Manlio Boutique

Mazzotta, Carpentieri, Servillo e Martone tra i protagonisti in scena in una settimana che registra anche un debutto assoluto, quello de “Il giocatore”, e una rassegna interamente dedicata alla danza.

di Stefania Sarrubba

mg_0259GIUSEPPE Z.
Scritto e diretto da: Peppino Mazzotta
Quando: dal 14 al 19 Marzo
Luogo: Ridotto Mercadante
Orario: 14, 15 e 17 ore 21.00; 16 e 19 ore 18.00; 18 ore 19.00
Interpreti: Marco Di Prima, Salvatore D’Onofrio, Peppino Mazzotta, Giulia Pica
Sinossi: Peppino Mazzotta firma la regia del suo Giuseppe Z. definendo il protagonista un uomo semplice, tutto istinto e naturalezza. Uno di quei “poveri molti, infelici e stolti, di padri infelici e stolti, che non vuole lasciarsi dominare perché sa che la servitù non è necessità né fatalità né virtù. Uno di quegli incredibili, inconcepibili, inammissibili matti che non si possono rieducare né paternamente legittimare.” Un idiota che assomma in sé un misto di intuizione, simpatia e bontà. Un umile che non conosce la resa, l’educazione o l’obbedienza. Un invisibile che si intromette di prepotenza nella storia rischiando di cambiarne il corso.
Info e prenotazioni: 0815513396 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

unnamed (1)REQUIEM FOR PINOCCHIO
Scritto e diretto da: Simone Perinelli
Quando: dal 17 al 19 Marzo
Luogo: Sala Ichos
Orario: venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 19.00
Interpreti: Simone Perinelli
Sinossi: Nel dare voce al famoso burattino, abbiamo lavorato cercando di immaginare un possibile percorso che desse un seguito alla favola stessa raccontando la vita che Pinocchio “vivrà” nel mondo reale. Pinocchio diventa così un pretesto, uno sguardo preso in prestito dal quale osservare con occhio limpido, infantile e ribelle il mondo che ci circonda e la vita che affrontiamo quotidianamente. Così ci siamo concessi questa chiave di lettura per andare più a fondo nell’affrontare le tematiche del lavoro totalizzante e precario, dell’emancipazione, della mercificazione del tempo e dell’essere, dell’anestesia dei sogni e del consumismo di ennesima generazione per operare un’analisi attenta e reattiva rispetto ad un quesito fondamentale della vita: cosa significa essere umano?
Info e prenotazioni: 3357652524 | promozione@ichoszoeteatro.it

 

unnamed (9)QUATTRO SANTE IN TRE ATTI
Tratto da: Gertrude Stein
Adattato e diretto da: Giorgia Palombi
Quando: dal 16 e 19 Marzo
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Interpreti: Giorgia Palombi, Susanna Poole e Sabrina Bonomo.
Sinossi: Sfidare, decostruire, restituire realtà
Due personaggi femminili sfidano. Che cosa? Il pubblico? Ma certo il pubblico. Ma anche il modo. Il modo di iniziare uno spettacolo. E lo spettacolo stesso è sfidato nel suo svolgimento, nei suoi codici, nella sua forma. E il senso è sfidato. Il senso profondo del fare teatro. L’arma di questa sfida è il linguaggio che esplode ad ogni passo: esplode la sintassi che ci costringe a percorrere sempre lo stesso solco di percezioni e di significati, esplode la forma della frase e della parola, e con loro la logica della comprensione, e… di conseguenza, esplodono i contenuti.
Le alchimie sperimentate con elementi del discorso mai accostati, ripetizioni, varie combinazioni e incastri, costituiscono una violazione della grammatica che non è un espediente per stupire ma un mezzo per ritrovare la libertà attraverso un rinnovamento decostruttivo che si rinviene in tutte le opere di Gertrude Stein. In questi tre quadri con breve intermezzo, ispirati all’opera Quattro Santi in tre Atti l’autrice, e insieme a lei la regista Giorgia Palombi e l’attrice Susanna Poole, ci invitano ad una non storia drammatica (e comica), impregnata di atmosfere da tableaux vivants, dove maestra di cerimonie di un rap ante litteram è Teresa d’Avila.
Ma perché i santi di Spagna? Per Gertrude Stein “la condizione degli artisti totalmente dediti alla loro arte corrisponde in pieno alla vita dei santi, la purezza della devozione dell’artista nei confronti dell’arte riflette lo stato della vita religiosa, gli artisti e gli scrittori esprimono la spiritualità contemporanea”.
Info e prenotazioni: 3491925942 – 081296640 | teatroelicantropo@iol.it

 

