Nei prossimi giorni a teatro… in Campania
Al via una nuova e intensa settimana teatrale con debutti assoluti, adattamenti da classici, musica e molto altro.
HAPPY CROWN
tratto da William Shakespeare
Regia: Laura Angiulli
Quando: dal 18 al 23 aprile
Luogo: Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore
Orario: Martedì 18 ore 19.00, Mercoledì 19 ore 19.00, Giovedì 20 ore 16.00, Venerdì 21 ore 20.00, Sabato 22 ore 20.00, Domenica 23 0re 17.30
Interpreti: Paolo Aguzzi, Federica Aiello, Michele Danubio, Luciano Dell’Aglio, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Gennaro Maresca
Sinossi: Una lettura inconsueta che restringe nel chiuso dell’illustre famiglia di regnanti – ripartita fra York e Lancaster, tutti discendenti dal prolifico Edoardo III – l’opera drammatica, le cui vicende attraversano e segnano la storia inglese dell’ultimo decennio del Quattordicesimo secolo. Riccardo II di York, re a soli nove anni, fa prova dell’esperienza di governo fino dalla giovanissima età, ma un certo sentimento adolescenziale mai del tutto abbandonato ne frena il compimento in una crescita adeguata al ruolo, e ne brucia in un epilogo di tragica caduta le premesse che si erano proposte con positivi auspici. Egli è fragile nel temperamento, discontinuo nell’impegno, sposo trasgressivo, sovrano disattento alle richieste del popolo e alla solidità dello Stato; si circonda di amici dissoluti, pronti a tradirlo alle prime ombre, per porsi al servizio del nuovo che avanza. Bolingbroke di Lancaster è l’antagonista, cugino coetaneo del re consacrato, abile organizzatore e gestore di un successo che sarà poi pienamente raccolto. D’altra parte è lo stesso Riccardo a alimentare le aspirazioni del congiunto e a spianargli la strada, fornendo più di un’attenuante alle sue mire, poiché alla morte del di lui padre gli ha confiscato i beni e l’ha mandato in esilio con pretestuosi motivi.
Ecco dunque con acuto tatticismo abilmente posto in atto, l’acquisizione di una posizione di tutto vantaggio da parte di Bolingbroke, che a capo di un folto esercito rientra in patria, acclamato e sostenuto dal popolo e da gran parte dei Pari del regno.
Re Riccardo è solo. Dei membri della fastosa famiglia restano in pochi: lo zio Gloucester è stato assassinato – si sospetta, con iniziativa condivisa dallo stesso Riccardo – , il vecchio Gaunt padre di Bolingbroke è morto. Non c’è che York, zio di entrambi i contendenti, a opporsi alle pretese dell’audace aspirante-espropriatore della sovranità, per il necessario richiamo alle leggi di successione. Ma Bolingbroke vince di netto; il rivolgimento posto in essere nel tessuto sociale di ogni ceto è ormai troppo avanti. L’anziano York è costretto a favorire con artificio giuridico la traslazione del regno nelle mani del nipote Lancaster, e a Riccardo appena trentatreenne tocca in sorte la fine dei re deposti, assassinati perché sgomberino il campo al nuovo governante. Anche qui, come in altre storie e luoghi d’Occidente, tutto si è compiuto con prevedibile cadenza: ascesa, fasti, caduta in disgrazia, morte. Il corpo massacrato di Riccardo, simulacro della sacralità violata, giace ai piedi di Bolingbroke e getta una luce sinistra sul tempo a venire: non ci sarà pace per chi ha raggiunto nel sangue le altezze della corona, perché in essa si agitano i fantasmi che inquietano le notti e avvelenano i giorni di chi impropriamente l’ha posta sul proprio capo. Il nuovo re è solo; ma di questo l’Autore farà materia per una successiva opera, specificamente dedicata al tormentato regno di Enrico IV.
Info e prenotazioni: 081425037 – 081425824 | galleria.toledo@iol.it – segreteria.galleriatoledo@gmail.com
NAPSOUND – RECITAL AVANGUARDISTICO PARTENOPEO
Quando: 19 e 20 aprile
Luogo: Teatro San Ferdinando
Orario: 21
Interpreti: Anna Ammirati
Sinossi: Contraddistinto da un ritmo musicale incalzante, Napsound è un recital strutturato in tre atti, ciascuno dei quali corrisponde alle tre fasi dell’esistenza: l’infanzia, la giovinezza e la maturità. Con un eclettismo e un’energia contagiosa, Anna Ammirati attraversa questo percorso con una serie di mutazioni che trasformano la scena trascinando il pubblico in un partecipato crescendo di suggestioni. Nel primo atto è rappresentato il mondo della fanciullezza, la fase della vita in cui ognuno di noi è protetto dall’illusione dell’esistenza. Nel secondo atto Anna Ammirati abbandona le vesti della bambina e l’ingenuità lascia spazio all’inquietudine, prende forma la ragazza insofferente che si aggrappa a false ideologie restando vittima di quei surrogati emozionali tipici del nostro tempo. Nel terzo atto quella ragazza che nel frattempo è diventata adulta invoca la folla a reagire e a rialzarsi con le proprie braccia utilizzando come una vocalist un megafono immaginario. Lo spettacolo si chiude con un’evocazione del Vesuvio e alle sue crepe, suoni che trascinano il pubblico al cospetto della montagna simbolo,
stanca di rimanere in silenzio e alla fine parte attiva di quello che si trasforma in una celebrazione, un inno alla vita.
