Nei prossimi giorni a teatro… in Campania
All’insegna di debutti assoluti una nuova settimana teatrale ha inizio, tra classici, riletture e spettacoli di comicità.
VOCAZIONE
- Quando: 4 e 5 Marzo
- Luogo: Teatro Area Nord
- Orario: sabato ore 20.30; domenica ore 18.00
- Ideazione e Regia: Danio Manfredini
- Interpreti: Danio Manfredini e Vincenzo del Prete
- Sinossi: Vocazione, per la prima volta a Napoli, è un lavoro sul mestiere di attore, condizione in cui si ritrovano le inquietudini dell’individuo: paura del fallimento, desiderio di evasione e domande sulla propria motivazione fino alla constatazione del commiato dalle scene, l’addio della propria passione. “Con Vocazione”, scrive Manfredini, “metto a fuoco questo soggetto in un momento in cui sembra inutile, non necessario, occuparsi di quest’arte; fosse anche, come si dice, che il teatro è destinato a sparire, sarebbe comunque un privilegio dare luce al tramonto”. Prodotto da Corte Ospitale, lo spettacolo è stato realizzato con parte di fondi raccolti attraverso una campagna di crowdfunding.
- Info e prenotazioni: 081.5851096 – 340.1098705| www.liberascenaensemble.it – teatriassociatinapoli@gmail.com
IL SINDACO DEL RIONE SANITA’
- Scritto da: Eduardo De Filippo
- Diretto da: Mario Martone
- Quando: dal 6 al 17 Marzo
- Luogo: NEST
- Orario: martedì, mercoledì giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.0
- Interpreti: Francesco Di Leva, Giovanni Ludeno, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, Daniela Ioia, Gennaro Di Colandrea, Viviana Cangiano, Salvatore Presutto, Lucienne Perreca, Mimmo Esposito, Morena Di Leva, Ralph P, Armando De Giulio, Daniele Baselice e con Massimiliano Gallo
- Sinossi: Il sindaco del Rione Sanità è una commedia in tre atti scritta ed interpretata da Eduardo De Filippo, inserita dall’autore nella raccolta Cantata dei giorni dispari. Il protagonista, Antonio Barracano (Francesco Di Leva), è “il sindaco” della Sanità. Qui amministra le vicende del rione, un “uomo d’onore” che distingue tra “gente per bene e gente carogna”. In una sorta di ribaltamento del sistema legalitario, Don Antonio si avvale da anni dell’aiuto di Fabio Della Ragione (Giovanni Ludeno), un medico che, con la sua opera, sostanzialmente impedisce di portare alla conoscenza della Legge i risultati delle sparatorie e dei regolamenti di conti che avvengono nel quartiere. Chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio, è così da sempre. Quando però gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello (Salvatore Presutto), il figlio del fornaio, risoluto ad ammazzare il padre Arturo (Massimiliano Gallo), Don Antonio, cogliendo nel giovane la stessa determinazione che lo spinse all’omicidio in gioventù, si propone come mediatore avviandosi così all’incontro fatale con Arturo.
- Info e prenotazioni: 3208681011 | info.teatronest@gmail.com
GIOCANDO CON ORLANDO
- Tratto da: Orlando Furioso di Ludovico Ariosto
- Quando: dal 28 Febbraio al 5 Marzo
- Luogo: Teatro Bellini
- Orario: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 21.00, mercoledì ore 17:30, domenica ore 18:00
- Regia: Marco Baliani
- Interprete: Stefano Accorsi e Marco Baliani
- Sinossi: Dopo il successo di Furioso Orlando, Marco Baliani e Stefano Accorsi tornano a confrontarsi a modo loro con l’Orlando Furioso, il capolavoro di Ariosto che, secondo Italo Calvino «è un universo a sé in cui si può viaggiare in lungo e in largo, entrare, uscire, perdercisi». Con questo Giocando con Orlando Baliani e Accorsi, esplicitando fin dal titolo le loro intenzioni, esplorano quest’universo armati di curiosità e ironia. Su una scena abitata unicamente dalle opere di Mimmo Paladino vedremo i due artisti mentre entrano ed escono dai mille personaggi dell’Opera e ci raccontano l’amore, la gelosia, le fughe e i viaggi con le stesse parole usate da Ariosto, ma, al tempo stesso indagandole e attualizzandole, commentandole e nutrendole di nuova vitalità… rigorosamente in rima. Un gioco, per l’appunto, che come dice lo stesso Baliani, «sorprenderà lo spettatore, che, dopo esser stato condotto al campo da gioco, alla giostra e alla helzapoppiniana baraonda, si troverà all’improvviso di fronte a qualcosa di antico, i sentimenti, avrà appena il tempo per sentirli e provare qualcosa che assomiglia alla nostalgia, per poi essere trascinato di nuovo sulle montagne russe dell’Ippogrifo volante o dell’Orca ruggente».
- Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it
VOLO DI NOTTE
- Tratto da: “Il Volo di Notte” di Saint-Exupéry
- Quando: dal 3 al 5 Marzo
- Luogo: Sala Ichos
- Orario: venerdì e sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
- Regia: Renzo Francabandera e Michela Mastroianni
- Interpreti: Luca Marchiori (Rivière), Luca Piazza (il pilota Fabien), Renata Pfeiffer (Simona Fabien)
- Sinossi: Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Saint-Exupéry, Volo di notte cerca di affrontare, fra realismo e ricerca di quotidianità, i dilemmi dati dalla presenza sempre più diffusa della tecnologia, a volte capace di difenderci e proiettarci in un futuro di possibilità e ricchezza, a volte invece causa della perdita di lavoro, di drammi e povertà: un dialogo a distanza fra un umile lavoratore, chiamato nel suo piccolo a compiere quotidiani gesti eroici per spingersi oltre i suoi stessi limiti, ma che sogna una tranquillità che non riesce a vivere, e il suo datore di lavoro, impegnato nella missione più alta, quasi disumana, di costruire per l’umanità un monumento che le sopravviva, una piramide issata al dio Progresso. L’immaginazione di Saint-Exupéry ha dipinto in modo netto ma anche crudele, poetico e contemporaneo questo conflitto, che abbiamo preso come base di partenza per una riflessione che mantenesse queste caratteristiche ma cercasse ancor di più di dialogare, se possibile, con il presente, con le angosce e i turbamenti, le speranze e le insicurezze con cui facciamo i conti ogni giorno, confrontandoci con la tecnica avvicinandoci all’era del post-umano.
- Info e prenotazioni: 3357652524 | promozione@ichoszoeteatro.it
JATTA NOIR CABARET
- Quando: 28 Febbraio
- Luogo: Teatro Nostos (Aversa)
- Orario: 21.30
- Interpreti: Fanny Damour, Arianna Cristillo, Giuliano Casaburi, Antonio Granatina
- Sinossi: In una piovosa Parigi sospesa in un’epoca lontana, personaggi scalcinati si aggirano per le strade umide della città. Un polveroso cabaret è il loro rifugio. È lì che si svelano, mostrano a pieno la propria identità, ciò che bramano, la passione che li anima. Una presenza misteriosa li accoglie in questo luogo. È una gatta nera che, ogni notte fonda, alza il sipario per offrire al suo pubblico visioni noir, decadenti, bizzarre e romantiche.
- Info e prenotazioni: 081 19 169 357 | Cel. 389 24 714 39 | info@nostosteatro.it
SCANNASURICE
Quando: fino al 5 marzo- Luogo: Teatro Elicantropo
- Orario: giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
- Regia: Carlo Cerciello
- Interprete: Imma Villa
- Sinossi: Scannasurice è una sorta di discesa agli “inferi”, post terremoto, di un personaggio dall’identità androgina nell’ipogeo napoletano, dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi, metafora dei napoletani stessi e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella ‘mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata. «Ho scelto – così Carlo Cerciello in una nota – di tornare alla messinscena di un testo in lingua napoletana, di tornare a un autore antioleografico per eccellenza come Moscato, mettendo in scena il suo testo Scannasurice, scritto dopo il terremoto del 1980, nell’intento di allontanarmi dalla malsana oleografia di ritorno, che, nuovamente, appesta Napoli di retorica e luoghi comuni, in una città che ha smarrito la memoria stessa della sua vita culturale, seppellita dalla banalità e dal conformismo». Il personaggio fa la vita, “batte”. E’, originariamente, un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche. Oltre l’identità sessuale, sono quasi magiche. Da qui nasce la scelta di farlo interpretare a un’attrice, naturalmente, oltre l’identità sessuale, rendendone evidenti l’ambiguità e l’eccesso. Una volta smontata la sua appariscente identità, indosserà la solitudine e la fatiscenza stessa del tugurio in cui vive. Sarà cieca Cassandra, angelo scacciato dal Paradiso, sarà maga, sarà icona grottesca e disperata, ma sempre poetica. «Il terremoto etico, sociale, politico della seconda metà del 900 – aggiunge Cerciello – mi vede, oggi, sopravvissuto, confuso e smarrito, aggirarmi tra le macerie di ideologie, emozioni e sentimenti, proprio come, da napoletano, vissi il terremoto dell’80».