Signori-in-carrozza-DAL-16-MARZO-SIGNORI IN CARROZZA
Scritto da: Andrej Longo
Diretto da: Paolo Sassanelli
Quando: dal 16 e 19 Marzo
Luogo: Teatro Cilea
Orario: venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Interpreti: Giovanni Esposito, Ernesto Lama, Paolo Sassanelli, Gaia Bassi, Marit Nissen, Ivano Schiavi, Sergio Del Prete
Musicisti: piano Salvatore Cardone violino Ruben Chaviano chitarra Luca Giacomelli percussioni Emanuele Pellegrini chitarra e banjo Luca Pirozzi contrabbasso Raffaele Toninelli
Sinossi: Siamo nel dopoguerra, tra la fine degli anni ’40 e gli inizi degli anni ’50. Un gruppo di attori meridionali viene a conoscenza che stanno decidendo di ripristinare la linea ferroviaria denominata La Valigia delle Indie attiva tra il 1870 e il 1914; questo treno partiva dalla Gran Bretagna attraverso Francia e Italia giungeva a Brindisi dopo 42 h e 30’, i passeggeri lasciavano il treno, si imbarcavano sul Piroscafo Postale Inglese e dopo 17 giorni di viaggio approdavano a Bombay. La notizia pervenuta al gruppo di artisti è che su questo treno e sul piroscafo, i passeggeri sarebbero stati allietati da uno spettacolo di varietà. Decidono, quindi, di recarsi a Brindisi, dove sapevano di poter trovare rifugio in un teatro semidistrutto dalla guerra. Grande sorpresa! Incontrano in palcoscenico quattro musicisti ed una famosa cantante-attrice che, avendo appreso la stessa notizia, erano giunti lì con lo stesso scopo. Iniziano le rivalità: ciascun gruppo è intenzionato a sfoggiare il suo repertorio provando pezzi famosi di artisti di varietà, macchiette, canzoni, ecc… con l’intento di affermare la superiorità degli uni sugli altri. La convivenza forzata fa nascere dei sentimenti e dei legami importanti e, alla fine, tutti comprendono che le differenze sono talmente poche e tali da poter preparare e proporre un unico spettacolo. A tirare le fila delle loro azioni, sarà uno strano personaggio che vive e ama quel teatro.
Info e prenotazioni: 0817141801 | 0817141508 | botteghino@teatrocilea.it

 

 
17309276_1891839374362382_730843593985729395_nCOSI’ NACQUI IO
Quando: dal 16 al 19 Marzo
Luogo: Teatro Sancarluccio
Interpreti: I Mastacanà
Sinossi: Un attore, figlio di attori, ricorda alcuni momenti della sua vita, dalla nascita, avvenuta “classicamente” sulle tavole di un palcoscenico, ad oggi. Lo spettacolo si sviluppa attraverso i colloqui del protagonista con il pubblico, che introducono e/o commentano i ricordi, che si sviluppano attraverso scene che vanno dalla farsa al grottesco, al cabaret, alla parodia di genere, al nonsense, rivisitando varie forme di comicità. Le canzoni, alcune originali, altre classiche e/o riadattate, sono inserite nel ritmo narrativo e sono funzionali al racconto. Opportunità per una riproposta di vari generi teatrali visti “dal basso”, da un attore che vorrebbe fare “il teatro serio”, ma che sbarca il lunario con quello che la realtà quotidiana offre a tanti teatranti che non hanno avuto o sfruttato “l’occasione”.
Info e prenotazioni: 0814104467 | nuovoteatrosancarluccio.it 

 

 

17202697_10154763751611943_530807691033285883_nROMEO E GIULIETTA 1.1

Coreografia e regia: Roberto Zappalà
Quando: 15 Marzo
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: ore 21.00
Interpreti: Gaetano Montecasino e Valeria Zampardi
Sinossi: Dopo la festa/compleanno del quarto di secolo e gli ultimi anni ricchi d’intensa produttività, Roberto Zappalà inizia un nuovo progetto dal titolo Antologia, con cui s’intende recuperare i lavori più interessanti, che hanno lasciato un segno nel tempo e nella costruzione della linea coreografica di Zappalà e della compagnia. La sfocatura dei corpi era il titolo del Romeo e Giulietta del 2006, che Roberto Zappalà ha deciso di riprendere e riportare in scena come primo spettacolo di Antologia. Una revisione che è anche, e soprattutto, un rinnovamento. Un Romeo e Giulietta 1.1, appunto.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

 

