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Ricca è l’offerta teatrale di questa nuova settimana che sta per cominciare: debutti, concerti, commedie e teatro contemporaneo per accontentare i desideri di tutti gli spettatori. 

  • unnamed (4)UNA CASA DI BAMBOLA
  • Autore: Henrik Ibsen
  • Quando: dal 21 al 26 febbraio
  • Luogo: Teatro Bellini
  • Orario: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
  • Regia: Andrée Ruth Shammah
  • Interpreti: Filippo Timi, Marina Rocco, con la partecipazione di Mariella Valentini e con Andrea Soffiantini, Marco De Bella, Angelica Gavinelli, Paola Senatore
  • Sinossi: Nora, moglie dello stimato dottor Torvald falsifica, all’insaputa del marito, una firma necessaria per ottenere un prestito. Il perfido Krogstad scopre l’imbroglio e la ricatta, per cui Torvald, messo al corrente dell’accaduto, viene preso da panico: il gesto “scellerato” di Nora comprometterà la sua specchiata reputazione? Nel dubbio, noncurante del fatto che il denaro serviva alla donna per salvare la vita a lui, la ripudia. Quando tutto si risolve e Torvald è pronto a riaccogliere Nora, lei avrà la reazione inaspettata che nel 1879, l’anno del debutto della pièce, la rese simbolo dell’allora nascente femminismo.  Oggi una donna, Andrée Ruth Shammah, in una messinscena pur fedelissima al testo, rilegge Casa di bambola senza dare nulla per scontato, soprattutto la buona fede di Nora. Ce la mostra completamente spogliata dei connotati della vittima, nell’inedito ruolo di vera manipolatrice della vicenda, di burattinaia che muove i fili degli uomini che la circondano, non a caso tutti interpretati da un solo attore: Filippo Timi. Il complesso intreccio, avvincente come un thriller e intrigante come un giallo, fatto di sentimenti e passioni, truffe e calcoli, inganni, utopie e rese dei conti, è, il pretesto che Andrée Ruth Shammah usa per coinvolgerci in un appassionante viaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano il testo ibseniano.
  • Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

  • unnamedFRANKESTEIN ‘O MOSTRO
  • Scritto e diretto da: Sara Sole Notarbartolo
  • Quando: dal 23 al 26 febbraio
  • Luogo: Piccolo Bellini
  • Orario: martedì, mercoledì giovedì, venerdì e sabato ore 21.15; domenica ore 18.30
  • Interpreti: Pietro Botte, Anne-Laure Carette, Valentina Curatoli, Davide d’Alò, Emanuele Esposito, Rosario Giglio, Ivan Virgulto
  • Sinossi: Nato dalla collaborazione tra i Posteggiatori Tristi, la regista e paroliera Sara Sole Notarbartolo e gli attori Valentina Curatoli e Rosario Giglio, Frankenstein ‘O mostro è la naturale evoluzione degli Aperitristi, il progetto a puntate che ha animato il foyer del Teatro Bellini la scorsa stagione. Questa spassosa commedia musicale frutto di un esperimento drammaturgico, riesce a cucire insieme mito gotico e comicità partenopea, romanzo epistolare e teatro di varietà, pop music e canzone napoletana, musical e cafè chantant. La bizzarra trama, ispirata al romanzo di Mary Shelley e ai suoi adattamenti, si sviluppa in un crescendo di assurdi colpi di scena, da quando la ricca signorina Sciarlotte Sciarappa, proprietaria della premiata ditta di bibite gasate “Sciarappa&Co” commissiona al Doktor Viktor, un noto scienziato dedito ad esperimenti di eugenetica spericolata, la creazione del l’operaio perfetto per la catena di montaggio nella sua orrenda fabbrica. Costui individuerà la cavia in Karamazov, il capo di un gruppetto di allegri suonatori di strada. Ma… se l’operaio perfetto si ribellasse alla catena di montaggio e mostrasse attitudini artistiche? Come affronterebbe la vita questo essere vocato alla musica e al canto ma creato per essere un operaio alla catena di imbottigliamento? Come se la caverebbe il Doktor Viktor di fronte alla sua prodigiosa ed imperfetta creatura? E come reagirebbe la terribile Sciarlotte, interessata solo al profitto della sua fabbrica?
  • Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

  • unnamed (3)RIVELAZIONE – SETTE MEDITAZIONI INTORNO A GIORGIONE
  • Scritto da: Laura Curino e Simone Derai
  • Quando: 21 febbraio
  • Luogo: Ex Asilo Filangieri
  • Orario: ore 21.00
  • Regia: Simone Derai
  • Interprete: Marco Menegoni
  • Sinossi: Nell’impossibilità di tracciare una biografia di Giorgione, un narratore, di fronte a due schermi, racconta, per mezzo di parole, documenti, versi poetici ed immagini delle opere del pittore di Castelfranco, frammenti della Venezia a cavallo tra XV e XVI secolo. Giorgione è una delle figure più enigmatiche della storia dell’arte. Cercare di metterlo a fuoco è come osservare la costellazione delle sette sorelle, le Pleiadi: riesce meglio se uno non la fissa direttamente. Questo ha cercato di fare Anagoor con la complicità di Laura Curino: narrare Giorgione attraverso gli occhi di chi lo frequenta fin dall’infanzia e lo rivela per storie concentriche all’ospite stupefatto. In questa sorta di lezione d’arte, poetica, sono raccontati l’artista, il suo tempo, il respiro delle opere, il clima che le pervade. Rivelazione è la condivisione sincera di una ricerca. «Volgiamo lo sguardo verso questa ideale costellazione. Per ciascun astro una meditazione. Silenzio, natura umana, desiderio, giustizia, battaglia, diluvio e tempo sono i temi che nutrono le sette contemplazioni di altrettante opere di Giorgione: la Pala, i Ritratti, la Venere Dormiente, la Giuditta, i Tre Filosofi, la Tempesta, il Fregio».
  • Info e prenotazioni: exasilofilangieri.it

 