Info e prenotazioni: 0815513396 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it
A HUNGER ARTIST
Autore: Franz Kafka
Diretto da: Eimuntas Nekrošius
Quando: dal 19 al 21 aprile
Luogo: Teatro Bellini
Orario: 21.00
Interpreti: Viktorija Kuodyté, Vygandas Vadeiša, Vaidas Vilius, Genadij Virkovskij
Sinossi: In esclusiva al Teatro Bellini, l’ultima creazione di Eimuntas Nekrošius, il regista lituano di fama internazionale la cui grandezza mette d’accordo pubblico e critica. Il suo originalissimo lavoro, spazia dall’allestimento di piéce classiche, da Shakespeare a Chekhov, alle messinscene di opere letterarie, come il Cantico dei Cantici o La Divina Commedia di Dante. A Hunger Artist è il suo lavoro più recente, tratto dall’ultimo scritto di Kafka, pubblicato in Italia con il titolo Un Digiunatore o Un Artista del Digiuno; Nekrošius ne realizza una rilettura teatrale che riesce a sorprendere perfino lo spettatore che conosce perfettamente il testo kafkiano. Assistendo allo spettacolo, infatti, ci si troverà più di una volta ad accennare un sorriso incerto senza gioia, un sorriso amaro, di quelli che spesso scaturiscono dalla lettura di Kafka. E certamente si proverà un certo straniamento nello scoprire che in scena, l’artista del digiuno è una donna, a dispetto del personaggio maschile creato dallo scrittore boemo. E ci si meraviglierà nel rendersi conto che la protagonista di Nekrošius si muove liberamente, mentre nel libro l’artista del digiuno è imprigionato in una gabbia. I critici che hanno scritto sulla novella kafkiana, ne hanno ipotizzato vari significati nascosti: è la tragedia di un artista rifiutato dal pubblico? O forse è la tragedia di un essere umano che cerca di sopraffare Dio? Chiunque abbia ragione, l’interpretazione teatrale della splendida Viktorija Kuodyté e del trio di attori che la affiancano – Vaidas Vilius, Vygandas Vadeiša e Genadij Virkovskij – è così potente e avvincente che tutto passa in secondo piano e lo spettatore è letteralmente rapito, al punto tale da non avere il tempo (nè la voglia) di scavare alla ricerca di sfumature filosofiche.
All’improvviso, ci si ritrova immersi nella messinscena, mentre l’artista del digiuno canta una canzone della nostra infanzia oppure mentre tenta di capire un breve trattato medico sulla digestione; e tutto appare sorprendentemente organico e coerente. Proprio quel minimalismo ascetico, in totale armonia con Kafka. E, soprattutto, i quattro interpreti riusciranno a provocare i brividi a quella che qualcuno definisce “anima”.
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it
LA PARANZA DEI BAMBINI
Drammaturgia: Mario Gelardi e Roberto Saviano
Quando: dal 19 al 30 aprile
Luogo: Nuovo Teatro Sanità
Orario: dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
Regia: Mario Gelardi
Interpreti: Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Carlo Caracciolo, Antimo Casertano, Riccardo Ciccarelli, Mariano Coletti, Giampiero de Concilio, Simone Fiorillo, Carlo Geltrude, Enrico Maria Pacini
Sinossi: Nel gergo camorristico “paranza” significa gruppo criminale. Ma il termine ha origini marinaresche e indica le piccole imbarcazioni per la pesca che, in coppia, tirano le reti nei fondali bassi, dove si tirano su pesci piccoli, quelli buoni per la frittura di paranza. L’espressione “paranza dei bambini” indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti. Cotti e mangiati all’stante: proprio come questi ragazzini. Il romanzo omonimo di Saviano diventa uno spettacolo teatrale che racconta una verità cruda, violenta, senza scampo. Non a caso nasce al Nuovo Teatro Sanità, un luogo nel cuore di Napoli dove si tenta costruire un presente reale e di immaginare un futuro possibile.
Info e prenotazioni: 3396666426 | info@nuovoteatrosanita.it
LA BEATITUDINE
Regia: Licia Lanera
Quando: dal 19 al 23 aprile
Luogo: Galleria Toledo
Orario: da mercoledì a sabato ore 20.30; domenica ore 18.00
Drammaturgia: Riccardo Spagnulo
Interpreti: Giandomenico Cupaiolo, Mino Decataldo, Danilo Giuva, Licia Lanera e Lucia Zotti
Sinossi: Questa è una storia di una coppia che non riesce a generare e di una madre e un figlio indissolubilmente legati da una malattia. Questa è la storia di un mago pastore che illude gli uomini che la fantasia possa risolvere i problemi della realtà. Questa è la storia di un unico essere umano in tutte le fasi della sua esistenza, dal primo passaggio nell’età adulta alla vecchiaia. Questa è una giostra della vita, spazio unico e nero in cui i personaggi si muovono, si incontrano, si amano, si odiano e si ammazzano. Questa è una storia in bilico tra reale e irreale, tra tangibile e immaginato, tra materia e pensiero. Il teatro stesso è continuamente esposto alla gogna della finzione e per questo, in questi anni dominati dall’iper-realismo, è in pericolo: credere ad un attore che recita è faticoso e, in alcuni casi, è diventato superfluo, superato, inattuale. Ma quel teatrante che si agita sul palco, come preso dalla morsa di una tagliola, ha il potere di trasformare la percezione della realtà di un gruppo di persone che continua a darsi appuntamento in luoghi chiamati teatri per provare a sentire insieme le stesse cose. Una comunità tenuta assieme da una tensione comune. Il teatro, insomma, è una truffa, perché attraverso un trucco, costringe uomini e donne qualunque ad annullare distanze di sicurezza spaziali e di pensiero e li accorda all’unisono, dettando il ritmo attraverso la finzione. Inganna la percezione dello spettatore, gli fa perdere il senso del tempo e il contatto razionale con la sua individualità, è un imbuto cilindrico che risucchia l’attenzione di chi guarda e la risputa fuori schiaffeggiandolo con non poca grazia mentre mostra il doppio fondo della scena. La finzione va mostrata perché, una volta che il teatro ha in pugno lo spettatore, dopo che lo ha preso alle spalle, può finalmente rivelare il trucco dell’arte e della vita. Il teatro, quindi, è roba per maghi e fattucchiere.