***

SATURA…SI! / SOGGETTO SENZA TITOLO / RE-GARDE
Coreografia: Luca Castellano e Sara Pischedda / Olimpia Fortuni / Francesco Colaleo
Quando: 16 Marzo
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: ore 21.00
Interpreti: Luca Castellano e Sara Pischedda / Sosta Palmizi / Francesco Colaleo e Maxime Freixas
Sinossi: Satura…si! E’ una cosa che fa passare il tempo, altrimenti si resta senza far niente dentro una casa chiusa. E’ un amico, senza ci si sente più soli, non ti fa sudare perché stai fermo, e ti dà dei messaggi, consigli. E’ un passatempo, ti dice tutto e non ti fa pensare.
Soggetto senza titolo, è un quadro al muro che prende vita. E’ un viaggio notturno, il blu che si scioglie nello spazio, ma anche abbandono e solitudine in città accecate. E’ un percorso in cui, da una parte, si apre un campo per arricchire una ricerca individuale di movimento e del se, e dall’altra, è soprattutto un’immersione in un mondo intimo e solitario, con il fine di rivelare una sensazione, uno stato d’animo, un colore, il blu appunto.
Re-Garde indaga sul senso della vista. Due uomini che si battono per l’affermazione del sé, pronti a subire o ricevere, a dare o perdere, a essere manipolati, provocati, abbandonati. Il corpo è controllato e vigile come lo sguardo, ma non rinuncia a godere momenti di distensione e respiro.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

***

PLACE IS THE SPACE
Coreografia: Gabriella Stazio
Quando: 17 Marzo
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: ore 21.00
Interpreti: Compagnia Movimento Danza
Sinossi: Place is the space è una coreografia suddivisa in tre strutture, che giocano tra casualità, sorpresa, libertà, forma, definizione e contatto, con un uso del corpo e del movimento fuori dagli schemi. La struttura della coreografia fa da risonanza ai materiali coreografici dei danzatori, esaltandone l’ampiezza, la portata, l’energia. E proprio in questa caratteristica incontra l’intima essenza, la sorpresa che nasce nelle dinamiche dell’improvvisazione, la ricchezza dell’integrazione con la creatività dei costrutti musicali a supporto della performance.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

***

EBBO’
Coreografia: Maria Grazia Sarandrea
Quando: 18 Marzo
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: ore 21.00
Interpreti: Maria Grazia Sarandrea
Sinossi: Ebbò è uno spettacolo di musica e danza che esprime l’importanza dell’offerta rituale. Il titolo deriva, infatti, da un termine del popolo africano yoruba e significa, proprio, offerta rituale. Le vibrazioni del tamburo e l’energia della danza rievocano quel mondo lontano, concreto e magico, in cui nulla si ottiene se niente si offre.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

***

METAMORFOSI / ASSIOMA
Coreografia e regia: Claudio Malangone / Tiziana Petrone
Quando: 19 Marzo
Luogo: Teatro Nuovo
Orario: ore 18.30
Interpreti: Adriana Cristiano, Natalia Cristofaro, Luigio Aruta, Alessandro De Santis Antonio Formisano, Francesca Montesanto / Felicia Luciano e Assunta Gaeta
Sinossi: Le Metamorfosi di Ovidio entrano in una singolare risonanza con la nostra epoca preoccupata dal mito di un cambiamento continuo. Confrontando l’ordine e il caos, e immergendosi nell’immaginario fantastico di Ovidio con epoche e spazi diversi, ci siamo chiesti in che modo queste metamorfosi possono rimandarci ai nostri miti quotidiani.
Un assioma è un principio evidente per sé, e che è assunto come vero perché non ha bisogno di dimostrazioni, come di nessuna dimostrazione ha bisogno l’amore fra due esseri. E’ la celebrazione di un’unione, attraverso una danza pura che mira all’esaltazione di una prospettiva nuova, scevra da prevedibili e scontati giudizi e che biasima chi ha bisogno di dimostrazioni.
Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

spettacolo:Toni Servillo legge NapoliTONI SERVILLO LEGGE NAPOLI
Quando: 14 Marzo
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: ore 21.00
Interpreti: Toni Servillo
Sinossi: In una serata che vuole essere un omaggio al teatro e a Napoli, Toni Servillo racconta la sua città dal palco di piazzetta San Vincenzo, leggendo le parole di poeti e scrittori che di Napoli hanno conosciuto bene la carne e il cuore: «Ho scelto questi testi – rivela Servillo – perché ne emerge una lingua viva nel tempo, materna ed esperienziale, che fa diventare le battute espressione, gesto, corpo». Napoli, città dai mille volti e dalle mille contraddizioni, nella quale da sempre convivono vitalità e disperazione, prende vita sulla scena grazie alla voce di un vero maestro del teatro. Toni Servillo legge Napoli è un viaggio dentro il corpo delle parole che hanno raccontato il capoluogo partenopeo, ma è anche un omaggio alle voci letterarie e teatrali di Napoli, da quella di Salvatore Di Giacomo a quelle di Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Eduardo De Filippo e Antonio De Curtis, fino alla voce contemporanea di Enzo Moscato e ancora a quelle di Mimmo Borrelli, Maurizio De Giovanni e Giuseppe Montesano. Ne emerge una fuga dalle icone più obsolete della napoletanità, ma insieme un bisogno perentorio di non rinunciare ad una identità sedimentata da quattro secoli di letteratura.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it 

