Positano Teatro Festival: tutto pronto per la XIV edizione
Al via dal 26 luglio la rassegna, diretta da Gerardo D’Andrea, in scena tra musica e teatro nei luoghi più suggestivi della rinomata cittadina della costiera amalfitana.
Raggiunge la sua XIV edizione il Positano Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello, in programma dal 26 luglio al 7 agosto 2017, con quattordici spettacoli all’insegna della “drammaturgia contemporanea, italiana e straniera”.
Completamente sovvenzionata dal Comune di Positano che ha consentito, nel corso di tutte le edizioni, di far conoscere luoghi della città in precedenza poco noti ai più, grazie anche alla scelta della formula itinerante risultata estremamente vincente, la rassegna ospiterà le sue mise en scène in sei luoghi d’incanto – Piazzale della Chiesa Madre, Piazzetta della Chiesa Nuova, Piazzetta di Montepertuso, Belvedere di Nocelle, Borgo di Liparlati, La Garitta – per un Festival ad “alto tasso panoramico”. «Crediamo di poter promuovere i nostri borghi, la nostra città, attraverso la cultura e in particolare attraverso il teatro», ha dichiarato il vicesindaco e assessore al turismo e alla Cultura Francesco Fusco, presente in conferenza stampa insieme al sindaco di Positano Michele De Lucia, grato di quanto quest’anno il Festival possa portare non solo spettacolo ma anche allegria ai cittadini della costiera, provati dai numerosi incendi di questi ultimi giorni, e qui il suo ringraziamento ai Vigili del Fuoco, i volontari e tutti coloro i quali si sono prodigati per lo spegnimento dei fuochi.
A presentare il programma, il direttore artistico Gerardo D’Andrea che dichiara: «Ridere, Riflettere, Commuoversi è da sempre lo slogan che caratterizza il Positano Teatro Festival ed io, nello scegliere gli spettacoli da inserire in cartellone seguo pedissequamente queste che sono per me le caratteristiche fondamentali per appassionare il pubblico. Per questa quattordicesima edizione, tra graditi ritorni, riconferme e straordinari debutti, ho voluto raccontare, attraverso soprattutto tre dei titoli in programma, il percorso di una drammaturgia che vede protagonisti tre grandi autori che hanno fatto della trasgressione la loro cifra stilistica: il dandy Oscar Wilde, che con il proprio vissuto scandalizzò la benpensante società vittoriana, il franco-algerino Jean Genet, la cui surreale drammaturgia rispecchiava la sua vita borderline, ed Annibale Ruccello (a cui è dedicato il festival) che, facendo tesoro dell’opera dei due grandi predecessori, si inserisce di diritto come una delle principali voci di fine XX secolo che abbia riportato a teatro la provocazione di un travestitismo schiacciato dall’orrore della contemporaneità».
Il Premio Annibale Ruccello 2017 – realizzato da Mimmo Palladino – verrà conferito ad una grande interprete del teatro e della canzone, Lina Sastri, che inaugurerà ufficialmente la rassegna, il 26 luglio 2017, dedicando a Positano un breve omaggio in musica e in prosa, con i due monologhi di Filumena Marturano.
La cerimonia sarà preceduta dal corto teatrale Trullo (la vera storia di un’anima da imbottigliare) scritto e diretto da Diego Sommaripa, ma ancora prima, alle ore 18, danzerà e sfilerà per le strade del centro cittadino il gruppo folkloristico Positano Senza Tiempo con la performance di musica e danza popolare Free free. Tutt’ ‘e sere free.
Altro riconoscimento, il Premio Pistrice – Città di Positano, verrà consegnato a Paolo Graziosi, protagonista indiscusso del teatro italiano e beniamino del Festival, grazie alle sue tre partecipazioni consecutive, nel corso di una Serata d’autore presso la Chiesa Nuova, il 3 agosto 2017.
Giovedì 27 luglio, a Piazzetta di Montepertuso in scena Oscar Wilde, il processo di e con Roberto Azzurro, in scena con Pietro Pignatelli e Alessio Marchetti. Le fasi salienti di un processo, in cui Wilde è costretto a rispondere dei suoi rapporti con omosessuali e ragazzi di vita, saranno accompagnate dalle note di Chopin, eseguite dal vivo dalla pianista Rebecca Lou Guerra. Borgo di Liparlati accoglie, venerdì 28, Rosaria De Cicco nel monologo Bella da Morire di Antonio Mocciola, tratto dal racconto di Tiziana Beato per la regia di Fabio Brescia.
Dedicata ai più piccini, la serata di sabato 29 con Ufficio parole smarrite, portato in scena dal gruppo del Teatro del Baule: uno spettacolo interattivo in cui saranno i bambini a riempire le scatole che gli attori utilizzeranno, per poi donare al termine una parola importante, da non perdere mai, all’ufficio parole smarrite.
In scena sul palco naturale di Nocelle, domenica 30 luglio, lo spettacolo/concerto Sfogliatelle ed altre storie d’amore, con Massimo Masiello e Lalla Esposito, seguito lunedì 31 luglio presso la Piazzetta della Chiesa Nuova, dal gradito ritorno di MAMMA: piccole tragedie minimali di Annibale Ruccello, in cui è protagonista assoluta Antonella Morea diretta da Gerardo D’Andrea: «Una sorta di paradigma degli orrori – afferma il regista – che tre figure materne perpetrano nei confronti di figli reali o immaginari». Ad inaugurare il mese di agosto Requiem per due serve ispirato a Les Bonnes di Jean Genet, un dramma della follia firmato dal direttore artistico D’Andrea, tradotto in napoletano da Fabio Brescia, che ne è anche protagonista con Stefano Ariota e Giuseppe Cantore.
A continuare, mercoledì 2 agosto, la poetica, divertente e visionaria scrittura di Spiro Scimone e Francesco Sframeli che ritornano con lo spettacolo Nunzio, per la regia di Carlo Cecchi, con cui hanno partecipato alla prima edizione del Festival nel 2002. Ulteriore omaggio alla drammaturgia di Ruccello ci sarà il 4 agosto con Le cinque rose di Jennifer, firmato da Peppe Miale e interpretato da Ernesto Lama ed Elisabetta d’Acunzo. Mentre sabato 5 agosto, spazio al nuovo lavoro di Carmine Borrino Cantami o Diva: di famiglia, onore e tracotanza, “nuova sceneggiata tragica-familiare”, che mescola, appunto, tragedia greca e sceneggiata napoletana. Protagonista una beniamina del pubblico: Monica Sarnelli affiancata dallo stesso Borrino, Giorgio Pinto e Giusy Freccia. Musiche dal vivo eseguite da Mariano Bellopede. Domenica 6 agosto, dopo il debutto all’ultima edizione del Napoli Teatro Festival, in programma lo spettacolo nell’adattamento, regia e musiche di Paolo Coletta I Cani e i Lupi, tratto dall’omonimo romanzo di Irène Nèmirovsky, con Martina Carpi, Salvatore D’Onofrio, Giacinto Palmarini ed Annalisa Renzulli.
A chiudere il Festival, lunedì 7 agosto, l’atteso e irriverente humor di Massimo Andrei, con lo spettacolo Fenomenologia del culo ovvero le natiche chiamate in giudizio, di cui è autore e interprete in scena.
Tutti gli spettacoli sono ad accesso gratuito, previa prenotazione all’indirizzo email positanoteatrofestival@gmail.com.
Daniela Campana