  • unnamed (5)IL GENIO DELL’ABBANDONO
  • Autore: Wanda Marasco
  • Quando: dal 22 febbraio al 5 marzo
  • Luogo: Teatro San Ferdinando
  • Orario: 22, 24, 28 febbraio e 3 marzo ore 21.00; 23 febbraio, 1 e 2 marzo ore 17.00; 25 febbraio e 4 marzo ore 19.00; 26 febbraio e 5 marzo ore 18.00
  • Regia: Claudio Di Palma
  • Interpreti: Angela Pagano, Claudio Di Palma, Cinzia Cordella, Paolo Cresta, Francesca De Nicolais, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione, Lucia Rocco, Gabriele Saurio
  • Sinossi: Claudio Di Palma regista e attore di riferimento della compagnia dello Stabile porterà in scena l’adattamento teatrale del romanzo di Wanda Marasco Il genio dell’abbandono (candidato al Premio Strega 2015). «Le vite che possiedono l’annientamento e la capacità di sopravvivere, ovvero le linee essenziali del dramma -spiega l’autrice- appartengono per loro natura al teatro. Vincenzo Gemito nasce a Napoli nella condizione di reietto. La città, madre e matrigna, lo adotta, e insieme a lui costruisce l’hubris e l’aretè (la grande colpa dell’arroganza e il rimanere fedeli alle proprie virtù), il negativo e il positivo, il processo di distruzione e la forza di poter risorgere. Il teatro è la sua mente. Una forma di esilio trasformativo che mette in scena il demone della ribellione e della creatività. E qui il comico e il tragico diventano gli interregni della vulnerabilità umana».
  • Info e prenotazioni: 081292030 – 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

  • Liquido-regia-Marcello-Cotugno-3LIQUIDO
  • Scritto e diretto da: Marcello Cotugno
  • Quando: dal 21 al 26 febbraio
  • Luogo: Ridotto del Mercadante
  • Orario: 21, 22 e 24 febbraio ore 21.00; 23 e 26 febbraio ore 18.00; 25 febbraio ore 19.00
  • Interpreti: Valentina Acca, Salvatore Cantalupo, Xhilda Lapardhaja, Serena Marziale e in video Alfonso Postiglione
  • Sinossi: Marcello Cotugno firma la regia del suo testo intitolato Liquido, nato da una riflessione sul disgregamento del concetto di famiglia e sui possibili mutamenti delle relazioni affettive e degli equilibri generazionali in un futuro prossimo. Il protagonista, Guido, si ritrova pensionato, con una moglie distante e due figlie ostinatamente estranee: in seguito all’improvvisa morte della moglie, preda di un crescente senso di inutilità e vittima del sottile disprezzo delle ragazze, decide di sparire. Va in oriente per sottoporsi a una terapia sperimentale che promette di sciogliere i nodi e i dolori di un’intera esistenza. Tra ciarlataneria e cyber cultura, il Dottor Hao, guru e terapeuta giapponese, immerge i pazienti in una sorta di liquido amniotico per riportarli al grado zero della propria coscienza, intatti dalle ferite della vita. Dopo un anno di terapia, Guido torna a casa. Forse è davvero “guarito”, forse il suo viaggio ha avuto la funzione di un potente placebo sciogliendo le tensioni d’una vita, certamente appare un altro uomo, deciso fino alla spietatezza, anaffettivo, animato da un’energia incontenibile.
  • Info e prenotazioni: 0815513396 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

  • unnamedENIGMA – NIENTE SIGNIFICA MAI UNA COSA SOLA
  • Autore: Stefano Massini
  • Quando: dal 22 al 26 febbraio
  • Luogo: Teatro Nuovo
  • Orario: mercoledì, giovedì e sabato ore 21.00; venerdì e domenica ore 18.30
  • Regia: Silvano Piccardi
  • Interpreti: Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi
  • Sinossi: La chiave di lettura di Enigma sta nel sottotitolo Niente significa mai una cosa sola. Una certezza il testo ce la fornisce: siamo a Berlino circa vent’anni dopo quel fatidico 9 novembre 1989, in cui il governo della Repubblica Democratica Tedesca (Germania est) decretò la soppressione del divieto, per i suoi cittadini, di passare liberamente dall’altra parte del muro che fino ad allora aveva diviso in due la città, il paese e il mondo intero. Ed ecco che, caduto il muro, vite, esperienze, certezze, lutti e speranze, si frantumano, si incontrano, si mischiano. È a un segmento di tutto ciò che siamo chiamati ad assistere. Un’altra certezza sta nel luogo in cui si svolge l’azione scenica: un grande spazio unico comprensivo di letto, cucina, divano tavolo e quant’altro può definire un posto “casa”. E in cui “cumuli di riviste e libri si ammassano un po’ dappertutto nell’incuria generale”. Qui hanno fine le certezze. Non perché quanto accade tra i due personaggi (Hilder, il padrone di casa, e Ingrid, la donna cui presta soccorso) abbia in sé alcunché di apparentemente bizzarro e funambolico, ma perché ogni elemento reale, ogni dato di conoscenza, che da un quadro a quello successivo si concretizza in scena, si rivela poi “altro” da ciò che pareva essere. Decifrare di volta in volta il senso della vicenda, sia personale sia collettiva, che lega i due personaggi, che svela i loro caratteri e la natura complessa della loro relazione, è il compito a cui l’autore chiama i personaggi stessi ma, attraverso la suspense del gioco teatrale, anche e soprattutto il pubblico. Purché sia chiaro, la posta in gioco, non è solo la possibilità-capacità di sbrogliare i tanti piccoli enigmi delle due vite che si intrecciano, si scontrano, si confrontano sul palcoscenico, ma quello di penetrare il più grande degli enigmi: quello della Storia stessa.
  • Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

 

