interpreti: Barbara Giordano, Serena Ottardo, al contrabbasso Marco Polizzi
Regia: Daniele Muratore
Sinossi: Una storia ambientata nella Germania degli anni ’40 dove si racconta l’incontro di due donne. Ofelia, una giovane disabile mentale e Gertrud un ‘infermiera nazista che ha il compito di verificare le condizioni di Ofelia e di sottoporla al Programma T4 che prevede l’eliminazione dei disabili. Ma la terapia messa in atto sarà quella, inevitabile, di reggersi l’una con l’altra.
Info e prenotazioni: 081 5851096 – info@liberascenaensemble.it

 

unnamed (9)Emigranti
Quando: 28 e 29 gennaio
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: venerdì e  sabato ore 21:00, domenica ore 18:00
Interpreti: Giancarlo Fares e Marco Blanchi
Regia: Giancarlo Fares
Sinossi: Lo spettacolo narra di due emigrati che, in una città straniera, vivono in una cantina. È la notte dell’ultimo dell’anno e i due la trascorrono raccontandosi le loro vite. Uno è operaio, nipote di contadini, l’altro un intellettuale. Uomini diversi con sogni differenti, diversi per classi sociali, nel modo di parlare, e nel ricordare il paese dal quale provengono. Entrambi sembrano incapaci al dialogo, e durante la notte nascono discussioni feroci, liti, scherzi crudeli, tragicomiche confessioni che nascondono un velo di nostalgia. Nel frattempo, sopra di loro, la città festeggia. Questa commedia di Slawomir Mrozek è una schermaglia aspra e ironica insieme. Ne viene fuori la solitudine dell’individuo e l’ineluttabile incomunicabilità che esiste tra gli esseri umani. Emigranti è una riflessione intelligente e ironica sulla condizione umana nell’emigrazione, tema che purtroppo torna ad essere prepotentemente attuale.
Info e prenotazioni: 3396666426 – info@nuovoteatrosanita.it

 

unnamed (13)Il Grigio
Quando: 29 gennaio
Luogo: Nostos Teatro
Orario: 18
Autore: Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Regia: Giuseppe Cerrone e Antonio Piccolo​
Interpreti: Antonio Piccolo
Trama: Un artista in crisi per la mediocrità della propria vita decide di allontanarsi da tutte le sirene del mondo, in cerca di silenzio e di indipendenza. Trasloca in una casa di periferia tutta bianca, circondata dal verde: l’ideale per rimettere a posto i pensieri e raddrizzare la strada di fronte a sé. L’isolamento si rivela però un’illusione. Innanzitutto, i suoi propositi sono disturbati dall’osservazione della villetta accanto; in più, è continuamente disturbato dalle visite della compagna, della ex fidanzata, del fratello e di chissà chi altro. E poi, compare un topo. Grigio. Un topolino di campagna? Forse. Ma incredibilmente tenace e intelligente. La sua resistenza a tutte le trappole e tutti i marchingegni ne ingigantisce l’importanza, tanto da trasformarsi da fuggitivo in persecutore. E i pensieri? Chi li rimette a posto? Dov’è l’isolamento? Dove il sogno di indipendenza? Il grigio è l’unica opera di sola prosa, senza canzoni, del repertorio teatrale di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. È andato in scena per la prima volta nel 1988.
Info e prenotazioni: info@nostosteatro.it – 081 19 169 357 – 389 24 714 39

 