- Info e prenotazioni: 081296640 (pomeriggio) | 3491925942 (mattina) | promozionelicantropo@libero.it
UNA FESTA ESAGERATA!
- Scritto e diretto da: Vincenzo Salemme
- Quando: fino al 19 marzo
- Luogo: Teatro Diana
- Orario: 21, 24, 25, 28 febbraio, 1, 2, 3, 4, 8, 9, 10, 11, 14, 15, 16, 17 e 18 marzo ore 21.00; 22 febbraio ore 17.45; 25 febbraio e 7 marzo ore 17.30; 26 febbraio, 5 e 19 marzo ore 18.00
- Interpreti: Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribo’, Mirea Flavia Stellato
- Sinossi: Una festa esagerata! nasce da un’idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano. Non dell’umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito “piccola borghesia”. Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell’ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle “chiacchiere”, alle “voci”, ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, perché io vedo la nostra enorme piccola borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda. Non è la prima volta che questo ventre antico del nostro paese viene messo in commedia ma l’idea dalla quale parto mi sembra molto efficace in questo momento storico fatto di conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali. La barbarie, temo, nasconda sempre dietro un alibi. Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l’altro. Ma quel che temo ancora di più è l’odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione. Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene.
- Info e prenotazioni: 0815567527 | 0815784978 | teatrodiana.it
IL GENIO DELL’ABBANDONO
- Autore: Wanda Marasco
- Quando: dal 22 febbraio al 5 marzo
- Luogo: Teatro San Ferdinando
- Orario: 22, 24, 28 febbraio e 3 marzo ore 21.00; 23 febbraio, 1 e 2 marzo ore 17.00; 25 febbraio e 4 marzo ore 19.00; 26 febbraio e 5 marzo ore 18.00
- Regia: Claudio Di Palma
- Interpreti: Angela Pagano, Claudio Di Palma, Cinzia Cordella, Paolo Cresta, Francesca De Nicolais, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione, Lucia Rocco, Gabriele Saurio
- Sinossi: Claudio Di Palma regista e attore di riferimento della compagnia dello Stabile porterà in scena l’adattamento teatrale del romanzo di Wanda Marasco Il genio dell’abbandono (candidato al Premio Strega 2015). «Le vite che possiedono l’annientamento e la capacità di sopravvivere, ovvero le linee essenziali del dramma -spiega l’autrice- appartengono per loro natura al teatro. Vincenzo Gemito nasce a Napoli nella condizione di reietto. La città, madre e matrigna, lo adotta, e insieme a lui costruisce l’hubris e l’aretè (la grande colpa dell’arroganza e il rimanere fedeli alle proprie virtù), il negativo e il positivo, il processo di distruzione e la forza di poter risorgere. Il teatro è la sua mente. Una forma di esilio trasformativo che mette in scena il demone della ribellione e della creatività. E qui il comico e il tragico diventano gli interregni della vulnerabilità umana».
