Premio Talentum
Gianni Sallustro, direttore artistico dell’Accademia Vesuviana del Teatro, con la giornalista Roberta D’Agostino, promotore a Napoli di un premio per celebrare i talenti del territorio che lavorano con passione nel mondo dello spettacolo.
Si è svolta alla Casina Pompeiana di Napoli la prima edizione di Talentum – il premio delle eccellenze, con il patrocinio del Comune di Napoli. L’idea nasce dalla giornalista Roberta D’Agostino e da Gianni Sallustro, attore, regista e direttore artistico dell’Accademia Vesuviana del Teatro, che ha sede ad Ottaviano e di cui si festeggiano i dieci anni di attività, per evidenziare la creatività e dedizione di personaggi del mondo della cultura e di giovani del territorio campano, premiati con una scultura raffigurante una moneta, creata dall’artista campano Fiormario Cilvini.
Tra i destinatari del premio esponenti politici (il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l’assessore alla Cultura del comune di Napoli Nino Daniele), sportivi (lo schermidore Luigi Tarantino), attori (tra cui Maria Bolignano) e giornalisti (come Titta Fiore e Giulio Baffi).
Durante la serata di premiazione, abbiamo rivolto qualche domanda a Gianni Sallustro.
Cos’è per lei il talento e come si esprime?
«Il talento è un dono che hanno in pochi eletti e sono molto fortunati. Il talento da solo, però, non basta bisogna esercitarsi, studiare, affinarsi per raggiungere degli standard alti».
Come andrebbero premiati i giovani talenti del nostro territorio?
«Dandogli possibilità concrete di lavoro, di visibilità così da potere continuare a perfezionarsi e a misurarsi con il difficile mestiere dell’attore. La cosa importante è fargli fare dei percorsi di formazione validi che li portino, poi, ad essere dei veri professionisti, di quelli che sanno cosa vuol dire la gavetta».
Da dove nasce la sua iniziativa?
«Nasce dalla volontà mia e di Roberta D’Agostino di festeggiare, con una grande uscita pubblica, il lavoro svolo nei dieci anni nell’Accademia Vesuviana del Teatro. Si lavora tanto da noi ed alcuni dei giovani premiati hanno capito pienamente il valore del sacrificio che bisogna affrontare se si vuole essere attori. Quello che cerco di fare capire sempre ai miei ragazzi è che il teatro è una palestra per la vita e se si sfrutta bene il duro lavoro teatrale si diventa più forti nella realtà di tutti i giorni».
Gabriella Galbiati