Info e prenotazioni: 081425037 – 081425824 | galleria.toledo@iol.it – segreteria.galleriatoledo@gmail.com
KILLING RECITAL
Scritto e diretto da: Mario De Masi
Quando: dal 19 al 21 aprile
Luogo: Piccolo Teatro Bellini
Orario: 21.15
Interpreti: Michela Lucenti; musiche dal vivo Jochen Arbeit
Sinossi: Balletto Civile è un collettivo nomade di performers, attualmente in residenza artistica presso la Fondazione Teatro Due di Parma: un’equipe di lavoro per la produzione e la formazione, per approfondire l’idea di un teatro che racchiuda tutte le forme artistiche, ma che privilegi il canto dal vivo e il movimento fondato sulla relazione profonda tra gli interpreti. I Fondatori sono Emanuele Braga, Maurizio Camilli, Ambra Chiarello, Francesco Gabrielli, Michela Lucenti (direttore artistico) e Emanuela Serra, tra i membri del Nucleo Stabile, Natalia Vallebona. Lo spettacolo che debutta al Piccolo Bellini in prima nazionale traendo ispirazione dalla celebre storia d’amore di Otello e Desdemona cerca di razionalizzare ciò che per natura è irrazionale: il vincolo amoroso che lega due persone.
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it
LA METAFISICA DELL’AMORE
Scritto: Giovanna Donini
Quando: dal 20 al 23 aprile
Luogo: Teatro Tram
Orario: ore 21.00 (giov/sab), ore 18.00 (dom)
Interpreti: Roberta De Stefano, Annagaia Marchioro
Sinossi: “Metafisica dell’amore” è uno spettacolo comico che parla dell’amore. E soprattutto delle donne. Che amano le donne che amano altre donne che amano tutti gli altri. L’amore è un sentimento universale, tutti provano le stesse emozioni, gli stessi piaceri, gli stessi dolori: lui e lui, lei e lei, lui e lei. Coppie diverse, identiche emozioni. Questa è una legge che, a differenza della legge, è uguale per tutti… con qualche piccola differenza che fa la differenza. Le attrici protagoniste raccontano e si raccontano, trasformandosi e dando vita a una carrellata di personaggi esilaranti. Tutti alla ricerca di un amore: la psicopatica, la milanese, l’artista, la fricchettona, la ex… Uno spettacolo dedicato a chi ha ancora voglia di amare e ridere di questo disgraziato dolore che ti prende allo stomaco senza distinzione di sesso, di razza, di lingua o di religione.
Info e prenotazioni: 08118752126 (ore 16.00 – 20.00) | whatsapp 3421785930 | info@teatrotram.it | teatrotram.it
LE CINQUE ROSE DI JENNIFER
Scritto da: Annibale Ruccello
Regia: Peppe Miale
Quando: dal 20 al 23 aprile
Luogo: Teatro Elicantropo
Orario: giovedì, venerdì e sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
Interpreti: Ernesto Lama e Elisabetta D’Acunzo
Sinossi: Jennifer, personaggio simbolo dell’autore stabiese, è un travestito che vive in un quartiere ghetto, tormentato dalla società omologante, rappresentata da un invisibile assassino di travestiti. Come nello stile di Ruccello, telefono e televisione sono sempre protagonisti, elementi della modernità che permettono al mondo esterno di entrare ferocemente nell’intimità delle vite dei suoi personaggi. Anche Jennifer s’innamora, e aspetta la telefonata di un Franco, che le ha promesso un inesistente e utopico matrimonio.
“Abbiamo provato – spiega il regista Peppe Miale – partendo anche dal lavoro certosino di Gioia Miale che ha lavorato negli ultimi anni ad una apprezzatissima ricerca sul meraviglioso viaggio di Annibale Ruccello, a recuperare dalle sue interviste piuttosto che da altre fonti assimilabili, il senso della sua opera e nello specifico del testo che andiamo a rappresentare. Ci siamo convinti che il fatto che l’opera avesse subito una sua rivisitazione abbastanza profonda negli anni successivi al debutto, fosse figlio di una necessità profonda dell’autore”.