  • IMG_9429 Maresa e Luca ph.Gilda ValenzaSKETCHES OF SWING
  • Quando: 24 febbraio
  • Luogo: Bagnoli – per la rassegna Il Teatro cerca casa
  • Orario: ore 20.30
  • Interpreti: Maresa Galli (voce) e Luca Signorini (violoncello)
  • Sinossi: Celeberrimi standard di jazz, da Tenderly (W.Gross/J.Lawrence) a  All of me (G.Marks/S.Simons) ‒ brano che dà il titolo all’album omonimo di recente pubblicazione ‒, da How Insensitive (N.Gimbel/V.de Moraes/A.C.Jobim) a The Man I love (G.Gershwin/I.Gershwin), da My Funny Valentine (R.Rodgers/L.Hart) ad Autumn leaves (J.Kosma/J.Mercer) passando per Snow (B.Persico/M.T.Galli) e altre composizioni originali, a comporre il viaggio in musica del Maresa Galli Duo attraverso le melodie più suggestive e note dei maestri americani e brasiliani, tra swing e bossa nova, così come ri-arrangiate dalla voce fluida di Maresa Galli e dal violoncello, dalle sonorità speciali, di Luca Signorini.
  • Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | info@ilteatrocercacasa.it

 

  • 16143611_10156033696198018_578380676988617038_oMARIA D’AVALOS. CANTI DI AMORE E MORTE
  • Scritto e diretto da: Michele Danubio
  • Quando: 24 febbraio
  • Luogo: Portici – per la rassegna Il Teatro cerca casa
  • Orario: ore 20.30
  • Interpreti: Laura Borrelli e Michele Danubio
  • Sinossi: Quello che accadde a Maria d’Avalos rappresenta uno dei fatti di cronaca più efferati della storia di Napoli. È il 1586, si celebra il matrimonio tra Carlo Gesualdo da Venosa, musicista e scrittore, e sua cugina Maria D’Avalos, un matrimonio senza amore, utile solo a evitare che il patrimonio familiare possa ritornare nelle casse del Papato. Durante una festa a corte, Maria si innamora del Duca d’Andria e Conte di Ruvo, l’avvenente Fabrizio Carafa con il quale intreccia una relazione neanche tanto segreta. A causa della sfrontatezza di questo amore Gesualdo uccide i due amanti nel talamo e ne getta i corpi per strada al pubblico ludibrio. Da quel momento e nei secoli successivi la pena per la sventurata sorte dei due amanti non si è mai spenta tanto che si testimonia la presenza del fantasma della nobildonna vagare per le vie della città. Angelo o demone? Un quadro farà da specchio a questa domanda che sembra non avere risposta, e sarà proprio il fantasma di Maria a raccontarci come sono andate le cose, su di un palcoscenico vulcano, quasi a celebrare un processo storico contro gli attentatori di una terra e non solo di una donna, dando voce a un dolore lungo secoli, evocando la pace sul male, sui silenzi, sulle omertà punite dalla miseria. Perché a Napoli si è costretti a credere più ai fantasmi che alla Storia.
  • Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | info@ilteatrocercacasa.it

 

  • Buccirosso-una-famiglia-sito-730_400UNA FAMIGLIA… QUASI PERFETTA!
  • Scritto e diretto da: Carlo Buccirosso
  • Quando: 22 e 23 febbraio
  • Luogo: Teatro Trianon Viviani
  • Orario: mercoledì ore 17.30; giovedì ore 21.00
  • Interpreti: Carlo Buccirosso, Fiorella Zullo, Tilde De Spirito, Rosalia Porcaro, Peppe Miale, Davide Marotta, Gino Monteleone, Giordano Bassetti, Elvira Zingone
  • Sinossi: Con la leggerezza della grande tradizione della commedia italiana, in questo spettacolo l’elemento comico nasce dalla considerazione delle incongruenze della vita quotidiana per qualche agrodolce considerazione sul tempo in cui viviamo. In una piacevole e tranquilla villetta residenziale, una pacifica famigliola – lui affermato psicologo, lei insoddisfatta casalinga – sembra vivere in apparente armonia assieme al loro figlioletto, adottato sin dall’età di sei anni, e che ora appare come il loro principale punto di riferimento, fino a quando un giorno un inaspettato evento arriverà a turbare la pace della loro esistenza: il padre naturale dell’amato e coccolato pargolo, che piomba nel tepore delle mura della casa a recriminare la paternità di suo figlio. Sembra una normale vicenda legata alle difficoltà che l’adozione di un figlio a volte può arrecare, ma il disordine legislativo, la mancanza di una quotidiana tutela del cittadino, unite alla presunzione di convenienza che ormai regna nel nostro “bel paese”, e cioè che tutti siamo colpevoli di tutto salvo prova contraria, porteranno gli eventi sul precipizio di una normale tragedia quotidiana, a cui la nostra spietata battaglia esistenziale ci ha ormai tristemente abituati.
  • Info e prenotazioni: 081 2258285 |  boxoffice@teatrotrianon.org

 

  • unnamed (12)REGINE
  • Da un’idea di: Francesca Gerla e Chiara Tortorelli
  • Testi di: Francesca Gerla, Pino Imperatore, Arnolfo Petri, Chiara Tortorelli, Giuseppe Bucci
  • Quando: 23 febbraio
  • Luogo: Teatro Bolivar
  • Orario: ore 21.00
  • Regia: Giuseppe Bucci
  • Interpreti: Rosaria De Cicco
  • Sinossi: Nati da una idea delle scrittrici Francesca Gerla e Chiara Tortorelli, e ispirati alla simbologia delle carte da gioco francesi, i monologhi di Regine sono le voci di eroine all’inverso, in disgrazia, rappresentative della società contemporanea. Scritto da Arnolfo Petri, il monologo Mena rappresenta la regina di Quadri, nuova prostituta, ora boss di camorra (figura femminile particolarmente attuale oggi), che ha ormai perso memoria della umanità e della e poetica di una mamma, come Filumena Marturano. Da Chiara Tortorelli nasce il personaggio di È solo una favola, amore associato alla regina di Picche, nuova adolescente che il mondo dei social network o della emancipazione non mette al riparo da depressione, anoressia e isolamento causate da abusi in famiglia. La donna immaginata da Francesca Gerla, in Io non so nuotare, ha la fragilità e insieme la forza della regina di Fiori, nuova mamma, eroina profuga che ha viaggiato incinta sui barconi e non capisce il rifiuto dell’Occidente a prestare aiuto a lei e al suo bambino. L’amore omosessuale è il tema de La voce di Laura scritto dal regista Giuseppe Bucci e ispirato a La voce umana di Cocteau, per la regina di Cuori, amante abbandonata al telefono, donna lesbica che, in una società ancora culturalmente molto omofoba, non può opporsi al desiderio di famiglia e figlio naturale della donna che ama. L’opera vede la partecipazione straordinaria dello scrittore Pino Imperatore, a cui è affidato un prologo e un poetico epilogo.
  • Info e prenotazioni: 0815442616 | teatrobolivar.com