- Info e prenotazioni: 081292030 – 081291878 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
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MADAME PINK
- Autore: Alfredo Arias, Rene De Ceccatty
- Quando: dal 1 al 12 Marzo
- Luogo: Teatro Mercadante
- Orario: 1-3-7-10 ore 21.00, 2-8-9 ore 17.00, 5-12 ore 18.00
- Regia: Alfredo Arias
- Interpreti: Gaia Aprea, Flo, Mauro Gioia, Gianluca Musiu, Paolo Serra
musicisti Giuseppe Burgarella (tastiere), Ben Croze (chitarre), Marco Di Palo (basso), Salvatore Minale (batteria) - Sinossi:Madame Pink è una commedia con canzoni. Una commedia sul Nord America. Uno sguardo critico e ironico su una cultura, quella americana, influente nell’ambiente dello spettacolo. Madame Pink racconta il passaggio dall’innocenza alla violenza in una cultura visiva che da una parte si rifugia nel mondo irreale degli animali che parlano, come Dumbo l’elefantino volante di Disney, e dall’altra parte illustra in Elephant – l’impeccabile film di Gus Van Sant ‐ la strage di dodici giovani scolari massacrati da due loro compagni nel ginnasio Columbine.
In questa commedia musicale, la protagonista (Madame Pink) un giorno compra una cagnetta rosa perché spera di trasformare la sua vita grigia in un sogno rosa. Sogno che però finirà in un lago di sangue: la cagnetta che parla, dal carattere dolce, man mano diventerà un’omicida arrabbiata. - Info e prenotazioni: 0815513396 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
E CHE DIO ME LA MANDI…
- Autore: Eva De Rosa e Massimo Canzano
- Quando: dal 1 al 12 Marzo
- Luogo: Teatro Sancarluccio
- Orario: giovedì, venerdì, sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
- Regia: Lello Pirone
- Interpreti: Lello Pirone, Natalia Cretella ed Eva De Rosa
- Sinossi: In questo lavoro, ipotizzano che la vita sulla terra non è altro che un passaggio temporaneo, un forma di esame, in cui la condotta di ognuno, stabilirà se quella persona ha meritato una “promozione” alla vita beata o al contrario decreterà una sorta di “bocciatura” per la quale l’uomo dovrà ripetere l’esperienza di vivere, ritornando, attraverso la rinascita sulla terra e riprovare a vivere in modo da “meritare” la vita eterna. Sembrerebbe semplice superare questa sorta di esame se l’uomo tornato a nascere ricordasse l’esperienza fatta, il difficile è, che purtroppo questi, non ricorderà nulla del suo passato ed il suo futuro, ancora una volta dipenderà dalle sue azioni. La storia inizia con Lello, che all’improvviso rimane unico sopravvissuto nel mondo e dopo diversi anni decide di suicidarsi perché “la vita non vale la pena di essere vissuta se soli” . Ma mentre sta per compiere l’estrema azione, ecco arrivare un’altra superstite, Eva una donna bruttina e dal carattere impossibile alla quale, pur di avere una compagna Lello accetterà ogni strana richiesta, compresa quella di sposarlo. A nozze fatte i sarà ancora un’altra donna Natalia, la bellezza fatta a donna, sexy, provocante alla quale Lello non saprà resistere. Inizia così una guerra tra le donne che vorrebbero l’esclusiva sull’uomo e Lello da buon dongiovanni le vorrebbe entrambe.
- Info e prenotazioni: 0814104467 | nuovoteatrosancarluccio.it
IDROSCALO 93
- Autore: Mario Gelardi
- Quando: dal 3 al 5 Marzo
- Luogo: Teatro Sanità
- Orario: venerdì, sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
- Regia: Ivan Castiglione
- Interpreti: Ivan Castiglione e Riccardo Ciccarelli
- Sinossi: Dal fondo del palcoscenico un uomo entra canticchiando il brano “che cosa sono le nuvole”. Trasporta in spalla un altro uomo come se fosse un pupazzo, una marionetta dall’ aspetto consumato e devastato. Questo pupazzo squallido e disgustoso è Giuseppe Pelosi, quello che a tutt’ oggi è l’unico condannato per l’assassinio di Pier Paolo Pasolini. La messa in scena dello spettacolo segue due diverse linee, che si fondono tra di loro: quella dell’asciuttezza e chiarezza del teatro di narrazione e quella fantasiosa e grottesca della spettacolarizzazione. Ho voluto raccontare, in maniera chiara e diretta, le importanti vicende che ruotano attorno alla morte del poeta e alcune sorprendenti novità giudiziarie, senza mezzi termini. Contemporaneamente, ho voluto rappresentare il mondo artistico di Pasolini attraverso frammenti delle sue opere, della sua poesia, dei suoi film. Ho voluto raccontare la sua sensibilità come intellettuale, come artista, come uomo, tramite la musica, il gioco, la fantasia e tutto quello che il “teatro “ mi suggeriva.
- Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it
PASCIA’
- Autore: Peppe Lanzetta, G.Liguori, E. Guadagno e F. Minervini
- Quando: dal 3 al 5 Marzo
- Luogo: Teatro Bracco
- Orario: venerdì, sabato ore 21.00, domenica ore 19.00
- Regia: Gaetano Liguori
- Interpreti: Peppe Lanzetta e Federico Salvatore
- Sinossi: Lo sguardo su una città ferita, devastata dalla crisi, guardata attraverso gli occhi dei giovani, delle loro intemperanze, le loro inquietudini, il loro malessere. Inquadrare questi giovani nell’ambito familiare, in un suk di emozioni, aneddoti, malapolitica, eventi, scaramanzie, sogni di supervincite, incontri con la piccola malavita, il desiderio di un futuro, un futuro migliore che però i giovani credono non passi attraverso la legalità, l’onestà, il vivere civile delle due famiglie, Guarracino e Sabatino, protagonisti piccolo piccolo borghesi che cercano di ostentare una appena decente parvenza di dignità. In una delle due famiglie c’è uno zio anziano, Pasquale (al tempo degli americani chiamato Pascià) che ha partecipato alle 4 giornate di Napoli e quel ricordo gli ha segnato la vita, l’anima e anche la testa, dal momento che racconta a tutti le sue gesta e quelle dei suoi compagni, creando spesso disattenzione e ilarità in chi lo mal sopporta. Ormai Napoli è cambiata, forse a nessuno importa più delle 4 giornate, la città e il mondo hanno altre amare giornate con cui fare i conti. E sarà proprio Pascià, con la sua storia, che si intersecherà con le vicende di suo nipote Salvatore, a far diventare epica la narrazione. E ritorna quindi Eduardo De Filippo, invocato ed evocato nel finale allorquando in seguito ad un fatto di sangue, si leva alto il desiderio di non aspettare più che la nottata passi, ma quello di agire e prendere un futuro onesto tra le mani, per potersi ridisegnare una vita, una speranza, un cammino nuovo.
- Info e prenotazioni: 0815645323 | 3481012824 | info@teatrobracco.it
DIANA & LADY D
- Autore: Vincenzo Incenzo
- Quando: dal 3 al 12 Marzo
- Luogo: Teatro Augusteo
- Orario: giovedì, venerdì, sabato ore 21.00, mercoledì e domenica ore 18.00
- Regia: Vincenzo Incenzo
- Interpreti: Serena Autieri
- Sinossi: Un luogo comune e abusato considera doppie le personalità eccellenti. Parte pubblica e parte privata da sempre generano suggestioni di contrasti forti, violenti, talvolta fatali. Due anime in lotta, una fragile, l’altra invincibile, che condividono un unico corpo. Mai come nel caso di Diana però tutto questo è stato così trasparente e autentico. La principessa e la maestrina d’asilo, la bulimica e la filantropa, la mamma e l’amante si sono ostacolate e combattute fino all’ultimo giorno, bruciando una il terreno dell’altra e rivendicando la loro impossibilità di coesistere mentre incessanti scorrevano copertine patinate, sorrisi, onorificenze ed applausi. DIANA & LADY D è un dialogo per voce sola. Serena Autieri illumina le due anime di una delle più grandi icone planetarie del nostro tempo attraverso una prosa appassionante e ricercate suggestioni sceniche contrappuntate da hit anglosassoni e inediti arrangiati per orchestra. L’infanzia difficile, la stagione felice dell’adolescenza, la vita controversa con Carlo, le maestose cerimonie reali, le raggianti apparizioni nella moda e nella mondanità, il volontariato spettacolare, i discutibili amanti, la solitudine affiorano in un flusso di coscienza intenso e poetico. Il sipario si apre sull’ultima notte, quella dell’incidente. Diana sta per lasciare l’hotel Ritz e raggiungere Dodi per fuggire l’ennesimo presidio dei fotografi. Un ultimo colpo di cipria allo specchio ed ecco manifestarsi l’altra parte di se’. E’ l’occasione per dirsi definitivamente tutto. E’ un rinfacciarsi di colpe e di accuse ma è anche il tentativo ultimo di essere comprese. Fino ad arrivare al perdono, alla ricomposizione del se’, dopo di cui anche la morte, può essere abbracciata con tenerezza.
