“Il giocatore”: stasera il debutto
Prima nazionale al Teatro Bellini di Napoli per Gabriele e Daniele Russo impegnati nel riadattamento di un classico di Fëdor Dostoevskij qui pretesto per indagare anche il problema della ludopatia.
Si terrà questa sera al Teatro Bellini di Napoli la prima assoluta de Il giocatore dal romanzo di Fëdor Dostoevskij, con l’adattamento di Vitaliano Trevisan, per la regia di Gabriele Russo e con Daniele Russo, Marcello Romolo, Camilla Semino Favro, Paola Sambo, Alfredo Angelici, Martina Galletta, Alessio Piazza, Sebastiano Gavasso.
Lo spettacolo, che sarà in scena fino al 26 marzo, è la terza tappa della Trilogia della libertà, preceduto da Arancia meccanica, in cui ad essere indagata è una società dispotica e violenta che determina la perdita del libero arbitrio, e Qualcuno volò sul nido del cuculo, ambientato in un ospedale psichiatrico di Aversa e incentrato sull’assenza della libertà fisica e di pensiero.
Dedicata al gioco d’azzardo, piaga sempre più invalidante di questi tempi correnti, nella messinscena, come spiega il regista, «il gioco non è solo l’oggetto centrale dell’opera, ma è presente, in forma di metafora o di allusione, ovunque. È nelle relazioni ossessive tra i personaggi, nei continui “rilanci” a cui le circostanze li costringono, nelle vane speranze a cui sono aggrappati che li fanno stare sospesi; come si è sospesi quando si è in attesa che la pallina cada sul rosso o sul nero».
«La particolarità dello spettacolo – continua Gabriele Russo – è sicuramente nella riscrittura nel senso che alla narrazione del romanzo, quindi de Il giocatore, di Aleksej e Polina, abbiamo affiancato la storia di Dostoevskij stesso, che fu costretto a scrivere il romanzo in ventotto giorni dettandolo alla sua stenografa Anna Grigor’evna Snitkina (che diventerà in seguito sua moglie) sotto ricatto. Infatti, se l’autore russo non avesse consegnato il manoscritto entro il 1 novembre del 1866, avrebbe perso i diritti su tutta la sua opera e sarebbe rimasto sommerso dai suoi debiti di gioco. Un doppio piano narrativo che finisce per intersecarsi».
Al debutto dello spettacolo, legati due appuntamenti collaterali. Il primo in programma questa mattina alle 11 nell’aula Piovani del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in via Porta di Massa 1, prevede un incontro, intitolato “Gioco e psicologia. La dipendenza ne Il giocatore di Dostoevskij”, sul tema della ludopatia e della sua diffusione tra i ragazzi. Interverranno Arturo De Vivo, Prorettore Univesità degli Studi di Napoli Federico II; Luigi Felaco, Consigliere comunale presidente della Commissione Scuola; Caterina Arcidiacono, docente di psicologia Sociale dell’Ateneo federiciano; Gabriele Russo, direttore artistico della Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e regista; Giancarlo Alfano, Presidente del Corso “Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria”; Francesco De Cristofaro, docente di critica letteraria e letterature comparate della Federico II; Valentina Boursier, ricercatrice di psicologia clinica; Fausta Nasti, psicologa psicoterapeuta esperta in dipendenze comportamentali, specializzata sul gioco d’azzardo.
Infine, all’interno del foyer allestita una mostra tematica dal titolo AZZARDO: non chiamiamolo gioco, promossa da Fondazione Exodus Onlus, Casa del Giovane, Movimento No slot, magazine Vita, Unilab e Anci, e costituita da 68 opere di vignettisti italiani che hanno scelto di utilizzare l’ironia contro il gioco d’azzardo.
Per maggiori info: http://www.teatrobellini.it/spettacoli/198/il-giocatore
Gabriella Galbiati