Ruccello descrive la triste parabola esistenziale di Jennifer, lasciando solo ad Anna, un altro travestito, quasi un suo “doppio”, d’intromettersi nel mondo di Jennifer, altrimenti dolorosamente sola. Jennifer possiede la disillusione della prostituta, ma anche l’ingenuità di chi sogna sui versi delle canzoni di Mina, sopravvivendo nell’ossessiva attesa dell’amato, che ormai non si fa vivo da mesi.
Tutto questo è necessario a Jennifer, tutto questo contribuisce a spostare più in là l’attimo in cui Jennifer darà corso all’inevitabile conseguenza di una vita disadorna.
Le cause dell’atto estremo e del malessere affondano nella solitudine, nello stillicidio dei giorni, nell’amore non ricambiato, nella diversità. Una morte tangibile, presente dall’inizio alla fine dello spettacolo, che è prima intima e poi fisica. L’illusoria attesa dell’amato è l’unico elemento che la manterrà “viva” fino alla fine.
Info e prenotazioni: 081296640 (pomeriggio) 3491925942 (mattina) | promozionelicantropo@libero.it
MUSICVOX
Diretto da: Ettore Nigro
Quando: 21 aprile
Luogo: Wunderkammer – Napoli
Orario: 21
Interpreti: Elisabetta Antonini, voce & live electron ics, Alessandro Contini, voce & live electron ics, Daniele Basirico, basso elettrico & violoncello
Sinossi: Due voci, elettronica e un basso solido e potente si declinano in tutte le combinazioni possibili, percorrono strade creative, si confrontano e si fondono in riletture e personalizzazioni del jazz storico e contemporaneo, in una scatola sonora, MusicVox, assolutamente unica ed originale. Elisabetta Antonini, vincitrice del prestigioso premio Top Jazz come Miglior Nuovo Talento secondo la rivista Musica Jazz, si distingue per un’intensa attività concertistica che l’ha portata a collaborare con nomi come Kenny Wheeler, Paul McCandless, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi. Da sempre riserva un’attenzione alla composizione e all’arrangiamento, scrive la musica che canta, e orienta la propria creatività verso progetti musicali originali e raffinati. Alessandro Contini, virtuoso solista dalla forte componente ritmica e da una spontanea propensione all’improvvisazione, da sempre frequenta oltre al jazz, diversificati universi musicali che lo portano ad impiegare la propria voce nella musica contemporanea, in quella antica, nella musica d’autore e in quella da film, vantando collaborazioni del calibro di Ennio Morricone, Luca Francesconi, Sylvano Bussotti e non ultimo Antonio Albanese. Daniele Basirico, poderoso rappresentante del basso elettrico coltiva anche gli studi classici attraverso il violoncello. Esperto interprete della musica brasiliana, ha una lunga carriera di sideman con concerti e tourneè al fianco di prestigiosi esponenti della scena jazzistica italiana.
Info e prenotazioni: wunderkammer_teatro@libero.it
NON CI RESTA CHE VIVERE
Quando: 21 aprile
Luogo: Portici (Napoli) – per la rassegna Il Teatro cerca casa
Orario: 20.30
Interpreti: Leda Conti
Regia: Sergio Di Paola
Trama: Lo spettacolo ci permette di esplorare il multiforme pianeta del gentil sesso, in un viaggio alchemico tra riflessioni attente, ironiche, sarcastiche, poetiche sulla quotidianità delle donne, sui loro desideri e le loro aspirazioni, in cui si alternano contraddizioni, serenità, autenticità e un pizzico di follia. A proposito del suo lavoro teatrale, spiega il regista Sergio Di Paola: «L’universo femminile è per me magico e complesso, perché così diverso da quello maschile, eppure, nel condividere frustrazioni e incertezze, tipiche dell’oggi, noi uomini le sentiamo più vicine che mai». La pièce è costruita come un mosaico di diversi personaggi femminili che si e ci raccontano vizi, abilità e difetti delle donne, facendo leva su stereotipi e cliché sempre attuali, alla perpetua ricerca di affermazione personale, per arrivare comunque ad apprezzare il bello delle donne, fra virtù e non-sense.
Info e prenotazioni: 334 3347090 | 347 0963808 | 081 5782460 | info@ilteatrocercacasa.it
NEVROTIKA VOL. 1-2-3
Scritto e diretto da: Fabiano Fazio
Quando: 21 aprile
Luogo: Teatro Civico 14
Orario: 21
Interpreti: Fabiana Fazio, Valeria Frallicciardi, Giulia Musciacco
Sinossi: Liberamente ispirato agli scritti dello psicologo e filosofo P. Watzlawick (Istruzioni per rendersi infelici) e a quelli dello psichiatra, psicologo e antropologo cileno, C. Naranjo (Carattere e Nevrosi), lo spettacolo è frutto di una riflessione su quelle che sono le conseguenze che una società “sempre più malata” come la nostra può avere sui singoli individui. E se è vero che le nevrosi sono principalmente un “disturbo dell’adattamento”, Nevrotika si propone di attraversare, con uno sguardo ironico, tagliente ed esorcizzante, i vari aspetti di questo “moderno disagio”, con un lavoro che prevede varie successive tappe (ecco perché la divisione in “volumi”), al fine di creare un vero e proprio “catalogo completo” dei disadattati. Un lavoro in divenire, insomma. Avete anche voi il timore di essere affetti da questo “degrado della coscienza”? Cercate rassicurazioni? Noi vi toglieremo ogni piccolo dubbio…
Disadattati di tutto il mondo unitevi!