 

  • unnamed (10)LUCA ROSSI IN CONCERTO – GREETINGS FROM FIRELAND
  • Quando: 25 febbraio
  • Luogo: Teatro Bolivar
  • Orario: ore 21.00
  • Sinossi: Greetings from Fireland parte da qua, da quella che è casa mia da sempre, la Campania, Fire-landia, terra di fuoco. Ma Firelandia non è solo questa regione d’ Italia: più che un territorio fisico sembra essere uno stato d’animo globale e condiviso. Mi piace pensare a questo lavoro come a un canto-contro o a un contro-canto: contro il mondo di plastica e la sua moderna spiritualità, la Dio-ssina. Con la scritta rossa sulla copertina volevo imitare chi di notte con la bomboletta consumata mette il trucco alle mura di cemento armato. Ma pure chi firma le lettere col rossetto, come in una sorta di protesta amorosa. Un omaggio a quella storia sottrae i mattoni dalle grandi mura della separazione per costruire case che accolgano il futuro. Oggi i muri, oltre che reali sono virtuali e non si prevede quanto possano diventare alti e invalicabili. Questo disco è un omaggio ai ponti, a ciò che unisce e ci affratella. Aldilà dell’ Io. Aldilà dell’aldilà. Nell’ Aldiquà. Con la doppia tammorra e pochi accordi di chitarra il nuovo lavoro di Luca Rossi racconta storie apparentemente distanti tra loro: dalla lettera del disperato Nouraddin, alla traversata coraggiosa di una sirena africana, dall’ esempio politico di Josè Pepe Mujica al padre che scrive una ninna nanna per sua figlia. Senza indicare una destinazione precisa, tutti questi mittenti immaginari, spediscono la loro cartolina, ognuno dalla propria personale “Firelandia”.
  • Info e prenotazioni: 0815442616 | www.teatrobolivar.com

 

  • unnamed (7)INCOMPRESI NEL PREZZO
  • Scritto da: Antonio De Rosa e Diego Sommaripa
  • Quando: 26 febbraio
  • Luogo: Teatro Bolivar
  • Orario: ore 19.00
  • Regia: Diego Sommaripa
  • Interpreti: Ivan Boragine , Francesco Pirozzi , Diego Sommaripa e la Partecipazione di Salvatore Sannino , Gingy Comune e Veria Ponticiello
  • Sinossi: In fase di scrittura con Antonio De Rosa, abbiamo messo i riflettori su un problema che purtroppo è sempre più attuale in Italia: il PRECARIATO. Ogni anno, il numero di laureati che sceglie di andare all’estero per non sentirsi svilito da questo Paese cresce in maniera vertiginosa, una vita di rinunce passata a studiare…e poi? Il vuoto. I nostri protagonisti “incompresi“, tre trentenni laureati cum laude, tutti provenienti dalla periferia nord di Napoli, (sarebbe retorico andare a cercare persone per bene in questa zona, è un dato di fatto che ci siano e appunto i nostri protagonisti lo sono), cercheranno di “inventarsi un lavoro“, di restare nel Bel Paese e di essere finalmente “compresi” da questa Società. Stuzzicati inizialmente dall’idea di fare una versione partenopea di “Full Monty“, lo spettacolo prende un’altra direzione ed in alcuni momenti la commedia si tinge di nero, mettendo un mattone su dei momenti chiave: la mancanza di lavoro e lo sfruttamento del lavoratore, la difficoltà nei rapporti sociali, la perdita dei valori che sembra irrecuperabile ma che poi si ricolora grazie all’intervento di un personaggio bizzarro, il padrone di casa dei protagonisti (ex neo melodico e assiduo frequentatore della Galleria Umberto I di Napoli, luogo di culto negli anni addietro per i presunti affaristi dello spettacolo); costui, per evitare lo sfratto ai ragazzi e per recuperare i suoi soldi, li assume nella sua agenzia proponendo loro la più strampalata delle tournée, portando in giro uno spettacolo alquanto originale e stravagante, inventato dai ragazzi stessi, ma per il quale fino a quel momento non avevano trovato distribuzione. Tra Gag, situazioni esilaranti, momenti di riflessione e di leggera interazione con il pubblico, scorre così questo atto unico.
  • Info e prenotazioni: 0815442616 | teatrobolivar.com

 

