ntS': diamo lustro all’artigianato teatrale
Collaborazioni dal respiro europeo, attenzione alla nuova drammaturgia e alla letteratura, laboratori, ospitalità di compagnie da tutta Italia: questo il teatro “handmade” del rione Sanità per la stagione 2017-2018.
Cinque, come gli anni di vita del Nuovo Teatro Sanità; cinque, come le dita di una mano, le tante che hanno aiutato a trasformare una sfida impossibile in una realtà concreta costruendo relazioni, in primis con gli spettatori, ma anche con le istituzioni cittadine come il Comune che attraverso l’assessore Alessandra Clemente, fa giungere a sorpresa il suo appoggio a votare la delibera per trasformare il Sanità in un vero e proprio teatro, burocraticamente riconosciuto; cinque, come i progetti di cui si compone l’offerta della stagione pronta a iniziare che, affianco al cartellone di 19 spettacoli, prevede gli appuntamenti del mercoledì sera di “Racconti d’inverno”, da una idea di Carlo Caraccciolo per unire teatro e letteratura e accogliere sul palco, tutti insieme attori/lettori e spettatori; la seconda edizione di “On stage h24”a cura di Fabiana Fazio per mettere in contatto professionalità di vario genere nella realizzazione di uno spettacolo nell’arco di un solo giorno; il progetto EMME che vedrà la messa in scena dello spettacolo Il ritorno del Mammasantissima di Luciano Saltarelli, al termine del laboratorio condotto con la compagnia giovane del ntS’; e infine, la collaborazione con il Goethe Insitut di Napoli, che ne è ideatore insieme a quello di Marsiglia, per la realizzazione di “Cities on the Edge”, ovvero una rete europea che metta in relazione artisti italiani, francesi e tedeschi.
Ma messi da parte i numeri, entriamo nel vivo dei titoli che si alterneranno nello spazio di piazzetta San Vincenzo, anche per quest’anno sostenuto da Fondazione Pavesi e Optima nell’intento – come spiega il delegato di quest’ultima – «di proteggere la bellezza, azione che fa bene anche all’imprenditoria»: ad inaugurare il calendario, dal 13 al 15 ottobre, Ritals, scritto e diretto da Mario Gelardi, con un nutrito cast chiamato a raccontare le condizioni di vita degli italiani emigrati in Svizzera negli anni ’60; seguito, dal 20 al 22 ottobre, dalla prima assoluta di Capirinha, Caipirinha!, di Sarasole Notarbartolo, con Andrea de Goyzueta, Giovanni Granatina e Fabio Rossi nel ruolo di tre uomini messi davanti al «tradimento per amore di qualcuno che si ama» come afferma la regista, mentre per i 150 anni dalla nascita di Pirandello, in scena il 28 e 29 ottobre, Enrico Lo Verso in Uno Nessuno Centomila, l’ultimo romanzo dell’autore siciliano.
Novembre si apre con Smiley, la commedia dell’autore spagnolo Guillem Clua che per la prima volta viene rappresentato in Italia per la regia di Rosario Sparno (dal 2 al 5), per proseguire, l’11 e il 12, con il testo di Tino Caspanello ‘Nta ll’aria, a suggellare l’amicizia tra il teatro napoletano diretto da Mario Gelardi e l’autore siciliano, per poi terminare dal 17 al 19, con Eduardo Milionario, riproposizione di testi eduardiani ad opera di Massimo Masiello, Matteo Mauriello, Marianita Carfora, Laura Pagliara, Valeria Frallicciardi, per le musiche di Antonio Sinagra e la regia di Antonio De Rosa.
Risate grasse si aspettano con Si salvi chi può!, racconto disincantato dei sentimenti ai tempi della “società liquida” di baumania memoria, ad opera di Michele Danubio che ne cura testi e regia, in scena dall’8 al 10 dicembre; mentre dedicato stavolta ai sensi è il format di grande successo Do not disturb che ritorna al Grand Hotel Parker’s prima delle festività natalizie, dal 21 al 23, confermando la volontà di trasformare gli spettatori in “indiscreti ficcanaso” che andranno a violare l’intimità di tre coppie nelle loro camere di albergo.
Ad inaugurare il 2018 ancora un gemellaggio con la Sicilia con Glam city, con Silvio Laviano, interprete della storia di un ragazzo catanese degli anni ’70 (dal 26 al 28 gennaio), seguito a febbraio, il 3 e 4, da Concerto per Sandro Penna di Elio Pecora e Pino Strabioli. Ma febbraio sarà soprattutto il mese di Manlio Santanelli a cui il collettivo della Sanità dedicherà una intera settimana per festeggiare il prestigioso traguardo degli 80 anni, e ospitare il debutto dell’inedito Domanda di desiderio, testo dello stesso Santanelli per la regia di Gelardi, con Federica Aiello e Michele Danubio nei ruoli di una coppia costretta a confrontarsi con la più profonda delle pulsioni umane: il desiderio.
A chiudere il mese, dal 23 al 25, il nuovo lavoro di Fabiana Fazio, Soulbook, sul mondo dei social network, con accanto alla stessa Fazio, Annalisa Direttore e Valeria Frallicciardi.
Da Roma attesa dal 2 al 4 marzo la compagnia protagonista de Il cielo è cosa nostra, che partendo da una leggenda medioevale racconterà le mafie attraverso lo strumento del paradosso, per la regia di Francesco Colombo, mentre è da Pergine che arriverà lo spettacolo Kebab della drammaturga albanese Gianina Carbunariu, pluripremiato e tradotto in sette lingue.
Il mese continua con un elogio al tempo attraverso la storia di due operai al lavoro durante il turno di notte, #ORE3ZERO5, di Mauro De Rosa, in scena insieme a Pako Ioffredo che ne cura la regia, dal 17 al 19 marzo, per chiudersi, poi, con Destinatario sconosciuto, con Rosario Tedesco e Nicola Bortolotti, che offriranno agli spettatori un inquietante squarcio sulle persecuzioni razziali così come raccontate nel libro dell’americana Kathrine Kressmann Taylor.
Ad aprile, ospiti per il secondo anno del ntS’, la compagnia B.E.A.T. Teatro con Dramma nell’aria da Verne, regia di Gennaro Maresca (14 e 15); e ancora, dal 20 al 22, Il regalo, storia di due amici virtuali, con Agostino Chiummariello e Maria Basile, per la drammaturgia di Roberto Russo.
Chiude la serie degli spettacoli in abbonamento, l’assolo di Paolo Cresta, Atto di fede, dal testo di Maurizio De Giovanni, Il resto della settimana, sul tifo calcistico, in programma il 12 e 13 maggio.
Corposo, dunque, l’impegno che attende il collettivo da qui ai prossimi mesi, ma se è vero, come ha concluso il suo intervento in conferenza stampa l’assessore Clemente, che «la bellezza è da intendersi come atto politico per una rigenerazione materiale e delle menti, che deve essere quotidiano», di tutti e per tutti diventa l’ennesima sfida lanciata dal gruppo del ntS’.
Ileana Bonadies
Nuovo Teatro Sanità
Piazzetta san Vincenzo 1 – Napoli
contatti: www.nuovoteatrosanita.it – info@nuovoteatrosanita.it – 339 6666 426