Teatro Bellini: la nuova stagione parte da Shakespeare
Sempre più cantiere di idee, progetti, collaborazioni, il teatro dei fratelli Russo si prepara ad una stagione fittissima di appuntamenti e novità, a partire dalla trasformazione per un mese nel Globe Theatre londinese.
“Shhh… ascolta il teatro”, recita lo slogan scelto per promuovere la stagione 2017/18 del Teatro Bellini di Napoli. E in effetti di cose da dire lo storico palco di via Conte di Ruvo diretto dai fratelli Russo, Daniele, Roberta e Gabriele, ne ha. E sempre in quantità maggiore, confermando quella marcia in più che ormai lo contraddistingue da anni e che il pubblico sembra apprezzare particolarmente (non solo in termini di numeri ma anche di qualità) premiando il lavoro di rete e connessioni messo in piede, non senza difficoltà, in una città in cui, dal punto di vista culturale, è proprio questo il tassello che risulta ancora mancante.
Tante dunque le aspettative per il nuovo anno, che immancabili non sono mancate all’interno di una offerta molto corposa che ormai vede la sala grande e quella del Piccolo Bellini eguagliarsi in termini di dignità, senza che dunque alcuna distinzione esista fra le due in termini di prestigio, ma solo per lo spazio scenico in rapporto alla tipologia dello spettacolo da rappresentare.
Ad aprire le danze, il 3 ottobre, il progetto – nato da una idea di Gabriele Russo – Glob(e)al Shakespeare, ovvero le opere del Bardo rilette da sei drammaturghi differenti, in chiave contemporanea, e affidate ad altrettanti registi, per una full immersion nel teatro elisabettiano a partire dalla struttura stessa della platea che per l’occasione assumerà la forma tipicamente circolare a riprodurre – se non altro nelle suggestioni – il Globe Theatre londinese e il concetto di “esperienza comunitaria”. Interessante la scelta di editare quelle che saranno le riscritture a cura della casa editrice Nardini, mentre un’anteprima del lavoro sarà in programma già a giugno nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia (dal 6 all’8).
Sul finire di ottobre e fino al 5 novembre, altra importante novità: la messa in scena di Vangelo di Pippo Delbono in collaborazione con il Teatro san Carlo, che ritroveremo protagonista ancora a dine stagione – dal 10 aprile al 6 maggio – questa volta in veste di coproduttore insieme al Teatro Bellini (primo esempio assoluto di coproduzione tra un teatro lirico e uno di prosa) del Decameron di Boccaccio così come adattato da Stefano Massini, con le musiche originali di Enzo Avitabile, trait d’union tra i due lavori.
Sempre di Massini sarà la firma de L’ora di ricevimento con Fabrizio Bentivoglio in calendario a novembre (dal 7 al 12), così come della versione teatrale de Il nome della Rosa di Umberto Eco (in scena dal 21 al 26 novembre), con – tra gli altri – Renato Carpentieri. Da segnalare sempre nello stesso mese la regia di Marco D’Amore, American Buffalo (dal 14 al 19).
Tra i protagonisti di dicembre Maria Paiato con Play Strindberg di Dürrenmatt, mentre a gennaio spazio, dal 9 al 21, a Eduardo De Filippo con Questi fantasmi, regia di Marco Tullio Giordana, prima che una riscrittura sempre di un testo del regista e autore napoletano per eccellenza venga proposta a marzo (dal 6 al 18) questa volta per la regia di Martone che trasla ai giorni nostri le vicende de Il sindaco del rione Sanità affidando il ruolo di Barracano al giovane Francesco Di Leva.
Tra gli appuntamenti di febbraio, la retrospettiva dedicata a Tato Russo tra incontri e proiezioni (dal 2 all’11) attraverso cui ripercorrere la sua lunga carriera; quella che lo stesso Peter Brook ha dichiarato sarà la sua ultima regia, ovvero Battlefield (dal 20 al 25) con cui il regista britannico ritorna dopo circa trent’anni a lavorare sul poema pilastro della letteratura induista, Mahābhārata, dopo averne creato una versione monumentale al Festival di Avignone nel 1985; Delitto/Castigo di Dostoevskij con Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio (dal 27 al 4 marzo).
Per la quarta stagione teatrale, dopo essere stato in tournée, in programma il ritorno di Qualcuno volò sul nido del cuculo di Alessandro Gassmann (dal 22 al 25 marzo), quello de Il Giocatore per la regia di Gabriele Russo (dal 12 al 17 dicembre) e ancora del fortunatissimo Dignità autonome di prostituzione con cui si saluterà il 2017 per dare il benvenuto al 2018.
Piccolo Bellini
Per quanto riguarda il Piccolo, tra produzioni napoletane e ospitalità di rilievo, si segnalano – tra i 18 spettacoli che andranno a comporre il cartellone – Duepenelopeulisse di Pino Carbone (dal 31 ottobre al 5 novembre); il nuovo lavoro della compagnia siciliana Vucciria Teatro, Immacolata concezione (dal 12 al 17 dicembre); Cunto di Maruzza da un racconto di Andrea Camilleri, con Rosario Sparno e Antonella Romano (dal 9 al 14 gennaio); e ancora Tango Glaciale di Martone, in scena dal 16 al 28 gennaio, in un allestimento del tutto rinnovato dopo il suo primo debutto negli anni ’80; la nuova produzione Ranavuottoli diretta da Lello Serao (dal 10 al 15 aprile); il testo di Agota Kristof per la regia di Valerio Binasco, John e Joe (dal 17 al 22 aprile); il libero adattamento de I fratelli Karamazov, Ivan, con Fausto Russo Alesi, per la regia di Serena Sinigaglia (dal 24 al 29 aprile).
Invariata la politica dei prezzi accessibili a tutti, in particolare ai giovani a cui è riservata una speciale card; così come le formule di abbonamento diversificate tra cui è possibile scegliere.
Ileana Bonadies
Teatro Bellini
Via conte di Ruvo 14 – Napoli
contatti: botteghino@teatrobellini.it – 081.5499688 – www.teatrobellini.it