  • Gianluca-dAgostino_Luigi-Credendino_PH-Emanuele-Di-CesareASPETTANDO CHE SPIOVA
  • Scritto e diretto da: Gianluca D’Agostino
  • Quando: dal 23 al 26 febbraio
  • Luogo: TRAM teatro
  • Orario: giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
  • Interpreti: Luigi Credendino e Gianluca D’Agostino
  • Sinossi: Sono due le storie che raccontiamo contemporaneamente. La prima è quella di due uomini molto diversi,e per estrazione sociale e per animo; i quali durante un acquazzone dalle proporzioni bibliche, si trovano a ripararsi per poco più di un’ora, sotto lo stesso arco di un androne di un palazzo d’epoca. Avranno l’occasione di mettersi a confronto e di conseguenza, scontrarsi. Intanto, la pioggia che incombe, è presagio di qualcosa di misteriosamente funesto. La seconda è la storia parallela dei due attori che interpretano questi personaggi. Uno di loro non riesce più a scindere la realtà dalla finzione ed è per questo imprigionato all’interno del suo personaggio. Il suo collega invece, partner di scena e amico nella vita, prova a svegliarlo dall’incantesimo di cui è vittima, proprio durante lo spettacolo, cercando di fargli capire che quello che sta accadendo tra di loro, è una finzione teatrale e non la vita vera; e per quanto reale appaia, resta pur sempre una finzione. Intanto il tempo scorre “and the show must go on”, il pubblico non può aspettare che gli attori risolvano i propri problemi personali sulla scena sotto il loro sguardo. Riusciranno dunque a portarlo a termine, nonostante la trappola della quale sono vittime? O dovranno accantonare lo “spettacolo” per concentrarsi su questioni più importanti e profonde? E se così fosse, a cosa porterà questo slittamento?
  • Info e prenotazioni: 08118752126 (ore 16.00 – 20.00) | whatsapp 3421785930 | info@teatrotram.it | teatrotram.it

 

  • unnamed (1)FAVOLE DEL MARE
  • Scritto da: Massimo Andrei
  • Quando: fino al 26 febbraio
  • Luogo: Nuovo Teatro Sancarluccio
  • Orario: giovedì, venerdì e sabato ore 21,00; sabato e domenica ore 18.00
  • Regia: Massimo Andrei
  • Interpreti: Massimo Andrei, Eduarda Iscaro (voce e fisarmonica) e Christian Moschettino (tenore)
  • Sinossi: Due cantastorie, padre e figlia, arrivano in un posto di mare, si preparano come fanno di solito e poi cominciano a raccontare fatti accaduti a loro, ad altri, al mondo, ma niente ‘nciuce, calunnie o levate ‘e stima, ca so’ cose ‘e barbiere, prievete, ‘nciucesse e capere! Con la forza, la bellezza e la magia della parola ci conducono nel gioco ammaliante dell’evocazione, tra coralli, conchiglie, quadri marini e code ‘e pesce. Il cantastorie Pascale ora si fa polipo, ora si fa vagabondo, ora parla di Cozzeca Nera, ora di Colapesce. Catarina diventa la Sirena Leucosia e ci farà sapere della sorella Partenope, pur’essa sirena, dell’innamorato Cimone e di come nacque Napoli. Poi arriva il marinaio Luciano, ‘ncantate d’’a Sirena, pericolosa creatura del mare, e comincia con canti appassionati per Leucosia, ripensamenti e risate per sfuggire alla famosa tentazione e seduzione delle sirene. Storie di tradizione, storie inventate. Qui la narrazione comica è la fiaba nella sua formula antica. L’origine del teatro va ricercata proprio in quella scena che vede un uomo raccontare qualcosa ad altri uomini. E’ da questa idea di base che si parte per raccontare storie accadute sul mare, in fondo al mare o vicino il mare. Supportato da un’ammaliante partitura musicale, la fisarmonica e la voce, originale ed unica, di Eduarda Iscaro e il bel canto del giovane tenore Christian Moschettino, lo storyteller Andrei ci coinvolge nel racconto puro attraverso una storia che racchiude altre storie: un viaggio profumato di mare.
  • Info e prenotazioni: 0814104467 | nuovoteatrosancarluccio.it

 

  • unnamed (8)LEI È GESÙ
  • Scritto e diretto da: Roberto Scappin e Paola Vannoni
  • Quando: 24, 25 e 26 febbraio
  • Luogo: Sala Ichos
  • Orario: venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 19.00
  • Interpreti: Roberto Scappin e Paola Vannoni
  • Sinossi: In Lei è Gesù  tentiamo di affermare la possibilità che la donna possa ricoprire anche ruoli che per tradizione e consuetudine sono riservati agli uomini, a cominciare dalla figura di Gesù Cristo. Lei è Gesù,  una donna che non si sottomette al volere del Padre negandosi alla crocifissione. Il pragmatismo femminile irrompe per rivelare gli esiti scontati, le battaglie inutili, e il perdurare dell’isolamento della sua vivace consapevolezza, della marginalità in cui il linguaggio stesso la rilega. Dalla “Carta dei diritti dell’uomo Onu” all’art. 2 della nostra Costituzione “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” è un susseguirsi di volontarie e mai denunciate elusioni. Quale perversione intellettuale può generare un linguaggio che riconosca l’identità di genere? Far rimescolare i sensi e le priorità, perdere il controllo. Le due figure in scena, apparentemente complici nel progetto di ridisegnare l’immagine del Gesù donna e di riscriverne l’insegnamento, si scontreranno ancora una volta con l’impossibilità di abbandonare i vecchi dogmi e di ripensare un nuovo linguaggio e un nuovo ciclo della storia.
  • Info e prenotazioni: 3357652524 | promozione@ichoszoeteatro.it

 