Info e prenotazioni: 0823 441399 – 339 1873346 – info@teatrocivico14.it
EMOTIONAL SONGS
Quando: 21 aprile
Luogo: Teatro Summarte – Somma Vesuviana (NA)
Orario: 21
Interpreti: Sagi Rei
Sinossi: Seconda tappa dell’Emotional Songs Live Tour. Lo spettacolo sarà la riproposizione dell’ultimo album del cantautore Italo-Israeliano uscito proprio questo 31 Marzo “Emotional Songs Live From Blue Note Milano” registrato lo scorso Novembre al famoso locale milanese e contentente le sue migliori interpretazioni. La musica dance degli anni 80-90 prende nuova forma in un sound Acustico che stringe l’occhio al Jazz.
Info e prenotazioni: 081 362 9579
SETTE MINUTI
Scritto e diretto da: Luisa Guarro
Quando: 21 aprile
Luogo: L’Asilo
Orario: 21
Interpreti: Luca Gallone, Rosario Giglio, Ivano Russo, Antonio Spiezia, Omar Suleiman
Sinossi: SETTE MINUTI è la storia di tre clandestini e un carovaniere, che tentano di arrivare da Bassora al Kuwait, attraverso il deserto Iracheno; Libero adattamento teatrale del romanzo di Gassan Kanafani, “Uomini sotto il sole”, lo spettacolo ruota intorno alla pianificazione e realizzazione del terribile viaggio. Gli “uomini sotto il sole”, di Kanafani, sono Abu Qais, Asad e Marwàn, un vecchio, un uomo e un ragazzino palestinesi, fuggiti dai campi profughi per cercare lavoro in Kuwait. Tre clandestini che, con il loro carovaniere, si addentrano nel deserto, sotto il sole cocente. Ma “uomini sotto il sole” sono anche gli uomini in quanto tali, abitanti della terra su cui picchia il sole, ad essi sembra rivolto un monito universale: che nessun sia debole e inerme, che nessuno si faccia cogliere privo di forze dal pericolo di morte! E ancora “uomini sotto il sole” sono tutti gli uomini disperati che, sotto il sole, alla sua luce, ovvero al cospetto della consapevolezza e della responsabilità di tutti, affrontano la morte per non morire. Dal magnifico romanzo di Gassan Kanafani, uno spettacolo nel quale lo sguardo rivolto all’uomo non si complica con analisi sofisticate, tutta la riflessione è rimandata all’osservatore, spettatore di una vicenda narrata e agita senza anteporre commento. L’unica considerazione da cui si parte è che, posto di fronte a scelte estreme ed obbligate, in condizioni nelle quali la morte è questione di un tempo breve, SETTE MINUTI, l’uomo è nudo e semplicemente uomo, ha sete, ha fame, di cibo e di aria, ha speranza e paura e la sua fragilità è quella di ciascuno; e rispetto a quell’uomo, chiunque egli sia, rispetto alla sua vita, ogni altro uomo è responsabile, come il genitore di una fiammella, portata in un fragile grembo di vetro. Il racconto di Gassan Kanafani termina con una domanda aperta e irragionevole e nello spettacolo tentiamo di dare ad essa una risposta semplice e meccanica, al fine di ridurre la questione alla sua elementare essenza: perché un uomo non soccomba di fronte al pericolo di morte, è necessario che non si trovi mai in una condizione di totale debolezza, senza forze, mai totalmente inerme. Questa la logica risposta a quella domanda irragionevole, risposta che rivela la poetica di Gassan Kanafani e il suo spirito di attivista, promotore della resistenza palestinese, tanto più incisivo e pericoloso quanto più poetico e umano. Fu ucciso dal Mossad nel 1972 a soli 36 anni. Luisa Guarro
Info e prenotazioni: exasilofilangieri@gmail.com
GLI ODORI DEI MIEI RICORDI
Scritto da: Pasquale Ferro
Quando: dal 21 al 23 aprile
Luogo: Centro Teatro Spazio – San Giorgio a Cremano (Napoli)
Orario: venerdì e sabato ore 21.00; domenica ore 18.30
Regia: Vincenzo Borrelli
Interpreti: Andrea Notarnicola e Andrea Russo
Sinossi: Il punto focale de “gli odori dei miei ricordi”, spettacolo tratto dal romanzo “Verità” di Pasquale Ferro, è la dualità. I due protagonisti sono talmente diversi da esaltare le caratteristiche l’uno dell’altro. Biondo, sensibile e puro uno, scuro, torvo e viscido l’altro. Eppure così simili in una sofferenza, che ha come unica differenza il punto d’arrivo, la reazione, le azioni che compiamo che ci rendono infine le persone che siamo. La regia di Vincenzo Borrelli è onirica, sensibile, a tratti distaccata e ad altri tratti passionale, si adatta alla storia dei protagonisti senza che la storia stessa debba uniformarsi alla regia, per uno spettacolo che indaga la psiche, scandaglia l’animo umano, fa luce sulle paure di un’esistenza pur tormentata, ma che trova sempre la forza di andare avanti.
