Altofest, per una città da condividere ad arte
Attesi a Napoli venti artisti da tutto il mondo per la nuova edizione del festival che punta ad esaltare le relazioni tra attori e cittadini-spettatori.
Altofest è giunto alla sua settima edizione, mantenendo come obiettivo quello di dare luogo a connessioni tra artisti, cittadini e altre componenti del tessuto urbano, mirando a una partecipazione corale.
Il progetto indipendente, ideato e diretto da TeatrInGestAzione per la direzione di Anna Gesualdi e Giovanni Trono, inizierà il 5 luglio, proseguendo fino al 9.
Un programma ricco e variegato, che si svilupperà nelle aree più centrali della città, quali Centro Storico, Materdei e Sanità, con una programmazione che va dalle 11:00 del mattino alle 23:00. Gli appuntamenti saranno intervallati dalle “Conversazioni” moderate dall’Osservatorio Critico, presieduto da Silvia Mei, assieme a Salvatore Margiotta e Mimma Valentino, e dagli incontri informali con gli operatori culturali.
In apertura, un ulteriore fondamentale momento di riflessione e ricerca è TEXTURE – piattaforma di confronto tra operatori culturali internazionali provenienti da Francia, Spagna, Slovenia, UK, Brasile, Polonia, Italia – in collaborazione con Fabio Borghese/Creactivitas Creative Economy Lab, dedicato alla progettazione culturale, alla condivisione di pratiche e visioni.
Altra importante novità è il coinvolgimento della sede della Città Metropolitana di Napoli, Palazzo Matteotti, spazio pubblico vissuto come intimo e donato al Festival.
Ciascun elemento della grande comunità #PEOPLEofALTROFEST contribuisce a quest’opera-sistema come può. I membri di TeatrInGestAzione donano competenze, tempo e denaro, mentre i cittadini offrono spazio e gli artisti condividono le proprie opere.
I venti performer provengono da Germania, Spagna, Polonia, Croazia, Slovenia, UK, Portogallo e, naturalmente, Italia. Selezionati da oltre 200 candidature dai cinque continenti senza limiti di età, si esibiranno dopo una residenza, che si è svolta dal 30 giugno al 4 luglio e che li ha visti alloggiare presso i donatori di spazio.
Durante la residenza, gli artisti hanno riqualificato una propria opera artistica in stretta relazione con i luoghi del festival, mantenendo come tema centrale il corpo e la sua fisiologia, politica e sociale. Si innescherà così un dialogo fra i cittadini di Napoli che donano uno spazio e l’artista ospitato, che possa lasciare una traccia dell’esperienza reciproca, condivisa poi con gli spettatori che assisteranno all’opera.
Sono numerose le ambasciate e gli Istituti di Cultura che per questa edizione sostengono la rassegna a favore della mobilità degli artisti: Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, Ambasciata della Slovenia, Istituto Polacco di Roma, Istituto Cervantes di Napoli, Canarias Crea, Acción Cultural Española (AC/E) Programa e Internacionalización de la Cultura Española (PICE) en la modalidad de Movilidad, Arts Council of Wales and Wales Arts International, oltre al prezioso sostegno dell’Aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino, il patrocinio del Comune di Napoli, della Città Metropolitana, della Terza Municipalità, della Camera di Commercio di Napoli e alcuni sponsor locali.
Inoltre, in vista dell’edizione speciale di Altofest in preparazione per Valletta 2018 Capitale Europea della cultura, i cittadini di Napoli donatori di spazio accoglieranno in residenza un gruppo di cittadini Maltesi, che a loro volta saranno donatori di spazio il prossimo anno, in occasione di Altofest Malta 2018. Il progetto in collaborazione con la Fondazione Valletta2018, prende il nome di Space Donor Residency.
Per il programma completo clicca qui.
Stefania Sarrubba