 

unnamed (10)MAGIC PEOPLE SHOW
Scritto da: Giuseppe Montesano
Diretto da: Enrico Ianniello
Quando: dal 17 al 19 Marzo
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Interpreti: Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli
Sinossi: Il lavoro teatrale mette a fuoco con sprezzante ironia, le inquietanti conseguenze di una società in cui si è disposti a tutto pur di raggiungere il successo economico. Un’allucinante comunità di cittadini-mostri vive in un condominio da reality-show: è l’inquietante realtà prospettata dal romanzo di Montesano. Si tratta di una lettura impietosa dell’Italia contemporanea dove vive un Popolo Magico, assuefatto dall’ossessionante ricerca del denaro, prigioniero ma illuso di essere libero, incurante del bisogno di amore e passione. Un piccolo show postmoderno che, mescolando dramma e opera buffa, scopre le piaghe di una società terribile, dove si moltiplicano le vittime dell’influenza mediatica, sudditi televisivi, schiavi della pubblicità e i risanatori dell’economia nazionale, venditori di spiagge, venditori d’aria e compratori di anime.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it 

 

unnamed (11)ESILIO
Scritto e diretto da: Mariano Dammacco
Quando: 18 e 19 Marzo
Luogo: Teatro TAN
Orario: sabato ore 20.30; domenica ore 18.00
Interpreti: Serena Balivo e Mariano Dammacco
Sinossi: Con i linguaggi del surrealismo e dell’ironia, lo spettacolo narra il goffo e grottesco tentativo di un uomo che ha perso il lavoro, di comprendere i perché e i come della sua situazione, dietro cui si celano le molte contraddizioni del nostro presente.
Dedicato a Paolo Ambrosino, Esilio è il secondo capitolo della “Trilogia della Fine del Mondo” ideata nel 2010 da Dammacco, dopo L’ultima notte di Antonio (2012) e La buona educazione che debutterà nel 2018.
Lo spettacolo è prodotto dalla Piccola Compagnia Dammacco, nata nel 2009 dall’incontro tra l’attore, autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale, e alcuni giovani artisti per sviluppare una ricerca comune con Serena Balivo. Attiva su tutto il territorio nazionale, la compagnia persegue l’idea di un teatro etico, d’arte e d’autore, al tempo stesso accessibile a tutti per contenuti e linguaggi.
Info e prenotazioni: 081.5851096 – 340.1098705| www.liberascenaensemble.it – teatriassociatinapoli@gmail.com

 

unnamed (12)ASS E’ MARZO
Scritto da: Gina Oliva e Giovanni Granatina
Diretto da: Giovanni Granatina
Quando: 18 e 19 Marzo
Luogo: Nostos Teatro
Orario: sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Interpreti: Salvatore Veneruso
Sinossi: La nostra indagine è partita con il supporto dell’associazione Libera – Nomi e numeri contro le mafie e lo sprone del Comitato Don Peppe Diana. – scrive il regista nelle note – Ci siamo catapultati nei luoghi e nei giorni di don Peppe Diana nel tentativo di ricostruirne la storia nella sua autenticità, lontano dalle mistificazioni o dalle edulcorazioni post mortem. A guidarci gli echi della nostra infanzia, quando l’assassinio di don Peppe, in quel maledetto 19 marzo del 1994, fu un boato nelle vite di tutti e una necessità di ricostruire i tasselli di una storia che sentivamo non abbastanza esplorata e non ancora esaurita. Così abbiamo girovagato per i paesi dell’agro aversano a raccogliere tutte le testimonianze possibili, quelle pro e quelle contro. Abbiamo abbandonato ogni ipotesi personale e siamo rimasti semplicemente ad ascoltare a lungo. Pian piano insieme alla storia dell’uomo è venuta alla luce la storia della nostra terra, tassello dopo tassello ci sono apparse chiare tutte le dinamiche malavitose su cui si reggevano quegli anni, e quindi i loro prolungamenti e le loro evoluzioni nella storia attuale. Queste testimonianze sono diventate amalgama per il nostro spettacolo, il teatro lo strumento per dargli forma ed espressione. Un racconto per immagini dicevamo in cui si fa uso di simbologie strettamente legate al background in cui la storia si svolge. – “Ass ‘e Marzo” è un gioco di parole che unisce Marzo, mese dell’assassinio di Don Peppe Diana all’ “Ass ‘e Mazz” ovvero tressette a perdere, il gioco di carte per eccellenza dei circoli ricreativi in cui si riunivano gran parte degli affiliati alla malavita e che, spesso, si trasformavano in teatro di esecuzioni spettacolari, modello Far West. Al centro del palco un’impalcatura di tubi innocenti, simbolo delle grandi imprese edili, forma eletta del controllo camorristico in quegli anni, si tramuta nell’intimo focolare di madre Iolanda o nell’altare di madre Camorra, divinità pagana solenne e diabolica che racchiude in sè tutte le ambiguità dei cerimoniali religiosi di queste terre. Intorno le voci e le ingiurie della piazza, i giochi di potere dei clan. Quattro i punti cardinali della storia: l’uomo don Peppe Diana, lo Stato, la Camorra, la Chiesa.
Info e prenotazioni: 081 19 169 357 – 389 24 714 39 | info@nostosteatro.it