Info e prenotazioni: 081 574 4936/ 3387405819 | unospazioperilteatro@libero.it
IL MASSACRO
Quando: dal 21 al 23 aprile
Luogo: Teatro Serra
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 19
Interpreti: Serena Ferraiuolo, Rossella Fava, Davide Enea, Luigi Feroleto
Sinossi: Il Massacro, testo tratto da Il Dio del Massacro di Yasmina Reza, è la storia di un tentativo di pace miseramente fallito: due coppie di genitori si incontrano per risolvere, serenamente, un litigio tra i loro bambini, ma in breve tempo l’istinto selvaggio prende il posto delle buone maniere e della civile convivenza. È un gioco crudele e sadico: quattro belve si scrutano, si fiutano, si alleano e poi si scontrano; dietro le sbarre di una società costrittiva che ha dimenticato di chiudere la porta a chiave. Chi prima, chi poi, chi saltando temerariamente, chi titubando un po’, chi vomitando letteralmente, le quattro belve escono fuori dalla gabbia rivelando appunto “quella che una volta veniva chiamata verità”.
Info e prenotazioni: teatroserra@gmail.com – 3345083092
I CUNTI DELLA BIBBIA – AZIONE N. 10
Scritto e diretto da: Salvatore Cantalupo
Diretto da: Ettore Nigro
Quando: 21 e 22 aprile
Luogo: AvaNposto Numero Zero – Napoli
Orario: 21
Sinossi: Azione n.10 “I cunti della bibbia” vuole essere un primo passo per capire chi determina la condizione attuale della vita umana sul pianeta Terra. Per arrivare a ciò che è scritto sui libri sacri e quindi il Vecchio Testamento, la Bibbia, abbiamo lavorato per anni sulle pagine morte, le prime forme di scrittura apparse sul nostro pianeta, l’accadico ma soprattutto la scrittura cuneiforme, primi segni incisi su tavolette sumere trovate durante i primi scavi archeologici all’inizio del 900 nei territori della Mezzaluna Fertile. Nostri punti di riferimento e base per lo studio sono stati: Giovanni Pettinato (traduttore accademico della scrittura cuneiforme), Zacaria Sitchin (giornalista e traduttore), Mauro Biglino (traduttore per le edizioni San Paolo).
Danza, teatro e musica si intrecciano disordinatamente in un labirinto fatto di racconti incredibili e fantastici ma anche molto crudeli, spietati.
Info e prenotazioni: labdoors@gmail.com – 347 699 1388
IL GRANDE CIRCO DEGLI INCORNATI
Scritto e diretto da: Davide Sacco
Quando: dal 21 al 23 aprile
Luogo: Teatro Sannazzaro
Orario: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18
Interpreti: Ilaria Ceci, Piero Grant, Matteo Mauriello, Francesco Russo, Eva Sabelli
Sinossi: Lo spettacolo, scritto e diretto da Davide Sacco, è ispirato alla farsa di Antonio Petito “Commedia a vapore”, più nota come “Francesca da Rimini”. In questa versione, però, la vicenda viene ambientata in un circo di periferia, al quale sono stati tagliati tutti fondi e che si appresta ormai a chiudere i battenti.
Il pubblico, entrando in platea, trova attori e circensi che si esibiscono in numeri di giocoleria e clownerie, avendo così la vera e propria impressione di trovarsi in un circo. Lo spettacolo inizia in medias res: un’assistente di un assessore (Ilaria Ceci) annuncia che lo spettacolo del comico del programma “Putipù” previsto per quella sera non sarebbe potuto andare in scena. Viene insultata dalla fazione politica avversa e allora, per rimediare, si impegna a mettere in scena la tragedia “Francesca da Rimini” di Silvio Pellico. Ma per i tagli alla cultura non ci sono più accademie dove cercare gli attori e allora l’assistente dell’assessore chiede al Circo degli Incornati di rappresentare la tragedia per il partito, promettendogli in cambio uno spazio e una sovvenzione per sopravvivere. Il direttore del circo (Matteo Mauriello), “affamato non solo di sogni”, è costretto ad accettare. Inizia la rappresentazione della “Francesca da Rimini” che, nonostante l’impegno di tutti i circensi, più che dimostrare grandi doti attoriali si trasforma in una sequenza di esilaranti gaffe e fraintendimenti. Alla messa in scena si alternano le storie dei tre circensi: l’assistente Groko (Antonio Vitale), entrato nel circo perché troppo brutto per avere una vita normale fuori da esso, la donna barbuta Giancarlus (Eva Sabelli), “nato bambino non per scelta del Signore, ma perché lo diceva papà”, il lanciatore Barnum (Piero Grant), salvato dal direttore dal degrado e dalla violenza della periferia. L’impegno di tutti continuerà tra canti e numeri circensi come un acrobatico lancio di coltelli, fino a un finale a sorpresa… “Il grande Circo degli Incornati”, attraverso toni leggeri e surreali, vuole raccontare una generazione di operatori del mondo dello spettacolo che sono costretti ad “andare via” per poter esprimere la propria arte, che non trovano nella Politica e nelle Istituzioni il sostegno adeguato a crescere e sopravvivere. “Il grande Circo degli Incornati” vuole essere “un racconto spettacolare, dove le acrobazie del circense si fondono con quelle dell’attore, dove la musica e la canzone diventano parte integrante della parola, dove il pubblico possa sentirsi libero di essere pubblico e di capire quanto vuole capire. Un circo astrologico, dove tutto è possibile, dove non prevedi cosa potrà accadere, dove non prevedi più se ridere o piangere” (Davide Sacco).