  • unnamed (2)RESOCUNTO
  • Quando: 24 e 25 febbraio
  • Luogo: Basilica dello Spirito Santo
  • Orario: ore 21.00
  • Regia: Vittorio Passaro
  • Interpreti: Laura Pagliara, Aurelio De Matteis, Simona Pipolo, Vittorio Passaro, Marco Serra
  • Sinossi: Dopo l’unificazione dell’Italia, i guitti di una compagnia teatrale si ritrovano a dover recitare come commedianti dell’arte, in strada con i pochi elementi a loro disposizione. Vogliono raccontare una verità e, per farlo, mettono in scena Pascariello surdato cungedato (di A. Petito). Una macchina comica classica quella del travestimento, ma sempre nuova, ricca di lazzi e frizzi, canzoni e innesti petitiani. Una denuncia all’Unità d’Italia e ai suoi aspetti negativi. Un festa o, forse più semplicemente, un modo allegro per denunciare l’impossibilità di oggi di comunicare da parte degli attori, degli autori e dei registi, che non vengono tuttora messi in condizione di fare il loro mestiere. Ma lo spettacolo non gode di queste pretese, vuole solo far ridere alla maniera dei commedianti dell’arte. Nelle note il regista Vittorio Passaro, anche autore dell’adattamento, scrive: «Mi sono spesso cimentato, come attore, in opere di Petito o di Scarpetta e i miei studi da autodidatta, con il maestro Michele Danubio, partono proprio da qui, dalla commedia dell’arte. Mi ha trasmesso tutte le sue conoscenze, come gli artigiani di un tempo, perché di questo parliamo, no?! Di un’arte, di un mestiere. Cuore dello spettacolo è Pascariello surdato cungedato di Antonio Petito, all’interno del quale vi sono innesti di opere del medesimo autore riadattati e contestualizzati. Da cornice una storia semplice, ma che prova ad essere specchio della vita dei commedianti dell’arte che, paradossalmente, a distanza di secoli, è tornata ad essere la vita dell’attore, dell’autore e del regista di oggi. Una commedia che non parla solo alle persone di teatro, ma che riguarda tutta la situazione italiana di oggi, attraverso un gioco di paradossi che ci riporta fino all’Unità d’Italia. Abbiamo voluto creare uno spettacolo alla maniera dei commedianti dell’arte: comico, divertente, ma che provi a rispecchiare la vita di oggi e fare il resoconto della situazione italiana, tramite una storia, un racconto, nu cunto».
  • Info e prenotazioni: 08118531231 | 3404778572 | 3451513951 | basilicaspiritosanto.it | info@medeart.eu

 

  • unnamed (3)L’ITALIA S’È DESTA – Un piccolo [falso] mistero italiano
  • Scritto e diretto da: Rosario Mastrota
  • Quando: 25 febbraio
  • Luogo: Nuovo Teatro Sanità
  • Orario: ore 21.00
  • Interpreti: Dalila Cozzolino
  • Sinossi: Carletta, la scema del paese, racconta la sua storia, del suo segreto. Assiste al rapimento da parte della ‘ndrangheta, in Calabria, del pullman della nazionale italiana di calcio, a due mesi dall’inizio dei mondiali. Subito lo scoop dilaga, esplode. Esercito, politica, sport e giornalisti all’assalto del nuovo fenomeno mediatico. Tutti accecati dalla notizia “bomba” da regalare, non si accorgono di Carla, che sa dove è nascosto il pullman bianco e la nazionale di calcio. Ma nessuno le crede. Rosario Mastrota spiega così il suo lavoro teatrale: «Il monologo è arcaicamente legato alla riflessione sociale che tutto ciò che è detto appartiene alla storia e quindi alla verità. Questa operazione gioca, invece, nel caso specifico, sul falso accaduto. Un’invenzione plausibile che rispecchia la faciloneria delle “vittime” dei mass media e l’esaltazione e manipolazione che ne deriva. Basta pensare ai casi più recenti di manomissione e celebrazione della realtà criminale italiana: Sara Scazzi, Garlasco, Cogne, Costa Concordia eccetera. Il gioco de L’Italia s’è desta si svolge sull’idea del racconto reale di qualcosa che come al solito, successivamente, viene manomesso. Ma che nel caso specifico è già manomesso alla fonte. È un racconto metaforico-ironico di un’Italietta credulona, epiteto significativo».
  • Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it

 

  • unnamed (6)ELLA & LOUIS
  • Quando: 25 febbraio
  • Luogo: Caos Teatro – Villaricca
  • Orario: ore 21.00
  • Interpreti: Carlo Lomanto (voce, chitarra e basso) e Emilia Zamuner (voce)
  • Sinossi: Nel 1956 Norman Granz, uno dei più grandi impresari di jazz e fondatore della Verve Records, famosissima etichetta discografica americana, coinvolse Ella Fitzgerald e Louis Armstrong in un album, Ella & Louis, che farà la storia del jazz. Il successo internazionale che riscosse l’album fu tale che Granz, l’anno dopo, li convinse ad incidere Ella & Louis Again e Porgy and Bess, quest’ultimo tratto dall’omonima opera di G. Gershwin. Con questo concerto, che ripropone i brani più significativi tratti dai tre dischi, Carlo Lomanto, vocalist, chitarrista, compositore e docente di canto jazz, ed Emilia Zamuner, vincitrice nel 2016 della XX edizione del premio Massimo Urbani, vogliono rendere un raffinato tributo a due inarrivabili miti del jazz.
  • Info e prenotazioni: 3284566017 | info@caosteatro.com | caosteatro.com

 

  • unnamed (11)IL TESTAMENTO DI PIETRA
  • Quando: 25 febbraio
  • Luogo: Museo Cappella Sansevero – organizzato dall’Associazione Culturale NarteA
  • Orario: ore 19.00 e ore 20.00
  • Sinossi: L’iniziativa, voluta dal Museo Cappella Sansevero e dall’Associazione Culturale NarteA, prevede un percorso guidato di descrizione della storia e delle opere della Cappella Sansevero e della Cavea sotterranea attraverso le parole di una guida turistica, abbinato alla messa in scena della pièce teatrale – scritta da Febo Quercia, art director di NarteA –, interpretata dagli attori professionisti di NarteA. L’evento, portato in scena successivamente anche in altre date del 2017 (per maggiori info sulle date visitare i siti web: www.nartea.com), ha lo scopo di catapultare i visitatori in un lontano momento storico, partendo dalla rappresentazione della figura del principe Raimondo di Sangro, ideatore del progetto iconografico del complesso monumentale, nonché originale esponente del primo Illuminismo europeo, prolifico inventore e intraprendente mecenate. Durante l’itinerario teatralizzato, sarà messo in risalto il profilo del principe di Sansevero, ideando una trama teatrale, capace di intrecciare al personaggio di Raimondo di Sangro, attraverso monologhi e dialoghi, le figure dello scultore napoletano Giuseppe Sanmartino e del medico palermitano Giuseppe Salerno. Questa storia nelle storie del Museo Cappella Sansevero, architettata in tutti gli ambienti del complesso museale, accompagnerà gli ospiti nell’affascinante mondo del principe Raimondo di Sangro, esaltando la sua genialità, il suo modo di schernire l’ignoranza e le leggende relative alla sua vita: il pubblico sarà proiettato in un viaggio tra storia e alchimia, leggende e studi scientifici, venendo coinvolto nella “lotta” fra il genio di un uomo e l’ignoranza dei più, perché come il principe asseriva “attraverso la ragione l’uomo raggiunge il disinganno e si libera delle false verità”.
  • Info e prenotazioni: 3397020849 | 3809049909