 

218QUANTO TI DEVO?
Scritto e diretto da: Vincenzo Borrelli
Quando: dal 17 al 26 Marzo (solo weekend)
Luogo: Centro Teatro Spazio – San Giorgio a Cremano (Napoli)
Orario: venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.30
Interpreti: Vincenzo Borrelli, Antonio Tatarella, Giusy Andolfi, Marina Billwiller, Filomena Pisani, Rossella Luongo, Cristina Ammendola, Simone Somma, Nancy Fontanella, Tonia Filomena
Sinossi: Un uomo sui 40 anni, stanco, segnato dalle esperienze e da una vita comunque difficile, segnata da una lotta contro un mondo che sembra non prenderlo mai troppo sul serio, che lo raggira e arriva a sfinirlo. In uno dei suoi vagabondaggi notturni incontra Chiara, una prostituta che gli racconta la sua storia.
Lo spettacolo diventa quindi una doppia confessione, che si intreccia con flashback e con le storie di altri personaggi. La dimensione del tempo risulta quindi manipolata, ribaltata e plasmata a seconda di quelle che sono le esigenze della narrazione, il confine tra presente, passato e futuro diventa labile, e alla fine quello che si evince è una grande desolazione, un grande senso di solitudine che è comune a tutti i personaggi dello spettacolo.
Info e prenotazioni: 081 574 4936/ 3387405819 | unospazioperilteatro@libero.it

 

unnamed (15)1983 BUTTERFLY
Scritto e diretto da: Giorgia Cerruti
Quando: dal 15 al 19 Marzo
Luogo: Galleria Toledo
Orario: mercoledì giovedì, venerdì e sabato ore 20.30; domenica ore 18.00
Interpreti: Davide Giglio e Giorgia Cerruti
Sinossi: Lo spettacolo, coprodotto con il Festival delle Colline Torinesi, ancora una volta prosegue il tema caro alla Compagnia della mortalità dell’amore, intrecciando questioni di identità sessuale e accettazione, prendendo a prestito una nota storia di cronaca del XX secolo e aprendola verso orizzonti universali. La cronaca diventa qui una sorta di epopea classica. La menzogna, la dissimulazione, fanno parte di questa storia, quasi che lo sfondo fosse un romanzo di spionaggio e non una storia d’amore. Il soggetto originale è l’incredibile storia d’amore tra il diplomatico-spia bretone Bernard Boursicot (che vive da anni in una casa di riposo a Rennes e che ha collaborato con la Compagnia alla drammaturgia, condividendo ricordi e presenze dal passato) e l’artista d’ Opera cinese Shi Pei Pu. Una storia oscura, che ha sedotto pittori, scrittori e cineasti tra i quali Cronenberg che realizzò la pellicola M. Butterfly. La vicenda, che intreccia amore-politica-spionaggio-sessualità-identità di genere e che a tratti si congiunge all’opera di Puccini con inquietante accidentalità, ha attraversato vent’anni di storia tra Occidente e Oriente, culminando nel 1983 in un processo fiume che ha scandalizzato il mondo rivelando la parabola di un uomo che “ha amato per vent’anni una donna creata da un uomo”. Il teatro si interroga su questa vicenda, chiedendosi come può la “finzione” parlare di questi amori, all’epoca vietati, senza precipitare nel pathos, nel mero racconto biografico o in un naturalismo di cattivo gusto.
Info e prenotazioni: 081425037 – 081425824 | galleria.toledo@iol.it – segreteria.galleriatoledo@gmail.com

 