Info e prenotazioni: 340/3700803 – tradizione.info@gmail.com
LA MASCHERA in concerto
Quando: 22 aprile
Luogo: Teatro Bellini
Orario: 21.00
Interpreti: Roberto Colella – Voce, Chitarra, Tastiere, Vincenzo Capasso – Tromba, Antonio Caddeo – Basso, Marco Salvatore – Batteria, Alessandro Morlando – Chitarra Solista
Sinossi: Provengono dalla periferia nord-est di Napoli e si chiamano “La Maschera”, ma non lasciatevi ingannare dal nome: non hanno la benché minima intenzione di mascherarsi o di nascondersi. Tutt’altro! La musica, che è sempre un mezzo utile per divertirsi, per trascorrere insieme qualche ora, per evadere dal grigio e dalla monotonia della periferia, ma nel loro caso, riesce a essere molto di più… Per loro, estremamente motivati e tutt’altro che rassegnati, la musica è una decisa risposta sociale ai pochi stimoli della società odierna nonché un mezzo per smascherare, per l’appunto, i vizi difetti dell’Italia e, più specificamente, della Napoli contemporanea. La loro è una voglia di cambiamento e di alternative, e la esprimono con ardore, passione non ancora sopita e creatività, cioè attraverso tutto quello che questa società ignora, trascura, forse, addirittura, teme, come recita Il ballo del potere! E non vogliono neppure mascherarsi in merito alla loro proposta musicale, anzi, vogliono essere fin da subito immediatamente riconoscibili, grazie ad un sound fresco, sperimentale, lontano dai cliché, che oscilla tra la canzone d’autore (i cui testi originali valorizzano il cantato in dialetto), la bossa e il blues…Insomma, ce la mettono tutta per riuscire a far tornare il sorriso al rassegnato Pulcinella e per far tornare il sereno su questa città…
Info e prenotazioni: 0815499688 | botteghino@teatrobellini.it
CONCERTO AL BUIO
Quando: 22 Aprile
Luogo: Galleria Borbonica
Orario: 21
Sinossi: Un esclusivo concerto di violino e pianoforte, da ascoltare nella più totale assenza di luce. È l’esperienza sonora che offrirà “Concerto al buio”, evento musicale unico che si terrà, per la prima volta, sabato 22 aprile 2017 nella suggestiva cornice della Galleria Borbonica di Napoli. L’esperienza di ascolto avrà come protagonista il gruppo musicale Ashram, composto dal violinista di fama internazionale Edo Notarloberti e dalla pianista Martina Nolli.
La prima internazionale dell’evento è stata organizzata nel capoluogo partenopeo da Local Emotions S.r.l., startup che ha dato vita ad una piattaforma online, finalizzata a mettere in contatto la domanda con l’offerta di esperienze.
Local Emotions ha scelto di puntare su Napoli sia per la bellezza della città, sia anche per il forte e naturale legame tra Partenope ed il tema delle emozioni.
“Ci aspettiamo che da Napoli arrivino moltissime proposte originali e belle – ha affermato Andrea Cinosi, Amministratore di Local Emotions – basate sul buon gusto e sulla creatività, le qualità che, tra tutte, connotano lo splendido capoluogo campano”. Nella serata di sabato 22 aprile, una morbida luce accoglierà i visitatori: dopo una breve visita guidata all’interno della Galleria Borbonica, gli spettatori raggiungeranno la sala ove le luci caleranno fino a raggiungere il buio più totale.
La capacità comunicativa della musica, unita al viaggio sensoriale attraverso il buio assoluto, faranno di questo concerto un evento eccezionale. L’ascolto del “Concerto al buio”, infatti, porterà a stravolgere completamente l’uso comune dell’udito e della vista; la perdita degli abituali punti di riferimento consentirà di scoprire sensazioni “altre” e di sperimentare, attraverso la percezione pura ed assoluta del suono, un nuovo utilizzo dei sensi.
Info e prenotazioni: http://www.localemotions.com/galleria-borbonica—concerto-al-buio-di-piano-e-violino-O1137.html
GIORNI FELICI
Quando: 22 e 23 Aprile
Luogo: NEST
Orario: sabato 22 prima replica 20.30/seconda replica 21.45 e domenica 23 aprile prima replica 17.30/seconda replica 18.45
Interpreti: Ilaria Cecere
Regia: Annamaria Palomba
Sinossi: Interrata fin sopra alla vita, esattamente al centro del monticello, Winnie. Sulla cinquantina, ben conservata, braccia e spalle nude, corpetto scollato, seno generoso, giro di perle. Sta dormendo, le braccia davanti a sé, per terra, la testasulle braccia(…)». Queste le indicazioni di scena dello stesso Beckett per Winnie, una delle due voci dialoganti di Giorni felici. Nel suo chiacchiericcio cantilenante, nei repentini cambiamenti di umore, nella banalità insensata delle sue raccomandazioni al marito WiIlie, si ritrova un’ennesima straordinaria esplorazione beckettiana della vita, ai margini della
desolazione. Lo spettacolo è il primo esperimento di teatro di prosa costruito nella sala interna del Bus Theater, il cui spazio, una sorta di buca profonda e stretta, pare corrispondere perfettamente alla condizione dell’umanità infossata che ci racconta questa drammaturgia.