- Info e prenotazioni: 081414243 | 405660 – Fax 400045 |teatroaugusteo@libero.it
TRE CAZUNE FORTUNATE
- Autore: Eduardo Scarpetta
- Quando: dal 3 al 19 Marzo
- Luogo: Teatro il Primo
- Orario: venerdì, sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
- Regia: Rosario Ferro
- Interpreti: Rosario Ferro, Pino Pino
- Sinossi: Rosario Ferro firma una personalissima versione di una delle commedie più note di Eduardo Scarpetta. Come sempre la riscrittura di Ferro riesce con una serie di trovate esilaranti, ad accentuare e a volte esasperare i tratti caratteristici dei personaggi, ridando vita a un teatro di svago, a torto considerato minore. Protagonista è lo straordinario Felice Sciosciammocca, capace di esprimere con sfrenata ironia la consapevolezza della sua sfortunata esistenza.
- Info e prenotazioni: 342 8306707 | segreteria@teatroilprimo.it
I CORTEGGIATORI
- Autore: Vito De Girolamo e Carlo Loiudice
- Quando: dal 2 al 5 Marzo
- Luogo: Teatro Tram
- Orario: venerdì, sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
- Interpreti: Vito De Girolamo e Carlo Loiudice
- Sinossi: Una commedia d’autore, fatta di dialoghi serrati e battute coinvolgenti, che riporta alla memoria la migliore tradizione della commedia dell’arte. Anche stasera lo spettacolo sta per iniziare, ma… … uno spettacolo di poesia tutto dedicato all’amore. Il pubblico e desideroso di ascoltare versi poetici. Vito entra in scena declamando le strofe di un suo componimento, ma… Carlo piomba sul palco deciso a suicidarsi: delusione d’amore! Saranno la poesia, l’amicizia e la complicità maschile a dissuaderlo da questo disperato proposito, insieme alla nuova consapevolezza di poter ritrovare l’amore. E ci riuscirà soprattutto per merito delle “cinque regole del corteggiamento”, fondamento, dogma e pilastro della famigerata fama di latin lover di Vito. In Carlo esplode una ritrovata fiducia, grazie al palcoscenico, al pubblico e alle donne presenti in sala. La lezione ha inizio, tutto sembra filare per il verso giusto, senonché…. Questo l’incipit di uno spettacolo nel quale poesia e umorismo si legano perfettamente in un gioco continuo, ricco di colpi di scena.
- Info e prenotazioni: 08118752126 (ore 16.00 – 20.00) | whatsapp 3421785930 | info@teatrotram.it | teatrotram.it
IO SO E HO LE PROVE
- Autore: Giovanni Meola
- Quando: 3 e 5 Marzo
- Luogo: Teatro Nuovo
- Orario: venerdì ore 21.00, domenica ore 18.30
- Regia: Giovanni Meola
- Interpreti: Giovanni Meola e Daniela Esposito
- Sinossi: Il libro di Vincenzo Imperatore ‘IO SO e HO LE PROVE’, con più di 40.000 copie all’attivo, è stato uno dei casi letterari della passata stagione. Lo spettacolo, libero adattamento dal titolo omonomo, racconta la ‘conversione di un ex-manager bancario’ che, dopo un quarto di secolo al servizio della più importante banca italiana, ne è uscito denunciandone tutte le nefandezze, comuni all’intero settore bancario nazionale ed internazionale negli ultimi due decenni. In questo monologo non ci sarà, però, un solo corpo in scena, bensì due. Affianco all’attore, una musicista e rumorista. La messinscena diventa così un racconto per voce e parole ma anche per suoni e rumori, un incontro a volte sopra le righe, altre volte ironico, altre ancora serrato e diretto. ‘IO SO e HO LE PROVE’ non è quindi del tutto un monologo, la sua drammaturgia si avvale di quest’altra presenza in grado di incarnare in maniera più o meno indiretta, attraversando suoni, vocalizzi, e composizioni musicali originali, molti dei personaggi o dei ‘segni’ che l’epopea dei due decenni di esuberanza e scelleratezza bancaria senza freni ha creato, andando poi a sbattere nella grande crisi del 2008. Un lavoro ancora più urgente in questo momento storico nel quale migliaia di risparmiatori devono fare i conti con i default dei loro istituti bancari.
- Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it
LOVE SONGS
- Quando: 2 Marzo
- Luogo: Teatro Bolivar
- Orario: ore 20.00
- Coreografia e Danza: Alessandra Fabbri
- Sinossi: “I suoni prodotti dai pesci dicesi sono mandati in alcuni casi solo dai maschi durante la stagione delle nozze. Tutti i vertebrati che respirano aria posseggono necessariamente un apparato per aspirare ed espellere l’aria, con un tubo capace di essere chiuso da un capo. Gli anfibi sono i vertebrati più bassi che respirano aria; e molti di questi animali, cioè le rane ed i rospi, posseggono organi vocali, che adoperano incessantemente nella stagione delle nozze, e che sono sovente molto più sviluppati nel maschio che non nella femmina. Il maschio solo della tartaruga emette un suono, e questo dura soltanto nella stagione degli amori. Gli alligatori maschi gracchiano o muggono durante la suddetta stagione. Ognuno sa quanto gli uccelli facciano uso della loro voce come mezzo di corteggiamento; ed alcune specie pure compiono ciò che si può chiamare musica strumentale.” [Charles Darwin, The Descent of Man, and Selection in Relation to Sex, 1871.]
- Info e prenotazioni: 0815442616 | www.teatrobolivar.com
UN CALCIO IN BOCCA FA MIRACOLI
- Autore: Marco Presta
- Quando: 3 Marzo
- Luogo: Teatro Bolivar
- Orario: ore 21.00
- Regia: Massimo Maraviglia
- Interpreti: Giancarlo Cosentino (Vecchiaccio) e con Cristina Aubry (la Portiera e Anna), Mario Migliaccio (Ragazzo)
- Sinossi: Adattamento del materiale narrativo e regia sono stati aspetti simultanei di uno stesso processo. Ho scritto e immaginato a un tempo cosa sarebbe accaduto in azione, ponendomi il compito di valorizzare al massimo la componente umana e relazionale dei personaggi, che credo sia la parte più interessante di questo materiale narrativo, cercando in essi quel fondo di verità che non ha a che vedere né con realtà né con finzione. Pochi effetti speciali, pochi oggetti, misura ed equilibrio nella scansione quasi musicale dei momenti, dosaggio nell’ alternanza dell’elemento comico con quello riflessivo, regia invisibile direi e pienamente al servizio degli attori, della cura dei loro gesti e delle loro traiettorie, a disegnare un reticolo di affetti e di emozioni che si dipana tra gli interstizi delle parole, pensando a una messa in scena che facesse del sorriso un’opportunità per pensare e del pensiero un’opportunità per sorridere. Massimo Maraviglia
- Info e prenotazioni: 0815442616 | www.teatrobolivar.com
NON CI RESTA CHE VIVERE
- Autore: Sergio Di Paola
- Quando: 4 Marzo
- Luogo: Napoli – per la rassegna Il Teatro cerca casa
- Orario: 20.30
- Regia: Sergio Di Paola
- Interpreti: Leda Conti
- Sinossi: Non ci resta che vivere è uno spettacolo che ci permette di esplorare il multiforme pianeta femminile. È un viaggio alchemico tra riflessioni attente, ironiche, sarcastiche, poetiche sulla quotidianità delle donne, sui loro desideri e le loro aspirazioni, in cui si alternano contraddizioni, serenità, autenticità e un pizzico di follia. L’universo femminile è per me magico e complesso, perché così diverso da quello maschile, eppure, nel condividere frustrazioni e incertezze, tipiche dell’oggi, noi uomini le sentiamo più vicine che mai.
La pièce è costruita come un mosaico di diversi personaggi femminili che si e ci raccontano vizi, abilità e difetti delle donne, facendo leva su stereotipi e cliché sempre attuali, alla perpetua ricerca di affermazione personale, per arrivare comunque ad apprezzare il bello delle donne, fra virtù e non-sense. (Sergio Di Paola) - Info e prenotazioni: 3343347090 | 3470963808 | info@ilteatrocercacasa.it
Irene Bonadies