unnamed (16)IL GIOCATORE
Adattamento di: Vitaliano Trevisan
Diretto da: Gabriele Russo
Quando: dal 14 al 26 Marzo
Luogo: Teatro Bellini
Orario: martedì, mercoledì 15, giovedì, venerdì e sabato 25 ore 21.00; mercoledì 15 e sabato 18 ore 17.30; domenica ore 18.00
Interpreti: Daniele Russo, Marcello Romolo, Camilla Semino Favro, Paola Sambo, Alfredo Angelici, Martina Galletta, Alessio Piazza, Sebastiano Gavasso
Sinossi: Il giocatore è la terza tappa di quella che abbiamo definito “Trilogia della libertà”, i tre spettacoli prodotti dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini con i quali abbiamo voluto affrontare il concetto di libertà e di perdita della stessa. Dopo la società distopica dominata dalla violenza del visionario Arancia Meccanica per la regia dello stesso Gabriele Russo, e l’opprimente ospedale psichiatrico di Qualcuno volò sul nido del cuculo diretto da Alessandro Gassmann, portiamo in scena la Roulettenburg dominata dal gioco di Dostoevskij. Anche in questo caso, la grande letteratura si fa teatro; così, Il giocatore, scritto nel 1866 da Fëdor Dostoevskij, viene riletto e adattato per il teatro da Vitaliano Trevisan. Gabriele Russo realizza un allestimento in costante bilico tra dramma e commedia, in cui un cast affiatato ci trascina in una spirale fatta di gioco d’azzardo, di passioni e di compulsioni che porta dritti in quel (non)luogo dove il desiderio si trasforma in ossessione e non si limita più a governare i protagonisti, ma finisce per soggiogarli.
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

 
unnamed (17)L’AMORE PER LE COSE ASSENTI
Scritto e diretto da: Luciano Melchionna
Quando: dal 14 al 19 Marzo
Luogo: Piccolo Teatro Bellini
Orario: martedì, mercoledì giovedì, venerdì e sabato ore 21.15; domenica ore 18.30
Interpreti: Giandomenico Cupaiuolo, Autilia Ranieri
Sinossi: È il giorno del quaranteseiesimo compleanno di Giulia che riceve in regalo da Matteo, il suo secondo marito, la libertà. L’uomo, infatti, le ha organizzato una festa speciale, in cui sono soli e, occhi negli occhi, le vuole dire addio. Giulia e Matteo finalmente parlano, in un confronto vero e sincero non più mediato dai sensi di colpa, sterminati dalla voglia di verità che anima entrambi. E che ci coinvolge, facendoci immedesimare in Matteo, quando afferma che credeva che Giulia l’avrebbe “salvato” dalla sua naturale tendenza alla poligamia, ma anche in Giulia, che ammette di aver scelto Matteo più per adeguarsi a uno schema familiare che perché gli piacesse davvero. E ancora, in entrambi, mentre si chiedono che fine abbia fatto la magia del primo incontro, cercando di individuare il preciso momento in cui le convenzioni sociali hanno preso il posto dei sentimenti. Liberi dal peso delle parole mai dette, i due protagonisti approderanno ad una risoluzione spiazzante, per loro.
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it

 

unnamed (3)IL SINDACO DEL RIONE SANITA’
Scritto da: Eduardo De Filippo
Diretto da: Mario Martone
Quando: dal 6 al 17 Marzo
Luogo: NEST
Orario: martedì, mercoledì giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Interpreti: Francesco Di Leva, Giovanni Ludeno, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, Daniela Ioia, Gennaro Di Colandrea, Viviana Cangiano, Salvatore Presutto, Lucienne Perreca, Mimmo Esposito, Morena Di Leva, Ralph P, Armando De Giulio, Daniele Baselice e con Massimiliano Gallo
Sinossi: Il sindaco del Rione Sanità è una commedia in tre atti scritta ed interpretata da Eduardo De Filippo, inserita dall’autore nella raccolta Cantata dei giorni dispari. Il protagonista, Antonio Barracano (Francesco Di Leva), è “il sindaco” della Sanità. Qui amministra le vicende del rione, un “uomo d’onore” che distingue tra “gente per bene e gente carogna”. In una sorta di ribaltamento del sistema legalitario, Don Antonio si avvale da anni dell’aiuto di Fabio Della Ragione (Giovanni Ludeno), un medico che, con la sua opera, sostanzialmente impedisce di portare alla conoscenza della Legge i risultati delle sparatorie e dei regolamenti di conti che avvengono nel quartiere. Chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio, è così da sempre. Quando però gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello (Salvatore Presutto), il figlio del fornaio, risoluto ad ammazzare il padre Arturo (Massimiliano Gallo), Don Antonio, cogliendo nel giovane la stessa determinazione che lo spinse all’omicidio in gioventù, si propone come mediatore avviandosi così all’incontro fatale con Arturo.
Info e prenotazioni: 3208681011 | info.teatronest@gmail.com

 