Info e prenotazioni: 3208681011 – 3382376132 | info.teatronest@gmail.com
BRENDULO, OVVERO IL CHE GUEVARA DELLE COLLINE
Quando: 22 e 23 aprile
Luogo: Caos Teatro – Villaricca (NA)
Orario: sabato ore 21; domenica ore 20
Interpreti: Silvia Frasson, con le musiche eseguite dal vivo dalla fisarmonicista Stefania Nanni
Sinossi: Brendulo, figlio di contadini, vive con la famiglia in una fortezza di proprietà di ricchi conti dove la famiglia lavora a mezzadria; gioca col figlio padroni, hanno la stessa età. Un giorno i due iniziano a fare un gioco diverso, interpretando il ruolo del maestro e dell’alunno. E Brendulo impara a leggere e a scrivere; un sorprendente gioco che lo porta ad aprire gli occhi sulla realtà circostante. Inizia così la storia di una rivoluzione…
In un momento storico dove la cultura viene messa da parte come fosse cosa per pochi, perché ritenuta lusso di scarsa importanza, la vita di Brendulo diventa la storia di un rivoluzionario, il quale comprende che l’unico modo per guadagnarsi la dignità di essere umano è la conoscenza. E Silvia Frasson ha il talento necessario per calamitare l’attenzione dello spettatore dalla prima all’ultima parola da lei pronunciata in scena.
Info e prenotazioni: 3284566017 – info@caosteatro.com – www.caosteatro.com
RIFIUTI
Scritto: Roberto Russo
Regia: Gianni De Feo
Quando: 22 e 23 Aprile
Luogo: Teatro Area Nord
Orario: sabato ore 20.30, domenica ore 18.00
Interpreti: Sergio Di Paola e Imma Pagano e con Ida De Rosa, Lorenzo Russo, Caterina Bianco al violino
Sinossi: È il crepuscolo di un giorno che si spegne. Un giorno in cui il sole, lampada scura sospesa nel nulla, fiamma senza più vita, si è nascosto in qualche punto incolore del cielo senza lasciare più tracce di sé …Sbampaie, nera lampa, ‘nt’ ‘a cuntrora! Sotto questo cielo di piombo respira a fatica la Terra, esanime, desolata, sommersa dai rifiuti di un’umanità costretta alla fuga… Ue’ jesce alloco! Fuimmo! Fujte! Sono le Ombre, voci trasportate dal vento il cui lamento a tratti irrompe simile al Coro delle antiche Tragedie, rimasugli di segni di vita in uno spicchio di terra abbandonata. Terra dei Fuochi. Voci e Suoni in uno spazio invaso da detriti, oggetti e frammenti di un “qualcosa” che è finito. Una struttura di legno, un’Arca, forse, o una zattera o un grottesco albero dalle braccia rinsecchite, troneggia sul nulla. …E due “dispersi”, Jacco e Loise, in uno scenario apparentemente di fantasia, certamente surreale, ma non troppo lontano… “Rifiuti”. Ciò che è, e ciò che appare. Una fantasia “acida” o una premonizione… La ricerca di un senso in una storia collettiva senza senso. Voci e Suoni. Ombre in un ambiente devastato. Frammenti di “qualcosa” che è finito o che, forse, attende un Nuovo Inizio. “Rifiuti” che, “ in apparenza”, parla di “altro”, fino a svelarsi…
Info e prenotazioni: 081.5851096 – 340.1098705 | www.liberascenaensemble.it – teatriassociatinapoli@gmail.com
COME UNA BESTIA
Regia: Orazio De Rosa
Quando: 23 aprile
Luogo: TeatroArte – Scisciano (Napoli)
Orario: 18
Interpreti: Antonio Perna
Trama: Uno scarafaggio arrampicatore sociale, uno scorpione killer, una spugna che vuole smettere di bere, un pappagallo che parla d’amore … Viskovitz è ognuna di queste bestie e molte altre ancora, alle prese con le loro bizzarrie, nevrosi, vanità. Ma è la condizione umana, in tutta la sua dignità e scostumatezza, a essere rappresentata attraverso queste esilaranti metamorfosi.
Info e prenotazioni: 3392822917 – 3484750607 – info@lacarrozzadoro.it
HYES ATTIS in concerto
Quando: 23 Aprile
Luogo: Sala Ichos – rassegna musicale MusIchos
Orario: 21.00
Interpreti: Marta Peperna – Voce e Ballo, Marcello Gelone – Chitarra classica e Chitarra Battente, cori, Ottavio Gelone – Tamburi a cornice, Mandolino, cori/voce, Fernando Marozzi – Violino, cori, Enrico Veneruso – Flauto traverso, Loris Cozzolino – Voce
Sinossi: Nato principalmente da studiosi e amanti della tradizione popolare Campana, Hyes Attis intende diffondere il significato vero e reale di ciò che si nasconde dietro a qualsiasi brano dei suddetti, il cui ascolto sembra esser diventato una moda che viene seguita ignorando la cultura che si nasconde dietro tutto questo quando in realtà è testimonianza storica di chi siamo, chi eravamo, e da dove vengono le nostre più profonde radici.
Info e prenotazioni: 3357652524 | promozione@ichoszoeteatro.it
Gabriella Galbiati