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Questa notte apposti i sigilli allo spazio romano di via dei Filippini per la constatata assenza di una uscita di sicurezza. Sconcerto e rabbia da parte dell’organizzazione e delle compagnie. Diramato un comunicato.

Chiuso Teatro dell'Orologio

Il pubblico del Teatro dell’Orologio

“Venerdì 17 febbraio, alle ore 00.45 il Teatro dell’Orologio è stato sequestrato dalla Questura di Roma.
Sono venuti in otto, appartenenti alla polizia di stato, ai vigili del fuoco, all’ispettorato del lavoro: non c’era niente fuori posto, o sono 37 anni che siamo fuori posto. Hanno voluto controllare tutto.
Era tutto in ordine, tranne ciò su cui non siamo mai stati a posto: l’uscita di sicurezza.
Ormai lo sanno anche a Bucarest: il Teatro dell’Orologio non ha l’uscita di sicurezza.
Noi ci abbiamo provato, con uno sforzo economico e di energie non indifferenti, siamo arrivati a tre metri dall’aprire quell’uscita, ma poi abbiamo trovato la Storia e ci siamo dovuti fermare.
Abbiamo cercato, credeteci, in ogni modo, di aprire un varco, un dialogo.
Pensavamo di esserci riusciti, qualcosa si stava muovendo.
E ora, questo.
Siamo tristi e incazzati perché, in questo momento, non sappiamo come tutelare artisti e spettatori (soci, ovviamente) che ogni sera, con passione e caparbietà, continuano ad animare il nostro spazio.
Cerchiamo una risposta da parte di tutta la città: cosa dobbiamo fare?
Cerchiamo una risposta da parte di tutte le forze politiche: crediamo di essere un bene, un’istituzione culturale.
Se non è così, ditecelo: non ha senso continuare a farci del male.
Vorremmo una risposta a una domanda, la vorremmo ora: perché?

Il Teatro dell’Orologio”

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