Foto Cesare Abbate 15TUTTA UNA VITA
Autore e Regia: Renato Carpentieri
Quando: 17  e 19 marzo
Luogo: Napoli (ven 17) e Caserta (dom 19)– per la rassegna Il Teatro cerca casa
Orario: ven ore 20.30 – dome ore 18
Interpreti: Renato Carpentieri e Andrea Avagliano, tastiera
Trama: L’Enciclopedia dei morti è un’opera in migliaia di volumi dove sono ammesse soltanto le voci riguardanti persone che non compaiono in alcun’altra enciclopedia, quelle di tutte le esistenze apparentemente insignificanti che si sono susseguite su questa terra. Una biblioteca universale composta d’infiniti tomi di un solo libro, in cui il narratore trova anche la storia della vita di suo padre (non è un caso che sia un geometra, ovvero una persona che, a sua volta, misura e cataloga il mondo), una vita trascorsa senza apparentemente lasciare traccia di sé. Ma questa vita “in-significante” è strettamente legata al rapporto con gli altri, agli incontri, ai luoghi, ai paesaggi, agli oggetti, ai fiori, alla Storia: perché ognuno contribuisce a costruire la Storia.
“Per il Libro dei morti la storia è una somma di avvenimenti effimeri. Perciò vi è annotato ogni atto, ogni pensiero, ogni soffio creatore, riportata ogni quota, ogni palata di fango, indicato ogni movimento che ha fatto cadere un mattone dai muri in rovina”. Insomma, ogni persona è speciale. Tutto accade sempre e mai, tutto si ripete all’infinito e irripetibilmente.
Info e prenotazioni:334 3347090 | 347 0963808 | 081 5782460 | info@ilteatrocercacasa.it

 

capatosta 2CAPATOSTA
Scritto da: Gaetano Colella
Diretto da: Enrico Messina
Quando: 18 e 19 Marzo
Luogo: NEST
Orario: sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Interpreti: Gaetano Colella e Andrea Simonetti
Sinossi: Siamo nello stabilimento più grande d’Europa, l’Ilva. Siamo in uno dei tanti reparti giganteschi della fabbrica, Acciaieria 1 reparto RH. Qui l’acciaio fuso transita per raggiungere il reparto della colata e gli operai sono chiamati a controllare la qualità della miscela. La temperatura è di 1600 gradi centigradi. Due operai sul posto di lavoro. Il primo è un veterano, venti anni di servizio alle spalle e un carattere prepotente, di chi si è lavorato la vita ai fianchi e il poco che ha lo difende coi denti, compreso il suo piccolo desiderio: fuggire da Taranto, coi suoi figli, per non tornarci più. Il secondo è una matricola, un giovane di venticinque anni appena assunto nello stabilimento. I due potrebbero essere padre e figlio.
In questo stabilimento dal 1962 ci sono generazioni di operai che si avvicendano, si confrontano, si scontrano e si uniscono. I padri hanno fatto posto ai figli e ai nipoti senza che nulla sia intervenuto a modificare questo flusso di forza lavoro. Si sono tramandati saperi ed esperienze così come usi e abusi, leggi tacite e modi di fare. Sembra che in questo scenario nulla sia destinato a mutare, che i figli erediteranno fatica e privilegi dei padri. Ma è davvero così? Nuova drammaturgia, teatro civile… etichette possibili per una urgenza che non vuole essere chiusa o bollata con un’etichetta, ma vuole essere un prendere parola, restituire un sentimento di dolore e di impotenza insieme, condividendolo con una città e non solo, come solo il teatro può fare. Solo i gesti, i volti, le voci di attori possono riuscire a raccontare il sangue di una città ferita e divisa. Oltre l’informazione.
Info e prenotazioni: 3208681011 | info.teatronest@gmail.com

 

Layout 1UNA FESTA ESAGERATA!
Scritto e diretto da: Vincenzo Salemme
Quando: dal 7 al 19 marzo
Luogo: Teatro Diana
Orario: 8, 9, 10, 11, 14, 15, 16, 17 e 18 marzo ore 21.00; 7 marzo ore 17.30; 19 marzo ore 18.00
Interpreti: Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribo’, Mirea Flavia Stellato
Sinossi: Una festa esagerata! nasce da un’idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano. Non dell’umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito “piccola borghesia”. Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell’ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle “chiacchiere”, alle “voci”, ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, perché io vedo la nostra enorme piccola borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda. Non è la prima volta che questo ventre antico del nostro paese viene messo in commedia ma l’idea dalla quale parto mi sembra molto efficace in questo momento storico fatto di conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali. La barbarie, temo, nasconda sempre dietro un alibi. Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l’altro. Ma quel che temo ancora di più è l’odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione. Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene.
Info e prenotazioni: 0815567527 | 0815784978 | teatrodiana.it

 