 

  • madame-bovary-xx1MADAME BOVARY
  • Scritto e diretto da: Luciano Colavero
  • Quando: 25 e 26 febbraio
  • Luogo: Officina Teatro – Caserta
  • Orario: sabato ore 21.00; domenica ore 19.00
  • Interprete: Chiara Favero
  • Note di regia: «Quando immagino Madame Bovary vedo una donna che ha fame, vedo una donna drogata di desiderio. La sua droga non sono gli oggetti, la sua droga è l’immagine, la visione, il sogno di ciò che non possiede. Lei vede qualcosa che non ha, lo desidera e corre. Se può permettersi di comprarlo lo compra. Se non se lo può permettere s’indebita e lo compra lo stesso. Se non può comprarlo neanche indebitandosi fino al collo si ammala di desiderio e d’invidia. Il desiderio l’avvelena, ma nello stesso tempo la rende viva. Lei vuole l’impossibile e questo la rende viva, perché i desideri realizzati sono desideri morti. Ho cercato di costruire uno spettacolo nudo e diretto, che parlasse di desideri compulsivi e del loro fallimento. Ho scelto il momento che va dall’avvelenamento di Emma fino alla sua morte, il momento in cui i debiti fatti per costruirsi una vita vanno pagati. Tutta la scena è una pedana lunga e stretta, quasi un molo, un corridoio senza porte o vie d’uscita, dove Madame Bovary può solo aspettare qualcosa che non arriva. Alle spalle del pubblico c’è un obiettivo che lei non può raggiungere, e in mezzo un marito, degli amanti, una vita che si deve spostare, togliere di mezzo per farle raggiungere ciò che desidera: morire e, insieme, vivere a Parigi.»
  • Info e prenotazioni: 0823363066 | info@officinateatro.com | officinateatro.com

 

  • unnamed (5)TROPPO NAPOLETANO
  • Quando: fino al 26 febbraio
  • Luogo: Teatro Augusteo
  • Orario: giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; mercoledì e domenica ore 18.00
  • Regia: Gianluca Ansanelli
  • Interpreti: Gigi e Ross, Gennaro Guazzo e Giorgia Agata, Luigi Attrice, Alessandro Bolide, Nicoletta D’Addio, Cristiano di Maio, Gennaro Di Biase, Ivan Fedele, Loredana Simioli, Ester Gatta, Ciro Villano e con la partecipazione straordinaria di Valentina Stella
  • Sinossi: Troppo napoletano è una storia semplice, una storia d’amore vista con gli occhi di un bambino e che racconta le differenze tra due quartieri di Napoli: il Rione Sanità e Posillipo. Sarà proprio l’amore tra uno scugnizzo e una posillipina a far emergere i contrasti, ma soprattutto le tradizioni, le speranze e i sentimenti che hanno lo stesso sapore per chi è nato a Napoli.
  • Info e prenotazioni: 081414243 | 405660 – Fax 400045 |teatroaugusteo@libero.it

 

  • _DSC8125IERI È UN ALTRO GIORNO
  • Scritto da: Silvain Meyniac e Jean Francois Cros; versione Italiana di Luca Barcellona e David Conati
  • Quando: dal 23 al 26 febbraio
  • Luogo: Teatro Cilea
  • Orario: giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
  • Regia: Eric Civanyan
  • Interpreti: Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Milena Miconi, Stefania Barca e con l’amichevole partecipazione di Antonio Conte e con Alessandro Sampaoli
  • Sinossi: Sul punto di concludere «la causa» più importante della sua vita, Pietro, un avvocato freddo e rigido, ossessionato dalle sue manie e dai suoi principi, si trova obbligato a dividere una lunghissima giornata con l’individuo più incredibile e più imprevedibile che abbia mai incontrato. Ma perché la sua segretaria inciampa sempre i piedi nel tappeto? Ma perché riceve sempre la stessa telefonata? Ma perché tutti hanno l’aria di avercela con lui? Ma perché non riesce a sbarazzarsi di questo buffo individuo che gli impedisce di fare il suo lavoro correttamente? Ma perché tutto si ripete ancora, ancora e ancora e perché Pietro è il SOLO ad accorgersi di tutto questo ? Siamo in uno studio di Avvocati. Pietro Paolucci, avvocato irreprensibile, è sul punto di essere complice, spinto dal padrone dello studio, Bernardo, per il quale lavora e dal genero di quest’ultimo Federico, un atto contrario alla sua etica, pur di raggiungere il suo sogno di lavorare in uno studio di Londra. Nel momento in cui commette il gesto irreparabile, uno strano personaggio bussa alla sua porta. Chi è? Cosa vuole? Perché è li? Si scoprirà in seguito, è dotato di uno strano potere che sconvolgerà il corso delle cose, da quel momento può succedere di tutto ed è quello che accadrà!
  • Info e prenotazioni: 0817141801 | 0817141508 | botteghino@teatrocilea.it

 