unnamed (11)Trinacria sulla luna
Di e regia: Gaspare Balsamo
Quando: 29 gennaio
Luogo: Galleria Toledo
Orario: 18:00
Interpreti: Gaspare Balsamo, Biagio Guerrera, Puccio Castrogiovanni, Giancarlo Parisi, Luca Recupero.  Musiche di e eseguite da: Biagio Guerrera (voce), Puccio Castrogiovanni (Fisarmonica, mandolino, marranzano e voce), Giancarlo Parisi (chitarra, zampogna, marranzano e voce), Luca Recupero (percussioni, marranzano e voce).
Sinossi: Trinacria sulla luna (Pitrè senza gravità) è uno spettacolo teatrale ispirato all’omonima opera e alla vita del medico ed “etnologo” siciliano Giuseppe Pitrè. Testo e drammaturgia derivano da sue note biografiche e da frammenti dei cunti da lui raccolti. Come da titolo e sottotitolo, è un Pitrè trattato senza alcuna gravità. La gravità nella fisica classica è forza di attrazione conservativa agente tra corpi, la cui manifestazione più evidente nell’esperienza quotidiana è la forza peso. Ecco, giocando un po’ con questa definizione, lo scopo è quello di giocare con la figura e l’opera del Pitrè in maniera per niente conservativa, senza alcuna forza e nessun peso che gravi e abbia la pretesa di fare memoria, celebrazione e consolazione su un materiale così vicino e così lontano allo stesso tempo. Dunque, Trinacria sulla Luna, quasi una parodia per procurare un intenso sentimento di libertà che conduce, con distacco e leggerezza, il gioco delle citazioni, dei riferimenti e delle allusioni. Le forme espressive artistiche messe in campo, considerati gli argomenti trattati e la formazione e le esperienze di tutti i componenti della compagnia, rimandano ad alcuni linguaggi ed elementi che sono propri della matrice culturale teatrale e musicale siciliana. Dunque il cunto, dunque la lingua siciliana, dunque la letteratura orale, la musica popolare e gli strumenti che ad essi appartengono. Leggeri come Pi(e)treè sulla luna senza gravità, la Trinacria, come da tradizione nello spettacolo dell’opera dei pupi, torna sulla luna per cercare di recuperare il senno, sperando che San Giovanni, come un tempo con Astolfo, ci venga incontro e ci aiuti.
Info e prenotazioni: 081425037 – 081425824 – galleria.toledo@iol.it

 

unnamed (12)Le quattro stagioni e Piccolo Vento
Quando: dal 29 al 31 gennaio
Luogo: Teatro dei Piccoli
Orario: 11
Regia: Nicoletta Vicentini
Interpreti: Andrea Bellacicco / Matteo Mirandola, Jessica Grossule, Lara Finadri
Trama: Sulla base delle musiche de “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, un esempio di musica a soggetto vitale e ricca d’inventiva, si snoda questa frizzante storia, che segue con sorrisi e poesia le avventure di Piccolo Vento, attraverso le stagioni e i loro cambiamenti: paesaggi, colori, profumi, sfumature, suoni… e musiche. Con l’aiuto dei tre attori in scena, Piccolo Vento parla al pubblico, attirando l’attenzione dei bambini sull’osservazione delle piccole cose della natura e sull’ascolto del racconto musicale. I tre attori in scena, alternandosi in danze e narrazioni, giocheranno insieme ai bambini ad ascoltare le parole di Piccolo Vento e ad accompagnarlo alla ricerca della sua mamma Zefiro, scivolando armoniosamente da una stagione all’altra.
Prenotazioni: I Teatrini 081 0330619 (feriali 9.30/17.00)

 

unnamed (2)Viaggio al termine della notte
Liberamente tratto dal capolavoro di Louis Ferdinand Céline
Quando: 30 gennaio
Luogo: Teatro Bellini
Orario: 21
Di e con: Elio Germano e Teho Teardo
Formazione: Elio Germano: voce, Teho Teardo: chitarra, live electrionics; Elena De Stabile: violino; Ambra Chiara Michelangeli: viola; Laura Bisceglia: violoncello
Trama: Avvalendosi della straordinaria sensibilità interpretativa di Elio Germano, Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti del “Viaggio” restituendo, in una partitura inedita, la disperazione grottesca di questo capolavoro di scrittura che ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics.
Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico nel quale, le immagini evocate dal testo interpretato da Germano, si inseriscono nelle atmosfere cinematiche di Teardo; un succedersi di eventi sonori e verbali dove la voce esce dalla sua dimensione tradizionale fino a divenire suono.
In quel suono Teardo crea un ambiente nel quale la voce di Germano può suggerirci nuove prospettive sulle disavventure di Bardamu e gli orrori della guerra mondiale che travolge le relazioni tra gli uomini quanto i continenti. Il pessimismo sulla natura umana, sulle istituzioni, sulla società e sulla vita in generale, diviene inconsolabile fino a non conceder più alcuna speranza al consorzio umano.
Info: www.teatrobellini.it

Gabriella Galbiati

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