17309765_1002316213201156_5370201309981085744_nIL FIGLIOL PRODIGO
Scritto e diretto da: Nino Taranto e Paciullo
Quando: dal 17 al 19 Marzo
Luogo: Teatro Bracco
Orario: venerdì ore 21.00, sabato ore 18.00 e 21.00; domenica ore 19.00
Interpreti: Nino Taranto e Paciullo
Sinossi: Lo-Paciù arriva dal Giappone, dove ha fatto per anni l’attore comico. Ad aspettarlo, il padre Nino, romano verace, semplice, diretto, che non vede il figlio da 15 anni, “prodotto” inconsapevole di una scappatella di quasi 30 anni prima. Si sono frequentati poco e molto saltuariamente e i pochi ricordi che Nino conserva, sono di un ragazzo di 18 anni pieno di entusiasmo, rumoroso, divertentissimo, che, all’improvviso, per amore di una ragazza, lascia la sua città d’origine, Roma, per andare in Giappone, portando con sé il sogno di fare l’attore comico. Ma… il Giappone è lontano da Roma e non solo ha un fuso orario completamente diverso dal nostro, ma ha anche una lingua, una tradizione, un umorismo e uno stile di vita totalmente differenti da quelli italiani. E così, due estranei si ritrovano a chiamarsi “padre” e “figlio” in un rapporto che diventa una sorta di “teatrino grottesco” nel quale il padre cerca in tutti i modi di conoscere un figlio totalmente diverso da lui, e il figlio cerca di trascinare il padre in abitudini surreali che non gli appartengono. Tra le pareti domestiche, si alternano così scontri esilaranti sul diverso concetto di “comicità”: il padre intona, accorato, stornelli romani, mentre il figlio pota i bonsai; il padre gli parla delle donne e di come conquistarle con l’abbraccio passionale tutto italiano, mentre il figlio accarezza la sua fidanzata solo usando le bacchette e la corteggia con tappeti di crisantemi!
Sul palcoscenico si consuma, a colpi di contrasti portati all’eccesso, un rapporto che da secoli è sotto i riflettori: quello di un padre che deve imparare ad accettare le diversità del figlio, e di un figlio che non sempre segue la strada che gli è stata indicata. Nei due profili opposti, il padre istrionico e divertentissimo e il figlio rigido, misurato, quasi inespressivo, paralizzato in pause e silenzi eterni, si crea un nuovo strepitoso equilibrio che tira fuori l’importanza delle radici, del senso di appartenenza ad un luogo, a una famiglia, a una risata che alla fine, unisce anche chi guarda il mondo con occhi diversi.
Info e prenotazioni: 0815645323 | 3481012824 | info@teatrobracco.it

17021613_1860533317521053_6210264796369751250_nTRE CAZUNE FORTUNATE
Autore: Eduardo Scarpetta
Quando: dal 10 al 19 Marzo
Luogo: Teatro il Primo
Orario: venerdì, sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
Regia: Rosario Ferro
Interpreti: Rosario Ferro, Pino Pino
Sinossi: Rosario Ferro firma una personalissima versione di una delle commedie più note di Eduardo Scarpetta. Come sempre la riscrittura di Ferro riesce con una serie di trovate esilaranti, ad accentuare e a volte esasperare i tratti caratteristici dei personaggi, ridando vita a un teatro di svago, a torto considerato minore. Protagonista è lo straordinario Felice Sciosciammocca, capace di esprimere con sfrenata ironia la consapevolezza della sua sfortunata esistenza.
Info e prenotazioni: 342 8306707 | segreteria@teatroilprimo.it

 

17039289_1642330616070938_119984808654755089_oIO SO E HO LE PROVE
Autore: Giovanni Meola
Quando: 18 Marzo
Luogo: Teatro Don Peppe Diana – Portici (NA)
Orario: sabato ore 21.00
Regia: Giovanni Meola
Interpreti: Giovanni Meola e Daniela Esposito
Sinossi: Il libro di Vincenzo Imperatore ‘Io so e ho le prove’, con più di 40.000 copie all’attivo, è stato uno dei casi letterari della passata stagione. Lo spettacolo, libero adattamento dal titolo omonimo, racconta la ‘conversione di un ex-manager bancario’ che, dopo un quarto di secolo al servizio della più importante banca italiana, ne è uscito denunciandone tutte le nefandezze, comuni all’intero settore bancario nazionale ed internazionale negli ultimi due decenni. In questo monologo non ci sarà, però, un solo corpo in scena, bensì due. Affianco all’attore, una musicista e rumorista. La messinscena diventa così un racconto per voce e parole ma anche per suoni e rumori, un incontro a volte sopra le righe, altre volte ironico, altre ancora serrato e diretto. ‘Io so e ho le prove’ non è quindi del tutto un monologo, la sua drammaturgia si avvale di quest’altra presenza in grado di incarnare in maniera più o meno indiretta, attraversando suoni, vocalizzi, e composizioni musicali originali, molti dei personaggi o dei ‘segni’ che l’epopea dei due decenni di esuberanza e scelleratezza bancaria senza freni ha creato, andando poi a sbattere nella grande crisi del 2008. Un lavoro ancora più urgente in questo momento storico nel quale migliaia di risparmiatori devono fare i conti con i default dei loro istituti bancari.
Info e prenotazioni: 3200384851- 3349990261 – 3202166484 | virusteatrali@gmail.com

Irene Bonadies

Print Friendly

Manlio Boutique