  • unnamedNASZA KLASA – Una storia in XIV lezioni di Tadeusz Slobodzianek
  • Progetto e regia: Massimiliano Rossi in collaborazione con David Power
  • Quando: 24, 25 e 26 febbraio
  • Luogo: Teatro La Giostra
  • Orario: venerdì e sabato ore 20.30; domenica ore 19.00
  • Interpreti: Angela Rosa D’Auria, Cinzia Annunziata/Margherita Romeo, Giulia De Pascale, Antonio Clemente, Marco Aspride, Massimiliano Rossi/Raffaele Ausiello, David Power, Giuseppe Fiscariello, Nello Provenzano, Peppe Villa
  • Sinossi: Ambientato tra il 1925 e il 2002, la pièce racconta il tragico intrecciarsi delle vicende di dieci ragazzi compagni di scuola prima dello scoppio della seconda guerra mondiale: cinque ebrei e cinque polacchi. Mentre i ragazzi crescono il loro paese è devastato dalle invasioni armate, prima sovietiche, poi naziste. Con lo sviluppo del fervente nazionalismo crescono i conflitti: gli amici si tradiscono l’un l’altro e la violenza prende il sopravvento fino a che queste persone, ordinarie, portano a termine un’azione straordinaria e mostruosa, la cui eco risuona ancora oggi. All’inizio dell’opera i dieci alunni dichiarano le loro ambizioni: uno di voler essere un pompiere, uno una star del cinema, uno un pilota, uno un dottore. Nella prima parte la solidarietà dell’infanzia lascia il posto alla tensione religiosa: mentre i cattolici pregano, gli ebrei sono invitati ad accomodarsi nelle ultime file della classe. Nel 1939 l’occupazione sovietica aumentò le ostilità tra i collaboratori e la resistenza dei combattenti. Ma nel 1941, con l’arrivo dei nazisti, la comunità scopre il proprio profondo e radicato antisemitismo religioso e razziale che porta la stessa a stupri, pestaggi, torture e infine all’assembramento della popolazione ebraica in un fienile che venne cosparso di cherosene e dove tutti gli ebrei presenti furono arsi vivi.
  • Info e prenotazioni: 3492187511 | lagiostrateatro@gmail.com | naszaklasa.it

 

  • unnamed (6)SCANNASURICE
  • Autore: Enzo Moscato
  • Quando: fino al 5 marzo
  • Luogo: Teatro Elicantropo
  • Orario: giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
  • Regia: Carlo Cerciello
  • Interprete: Imma Villa
  • Sinossi: Scannasurice è una sorta di discesa agli “inferi”, post terremoto, di un personaggio dall’identità androgina nell’ipogeo napoletano, dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi, metafora dei napoletani stessi e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella ‘mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata. «Ho scelto – così Carlo Cerciello in una nota – di tornare alla messinscena di un testo in lingua napoletana, di tornare a un autore antioleografico per eccellenza come Moscato, mettendo in scena il suo testo Scannasurice, scritto dopo il terremoto del 1980, nell’intento di allontanarmi dalla malsana oleografia di ritorno, che, nuovamente, appesta Napoli di retorica e luoghi comuni, in una città che ha smarrito la memoria stessa della sua vita culturale, seppellita dalla banalità e dal conformismo». Il personaggio fa la vita, “batte”. E’, originariamente, un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche. Oltre l’identità sessuale, sono quasi magiche. Da qui nasce la scelta di farlo interpretare a un’attrice, naturalmente, oltre l’identità sessuale, rendendone evidenti l’ambiguità e l’eccesso. Una volta smontata la sua appariscente identità, indosserà la solitudine e la fatiscenza stessa del tugurio in cui vive. Sarà cieca Cassandra, angelo scacciato dal Paradiso, sarà maga, sarà icona grottesca e disperata, ma sempre poetica. «Il terremoto etico, sociale, politico della seconda metà del 900 – aggiunge Cerciello – mi vede, oggi, sopravvissuto, confuso e smarrito, aggirarmi tra le macerie di ideologie, emozioni e sentimenti, proprio come, da napoletano, vissi il terremoto dell’80».
  • Info e prenotazioni: 081296640 (pomeriggio) | 3491925942 (mattina) | promozionelicantropo@libero.it

 

  • Layout 1UNA FESTA ESAGERATA!
  • Scritto e diretto da: Vincenzo Salemme
  • Quando: fino al 19 marzo
  • Luogo: Teatro Diana
  • Orario: 21, 24, 25, 28 febbraio, 1, 2, 3, 4, 8, 9, 10, 11, 14, 15, 16, 17 e 18 marzo ore 21.00; 22 febbraio ore 17.45; 25 febbraio e 7 marzo ore 17.30; 26 febbraio, 5 e 19 marzo ore 18.00
  • Interpreti: Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribo’, Mirea Flavia Stellato
  • Sinossi: Una festa esagerata! nasce da un’idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano. Non dell’umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito “piccola borghesia”. Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell’ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle “chiacchiere”, alle “voci”, ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, perché io vedo la nostra enorme piccola borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda. Non è la prima volta che questo ventre antico del nostro paese viene messo in commedia ma l’idea dalla quale parto mi sembra molto efficace in questo momento storico fatto di conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali. La barbarie, temo, nasconda sempre dietro un alibi. Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l’altro. Ma quel che temo ancora di più è l’odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione. Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene.
  • Info e prenotazioni: 0815567527 | 0815784978 | teatrodiana.it

 

  • Lampa-Roberto-AzzurroUNA LAMPA
  • Scritto e diretto da: Roberto Azzurro
  • Quando: 24 febbraio
  • Luogo: Mulino Pacifico – Benevento
  • Orario: ore 20.30
  • Interprete: Roberto Azzurro
  • Note di regia: Questa invettiva è divisa in sette canti. Sette urli, sette dolori, sette anche comici sberleffi. Insomma sette momenti di rabbiosa riflessione, punteggiati da musicalità note, da memorie imprescindibili di una napoletanità onorata, ma ormai vecchia e stantia, che si crogiola e annega in una oleografia ormai soltanto nociva e deleteria. Centrale, poi, è il terzo canto, in cui convergono tutte le parole e i versi dei grandi scrittori che hanno fatto viaggiare Napoli nel mondo attraverso le loro opere di volta in volta teatrali, letterarie, poetiche e meravigliosamente musicali. Per finire nell’incendio/incubo/sogno, nell’auspicato martirio di liberazione, tra le lacrime e il comico sberleffo che ritorna imprescindibile.
  • Info e prenotazioni: 082447037 | info@solot.it | solot.it

  Antonella D’Arco

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